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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/11/23 in Risposte
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Buongiorno posto i miei due esemplari 1801, quello sfigatello mosso, un 1801 notevole con taglio perfetto, e un 1800 A P non male x il tipo....saluti. p.s. alcune foto son ripetute ma da cel mi sono incasinato cercando tra gli allegati...buona domenica!6 punti
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volevo condividere con voi questo bel mezzo ducato di Carlo II, che per qualità entra di diritto nelle più belle della mia piccola collezione.5 punti
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Buongiorno condivido una delle mie oselle preferite, doge Nicoló Sagredo anno 1675 con la splendida rappresentazione di parte dello zodiaco. Questa Osella viene coniata poco dopo la fine ingloriosa della guerra per Candia con il Senato che aspira ad un pronto riscatto. AEQVA TEMPERAT ARTE, governa con giusta misura. Saluti Doge923 punti
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Grazie Alberto @Litra68, con la tua discussione hai dato importanza ad un nominale che quasi tutti snobbano. Oggi condivido un pezzo della mia mini raccolta particolare e unico . 1803 con doppia battitura.3 punti
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Ruggero Soffiato. https://www.calameo.com/read/001096522bb60b6ee317f3 punti
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È, come ti stato detto e ripetuto, una riproduzione. Il bordo ed i FERT sono sicuramente un segnale di falsità, ma anche il peso - troppo calante rispetto ai 25,0 g. ufficiali - ed i dettagli in certi punti poco incisi al confronto dei capelli e dei baffi. In ultimo le stesse lettere delle legende appaiono diverse (soprattutto le "I"). Aggiungo per confronto un esemplare autentico e un "Briciola numismatica" apparsa sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #8 del luglio 2021:2 punti
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Ciao, ho letto tutta la discussione ed hai perfettamente ragione per quanto riguarda la prima parte di questo tuo intervento e cioè che la moneta è stata regolarmente registrata, catalogata e quindi regolarmente messa in vendita. Per quel che concerne invece l'autenticità, sarà molto probabilmente autentica, ed è così per chi ne è divenuto possessore tramite l'acquisto. Ci sarà sicuramente, anche tra gli esperti di tale monetazione, chi qualche dubbio se lo sarà posto . Non vedo quale sia il problema se anche qualcuno che ha seguito la discussione si ponga o rimanga con questo dubbio. Cerchiamo di rispettare le opinioni di tutti (che tali rimangono visto che il mercato ha accettato già la moneta, percui) soprattutto quando si tratta di monete particolari 🙂 ANTONIO2 punti
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Che dire, sei una colonna portante della sezione e del forum in generale, un complimento fatto da te ha un valore speciale, grazie ancora . Lo studio delle riconiazioni o ribattiture é uno degli aspetti della numismatica che possono fornire più informazioni. Ci indicano movimenti di valuta, legami socio-politico-economici, aiutano nelle datazioni. Se una moneta può essere vista metaforicamente come la foto di un periodo, di un’area geografica, di un ethnos ecc, una ribattitura corrisponde secondo me a diversi fotogrammi che ci mostrano dal passato la Storia in movimento.2 punti
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Ma quale abuso!? È un piacere. Ti rispondo subito sul fatto che le cifre sembrano non corrispondere. Gli istituti statistici governativi dei singoli paesi (Italia e Francia comprese) spesso pubblicano liste di coefficienti per stabilire la corrispondenza tra il potere d'acquisto delle valute che si sono succedute nel corso della storia. In tali liste vedrai che un franco equivaleva a circa 5 euro di oggi. Queste sono liste però essenzialmente liste imperfette, liste che cercano di dare un'idea del potere d'acquisto del Franco di 150 anni fa. Tengono conto di tanti parametri matematici, misurabili, esatti, ma non possono tenere conto di ogni variabile: l'ottimizzazione dei processi di produzione, il calo o l'accrescimento della domanda, la propensione verso il danaro. A noi oggi il danaro sembra cosa acquisita. Una volta tuttavia non lo era. Alcune fasce di popolazione rurale, come anche alcuni lavoratori a bassa specializzazione, non esaurivano tutta la loro domanda di beni e servizi col danaro. Esisteva il baratto, per esempio. E comunque esprimevano anche un paniere di bisogni che non corrisponde al paniere di oggi. Un lavoratore non specializzato oggi probabilmente possiede un cellulare, soddisfacendo un bisogno che il guardiano del telegrafo non esprimeva. Non devi quindi scandalizzarti, ragionando in termini diacronici, se lo stipendio di un guardiano di allora non corrisponde allo stipendio di un guardiano non specializzato di oggi. Faccio un altro esempio entrando nel tema del vitto e alloggio. Fare 50 km in carrozza non equivale a fare 50 km di oggi con l'auto. Spesso ci si serviva di camere e pensioni dove pernottare per spezzare magari in due un viaggio di 100 km. Ti posso confermare che a fine ottocento in una zona rurale quale poteva essere una valle alpina i prezzi di un pernotto solo letto potevano corrispondere a circa 1 lira (in argento), che grossomodo corrispondeva a 1 franco. Oggi neanche la pensione più spartana proporrebbe un posto letto a 5 euro. Il costo del pernottamento si è notevolmente apprezzato nel corso dei decenni perché non stiamo più parlando di un servizio essenziale quale era una volta. Le liste che comparano i poteri d'acquisto, pur se utili, non tengono conto di ciò che ho cercato di esprimere qui.2 punti
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Giusta " curiosità".....la stessa che ho io su particolari rarità che mi spinge sempre a chiedere sul forum le conoscenze in merito degli altri collezionisti o appassionati. Purtroppo anche i gradi di Rarità che vengono indicati nei cataloghi ( a volte "generosi" in eccesso.....) non sono altro che l'insieme delle notizie di apparizioni sul mercato, ma non possono censire le collezioni dormienti... Un esempio eclatante è il Giulio di Ancona della S.V.1549-50; moneta mancante in tutte le collezioni, mai apparsa in 1 secolo, nessuno conosceva l'esistenza di esemplari noti in collezioni private......e poi negli ultimi 5 anni ne sono apparse 3. Poi ci sono i casi inequivocabili come la Doppia S.V. 1823 Roma dove è documentato che dopo una decina di pezzi coniati si ruppe il conio e la produzione passò tutta a Bologna...2 punti
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Ecco un horror serio. Banconota lavata, smacchiata, stirata, condita 😬 nonostante tutto sappiate che l’ho anche pagata! 5 euri. Si tratta di un biglietto abbastanza raro 🥺2 punti
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@caravelle82, @nikita_ e a tutti gli amanti degli Orrori di ogni epoca: Che ve ne pare di questo ? Due teste....È abbastanza orribile per i vostri gusti ? 🤣2 punti
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Buonasera, la ringrazio per i complimenti e ci ha fatto altrettanto piacere conoscerla. In effetti bel convegno, piccolo ma ottimamente organizzato. Un grazie a Giampaolo che ha fatto gli onori di casa da parte del circolo di Terni.2 punti
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Ciao, tutte le monete che ho acquistato fino ad ora (circa un centinaio tra denari, antoniniani e sesterzi molte delle quali ho condiviso con voi) ti assicuro che mi hanno sempre portato gioia e reso felice. Le acquisto perché mi piacciono e mi comunicano qualcosa, tutte... E non mi sono mai pentito e mai lo farò di nessun acquisto da me fatto 🙂. Basta sapersi accontentare perché di migliori delle nostre ce ne sono sempre ed il rischio è che si rimanga eternamente insoddisfatti. Le mie sono tutte monete comuni, da pochi euro di valore economico ma dal grandissimo valore storico. Non cerco le rarità ne la conservazione alta anzi, mi piacciono le monete che hanno circolato e che hanno svolto la funzione percui sono state create ed ovviamente la loro autenticità che sta alla base di tutto. Per me vale senza alcun ombra di dubbio il vecchio adagio "chi si contenta gode". Alle prossime 😉 ANTONIO2 punti
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Buonasera, ho trovato in un lotto dei denari in bronzo. Comincio a presentarvi un denario di Geta, che avrei identificato così: Geta, as Caesar AE Limes Denarius. 200-202 AD. 18 mm, 2,93 g. Limes denarius version of RIC 18 (Cohen 157B; BMC 234; Sear 7196), military mint at the Danube border. Obv: P SEPT GETA CAES PONT, draped bust right. Rev: PRINC IVVENTVTIS, Geta, in military dress, standing left with baton & sceptre, trophy behind1 punto
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Qualcosa di interessante ce lo dice lo Scilla nella sua opera.Ed eravamo agli inizi del '700,ma non è una descrizione sistematica.Il Cinagli, opera molto più metodica e vasta,per questo aspetto non è molto soddisfacente.1 punto
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Credo che una scintilla di follia si sia impadronita di questo post Una moneta trovata in UK da un detectorist, consegnata, fatta visionare da specialisti, registrata nel catalogo digitale del Fitzwilliam Museum dei ritrovamenti singoli - occasionali e non - restituita per la libera vendita, messa in vendita pubblica con l'indicazione di "detectorist find" e del numero di registrazione. E ancora qualcuno ipotizza un illecito? O di un oggetto non autentico? Boh... sarò strano io, scusatemi...1 punto
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Niente di così complesso. In un forum gomblottaro ho postato una mappa della disposizione approssimativa delle mine dopo la fine della guerra in ex-Jugoslavia. In alcuni casi erano disposte in modo da circondare completamente alcune aree, così mi sono inventato che le mine in ex-Jugo erano una balla raccontata per evitare che la gente ficcasse il naso in giro, in particolare perchè all'interno di quelle c'erano delle grandi basi segrete. Poi ho scritto che quanto affermavo era provato da spedizioni di scettici che avevano camminato senza nessuna conseguenza in aree segnate come capi minati. Nessuno si è neanche sognato di mettere in dubbio queste idiozie.1 punto
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Si, se @caravelle82 è d'accordo ci sarebbe da implementata una nuova categoria di "Orrori straordinari" Quello che vedo è una normale usura da circolazione, certo che non badavano a niente, li spendevano e nulla più, immagino come doveva essere appena uscita dalla zecca...1 punto
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Ti rispondo velocemente perché devo uscire. Ma è proprio quello che volevo mettere in evidenza. Secondo me (osservare bene aquiletta di sinistra ) prima si “stampa” una aquiletta normale, poi vi si sovrappone, ribattuta, un’aquiletta capovolta. In pratica, potrebbe trattarsi di una “correzione”dell’ aquiletta normale, portandola in una posizione capovolta. Se fosse così, ma valutate voi perché non ne sono affatto sicuro, sarebbe come aver voluto firmare la “volontarietà” della variazione. Io, intanto, pubblico un ingrandimento già predisposto, Ciao. Andrewchoosy, ecco l'ingrandimento1 punto
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Concordo con l' opinione di @skubydu al post 18 . A Te @Archestrato una buona giornata1 punto
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Salve. Condivido la mia piastra 1834 con aquilette capovolte. Di questa moneta ho visto girare veramente pochissimi esemplari. Complessivamente, ad oggi, quelli conosciuti saranno sei o sette, eppure dal Magliocca ( mi sembra) non venga neanche catalogata; dal Gigante e da Nomisma viene catalogata, ma con R2. Non pensate che potrebbe meritare qualcosina in più? Saluti a tutti.1 punto
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Diametro e peso uguale alla tua moneta se ti può aiutare a vedere difetti simili. Ciao e buona Domenica1 punto
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Buonasera a tutti and grazie mille! The previous posts contain information I have already studied. Both Money and Banking in Medieval and Renaissance Venice as well as the Venetian study of the Chalkis Hoard. Both of them unfortunately focus on the early tornesello. The whole thing is that I cannot find information about the late tornesello, especially a photo and the existance of the tornesello of Francesco Venier (1554-1556). I tried to contact Museum Bottacin again but still no result.1 punto
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Buongiorno @numa numa ! Questione interessante. A) In primo luogo è bene precisare che la legislazione penale italiana punisce non solo il delitto comune del cittadino all'estero (art. 9 c.p.) ma anche quello dello straniero all’estero (10 c.p.); ci sono delle condizioni di procedibilità, ma sorvolo per comodità espositiva salvo a precisare sub E quanto segue. B) L’art. 176 del Decreto legislativo 22/01/2004 n. 42 puniva chiunque si fosse impossessato di beni culturali indicati nell'articolo 10 appartenenti allo Stato [italiano] ai sensi dell'articolo 91; C) L’art. 91chiarisce che: “Le cose indicate nell'articolo 10, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato [italiano] e, a seconda che siano immobili o mobili, fanno parte del demanio o del patrimonio indisponibile, ai sensi degli articoli 822 e 826 del codice civile.”. D) Ne discende che il cittadino italiano e lo straniero che ritrovino nel sottosuolo estero (e non italiano) le cose indicate nell’art. 10 di cui alla lettera C, non rispondono di alcun reato perché quei beni non appartengono allo Stato italiano. E) Il difetto di un delitto “a monte” esclude il reato di ricettazione “a valle”. F) Attenzione a ritenere che “a condurre le danze” sia il diritto estero per quanto commesso non in Italia. G) Considerate l’esempio più attuale e più scottante della maternità surrogata quando l’intervento sia avvenuto in un territorio estero che consenta o non vieti la pratica. Leggete questa massima della Cassazione penale, sez. III 28/10/2020 n. 5198: “Il divieto di realizzare, in qualsiasi forma, la surrogazione di maternità, previsto dall'art. 12, comma 6, l. 19 febbraio 2004, n. 40, comprende le condotte antecedenti ed eziologicamente collegate e funzionali alla maternità surrogata, che si perfeziona con la nascita a gestazione terminata. (Fattispecie in cui la Corte ha confermato la decisione di improcedibilità emessa dal giudice di merito in assenza di richiesta del Ministro della Giustizia [è una condizione di procedibilità cui ho fatto cenno], trattandosi di condotta integralmente realizzata da cittadini italiani in Ucraina - Paese che ammette la maternità surrogata eterologa - e non essendo avvenuta in Italia anche solo una parte dell'azione significativa ai sensi dell'art. 6, comma 2, c.p., non rilevando i contatti prodromici intrattenuti via "e-mail" al fine di valutare le possibili soluzioni, in quanto non ancora dimostrativi della decisione di ricorrere alla pratica vietata).”. Allego un passo per esteso della sentenza citata: “Poichè la condotta si era integralmente consumata in territorio straniero, in assenza di richiesta del Ministero della Giustizia, il reato commesso dai cittadini italiani all'estero non era procedibile ai sensi dell'art. 9 c.p., comma 2, non essendo avvenuta in Italia anche solo una parte dell'azione ai sensi dell'art. 6 c.p., comma 2.”. Il reato sussiste ma non è procedibile. Devo riconsiderare il tutto alla luce delle Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale (legge 9 marzo 2022 n. 22). Vi faccio sapere1 punto
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A questo indirizzo lo si può leggere più comodamente: https://amedit.me/2020/10/03/il-reato-di-falsificazione-di-monete-nella-terraferma-veneta-del-secolo-xvi/#_ftn21 punto
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A maggior ragione occorrerebbe domandare al Museo di sciogliere il dubbio esplicitato sopra da Pilant. si parla sin troppo - negli ultimi tempi - di tutela cui si e’ dato grandissimo spazio . Non sento piu’ invece parlare l’Amministrazione di valorizzazione dove siamo rimasti molto indietro. Dove sono i database digitali che tutti i maggiori musei - esteri - stanno portando avanti o hanno addirittura completato mentre da noi con pochissime eccezioni ( Bologna, forse Firenze) continuiamo ad eludere preferendo sprecare risorse in sciocchi acquisti coattivi trascurando collezioni fantasmagoriche che nono o solo in minima parte catalogate?1 punto
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Purtroppo il valore dell'insieme è bassissimo. Quella di Carlo Felice è un gadget (non una moneta) di valore nullo. Tutte quelle della Repubblica Italiana si comprano a 3-4 € al chilo, tranne le 500 Lire1961 che valgono il prezzo dell'argento contenuto. Sono tutte (banconote comprese) oltre che estremamente comuni anche in bassa conservazione (molte foto sono oltretutto sfocate). Del 10 Centesimi di V.E.II non si legge la data né la zecca, potrebbe essere anche non comune, ma nelle condizioni in cui versa non ha praticamente valore. Il Quarter Dollar è moneta tuttora in corso e vale il cambio (circa 0,24-0,25 €). Un consiglio: la prossima volta (se ti dovesse capitare) posta prima un elenco e poi, se risulta qualche pezzo interessante ti chiederemo di mandare le relative foto (a fuoco, per favore).1 punto
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La discussione l’ho aperta io e io la chiudo. Evidentemente non si riesce a trovare un equilibrio. Un caro saluto, Domenico1 punto
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volevo dargli una motivazione a farla vedere.. dal messaggio diciamo che non ho grandi aspettative1 punto
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Vi presento il mio ultimo pezzo Aragonese Ferdinando I d'Aragona, (1458-1494) Carlino (1458-1460). Al dritto : + FERDINANDVS : D : G : R : SI : I : V Campo inquartato con le armi d'Aragona, Gerusalemme, Napoli e Ungheria, palato nel 1° e 4° quarto, nello stemma 4 gigli ( esistono varianti con 6 gigli). Al rovescio : + DNS : M : ADIVT : ET : EGO : D : I : M ( Dio mi aiuti e disprezzero' i miei nemici). Correggetemi se non ho tradotto esattamente. Il Re coronato, raffigurato frontalmente, seduto su un trono formato da due protomi di leoni, tiene con la mano destra uno scettro Gigliato e nella mano sinistra protesa un globo crucigero. A sinistra una lettera M con le basi biforcate, iniziale del Mastro di Zecca Antonio Miroballo (1458-1460). Diametro 26-28 mm Peso grammi 3,501 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Eliogabalo (218-222 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea della Felicità (Felicitas Temporum) coniato a Roma nel 219 d. C. Rappresentava per i romani, in sintesi, tutte le cose piacevoli della vita che grazie alla Felicitas dovevano accompagnare sempre tutti. Infatti è raffigurata stante con cornucopia dell'abbondanza ed il caduceo. Tuttavia sembra che almeno per questo imperatore il tempo della felicità non durò poi molto,circa 4 anni di regno, ma che comunque sembra sfrutto' molto bene. Complice la sua giovane età, dei suoi eccessi sotto tutti i punti di vista e soprattutto il voler imporre il culto del dio Sole (da cui prese anche il nome) a discapito degli altri venerati da sempre dai romani lo portarono ad essere inviso ed odiato. Una congiura orchestrata ai suoi danni ne decreto' la morte quando aveva soli 19 anni a cui segui la "damnatio memoriae" l'onta più grave che l'imperatore potesse subire. La moneta da esame diretto risulta coniata (spero nel 219 d. C.), con discreto metallo (il quantitativo di argento per questa monetazione era di circa il 50%),abbastanza centrato ed ha circolato anche se non tantissimo. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 19 mm 2,83 g RIC 1501 punto
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Grazie mille per queste parole, la penso esattamente così, è da febbraio che ho cambiato indirizzo sulle monete e mi sono dato a quelle romane, ancora sinceramente non ho ben capito cosa voglio fare (principalmente sono sulle imperiali ma non disdegno le repubblicane), ma ne ho solo 15 e quindi sono in tempo, ognuna di quelle che ho comprato mi trasmette sensazioni uniche, pensando a quello che hanno passato e come dicevo mi ritrovo perfettamente nelle tue parole. Non ho un budget elevato quindi mi concentro sul valore storico (che comunque è la cosa che più mi interessa) e cerco di trovare un compromesso fra qualità/prezzo che mi soddisfi. Una delle ultime che ho preso ad esempio non è imperiale, è un denario legionario, quando l'ho vista mi sono emozionato pensando a quanto tempo è passato da quando un anonimo coniatore l'ha fatta come pagamento per i soldati in una battaglia che lui non sapeva sarebbe stata persa...insomma, non mi dilungo oltre tanto so che qui capiscono tutti cosa intendo dire. Perdonatemi se magari sono uscito fuori tema ma è bello ogni tanto condividere anche le emozioni oltre che l'oggetto in sé.1 punto
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Ciao @Gerrifon, con il termine "louis d'or" noto che i francesi si riferiscono ai 20 Franchi in oro dell'800, ma non so esattamente il motivo in quanto ogni tipologia ha il suo nome specifico (Napoleon, Coq, Ceres). La conversione "Euro-Franco dell'800" non so come l'hai fatta, comunque calcola che nel 1960 sono stati tolti due zeri al Franco di allora, con l'introduzione del nouveau franc. Ad ogni modo, a quei tempi c'era l'Unione Monetaria Latina e quindi 5 Franchi avevano lo stesso valore di 5 Lire. Con i dati forniti dall'ISTAT ("indici dei prezzi al consumo") ho calcolato che 5 Lire nel 1870 sono equivalenti a 24.1 euro nel 2020.1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: Germania a Anno: 2022 Tiratura: 27.000.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: NEWS!!! Taglio: 5 cent Nazione: Grecia Anno: 2022 Tiratura: ??? Condizioni: BB++ Città: Milano Note: NEWS!!! Taglio: 5 cent Nazione: Andorra Anno: 2018 Tiratura: 1.800.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: NEWS!!! Taglio: 5 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: B Città: Milano1 punto
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taglio : 2 Euro Stuttner Paese : Austria anno : 2023 tiratura : ? condizioni : SPL+ città : Foligno FOTO NON VALIDE1 punto
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Foto famigliola dei 6 tornesi raccolta motoreavapore completa. Ho finalmente aggiunto il millesimo 1802 che mi mancava. Niente di eccezionale, ma non so perché questa tipologia di moneta mi ha sempre incuriosito. Buon proseguimento.1 punto
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Alberto caro, quello è molto raro trovarlo! I falsi in rame circolavano comunque nonostante il peso calante. Ti posto il mio 1800 A.P. Ha un tondello molto sottile e assenza del decoro nel taglio, ribattitura, lettere abbozzate, la sigla A senza barretta. Tutto l'insieme lo tradisce.1 punto
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Salve. Condivido un tarì 1715 di Carlo VI con IM nel braccio. Gr. 4,33. Un caro saluto a tutti.1 punto
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Buona sera a tutti. Spero di non essere in ritardo, allego foto della mia piastra di Francesco I. Sul dritto io vedo tutte le tipologie di bordo che si alternano: il bordo comune, doppia perlinatura e decoro lineare...1 punto
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No, Pietro non arriva neppure allo SPL ? Voglio impreziosire la tua discussione condividendo la mia INPANS, pochi pezzi conosciuti.1 punto
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