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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/23 in Risposte
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Quant' è bella la lettera R nelle reimpresse del 1832, piccola e ben fatta 😊5 punti
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Buongiorno, vi presento la nuova opera sulla monetazione di Taranto, edita dalla Edizioni D’Andrea: The coins of Tarentum from 281 BC to 209 BC Il terzo dei quattro volumi dell'opera previsti che di fatto chiude l'intera produzione di Taranto. Il volume è in stampa e sarà disponibile tra la fine di Agosto e l'inizio di Settembre 2023. Il quarto libro dell'opera, compirà un’analisi delle coniazioni dal punto di vista tipologico, epigrafico e figurativo, con una proposta di tassonomia relativa all’evoluzione delle diverse forme dell’etnico. Il volume è stata scritto da Alberto D’Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Tafuri ed Enrico Vonghia.4 punti
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Credo sia doveroso fare alcune precisazioni. La diatriba se scudo o ducato è stata oggetto di discussione anche in passato. E' noto che il ducato equivale a 100 grana e di conseguenza il mezzo ducato a 50 grana. I documenti di zecca riportano: "essendoci l'anni passati del 1617 e 1618 nella costruttione di monete di carlini quattro, sei e dodici il pezzo e delle grana quindece" (RASNa, Dip. della Somm., Zecca antica, Fascio 15°, Libro del Cred. Maggiore, p. 116). Questa semplice riga risolve l'arcano. Sono state battute monete da 120 grana (scudi), 60 grana (mezzi scudi) e 40 grana (terzi di scudi). Il Turbolo poi, parlando di questa specifica coniazione (ritenendo la moneta coniata scudo) fa riferimento al peso che deve essere proporzionale a quello del mezzo carlino che pesava 31 acini (1 acino corrisponde a 0.04455 grammi) quindi un carlino doveva pesare 0.04455*62= 2.7621 g. Da cui 12 carlini (lo scudo) dovrebbe avere un peso pari a 33.1452. un peso legale sicuramente più vicino allo scudo che non al ducato (10 carlini, quindi gr. 27.621).4 punti
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Direttamente dalla battigia aggiungo l'ultimo acquisto. Tondello tra i più comuni e in conservazione non eccellente con un evidente difetto. Coronato con croce potenziata. Zecca: Napoli. Segno di zecchiere sotto croce: A Peso:3 punti
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Magliocca 663 5 Grana 1851 , simbolo stella a 5 punte e taglio liscio. Con FERD ! Magliocca 663/a Simbolo punto, taglio liscio. Con HIER ..3 punti
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Posto il mio esemplare, anch'esso di conio 2, in alta conservazione (FDC) e con fondi immacolati. I rilievi non sono così accentuati come nella moneta dell'asta Morton , ma appare ben coniato e permette, ad esempio, di vedere chiaramente la testina di leone in basso a sn nella legenda del diritto prima di SMV. Ho sempre trovato affascinante questa moneta ...2 punti
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Siamo pronti a scendere nelle fogne per combatterli. Non ci arrenderemo. 🏴☠️ Arka Diligite iustitiam2 punti
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Viene riportato e qui magari qualcuno mi corregga pure se dico inesattezze, che il personale di Zecca rimasto fedele a Ferdinando anche durante la Repubblica Napoletana, abbia addirittura conservato coni e materiali per essere pronti a coniare monete con l'effigie di Ferdinando per ristabilirne il potere anche visivamente su un qualcosa che passasse di mano in mano. Riporto alcune foto delle mie monete del periodo, monete che sono oggetto della discussione. Saluti Alberto2 punti
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riprendo questa vecchia discussione perché proprio oggi ho segnalato, senza ovviamente inviare la foto che ho fatto, che mi sono imbattuto al castello sforzesco di Milano di un Follis da 40 nummi – Giustiniano – Cizico – KYZ – B – ANNO XII - MIB 120a1 con contromarca al dritto in campo a ore 10 solo per voi un piccolo assaggio2 punti
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Materiale presente (scorie) sul conio di D/ al momento della battitura ..2 punti
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Salve ho trovato due rotolini 50 lire annate 90 e 91. Non seguo minimamente la monetazione della repubblica, volevo sapere dai più esperti quale è il loro valore commerciale. Allego foto. Ringrazio in anticipo1 punto
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Condivido volentieri l’esemplare in oggetto. Rif.: Tipo 707 - BANTI Alberto.Tessere mercantili italiane in uso fra i secoli XIII- XV. Firenze 2000). Serie: D/ MONOGRAMMA DI 2 LETTERE R/ INSEGNA Attribuzione R/: Cambi; Orlandi; da Fiesole; Bonini; Tortiani; Bartolomeo Alberti.1 punto
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Condivido volentieri l’esemplare Lotto 572 Asta E-Live 3 Nomisma Aste del 24/6/2023, così descritto (parzialmente esatto) in Catalogo e relative foto: ITALIA Medaglia 1986 Mussolini e l'Arcangelo San Michele Opus: Esseo AE (g 274 - 100,9 mm) Grading/Stato: SPL-FDC Dalle ricerche effettuate non si tratta del 1986. L’opus è la medaglista ungherese Elisabeth [Erzsébet] von Esseö, nata il 28/6/1883 a Jánosháza (Ungheria) e morta il 17/9/1954 a München (Germania). Una delle caratteristiche di questa medaglista è quello di lasciare il suo monogramma sulle medaglie: Ora, il mio problema è: a) capire l’anno sulla medaglia, che non può essere 1986 (presumo: 1916 = X romana 10): b) trovare qualche riferimento specifico alla medaglia; ho trovato vari esemplari, anche i musei, etc., ma non questa in particolare, anche a livello di aste passate, o altro. Forse non ho fatto un’approfondita ricerca. Saluti, Domenico1 punto
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Qui i vari "aggiornamenti": https://help-openai-com.translate.goog/en/articles/6825453-chatgpt-release-notes?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc&_x_tr_hist=true Qui le differenze tra la versione 4 e le precedenti: https://openai.com/gpt-4 Come puoi ben vedere, non fanno riferimento al fatto che all' A.I. ad esempio è stato inibito l'uso di link esterni.1 punto
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Posso aggiungere di avere visto anche esemplari napoletani tosati1 punto
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Violenze inutili e gratuite sono state commesse, come in ogni guerra, da tutte le parti in conflitto, ricordarlo non significa certo essere revisionisti o, peggio, trasformarsi in "camicie nere", ma quello che non si dovrebbe mai dimenticare è che sono state le camicie nere, col consenso, ahimé, della maggioranza degli italiani, a cercare e volere questa guerra... si raccoglie quel che si è seminato petronius1 punto
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Ciao quello che hai detto lo trovo interessante.. da approfondire... ciaooo1 punto
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Ci sono troppi biglietti da 1000 sulla piazza, decisamente troppi. In un mio catalogo del 1999 scritto a quattro mani da Bugani/Gavello, i biglietti da 1000 lire conosciuti sino all'ora erano 14. In poco più di vent'anni sono triplicati... Se poi guardiamo i numeri di serie e la progressività numerica possiamo arrivare a 300 unità.1 punto
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In passato ne ho avuto diversi di questi "mezzi coronati" pagandoli però cifre forse più ragionevoli e prendendoli più per curiosità che per altro. Tra l'altro feci una statistica tempo fa e la maggior parte era della zecca dell'Aquila. Credo che anche questo postato sia aquilano (almeno mi pare di scorgere l'aquiletta sotto lo scudo). Una mia ipotesi era che coronati fortemente tosati, al punto di non essere più accettati nelle transazioni, venissero ulteriormente tosati per poi essere utilizzati come sottomultipli facilitando tra l'altro le piccole transazioni. Non ho mai approfondito l'argomento ma sono certo che ci deve essere una giustificazione per la presenza di questi coronati così fortemente tosati... e sul fatto che siano quasi tutti aquilani.1 punto
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E Montecassino poi ? Tanto per aggiungere... Naturalmente qui nessuno vuole fare revisionismo o apologia, e l'essere tristi per i danni prodotti dalla violenza della guerra non trasforma nessuno in una camicia nera.1 punto
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Roma Numismatics Ltd > E-Sale 110 Auction date: 3 August 2023 Lot number: 556 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Pisidia, Isinda Æ 20mm. 2nd-1st centuries BC. Dated year 4. Laureate head of Zeus to right, sceptre behind / Warrior on horse galloping to right, holding couched lance; below, coiled serpent to right and IΣIN, Δ (date) to left. Cf. RPC I 3512d; von Aulock, Pisidien 580-590; SNG BnF -. 7.21g, 20mm, 12h. Good Very Fine. Estimate: 50 GBP1 punto
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Cartolina satirica italiana del periodo bellico. La caricatura è sugli alleati africani e indiani del Regno Unito. Bel pezzo di storia.1 punto
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tra M, AA menadi E scola TRAMA AMENA DI E. SCOLA Ciao. Stilicho1 punto
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Un quarto di siliqua a nome di Giustiniano I è passata recentemente in asta Roma Numismatics. Dal diritto piuttosto non ben riuscito ma statisticamente abbastanza rara nel panorama della produzione del Sirmium Group (Alain nel catalogo del 2017 ne cita 10 esemplari in tutto che nel frattempo saranno cresciuti di numero). Riporta al diritto un busto imperiale con la legenda D N IINSTNNANVS V R (stando alla casa io leggo altro ma non conto) ed il retro anepigrafe con una versione semplificata del monogramma di Teodorico. La cosa interessante è che la casa d'aste abbia utilizzato per la catalogazione il lavoro di @Poemenius. A. Gennari, 'The "Sirmium group": about the so-called Gepids siliquae' (2017), Τype 8, p. 244, 169 (O98/R124 - stessa coppia di conii). Ex Bertolami Fine Arts - ACR Auctions, E-Auction 105, 21 October 2021, lot 2904.1 punto
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Buongiorno, dalle foto, propenderei per un falso. Per averne certezza, come detto da altri, servirebbe sapere il peso esatto, il diametro, e se la moneta è in tutto, oppure in parte o per nulla magnetica.1 punto
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Prima di tutto si deve valutare se è autentica, controllando quindi i parametri elencati da caravelle82 e se anche lo fosse, dubito possa avere un valore superiore al facciale....1 punto
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Ciao, torniamo sull'argomento 1000 lire turrita perché vorrei sottoporvi alcune immagini delle filigrane dei 4 tipi "turrita", da 50, 100, 500 e 1000 lire. Siccome la 1000 lire esiste anche nella varante sostitutiva, vi mostro entrambe, una N17 e una W19. La 500 lire ha la serie P37. Ho oscurato i numeri di serie perché le banconote non sono mie ma ho lasciato la serie nelle 500 e 1000 lire. A voi il giudizio... filigrane del 50 e 100 lire filigrana del 500 (numero di serie oscurato ma serie P37) filigrana del 1000 serie N17 1000 lire serie W19 a confronto... dettaglio Un po' mi spiace aver oscurato i numeri di serie perché sulle 500 e 1000 lire le cifre del numero seriale hanno un font diverso rispetto a quello della serie (P37/N17/W19)1 punto
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Mi piace. Mi candido al titolo di Re del Pianeta Terra e Imperatore Supremo dell'Universo, questo universo finto che è frutto del gran gomblotto digitale. Visto che Napoleone e tutti gli altri non sono mai esistiti mi chiamerò ART I, nel senso che sarò il primo vero imperatore esistente.1 punto
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Ha ragione Pier è una parpagliola di Emanuele Filiberto, si vede l'iniziale del nome E e la finale RTVS di EMANUEL FILIBERTVS. La zecca è Chambery, per la stella sotto lo scudo, altra cosa è la data, che non si legge, azzarderei un 1580 perché come terza cifra vedo qualcosa di "panciuto" che potrebbe essere l'otto, ma è un azzardo... Ti allego la scheda così @Desiré Fulchino puoi fare un confronto. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/271 punto
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Eh, ma mica è sua... è in asta. Dovrebbe chiedere al venditore di farla periziare...1 punto
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Ciao, premetto che le manomissioni invasive delle monete ai fini estetici (e mi riferisco a reincisioni delle figure, delle legende, ripatinamenti ecc...) personalmente non le tollero perché distruggono la vita e la storia che la moneta ci comunica attraverso la visione del suo stato di conservazione. Lavori di restauro e preservazione del metallo attaccato da malattie, quelli ovviamente si. In questo caso a me sembra sia stato solo fatto un bel lavoro di pulizia per nulla invasivo ed il sesterzio ha mantenuto praticamente l'aspetto originario. Parere personale opinabile. 🙂 ANTONIO1 punto
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Il problema é: non piace la moneta in sé o non piacciono le foto? Certamente queste ultime farebbero diventare "falsa" qualsiasi moneta. Quanto all'usura, anche se è una moneta non nata per la circolazione, non scordiamoci che c'è stata una guerra mondiale tra la sua coniazione ed il nostro presente e che una moneta d'oro può aver fatto la differenza fra la vita e la morte di chiunque a quel tempo (mica sono state tutte sempre in un comodo nascondiglio)... Per dirimere la questione autentica/non autentica, comunque, lo si può fare solo con la moneta in mano.1 punto
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Buongiorno a tutti. Vista la discussione, ho pensato di dare il mio piccolo contributo. I libri di cui attualmente dispongo sono i seguenti: Remo Cappelli • Manuale di numismatica. Mario Scarlatto • Piccolo dizionario di numismatica. Richard G. Doty • La storia della moneta dall'antichità ai giorni nostri (ed. Italiana) Enrico Piras • Le monete della Sardegna dal IV secolo a.C. al 1843. Vittorio Emanuele III • Corpus Nummorum Italicorum. Roman Repubblicana Coins Roman Imperial Coins Roman Silver Coins1 punto
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il titolo della discussione è buono anche per questa, mai vista una con G al posto di C1 punto
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Ho sentito finalmente l'intera registrazione. A momenti cadevo dalla sedia - Fischer-Bossert in pratica afferma che: - il tondello non è tipico delle emissione delal Sicilia antica che utilizzano quasi sempre un tondello 'circolare' - la tecnica di coniazione è molto in rilievo e al rovescio si ha un incuso profondo, ambedue caratteristiche mai utilizzate - come tali - in Sicilia l'emissione in questione non ha caratteristiche di emissione siciliana bensi della grecia continentale Esattamente questi punti sono tra quelli da me evidenziati nella discussione citata da Archestrato (che Fischer-Bossert l'abbia letta ?!? :)) non convincendomi affatto un'origine autoctona siciliana dell'emissione per le sue caratteristiche cosi stridenti con le tecniche impiegate sull'isola. Pur riconoscendo assoluta autenticità alla moneta ho sempre dubitato delle conclusioni cui erano pervenuti gli autori dell'articolo che per primo ha illustrato il pezzo. Ora Fischer-Bossert con un'analisi davvero molto accurata sostiene con ottime argomentazioni una sua origine 'corizia' molto coerente per quanto riguarda le caratteristiche autoptiche del pezzo (tondello, tecnica di coniazione, pondometria etc.) e anche coerenti con l'origine allogena dell'emissione ovvero da parte di un siciliano in terra straniera. Eccellente infine aver rintracciato un altro esemplare dell'emissione - oggi di collocazione ignota - che ha permesso di chiarire alcuni punti importanti e anche di fugare (se mai ce ne fosse stato bisogno) ogni inopportuno dubbio sulla sua autenticità. Grande lezione di numismatica!1 punto
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Esattamente . Perspicace,bravo. Lungi da me giustificare atti violenti o proditori nei confronti di chicchessia ma sinceramente certa "arte" mi fa vomitare ,soprattutto quando viene accostata a monumenti o oggetti antichi. Non vedo il nesso ,se non quello di parassitare la bellezza e l'importanza altrui. Basta con accostamenti tipo Valle dei templi di Agrigento! E basta con questa pseudo arte senza talento che millanta fantomatici concetti o messaggi. Si tratta solamente di operazioni economiche del mercato che cerca di soddisfare la crescente richiesta degli investitori . Parafrasando: non esiste l'arte moderna ,esiste solo" roba" che si vende o che non si vende. In questa vicenda in particolare vedo un certo Karma...1 punto
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Ciao @Oppiano secondo me è un 3 venuto male, quindi 1936, nel 1916 non era il DUCE.1 punto
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