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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/12/23 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti.. In crisi di astinenza da acquisti sabaudi, che è la mia collezione principale, mi sono fatto tentare ed ho acquistato questa monetina di Casale, una parpagliola con San Patrizio del 1661 di Carlo Il Gonzaga-Nevers, essendo comunque una moneta piemontese. Mi sono fatto tentare per via della data ben visibile, anche se di questa moneta esiste solo questo millesimo, e per via della bella coniatura del viso del Santo che, abbastanza ben conservata, ha una espressione "bonaria" che mi è piaciuta. Ora dopo aver riletto l'articolo di Luca Gianazza sull'attribuzione di questa moneta a Casale e non più a Mantova sono ancora più contento dell'acquisto. Chiedo però aiuto agli specialisti, magari @Paolino67, o a chi potrà aiutarmi, per la classificazione del mir, non essendo ancora classificata come di Casale al momento della stampa del mir Piemonte e non avendo quello della Lombardia. Magari una immagine della pagina sarebbe anche meglio... Ancora un favore... cercando fra aste e in rete ho trovato delle immagini, non molte, di questa tipologia e, a parte quella in splendida conservazione sul nostro catalogo dell'asta Tintinna 20, ho visto solo monete in pessima conservazione... ma è una moneta così difficile da trovare in conservazione accettabile? Qualcuno ha delle immagini da propormi di questa moneta almeno al pari della mia che certamente non è splendida? Sul catalogo è indicata solo R, ma dalla difficoltà che ho nel trovare immagini decenti pensavo che la rarità fosse maggiore... Peso nella norma 2,76 gr.
    6 punti
  2. Vorrei condividere con voi due nuove acquisizioni. Colto da improvvisa pazzia ho fatto un momentaneo cambio di rotta e, dal raccogliere denari e antoniniani, mi sono voluto aggiudicare 2 monete che hanno attirato la mia attenzione ... la prima perchè personalmente, con tutti i difetti causati dal passare del tempo, la trovo bella. La seconda non è in grandissime condizioni ma è di un'imperatore che detiene un record ... fu il primo imperatore romano a partecipare attivamente a tutte le battaglie e anche il primo morire in battaglia (insieme al figlio Erennio Etrusco), Traiano Decio. Philippus I (244-249) AE Sestertius, Rome, 244 Obv. IMP M IVL PHILIPPVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind. Rev. PAX AETERNA / S - C, Pax advancing left, holding olive branch and scepter. Ref: RIC IV , 3, 185a. Trajan Decius (249-251) AE sestertius, Rome, 249-250 Obv: IMP C M Q TRAIANVS DECIVS AVG, Radiate cuirassed bust to right Rev: VICTORIA AVG, Victory advancing left, holding wreath and palm, S C across field Ref: RIC 126d,
    4 punti
  3. Un saluto a tutti!! Complimenti per gli orrori proposti👍… partecipo anche io con queste 10 lire di occupazione inglese in Tripolitania.Un poco spiegazzata… saluti Ps: Fantastica la moneta 2 teste✌️✌️
    3 punti
  4. https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=Limes denarius Here is another Severan period example. Septimius Severus limes Denarius Obv:– L SEPT SEV AVG IMP XI PART MAX. Laureate head right Rev:– VOTIS / DECEN / NALI / BVS. Legend in 4 lines, all within wreath Copies a coin minted in Laodicea-ad-Mare. A.D. 194 Reference(s) – Copies RIC IV 520a
    3 punti
  5. Antefatto : Ma come, vi fate ancora il caffè con la moka dell'omino coi baffi ? E i giovani ci regalarono una macchinetta made in USa con le capsule che vendevano in uno "store" in centro. Mandammo in pensione la vecchia caffettiera e diventammo clienti con tanto di tessera. Poi al supermercato comprammo confezioni di caffè: "Attenti !, che siano compatibili!!!!" che costavano di meno. La macchinetta fa le bizze. E' lenta. Fa rumori strani. Su internet leggo che è colpa del calcare. Storia buffa : Vado allo "store" , c'è qualche altro cliente e cerco il distributore dei numeretti ma non lo vedo . Mi si avvicina una fanciulla : Che cosa le serve ? ...Vorrei dell'anticalcare, la macchinetta fa i capricci. Cerca sul web ... Oh, lo abbiamo finito.. va a confabulare con un collega. Il problema è : come cliente ho diritto a 2 confezioni di anticalcare al prezzo di una.9 €, Però le confezioni doppie le hanno finite. Hanno quelle singole. Dico che va bene, mi vendano una singola a 9. La macchinetta ci ha messo anni a intasarsi e la conf. nr. 2 finirà in un cassetto a seccare. Non va bene perchè sono cliente. Non vi do la tessera...i suoi dati sono comunque registrati. Dopo che in tre discutono il da farsi concludono che mi daranno due singole al prezzo di una. Devo mettermi in coda, e il numeretto ? Fine del sistema. Mi danno un aggeggio che quando si illuminerà sarà il mio turno. Mentre aspetto mi offrono un caffè e finalmente " La luce fu " Ricevo un una borsa di carta due scatole 30 x 10 x 5 cm. 9 euro. Ho un 10 in tasca . Ma non va bene perchè il registratore di cassa , o come cavolo si chiama adesso, emette lo scontrino solo se gli infilano una tessera , carta di credito o bancomat. Trovano un euro da darmi di resto e uno scontrino scritto a mano su un foglietto intestato. Non ho fortunatamente altro da fare e devo ammettere che mi sono divertito. Poi a casa, alla faccia dello spreco di carta, degli alberi abbattuti per fabbricarla, dell'ecologia ecc. ecc . l'anticalcare è in un contenitore 5 x 5 e il resto sono le istruzioni in tutte le lingue del globo . Forse mancano aramaico e sanscrito ma non è certo. Trovo con fatica quelle in italiano che raccomandano tra l'altro di non inghiottirlo , di tenerlo lontano da bambini e animali domestici ecc. ecc.
    2 punti
  6. Penso di poter dire che il signore, pur apprezzando tutte queste interessanti sfaccettature (e ci mancherebbe), come valore numismatico possa riferirsi anche al vil denaro. Se la mia interpretazione non è una forzatura, proverei ad ipotizzare un "valore numismatico" di 5/600 euro. Mi si corregga se sbaglio, grazie.
    2 punti
  7. Col Sidol...😄 Si scherza naturalmente! Non provatelo a casa, perché la direzione non si assume alcuna responsabilità!
    2 punti
  8. Trasselli cita il mezzanino come "mezza aquila" della nuova coniazione di Ferdinando del 1490, del valore di 1/2 tarì, quindi deduco equivalente al vecchio pierreale/carlino del predecessore Giovanni d'Aragona. Ti riporto il link del testo del Trasselli, i passi in questione sono alle pp. 27-28. https://saassipa.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2020/12/TRASSELLI-Metrologia-e-numismatica.pdf
    2 punti
  9. Stefan uros IV 1331-1355
    2 punti
  10. La data del 1658 è decisamente più rara di quella del 1664 ma è conosciuta e descritta al n°10 della monografia di Bellesia dedicata alla zecca di Novellara (data già descritta da G. Fabbrici nel 1975, Ricerche sulla zecca di Novellara). Manca sia nel CNI che nel MIR... Mario p.s. se mi dai il consenso utilizzerei le tue immagini per il catalogo on line, ovviamente citando la fonte...
    2 punti
  11. con un po' di incertezza per la mia scarsa dimestichezza con i trachy direi Alessio III Costantinopoli
    2 punti
  12. Per la precisione 7.590.020 dollari, tanti sono stati necessari all'ignoto compratore per aggiudicarsi all'asta Stack's & Sotheby's del 30 luglio 2002 uno dei soli tre esemplari allora conosciuti (gli altri due erano e sono nella collezione dello Smithsonian Institute) della moneta da 20 $ in oro modello Saint-Gaudens datata 1933. In realtà, il martello del battitore si era fermato a 6.600.000 dollari, a cui si sono aggiunti 990.000 dollari per diritti d'asta, e altri 20 dollari dovuti al Dipartimento del Tesoro per "monetizzare" per la prima, e finora unica volta, la 1933 Double Eagle. Infatti, il governo statunitense, non contento di incassare la metà del ricavato dell'asta (l'altra metà è andata al commerciante numismatico londinese Stephen Fenton, in base a un accordo di cui parlerò) ha preteso anche che gli fosse riconosciuto il valore facciale della moneta :P Una moneta certamente di altissima rarità, e con una grande storia alle spalle, iniziata nel febbraio 1944, quando era stata acquistata dal re egiziano Farouk, grande collezionista di monete e altro, esportata fortunosamente in Egitto, sequestrata dal nuovo regime egiziano e messa all'asta nel 1954, sparita e poi riapparsa dopo 40 anni per essere acquistata da un commerciante numismatico londinese che l'ha riportata negli Stati Uniti, dove ha perfino rischiato di finire sotto le macerie delle Twin Towers :( Questa storia proverò a raccontare, fidando come sempre nella vostra preziosa collaborazione :D petronius :)
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  13. Una Falera romana con testa di Medusa trovata ora durante gli scavi in una caserma di 2000 anni fa L’archeologo mostra le decorazione subito dopo il ritrovamento @ Vindolanda Trust The Vindolanda Trust ha comunicato, in questi giorni, una scoperta di rilievo, avvenuta durante gli scavi, in corso, nei resti della caserma del Forte di Vindolanda, nei pressi del Vallo di Adriano, in Gran Bretagna. “Il nostro team – dicono gli archeologi – ha portato alla luce una falera d’argento (decorazione militare) raffigurante la testa di Medusa. La falera è stata scoperta sul pavimento di una caserma, risalente al periodo di occupazione coincidente con l’impero di Adriano”. Il reperto metallico, dopo la pulitura @ Vindolanda Trust La fàlera era in origine un disco laterale dell’elmo cui si fissavano i lacci per assicurare l’elmo stesso alla testa del guerriero.. Il termine falera designa per esteso un disco in metallo che serviva come semplice elemento decorativo, atto a ornare sia le corazze degli uomini sia la bardatura dei cavalli, oppure come decorazione al valor militare, in varie epoche e presso diverse popolazioni (celtiche, etrusche e romane). Nei tempi di Roma arcaica le falere furono utilizzate come ricompense militari romane per gli ambasciatori esteri, specialmente di origine gallica. Erano utilizzate dagli Etruschi e furono introdotte a Roma dal quinto re, Tarquinio Prisco. Al tempo di Polibio, in età repubblicana, le decorazioni erano concesse al cavaliere che aveva riportate le spoglie di un nemico, mentre in età imperiale, alla truppa, ovvero legionari e ausiliari (falerati) che si erano distinti in battaglia. Erano concesse anche collettivamente ad ali e coorti. Sui monumenti romani appaiono di solito nel numero di nove, unità geometricamente uniforme. In dosso ai soldati erano disposte su tre linee, legate con corregge ortogonali a formare un pettorale, indossato poi sulla corazza, in modo da essere agganciate. Le falere potevano essere anche sfoggiate sulle insegne (vexilla e signa) dei reparti militari. https://www.stilearte.it/una-falera-romana-con-testa-di-medusa-trovata-ora-durante-gli-scavi-in-una-caserma-di-2000-anni-fa/
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  14. It appears to be cast.
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  15. Salve ragazzi non trovo riferimenti su questo quattrino tipo Bologna zecca Novellara... L'unico anno per il quale c'è qualcosa è il 1664 ma chiaramente nella moneta l'ultimo numero è 8 Grazie a chi mi dedicherà il suo tempo
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  16. Far esegesi curate e precise F Ares (....e G è sicura) tee P recise
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  17. L. Bellesia cita tre esemplari conosciuti che con questo diventano quattro. Essendo una contraffazione già segnalata negli atti della zecca bolognese del 29 gennaio 1659 (documento descritto dallo Zanetti e riportato da L.Bellesia) in cui si descrivono "quattrini nuovi di Novellara uniformi a questi di Bologna", ritengo che questa moneta al tempo abbia conosciuto un'ampia diffusione e che altri esemplari possano giacere, non correttamente classificati, in altre collezioni e che quindi vada realisticamente considerata una R4. Mario
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  18. Allora... Ipoteticamente, esistono diverse soluzioni che potrebbero essere utilizzate per pulire una moneta ossidata. Tuttavia, è importante notare che l'uso di tali metodi potrebbe danneggiare la moneta, ma viste le condizioni di questa, direi che ci si potrebbe limitare a fermarne il degradamento. Il 5 cent è in acciaio rivestito da rame, un bagnetto (anche di 30min.) in svitol / wd40 potrebbe limitare la corrosione e proverei ad usare un pennellino (tipo Giotto Fila) a setole dure od uno spazzolino da denti a setole morbide, per una pulizia superficiale, facendo molta attenzione a non strofinare molto. Impacchetta la moneta tra un paio di fogli di carta igenica morbida e metti in un libro, chiudendolo e poi cambiando la carta quando assorbe l'olio, fino a che non rimane asciutta. Poi metti la moneta in un oblò, come consigliato sopra. Vediamo poi se qualcuno ha altri consigli migliori del mio. Servus, Njk
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  19. 1988 CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE IMP.CAROLUS V
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  20. Mia moglie ora mi rammenta che nel settembre 2008 abbiamo effettuato il trasloco di casa e probabilmente tutto quello che avevo in soffitta (allora) a malincuore lo gettai o regalai. Il periodo è proprio quello:
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  21. Buongiorno, stavolta riesco a rispondere subito. Grazie per la precisazione, ho ripreso il MEC ed ho letto le due fasi di coniazione descritte (d'Acuña 1490 e Moncada 1513). Forse il Trasselli per semplicità di esposizione, dato il contesto dei due articoli, aveva condensato le due ordinanze. Tra l'altro in uno degli articoli spiegava che il valore dell'aquila del 1490, definita a "cambio variabile", valeva "1 tarì se cambiate in mezzanini, oppure 1 tari e 2 grani se cambiate in piccoli". Dal mio punto di vista, la sostanza del discorso non cambia di molto, alla fine il carlino (ex pierreale) diventa il tarì siciliano con tutto quello che ne consegue. A presto, Giorgio
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  22. Ciao @talpa, sono sceso in garage dove tengo i miei archivi per verificare. Ironia della sorte, ho trovato i numeri da 210 e successivi . Chissà dove saranno finiti i precedenti ! Ero abbonato sia a Cronaca Numismatica che Cronaca Filatelica. Proverò di nuovo a controllare. Per il momento mi spiace.
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  23. Alle frazioni di Crotone @dracma, unisco l' esemplare dal famoso "gruzzolo acheo" del 2016, lì elencato al n. 125 come "obolo / 525-425 a.C. / 1,39 g / 11 mm" . una buona serata
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  24. Ti ringrazio @Bruzio e anche gli altri amici per l'apprezzamento. Tutte le banconote presentate appartengono alla mia raccolta. Raccolgo banconote della Jugoslavia dalla nascita alla sua dissoluzione, con l'appendice della Serbia e delle cosiddette "repubbliche serbe" di Krajina e di Bosnia. Essendo uno Stato che non esiste più, la raccolta può avere una fine e potrebbe sembrare una collezione facile, ma alcuni pezzi sono veramente difficili e costosi (parlo della Jugoslavia monarchica e dei primi dell'era socialista) E' interessante conoscerne la storia e l'evoluzione politica fino alle cause della sua disgregazione. un caro saluto
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  25. Ciao Silvio, di seguito la scansione del Mir... Mario
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  26. Buonasera amici…condivido volentieri 🤗🤣 raramente dimostro orgoglio per la mia modesta raccolta, ma questa volta devo fare una eccezione per l’ultima entrata in collezione direttamente dall’asta Nomisma Aste 3 del 4/5 maggio scorso. Questo millesimo è classificato raro, e tale è effettivamente in ogni conservazione fino allo SPL/FDC, ma diventa introvabile in FDC. Un esemplare di analoga conservazione passò sotto il martello del battitore all’asta 43 Sincona del 2017 a 8.569 euro diritti compresi ma, pur classificato MS 65, presentava imperfezioni che invece questo non ha, sebbene essendo questo probabilmente classificabile con un MS 64. La patina uniforme, a tratti iridescente quantunque leggera su fondi lucenti, le conferisce un aspetto sontuoso e la rende esteticamente più apprezzabile dell’ esemplare esitato da Sincona (che avevo all’epoca sia visto di persona che battuto fino a poco prima dell’aggiudicazione) secondo la mia personalissima sensibilità. Se qualcuno vuole usare le immagini per il Catalogo del Forum, fin d’ora può procedere. Cari saluti
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  27. Fatto... Grazie https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LUDO/6
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  28. ENRICO III anche per me, tipo Matzke H1b. bella moneta.
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  29. Molto interessante, l'ex Jugoslavia è un paese che mi ha sempre incuriosito anche perchè pur essendo di stampo socialista, ha mantenuto una certa autonomia rispetto a tutto il blocco ex-sovietico.
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  30. Ciao, è superfluo specificarlo ma il mio intervento non contiene niente contro di te, anzi.🙂 Non so con quale "logica" si interpretano gli interventi altrui, stravolgendoli e mistificandoli. Ci vuole veramente pazienza e tanta... Mi riscuso con il santo in questione (è solo la seconda volta che lo faccio in oltre 2000 miei interventi) se mi firmo diversamente🙂 Sant'Antonio
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  31. Secondo me potrebbe essere Enrico III corrisponde peso e diametro, comunque è vero le differenze sono minime.
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  32. Ciao a tutti, sto diventando matto con questo denaro, non riesco a capire di quale possa trattarsi, potrebbe essere Enrico III o IV ma ci sono sempre particolari che mi confondono. Diametro: 16,6/16,9 Peso: 1,07 La pulizia dei particolari mi lascia perplesso, non ho trovato foto in cui sia tutto così ben inciso e non riesco a classificarla con sicurezza; secondo voi di cosa si tratta?
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  33. Si, se @caravelle82 è d'accordo ci sarebbe da implementata una nuova categoria di "Orrori straordinari" Quello che vedo è una normale usura da circolazione, certo che non badavano a niente, li spendevano e nulla più, immagino come doveva essere appena uscita dalla zecca...
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  34. Oggi vi presento questa moneta e Vi chiedo la cortesia di dare un giudizio sulla conservazione e Vi chiedo se il R/ può a buona ragione considerarsi un "orrore":
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  35. 😭 quindi non partecipa al concorso della più orribile ?
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  36. Direi Siracusa, Gerone II (274-216 a.C.), come questa: https://www.acsearch.info/search.html?id=2470321
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  37. Salve. Condivido la mia piastra 1834 con aquilette capovolte. Di questa moneta ho visto girare veramente pochissimi esemplari. Complessivamente, ad oggi, quelli conosciuti saranno sei o sette, eppure dal Magliocca ( mi sembra) non venga neanche catalogata; dal Gigante e da Nomisma viene catalogata, ma con R2. Non pensate che potrebbe meritare qualcosina in più? Saluti a tutti.
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  38. Ecco un horror serio. Banconota lavata, smacchiata, stirata, condita 😬 nonostante tutto sappiate che l’ho anche pagata! 5 euri. Si tratta di un biglietto abbastanza raro 🥺
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  39. Bronzo di Elagabalo (Prusa ad Olympum, Bitinia) che raffigura al rovescio l'imperatore(?) in piedi, di fronte, in abito militare, testa a sinistra, con lancia e patera sopra un altare illuminato e ornato; a sinistra, cinghiale che salta sotto un albero; sopra, aquila in volo (British Museum, London (UK)). Province Bithynia-Pontus City Prusa ad Olympum Region Bithynia Reign Elagabalus Obverse inscription Μ ΑΥΡ ΑΝΤΩΝΙΝΟϹ ΑΥΓΟΥϹΤΟϹ Obverse design laureate bust of Elagabalus, r., wearing cuirass decorated with Gorgoneion, seen from front Reverse inscription ΠΡΟΥⳞΑΕΩΝ Reverse design the Emperor(?) standing facing in military dress, head l., holding spear and patera over lighted and garlanded altar; to l., boar leaping, r., under a tree; above, eagle flying, r. apollonia
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  40. @caravelle82, @nikita_ e a tutti gli amanti degli Orrori di ogni epoca: Che ve ne pare di questo ? Due teste....È abbastanza orribile per i vostri gusti ? 🤣
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  41. Purtroppo il valore dell'insieme è bassissimo. Quella di Carlo Felice è un gadget (non una moneta) di valore nullo. Tutte quelle della Repubblica Italiana si comprano a 3-4 € al chilo, tranne le 500 Lire1961 che valgono il prezzo dell'argento contenuto. Sono tutte (banconote comprese) oltre che estremamente comuni anche in bassa conservazione (molte foto sono oltretutto sfocate). Del 10 Centesimi di V.E.II non si legge la data né la zecca, potrebbe essere anche non comune, ma nelle condizioni in cui versa non ha praticamente valore. Il Quarter Dollar è moneta tuttora in corso e vale il cambio (circa 0,24-0,25 €). Un consiglio: la prossima volta (se ti dovesse capitare) posta prima un elenco e poi, se risulta qualche pezzo interessante ti chiederemo di mandare le relative foto (a fuoco, per favore).
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  42. Eccellente lavoro!!
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  43. Per l'Art nouveau avrebbero potuto fare una moneta spettacolare...e invece no 🤐 Occasione buttata nel 🚽
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  44. infatti.. da li la rarità.. si certo, ma 1) devi potertelo permettere; 2) devi trovare questa tipologia. Per chi colleziona monete antiche, e come era nel passato, veri collezionisti di grande calibro, a volte, pur di avere la rarità, la conservazione passava in secondo piano
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  45. Nel giudizio di una classe della scuola secondaria il professore d’italiano scrive che Maria Bianchi è “un’alunna diligente” e Mario Bianchi “un alunno diligente”, in rispetto delle regole della nostra lingua riguardo all’uso dell’apostrofo con gli articoli indeterminativi. “Un” si apostrofa solo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale e gli alunni sanno bene quanto può costare a chi non segue la regola un errore ortografico del genere in un tema d’italiano. Nella didattica laboratoriale il professore di matematica e scienze insegna come utilizzare gli strumenti, registrare i dati sperimentali ed elaborare i risultati. In una esercitazione in cui gli alunni devono pesare una dozzina di esemplari di una moneta e poi utilizzare i risultati per un calcolo statistico, il docente spiega prima di tutto che la bilancia da laboratorio (precisa al centesimo di grammo) è lo strumento che serve a misurare la massa delle monete, cioè la quantità di materia (lega metallica) che le costituisce, e non il peso, che rappresenta la forza che agisce sulle monete e dipende dall’accelerazione di gravità. La differenza tra massa e peso è rispecchiata dalle rispettive unità di misura: il grammo (simbolo g nel sistema CGS) che equivale a un millesimo di chilogrammo (simbolo kg), l’unità base di misura della massa del Sistema internazionale di unità di misura (SI), e il newton (simbolo N), l’unità di misura SI della forza. La massa di una moneta che si determina in una pesata va espressa in grammi con due cifre decimali, per es. 10,35 g con il simbolo posposto al valore numerico, sempre minuscolo e non seguito dal punto a meno che non sia al termine di una frase. La stessa massa espressa in chilogrammi è 0,01035 kg, dove k (sempre minuscolo) è il prefisso multiplo decimale kilo che moltiplica per 1000 l’unità di misura. Da qui si deduce che nella Numismatica, per esempio con riferimento al sistema ponderale delle antiche monete persiane, si dovranno usare notazioni come 1 TALENTO = 36,96 kg, 1 DARICO (moneta d’oro) = 8,41 g, 1 SICLO (moneta d’argento) = 5,60 g. E così per gli altri sistemi ponderali e in altre, analoghe espressioni della massa. Non dovrebbero esserci problemi nel recepire questa regola da parte di chi vuol spiegare e diffondere la Numismatica definendola come LA SCIENZA che studia la MONETA sotto tutti gli aspetti (economico, giuridico, sociale, artistico, ecc.). Eppure!... Un esempio per tutti sono i simboli per esprimere la massa che ho visto in alcune pagine sui sistemi ponderali usate a scopo didattico: “gr.”, “Gr”, “Gr.” e “gr” per il grammo e “kg”, “KG”, “Kg” e “Kg.” per il chilogrammo. A volte ve ne sono di diversi per definire la stessa unità persino nella stessa pagina, tutti sistematicamente prima del valore numerico. Sembra proprio che l’introduzione del LINGUAGGIO SCIENTIFICO nella NUMISMATICA ricrei il clima della TORRE DI BABELE, nome che deriva probabilmente dalla radice del nome Babele, in ebraico “balal” – letteralmente confondere, creare scompiglio. apollonia
    1 punto
  46. Consigliato a chi ha interesse per l'argomento. 7-La Grammatica del linguaggio delle misure.pdf apollonia
    1 punto
  47. Mi piace questa attenzione alla forma, in questo caso un po' "scientifica", ma da chimico la apprezzo molto. Forse bisognerebbe porre un po' di attenzione anche alla forma linguistica, visto che spesso la correttezza della lingua italiana è un optional: accenti, apostrofi, doppie ...
    1 punto
  48. Asta appena conclusasi, come ampiamente prevedibile, con un nuovo record 18,872,250 dollari https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/three-treasures-collected-by-stuart-weitzman/the-1933-double-eagle Si parla più dettagliatamente dell'asta in un'altra parte del forum https://www.lamoneta.it/topic/199228-sothebys-862021/ ma la notizia andava naturalmente data anche qui, un altro capitolo nella storia di questa affascinante moneta petronius P.S: che dite, dovrei cambiare titolo alla discussione?
    1 punto
  49. Dopo aver formattato il PC sto provando a ripristinarne tutte le funzioni. Spero solo di essere riuscito a salvare gran parte dei dati prima del "reset" totale. Un consiglio per tutti... fate sempre un backup dei dati importanti. Mi permetto quindi ora di rispondere in parte alle rarità postate in questa discussione. Parto con questo rarissimo denaro battuto a Teramo. In passato vi sono stati dubbi sulla sua attribuzione non riportando il nome dell'autorità emittente ma solo il titolo (DVX ADRIA) ed il nome della città emittente (DE TERAMO). Chi per primo affrontò l'argomento (G. Ruggero, Le monete di Teramo, in RIN 1905) non ebbe dubbi ad assegnarle ad Andrea Matteo Acquaviva, sia per il titolo di duca sia per il fatto che oltre a Teramo coniò anche ad Ascoli denari simili. Il dubbio però sull'attribuzione reale di queste monete ad Andrea o a suo padre Antonio lo insinua O. Rinaldi che nella sua Cronologia Storico-Numismatica, parlando della zecca di Teramo pubblica per la prima volta un obolo battuto a Teramo a nome di Antonio Acquaviva e di conseguenza attribuisce i denari sempre ad Antonio Acquaviva ma nel periodo 1493-1494, cioè dopo aver acquisito il titolo di duca mentre l'obolo lo attribuisce ad un periodo precedente. Successivamente però i dubbi rimangono in quanto il presunto obolo di Antonio Acquaviva, oltre che dal Rinaldi, non è stato visto da nessun altro e che il disegno da lui riportato presuppone si tratti di una moneta in bassa conservazione la cui corretta lettura appare difficoltosa e di certo non priva di eventuali errori. Appare quindi evidente che, in assenza di riprova oggettiva dell'esistenza di questo obolo, rimane sicuramente corretta la prima attribuzione ad Andrea Matteo Acquaviva, come giustamente indicato da Santone nel postare il rarissimo denaro (sulla corretta attribuzione si veda anche D'Andrea-Andreani "Le monete dell'Abruzzo e del Molise" Mosciano 2007). Di seguito il disegno dell'obolo descritto dal Rinaldi.
    1 punto
  50. Buona parte dei libri sulla monetazione antica della sicilia sono stati fatti e scritti da semplici appassionati che hanno dedicato la propria vita alla numismatica e alla ricerca. non sempre i professori sono preparati numismaticamente parlando, diciamo che nella ricostruzione storica della moneta e degli eventi che la circondano sono molto più preparati dei semplici numimatici.......e mi sembra più che normale, ma per esperienza diretta quando si tratta di verificare se una moneta è vera o è una copia, spesso non sono molto preparati; il motivo non saprei spegarmelo, ma ho assistito a delle epocali figuraccie da parte di noti professori che non distinguevano un falso da patatine da una moneta vera. Con questo non voglio generalizzare, è giusto che chi abbia acquisito delle conoscenze attraverso lo studio venga ripagato... e quindi riconosciuta la sua professionalità, ma bisogna anche dire che c'è gente che dedica la sua vita alla numismatica senza aver mai studiato la materia è da un apporto fondamentale all'evoluzione dello studio della materia. l'esempio sono persone come il dott. Tarascio che da semplice veterinario autodidatta di arabo e cufico è stato pioniere nella numismatica delle monete siciliane arabe, le sue teorie, vituperate e derise dai grandi professoroni, al giorno d'oggi sono seguite, rivalutate dai vari convegni che si tengono, e confermate......un visionario. potrei citare Calciati..... questo è uno dei tanti esempi che si potrebbero portare.
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