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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/07/23 in Risposte
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Condivido l'ultima entrata. Non sono in grado di fotografare come Dupondio (lavori in corso) intanto posto foto del venditore. Sono soddisfatto per la resa dal vivo. Ecco la decrizione : Impero Romano, ALESSANDRO SEVERO, 222-235 d.C., SESTERZIO, Emissione: 230 d.C., D/ IMP SEV ALEXANDER AVG, testa laureata a destra con drappeggio sulla spalla s., R/ P M TR P VIIII COS III P P, S C, il Sole radiato stante di fronte volto a sinistra leva in alto la destra e con la sinistra sostiene un frustino, Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 500; Cohen, 390; Metallo: AE, gr. 21,71, (MR150043), Diam.: mm. 29,569 punti
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Sul numero di febbraio 2023 di Panorama Numismatico usciva l'articolo Il Tricolore ai piedi del Leone a firma di @Fratelupo e del sottoscritto. Ho pensato di fare una nota anche qui a favore di chi non ha potuto leggere l'articolo, sperando di interessare qualche lettore. L'articolo riguarda la ''scoperta'' del Tricolore sul piedistallo su cui poggia le zampe il Leone di San Marco sul 20 lire 1848 del Governo Provvisorio di Venezia (Decreto n. 931 del 14 gennaio 1849). Il tutto parte da un articolo di @Fratelupo sul grosso di Treviso (RIN CXIV pp.295 ss.), dove l'autore spiegava come in araldica si rappresentavano i colori su superfici che non potevano essere colorate. L'idea dell'incisore fiammingo Jean Baptist Zangrius nel XVII secolo prevede un sistema di punti e linee per indicare i colori degli stemmi. Fu così che,esaminando un esemplare del 20 lire sotto in binoculare, vengono notate delle righe sotto la scritta XI AGOSTO MDCCCXLVIII. A sinistra le righe sono diagonali da sinistra a destra, dette di banda, al centro uno spazio vuoto e a destra linee verticali. Ora le righe di banda corrispondono al colore verde, lo spazio vuoto al bianco e le righe verticali al rosso. Quindi sul piedistallo, oltre alla scritta, è presente anche il Tricolore. Il primo Tricolore su una moneta italiana. Arka Diligite iustitiam8 punti
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Ciao Nessun problema, essendo che la discussione è su un tuo sesterzio, oltretutto bellissimo complimenti, non volevo essere invadente postandone uno dei miei, ma se me lo chiedi lo faccio volentieri. Sesterzio Alessandro Severo 31,84 Grammi, 36mm. Provenienza Tinia Numismatica.3 punti
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Salve. Pubblico tutte le mie piastre di Francesco I. Sono parecchie e mi dispiace che vadano ad occupare tanto spazio, ma ho preferito pubblicarle tutte insieme. Visto il numero, mi auguro di non combinare pasticci con il computer. In totale sono nove. Sei sono del 1825 (le prime due facevano parte di un lotto di 4 monete; lotto che, quindi, comprendeva anche la 1825 reimpressa). Sono presenti un esemplare con doppia perlinatura ed uno senza punto dopo Franciscvs I. Tre sono del 1826, fra queste anche una reimpressa. La conservazione è quella che è ed ho scelto di pubblicare anche le più scadenti. Mi auguro che qualche collezionista individui delle curiosità presenti ed a me sfuggite. Saluti.3 punti
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@Vel Saties ecco qui il testo: Mairat, "The coinage of the Gallic Empire". Disponibile qui: https://ora.ox.ac.uk/objects/uuid:58eb4e43-a6d5-4e93-adeb-f374b9749a7f3 punti
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E adesso ripetiamo il solito mantra: Il possesso e la vendita di monete antiche è lecito, se si possiede una certificazione di lecita provenienza. Lo Stato interviene, attraverso le forze dell'ordine e poi delle varie entità preposte, per effettuare i controlli dovuti. Tutto questo è legittimo. Il problema sono eventualmente le modalità farraginose con cui vengono fatte rispettare. Ma dato che l'Italia è il Paese dei "furbetti" (non che da altre parti siano più onesti, si fanno le stesse cose, ma con una minore intensità fenomenica) cosa altro ci possiamo aspettare ? Come suggerito da altri si potrebbe immettere sul mercato un certo quantitativo di monete (precedentemente valutato dalle varie Soprintendenze) che sono depositate nei magazzini dei Musei, cosicchè una percentuale della domanda possa essere soddisfatta senza ricorrere al mercato nero; e l'abbassamento eventuale dei prezzi potrebbe scoraggiare anche molti tombaroli (in virtù di guadagni più bassi a parità di rischio legale) nella prosecuzione delle loro attività illecite/illegali.3 punti
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Quando acquisto, so gia' che non lo faccio per guadagnarci subito. Solo i " deboli " di mente possono pensare di avere un riscontro positivo (in termini economici), per qualunque tipologia di monete, effettuata nell' immediato (a parte rarissimi, eccezionali casi). Si acquista cio' che ci piace nella convinzione (non certezza) di godere a lungo di quel "bene" e di gustarne la bellezza (definizione estremamente soggettiva). Certo, per lui averla tolta dalla "bustina" puo' essere (perche' no?) una bella soddisfazione dimenticandosi di chi (con puntigliosa, insipida costanza) gli ha ricordato che senza il sigillo vale 20 euro in meno. Ma la perdita (immediata) di 20 euro vale piu' di una gratificazione (o no)?. SANTI3 punti
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Ecco. Se dico alta conservazione (o FDC) c'è sempre il "signor so tutto, ma nulla di più" che obietta facendomi notare che a livello di micron ci sono dei difettucci... Questa è la prima volta che mi viene obiettato il contrario. Non metto mai la conservazione né il perito proprio per evitare contestazioni, discussioni od accuse di pubblicità. Ma evidentemente non basta... Per i posteri: io desidero avere la moneta sotto mano e - anche se è FDC "con dignità di stampa" - la tolgo dalla perizia foss'anche Bazzoni, Tevere, Bobba o san Francesco ad averla periziata. Naturalmente tengo il cartellino anche se non ho intenzione di vendere alcunché. Io sono un collezionista "vecchio stampo", a me interessa soprattutto la moneta, la perizia è importante - a parte che può sempre essere rifatta - ma, nel tempo può cambiare e troverai con difficoltà un perito che sia d'accordo con un altro e che confermi il precedente giudizio (che può essere calante o migliorativo).3 punti
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Un saluto a tutti i forumisti, questa è la mia prima ossidionale, acquisto odierno. Euro 20. Blocco di Strasburgo 1814 - Luigi XVIII peso 22,7 grammi diametro 32 mm Variante con punto dopo décime e dopo 1814, su alcuni cataloghi francesi viene data rara, concordate? Giudizi relativi allo stato di conservazione?2 punti
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The protection of euro coins in 2021. Situation as regards euro coin counterfeiting and the activities of the European Technical & Scientific Centre (ETSC) Based on Article 4 of Commission Decision C(2004) of 29 October 2004. https://economy-finance.ec.europa.eu/system/files/2022-10/The protection of euro coins in 2021.pdf Povera Italia !!! 😂 In 2021 Italy was the country with the highest number of detected counterfeit euro coins, registering an increase of 5.84 % compared to 2020.2 punti
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forse qualche sostanza presente sul tondello prima della coniazione o dopo la coniazione.. che ha impedito alla patina di formarsi in quel punto2 punti
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DE GREGE EPICURI Vi mostro anch'io una moneta che ho posseduto molto tempo fa; pesava 28,4 g. per ben 35 mm. Come vedete, il tondello è più ampio rispetto al conio, tanto da formare una sorta di anello esterno. Io credo che, tra i Severi, solo in questo imperatore compaiano sesterzi di queste dimensioni; forse cio' è dovuto l fatto che, fra i Severi, è l'unico ad aver coniato sesterzi in grande abbondanza, fra i quali esistono perciò delle "punte" estreme.2 punti
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Figurati, troppo poco. Non sbagli, ci sono tutte le varianti conosciute fin ora. Certamente, nel prossimo aggiornamento ci saranno anche i gradi di rarità. Il lavoro è in continuo aggiornamento,come già anticipato da @giuseppe ballauri nella presentazione dello stesso, ci auguriamo con l'aiuto di tutti, di renderlo sempre più completo con integrazioni e correzioni. Sono convinto che le 34 ancora hanno da darci tanto. Un saluto Raffaele.2 punti
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Certo, tra l'altro questa moneta è proprio quella che ha dato il via a questa passione.2 punti
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Ciao A mio avviso,proprio di questi tempi,vedo monete chiuse FDC con tanto di colpetti e hairlines....quindi secondo me è il contrario: un abuso di FDC😅2 punti
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Sei pienamente legittimato a parlare delle monete che hai ricevuto di resto, perché nel momento in cui le hai ricevute (anzi, già nel momento in cui sono state estratte dai rotolini e buttate in cassa insieme a mille altre monete di ogni tipo) sono diventate monete circolate. Anch'io, nel supermercato in cui faccio la spesa o nell'ufficio postale del mio quartiere o nella filiale a me maggiormente prossima della mia banca, vedo spesso rotolini FDC che vengono aperti ed utilizzati per dare i resti o per effettuare cambi. Ah, intanto oggi ho ricevuto di resto 2 euro austriaci del 20232 punti
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A mio parere qualsiasi moneta in busta o slab perde molto di piú che 20€ . liberiamo le monete e godiamocele ! i soldi non si fanno rivendendo 2 monete , e 20€ si possono risparmiare in 1000 modi durante il corso di una sola giornata2 punti
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Ciao, direi che la conservazione è già indicata sulla moneta stessa Aspetta altri interventi, valutare le conservazioni non è per nulla il mio forte. Bella moneta2 punti
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In teoria sarebbe lecito il possesso anche se non si possedesse l'attestato (non certificazione) di provenienza.2 punti
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Luccioni L., "Sulle varianti delle piastre da 120 gran di Ferdinando II di Borbone Re delle due Sicilie (1831 - 1859)", in Il gazzettino numismatico, XIII, n. 87, marzo 1984.2 punti
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Ovviamente fare i tombaroli e trafugare ceramiche e monete antiche è da condannare. Il punto però è che questo è un circolo vizioso. 1) l' interesse per il materiale antico è alto e di conseguenza c'è mercato. 2) lo stato si impossessa di buona parte dei suddetti materiali facendoli ammuffire negli scantinati. 3) il mercato deve essere sempre alimentato, e come si alimenta? Con privati o musei che vendono il loro materiale e soprattutto con questo tipo di scavi illegali. In questo modo se fossero solo i privati e i musei a vendere non ci sarebbe ricircolo di materiale e di conseguenza si procede all'immissione sul mercato di questi oggetti detenuti illegalmente. E nessuno ci guadagna perché i tombaroli distruggono e separano irrimediabilmente tesoretti con importanti informazioni archeologiche, i privati sono costretti a pagare di più oggetti che potrebbero costare di meno e gli oggetti negli scantinati dello stato sono lì ad ammuffire inutilmente. Secondo me basterebbe legalizzazzare la detenzione di questi oggetti, permettendo che possano essere venduti e comprati, obbligando però i cittadini a fare mostrare e catalogare i propri oggetti allo stato. Successivamente sarà lo stato stesso a ridarti l'oggetto con un foglio che attesta la lecita provenienza dell'oggetto e la libera vendita. Spero che sia capito il ragionamento anche se un po' contorto.2 punti
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Segnalo quì un volume uscito di recente e che è risultato di un certo interesse per chi frequenta la sezione "Magna Grecia e Sicilia" e consiglio il testo per la facilità di lettura e per l'approfondimento scientifico. Si tratta del testo "Poseidonia-Paestum e la sua moneta" curato da Cantilena e Carbone dell'Università di Salerno. E' un testo che raccoglie informazioni su tutta la produzione della zecca di una città prima greca (Poseidonia) e poi romana (Paestum). Questo il link alla pagina degli autori https://www.academia.edu/24634443/Poseidonia-Paestum_e_la_sua_moneta Mi ero ripromesso di fare una piccola recensione, ma avrei bisogno di pagine e pagine. Quindi mi limito nel dire che il volume rappresenta una buona sintesi degli studi su queste monetazioni, offrendo nuovi spunti cronologici e di riorganizzazione della produzione, approfondendo singoli aspetti di questo lungo arco cronologico. Non so quale sia la distribuzione del volume, ma io l'ho acquistato online.1 punto
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In generale è una delle tante prove che bisogna aggiornare la tecnologia delle 2 €.1 punto
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Ma dipende da per cosa Lo si esce, se per opere pie o volgare sollazzo. Comunque, da bravo credente, non scordarti le maiuscole quando parli di Lui.1 punto
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Io però,leggendole entrambi avevo perfettamente inteso tutto,si capisce uguale tanto🤣👍 Da come esponevi sembrava il continuo di questa.1 punto
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Il volume offre certamente una buona sintesi dell'attività monetaria di Poseidonia-Paestum per quanto molte questioni, specie inerenti la prima parte, siano state puntualizzate nella recensione di L. Brousseau fruibile su Academia: https://www.academia.edu/35263785/Les_monnaies_de_Poseidonia_Paestum_À_propos_dun_livre_récent_de_R_Cantilena_et_F_Carbone1 punto
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Provo: "Fine" da' Mina FINE DAMINA Buona serata. Stilicho1 punto
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Ipotizziamo una domanda diversa dalla classica... quanto vale? Chi vi è raffigurata? La ninfa Aretusa in una tra più belle monete al mondo1 punto
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Di raffigurazione forse un poco 'ingenua' , un particolare guerriero stante ritto, con lancia, spada e scudo . Dal rovescio di una uncia di incerta zecca dell' Apulia, che sarà il 18 Giugno in asta Naville 82 al n. 34 .1 punto
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Ahimè è solo un riflesso della luce, sono davvero scarso nelle foto alle monete. Moneta in mano il bordo è assolutamente uniforme. C'è invece quella linea dal bordo al mento (quella che avete chiamato hairline), perchè esce in tutte le foto, mentre ad occhio nudo mi risulta difficile da vedere.1 punto
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Ti direbbero che sei un antidemocratico, fascista , ungherese, mafioso, perché vuoi ridurre la libertà dei magistrati di operare come meglio credono. Ma una domanda sorge spontanea: chi controlla il controllore ? O meglio: ci si può fidare di un controllore senza limiti concreti e chiari ?1 punto
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Infatti ho detto in teoria. Siamo nello stato del diritto, dove sta meglio uno zingaro che ruba al convegno di Verona che uno che compra onestamente una moneta antica.1 punto
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Concordo pienamente ... la luce radente che hai usato è stato un vero colpo da maestro. E, logicamente, concordo anche sul fatto che è davvero una splendida moneta. Complimenti.1 punto
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Per me è un semplice mascherone sullo spallaccio. Ducatone di Ranuccio II Farnese.1 punto
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Obv symbol :- Compass Rev symbol :– Drill Symbol variety – RRC 204. Babelon -. BMCRR - 3.85g. 20.41 mm. 180 degrees An uneven, off-centre strike1 punto
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@Vel Saties complimenti per l'analisi fatta sulla moneta. Premetto subito col dire che "no, le tue non sono seghe mentali"! Anzi, le ritengo un'analisi molto attenta con dietro un ottimo approfondimento del Doyen che... Ha un solo grande limite: la qualità delle tavole fotografiche. Giustamente la lettura che fai di quanto resta visibile della lettera all'esergo è inappuntabile. Escludere una P o una T a priori sarebbe sbagliato. Certo, è una ipotesi suggestiva con cui trastullarsi, ma per quanto remota non impossibile. Aureolo credo possa riservare ancora sorprese. Diciamo che la probabilità depone a favore della canonica S e, anche certe S si presentano piuttosto squadrate tanto che se superstiti in così poco spazio come nel tuo caso possono essere tranquillamente scambiate per l'apice di una P o per un tratto di T. Per sperare di tagliare la testa al toro potresti verificare se esistono die link con esemplari con esergo completo. Sugli archivi di cgb.fr o acsearch sicuramente ce ne sono come pure (e forse lì potresti avere più fortuna) nelle tavole fotografiche della tesi di Mairat sulla monetazione gallica (ce l'hai quella? Altrimenti ti recupero il link!). Al di là dell'esergo, complimenti per l'acquisto: davvero un pezzo notevole, con un ritratto molto espressivo e tipicamente milanese (nel senso di Aureolo, non di milanese moderno!)... Poi io son di parte quindi...1 punto
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ma non esiste nessun modo per vincolare un acquisto a persona, ed infatti nessun criterio è specificato sul sito, o si fa ad attribuzione come il vaticano altrimenti non si possono controllare le vendite ne tantomeno penso interessi controllare le vendite1 punto
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Carissimo ciao I motivi sono i piú svariati. Chi l' ha tenuta,nel dubbio fosse buona,l' ha tramandata,chi semplicemente piaceva e magari non sapeva neanche se fosse buona o meno,chi attratto dal prezzo irrisorio e chi come me,ogni tanto le prende pure, ma.con coscienza. Personalmente,oltre i falsi d' epoca, prendo anche qualche falso moderno. Mi incuriosiscono le varietá e le fantasiose versioni,come ad esempio i contorni diversi,con inciso le stesse cose o inventate ecc ecc ecc. Insomma,mi piace studiarmi tutto e fare " il gioco trova le differenze". Sinceramente la motivazione del tappabuchi, personalmente la vedo bizzarra,in quanto sta poco da tappare con una riproduzione. Non vedo reale in concetto. Per me meglio prenderle per la motivazione sopra esposta( personalissima e opinabile,ma sempre personale). Un caro saluto1 punto
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Ciao, È un bronzo di Caesarea di Cappadocia per Elagabalo https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/6692 Con un rovescio davvero originale: « biga of elephants, pulling agalma of Mount Argaeus on altar » Contramarca sull’esemplare RPC 6692 illustrato, testa di Helios radiato.1 punto
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Il colle del castello di Udine diventa oggetto di studi: «Un unicum in Europa» Sulla rivista Scientific Reports la ricerca dell’università di Padova: «Costruito con materiale proveniente dalla zona di piazza I Maggio» 03 Giugno 2023 alle 22:221 minuto di lettura Gli scavi archeologici sul colle del castello condotti nel dicembre 2021 dalle indagini è emerso che la collinetta non è naturale UDINE. È la collina artificiale più grande della preistoria e a certificarlo, ora, è anche lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports. Le origini del colle del castello di Udine continuano ad attirare l’attenzione della comunità scientifica internazionale e ad affascinare quanti, alzando lo sguardo verso l’alto, mai avrebbero immaginato di trovarsi di fronte a un “mound”, ossia a un rilievo costruito dall’uomo. La conferma arriva dalle ricerche condotte dal dipartimento di Geoscienze dell’università di Padova e confluite, appunto, nella prestigiosa pubblicazione. Era stata la soprintendenza Archeologia del Friuli Venezia Giulia, a seguito del progetto elaborato dal Comune di Udine per la costruzione di due ascensori tra il centro cittadino e il Castello, a incaricare l’ateneo della ricerca. Il risultato, peraltro sdoganato da tempo anche a suon di leggende (a cominciare da quella che voleva fossero stati i guerrieri di Attila a costruire il colle, per permettergli di vedere l’incendio di Aquileia, nel quinto secolo dopo Cristo) evidentemente superate poi dagli studi scientifici, è che non si tratti affatto di una collina formatasi per effetto di processi geologici naturali, ma di un manufatto. E cioè di un’opera realizzata durante l’età del Bronzo, tra 3.500 e 3.000 anni fa. Coordinata da Alessandro Fontana, professore associato, l’attività è il frutto di una ricerca multidisciplinare, condotta applicando i metodi delle geoscienze a un problema archeologico e realizzando una serie di analisi di tipo geochimico, minerologico e paleobotanico. «Gli strati di ghiaie e argille che costituiscono il colle non sono disposti secondo una sequenza naturale, ma sono stati accumulati artificialmente, usando materiale di riporto in larga parte proveniente dalla zona che ora corrisponde a piazza I maggio», sintetizza un paper pubblicato sul sito dell’università di Padova. Il che basta a parlarne nei termini di «unicum, senza confronti in Italia e probabilmente il più grande in Europa», visto che, con un volume di oltre 400 mila metri cubi, supera anche il tumulo di Silbury, nel sud dell’Inghilterra. Ma non spiega ancora cosa spinse gli uomini dell’età del Bronzo a eseguire un’opera di tale portata. «Analizzando le carote abbiamo capito che in realtà sotto il colle non c’era della roccia ma un’alternanza di ghiaie e argille», spiega il professor Fontana, aggiungendo che i dati dei carotaggi, unite alle informazioni del contenuto pollinico e a una grande quantità di dati pregressi, hanno consentito di estendere i risultati all’intera collina. «Per capire meglio quale sia la stratificazione interna e se ci siano strutture particolari – continua – la soprintendenza ha finanziato nuovi carotaggi e nuove indagini che sono attualmente in corso». Le sorprese, insomma, potrebbero non essere finite. — https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2023/06/03/news/colle_castello_udine_storia_artificiale_studi_universita_unicum_europa_simbolo_citta-12840075/1 punto
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E dopo quasi cent'anni com'è la situazione ? Di collezionisti ce ne sono sempre, non so se di più o di meno. Ci sono, mi pare, più "raccoglitori" e "investitori". Nel 1930 si era, credo, più attenti a spendere e si preferiva risparmiare "per la vecchiaia". Le conservazioni nelle collezioni del primo novecento erano in maggioranza BB se non peggio perchè le monete si studiavano. E non ci voleva, per studiare, il FDC. Bastava che la moneta fosse "leggibile". E si investiva in Buoni Postali o in Buoni del Tesoro 5% quinquennali a premio. 40 anni dopo (1970) si faceva più attenzione alla conservazione. Ai convegni c'era il meglio dei commercianti. Ratto, Crippa, Toderi, De Falco, Baranowski, Clelio Varesi e i prezzi erano "giusti". Non c'erano Aste (le prime rare e distanziate furono quelle di Varesi) Apro una parentesi. Oggi i prezzi dei commercianti sono giusti ? Io vado a vedere su maShop se per caso c'è qualche moneta da aggiungere alla collezione e ne vedo molte di ogni epoca a prezzi gonfiati. Monete che si possono trovare in asta a max 100 , offerte al doppio o peggio. Che dopo anni sono sempre lì, invendute. Torniamo al nòcciolo. Di collezionisti ce ne sono e ce ne saranno, ma devono e dovranno sempre più faticare perché di collezionisti è pieno il mondo e mi pare che gli altri dispongano di più denaro da spendere di noi.1 punto
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