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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/09/23 in Risposte

  1. Condivido con piacere questa bellissima moneta, che rincorrevo da molto tempo Scudo da 6 Lire Repubblica Cisalpina, coniato a Milano per commemorare l'armistizio di Alessandria del 16 Giugno 1800 Moneta coniata in 150000 esemplari e che compare abbastanza spesso, però trovarla bella bella senza spendere moltissimo è veramente difficile, come anche trovarla senza fastidiosi hairlines da pulizia, oppure lavata Questa proviene dall'asta 139 di NAC, lotto 76, giudicato qFDC nel catalogo. Io aggiungo la bellezza dei fondi, praticamente speculari e una meravigliosa patina che nelle foto del catalogo non trasparivano Foto del catalogo d'asta Mie foto
    8 punti
  2. Buongiorno a tutti e Buona Domenica, Estate 2023 esattamente 225 Anni fa sempre in Estate nel portamonete di un Partenopeo era dolcemente adagiata la mia piastra da 120 Grana 1798 Ferdinando IV. Nella stessa Estate a km di distanza... Estate 1798 Napoleone Bonaparte viene mandato dal Direttorio in Egitto con 38 mila uomini per ostacolare le navi inglesi verso l'India e anche per allontanarlo dalla Francia perché il generale stava acquisendo molto successo tra il popolo. Napoleone sconfisse l'esercito mamelucco e s'impadronì del paese. Eventi che da lì a poco interesseranno il nostro Partenopeo e non solo... Saluti Alberto
    5 punti
  3. New entry....... Tornese 1840 con Stella grande e piccola
    4 punti
  4. Si è parlato molto e sotto vari aspetti degli slab. In realtà è un problema piuttosto complesso. Nato come modalità di garanzia per il collezionista, tre esperti indipendenti che esprimono un giudizio sulla moneta che viene poi mediato, è divenuto un sistema che le case d’asta utilizzano per accrescere il valore commerciale del materiale proposto. Quando a una ditta come PCGS o NGC arrivano centinaia di monete da un singolo conferente (alcune grandi case d’asta, talora con proposte scritte di grading), l’affare da un punto di vista economico che adesso viene a proporsi, fa sì che la ditta di grading non si possa esimere dal soddisfare le richieste del cliente di graduare in modo elevato, ben oltre l’effettivo. Oltretutto la richiesta di slab è tale che non sono più 3 gli esperti valutatori ma uno solo, spesso in realtà poco esperto nell’ambito specifico e reclutato da poco, che gradua in brevissimo tempo visto il numero elevato di richieste e la necessità di soddisfare il proponente. Quest’ultimo alla fine accetterà il “verdetto” predeterminato o, nell’improbabile caso che questo non sia quello desiderato, romperà lo slab e lo graduerà da “occhio del padrone che ingrassa il cavallo”. Se poi la manovra non dovesse funzionare verrà rigraduato per una prossima asta… Perciò attenzione alle monete senza slab ad elevato grading in aste con la maggioranza di monete graduate. Ovviamente quanto scritto non vale per tutte le Case d’asta, fortunatamente, ma per alcune sì.
    4 punti
  5. per quanto riguarda l'autenticità difficile a dirsi da una foto azzardo che potrebbe però essere buona: come dati ponderali ci siamo: su un campione di 36 dato medio 15 mm e 1,85 gr. Se quello sotto al cavallo è un globetto è la variante meno comune con il globetto sotto il ventre del cavallo, moneta coniata verosimilmente durante la II guerra punica per le truppe in Italia. Si ritiene sia stata coniata in Africa per lo stile della Tanit/Core e l'asse di conio che è sempre a ore 12 (puoi fare anche questa verifica). Il quarto che si presume invece coniato nel Bruzio ha estrema variabilità di conio e la Tanit/Core ha stile diverso. In effetti la criniera continua del cavallo è elento abbastanza singolare però la moneta è anche un po' consunta ti allego due esempi di monete molto, molto simili (una in particolare) passati in Asta Gorny del tipo più comune senza globetto. Per quanto riguarda il valore io non la comprerei a più di 100/120 euro. Differenza con 1/4 di shekel coniato nel Bruzio
    3 punti
  6. Buongiorno, City commemorative? CONSTANTINOPOLIS e VRBS ROMA? Bronzetti standard, tutti uguali, moduli Ae3 o Ae 4. Iconografie Vittoria sulla prua della nave o Lupa che allatta i gemelli. Tutto qui, una noia. Ne siete proprio sicuri? Eccone alcune non comuni sia per iconografia che per modulo... City commemorative AE AE strike from the die of a 1.5 solidi. Constantinople. Struck AD 330-354. 25mm, 6.10 g. CONSTANTINOPOLIS, turreted and mantled bust of Constantinopolis left No legend, Victory standing facing between two shields, holding wreath and palm branch. Mintmark CONS. Not in RIC, Sear, Gnecchi etc. CNG 271, 94. With permission of cngcoins.com, Jan. 2012. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_constantinople_CNG_271-94.txt Triton XVI, Lot: 1158. Estimate $30000. Commemorative Series. AD 330-354. Æ Medallion (34mm, 26.40 g, 6h). Rome mint. Struck AD 340-350. VRBS ROMA, draped bust of Roma left, wearing laureate crested helmet and necklace / She-wolf to left, suckling Romulus and Remus; two stars above. RIC VII 349; Ntantalia Series C, Group 9, 108 (V78/R72); Kent 19 and pl. 12, 14 (same dies); Gnecchi 6 and pl. 132, 7 (same dies). Near EF, attractive dark green patina, minor areas of roughness. Very rare. Ex Numismatica Genevensis SA V (2 December 2008), lot 297; Stack’s (29 November 1990), lot 355. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=223296# Constantinople, AE medallion, AD 327-328. 27.25 g. CONSTANTINOPOLIS, helmeted and draped bust of Constaninopolis left, wearing necklace, holding sceptre. VICTORIA AVG, galley right over waves with five oarsmen and steersman, aplustre and three standards in background, Victory walking right on the stern, holding wreath and palm branch. RIC VII 301; Cohen 13 (this coin); Gnecchi II, 5 (this coin). With permission of M&M, the New York Sale XI, lot 357, Jan 2006. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_constantinople_RIC_VII_301.txt City commemorative AE Medallion, Rome, struck under Constans or Constantine, AD 330-346. CONSTANTINOPOLIS, helmeted and mantled bust of Constantinopolis left, holding sceptre over shoulder / VICTORIA AVGVSTI, Constantinopolis turreted, seated left, holding branch and cornucopiae. No mintmark. RIC Rome 358; Gnecchi 12. (both describe Constantinopolis as winged). Very rare. Sold by Jesus Vico S.A Auction 143, Lot 738, Nov. 2015. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_rome_RIC_0358.txt Impero Romano - Costantino I (307-337 d.C.), Medaglione, c. 327-28 d.C., Zecca: Costantinopoli, Rovescio: Victoria Augusti, AE (35 mm - 42.01 g.), Cohen 17, Qualità: patina verde-marrone scuro, tracce di antica doratura, BB. Molto raro. (ex Sincona AG, Auction 4, Zurich 25 October 2011, Lot 4132). Roman Empire - Constantine I (307-337 AD.), Bronze medaillon c. 327/328, Constantinopolis. CONSTANTI – NOPOLIS Helmeted and cuirassed bust of Constantinopolis with sceptre to r. Rev. VICTORIA A – V – GVSTI Constantinopolis seated to l., holding branch and cornucopia, behind her Victory with palm branch. 42,11 g. C. 17. Gruber, Roman Medallions cf. pp.85-86, 4ff. Very rare. Dark green brown patina with traces of old gilding. Very Fine. (ex Sincona AG, Auction 4, Zurich 25 October 2011, Lot 4132). https://www.novamarketing.ch/coins/photo.php?search=Ancient-Roman-Empire-Augustus-Aureus-Gold&search1=Ancient&code=209pu0a0a254010104&bnr=5de18de75c272fe4fad5dc6f5d4bd5e2 Contorniate AE Medallion, Rome, struck under Constans, AD 340-347. 22.72g, 31mm. CONSTANTINOPOLIS, helmeted and mantled bust of Constantinopolis left, holding sceptre over shoulder. VICTORIA AVGG NN, Res Publica turreted, seated left, holding branch and cornucopiae; Victory standing left behind her, crowning her with a wreath and holding a palm-branch. No mintmark. RIC Rome 383; Gnecchi 8. With permission of Roma Numismatics, Jan. 2016. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_rome_RIC_0383.txt COMMEMORATIVE SERIES. 337-354 AD. Æ Medallion (32mm, 25.86 gm). Rome mint. Struck 337-340. CONSTANTI-NOPOLIS, draped bust of Constantinopolis right, wearing laureate crested Corinthian helmet and necklace, holding sceptre over right shoulder / VIC-TO-RIA AVG, Constantinopolis, winged and turreted, seated left, holding branch and cornucopiae, left foot on prow. RIC VII 303; RIC VIII 362; F. Ntantalia, Bronzemedallions unter Konstantin dem grossen und seinen söhnen, Series B, 6 (V4/R4); J.P.C. Kent, "Urbs Roma and Constantinopolis Medallions at the mint of Rome," Scripta Nummaria Romana pg. 109, 13; Gnecchi 4. VF, olive green patina. Very rare. ($4000) From the Michael Weller Collection. Ex Classical Numismatic Review XXVI (Summer 2001), no. 116; Ars Antiqva 1 (3 November 2000), lot 437. Constantine formally dedicated his new capital city of Constantinople on May 11, 330 and immediately commenced the issue of coinage, with the type of GLORIA EXERCITVS for the imperial family and special types of VRBS ROMA and CONSTANTINOPOLIS for the imperial cities. In addition to the regular coinage, he (and subsequently his sons) issued a series of medallions that often paralleled the motifs of the coins, including this impressive medallion which depicts the personification of the new capital on both the obverse and reverse. Interestingly, the site that Constantine chose for his new city, Byzantium, was also the site of a decisive naval victory against the forces of Licinius, and all the early imagery of Constantinopolis relates to the theme of victory at sea. Thus, when the dedication inspired the issue of a commemorative coinage, Constantinopolis was typified by a sceptred and armed figure of Victory, her foot upon a prow; she was thus regal as well as victorious from her beginning. It should be noted that the obverse of this medallion shares its die with another issued at about the same time, the reverse of which is nearly identical except that Constantinopolis is being crowned by Victory (Gnecchi 12). The reverse die was re-used for a medallion in the name of Constantius II (Gnecchi 18). https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=54254# Leu Numismatik AG > Web Auction 25 Lot number: 2825 Lot description: Commemorative Series, 330. AE (Orichalcum, 16 mm, 1.46 g, 12 h), Constantinopolis. CONSTAN-TINOPOLIS Draped bust of Constantinopolis to right, wearing pearl diadem with semicircular extension and pearl necklace. Rev. P - R Pax standing front, head to left, holding olive branch in her right hand and transverse scepter in her left. RIC 106 corr. ('Rome'). Ramskold, Coins and medallions (2011), p. 140, fig. 8A-B. Minor traces of corrosion and with a light scratch on the obverse, otherwise, good very fine. From the collection of Dr. L. Ramskold, ex Rauch Mail Bid Sale 5, 1 September 2001, 1034. This issue was assigned in RIC VIII to the mint of Rome (RIC 106). However, as corrected by Ramskold (Coins and medallions (2011), p. 139-141), the mint is not Rome but Constantinopolis. These medalettes were all struck in brass (not bronze as stated in RIC VIII), and Ramskold followed Bendall (2002) in assigning them to 330 rather than 348, the date given in RIC VIII.RIC VIII. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=2177359&AucID=5227&Lot=2825&Val=c95f682cc6d98c0505965436b10535c5 Commemorative Series. 330-354 AD. Æ-Small Orichalcum Medallion (16mm, 2.01g). Struck 348 AD. RO - MA, Helmeted and draped bust of Roma right. / Virtus standing facing, head left, wearing military attire, holding spear and shield; P–R across field. (mint of Rome). RIC VIII, pg 256, #104 (R4) (correction -Virtus not emperor).; Vagi 3049. Good VF, black patina, flan crack. RARE and attractive ! https://www.vcoins.com/it/stores/roys_coins/141/product/commemorative_series_330354_ad_roma_small_medallion_rare_and_attractive_/1880485/Default.aspx Ciao Illyricum
    3 punti
  7. Le foto dei tagli . E foto di gruppo di questa rarissima emissione.
    3 punti
  8. Scavano per realizzare paramassi e scoprono tomba antichissima. Con gioielli di bronzo e un coltello. Tracce di stoffa Durante l’attuale campagna di scavi del Museo di storia naturale di Vienna presso l’Hallstatt Salzberg, gli archeologi si sono imbattuti in molti nuovi reperti. Il più notevole è una tomba a cremazione con oggetti in bronzo che sono ancora in ottime condizioni. Durante il sapiente recupero dei reperti metallici, sono stati scoperti resti di tessuto straordinariamente ben conservati. Lo comunica il NhM Naturhistorisches Museum Wien. Hallstatt – circa 800 abitanti, nell’Alta Austria, municipio a 511 metri sul livello del mare – è il villaggio nel cui territorio è stata trovata ora la nuova tomba preistorica. Il piccolo paese – per la presenza di miniere antichissime – ha dato il nome alla Cultura di Hallstatt, risalente agli inizi dell’età del ferro, ed è nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO insieme al massiccio del Dachstein e alla regione di Salzkammergut. In Cina esiste una copia pressoché identica di Hallstatt realizzata da una ricca società mineraria. Riportiamo lo sguardo sullo scavo. “Non è solo il buono stato di conservazione dei costumi e dei gioielli che sono stati deposti nella tomba a essere degno di nota”, spiega Mag. Johann Rudorfer, ricercatore associato presso il Dipartimento di preistoria del NHM Vienna e capo dell’Obertag scavi di ricerca, “ma anche il fatto che siamo riusciti a identificare una fossa sepolcrale chiaramente riconoscibile ci ispira. L’area è stata ampiamente indagata archeologicamente nel XIX secolo, ma è stata prestata poca attenzione ad alcuni dettagli, come la costruzione di questa tomba”. Il Piano di controllo dei torrenti e delle valanghe nell’Alta Austria sta attualmente portando alla realizzazione di un sistema di protezione contro la caduta massi per proteggere la città di Hallstatt dall’improvvisa frattura delle rocce, che poi cadono a valle. Questo progetto di protezione attraversa esattamente il cimitero dell’età del ferro che fu scoperto nel 1846 dal maestro della miniera delle saline, Johann Georg Ramsauer (1795–1874), e sistematicamente esaminato archeologicamente fino al 1863. A quel tempo, Ramsauer scoprì circa 1.000 tombe con ricchi oggetti e la maggior parte degli oggetti dei suoi scavi arrivò a Vienna. Dai suoi scavi esistono protocolli estesi, descrizioni di tombe e planimetrie del campo di sepoltura, nonché molte tavole ad acquerello con tombe e tipi di reperti. Il suo meticoloso lavoro, in particolare la precisa documentazione del ricco contenuto della tomba, ha contribuito al fatto che il sito ha dato il nome a un’intera epoca della storia culturale europea, il periodo di Hallstatt. Gli archeologi stanno ora cogliendo i lavori di costruzione in corso come un’opportunità per riaprire e rivedere le indagini sulla necropoli dell’età del ferro del XIX secolo. Il bracciale di bronzo @ NhM Naturhistorisches Museum Wien Sulla base dell’ubicazione della nuova tomba, gli archeologi concludono che si tratta di una tomba autonoma sconosciuta che non è stata scavata ed è stata quindi conservata sul posto. Uno dei reperti tombali è un massiccio anello da braccio a coste che probabilmente era indossato sulla parte superiore del braccio. Lo vediamo nell’immagine qui sopra. @ NhM Naturhistorisches Museum Wien Inoltre, anch’esse in bronzo, spire di filo sottile giacevano sopra un cumulo di cremazione (le ossa bruciate), che probabilmente rappresentano parti di fibule, cioè fermagli di mantello. Completano l’insieme dei reperti la lama di un coltello in bronzo con tracce di manico in legno ancora attaccate alla piastra del manico e un pezzo in ferro che può essere considerato parte di un raccordo per cintura, nonché un osso animale come i resti di un alimento. Tutti gli oggetti sono stati probabilmente rotti o piegati intenzionalmente. Qui sotto vediamo indicato il pezzo di ferro che blocca la fibbia di bronzo. La presenza di un minuscolo pezzo di ferro può dirci che il defunto, nonostante tutto il corredo di bronzo, sia vissuto forse all’inizio dell’età del Ferro, in un’area proprio specializzata nel recupero del minerale e nella fusione del nuovo possente metallo. @ NhM Naturhistorisches Museum Wien La vera sensazione è diventata evidente solo quando i reperti sono stati recuperati: ogni pezzo è stato meticolosamente rimosso dal complesso strettamente annesso. Allo stesso tempo, sul lato inferiore dei dischi a spirale si sono rese visibili impronte facilmente riconoscibili di un tessuto, che si sono conservate nel corso di un lungo processo di mineralizzazione del terreno. Questo potrebbe fornire la prova per la prima volta di un contenitore organico in cui la cremazione è stata riempita quando è stata deposta nel terreno. A differenza di altri cimiteri di Hallstatt e dei primi cimiteri di La Tène che venivano usati contemporaneamente, le urne sono state trovate solo raramente ad Hallstatt. “Di solito troviamo solo un mucchio con le piccole ossa e un po’ di cenere, ma è così compatto che abbiamo sempre sospettato dei piccoli sacchi di stoffa o pelle. Ora le prove di ciò sono state probabilmente fornite”, afferma l’archeologo del NHM Vienna. Sebbene solo l’uno per cento dell’area sgomberata dai torrenti e dalle barriere valanghe nell’Alta Austria per i nuovi lavori paramassi venga esaminato archeologicamente, si possono riportare risultati scientifici preziosi. “Così ora sappiamo che i vecchi scavi probabilmente non includevano tutti i reperti tombali. La movimentazione di reperti che non sono stati trasportati in strutture museali è resa evidente anche dal ritrovamento di ulteriori reperti smarriti e di singoli cumuli di ossa umane provenienti da sepolture di salme. Secondo la documentazione grafica, questi venivano prelevati dalle tombe per deporli nel terreno nelle loro immediate vicinanze”. Il cimitero nell’alta valle sopra la città di Hallstatt è uno dei luoghi di sepoltura preistorici più importanti d’Europa. Finora sono state scoperte e documentate più di 1.500 tombe. Sono stati ritrovati numerosi corredi funerari, alcuni dei quali magnifici vasi, armi e gioielli, che testimoniano la prosperità e le relazioni commerciali di vasta portata derivanti dall’estrazione e dal commercio del sale. Finora, le proiezioni hanno parlato di circa 5.000 sepolture che si dice siano avvenute nella parte bassa dell’alta valle sul Salzberg. A causa di una densità di occupazione dimostrabilmente ancora più elevata, che potrebbe essere determinata durante lo scavo più recente, Sebbene il cimitero sia ben documentato, si sa relativamente poco della storia dell’insediamento della miniera di sale di Hallstatt. Nell’ambito dello scavo di ricerca annuale del NHM Vienna, che viene effettuato in un altro punto dell’alta valle con il supporto di Salzwelten e Salinen Austria AG, gli scienziati stanno cercando di localizzare un complesso edilizio in legno della tarda età del bronzo (1.200 – 800 aC) da registrare integralmente. Lì, l’area di indagine dovrà essere successivamente ampliata nei prossimi anni, e il team probabilmente si imbatterà prima in altre tombe che sono state scavate lì solo molto più tardi. L’esplorazione del cimitero dell’età del ferro è tutt’altro che finita. Con i moderni metodi di scavo e documentazione, è possibile chiarire qui anche ulteriori domande di ricerca che non hanno ancora trovato risposta. https://www.stilearte.it/scavano-per-realizzare-paramassi-e-scoprono-tomba-antichissima-con-gioielli-di-bronzo-e-un-coltello-tracce-di-stoffa/
    2 punti
  9. Sempre bella, accidenti. Devono avere un significato storico le fiammelle!
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  10. Buongiorno È un cane che si morde la coda, un circolo vizioso. Gente che scrive "articoli" su un piccolo spazio web, di fandonie che hanno come "fonte" esclusivamente i soli pseudo annunci sulle maggiori piattaforme online! Questo ovviamente è il colmo dei colmi. Come si fa a scrivere un articolo basandosi su quel che vedi da "annunci"? Sol perchè tizio mette su annunci che una moneta "x" vale 100.000€, io che faccio? Copio e scrivo uguale! Chi mi legge che fa? Posta altri miliardi di annunci sulle piattaforme! Assurdo,semplicemente follìa del web,null' altro. Uno copia fandonie dall' altro e così più pseudo annunci e pseudo articoli aumentano e si moltiplicano! 🤯 Io consiglio vivamente di chiedere qui ed informarsi quindi da fonti attendibili, non da siti ove vengono fatte proposte di vendita, che ovviamente non sono leggi di mercato, non per forza devono essere attendibili come dati da catalogo/aste ecc... Saluti
    2 punti
  11. È molto semplice. La moneta vale 0€. E non riuscirà mai a venderla nemmeno per 2€. Tutti quegli annunci sono o di furbetti o di illusi fuorviati da articoli spazzatura acchiappa click presenti online. Dante oggi scriverebbe "Lasciate ogni speranza voi che entrate su Ebay "
    2 punti
  12. lo slab allontana il vero collezionista dall’oggetto della sua passione : la moneta nuda e cruda che puo’ rigirare tra le mani e ammirare nel suo aspetto piu autentico fatto anche di valori tattili, colore, patina e materialità. Condivido. La luce che illumina la moneta e viene restituita agli occhi del collezionista è la vita della moneta sacrificata dallo slab. apollonia
    2 punti
  13. Buongiorno a tutti, completiamo il post con la versione in Argento che ho acquistato nel 2015. E' stata una delle mie prime medaglie, questa in particolare mi colpì per la patina. Saluti e buona domenica Silver
    2 punti
  14. Con la moneta mi hanno dato la bustina cartacea di un collezionista tedesco, che vi ha indicato il grado di rarità RR.
    2 punti
  15. Salve. Condivido una moneta di Carlo II. Si tratta di un tarì del 1685 il cui fascio è legato a II. Il suo peso è di g. 5,61. Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  16. La pubblicazione raccoglie le ricerche e gli studi di circa trenta anni sulla Parpagliola milanese della Provvidenza. Sono descritte dettagliatamente in singole schede le varianti capostipite divise per reggente, 65 pagine e nove tavole con 200 esemplari illustrati con fotografie di ottima qualità, tabelle riassuntive e delle rarità.
    1 punto
  17. Volendo allietare una calda e lenta serata estiva ho pensato Venerdì Vittorio. Questa è la Quadriga Briosa che ho in collezione in questo momento per il 1914, non è perfettissima - me ne rendo conto - però mi piace un sacco, specie l'aspetto che ha sotto la luce naturale. Si tratta di un acquisto fatto presso un altro collezionista molto più avanti di me (e che probabilmente visita questo forum). La "Quadriga Briosa" è un'opera d'arte, un vero gioello sulla punta di un dito. Chissà che un giorno non riesca a vedere una 5 Lire della stessa famiglia! (foto con maggior dettaglio in drive https://photos.app.goo.gl/gnAEHugMEnh52SsC8)
    1 punto
  18. Buonasera a tutti, Antonio @Pxacaesar propendo per l'autenticità del mio Denario, e d'accordo sulla cristallizzazione della stessa. Moneta gradevole nonostante la conservazione e le problematiche di cui è affetta. Il like non è necessario, sei sempre presente nelle mie discussioni e già questo mi ripaga. E poi ho molto da imparare anche da te e ti ringrazio per le tue condivisioni , i tuoi interventi e le note che accompagnano ogni tua moneta. Ma anche quando commenti quelle non tue. Prossimamente posterò degli altri denari, per i quali aspetto ovviamente i tuoi commenti. Saluti Alberto
    1 punto
  19. Vero, In questa variante c'è un bel punto di compasso. Il mio esemplare con doppio simbolo: Stella a 5 punte piccola, seguita da una più grande. E per completezza, condivido anche l'esemplare "normale"
    1 punto
  20. Complimenti ! Ottimo esemplare è piena di Storia.
    1 punto
  21. @ilLurkatore , La Russia ha le sue rivolte specifiche in cui nessuno cattura i rivoltosi, il malvagio Babbo Natale, il creativo Pinocchio. Tu non li capisci.
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  22. Grazie @Rocco68 dal vivo si vede bene anche l'orecchino, il punto sul lobo.
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  23. Regalo odierno. Museo Principe Gaetano Filangieri, Catalogo Collezione di monete Giovanni Bovi e Luisa Mastroianni, Napoli, Zecche minori meridionali, Sicilia, 2 voll., Elisa Velardi Editrice, Napoli 1988, pp. XXVIII con due ritratti coperti da velina, 1123, riccamente illustrato, cm 34, legatura in tutta tela ed. con titoli in oro al dorso e al piatto anteriore, sovraccoperta e protezione in acetato, cofanetto ed. Esemplare n. 1 di questa edizione numerata di grande importanza per lo studio delle monete dell’Italia meridionale e della Sicilia. In allegato biglietto con messaggio autografo dell’autrice. Raro cimelio editoriale.
    1 punto
  24. 1 punto
  25. Salve. Ho pensato di riunire in questa discussione tutti i miei tarì 20 grana più rari di Ferdinando IV, alcuni già sparpagliati di qua e di là sul forum. Li presento rispettando l'ordine di pubblicazione. Riporto solo il dritto. Per il tarì 1798 due punti dopo "Siciliar" e per il tarì 1798 " s speculari ",invece, riporto anche il rovescio. * Tarì 20 grana 1798: due punti in verticale dopo "FERDINAN" -Magliocca, pag.203 n. 365 (R5); * Tarì 20 grana 1796: due punti in verticale dopo "HIE" - Inedito. Non presente su alcun catalogo; * Tarì 20 grana 1798: due punti in orizzontale dopo "HIE" - Magliocca manca, Gigante manca, Nomisma pag. 512 n.214 (R4); * Tarì 20 grana 1798: due punti in verticale dopo "SICILIAR"- Magliocca, pag.203 n. 365a (R5); * Tarì 20 grana 1798: "S" speculari - Magliocca pag.148 n.284a (R4), Nomisma pag.224 n.508 (R3),il Gigante lo dichiara falso ( secondo me, invece, è la moneta più "segnata" di tutta la monetazione napoletana. Ma questo è un parere mio personale). Un caro saluto a tutti.
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  26. 1 punto
  27. Ecco un "orrore" in negativo: un gruppo di monete impresentabili in una raccolta come questa... in fondo se consideriamo come normali tutte quelle sinora presentate, queste costituiscono un "vero orrore" se rapportate ad esse.
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  28. Ciao @Oppiano secondo me è un 3 venuto male, quindi 1936, nel 1916 non era il DUCE.
    1 punto
  29. Ciao, Su questi coni cartaginesi il parere di @Flavio_bo sarebbe utile. Io mi limito ad osservare che soprattutto il rovescio con i rilievi così poco definiti e impastati basta per farmi stare alla larga.Mai visto rappresentare la criniera del cavallo con un rilievo continuo e non per ciocche su questi tipi.
    1 punto
  30. @Oppiano Domenico , gli esemplari in questa discussione sono 5 compreso quello della Collezione Bovi . A/A A/A A/A A/B B/B Le sequenze fra dritto e rovescio: 3 conii uguali (A/A) 1 dritto A abbinato ad un rovescio B 1 dritto B abbinato ad un rovescio B
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  31. Mi ricordo che all'epoca la principale fonte di farneticazioni era disinformazione.it, nome proprio azzeccato. Alcuni però prendevano sul serio anche gli scherzi del sito https://chiaveorgonica.altervista.org/ che fa parodie del complottismo o le inventa.
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  32. Hai perfettamente ragione, Fabio! Ma dobbiamo stare con i piedi per terra. Oggi, il “mercato” è anche questo, purtroppo! I vari Musei forse avranno altri tipi di problemi, non ultimi quelli organizzativi interni. Molti esemplari, per come posizionati, possono essere visti solamente su un lato (vedi il Correr di Venezia) e sempre sotto una teca di vetro.
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  33. Ok l’aspetto poetico è pure accettabile! Ma lo slab è nato per fini meramente commerciali (nella stragrande maggioranza dei casi) e il “vero collezionista” italiano non può essere cieco davanti al fenomeno che trova le proprie radici oltreoceano e che riguarda storicamente monete non italiane e/o antiche. Ci deve convivere, suo malgrado. Deve convivere con un’altra “cultura”. Come al solito, è sempre una questione di domanda-offerta. Se tutti noi fossimo coesi e non comprassimo più monete slabbate nelle varie aste che il mercato ci propina, le cose forse cambierebbero (forse). Certo, molti collezionisti e/o operatori non comprano (per principio) lo slab per vari motivi, tutti legittimi, non ultimo senz’altro quello afferente alla “luce”. Magari acquistano pure, tolgono la “bara” e rivendono il tondello, senza magari dire che proviene da uno slab. La vita è bella perché è varia! D’altra parte, ci sono “persone” che, invece, comprano solamente slab ma evidentemente per soli fini di lucro, nella convinzione che le scatolette possano ampliare i propri margini di guadagno. Magari, un giorno, troveremo alla Esselunga insieme alla vendita dei CD o altro, anche un comparto dedicato agli slab. Il cliente col suo bel carrello, oltre a prendere una buona bottiglia di vino Donnafugata col caldo che fa, acquista uno zecchino veneziano con un grading verosimilmente molto alto. Il “vero collezionista” non guarda agli aspetti (di basso profilo) sia economici e/o commerciali e/o di marketing. Egli si posiziona su un livello più alto (se riesce), oserei dire “nobile”.
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  34. Un esemplare di didrammo da Teanum Sidicinum nel Sannio, con al diritto testa giovanile di Eracle con spoglia leonina ed al rovescio triga al galoppo condotta da Nike, con etnico in osco, in esergo . Sarò il 2 Settembre in vendita Artemide 64E al n. 30 .
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  35. Folle è chi li spende in gratta&perdi , non in sesterzi 😜
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  36. Buonasera a tutti, @jaguaro80 complimenti per il tuo 6 Tari' 1735 dell "Incoronazione" Non è facile trovarlo in condizioni è con una conservazione come il tuo esemplare, per la valutazione sono d'accordo con @Asclepia. qspl diritto e spl rovescio. Nel 1734, il Regno di Sicilia, come prima il Regno di Napoli, fu invaso dalle truppe di Carlo di Borbone. A fine agosto due contingenti spagnoli sbarcarono a Palermo e Messina. La capitale fu occupata il 2 settembre. Le truppe dell'infante di Spagna, avanzarono senza incontrare forti resistenze, escluso a Messina, con il principe Lobkowitz e a Siracusa con il marchese Orsini, dove gli austriaci resistettero oltre sei mesi, mentre Trapani si arrese solo nel giugno 1735. L'isola fu così sottratta agli Asburgo. Il 3 luglio 1735, Carlo fu incoronato re di Sicilia a Palermo, assumendo il nome di Carlo III di Sicilia. Saluti Alberto
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  37. Se uno vuole compra, altrimenti non compra.. d’accordo con @Oppiano aggiungerei: perché non trovare un’alternativa allo slab, che incrementi la commerciabilità della moneta e al contempo consenta di continuare ad ammirarla in mano? Non so se qualcuno ha già sviluppato qualche proposta.. Io non ho idee😂
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  38. Scorci di paesaggio nummobibliografico umbro-marchigiano-abruzzese...
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  39. Lo scudo del 1876 è buono conio stanco e molto usurato da circolato (B/MB), valore metallo. Il secondo di CA del 1835 è falso.
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  40. Secondo me la moneta è semplicemente usurata e non sporca. Per levare qualsiasi dubbio però come è stato già detto utilizzerei o l'acetone oppure gli farei fare un bagno in acqua demineralizzata per qualche giorno e poi delicatamente proverei a pulire con uno spazzolino o con un qualcosa di morbido.
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  41. C'è una discussione specifica riguardo i volumi Mir.
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  42. Io ho rinunciato fuori dall'Euro è un casino, O paghi tutte le tasse che sono esagerate o meglio lasciar perdere. Anche perchè molti spedizionieri sanno cosa sono e il perchè di questi giri in varie nazioni cosi alcuni fanno sparire tutto,,,,,,,,,poi valli a trovare o fatteli rimborsare. USA Inghilterra Svizzera e altri sono out per me, se non in casi rarissimi.
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  43. Traduzione Caracalla visitò il santuario di Asclepio a Pergamo mentre si recava alle guerre partiche nel 214-215 d. C. Tormentato da incubi e da vari disturbi psicofisici causati dal suo comportamento brutale nei confronti della famiglia e dei sudditi, Caracalla sperava di essere guarito dal dio guaritore. La visita di Caracalla diede origine a una serie di enormi bronzi medaglistici provenienti dalla zecca di Pergamo, la maggior parte dei quali mostrava l'imperatore che si presentava ad Asclepio, ma questo medaglione è una chiara anticipazione delle sue imminenti vittorie in Persia. Il significato della contromarca dell'animale che allatta il bambino non è certo, forse un riferimento ad Amaltea e Zeus (che si suppone sia nato sull'acropoli di Pergamo), a una cerva che allatta Telfo o semplicemente a una lupa e un bambino. La sua apparizione con la seconda contromarca, in cerchio di corona di fiori, è nota su altre emissioni di Pergamo. Questa seconda contromarca, presente sulle monete di Caracalla e di Elagabalo, potrebbe avere qualche legame con i giochi organizzati sotto quest'ultimo. Con la pubblicazione della monumentale opera di Christopher Howgego “Greek Imperial Countermarks” nel 1985, lo studio delle contromarche nell'Oriente romano è stato finalmente posto su basi solide. Successivamente, diverse pubblicazioni di Rodolfo Martini che ampliano il lavoro di autori precedenti come Grünwald e MacDonald, hanno presentato un vasto corpus di materiale proveniente da siti in Europa, soprattutto lungo il confine settentrionale del mondo romano, dove gli accampamenti legionari presidiavano il limes. Oltre a queste pubblicazioni ci sono stati diversi piccoli studi, nel RIC e altrove, che hanno raccolto le contromarche imperiali conosciute, per lo più applicate a monete circolanti in Italia. Howgego ha elencato oltre 800 diverse varietà di contromarche e il corpus settentrionale (più Spagna e Gallia) ne aggiunge diverse decine. Ora abbiamo un quadro molto più chiaro della distribuzione di queste contromarche e possiamo farci un'idea della loro funzione. Oltre all'ovvia necessità di riconvalidare monete usurate, obsolete o insolite per la circolazione in aree in cui il conio regolare era scarso, ci sono casi evidenti in cui le mutate realtà politiche venivano espresse apportando revisioni al conio circolante. È il caso delle numerose varietà di contromarche applicate durante il tumultuoso regno di Nerone e i successivi disordini civili. E ancora, nel periodo severiano, le lotte per la legittimità tra i vari membri della famiglia e gli usurpatori videro una vasta gamma di riconvalide politicamente motivate. Ciononostante, ci sono ancora molti casi in cui il motivo dell'applicazione di uno specifico marchio di conio o della riconvalida di una specifica serie di monete rimane un mistero, ed è probabilmente legato alle condizioni del mercato locale o forse a pratiche di culto. Inoltre, come dimostra la collezione di Ian Roper qui presentata, esiste ancora un numero significativo di emissioni di contromarche non registrate che attendono di essere scoperte e analizzate. Lo studio delle monete contromarcate del mondo romano è lungi dall'essere completo. apollonia
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  44. Hai ragione. Tesla è patrimonio culturale e umano di entrambi. Il problema è che viene politicizzato reciprocamente...e anche le monete/banconote sono purtroppo il segno (voluto) di questa politicizzazione
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  45. Salve. Premetto che non ho molte conoscenze in merito,se non quelle di comuni cataloghi e notizie reperite sul forum ,pertanto vi chiedo scusa se cio che propongo alla vs attenzione potrebbe rivelarsi poco interessante o gia chiarito(ho fatto una breve ricerca e non ho trovato nulla ,a meno che non ho impostato male la domanda su cerca). vengo al fatto, ho notato su le monete in questione una differenza delle dimensioni della minerva e di vulcano tra quelle del 91 e le altre in questo caso il 95,vorrei chiedervi se e' normale ho è solo mia impressione. le foto sono fatte con pochissima professionalita'con un cellulare, ma quello che conta sono le dimensioni che dicevo ,se poi serve le foto posso anche migliorarle. Ringrazio chi vorra' intervenire.
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