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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/02/23 in Risposte
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Ovviamente si tratta di una moneta artefatta: la tipologia in questione fu coniata fino al 1807, seguì in Francia il tipo con testa laureata per 2 anni. L’anno 13 del calendario Rivoluzionario corrisponde ad 8 anni prima del 1813 (1805). Anche senza esame diretto della moneta AN è stato trasformato in A 18 per creare una rarità (notare come l’1 di 18 sia diverso dall’1 di 13).4 punti
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Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Mamea (222-235 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea della Fecondità coniato a Roma circa nel 232 d. C. È raffigurata seduta volta a sinistra mentre tende la mano ad un bambino chiaramente un buon auspicio alle donne ed a tutte le mamme. Giulia Mamea nacque ad Emesa nel 180 d. C. (era la nipote dell'imperatore Settimio Severo) ed era, insieme alla sorella Giulia Soemia, figlia della potente Giulia Mesa una delle poche auguste veramente influenti nella vita dell'impero che fu il vero dominus in questo periodo storico. Aveva avuto un ruolo fondamentale nella eliminazione dell'imperatore Macrino e dell'ascesa al potere di Eliogabalo ( figlio di Giulia Soemia) suo nipote il quale però governo' in maniera scellerata inimicandosi anche il popolo. La cinica e potente nonna Maesa non esito' a farlo eliminare mettendo al suo posto l'altro suo nipote (figlio di Giulia Mamea) Alessandro Severo quando aveva soli 14 anni. Data la sua età fu la madre in pratica che guidò l'impero ed il figlio fu sempre succube della sua forte personalità fino a quando non vennero entrambi eliminati per mano dell'esercito durante una ribellione scoppiata in una campagna militare contro i Parti. Giulia Mamea, avendo ricevuto il titolo di Mater Castrorum (madre degli accampamenti militari) accompagnava sempre il figlio ed insieme trovarono la morte dopo aver retto per 13 anni le sorti dell'impero. Una nota merita anche l'Augusta Orbiana che diventò moglie di Alessandro Severo quando questi aveva solo 16 anni, una ragazza di nobile famiglia da annoverare tra le imperatrici più belle ed affascinanti. L'imperatore ne era molto innamorato tanto che la madre, temendo che la sua influenza sul figlio fosse pericolosa e temendo di essere messa in secondo piano, fece eliminare fisicamente la famiglia di Orbiana ( accusandoli di cospirazione) ed esilio' lei in Libia allontanandola definitivamente. Tutto questo accettato passivamente da Alessandro Severo. Che dire..... Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai tempi di Mamea 🙂) ben centrato con metallo abbastanza integro sicuramente sottoposto a pulizia ed ha circolato svolgendo la sua funzione. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 2,82 g RIC 332 Alcune Auguste protagoniste per circa 20 anni della vita politica dell'impero 🙂3 punti
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Ciao @ambidestro , la scheda che ti ha segnalato @Oppiano è corretta. Vorrei aggiungere che dovrebbe trattarsi dell'esemplare censito al CNI 23. Se fai attenzione sul D/ c'è un puntino sopra il braccio superiore della croce, mentre al R/ dovresti trovare ai lati dei piedi del Santo una stellina (a destra) ed un triangolino (a sinistra), mentre tra i piedi dovrebbe esserci un punto (nella foto non evidente). Ho da poco ultimato uno studio sugli agontani di Ancona e presto potrebbe essere pubblicato su Panorama Numismatico. Credo ci saranno delle novità su questa tipologia monetale.3 punti
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Seconda guerra mondiale La battaglia di Hong Kong Il 25 dicembre 1941 è ricordato nella storia di Hong Kong come il "Natale nero" per le atrocità perpetrate dai soldati giapponesi nei giorni successivi l'invasione, con uccisioni di massa e violenze efferate di ogni tipo. Nell'ambito della seconda guerra mondiale nell'oceano Pacifico la battaglia si svolse tra l'8 e il 25 dicembre 1941 tra le truppe dell'Impero giapponese e quelle dell'Impero britannico, si concluse con la vittoria dei giapponesi e la conseguente occupazione del territorio allora possedimento coloniale inglese. Con la fine della guerra nel Pacifico fu ristabilita la sovranità britannica su tutto il territorio di Hong Kong, terminata nel 1997 con il passaggio all'amministrazione cinese. Piccolo biglietto (cm. 7 x cm. 4) da 1 Cent del 1941 primo tipo senza lettera davanti al seriale numerico, poteva essere utilizzato per pagamenti sino ad 1 dollaro.3 punti
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moneta denominata (sul CNI) mezzo grosso samperino nel dritto: SENAT.P.QUER / nel campo san Paolo con la spada poggiata sulla spalla destra e il libro chiuso nella sinistra. nel verso: ROMANIPRICIP / nel campo san Pietro nimbato vedi discussione in collegamento: Mario2 punti
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A mio modesto parere queste infinite discussioni (quasi da "guerra di religione") su cosa debba essere considerato moneta o meno derivano da un fatto molto semplice: fino ad una certa epoca la moneta veniva considerata solo per quello che era all'inizio e cioè uno strumento convenzionalmente utilizzato per i pagamenti. Da un certo momento in avanti è nato il collezionismo che, ovviamente si basava sulle monete esistenti del presente e del passato e quindi di oggetti che, in qualche momento, erano stati appunto uno strumento di pagamento. In un momento successivo le zecche dei diversi stati si sono rese conto che, oltre a fare il proprio lavoro originario di conio delle monete di uso comune, potevano aumentare i guadagni coniando monete per soli collezionisti. Queste monete erano tali per il fatto di essere ufficialmente utilizzabili come strumento di pagamento, ma di fatto non lo sono mai state, indipendentemente dalla forma e dal materiale con il quale sono costruite, proprio perché la loro natura originaria è stata modificata diventando "solo per collezionisti". Mi sembra quindi inutile continuare a prendersela con le diverse forme, colori e materiali delle monete. Se vogliamo essere dei "puristi" ci orienteremo solo verso quelle che, in una certa epoca storica, sono state monete coniate per l'utilizzo comune come strumento di pagamento. Se invece ci orientiamo sul considerare moneta tutto ciò che ha un titolo legale, allora non faremo differenza, se non nei gusti personali, tra i diversi oggetti presentati dalle zecche.2 punti
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Queste monete della serie, in effetti, si differenziano tra di loro per diversi particolari, non solo per la posizione del cavaliere, ma anche per gli abiti che indossa (qualcuno addirittura ritiene che si possano distinguere diverse tribù barbare), per la presenza di eventuali copricapi (tipo il cappello frigio), per il tipo di capigliatura (trecce...), per la presenza o meno della barba. Poi, ovviamente, ci sono le differenze stilistiche legate alla zecca etc... Ecco il mio esemplare da Sirmio: Ciao da Stilicho2 punti
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Buonasera a tutti, altra monetina della serie "Horse Man". Un esemplare un pochino diverso dal solito a mio avviso ( chiaramente per quello che io possa capire essendo alle prime armi). Mi piacerebbe leggere i vostri pareri, @Stilicho ma chiunque volesse intervenire. Posto foto mie e quelle dell'asta. Riporto descrizione che accompagnava la moneta e alcune note prese dal web. Mi piace imparare un poco alla volta, ogni volta una cosa nuova da aggiungere a quello che sapevo. Magari ci saranno dei testi dove saranno meglio spiegate le cose ma a me va bene anche così al momento. Chiaramente la mia fonte di ispirazione, quella che ritengo una Bibbia per la Fel temp reparatio rimane la discussione di @Illyricum65 e le altre aperte nel tempo da tutti gli altri, per me fonti preziose. Ritorniamo alla moneta ... Constantius II. AD 337-361. Æ Nummus. (20 mm, 4,4 g) D N CONSTANTIVS P F AVG, ASIRM in exergue. RIC VIII 48. A proposito di Sirmium. Fonte wikipedia La zecca di Sirmium (Moneta) era l'edificio presso il quale vi fu la prima coniazione di monete in epoca imperiale romana a Sirmium, l'attuale Sremska Mitrovica, a partire da Costantino I. Negli anni 317-319 Costantino I combatté contro i Sarmati del tratto di limes pannonicus, ottenendo per la prima volta il titolo vittorioso di Sarmaticus maximus come sembra dimostrare un'iscrizione rinvenuta in Mauretania,[1] tanto da far ritenere al Mócsy che lo stesso soggiornò a Sirmium quasi ininterrottamente fino al 324 (anno in cui le sue armate mossero contro Licinio), facendone la propria capitale.[2] Anche Horst sostiene che le sue residenze imperiali preferite, nel corso degli anni compresi tra il 317 ed il 323, furono soprattuttoSerdica e Sirmium.[3] È quindi da questo periodo che Costantino potrebbe aver iniziato a battere moneta presso la zecca di quest'ultima città (dal 320 al 325/326[4]). Vinto Licinio, Costantino I era riuscito a riunificare l'intero mondo romano nelle sue mani, era di fatto divenuto monarca unico (Restitutor orbis[5]) ed assoluto dell'Impero romano (Dominus et Deus). La tetrarchia era così definitivamente naufragata nel 324, al termine di una lunga guerra civile durata quasi un ventennio (dal 306 al 324). E così nel 324 e/o 325, al termine di nuovi anni di campagne militari contro la federazione degli Alamanni da parte del figlio di Costantino I, Crispo, la monetazione ne celebrò l'"Alamannia devicta",[6] mentre il padre, continuò ad utilizzare quali sue residenze imperiali preferite, oltre a Serdica e Sirmium, anche Nicomedia. Saluti Alberto2 punti
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Spero per il prossimo anno di pubblicare un articolo dove faccio luce, grazie alle carte d'archivio, su alcune figure della zecca napoletana sotto Ferdinando IV.2 punti
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Ciao @Flavius Gratianusil motivo per cui ti avevo chiesto nuove foto è perché da quando si vede da quelle che hai postato, anche se sono sfuocate, qualche dubbio sulla sua autenticità a me personalmente viene. Ovviamente è solo un mio parere è null'altro. Con foto migliori arriveranno sicuramente interventi più autorevoli a tutto beneficio di noi neofiti e di chi legge la discussione 🙂 ANTONIO2 punti
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Buona sera, oggi vi mostro il mio ultimo acquisto, un asse di Caligola (Ric 47). Dritto: C CAESAR DIVI AVG PRON AVG P M TR P III P P Rovescio: VESTA S C peso 9,86 g, diametro 27,92 mm. Che ne dite?1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: Germania A Anno: 2022 Tiratura: 26.200.000 Condizioni: qSPL Città: Milano Note: 2 monete Note: NEWS!!! Taglio: 20 cent Nazione: Germania G Anno: 2022 Tiratura: 18.340.000 Condizioni: qSPL Città: Milano Note: 2 monete Note: NEWS!!! Taglio: 5 cent Nazione: Germania A Anno: 2021 Tiratura: 47.600.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: NEWS!!! Taglio: 5 cent Nazione: Germania D Anno: 2022 Tiratura: 28.350.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Note: NEWS!!! Taglio: 5 cent Nazione: Germania J Anno: 2020 Tiratura: 20.580.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: NEWS!!! Taglio: 2 cent Nazione: Germania A Anno: 2022 Tiratura: 42.200.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: 2 monete Note: NEWS!!!1 punto
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Salve, in merito all'esemplare passato in asta Lanz segnalo: Bellesia L. (2009), Un tallero del leone ed altre monete inedite di Massa di Lunigiana. In Panorama Numismatico n.245.1 punto
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Buona sera. Occorre premettere che le misure dei diametri sono piuttosto variabili sulle monete dello stesso conio , però, in generale, non certamente con 0,3 mm di tolleranza. Le misure dei diametri riportate dai diversi cataloghi delle monete del regno sono spesso diverse dalle misure reali, forse questo si deve ad un copia e incolla dei diversi autori che probabilmente non si sono presi la briga di andarle a verificare. Da quanto mi risulta la misura da lei rilevata, 23,30 mm, è giusta per la moneta in discussione. Per il peso il valore di 4,92 gr. può essere benissimo imputabile, come lei ha supposto, all'usura. Non sempre la discordanza di questi valori(peso e diametro), da quelli ufficiali, determina l'autenticità o meno della moneta e come le è stato consigliato(benché la moneta abbia un valore limitato) servirebbero soprattutto delle immagini. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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DE GREGE EPICURI E bellissime anche le berlinghe, oggetto di lunghe discussioni numismatiche.1 punto
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Grazie spero che queste foto siano migliori di quelle prima ,per quello che ho potuto ho seguito suggerimento letto su questo forum (come ottenere foto migliori) grazie1 punto
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Buongiorno in occasione della festa dei lavoratori, oggi 1° maggio, presento questa moneta della Germania Est, dedicata al Centenario del 1° maggio : 10 mark 1890-1990. Coniata in ottone-nickel in 747.000 esemplari (di cui 157.543 rifusi, secondo Numista) presenta al dritto il motto : Lavoro, pane e pace tra i popoli / Questo é il nostro mondo, che circonda l'emblema della Repubblica. Al rovescio: elaborazione grafica della data 1° maggio 1890 / 1990. Celebrazione del 100° anniversario della Festa dei Lavoratori, per chi vuole approfondire : https://www.cgilforli.org/la-storia-del-primo-maggio/ Si tratta di una delle ultime coniazioni della DDR (non destinata alla circolazione), essendo nel 1990, oramai in stato di agonia conclamata (nell'ottobre dello stesso anno ci fu la riunificazione). Già nel 18 maggio le due Germanie, firmarono un accordo che prevedeva l'unione delle due monete, che entrò in vigore il 1º luglio 1990 . La DDR rinunciava alla propria sovranità monetaria adottando la moneta dell'Ovest. Il marco dell'Est fu convertito alla pari per salari, prezzi e depositi bancari fino a 4.000 marchi a persona. Questa moneta in un certo senso é il "testamento politico" della DDR; ma a mio parere é quello che la Repubblica Democratica stessa avrebbe voluto essere, ma che in realtà non fu mai. un saluto a tutti1 punto
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La tua moneta ha un bellissimo ritratto di Iulia Mamaea, molto espressivo. Quanto ad Orbiana....manca anche a me. Buona serata da Stilicho1 punto
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Ciao, l'unica cosa che conta è che la moneta sia autentica e che come giustamente da te affermato te la puoi godere 🙂. Alle prossime ANTONIO1 punto
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Nella tradizione cristiana sono detti Strumenti della Passione (in latino Arma Christi) gli oggetti che furono usati per la crocifissione di Gesù. I più rilevanti sono raffigurati in questa immagine dal sito https://www.cartantica.it/pages/StrumentidellaPassione.asp?autore=414 Sui bracci della Croce si distinguono il Sole e la Luna, come a simboleggiare Gesù che nella liturgia viene denominato “Sole di giustizia che illumina tutto il mondo”. Ma al tempo stesso queste due figurazioni possono sottolineare la presenza della natura divina (nel Sole) e umana (nella Luna) presenti in Cristo. I due astri potrebbero anche rappresentare l’eclissi verificatasi durante la passione di Cristo. Vediamo poi la Croce con la scritta “INRI”, i chiodi con cui crocifissero Gesù, la corona di spine, la lancia che lo trafisse, la spugna imbevuta nella posca dalle guardie e infilata su un bastone per raggiungere le labbra del Cristo agonizzante, l’asta e la sferza con cui fu flagellato, le tenaglie, il bacile con la brocca in cui Pilato si lavò le mani, la mano che sottolinea gli schiaffi ricevuti, il gallo che cantò quando San Pietro rinnegò per la terza volta Gesù, la spada, la clava, la lanterna, la colonna a cui Gesù venne legato e flagellato, la canna che i soldati gli diedero come a definirlo un re da burla, i dadi con cui i soldati giocavano e la tunica in un sol pezzo che era il premio per chi avesse tirato il numero più alto. E ancora il martello con cui venne crocifisso, i 30 denari concordati da Giuda per il suo tradimento e la borsa in cui li nascose, il velo della Veronica, la scala con cui il corpo di Cristo venne fatto calare dalla Croce, il calice (forse quello che Gesù usa nel Getsemani per invocare il Padre di allontanare da lui quella terribile prova oppure quello con cui gli angeli raccolgono il suo sangue), la lanterna usata da Giuda per andare all’incontro con Cristo nell’orto degli ulivi, la mela e il serpente che rappresentano il peccato originale, la torcia con le fiamme che è simbolo di vita e il teschio, simbolo della morte. apollonia1 punto
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Sono io a scusarmi per aver postato delle foto inadeguate, e dovrò assolutamente migliorare le mie capacità fotografiche. Ringrazio te e Antonio per essere intervenuti, credo che una delle funzioni principali di un forum sia il confronto tra utenti. Tiro un sospiro di sollievo e mi godo la mia monetina con l’elefante. Un caro saluto1 punto
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Probabilmente a qualcuno è sfuggito il senso del mio intervento - ed è colpa mia, perché avrei dovuto argomentarlo meglio - ora, proverò ad esporre il concetto in modo più esplicito. Il tipografo Pietro Perger nel 1790 realizzò questa copertina con lo stemma dei Borboni, che però vede i tre gigli d'oro di Francia INVERTITI sotto la corona. Guarda caso - appena due anni prima - su alcune Piastre da 120 Grana 1788 firmate dall'incisore Domenico Perger, apparvero per la prima volta i gigli di Francia invertiti e poi dopo, la stessa variante anche su alcune Piastre datate 1793 e 1795, proprio quando - guarda caso - il Maestro di Zecca era il MASSONE ANTONIO PLANELLI (1790-1803) e che - guarda caso - lasciò il suo posto di Maestro di Zecca al MASSONE LUIGI DIODATI (1804-1824). Sempre guarda caso - nel 1818 un certo Pietro Perger (forse proprio quello della stamperia - vedi i gigli invertiti sulla copertina del libro) ed un certo Domenico Perger (forse proprio l'ex incisore dei conii con i gigli di Francia invertiti), li ritroveremo entrambi nell'Officina di verifica delle monete, come addetti preposti al controllo delle monete che tra l'altro, avevano proprio l'incarico di verificare se l'impronta dei conii fosse stata correttamente eseguita. Questo per dire che, la massoneria ha sempre avuto gli uomini giusti al posto giusto e non possiamo continuare ad ignorare il fatto che, questi Maestri di Zecca erano loro stessi degli affiliati alla massoneria. Detto questo, di cosa ci meravigliamo se su qualche moneta di quel periodo possiamo constatare alcuni elementi del simbolismo massonico?1 punto
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Effettivamente è facile 😄 Probabilmente è uno di quei casi in cui la mente non "vede" ciò che è palese. Capita.1 punto
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esatto, ma solo per le 50 lire Vulcano, bisognerebbe fare una scheda per tutte le monete, io non sono capace, purtroppo.1 punto
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Buongiorno presento questa curiosa moneta da due pesos dell'Argentina, trovata dentro uno scalcinato raccoglitore di monete mondiali, dedicata al 50° anniversario della morte di Eva Duarte Peron. Al dritto : profilo di Eva Peron Al rovescio: la folla acclamante dei descamisados1 punto
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Buon giorno ARES III. Credo che ci sia un errore da parte del forum nell'indicare per le foto il limite di 1,46 MB, mi sembra che sia solo 1,46 KB. Flavius Gratianus ha ragione su quanto afferma, poiché il limite di 1,46 Kb si raggiunge solo dopo un certo numero di interventi. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Confermo sicuramente un 5/10 o 25 cent canadese in argento. Può essere di Vittoria 1858-1901 o di Edoardo VII 1901-1910 o di Giorgio V 1911-1936. In mancanza del dritto potrebbe essere utile avere un'immagine della moneta non ritagliata con le monete vicine come confronto per il diametro. Comunque se come diametro è tipo un 50 cent del Regno d'Italia di Vittorio Emanuele direi che si tratta di un 10 cent. https://en.numista.com/catalogue/index.php?e=canada_section&r=&ct=coin&im1=&im2=&tb=y&tc=y&cat=y&ru=&ca=3&no=&v=&i=&b=&d=&ie=&u=&a=&dg=1858-1936&m=p&f=&t=15-24&w=&mt=&g=&se= A giudicare dall'usura direi che è di Vittoria comunque.1 punto
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@Releo, secondo me si tratta solo di errori....perché ad oggi ne ignoro i possibili altri motivi. 😊 1805 HSIP 1816 INPANS1 punto
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Non ci sono delle vere e proprie linee guida, bisogna bene interpretare un catalogo, (meglio se cartaceo) dove è indicato di quanti esemplari è composta una singola serie, naturalmente l'esperienza acquisita nel tempo fa il resto.1 punto
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Anzi, risparmiati pure la fatica. Eccola qua: http://www.officinadellamedaglia.it/i-nostri-prodotti/collezione-banconote/mille-lire.html1 punto
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Di Filippo II furono emesse anche doppie con uno stile differente: questo ne è un esemplare.1 punto
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Foto digitale del mio conio (sopra) inciso con l’immagine in negativo della raffigurazione che compare sul dritto della medaglia di bronzo coniata (sotto). È raffigurata una figura femminile in atto di raccogliere la seta, entro la scritta lungo il bordo SOCIETA' BACOLOGICA PAVESE DIRETTA DA GIROLAMO QUIRICI. Il rovescio dimostra che si tratta di una medaglia premio assegnata ai migliori bachicultori del 1882. bachicoltóre (o bachicultóre) s. m. (f. -trice) [comp. di baco2 e -coltore (o -cultore)]. – Chi esercita la bachicoltura; esperto di bachicoltura; operaio addetto all’allevamento dei bachi da seta. apollonia1 punto
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Per fortuna almeno per questo oggetto eccezionale e simbolico hanno trovato i soldi ed hanno accelerato tutte le procedure burocratiche. Simbolico dal punto di vista storico ma simbolico anche dal punto di vista "politico" attuale come simbolo, appunto, alla lotta all'illegalità degli scavi clandestini e simbolo mediatico ed altisonante ad uso e consumo del ministro e del ministero. Che abbiano imparato dall'Egitto e da Zahi Hawass? -> https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte-antica/2023/04/pompei-ricostruito-completamente-carro-della-sposa-intervento-storico/ IL CARRO COME SIMBOLO DELLO SFORZO PER LA LEGALITÀ A POMPEI Il rinvenimento del carro e la sua ricostruzione sono infatti il risultato di una più ampia operazione atta ad arrestare l’attività illecita di scavo e il depredamento del patrimonio archeologico dell’area, nata nel 2017 dalla collaborazione tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e il Parco archeologico di Pompei. Proprio da questa sinergia, che ha dato vita nel 2019 a un Protocollo d’intesa per la legalità, è derivata la scoperta e la restituzione al pubblico di reperti di grandissimo valore: dalla stalla con i resti di alcuni esemplari equini (tra cui un cavallo bardato di cui è stato possibile realizzare il primo calco in assoluto), alla stanza degli schiavi e al carro cerimoniale nel quartiere servile della villa; fino ai calchi di due vittime dell’eruzione nel settore residenziale. “Il carro oltre al suo valore scientifico, costituisce il simbolo di un processo virtuoso di legalità, tutela e valorizzazione non solo dei singoli reperti, ma di tutto il territorio vesuviano”, ha sottolineato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Quell’attività ha dato avvio a operazioni di esproprio di strutture illecite, per consentire di proseguire l’indagine e ha visto più enti collaborare per un intento univoco. Oltre alla Procura e ai Carabinieri, anche il Comune di Pompei, ha dato la sua disponibilità nella gestione della viabilità urbana inevitabilmente compromessa dal prosieguo dello scavo. L’esposizione dei preziosi reperti è un punto di partenza verso l’obiettivo più ambizioso di rendere presto fruibile l’intera villa al pubblico”.1 punto
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Si deve tenere conto anche della funzione della terza lettera della combinazione alfanumerica: Si arriva sino a GA ------ I ed è proprio la terza lettera che determina il cambio di contingente di stampa. Iniziano da AA ------ A sino a ZA ------ A (*) per poi passare a AA ------- B sino a ZA ------ B per poi passare a AA ------ C sino a ZA ------- C e così via sino alla fine > AA ------ I sino a GA ------ I (*) quel 20.000 lire del primo post LA 122811 A si trova nel primo contingente di stampa. ps: non si troverà mai una banconota da 20.000 lire con una B come seconda lettera. La seconda lettera della combinazione alfanumerica determina un'intera emissione e non un semplice contingente di stampa, si sarebbe dovuto arrivare sino a ZA------Z per poi ricominciare con una nuova diversa emissione iniziando da AB ------- A1 punto
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Io ho trovato la maggior corrispondenza della medaglia in esame con la N. 827 delle medaglie “Scuola della Passione in Venezia” pubblicate da Piero Voltolina. apollonia1 punto
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Buongiorno Qua di seguito una delle ultime entrate in collezione...una moneta tutto sommato comune ma che col passare del tempo non riuscivo a trovare come piaceva a me. Finalmente si è presentata l'occasione di trovarla coi rilievi leggibili e con una patina niente male e non me la son fatta sfuggire. Al dritto il profilo di Rinaldo d'Este con la sua lunga chioma di capelli ricci ed al rovescio il patrono di modena inginocchiato con uno scorcio della città sullo sfondo. Come vi sembra? Vi piace? Grazie e un saluto a tutti Marco1 punto
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Rocco, sicuramente non va oltre il qbb. Non ricordavo neanche più di averla. Sono andato anche a vedere quanto l’ho pagata e mi sono meravigliato per quanto l’ho pagata poco. Adesso, invece, acquistare in asta è diventato parecchio più complicato…! Ciao.1 punto
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Salve. Fra le mie monete ho rintracciato una 1848 con 8 su 7. Ho pensato di pubblicarla. Stesso conio di quella di Ptr79? Conservazione? Non eccezionale! Saluti a tutti.1 punto
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Ciao a tutti, questa sera vi parlo di una moneta che qui sul forum non è mai stata presentata. Come da titolo, si tratta del testone di Paolo V per Ferrara. Paolo V (1605-1621), Ferrara, Testone. Munt 211, CNI 112, MIR 1605/1. D/: Busto a destra con camauro e mozzetta. . PAVLVS . V . BURGH . PONT. MAX +. In basso nel giro in fuori: ++1619+ R/: Il Santo con elmo non piumato, in armatura a cavallo galoppante a destra, in atto di trafiggere con la lancia nelle fauci il drago in piedi a destra, retrospicente. . S . GEORGIVS . FER - RARIAE . PROTECT All'esergo, due armette ovali: a sinistra quella del cardinal legato Giacomo Serra, sormontata da cappello; a destra, quella della città di Ferrara, sormontata da corona. Nel mezzo +. T/: liscio. Peso 9.56 g Al rovescio, è protagonista San Giorgio, patrono di Ferrara. È rappresentato secondo i caratteri tipici della sua iconografia, in armatura a cavallo, intento ad uccidere il drago. La leggenda narra che Giorgio fosse un nobile cavaliere errante, originario della Cappadocia (nell’attuale Turchia), di fede cristiana. Apostolo su un bianco cavallo, giunse un giorno nel regno di Silene, in Cirenaica, che era funestato dalla presenza di un terribile drago, la cui forza distruttrice poteva essere contenuta solo da sacrifici umani. Fu proprio il “soldato di Cristo” a salvare dalle fauci del mostro la figlia del re, e come ricompensa non volle né onori né denari, ma che tutto il popolo si convertisse ricevendo il battesimo. La rappresentazione di san Giorgio che combatte con il drago è in assoluto una delle più diffuse nell’arte cristiana, in epoca medievale ma ancora nei tempi moderni, in Occidente come in Oriente (dove il cavaliere è annoverato fra i megalomartyroi, cioè i santi per eccellenza della tradizione ortodossa). Numerosissime sono le varie rappresentazioni di San Giorgio e il drago nella storia dell'arte. Ve ne allego due, celeberrime, quella di Paolo Uccello e di Raffaello. Nella provincia di Ferrara il culto è particolarmente diffuso poiché spesso, nella credenza popolare dell'Alto Medioevo, il Po e altri corsi minori venivano considerati la tana di un drago, che san Giorgio avrebbe ucciso salvando gli abitanti. In realtà il drago è stato identificato come metafora della pericolosità delle piene del fiume, che rischiavano di distruggere Ferrara e gli altri centri della zona. A Ferrara le due chiese principali gli sono dedicate. Sempre a Ferrara, gli è dedicato il palio, nel quale il premio è appunto il drappo del "santo Zorzo" (san Giorgio nel locale dialetto). Sempre al rovescio della moneta è presente lo stemma della città di Ferrara, che è costituito da uno scudo perale diviso orizzontalmente a metà, con la parte superiore di color nero e la parte inferiore di color argento. Lo scudo è timbrato da una corona ducale, ricordo del periodo ducale della città. Da un punto di vista numismatico, si tratta di una moneta ritenuta rara, che compare abbastanza di frequente sul mercato. Dei due anni di coniazione (1619 e 1620), il 1619 è sicuramente più raro, in base ai passaggi che ho registrato sul mercato, nonostante il MIR assegni R al 1619 e RR al 1620. Nella grande maggioranza dei casi però la conservazione non va mai oltre il BB ed in genere si tratta di un conio che presenta spesso debolezze, salti e ribattiture. Questo esemplare, sicuramente superiore alla media, appare scevro dai difetti maggiori e si presenta ben impresso e corredato da una gradevole patina. Il significato dei segni "croce", "rosetta" e "stella" che compaiono nei testoni (e nei giuli) è di difficile interpretazione. Non si tratta di segni di zecca in quanto si accompagnano spesso alle iniziali F.R degli zecchieri Franchini e Rivaroli; è più probabile che siano segni di differenziazione delle varie emissioni. Michele1 punto
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Banconota pubblicitaria ricchi e poveri Banconote propagandistiche politiche1 punto
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Come puro esercizio, ho provato a confrontare i risultati di alcune recenti aste per il marengo di Gioacchino Murat (Napoli, 1813) e per il 100 lire Aratrice del 1912, confrontandoli con quelli del catalogo Montenegro 2023. I prezzi d'asta includono le commissioni e sono quindi quelli effettivamente pagati dagli acquirenti. I valori di catalogo sono evidenziati dai punti blu, uniti dalla linea blu tratteggiata. I prezzi d'asta sono mostrati con i punti rossi. Notare che l'attribuzione dello stato di conservazione in 70-esimi può essere soggetta ad una certa indeterminazione, ma - grosso modo - i valori utilizzati corrispondono allo stato di conservazione delle monete vendute. I prezzi si riferiscono ad aste svolte non più di 6 mesi fa. Per il marengo di Gioacchino Murat si nota che per valori di conservazione fino a circa 50/70 i punti rossi (prezzi effettivi) sono abbastanza vicini alla linea blu (prezzo di catalogo), mentre se ne allontanano significativamente quando si va verso stati di conservazione più alti. Nel caso del 100 lire Aratrice del 1912 la differenza tra i valori effettivi di mercato e la stima del Montenegro 2023 è decisamente più marcata: I due esempi che ho mostrato non sono certamente sufficienti per dedurre comportamenti di carattere generale. Credo inoltre che l'analisi dei dati d'asta possa essere utili per individuare il prezzo reale di monete in stato buono/ottimo, ma non eccezionale. Per le (pochissime) monete in uno stato di conservazione veramente eccezionale molti di noi - se avessero abbastanza denaro - sarebbero disposti a fare una pazzia e quindi ogni asta è una storia a sé. A parte vanno considerati i casi di monete a basso stato di conservazione che siano state pesantemente lavate o manipolate. Qui la determinazione del prezzo è molto soggettiva perché c'è chi le compra volentieri approfittando del costo relativamente contenuto mentre altri le escludono senza esitazione dalle loro raccolte. I grafici mostrati in questo post sono stati costruiti in modo artigianale, ma analisi di questo tipo si potrebbero fare facilmente usando metodi automatici di raccolta e classificazione dei dati. Sarebbe un servizio interessante e forse - prima o poi - qualcuno lo svilupperà.1 punto
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molto bene, vedo che è tornato il servizio navetta dalla stazione. per chi viene in treno è l'ideale. grazie1 punto
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Una volta inquadrata la moneta, prestare attenzione a sfruttare la massima risoluzione disponibile dall'inquadratura del vostro telefono Accertatevi che la messa a fuoco sia accettabile, senza dettagli particolarmente sfocati e/o con parti della moneta non catturati nell'inquadratura. Preferibilmente scattare la foto con la moneta NON periziata e/o contenuta in bustina. Vi eviterà problematiche con riflessi di luce e otterrete un risultato migliore. Ultimo controllo alla regolazione della luce, per quello che lo schermo del vostro telefono vi permetterà di notare. Procedete allo scatto facendo attenzione a non muovere il telefono. Allego le foto che sono il risultato di questo procedimento. Le ho solamente ritagliate e montate con dritto e rovescio, ma potrete tranquillamente postarle anche singolarmente. Spero di aver fatto cosa utile e divertente anche per chi non ha molta voglia di smanettare dietro ad una reflex, ma si contenta anche di uno scatto senza tanti fronzoli. Qualsiasi cosa, fatemi sapere Fabrizio1 punto
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Io invece avendo i soldi, e non li ho, comprerei sicuramente questa invece dello scudo del 1901. Ma sono strano io sicuramente....1 punto
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