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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/23 in Risposte

  1. Come condensare in poche righe essenziali quanto si può dire su questo esemplare che è autentico senza alcun dubbio ... 👍 Saluti Illyricum
    2 punti
  2. DE GREGE EPICURI La moneta del post 1 ( e 3) è piuttosto leggera perchè ha molto circolato perdendo peso, e perchè probabilmente era leggera in partenza; i sesterzi di barra di Commodo difficilmente pesano più di 20-21 g. Ed è un rovescio raro.
    2 punti
  3. gpittini

    SC

    DE GREGE EPICURI Visto che è molto consunta e sembra aver perso peso, pur essendo leggerina forse potrebbe essere un dupondio. Lo dico perchè sul secondo lato, quasi del tutto illeggibile, forse a sinistra c'è un residuo di corona, tipica dei dupondi.
    2 punti
  4. Guarda che è vera (o autentica che dir si voglia) e a me personalmente piace anche, la trovo carica di storia.
    2 punti
  5. Le monete della serie VRBS ROMA con la lupa mostrano diversi segni e simboli sul rovescio, sia tra le due stelle in alto, sia sulla spalla della lupa, sia in esergo. Se ti può essere utile ti allego questa pagina di tesorillo.com, molto schematica, ma sempre utile per orientarsi: Type 112 (tesorillo.com) Poi c'e' questo articolo da Academia.edu: CATALOGUE_DES_PETITS_BRONZES_URBS_ROMA_a.pdf Infine questo opuscolo: La_collezione_numismatica_Sabetta.pdf Quanto alla tua moneta, penso si tratti della zecca di Lugdunum in quanto mi pare di vedere dot PLG in esergo. Tra le due stelle si vede qualcosa, ma non si capisce bene. Ho provato guardare in rete altre VRBS ROMA di Lugdunum, ma non ho visto segni/simboli tra le stelle. La "N" si può trovare ad Arelate, ma mi sembra abbia un aspetto diverso. Da appassionato, di più non so dirti. Spero almeno di esserti stato utile. Vediamo lo sviluppo della discussione. Ciao. Stilicho
    2 punti
  6. Vedo che non volete rassegnarvi a perdere... Tutti sono capaci di avere orrori comuni... Allora rilancio con la pagina degli "orrori rari": - FRANCESCO GIUSEPPE - 3 CENTESIMI 1852 MILANO (II TIPO) GRADO "R" - VITTORIO EMANUELE II - 2 CENTESIMI 1861 NAPOLI GRADO "R" - VITTORIO EMANUELE II - 5 CENTESIMI 1861 BOLOGNA GRADO "R2"
    2 punti
  7. Campo della Fiera, il pozzo si apre alle meraviglie. Dai nuovi scavi, i primi tesori Al secondo giorno di scavo, il pozzo medievale restituisce già le sue meraviglie. Lì dove lo scorso anno erano stati trovati quasi 300 vasi integri, sono tornate ad emergere pregevoli maioliche databili tra il XIII e il XV secolo. Prezioso l'aiuto della Società Asso, ente del terzo settore specializzato in questa tipologia di indagini e già nota per i suoi lavori in ambito archeologico – tra cui Pyrgi, Cerveteri e Veio – con il coordinamento di Danilo Leone, docente di Metodologia e Tecniche della Ricerca Archeologica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia che, da lungo tempo, collabora allo scavo del Fanum Voltumnae. I lavori della 23esima campagna di scavi nel sito orvietano di Campo della Fiera continueranno nelle prossime settimane fino a raggiungere il fondo della cavità e vedranno impegnati gli archeologi dell'omonima onlus sino a settembre, su concessione ministeriale, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, da sempre sensibile al patrimonio dei beni culturali, che richiamano università da tutto il mondo. Proprio il ribattezzato "Pozzo delle Meraviglie", collegato al Convento della Chiesa di San Pietro in Vetere, sarà al centro dei rilievi e delle ricerche degli esperti che saranno effettuate quest'anno. "I risultati finora ottenuti – spiega la professoressa Simonetta Stopponi, direttrice dello scavo – documentano l’importanza storica di un luogo che, dal VI secolo a.C., fu sede del santuario federale, chiamato dagli Etruschi Luogo Celeste e dai Romani Fanum Voltumnae, e che continuò a vivere fino al XV secolo". In via di organizzazione, intanto, una nuova, suggestiva, edizione di "Sotto il cielo degli etruschi. Notte Bianca al Fanum Voltumnae" per la conoscenza e la valorizzazione di uno sito straordinario come Campo della Fiera che, evidentemente, non smette di rivelare tesori e bellezze che tanto dicono di un passato remoto. https://www.orvietonews.it/cultura/2023/07/13/campo-della-fiera-il-pozzo-si-apre-alle-meraviglie-dai-nuovi-scavi-i-primi-tesori-103435.html Nuovi scavi a Campo della Fiera, si indaga il pozzo delle meraviglie Al via lunedì 10 luglio la 23esima campagna di scavi nel sito archeologico di Campo della Fiera. Ai piedi della Rupe l'omonima onlus tornerà a scavare fino a sabato 5 agosto e, per altre quattro settimane, da lunedì 7 agosto a sabato 2 settembre, su concessione ministeriale, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, da sempre sensibile al patrimonio dei beni culturali, che richiamano università da tutto il mondo. In questa campagna di scavo continuerà ad essere indagato il “pozzo delle meraviglie” dove, lo scorso anno, erano stati trovati circa 300 vasi integri, dal XII al XVI secolo. Lo scavo verrà condotto dalla società Asso, specializzata in questo tipo di indagini. Si spera di giungere al fondo della struttura. La costruzione non è collegata agli edifici, ma al convento della chiesa di San Pietro in vetere. “I risultati finora ottenuti – spiega la professoressa Simonetta Stopponi, direttrice dello scavo – documentano l’importanza storica di un luogo che, dal VI secolo a.C., fu sede del santuario federale, chiamato dagli etruschi luogo celeste e dai romani Fanum Voltumnae, che continuò a vivere fino al XV secolo”. In via di organizzazione, intanto, una nuova, suggestiva, edizione di “Sotto il cielo degli etruschi. Notte bianca al Fanum Voltumnae” per la conoscenza e la valorizzazione dello straordinario sito di Campo della Fiera. https://www.orvietonews.it/cultura/2023/07/10/nuovi-scavi-a-campo-della-fiera-si-indaga-il-pozzo-delle-meraviglie-103364.html
    1 punto
  8. DE GREGE EPICURI Sempre per gli anglofili, questa bella monetona d'argento (14 g) di Giorgio IV, del 1821. Sì, non è per fetta, ma mi posso accontentare.
    1 punto
  9. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Adriano (117-138 d.C) recante sul rovescio la personificazione della dea Roma seduta, con lancia e scudo appoggiato vicino al trono a sinistra e con la Vittoria sostenuta con mano destra , coniato a Roma nel 123 d.C. Adriano fu un imperatore che governò bene assicurando un lungo periodo di stabilità e prosperità all'impero, limitando le azioni militari più al mantenimento dei territori conquistati dai suoi predecessori e quindi alla salvaguardia dei confini (famoso il cosiddetto Vallo di Adriano, una lunga muraglia con fortificazioni, opera imponente che aveva il compito di impedire alle popolazioni della Britannia di riconquistare quanto loro sottratto) che all'acquisizione di nuovi. Viaggiò moltissimo e trascorse la maggior parte del suo tempo nelle province per rendersi conto di persona di come erano amministrate e come si viveva realmente contribuendo con i suoi interventi, dove vi era necessità, a migliorare la situazione esistente. Uno degli imperatori da annoverare tra quelli che hanno lasciato segni positivi e sicuramente benvoluto dal popolo. La divinità Roma, che era venerata come la protettrice dell'Urbe e di tutto l'impero, fece la sua comparsa sulla monetazione romana tra il lll ed il ll secolo a.C.e tra le varie ipotesi la più probabile sembra attribuirle origini greche. Aveva enorme importanza per I romani della città eterna, ma il suo culto fu incentivato soprattutto nelle provincie con la finalità di avvicinare I suoi abitanti al rispetto ed alla lealtà verso lo Stato centrale, cosa ovviamente molto importante. Da esame diretto la moneta è coniata (spero nel 123), ben centrata, con discreto metallo ed ha svolto egregiamente la sua funzione restando tuttavia ben leggibile 🙂. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm. 3,24 g. RIC 77 Raffigurazione in bassorilievo della dea Roma.
    1 punto
  10. Buongiorno, vi presento questa moneta da 5 marchi 1970, rame/zinco/nickel, della DDR (Repubblica Democratica Tedesca), commemorativa del 125° anniversario della nascita di Wilhelm Conrad Röntgen, scopritore dei "raggi X" ( e di cui quest'anno, ricorre il centenario della morte). Per questa scoperta, Röntgen ricevette il primo premio Nobel per la fisica nel 1901. Röntgen donò il premio in denaro alla sua università e rifiutò di brevettare questa scoperta per motivi morali; non volle nemmeno che le nuove radiazioni prendessero il suo nome, anche se questo avvenne, indipendentemente dalla sua volontà. Al dritto :una rappresentazione schematica di un tubo a vuoto generatore di raggi X Al rovescio: emblema della DDR. Nella foto sotto , Wilhelm Conrad Röntgen . A destra, la prima radiografia del mondo: la mano di sua moglie con un vistoso anello al dito. Questa radiografia è stata ottenuta nel Novembre 1895, pochi giorni dopo la scoperta dei raggi X.
    1 punto
  11. vale la pena poi non restringere troppo il campo a Valentiniano (425-455) perché anche questo può essere fuorviante .... vorrei ricordare, una su tutte, questa "Lacaam 1988 ex Ratto 1930 n 2353" che data almeno al 461...almeno... e si può andare oltre nella ricerca ... Bonifacio, giusto per dirne uno, era morto da 30 anni almeno...
    1 punto
  12. La Marcia di Topolino.
    1 punto
  13. Ciao, totalmente d'accordo su quanto da te scritto 🙂 ANTONIO
    1 punto
  14. Cudazzo utilizza il grado di rarità da 1 a 10, la scala da 1 a 5 viene praticamente raddoppiata dando più sfumature alla rarità, un R3 per il Cudazzo è un R6. Il Traina lo classifica R3, utilizzando la scala sino a 5, ed il Cudazzo segue quasi sempre i suoi gradi di rarità. È una variante, il grado di rarità è relativo, sicuramente non è tanto facile da trovare, io personalmente non ne ho visto nessuno nei vari '58 che ho visto, ma magari mi è sfuggito, non è così facile vedere sempre bene le legende e a volte magari non le controllo tutte bene.
    1 punto
  15. Ma si formerebbero anche delle incrostazioni col tempo difficili da eliminare. Considerate anche questo prima di "sacrificare" le monete e la storia che portano con sé.
    1 punto
  16. Buona sera odjob. Il taglio sembrerebbe consono ma , per il resto (firme ed altri particolari), le foto mi sembrano troppo sfuocate per esprimere un giudizio. Le misure di diametro e peso come sono state effettuate? Mi sembrano troppo esatte in particolare per il diametro che normalmente supera leggermente i classici 37 millimetri riportati dai cataloghi. Peccato per i colpi al dritto , perché da quello che riesco ad interpretare, mi sembra che ci sia lustro e buoni rilievi. Nonostante i colpi comunque mb mi sembra riduttivo. Cordiali saluti. Gabriella
    1 punto
  17. Ciao. Al sicuro in porto. allora: il problema sono gli strati MANOMESSI cioè quelli che hanno subito interferenze successive alla loro creazione. Parte 1. Partiamo da questo principio: qualsiasi sito che ha subito una frequentazione antropica si è formato tramite un susseguirsi di azioni antropiche, appunto, e naturali, quindi da attività di modellazione idrogeologica e di agenti atmosferici e, in certa misura, anche di animali. Prendendola molto alla larga scavando ed asportando strati gli archeologi cercano di capire cosa significhi ogni strato e perché si sia formato, in che rapporto diacroniche/o sincronico è con gli altri strati. questo permette di dare delle interpretazioni e delle ipotesi ricostruttive del sito stesso. ricordiamoci questo mantra: ci si basa sul metodo scientifico stratigrafico per la raccolta di dati e, ci si basa sull’analisi di tutte le evidenze (dati) per un’interpretazione quanto più corretta possibile del sito. Per aiutare gli archeologi, quando possibile, in fase di pre scavo si mettono in atto tutte una serie di strategie volte a fornire agli archeologi le maggiori informazioni possibili sul sito che andranno ad indagare (proprio perché ogni scavo archeologico è un po’ un tuffo nel vuoto… non sai mai cosa puoi trovare) come il survey, la ricerca ed il campionamento di superficie e tramite metal detector che permette a grandi linee di dire cosa ci può essere sottoterra . Tecniche di diagnostica geofisica, di fotogrammetria etc etc C’è tanta scienza si, c’è applicazione del metodo scientifico (a parte che ogni scavo è irripetibile perché si smonta la stratigrafia) ma non è matematica, non so se mi sono spiegato….
    1 punto
  18. bastia

    SC

    prima di III VIR.... io leggo US, forse è tipo questa?
    1 punto
  19. Scoperto un anfiteatro militare romano in Israele, pareti dipinte rosso sangue Un anfiteatro militare dell’Antica Roma. L’archeologia continua a regalarci nuove scoperte. Ai piedi di Tell Megiddo, in Israele, c’era un’enorme base dell’esercito romano, una dimora per oltre 5.000 soldati nella Valle di Jezreel, prima della Legio II Triana e poi della temibile Legio VI Ferrata (la legione corazzata). È l’unica base legionaria a grandezza naturale del suo genere mai trovata nell’est dell’Impero Romano, databile al II secolo d.C. Il campo “Legio” è stato riscoperto in un sondaggio nei primi anni 2000. Ora, nel caldo torrido della stagione degli scavi estivi del 2023, gli archeologi israeliani hanno scavato i suoi “principia”, il centro di controllo e il cuore del campo, il cimitero e il anfiteatro. Non era per il divertimento ma un anfiteatro militare Questo non era un anfiteatro per il divertimento e la cultura. Si trattava di un’arena militare, situata in una ripida vasca ovale scavata nella roccia e circondata da muri di pietra suggestivamente dipinti di rosso sangue. La scoperta è stata pubblicata dal quotidiano israeliano “Haaretz”. In un certo senso la base dei legionari non aveva un anfiteatro, ne aveva due. Gli archeologi che hanno scavato tra i campi di ceci del kibbutz Megiddo hanno individuato due fasi di questa struttura monumentale: una più piccola, precedente, e una successiva, ampliata. Situato su un lato dell’accampamento, era chiaramente un “ludus”: un campo di addestramento per soldati e/o gladiatori per praticare le arti delle armi e delle armature, spiega il direttore degli scavi, Yotam Tepper. Questo edificio era, forse non a caso, vicino al cimitero del campo. La tonalità cremisi delle pareti È stato nel corso della scoperta dell’ingresso monumentale dell’anfiteatro e dei resti della sua pavimentazione e delle pareti che gli archeologi si sono resi conto che esistevano due fasi distinte: quella precedente, più piccola e quella successiva, più grande. La tonalità cremisi delle pareti è dedotta da resti di vernice sui blocchi di pietra. Le ricerche degli archeologi israeliani per svelare i segreti di Legio continueranno anche con l’aiuto del radar che penetra nel terreno. https://www.secoloditalia.it/2023/08/archeologia-scoperto-un-anfiteatro-militare-romano-in-israele-pareti-dipinte-rosso-sangue/
    1 punto
  20. Altro esemplare senza T Sono convinto che se tutti i collezionisti controllassero gli esemplari presenti nelle loro collezioni qualcuno in più salterebbe fuori, ma resta una variante rara.. Non è dello stesso conio di quella di Pier, quindi vuol dire che sono stati preparati più di un conio del diritto con quell'errore!
    1 punto
  21. tormentone dell’inverno del 1984
    1 punto
  22. A me sembra buona, peso ok, nulla di sospetto al taglio, i fert sembrano buoni, certo il dritto h18 un po usurato (effetto foto ?) sul collo. Comunque un bel MB lo prende tutto, pezzo raro sui 500€ .
    1 punto
  23. Guarda qui https://en.numista.com/catalogue/pieces724.html
    1 punto
  24. Buongiorno @piergi00 e @savoiardo, ho trovato questo 2 denari 1758:
    1 punto
  25. A febbraio, l’Autorità supporto alla stabilità della Libia, principale istituzione di sicurezza della Tripolitania, la regione libica occidentale, aveva recupero un’altra Lupa capitolina precedentemente trafugata da un museo di Tripoli. Il ritrovamento era avvenuto in particolare nella città di Gharyan. https://www.agenzianova.com/news/libia-ritrovata-a-bengasi-una-statua-in-bronzo-della-lupa-capitolina-trafugata-negli-anni-70/amp/
    1 punto
  26. La prima domanda da farsi credo non sia quante ce ne sono ma a cosa servissero. Le bolle servivano appunto per "bollare" un documento, per autenticarlo. La cosa davvero preziosa non sono le bolle ma semmai i documenti che accompagnavano. Inoltre trovo pericoloso questo, per fortuna di nicchia, collezionismo, perchè spinge persone senza scrupoli a privare documenti delle rispettive bolle. La rarità può essere collegata alla lunghezza o meno di un determinato pontificato.
    1 punto
  27. Chiedo venia. Non ho fatto foto. ma a me, come avevo già detto, l’esposizione piace. È una piccola scoperta di frammenti e visioni un po’ come si scendesse , ma al contrario, come un sub e ci si trovasse davanti ad un rinvenimento meraviglioso. la statua poi a me piace. un museo si giustifica quando hai soldi, vuoi lasciare il reperto a disposizione del turismo e della popolazione dell’isola. consideriamo che siamo in una zona densamente abitata in età romana ma con resti non così monumentali… ad ilovik, e nella disabitata isola di s. Pietro, che stanno a sud di lussino, cammini sulla ceramica romana, ci sono scavi ad Ilovik, che non son riuscito a vedere, ma non è sta grande attrazione. il muoseo, in pieno centro, è molto visitato e mette un forte accenno sui tesori nascosti ed ha una chiara funzione didattica che spiega traffici e rotte. per la datazione non è certa mancando stratigrafia ma ci sono le analisi dei resti di un nido di topo rinvenuto all interno della statua. scusate ma ora siamo in navigazione con vento incazzato.
    1 punto
  28. In fatto di chiavi il massimo che si può vedere penso siano le chiavi antiche romane, ma per normative e prezzi mi basta ammirarle nei musei. Ciao.
    1 punto
  29. per ora non era in vendita, speriamo ci ripensi
    1 punto
  30. la classica chiave dall'inconfondibile suono... CLANK CLANK CLANK
    1 punto
  31. 1991 Federico Salvatore (1959-2023)
    1 punto
  32. Prima di decidermi a far pare attiva della community ho passato anni a leggere ogni post, discussione ecc. ... salvando una buona parte dei contenuti. Per imparare non è mai troppo tardi e non si è mai troppo vecchi. 😉
    1 punto
  33. Sono andato a fare un piccolo controllo veloce. Sul Serafini ci sono tavole con bolle da A a S (17) con un insieme di immagini di 205 (salvo errore). Bolle molto più utilizzate nei secoli più antichi.
    1 punto
  34. Bisognerebbe andare a fare un conto sul Serafini, ma il numero è molto elevato e non del tutto esauriente.
    1 punto
  35. Buongiorno amici, volevo mostrarvi questa simpatica curiosità. Zecca di Antiochia, RIC 34. Buona domenica a tutti.
    1 punto
  36. Di questi giorni, 50 anni or sono, ho camminato per la prima volta tra i resti di Paestum e da allora lo ho fatto ininterrottamente, in Estate, per i successivi 37 anni . E' oggi il giorno di quella ultima visita di 13 anni or sono, che ricordo con 3 fotografie di allora, del monumento per me più bello, raro ed interessante . Raro per le inconsuete 9 colonne sul fronte principale e per la cella bipartita, interessante per il pieno stile arcaico nelle colonne del peristilio con accentuata entasi dei fusti ed echini larghi ed appiattiti nei capitelli . Di quello un tempo nominato 'basilica' ed ora Heraion 1, unisco dalla rete una pianta .
    1 punto
  37. Alcuni esemplari sfregiati a scopo satirico sono comparsi anche in una recente asta Varesi.
    1 punto
  38. Bronzo di Otho (Alessandria d’Egitto) che raffigura al dritto la testa laureata di Otho e al rovescio un canapo in piedi e l’iscrizione LA (anno 1) (British Museum, London (UK)). Province Egypt City Alexandria Region Egypt Reign Otho Obverse inscription ΜΑΡΚ ΟΘΩΝ ΚΑΙΣ ΣΕΒ ΑΥΤ Obverse design laureate head of Otho, r. Reverse inscription LΑ Reverse design canopus standing, r. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/108407 apollonia
    1 punto
  39. A me è capitato di aver problemi con un asta di Londra, per fortuna grazie a PayPal ho avuto il rimborso. La stessa cosa mi è successa con un' asta italiana, ma quasi sempre è assicurata per cui acquisto in tranquillità.
    1 punto
  40. la moneta non ha oggettivamente nulla di particolare, questo se mischiata a altre... il fatto che abbia un luogo di ritrovamento, certamente le dà più valore perché potenzialmente la definisce "in contesto", quindi anche se non sono esperto di collezionismo, per qualcuno potrebbe avere un maggior valore...diciamo un valore aggiunto certo, va detto che non la definirei proprio "in contesto" perchè una sparsa in spiaggia il contesto non ce l'ha più di tanto... mi spiego... viene dal mare per una mareggiata? c'è un relitto vicino? ci sono resti di altro tipo nelle vicinanze? cocci? resti di mura? etc etc etc .... per assurdo uno potrebbe averla presa e poi messa lì per fingerne un ritrovamento (anche se mi pare assurdo perchè di norma non ne vale mai la pena) insomma...sulla questione "valore" sono abbastanza ignorante sulla questione "contesto" vorrei saperne di più, perchè così è utile solo dal punto di vista "geografico" saluti Alain
    1 punto
  41. Lo stile è bizantino, mi sembra Tiberio II Costantino , decanummo
    1 punto
  42. Buongiorno a tutti e Buona Domenica, Estate 2023 esattamente 225 Anni fa sempre in Estate nel portamonete di un Partenopeo era dolcemente adagiata la mia piastra da 120 Grana 1798 Ferdinando IV. Nella stessa Estate a km di distanza... Estate 1798 Napoleone Bonaparte viene mandato dal Direttorio in Egitto con 38 mila uomini per ostacolare le navi inglesi verso l'India e anche per allontanarlo dalla Francia perché il generale stava acquisendo molto successo tra il popolo. Napoleone sconfisse l'esercito mamelucco e s'impadronì del paese. Eventi che da lì a poco interesseranno il nostro Partenopeo e non solo... Saluti Alberto
    1 punto
  43. Perchè danno una stima falsata del valore di un determinato oggetto. Mai comprati e mai voluti avere. Sono del genere "ti piace collezionare facile"? Preferisco seguire le aste e rendermi conto personalmente del valore reale di un determinato pezzo.
    1 punto
  44. Ciao a tutti! Di questa moneta se ne è già parlato (2 EUR Carlo Magno / Karl der Große), ma per me è stata una piacevole sorpresa vedere come i rilievi dell'immagine sul D sviluppino un caleidoscopio di luci e ombre, dipendentemente da come viene illuminata. Ho speso un po' di tempo per fare qualche foto che ne risaltano le proprietà: + al centro il monogramma che il Carlo si faceva scrivere - in quanto analfabeta - e che completava con un Vollziehungsstrich, cioè un tocco finale (la "y" al centro del rombo). Il motivo è preso dalla cappella Palatina del duomo di Aquisgrana: Ade! Njk =============== Per l'archivio: Germania BRD / 2 EURO Data di uscita: 30. März 2023 Tiratura A 4.000.000 (25.000 / 30.000) D 4.200.000 (25.000 / 30.000) F 4.800.000 (25.000 / 30.000) G 2.800.000 (25.000 / 30.000) J 4.200.000 (25.000 / 30.000) per la circolazione (ed in blister)
    1 punto
  45. Il termine corretto è fornito, o condiviso. Questo che hai definito intrallazzo strano non ha niente di strano e tecnicamente si chiama pooling, una pratica comune fin dalla nascita dell'euro in contante unitaro: se per qualunque motivo uno stato ha necessità di monete nuove gliele può anche passare un altro (al costo facciale, ovviamente) e le mette in circolazione. Il risultato finale è lo stesso, come se fossero state prodotte ed emesse localmente. Un esempio particolare che noi italiani conosciamo bene è quello citato da fagiolino, la circolazione degli 1 e 2 cent austriaci: visto che in Italia come in altri stati si è deciso di non produrre più le 1 e 2 cent se ne vogliamo mettere lo stesso in circolazione locale ce le facciamo dare dall'Austria. Come puoi notare da quanto scritto da Rossano questo meccanismo è molto battuto dai gomblottari di professione, quindi vediamo per sicurezza di chiarire sinteticamente qualche punto: "Da un punto di vista tecnico invece dice una cosa piuttosto significativa, che l'euro come moneta unica in realtà non esiste. ogni paese usa e contabilizza il proprio euro nazionale, che ha solo un cambio fisso con le altre," Classica farneticazione in voga negli anni 2000, dopo la messa in circolazione del contante in euro. Naturalmente non esistono "euro nazionali" e la loro contabilizzazione e uso sconnesso, anche perchè come ben sappiamo le entità che emettono l'euro sono due differenti (come in quasi ogni paese al mondo): gli stati per le monete e la banca centrale per le banconote. Nella fondazione dell'unione monetaria gli stati dell'eurozona dell'epoca hanno deciso di comune accordo di istituire una valuta in cui... "soprattutto le decisioni circa le politiche monetarie [sono] prese dall'unico organo sovranazionale, la BCE." Il che contraddice già di per sè le precedenti affermazioni sull'esistenza di fatto di diversi euro. La politica monetaria della valuta è una, centralizzata, com'è ovvio che debba essere. "Il quadro dell'emissione monetaria, con ogni paese che emette e gestisce le proprie monete, contrassegnate dalla faccia nazionale," Visto che con pochissime eccezioni tutte le valute del mondo sono emesse in moneta dallo stato (in genere dai ministeri delle economie) e in banconota dalla banca centrale è normale che le monete di un'unione monetaria possano anche avere una faccia diversa, ma ciò non cambia la sostanza: quelle monete e quelle banconote, indipendentemente dalla grafica di una faccia, sono per volontà e legge degli stati membri una valuta sola con una gestione sola. Non a caso in UE gli stati determinano le caratteristiche tecniche comuni delle monete (e anche delle banconote) ma è la BCE che calcola quante bisogna emetterne per garantire la normale circolazione. "rende visibile cioè il vero sistema di funzionamento dell'intero euro. A ben vedere anche le banconote hanno il contrassegno nazionale, che è la prima lettera del numero di serie." Rende visibile cioè che non va data retta alle balle complottiste, anche quelle fuori moda, perchè fa male alla mente e al corpo come fumare o drogarsi. Ad esempio, a ben vedere le banconote non hanno più da un pezzo neanche il contrassegno nazionale, in quanto nella serie Europa la prima lettera indica la stamperia e non più lo stato in cui la banconota è stata emessa (che è diverso dal caso delle monete, perchè l'ente emissore delle banconote è solo la BCE). Un cenno anche al TARGET2 e assurdità varie applicabili ad esso: si tratta del sistema di regolamento lordo in tempo reale adottato in eurozona e oltre (ne fanno parte anche stati UE che ancora non adottano l'euro), come ne hanno tutti i sistemi bancari del mondo. Lo dico perchè la definizione di "complesso ed oscuro", che vuol far pensare al solito complotto in azione, è attributo caratteristico della modalità di pensiero in cui tutto quello che non piace è sempre "oscuro", "fumoso", "non chiaro", "narrazione ufficiale" ecc. Calcolarlo alla perfezione è impossibile, anche perchè non si poteva prevedere l'entità delle speculazioni dei commercianti sul changeover e il livello esatto dell'inflazione che si sarebbe avuta quest'anno.
    1 punto
  46. Buongiorno amici Genovesi, ci capite qualcosa? Grazie
    1 punto
  47. Beh, direi che hai puntato una bella moneta! Prima di tutto, la catalogazione di Roma Numismatics, era totalmente sbagliata. Il RIC 209 è un Sesterzio con al rovescio CONCORDIA EXERCIT o EXERCITI. Secondo: la moneta è sostanzialmente un inedito, in quanto il rovescio CONCOR MIL corrisponde soltanto con un antoniniano di Milano. Terzo: il peso, 7,29g, è veramente basso. Quarto: la totale assenza del SC, come già notato. Direi che a somme fatte, più che a un sesterzio, siamo di fronte ad un medaglioncino...ecco perché è volata alle stelle...resta solo da capire se è mistura oppure bronzo, ma direi che è un'informazione superflua... :D
    1 punto
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