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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/10/23 in Risposte
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Eliogabalo (218-222 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea della Felicità (Felicitas Temporum) coniato a Roma nel 219 d. C. Rappresentava per i romani, in sintesi, tutte le cose piacevoli della vita che grazie alla Felicitas dovevano accompagnare sempre tutti. Infatti è raffigurata stante con cornucopia dell'abbondanza ed il caduceo. Tuttavia sembra che almeno per questo imperatore il tempo della felicità non durò poi molto,circa 4 anni di regno, ma che comunque sembra sfrutto' molto bene. Complice la sua giovane età, dei suoi eccessi sotto tutti i punti di vista e soprattutto il voler imporre il culto del dio Sole (da cui prese anche il nome) a discapito degli altri venerati da sempre dai romani lo portarono ad essere inviso ed odiato. Una congiura orchestrata ai suoi danni ne decreto' la morte quando aveva soli 19 anni a cui segui la "damnatio memoriae" l'onta più grave che l'imperatore potesse subire. La moneta da esame diretto risulta coniata (spero nel 219 d. C.), con discreto metallo (il quantitativo di argento per questa monetazione era di circa il 50%),abbastanza centrato ed ha circolato anche se non tantissimo. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 19 mm 2,83 g RIC 1504 punti
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Riporto su questa discussione aggiungendo le foto dei miei carlini. Carlino di Ferdinando I d'Aragona MIR 72/2 Sigla A, peso 3,50 grammi4 punti
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La discussione l’ho aperta io e io la chiudo. Evidentemente non si riesce a trovare un equilibrio. Un caro saluto, Domenico3 punti
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Grazie mille per queste parole, la penso esattamente così, è da febbraio che ho cambiato indirizzo sulle monete e mi sono dato a quelle romane, ancora sinceramente non ho ben capito cosa voglio fare (principalmente sono sulle imperiali ma non disdegno le repubblicane), ma ne ho solo 15 e quindi sono in tempo, ognuna di quelle che ho comprato mi trasmette sensazioni uniche, pensando a quello che hanno passato e come dicevo mi ritrovo perfettamente nelle tue parole. Non ho un budget elevato quindi mi concentro sul valore storico (che comunque è la cosa che più mi interessa) e cerco di trovare un compromesso fra qualità/prezzo che mi soddisfi. Una delle ultime che ho preso ad esempio non è imperiale, è un denario legionario, quando l'ho vista mi sono emozionato pensando a quanto tempo è passato da quando un anonimo coniatore l'ha fatta come pagamento per i soldati in una battaglia che lui non sapeva sarebbe stata persa...insomma, non mi dilungo oltre tanto so che qui capiscono tutti cosa intendo dire. Perdonatemi se magari sono uscito fuori tema ma è bello ogni tanto condividere anche le emozioni oltre che l'oggetto in sé.3 punti
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Buongiorno a tutta la Sezione. Arrivato qualche giorno fa un nuovo 6 tornesi del 1799 "normale" cioè senza imperfezioni, ben coniato, da affiancare a quello "sbagliato" cioè con errori di conio. Eccolo.3 punti
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Ad integrazione di questa interessante e stimolante tematica sottopongo alla vostra attenzione un interessante incuso suberato di Crotone tra pochi giorni in asta. Naville 82, 18.6.2023, 68 https://www.sixbid.com/it/naville-numismatics-ltd/10838/greek/9418759/bruttium-croton-plated-stater-circa Bruttium, Croton Plated stater circa 530-500, AR 22.00 mm., 7.08 g.Tripod with legs ending in lion's paws; on lebes, ornaments; on r., marsh-bird. Rrv. ϘPO - TON, tripod incuse. Historia Numorum Italy 2081 var (reverse). L'esemplare sembrerebbe tratto dagli stessi conii di BM 1866,1201.337 (6,60 g): https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1866-1201-337 E' interessante che tanto l'esemplare suberato quanto quello in argento abbiano un peso decisamente basso.3 punti
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Buonasera a tutti. Tutta la discussione era partita dagli euro falsi e dai falsari. Il ragionamento che dovrebbe essere alla portata di tutti è abbastanza semplice: abolendo il contante anche i falsari dovrebbero "andare a lavorare" come noi tutti o almeno dovrebbero faticare per imparare a falsificare e smerciare qualcosa d'altro. C'è qualcuno che è contrario a questa cosa? C'è qualcuno che crede che vivere fuori dalle regole sia "figo" o, se preferite, una sorta di welfare mascherato? Proseguendo il ragionamento si è affermato che l'abolizione del contante sarebbe un colpo quasi letale anche per la nostra disciplina. A mio avviso, ciò non corrisponde a verità in quanto la Numismatica comprende il collezionismo ma anche lo studio e costituisce un valido compendio alla Storia e all'Arte; lo studioso dell'Antica Roma prima o poi si troverà a leggere qualcosa delle monete che vi circolavano, idem lo studio del Rinascimento e via dicendo. Se poi vogliamo parlare di contemporaneità non mi si venga a parlare degli obbrobri prodotti da IPZS per spennare i Clienti (quelli si che fanno scottare e allontanare dalla numismatica i neofiti...) Si è poi affermato che l'abolizione del contante metterebbe in difficoltà vecchi. Quanta carità pelosa trasuda da queste parole, vere come la banconota da tre euro. A prescindere da tutto, peraltro, il mondo non può essere a misura degli ottantenni: questi devono essere aiutati ma il mondo deve andare avanti. Quando poi si è parlato dei benefici effetti dell'abolizione del contante sulla evasione fiscale e sulla malavita (ad esempio lo spaccio al dettaglio di stupefacenti) il cielo si aperto e si è cominciato a inveire, a parlare di "grossi evasori" contrapposti ai "piccoli evasori", al solito GomBlotto, all'indottrinamento politico e via dicendo Io in tutto ciò io però non ho ancora capito una cosa: ma chi ha tutta questa voglia di contante, di cosa caspita ha paura? Quale interesse deve difendere? Un saluto alle persone educate e anche a quelle maleducate...😁2 punti
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Sono perfettamente d'accordo sul lavoro del Magliocca. Ed anche sul fatto che la rarità possa ridimensionarsi nel tempo. Visto che nella mia collezione ho un esemplare del 6 tornesi 1800 con due punti in orizzontale dopo ET, ho voluto capire come realmente stanno le cose. Ringrazio tutti e pubblico la mia moneta. Un caro saluto.2 punti
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L'R4 è stato assegnato in base alla reperibilità nel periodo in cui si stilò il manuale,se poi negli anni successivi ne sono saltati fuori degli altri il Magliocca non poteva di certo prevederlo,e in numismatica non è di certo una novità che alcune monete definite rarissime siano diventate "solo"rare con il passare degli anni,tra l'altro sai in quanti lo avevano in collezione e manco lo sapevano?quindi più che giudicare il lavoro del Magliocca io mi sento invece di elogiarlo, perché altrimenti in molti non sapremmo neanche cosa abbiamo in collezione... Ma poi in definitiva quanti ce ne sono?in quanti che raccolgono Ferdinando IV ce l'hanno in collezione?anche sul forum non è che ne ho visti molti... Quindi non parlerei di "abbaglio"ma semplicemente di un ridimensionamento di rarità causato proprio dal lavoro del Magliocca, perché, ripeto,se non fosse stato per il manuale credo che non ne staremmo neanche parlando...2 punti
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Complimenti @AndrewChoosy. Bellissimi carlini. Questi sono i post che mi inducono in tentazione e rischio di ricominciare a collezionare questi tondelli che trovo veramente affascinanti.2 punti
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Certamente. Ma non dimentichiamoci che la distinzione netta tra scienza, credenza, religione, esoterismo, è un qualcosa di moderno. In passato le distinzioni non erano così nette2 punti
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Non ha però metodo e fondamenta scientifiche, ma esoteriche.. precursore della scienza ma lontana dal metodo scientifico2 punti
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Vi comunico che si è riunita la commissione giudicante del Quinto Premio Traina per valutare le cinque tesi di laurea presentate. La commissione, formata dagli Accademici Luciano Giannoni, Bernardino Mirra, Beniamino Russo e Giovan Battista Vigna, e da Michele Asolati, docente di Numismatica presso l’Università di Padova; Cristina Crisafulli, conservatrice del Gabinetto Numismatico del museo Correr di Venezia; Paola Giovetti, direttrice del Museo Civico Archeologico di Bologna ha così deliberato: Il primo premio, consistente in due sterline d’oro, è stato assegnato al dottor Alessandro Minola per la tesi dal titolo “Argento e moneta nel Levante di V e IV a.C.”; Il secondo premio, una sterlina d’oro, al dottor Francesco Pagliani per la tesi “Monete e castelli. Circolazione monetale nelle terre dei Guidi e degli Ubaldini tra metà secolo XII e metà secolo XIV”.2 punti
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La Pax che hai postato è adorabile nella sua bruttezza Sgraziata, dinoccolata, smunta, occhio da pesce lesso, muso lungo (che a me pare pure un po' barbuto) e tette tristi... è proprio la Pax del III secolo!2 punti
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sai assai te della germania chi evade le tasse ruba alla società. che un autonomo non arrivi a fine mese non giustifica il furto alla società. se non ce la fa deve chiudere e fare altro. nessuno lo obbliga a fa' l'autonomo. punto.2 punti
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al massimo anche tu, se ti senti chiamato in causa. ========== se gentilmente - mettendo un paio di informazioni concrete sui salari - posti il nome della nazione che intendi, io magari poi faccio le valigie e mi ci trasferisco. ========== Servus, Njk PS: Caro diario, oggi ho imparato che dall'estero è inappropriato affermare che chi evade le tasse è un delinquente. Non ho capito bene perchè, ma sembra una questione dogmatica.2 punti
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Immaginavo fossi a stipendio in un altro paese con stipendi congrui e tassazioni “ umane”.…. Facile fare il ….. col culo degli altri stando al caldo e protetti….. Vieni a farlo qui ….2 punti
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Io sono convinto che per eliminare l'evasione piccola, basta rendere tutto detraibile. Bisogna che ci sia interesse a ricevere la fattura. Mentre per la grande evasione nemmeno la moneta elettronica è sufficiente. Purtroppo. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Una piccola sezione della mia raccolta, a disposizione per chiunque volesse fruirne:2 punti
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Leggendo il volumetto di Carolina Megale e Martina Fusi “Il tesoro di Populonia” Pacini Editore, vedo che al proprietario del terreno dove è’ avvenuto il (fortuito) ritrovamento, sono state corrisposte 1/4 delle monete ritrovate, e poiché si cita il Dl 42/2004 sono andato a leggerlo, (ma non so se è stato poi superato) in pratica se nel mio terreno trovassi monete di un qualche valore (naturalmente rispettando la prassi sul ritrovamento, denuncia, ecct) riceverei 1/4 delle stesse o valore equivalente? Ho forti dubbi in proposito…notizie in merito?1 punto
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È arrivato il vendicatore dei popoli …Noto un certo astio o sbaglio… considerando che in Germania l’uso del contante non è limitato, e lo sai perché ci vivi, mi dovresti spiegare come la sua limitazione dovrebbe essere invece un deterrente qui ….. sara mica questione di qualcos’altro che non sia retorica schierata?1 punto
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" io fossi in te mi limiterei a parla' di follonica. lascia perdere realtà che non conosci. sulle tasse il discorso è semplice: chi un le paga è un criminale. Vale qui, fuori di qui e all'estero. una volta un commerciante non mi voleva fare lo scontrino con la scusa della cassa rotta. cominciai a fare il numero dei carabinieri e improvvisamente la cassa ricominciò a funzionare. ed è pieno di gentaglia di questo tipo.1 punto
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Bella davvero, dal titolo del post "Felicità" pensavo ti riferissi alla felicità di averla acquistata, che immagino comunque ci sia stata lo stesso, poi ho capito a cosa si riferiva 😅1 punto
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Guarda caso, i due più attivi e arrabbiati fustigatori del malcostume fiscale italico , vivono e lavorano tutti e due in Germania…. facile così, eh?!1 punto
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Innanzitutto benvenuto nel forum! Questa è la sezione presentazione. quanto alla tua richiesta potresti postare foto fronte retro e dati ponderali (peso e diametro per la moneta) nella sezione identificazione così gli esperti potranno dirti se è autentica o se è una riproduzione.1 punto
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Buongiorno a tutti, essendo collezionista di monete antiche della repubblica romana e imperiali, ecco la mia piccola raccolta di libri e cataloghi d'asta. Grazie per l'attenzione. A presto 🙂1 punto
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Capisco il tuo punto di vista effettivamente hai ragione.. solo che mi torna difficile con il filtro moderno riferirmi all’alchimia come una scienza.. ad ogni modo il nesso tra sparizione dell’ alchimia (vorrei vedere con l’evoluzione della scienza..) e sparizione della numismatica veramente faccio fatica a trovarlo1 punto
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Ho riletto più volte questo contributo, ma non ne ho capito il senso, sarà certamente colpa mia, ma potresti fare un'esegesi ? Grazie.1 punto
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Ma non era già Augusto un avido collezionista delle monete della già allora antica Grecia?1 punto
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Abbiamo effettivamente testimonianza di alcuni tesoretti di epoca romana che parevano raccolti a fini collezionistici.1 punto
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Ciao, premettendo come faccio in ogni mio intervento che si tratta solo di un parere tra l'altro espresso su foto poco nitide 🙂, a me qualche dubbio sulla sua autenticità invece viene. @Andrea Costatu che la moneta l'hai vista dal vivo quali sono stati i motivi che ti hanno portato a postarla per chiedere pareri sulla sua autenticità? ANTONIO1 punto
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La città di Phaselis, nome latino che in italiano si traduce Faselide o Faseli, fu fondata dai Rodioti della città di Lindo forse nel 690 a. C. Par la sua posizione su un istmo che separa due porti, divenne la città portuale più importante della Licia orientale e un importante centro commerciale tra la Grecia, l'Asia, l'Egitto e la Fenicia. Faselide fu conquistata dai Persiani dopo la loro conquista dell’Asia Minore e in seguito fu catturata da Alessandro Magno, accolto dagli abitanti con una corona d’oro, che vi svernò nell'inverno del 334/333 a. C., prima della battaglia di Isso. Secondo Pausania, nel tempio di Atena, il santuario principale della città, era conservata la lancia di Achille e questo potrebbe essere un motivo per cui il Macedone, convinto di essere il nuovo Achille, avrebbe deciso di svernare a Faselide. Plutarco riferisce che Alessandro, dopo un banchetto con abbondanti libagioni, decorò con ghirlande il monumento di Teodette, poeta e oratore greco nativo della città, mentre rientrava verso casa con i suoi compagni. Dopo la morte di Alessandro, durante le guerre dei diadochi, Faselide rimase in mani egiziane (sotto la dinastia dei Tolomei) dal 209 al 197 a. C., e in seguito fu in mano dei Seleucidi fino al 187 a. C. Con la conclusione del trattato di Apamea essa fu consegnata a Rodi insieme alle altre città della Licia, le quali costituirono la Perea Rodia insieme a quelle della Caria. Faselide rimase sotto l'egemonia rodia fino al 160 a. C., ma dopo quell'anno fu assorbita dalla confederazione licia sotto il dominio romano. Da notare che la città era anche rinomata per le sue rose, dalle quali veniva estratta un'essenza, e per l’plio di giglio. Inoltre era ricordata dagli scrittori antichi per i fenomeni ignivomi nel vicino monte Chimera. apollonia1 punto
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VITTORIO EMANUELE II (1861-1878) 2 Lire 1863 Napoli MIR 1083c Pagani 506 Ag g 9,83 mm 27 • Di notevole bellezza q.FDC ex Lotto 592 Varesi 81.1 punto
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Nel maggio 2006, a seguito del referendum per l'indipendenza, il Montenegro è diventato nuovamento uno Stato indipendente, ponendo fine, di fatto, all'Unione di Serbia e Montenegro. Come ultima banconota, circolante in Serbia, abbiamo questa da 100 dinari; dove al rovescio il logo della Banca Nazionae Serba è sostituito dallo Stemma della Serbia1 punto
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Il 4 febbraio 2003, la Jugoslavia cessava ufficialmente di esistere e al suo posto nasceva la Unione Statale di Serbia e Montenegro, su base confederata. Tuttavia le banconote della Confederazione, avevano soltanto la denominazione di Banca Nazionale Serba e il nostro Tesla, rimane nel taglio da 100 dinari.1 punto
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Questa sequenza di rivalutazioni non fu in grado di fermare l'iperinflazione. Il 24 gennaio 1994, il governo decise di introdurre il nuovo dinaro, agganciandolo alla pari con il Marco tedesco, che nel frattempo era divenuta la valuta usata sul territorio iugoslavo. Non fu definito un cambio ufficiale tra il nuovo dinaro e il dinaro del gennaio 1994, istituto appena una ventina di giorni prima. E' stato stimato essere di circa 10-13 milioni : 1. Qui la banconota da 5 nuovi dinari1 punto
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Nel gennaio 1994, non ci sono più limiti all'inflazione. La devastazione monetaria colpisce le rovine dell'economia ( e delle infrastrutture produttive) della Jugoslavia. Il dinaro subì l'ennesima rivalutazione; il cosiddetto "dinaro di gennaio" vale 1 000 000 000 ( un miliardo) di dinari di "ottobre 1993". La banconota rimase più o meno come quella precedente; cambiò il valore e la dimensione (più piccola). Come potete osservare, è priva dei numeri di serie....1 punto
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Siamo arrivati a Ottobre 1993. La guerra ha completamente distrutto l'economia di ciò che rimane della Jugoslavia e di conseguenza il valore della sua moneta. In questo mese il dinaro fu nuovamente rivalutato; il cosiddetto "dinaro di ottobre" valeva 1 000 000 di dinari riformati del 1992. La banconota vale 5 000 dinari di ottobre Al rovescio : il Museo dedicato a Nikola Tesla, Belgrado1 punto
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Nel 1992, anno della nuova rivalutazione del dinaro , detto "riformato" (1 del 1992 = 10 del 1990), la cifra del valore della banconota dedicata a Tesla non cambiò (1000 dinari), ma scomparve l'emblema della Federazione jugoslava, a sei torce, e al suo posto fu messo il logo della Banca nazionale Anche la denominazione in quattro lingue fu ridotta a due (nel frattempo, Slovenia, Croazia e Macedonia si resero indipendenti) Il resto rimase uguale, cambiò solo il colore (rosso acceso)1 punto
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Nel 1990 fu emessa una nuova banconota da 1000 dinara. Dinaro rivalutato (detto "convertibile") rispetto a quello precedente di 10 volte (1 nuovo = 10 vecchi) Al dritto : immagine tratta da una foto di Tesla nel 1934 al rovescio : bobina di Tesla (trasformatore risonante ad alta frequenza, in grado di generare fulmini)1 punto
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Nell' articolo di academia.edu , Giovanni Schioppo ipotizza di riconoscere nel volto dell' africano l' immagine di Annibale , e' possibile , pero' lo ritengo poco probabile per alcuni motivi . 1 l' aspetto del dritto e' inequivocabilmente quello di un africano : volto , capelli e labbra non lasciano praticamente dubbi sull' origine etnica 2 l' autore del conio potrebbe semplicemente aver voluto rappresentare nella moneta l' idealizzazione di un africano generico che probabilmente colpi la sua fantasia artistica , tanto diversa dalla propria . 3 esiste , forse , una reale rappresentazione di Annibale in una moneta spagnola conservata a Barcellona , ben diversa dalla supposta rappresentazione annibalica della moneta della Val di Chiana . 4 immagini artistiche di genti fenicie , semitiche , portano a non riconoscere nell' uomo della moneta il profilo di Annibale . In foto la supposta moneta con l' immagine di Annibale e un principe fenicio1 punto
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Espongo ciò che ho letto tempo fa e non necessariamente va considerato Vangelo: a quanto risulta da alcune ipotesi gli elefanti al seguito di Annibale non erano di origine indiana (anche perché non vedo come avrebbe potuto approvvigionarsi nella lontana India di tali pachidermi, vista la distanza sarebbe stato logisticamente controproducente ) ma si trattava di elefanti dell'Atlante ( lexodonta pharaonensis ),una sottospecie oggi estinta tra le circa cinquanta che componevano il lignaggio della specie Elephas.1 punto
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Per ora non ho la foto, patacca o autentica? Senza alcun dubbio patacca! Patacca senza se e senza ma! Ma come fate a dirlo senza foto? 6 anni d'esperienza in questo topic, fidati!1 punto
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