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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/10/23 in Risposte

  1. E qui ti sbagli caro @didrachm, Storia da raccontare ne hanno tanta , basta saperla interpretare , Storia al pari delle monete genuine con cui condividono tutto, infatti sono "nate" lo stesso periodo e circolato nello stesso Regno, circolato seppur per un breve tempo immagino 😁 io sono uno di quei "qualcuno" che li studia e Colleziona da anni ormai e ti assicuro che non finisco mai di stupirmi ogni volta che ne scopro di nuovi. Qualche "povera anima" del periodo si è sfogato sicuramente sul falso avuto come pagamento: Ho in raccolta pezzi con segni di lima sul bordo, graffi nei campi, morsi e colpi profondi, ognuno con la sua storia da raccontare. E ancora ... si ammirano le varie tecniche di realizzo: fusione, coniazione (i più belli secondo me) , perché alcuni sono vere e proprie opere d'arte del falsario, tondelli di vil metallo ricoperti con sottili lamine in argento (suberati), E ancora : leghe di metalli in ottone e in metalli "bianchi" originariamente ricoperti con la tecnica dell'argentatura. Vederli nei vassoi, affiancati alle monete degli stessi anni è una vista ...mai vista ! 🤣
    4 punti
  2. Buongiorno, il sesterzio di Antonino Pio che ho avuto la possibilità di vedere in mano dal Commerciante che lo vende non è lavorato assolutamente, il ritratto con quella capigliatura è tipico delle monete di Consacrazione di Antonino Pio, la patina verde smalto è assolutamente autentica. 😉
    4 punti
  3. Giusto per fare alcuni accenni sulla provenienza del sesterzio di Antonino Pio oggetto della discussione, ora in vendita da un noto NIP, la moneta ha un importante pedigree, in quanto: Ex Numismatica Ars Classica 46, n. 1078, ed ex Bertolami 37, n. 575, e proviene anche dall'asta ex Gadoury 2012, n. 259, asta conosciuta per avere avuto un importante conferimento di bronzi belli e intonsi. Vi posto il link per farvi vedere che bei sesterzi furono venduti in quell'asta. Se avete voglia di vedere quante monete intonse erano presenti in quell'asta guardatevi tutta la parte della sezione Romane Imperiali....altri tempi, ora è più difficile trovarle così... https://www.sixbid.com/it/editions-v-gadoury/503/page/1/perPage/100?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=364|11270&sidebarIsSticky=false
    3 punti
  4. Il tesoro della principessa Fistelia. Ripartono gli scavi a Roccagloriosa Una collana d’oro esposta nel museo di Roccagloriosa A 50 anni dai primi ritrovamenti e a 40 dall’ultima campagna, si riaprono i cantieri di scavo sui siti archeologici di Roccagloriosa Le più antiche testimonianze di una prima frequentazione del sito risalgono già al II millennio a.C.. Ma un vero e proprio insediamento comincia a formarsi a partire dal V sec. a.C., sviluppandosi poi in età lucana tra il IV e il III secolo. Oggi Roccagloriosa è un piccolo comune di circa 1.500 abitanti nel parco del Cilento, affacciato sul golfo di Policastro. Ma resta fortemente presente un illustre passato, le cui testimonianze animano due strutture che ha consentì di portare alla luce sfarzosi corredi funebri e sepolcri di cavalieri. Fra questi i cosiddetti gioielli della principessa, appartenenti a Fistelia, figura sempre a cavallo fra storia e leggenda. Preziose fibule, bracciali, anelli e collane di altissima oreficeria. Collane d’oro e bracciali a forma di serpente ritrovati nella tomba numero 9, e oggi visibili nel museo civico archeologico, che si trova nella chiesa sconsacrata di Santa Maria dei Martiri. Pensato per far rivivere il mito della principessa, arricchito anche da marmi, vetri, utensili da cucina, bronzi, armi. Nell’altro museo, situato nell’ex municipio, c’è la ricostruzione di vari sepolcri tra cui il numero 19, attribuito a un cavaliere. Ora, anche su impulso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che in questi giorni ha visitato Roccagloriosa, si riapriranno i cantieri. A 50 anni dai primi ritrovamenti, e a 40 dall’ultima campagna, che consentì di portare alla luce i gioielli della principessa. Bracciale a forma di serpente esposto nel museo di Roccagloriosa “L’area archeologica, che si può già visitare, occupa due ettari, ma il centro abitato è di trenta: tanto resta da far emergere”, ha confidato Gianluca Soricelli, professore di Storia romana all’università del Molise, al Mattino di Napoli. È lui che da tre anni guida le operazioni, assieme a Salvatore De Vincenzo, docente di Archeologia all’università della Tuscia. Da settembre 2023, spiega Soricelli, “si scaverà nella zona degli edifici pubblici, di notevole importanza, per comprendere meglio l’organizzazione e la struttura sociale”. https://artslife.com/2023/05/08/il-tesoro-della-principessa-fistelia-ripartono-gli-scavi-a-roccagloriosa/
    3 punti
  5. Ottava e ultima grazie in anticipo dell’aiuto!! cordialità
    2 punti
  6. Buonasera a tutti, complimenti per il tuo esemplare, il cavaliere disarcionato sembra semisdraiato di fianco al cavallo, interessante la fattuta del copricapo come interessante la postura del soldato che lo colpisce con la lancia, in questa sequenza ha la gamba destra piegata, e' nella fase post salto quando sta dando maggiore forza all' affondo. Saluti Alberto
    2 punti
  7. Dall'asta Varesi 81 di ieri il Lotto 561 così descritto in catalogo con relative foto: VITTORIO AMEDEO III (1773-1796) 1/2 Doppia 1775 Torino MIR 983c Mont. 307 Au g 4,81 mm 21 RRRR • Due soli passaggi d'asta reperiti negli ultimi 20 anni q.SPL/SPL
    2 punti
  8. Fai una cosa vai da Moruzzi a Roma e falla periziare senza raccontare come è stata acquistata, lui è bravissimo ,se te la perizia è buona,fert, rosette nodi,nelle monete del regno, fanno poco testo,cambiano in base all'usura e alla pressione in fase di coniazione,saluti Aldo.
    2 punti
  9. Ecco la mia, è della zecca di Aquileia. In questa tipologia (RIC 113) il cavaliere disarcionato sembra cadere da cavallo di lato, una posizione differente dal solito. Diametro: 25 mm Peso: 5.49 g
    2 punti
  10. Se non ledo il diritto d'autore, anche si.
    2 punti
  11. Ho aperto questo thread per una discussione generale sulla fase d'introduzione dell'euro in Croazia, interessante da osservare non solo tecnicamente ma anche perchè avviene in un periodo non proprio facile, e dei primi tempi della sua circolazione. L'attuale periodo di difficoltà economiche, in questo caso in particolare l'ondata di alta inflazione che coinvolge mezzo mondo , vede la Croazia con un'inflazione al 12% circa, leggermente superiore a quella media dell'UE attestata al 10%. E' senza dubbio il peggior contesto in cui ci si potesse ritrovare in una fase delicata come il cambio della valuta, perchè fra l'altro aumenta il rischio di quelle speculazioni nel periodo iniziale di circolazione dell'euro in forma contante unitaria che tutti noi (veterani) conosciamo benissimo. Quello a cui poi seguì l'ancor più noto, esasperante gran concento di lamentele e chiagni & fotti assortito sull' "euro che ha fatto aumentare i prezzi", "l'euro che ci ha rovinati" ecc. ecc. , cavalcato e fomentato da certa politica, oggi - anno 2022 di N.S. nonchè anno 23 di N.S. l'Euro - indebolito ma non ancora scomparso. Sia come sia, la Croazia sta procedendo secondo programma. Con la doppia prezzatura di tutte le merci e i servizi, obbligatoria dal 5 settembre 2022 al 31 dicembre 2023, ha pure avviato la campagna d'informazione dell'opinione pubblica su monete, banconote, procedure e disposizioni varie che si svolge sui media e con postazioni pubbliche. P.S. A proposito di monete, si potrebbe forse verificare una cosa interessante: quando da dicembre saranno disponibili gli starter kit qualcuno magari potrebbe decidere di cominciare a spendere parte di quelle monete durante un giro a Trieste o a Lubiana...
    1 punto
  12. A coin of Queen Fastrada and Charlemagne Simon Coupland First published: 03 May 2023 https://doi.org/10.1111/emed.12640
    1 punto
  13. Quinto lotto ancora grazie
    1 punto
  14. Lustro sinonimo di FDC, o per lo meno di altissima conservazione. Poi ci sono casi di monete in SPL ma che presentano ancora tracce di lustro di conio... Vorrei porvi un quesito, per le 2 monete che allego sotto in foto, per il mio metro di giudizio le reputo in FDC, al massimo qFDC ma siamo li, ho chiesto ai rispettivi venditori se le monete avessero il lustro di conio ma su entrambe non è presente. Vi chiedo, è ammessa una moneta in FDC dove non sia presente il lustro? A mio parere no ma queste 2 monete, allora come le giudicate?
    1 punto
  15. Credo anch'io che si tratti di un legionario che rappresenta l'esercito imperiale. L'imperatore, quando viene rappresentato, ha sempre un simbolo del potere. Il diadema, lo scettro, un'insegna, una Vittoria che lo incorona, queste sono tutte cose che individuano l'imperatore. Quando è con dei prigionieri, questi sono in ginocchio. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  16. Sembra un antoniniano di Filippo PAdre, circa 247 d.C. Perche' non ti prendi un catalogo, ad es. il Sear del 1981, che si trova usato? O magari un libro introduttivo di numismatica romana, tipo il Savio.
    1 punto
  17. Ci sarebbe quella del contrasto alla falsificazione, ma non dimenticare che purtroppo si va in direzione contraria: ci è venuta la fissa della forte limitazione se non addirittura abolizione del contante, figurati quanta propensione c'è a progettare e attuare grandi evoluzioni del sistema circolante.
    1 punto
  18. Ciao @didrachm, le tue monete, sulle quali non è proprio facile esprimere da foto un parere, sembrano presentare alcune caratteristiche simili ( incrostazioni, corrosione..) che non è facile riscontrare sulla maggior parte delle monete perché quasi tutte pulite per cercare di renderle più leggibili prima di essere messe in vendita. Sembrano quasi provenire da uno stesso ritrovamento, forse acquistate in lotto?. Sono uno che non esita ad esprimere un parere (perché solo di quello si tratta 🙂) ma per le tue, e su questo mi ripeto, non è facile. ANTONIO
    1 punto
  19. Edoardo Tofano ( 1930 ) Ritratto di Elena del Montenegro Torino - Palazzo Reale
    1 punto
  20. Abbiamo fatto trenta.. Mi sembra qui corretto postare il link dell'inserzione con le foto non manipolate: https://shop.moruzzi.it/it/antonino-pio-sesterzio-161-180-d-c-divo-pio-s-c-colonna-sormontata-da-una-statua-di-antonino-pio-zecca-di-roma-bronzo-mbb-ric-1269.html A giudicare dall'ombra dell'immagine, direi che anche l'altra moneta è di Moruzzi. Servus, Njk
    1 punto
  21. Caro amico covidman oggi sei stato fantasticoooo, grazie a te ho scoperto un nuovo modo di vedere certe cose....bravoooo, sposo le tue opinioni in pieno, questa è la parte piu bella del forum trovare persone come te. Grazie
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  22. Ciao, bella banconota, molto comune naturalmente, ma accompagnata dall'autografo dell'incisore Cionini la rende veramente interessante. Per gli appassionati, non solo di banconote, potrebbe avere un valore collezionistico non indifferente, cosa che personalmente non saprei quantificare. Va da se che l'autografo deve essere autentico ed ufficialmente certificato: https://associazioneautografia.it/ diversamente è solo una banconota deturpata da una scritta.
    1 punto
  23. Io infatti ho scritto … per chi mastica di monetazione bronzea … 🙂
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  24. In siciliano greco arcaico le chiamavano krostai
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  25. ti dico che in questa tua situazione mi ci sono trovato anche io per un altra moneta... alla fine periziata autentica.. ma non convinceva proprio tutti...periti compresi.. alla fine ti resta una moneta dubbia.. con almeno la consapevolezza di aver avuto un occasione per imparare qualcosa.. ad esempio io da questa tua vicenda ho imparato a non comprare mai un 5 lire 1914 in bassa conservazione.. anche se periziata
    1 punto
  26. Leggendo il post mi è tornato in mente questo qui: https://www.lamoneta.it/topic/204348-aperta-cassetta-di-sicurezza-per-successione/ Post #11 "Le farò valutare da un esperto allora grazie" Post #23 "Io sono dieci minuti che guardo e non vedo niente" Stesse dinamiche, tranne la reazione stizzita e scortese dell'utente che aveva posto la domanda nell'altro post. Niente contro Loruca ci mancherebbe, il parallelismo mi ha semplicemente colpito dal punto di vista psicologico.
    1 punto
  27. Non per essere scortese - vi ho preso già ben troppo tempo, ma avevo già chiesto qualche chiarimento a questo soggetto - non ho proprio capito che differenze devo vedere sulla zampa sopra il 5 ed il 9 - il FERT almeno capisco quella che sarebbe la differenza (Piu fine, impressione insufficiente) non invece le altre... Grazie ancora,
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  28. con questo post hai dimostrato di non aver capito assolutamente NULLA. non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire. passano gli anni ma le zucche del forum rimangono sempre le stesse, me ne torno nel dimenticatoio ma sono contento di avere avuto ragione ai tempi. Ad maiora! "nessun dettaglio è chiaramente sbagliato" almeno 3 (tre) e te li ho pure segnalati Zampa del cavallo sopra il 5, cifra 9 della data, FERT
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  29. Non devi scusarti la tua identificazione conferma la mia, saluti borgho
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  30. mah... che dire? visto che hai solamente ripetuto quanto avevi già detto, non rispondo su tutto perché mi ripeterei. però faccio 2 appunti: 1. i gigli, 2 o 3, non sono un simbolo massonico. 2. l'argomentazione del tipo "se non ci sono dati potrebbe essere che x è vero", per esempio "per quale motivo non avrebbero potuto utilizzare le monete al fine del raggiungimento dei loro scopi", è un'argomentazione pseudoscientifica, perché se non ci sono dati allora tutto può diventare teoricamente possibile, il che però significa che nessuna ipotesi può avere priorità su altre. quindi nessuna È stringente e quindi non c'è motivo di sceglierne una se non per un bias di conferma di una scelta già fatta in partenza. Il che poi si riduce ad un'argomentazione dunque circolare. 3. per quanto mi riguarda l'argomento principe è la presenza dei gigli male ordinati negli stemmi sugli edifici. Si può presumere siano stati fatti su commissione per chi ci abitava. Se questi li hanno lasciati evidentemente gli andavano bene. 4. per quanto riguarda l'aspetto propositivo io ti risposto: variante araldica. se questa abbia un particolare significato nella simbologia araldica non lo so, ma la presenza di gigli male ordinati negli stemmi, uno che ti posto anche qui (tratto dal sito nobili-napoletani.it), per me metta la parola fine ad ogni possibilità di vederci un qualche messaggio occulto in codice. prova a chiedere A Questi: http://www.nobili-napoletani.it/Pubblicazioni.htm 5. Visto che ti adagi su certa vena complottista, e visto che le mie argomentazioni tanto non ti convincono, allora ti faccio strippare su questo: la disposizione male ordinata ricorda i tre puntini massonici ⁂
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  31. Chiamato in causa dal buon @Gallienusmi tocca rispondere 😝 L’esemplare postato è senza alcuna ombra di dubbio autentico, senza se ne’ ma. Forse qualcuno dovrebbe documentarsi prima di dichiarare falsi esemplari genuini come questo. Come conservazione invece secondo me siamo lontani dal qFDC per varie ragioni, prima delle quali la mancanza di lustro, da quel che le (brutte) foto lasciano immaginare. Siamo nel range dello SPL, poi un + davanti di questi tempi - in cui dopo 100 post qualcuno pensa ancora di avere in mano una Quadriga 1914 buona e, sopra il conto, di andare a farsela chiudere per tale - non si nega a nessuno. 😝😊
    1 punto
  32. Gli ori di Roccagloriosa, un tesoro archeologico nel cuore del Cilento Poco conosciuto ma ricco di fascino. Il sito archeologico di Roccagloriosa, nel basso Cilento, nasconde un tesoro unico nel suo genere: gli Ori. Pezzi unici appatenenti alla tomba 9, scavata sul finire degli anni Settanta da Maurizio Gualtieri. A raccontare il sito in tutto il suo splendore è Annamaria Tripari, archeologa locale. Una laurea in Beni Culturali, curriculum archeologico, all’Università di Salerno con una tesi nata dall’amore per la sua terra e «dal forte desiderio di far conoscere questo angolo del Parco Nazionale del Cilento sempre forse, troppo poco pubblicizzato, per le ricchezze che gelosamente custodisce». «Si tratta di pezzi unici ritrovati in tutta l’Italia meridionale tra il V e il IV secolo a.C. La loro particolarità – spiega – è la minuzia e laboriosità con cui siano stati realizzati. «È probabile che arrivino da Taranto, gli ori che espongono in un museo sono simili a quelli che conserviamo a Roccagloriosa. – sottolinea Annamaria – Nel corredo c’è una collana con nove pendenti, la tecnica della filigrana è la massima espressione dell’oreficeria del IV secolo. Ci sono le fibule in oro, di provenienza tarantina, lo specchio in bronzo e il bracciale, che è un pezzo unico, con due serpenti che si intrecciano» Roccagloriosa, oltre a godere di una posizione geografica che consente al visitatore di ammirare l’intera costa calabro-lucana e le vette più note del comprensorio ( monte Bulgheria, Monte Centaurino, Monte Cervati), custodisce un invidiabile patrimonio archeologico, storico e architettonico. «Grazie a campagne di scavo condotte tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli anni 90 del secolo scorso, è stato rinvenuto in insediamento lucano che Vive la sua fase aurea tra il V e il IV secolo a. C. – spiega Tripari – Il turista che decide di trascorrere una giornata a Roccagloriosa potrà ammirare il parco archeologico, soffermandosi su alcune aree insediative protette da una cinta muraria e nell’area della necropoli, in cui sono state rinvenute 34 sepolture, che testimoniano il livello di sviluppo raggiunto ed affermatosi nel mondo lucano. Successivamente il turista passa a “toccare con mano” quanto la terra ha restituito e così, all’interno del Museo Antonella Fiammenghi, osserva, analizza e compara i reperti rinvenuti nell’ insediamento e nelle sepolture con reperti ammirati nella vicino Elea-Velia o Paestum o Pontecagnano». «È in questo museo che sono conservati i noti “Ori di Roccagloriosa” di cui parla l’orafa vallese Sara Cammarosano». La giovane e talentuosa artigiana orafa tiene su prenotazione visite guidate proprio agli Ori di Roccagloriosa «Inoltrandosi nella visita del centro storico il visitatore si trova di fronte gli antichi palazzi e portali di famiglie gentilizie e vicoli e vicoletti tipici dei borghi medievali cilentani. In piazza del popolo, termina solitamente, la visita guidata ammirando gli affreschi realizzati nella “Cappella di Sant’Angelo” e il corredo funebre di due sepolture nel vicino antiquarium», conclude la giovane archeologa. https://www.giornaledelcilento.it/gli-ori-di-roccagloriosa-un-tesoro-archeologico-nel-cuore-del-cilento/
    1 punto
  33. A me basta questo. Ma scusate, una briciola di buon senso no? Un commerciante che si ritrova tra le mani una moneta dal valore di migliaia di euro ma che preferisce non far vedere a nessuno e venderla così, nel dubbio, a 250 euro? Se fosse vero sarebbe il venditore più scemo della storia.
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  34. Dico la mia. S.Francesco di Sales e San Giacomo. Scusami Borgho, non avevo ancora letto la tua risposta.
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  35. Raccomandata non in tariffa, sopraffancata di 2 lire, con la serie completa dei giochi olimpici invernali del 1956... annullo iniziale dei giochi del 26.1.56 e data dell'emissione dei francobolli..regolarmente viaggiata con destinazione Cusano Milanino (data non visibile). È una bella FDC (First Day Cover) catalogata 120 euro, complimenti.
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  36. Questa busta è un brutto pasticcio, in quanto se tutta l'emissione avesse viaggiato avrebbe avuto un valore intorno ai 100 euro. Purtroppo chi l'ha combinato o creato di proposito non ha messo in conto che la busta non è in tariffa, è abbondantemente oltre l'affrancatura dovuta per una raccomandata. Altra cosa anormale è che abbiamo un solo annullo di partenza niente annullo di arrivo, non c'e un destinatario ed un mittente.. figuriamoci se non venivano messi su una raccomandata . L'ultima volta che ho detto a qualcuno che era un falso la persona si è offesa, speriamo che non succeda anche qui.... Inoltre l'annullo che mi aspetterei di trovare è il cerchio con due mezze lune, non quel Milano centro con quel numero 41 completamente disallineato con il resto del timbro. L'annullo è sicuramente un falso apposto sulla busta con lo scopo di aumentarne il valore. Questi sono gli annulli che mi sarei aspettato di trovare :
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  37. Salve, Forse il mio messaggio non è chiaro o è lei ad aver letto male. Mi riferivo alla catalogo d asta di Jacob Hirsch XXXIV che esita una collezione molto bella di fusi attribbuiti al Garrucci. Ma questa attribuzione è scorretta perché non erano nient'altro che i fusi del museo Kircheriano che andarono perduti. Per ulteriori dettagli vedere i mio messaggio sopra .
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  38. Nomos AG > Auction 27 Auction date: 22 May 2023 Lot number: 1042 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: SICILY. Selinos. Circa 455-440 BC. Didrachm (Silver, 24.5 mm, 8.61 g, 4 h). Σ-E-ΛI-N-ONT-IOΣ Herakles striding right, holding his club overhead in his right hand, preparing to strike the Cretan Bull, leaping right, which he holds by the horn with his left hand and tries to trip using his raised left foot. Rev. HV - ΨAΣ The river-god Hypsas standing left, holding an olive branch downwards in his left hand and, in his right, a phiale, from which he pours a libartion over a serpent-entwined altar to left; to right, a heron walking to right with, above, a selinon leaf (the city's badge). Buceti 15a. HGC 1224 (this coin). SNG Lloyd 1247 (this coin). A lovely, toned example, one of the finest in existence, beautifully struck and most attractive. Extremely fine. Ex Tkalec 24 October 2003, 34, from the collections of W. N. Rudman, Triton V, 15 January 2002, 1205 and P. M. Suter, Münzen und Medaillen 89, 14 June 2000, 53, ex Bank Leu 50, 25 April 1990, 60 and from the collections of the British Museum and A. J. Lloyd. The river Hypsas - the modern Belice - is personified on this coin as a youth, seemingly completely human save for a pair of tiny horns on his head. Far upstream was the city of Entella, which also portrayed Hypsas on a number of rare silver litrai struck during the 3rd quarter of the 5th century BC. However, at Entella the river-god is depicted as being a human-headed bull of the Acheloos type. The dramatic scene of Herakles and the bull on the obverse is rather curious since it seems to combine elements from two myths: Herakles and the Cretan Bull, and Theseus and the Bull of Marathon! This is because we see a youthful Herakles (who shown in exactly the same way as the youthful Theseus is shown) subduing the bull with a club; but why a club if the point was to capture the bull alive and bring it back to Eurystheus king of Tiryns (the Seventh Labor of Herakles)? On Attic Black Figure and Red Figure pots Herakles is usually shown wrestling the bull to the ground (as on the: BF amphorae in Mississippi - 1977.3.61a&b [c. 530-520 BC], at the Metropolitan - 41.162.193 - https://www.metmuseum.org/art/collection/search/254364 [520-510], in the Louvre - F240 - [Leagros Group, c. 510] and in Munich - 1583 (J 591) [c. 510]; or on the BF lekythos in Paris - CA 3759.d [c. 470s] or the RF kylix by the Euergides Painter in Tampa [c. 515-505]. After the bull was brought back to Tiryns Eurystheus, who really did not appreciate getting these monsters from Herakles, let it go. And off it went, wrecking destruction in its wake, until it came Attica where it became the Bull of Marathon, which Theseus ended up killing. Theseus is shown after he has mastered the bull on a RF stamnos by the Kleophrades Painter in the University Museum in Philadelphia - L64.185 = Beazley Archive http://www.beazley.ox.ac.uk/record/CB868B21-1290-4210-9F3C-9693434E2B98 (c. 490). But, astoundingly enough, on two Attic kylikes we see Theseus,in almost exactly the same position as we see Herakles on our coin, especially in the way he holds the bull's horn with his left hand and his raised left foot: on RF kylikes in London by the Codrus Painter - 1850,0302.3 -https://www.theoi.com/Gallery/M25.4.html -(c. 440-430) and in Madrid by Aison - L 196 - https://www.theoi.com/Gallery/M25.3.html -(c. 420-410). Can we dare suggest that the figure on the coin is Theseus rather than Herakles? No, we cannot!, that would make no sense - what we have here is a kind of iconographic cross-fertilisation. Do note the way Herakles is shown holding his club: he holds it with his right hand by the 'hilt', with his arm going behind his head to the left, and with the club head pointing forward. How can he strike the bull with it??? The answer is simple, the die engraver was faced with a terrible problem, to be realistic he had to show the club in Heracles's right hand, but if he did that the club would pass over, and obscure the hero's head! And if he had the club held properly to strike the bull, with the club head behind to left, it would be both too long for the die and would destroy the compact circularity of the total design! Estimate: 15000 CHF
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  39. Certo, volentieri...fatta discretamente un po scuretta di patina...taglio appena accennata la treccia 🤐🤨😐
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  40. Ecco, appena consegnate
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  41. che ne pensate di questo 2T di francesco I del 26... si può dire discreto BB ...un pò sporchetta e foto mediocri ma i capelli e barba si vedono bene 😆😃😁 ...a proposito per gli amanti delle varianti napoletane che ne dite del decentrato sul dritto vedi perlinatura al contorno distaccata h11 dal taglio rispetto h5, semplice dettaglio o conosciuta come variante difetto conio? ...dimenticavo, 24mm 6,36gr h6 taglio liscio
    1 punto
  42. DE GREGE EPICURI Molto belle. Sulla seconda si legge al rovescio, sopra al cavallo LX; in realtà alcune lettere non sono più leggibili, altrimenti si leggerebbe LXXII, cioè 72. E perchè mai? Perchè da una libbra romana (circa 327 g.) si coniavano 72 pezzi di questa moneta. Se ne parla nella discussione del 2011 che Litra ha linkato in uno dei primi post.
    1 punto
  43. DE GREGE EPICURI Permettetemi un off-topic. E' incredibile la quantità e qualità di gesuiti nei quali ci si imbatte occupandosi di storia, antichità e cultura in genere. Athanasius Kircher al Collegio Romano. Matteo Ricci in cartografia e primi studi sulla Cina. Garrucci per le monete dell'Italia Antica. Lorenzo Rocci per il classico vocabolario di greco...e si potrebbe continuare a lungo.
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  44. Direi di no, chi vende in prima persona anche materiale di terzi non può coscientemente descrivere un oggetto per quello che non è
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  45. Bronzo di Gordiano III (Heraclea Pontica, Bitinia) che raffigura al rovescio Triptolemo in piedi su una biga trainata da due serpenti alati, con il braccio destro alzato, e alla sua destra la personificazione del Ponto Eusino seduto, con in mano un’ancora (Leu WA 19, 26 Feb. 2022, lot 2084). Province Bithynia-Pontus City Heraclea Pontica Region Bithynia Reign Gordian III Obverse inscription Μ ΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟϹ ΑΥΓ Obverse design laureate and cuirassed bust of Gordian III, r., seen from front, with eagle on cuirass Reverse inscription [ΗΡΑΚΛΗΑϹ ΜΑΤΡΟϹ ΑΠ]ΟΙΚΩΝ [ ] Reverse design Triptolemus standing in biga drawn by two winged serpents, r., raising r. arm; on the r., personification of the Pontus Euxinus seated r., holding anchor. apollonia
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  46. Bronzo di Antonino Pio (Alessandria, Egitto) che raffigura al rovescio Il Giudizio di Paride - Piattaforma rialzata su cui da sinistra a destra: Afrodite in piedi di fronte, con la testa a sinistra; Era in piedi di fronte, con in mano un lungo scettro e lo sguardo rivolto a destra; Atena in piedi di fronte, con la testa a sinistra, che tiene la lancia con la mano sinistra e tiene in equilibrio lo scudo sulla piattaforma con la destra (tutte le dee indossano i loro abiti abituali); alla loro sinistra a terra: Ermete in piedi di fronte, testa a sinistra, che guarda Paride, mano sinistra alzata e puntata verso Afrodite; alla sua sinistra, Paride seduto a destra; in alto, due Erotes che tengono una corona di fiori; pecore in basso (Naville 64, 21 Mar. 2021, lot 267 = CNG Triton XXVI, 10 Jan. 2023, lot 584). Province Egypt City Alexandria Region Egypt Reign Antoninus Pius Obverse inscription ΑVΤ Κ Τ ΑΙΛ ΑΔΡ ΑΝΤⲰΝΙΝΟϹ ϹƐΒ ƐVϹ Obverse design laureate head of Antoninus Pius, r. Reverse inscription L Ζ Reverse design judgement of Paris: Aphrodite, Hera, and Athena standing on rocks; to l., tree framing scene, Paris, and Hermes, pointing at Aphrodite; before rocks, sheep; above, Erotes with wreath. apollonia
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  47. Ciao, se proprio volessimo fare una cosa completa, dovremmo indicare anche le rarità di questi sampietrini. Probabilmente vale un po' il discorso fatto per le madonnine, o sbaglio? Ho notato che rispetto alle madonnine molti di essi sono stati coniati in diversi anni... c'è qualche anno particolarmente raro? Come va il mercato di questi sampietrini? Premettendo che sarei più interessato a una collezione di madonnine, sapere a quanto vengono venduti i sampietrini potrebbe tornare utile ad altri amici del forum, anche per evitare fregature Azzardo una ipotesi... le madonnine sono più rare perchè sono state ritirate quasi subito dalla circolazione, quindi costano un po' di più... è vero?
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