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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/30/23 in Risposte
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Buongiorno amici, volevo mostrarvi questa simpatica curiosità. Zecca di Antiochia, RIC 34. Buona domenica a tutti.4 punti
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Il bottino di questa spedizione austriaca.4 punti
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Non sempre si abbassa il valore economico; c'è chi colleziona questi errori di conio. Io questa ho dovuto pagarla abbastanza:3 punti
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Please forgive my post in English. My Italian is poor. One of the reverse types made by Probus from the 9th Issue at Lugdunum (January to August A.D. 282 - Bastien dating) is SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre. These were made in the Second officina, which used the officina mark "B" in this issue, whiuch had been "II" in previous issues. The type is quite common but there are some scarcer variations which used "retrograde B" instead. The type is attributed to RIC 124 when combined with obverse legend "IMP C PROBVS • P • F • AVG" and to RIC 123 when combined with obverse legend "IMP C M AVR PROBVS AVG" and RIC 122 when combined with obverse legend "IMP C M AVR PROBVS P F AVG". RIC 122 appears to be quite difficult to obtain. RIC 123 is generally quite easy to obtain with Bust Type C (from rear) with the normal B officina mark. RIC 124 is generally quite easy to obtain with Bust Type F and Bust Type C (from front) with the normal B officina mark. Examples with Retrograde B are much more difficult to obtain. Here are some of my existing examples and my new addition (with Retrograde B).... RIC 124 Obv:– IMP C PROBVS • P • F • AVG, Radiate, cuirassed bust right Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Bastien 394. RIC 124 Bust type F. Obv:– IMP C PROBVS • P • F • AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from front Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Cohen - . Bastien 393. RIC 124 Bust type C. RIC 123 Obv:– IMP C M AVR PROBVS AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from rear Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Cohen 567. Bastien 392. RIC 123 Bust type C. And finally my newest addition... This one was buried in a whole stack of slabbed coins and was not identified as being anything of interest. Obv:– IMP C M AVR PROBVS AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from rear Rev:– SALVS AVG, Salus standing left, feeding serpent rising from altar, holding patera and sceptre Minted in Lugdunum (Retrograde B in right field) Emission 9, Officina 2. January to August A.D. 282 Reference:– Cohen 567. Bastien -. Bastien Supplement I -. Bastien Supplement II -. RIC 123 Bust type C var (not listed with Retrograde B in right field). The Gloucester hoard contains a single example and there is an example in the Christophe Oliva collection. My slow patient search for the remaining sub-variants continues. Martin3 punti
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Due osservazioni: - il ritratto sembra quello di Nerva, non di Otho - al rovescio, sotto il monogramma SC c'è un "Δ", simbolo presente nella monetazione di Nerva, ma non in quella di Otho. Qualche perplessità la moneta me la lascia.3 punti
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il tema ha una complessità non banale, ed è questo il motivo per il quale non ha trovato a tutt'oggi una soluzione semplice. è ad esempio indefinita la provenienza perché queste monete si trovano spesso in ripostigli nord africani, è vero, ma altrettanto spesso come monete sparse e spurie sul territorio italico e soprattutto a Roma (grazie alla maggiore quantità di contesti pubblicati? possibile....)... quindi circolavano a Roma senza dubbio, a differenza delle monete vandale...per dire.... Quindi abbiamo posizioni diverse, e a sfavore di una origine romana si è espressa ad esempio la Molinari.... altri oltre a Kent invece la appoggiano...pur con il dubbio che tutti abbiamo. va poi detto che sono triangolari una serie di monete numerate dal Kent e attribuite a Valentiniano III per nomi al dritto a lui apparentemente associabili (VAL VALEN VALNTIN VALENT etc ....), ma anche una serie di monete certamente imitative che al dritto sono quasi identiche... allora fino a oggi quale è stato il criterio? le monete che si presentano con una certa regolarità di emissione e con numeri bene o male significativi, sono diventate "di valentiniano" le altre "imitative"... tra le imitative abbiamo casi su casi.. VOT di qualsiasi tipo, XVX etc, Staurogrammi, croci (vedi Ordona che parte con DN V), Aquile stanti come quelle del III secolo per le monete di consacrazione, etc etc etc etc tutte però a me note in un numero di esemplari limitatissimo...spesso uniche. ora, oggettivamente, non esiste per i dritti un confine tra le "numerate del RIC" e le "imitative", ma abbiamo una scala di grigi virtualmente infinita. certo, alcune mostrano una continuità di rovescio, e una casistica tale da far supporre si tratti di una "emissione" piuttosto che di una imitazione estemporanea peraltro di un prototipo inesistente. che le monete siano state spezzate da una più grossa divisa in 4 o 3, o che siano state ridotte meccanicamente come già accadeva da tempo con le monete di IV secolo, fa poca differenza, ma fa differenza il fatto che si sia scelto di riconiare questi frammenti, invece di utilizzarli così come erano (vedi fondi Cossar per capirci....esempio di una casistica infinita in tutto il Mediterraneo) purtroppo va detto che anche il confine tra "moneta buona" e "moneta falsa" va letto con la dovuta attenzione... la nota officina di falsi di Alessandria del secolo precedente raccontata da Gara, era certamente "tollerata" o forse di più, vista la dimensione e la posizione della "zecca dei falsi" in pieno centro città. . . e che dire delle monete imitate in Gallia proprio nello stesso periodo, dove la Moneta publica veniva temporaneamente chiusa .... A questo aggiungiamo che la zecca (moneta publica soltanto... moneta publica lo ricordo è la zecca che conia il solo bronzo e non l'oro o l'argento) di Roma ebbe alla fine del regno di Valentiniano certamente una interruzione.... di quanto non è dato sapere.... ma se questo è vero, per ben più di 7 anni a sud di Ravenna non si vedono coniazioni in bronzo (Roma ricomincia a coniare solo gli AE4 con in monogramma di Ricimero e siamo almeno nel 462...almeno... e Maggioriano conia solo a Milano e Ravenna)... quindi essendo quella del centro Italia un'area abituata alla moneta spicciola, non appare strano che si sia proceduto alla coniazione di una moneta di necessità...autorizzata? tollerata? incentivata? da chi? non è dato saperlo, ma il 455 non è per forza la data ante quem per queste monete.... che a mio avviso non è per nulla scontato assegnare all'Africa. In Africa poi le monete possono essere arrivate in molti modi... pagamenti (essendo una moneta spuria è normale venisse spesa prima), saccheggi, etc etc ... e soprattutto non è facile datarle perché purtroppo essendo assolutamente incerta la datazione dei Domino Nostro, "questi" non possono essere usati per datare "quelle"... la datazione delle Domino Nostro anche se spostata avanti o indietro di 20 o 30 anni, non fornisce poi nessun indizio risolutivo. Anche il "buon senso" non aiuta... perché, ci si chiede, impiegare tutto quello sforzo per spezzare una moneta e riconiarla... di certo era una lamina... forse è vero...forse no ... chiederei... perchè nel ridurre meccanicamente quelle di IV secolo si sprecava tutto quel tempo nel salvaguardare l'immagine imperiale? .... e poi... le imitative di Maggioriano dalla presunta zecca di Aquileia (sempre fondi Cossar) anche lì erano lamine spezzate o monete più antiche battute e poi spezzate.? ho tante domande e nessuna risposta ... anche perché una risposta semplice e che consideri la complessità multipla della cosa, non è per nulla scontato esista saluti Alain3 punti
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Ciao a tutti, visto che leggo sempre con piacere i post sulle monete delle vostre collezioni, ho pensato di dare un modesto contributo con la mia ultima arrivata anche per avere un vostro parere, ho scelto proprio questa moneta perché in pratica l'ho presa per caso, visto che ho iniziato da poco, circa sei mesi, ancora non ho ben inquadrato cosa voglio fare, di base al momento vorrei una moneta per imperatore, con una predilezione per quelle coniate a Roma ma non ho niente contro le provinciali (neanche per le repubblicane se è per questo ma questa è un'altra storia)...e questo ci riporta alla moneta di questo post. Come ho potuto ben presto constatare, alcuni imperatori sono più ostici di altri in termini soprattutto quando si tratta di trovare una moneta da aggiungere alla collezione, uno di questi è appunto Otone, sinceramente al momento avevo rinunciato ad avere una sua moneta, soprattutto un denario, visto i prezzi che ho visto girare ben oltre le capacità del mio budget, ecco però che in una recente asta vedo arrivare questo asse di Antiochia, inizialmente mi ha fatto un pò storcere il naso per via del ritratto che, conservazione a parte, non può certo essere paragonato a quello dei denari di Roma, riguardandolo meglio però la legenda era perfettamente leggibile e il prezzo, almeno in partenza, non era così irraggiungibile...per farla breve ho fatto delle offerte un po' a caso sicuro che non l'avrei mai spuntata visto che c'erano almeno altri due agguerritissimi partecipanti che rilanciavano al volo ogni offerta, arrivati a qualche minuto dalla fine mi sono sbilanciato di qualche euro (letteralmente) rispetto a quanto avrei voluto spendere (Cito il decalogo del buon collezionista: Chi vuole assolutamente un oggetto, riesce ad averlo, ma è certo di pagarlo caro.) e con mia sorpresa l'asta si è chiusa e mi sono aggiudicato la moneta...a quel punto che dovevo fare...ormai il dado era tratto. Perdonate la lunga premessa ma vi assicuro che è stata una sorpresa aver vinto l'asta era l'ultima cosa che avrei pensato, il fatto di averla in collezione mi apre la strada per continuare con gli altri imperatori più o meno relativamente abbordabili, ma ecco la moneta in questione: Otho, Asse, Antiochia, 69 d.C., peso 14,02g, diametro 28,5 mm, rame, RPC.4318 var - McAlee 321 var (metto la foto del sito del venditore perché ancora sono inabile a farne decenti...):2 punti
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Buonasera, sicuramente le foto del taglio sarebbero il massimo, ma anche il peso sarebbe determinate per capire se è un anello applicato in secondo tempo.2 punti
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Ultima mia Cingranella: 1853, simbolo stella a 5 punte e taglio rigato. @giuseppe ballauri, sembra che provengano dalla stessa liberata le nostre Cinque Grana del 53.2 punti
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Sempre a Innsbruck è possibile vedere anche una bellissima mostra di monete romane, che suggerisco vivamente. spero di aver fatto una cosa gradita e scusate la divagazione rispetto al tema principale della discussione. Stessa malattia anche per me. 👍2 punti
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Potrei suggerire per chi avesse voglia e tempo di fare una gita in Austria, a poca distanza da Innsbruck si trova il Museo della Zecca di Hall, con monete eccezionali e il primo Tallero del 1486.2 punti
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Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) > Collector's Choice May 2023 Auction Auction date: 16 May 2023 Lot number: 71074 Price realized: 1,300 USD (Approx. 1,196 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: JULIUS CAESAR. AR Denarius (3.92 gms), Military Mint Traveling with Caesar, 49 B.C. NGC EF, Strike: 4/5 Surface: 2/5. Banker's Mark. Cr-443/1; CRI-9; Syd-1006; RSC-49. Obverse: Elephant advancing right, trampling upon horned serpent; Reverse: Emblems of the pontificate: simpulum, aspergillum, securis, and apex. A stunning example of the ever-popular Caesar "Elephant" Denarius. Struck in the year that Caesar crossed the Rubicon, this type could not come from a more momentous point in Roman history. This piece features a charming pig-like elephant above Caesar's bold and complete name. The reverse is just as well-struck, and both sides are rather nicely centered for the issue. The fields abound with luster that complements the elegant purple-tinted tone. A crescent-shaped banker's mark on the upper obverse field takes nothing away from the piece, and even adds visual interest as it resembles the moon in the background. An enticing example that will undoubtedly appeal to a wide array of collectors. Estimate: $1000 - $1500 ILLUSTRAZIONE: UN FLAMEN DIALIS (SACERDOTE PREPOSTO AL CULTO DI GIOVE CAPITOLINO) RAFFIGURATO SU UN FREGIO DELL'ARA PACIS2 punti
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A volte anche un piccolo gesto fa sì che il morbo della numismatica si possa introdurre nel corpo del giovane ignaro,che" contagiato",dovrà fare i conti con questa " malattia" forever🧟♂️🤣2 punti
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Quindi Gazzettino, workshop sulla qualità delle monete… e poi un momento per i giovani che è’ un po’ uno degli scopi da sempre del Gruppo del Cordusio con la “ moneta donata ai giovani “. Vedremo come in altre edizioni di dare una moneta ai giovani che saranno presenti che sarà un segno tangibile di incentivo e promozione per il collezionismo numismatico. A volte anche un piccolo gesto può valere più di tante parole ..2 punti
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Sono meritati. Analizzi ogni documento storico come se leggessi una semplice pagina di narrativa 😉👍2 punti
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Nonostante la foto microscopica credo di vedere CAES...quindi è un argenteo di Galerio...a dirla tutta non mi sembra nemmeno di Treveri2 punti
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Grazie dell'invito!! Non mancherò!2 punti
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Questo importante dettaglio assieme al doppio contorno indicano direi fuori dubbio che è un artefatto ed anche piuttosto rozzo1 punto
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Ciao a tutti amici, finalmente ho trovato il carlino del 1834: bruttino, lo ammetto, però pagato al prezzo di una pizza e una birra in un negozietto all'estero. Erano anni che lo cercavo senza vederne mai neanche l'ombra, non so se per scarogna mia o perché è veramente raro. Scusate per le foto che son più brutte della moneta1 punto
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Queste piccolezze vengono molto sottolineate da siti di vendita...i soliti discorsi insomma🤷🏼♂️ Poi è chiaro che altri le guardano e danno loro un peso che in realtà non ci deve esser🤷🏼♂️1 punto
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Verissimo. Dovunque io vada,il pensiero fisso della " numismatica del posto" non mi lascia mai! Si tenta sempre di vedere o acquistar qualcosa del posto, ammirar musei del territorio e scoprire altro che non si sa.....è un bel "morbo" sì 😉👍1 punto
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Bentornato Alberto @antvwaIa era ora petronius1 punto
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Sarebbe molto interessante, Carausio è un mio vecchio amore1 punto
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Ciao, visto anche il bordo penso che la moneta sia prodotta per fusione e quindi molto probabilmente non autentica. @Rufiliuscomunica la situazione alla casa d'asta che essendo seria ovviamente riprenderà indietro la moneta o magari prenderai un'altra moneta di uguale importo speso 🙂. ANTONIO1 punto
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Ciao, la tipologia dovrebbe essere la stessa ma non c'è rispondenza per quanto riguarda la legenda di dritto( ne ho trovate anche altre uguali a questa, con delta o altre lettere sotto SC.) 🙂 ANTONIO1 punto
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Credimi, questa moneta sarebbe costata molto meno senza l'errore di battitura Molto grazioso il tuo brockage! Ne ho uno anch'io:1 punto
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Salve chiedo maggiori informazioni in merito alla cartolina in foto! Ringrazio in anticipo. Cordialità1 punto
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Cartolina sotto-affrancata per 10c , non tassata, probabilmente sfuggita al controllo..??1 punto
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Salve chiedo maggiori informazioni in merito alla cartolina in foto. Ringrazio in anticipo1 punto
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Anche per le colonie furono usate le tariffe del Regno, ..5c con non più di cinque parole di convenevoli.1 punto
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Si... in tariffa 5c per cinque parole di convenevoli, altrimenti sarebbe costata 10c il doppio in quella data.1 punto
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Ciao Vero! Le prime bolle riportavano DALMATHIARVM AT CRHOATIARUM DVX, quando ad opera degli ungheresi si persero dei territori in Dalmazia e Croazia, per non subire l'onta della perdita, se la cavarono con ETC. saluti luciano1 punto
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Anche a mio parere non siamo nel range dello Spl, concordo con un BB, magari con un +.1 punto
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Complimenti @Rufilius, hai fatto un bell’acquisto, le monete di Otone sono sempre abbastanza rare.1 punto
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Immagino sia la creatività di Google translator... 😂 Comunque sarei curioso di capire dove sono questi difetti, sarò cieco ma non vedo nulla...1 punto
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Ottimo lavoro dei nostri Archeologi . Per chi conosce poco Roma il Palazzo Della Rovere è un palazzo situato su Via della Conciliazione ed e' conosciuto anche come Palazzo dei Penitenzieri . Teatro di Nerone rinvenuto a breve distanza dal Circo di Caligola suo zio da parte di madre , che porta anche il suo nome per averlo terminato . Il motto d' Italia e in particolare di Roma , dovrebbe essere : "QUI QUAERIT , INVENIT" Lo metterei al centro della nostra bandiera 😊1 punto
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A quanto l'hai presa alla fine ? Comunque premetto che per Otone , cosi come per Pescennio, per avere moneta in bronzo non hai altre alternative che prendere una provinciale, visto che le "ufficiali" erano soltanto denari di argento..1 punto
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...certo le condizioni non sono buone...per il doge la butto li...ma mi sembra proprio veneziana...ne posto una simile... Da dove viene?1 punto
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Molto interessante, anche se apparentemente si tratta di inezie. Intanto i 2 scudi sono sicuramente originali ed entrambi in conservazione molto alta. Sono curioso: come mai hai 2 scudi Pontifici eguali visto che sei più interessato ad altre zecche? Comunque la tiratura ufficiale di tali monete nella zecca di Roma fu di 2860 esemplari. Fu prodotto un solo diritto (la faccia con lo stemma del Camerlengo) ben riconoscibile per la frattura di conio che attraversa la moneta da ore 8 a ore 2 e che traspare sulle lettere S di SEDE e la prima C di MDCCCXXX. Come hai evidenziato i rovesci sono 2: per semplicità ho identificato un altro particolare rivelatore che differenzia i 2 conii, e cioè i raggi che emergono dalla punta dell'ala sinistra della colomba: solo 1 di maggior spessore nel conio in basso (più comune) e 3 nell'esemplare in alto (e uno tangente subito sotto, tutti sottili) di conio decisamente più raro. Il fatto che gli esemplari di 2° tipo apparsi in asta siano tutti in alta conservazione e le caratteristiche dei raggi (più sottili dei rimanenti) mi fa pensare ad un conio (meglio, punzone) rimaneggiato in zecca e ad una tiratura più tardiva, anche se la frattura al rovescio sembra immutata. Very interesting, even if apparently it seems unimportant. First of all, the 2 coins are certainly original and both in very high conservation. I'm curious: why do you have 2 equal Papal Scudi since you are more interested in other mints? However, the official mintage of these coins in Rome was 2860 pieces. There was only one obverse die (the side with the Camerlengo's coat of arms) clearly recognizable by the fracture that crosses the coin from 8 to 2 o'clock and which shines through the letters S of SEDE and the first C of MDCCCXXX. As you pointed out, there are 2 reverses: for simplicity I identified another revealing detail that differentiates the 2 dies, namely the rays emerging from the tip of the dove's left wing: only 1 (thicker) in the specimen below (more common) and 3 in the top specimen (and one tangent immediately below, all thiner than the previous one) decidedly from a rarer die. The fact that 2nd-type specimens in auctions were all in high condition together with the characteristics of the rays (thinner than the others) makes me think about reworking of the 1st die (or better, of the punch) in the Rome mint and a later issue, even if the fracture on the reverse seems unchanged. 1° conio 2° conio1 punto
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Numismatica Ars Classica > Auction 138 Auction date: 18 May 2023 Lot number: 680 Price realized: 19,000 CHF (Approx. 20,988 USD / 19,487 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Trajan, 98 – 117. Aureus 112-114, AV 7.29 g. IMP TRAIANVS AVG GER DAC P M TR P COS VI P P Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. Façade of Trajan's forum showing main entrance flanked by a double colonnade; above, sculptured frieze with three facing quadrigae and two standing soldiers. In exergue, BASILICA VLPIA. C 168 var. (not cuirassed). BMC 509. RIC 257. CBN 685. Woytek 409f. Calicó 1031. Very rare and in unusually good condition for this difficult issue. A bold portrait of fine style, two minor edge marks at four and nine o'clock on obverse, otherwise about extremely fine Ex Gorny & Mosch sale 219, 2014, 394. Many Roman emperors were fond of architecture, and consequently of striking coins with architectural types, but in this regard, we must acknowledge that Trajan was the most prolific of them all. On this aureus we have a depiction of his marvellous forum, represented by the façade of its entrance. It appears as a building of six columns with its central entrance flanked by four distyle shrines, each containing a statue and situated beneath a circular shield. The roof supports an array of statues and statuary groups: in the centre is a facing chariot of six horses; the outermost horses are assisted by standing warriors, and the whole scene is flanked by military trophies and figures of Victory. The forum was dedicated in 112 or 113, the coin types presumably were struck in 115, and the final touches seemingly were completed about two years later. Trajan struck a variety of Imperial coins with architectural reverses, including many with identifiable statues and statuary groups, such as Trajan's equestrian statue and the castellum of the Aqua Traiana. Foremost among his other architectural types are his basilica, the Circus Maximus, the 'Danube bridge,' a hexagonal harbour, a triumphal arch, Trajan's Column, a richly ornamented gateway to Area Capitolina, the temple of Jupiter Victor and an octastyle temple which may be that of Honos, or perhaps the one eventually dedicated by Hadrian to Trajan and Plotina that occupied the end of the forum opposite the entrance depicted on this aureus. Estimate: 15000 CHF ILLUSTRAZIONE: RICOSTRUZIONI DEL FORO DI TRAIANO1 punto
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Stavolta mi sono discostato un poco dalle mie predilette monete piccoline, ma un pezzo "importante", un massimale d' argento, era da parecchio che volevo inserirlo in collezione. Visto le mie modeste finanze non ho cercato un esemplare perfetto, ma una moneta per me ancora gradevole che, ovviamente, aveva un prezzo minore rispetto ai prezzi che il mercato odierno ci ha abituato nelle belle conservazioni. Il Ducatone è una moneta che Carlo Emanuele I cominciò a coniare nel 1587 con quella bellissima moneta che conosciamo come "Centauro", ma poi con l'ordinanza dell'Agosto 1589 si cominciano a coniare i ducatoni con il busto del Duca al diritto e lo stemma inquartato fra il motto FE RT al rovescio. Questa tipologia è stata prodotta per vari decenni, in cui vediamo il Duca invecchiare nel diritto, sino ad arrivare ad un'altra icona sabauda, il Ducatone del Compasso del 1627. Il Ducatone è stata una moneta che ha avuto in quel periodo molto successo, un grosso modulo d'argento coniato in tante zecche e che si può trovare con bellissime rappresentazioni se ci spostiamo dagli stati sabaudi. Ovviamente il piccolo staterello sabaudo, sempre in guerra, non può competere con la bellezza dei ducatoni di Stati ben più ricchi e potenti, ma i busti del duca hanno una bellezza particolare che seguono il tempo che passa e le mode che cambiano e, con le dimensioni veramente importanti di questa tipologia, si possono godere in modo più facile che sulle piccoline a cui sono più abituato! La moneta che voglio farvi vedere è datata 1590 per la zecca di Torino, la più facile da reperire, e spero che la apprezziate come la apprezzo io anche con i suoi difetti.1 punto
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Buon pomeriggio. Ciao Raffaele, traducendo il contenuto di questo link potrai trovare delle informazioni utili a riguardo... https://leyendomonedasnumismatica.blog/2021/11/24/acunacion-a-volante-sin-virola-la-cerrilla/ Praticamente, i tondelli caldi venivano ridotti di diametro - impostando le barre del macchinario con il diametro desiderato - prima di imprimere il contorno in incuso. Un saluto1 punto
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Buongiorno a tutti, mi scuso se ho postato nella sezione sbagliata. Possiedo da tempo questo oggetto. Si tratta di una laminetta di 1.5cmx1.5cm rozzamente decorata con un volto frontale. Da un punto di vista stilistico ho visto alcune analogie con i distintivi da pellegrino, i cosiddetti "signa", placchette chiamate anche "quadrangulae"che andavano cucite su vesti o cappelli a dimostrazione del pellegrinaggio effettuato. Tuttavia nella mia ricerca non ho rinvenuto alcun esemplare simile a questo. Mi rivolgo dunque a voi esperti: che cosa può essere questa placchetta? Grazie.1 punto
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Ti assicuro piu’ che qualcuno ( inglesi, anericani, protestanti tedeschi etc) accidenti a loro ? che fanno lievitare ( eccome) i prezzi le papali sono una serie straordinaria forse la piu’ ampia vista la sua eccezionale estensione, la varieta’ dei nominali e la bellezza delle incisioni.. per non parlare delle medaglie - veri capolavori ( altro che le medaglie inglesi ..) se posso darti un consiglio approfondisci , studia le varie monetazioni, non farti influenzare da idee preconcette o sensazioni epidermiche. C’e’ molto piu’ di quello che appare ...1 punto
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