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  1. ARES III

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/23 in Risposte

  1. bellissimi gli esemplari proposti.. è già una fortuna poterli ammirare in foto.. figuriamoci possederli😊, ringrazio @r.tino per averli condivisi.. Nel mio peregrinare il destino ha voluto che mi toccassero queste.. a cui sono molto affezionato
    6 punti
  2. Serie completa di 4 francobolli della serie "St. John the Baptist, Patron of the Order" del 1967 di Malta. Sono 4 raffigurazioni di San Giovanni Battista di altrettanto 4 famosi pittori nostrani: Tiziano (1 scudo), Botticelli (20 grani), Donatello (10 grani) e infine Pinturicchio (5 grani). Come non rimanere affascinati dai colori, dalla cultura e dall'arte che è contenuta in questa serie? Valore economico: molto meno delle spese di spedizione. Valore per occhi, cuore e mente: incommensurabile!
    4 punti
  3. Concludo la mia ricognizione nelle monete da 2 Lire di Vittorio Emanuele III con questi Buoni in Nichelio pressoché puro (990/1000) la cui conservazione è messa a dura prova dalla morbidezza stessa del metallo di cui sono composti. Anche qui ho utilizzato una visione d'insieme che, mi sembra, sia stata trovata interessante dai tanti che hanno visionato le mie precedenti discussioni sulle 2 Lire "Aquila sabauda", "Quadriga veloce" e "Quadriga briosa":
    3 punti
  4. Questa devo proprio farvela vedere : più di sette etti di bronzo monetato ,praticamente la ruota di un triciclo...
    3 punti
  5. @ARES III Primavera. Stavamo scavando in un'area esterna alla parete della navata dx di una chiesa cimiteriale romanica che sussisteva su precedenti resti di chiesa altomedievale, sempre con funzione cimiteriale. Affrontiamo la collega ed io un'enorme fossa comune databile approssimativamente alla peste manzoniana contenente almeno un centinaio di corpi, ovviamente scheletrizzati, che tagliava a metà tutti gli strati attorno dal muro della basilica alla strada continuando sotto di essa. Dopo diversi giorni avevamo estratto, siglato, documentato, disegnato tutto ne avevamo davvero abbastanza di ossa alla rinfusa e ci siamo allo scavo del resto del sito io a sx della fossa e lei a dx. Dopo alcuni giorni arriviamo a strati altomedievali (da rimarcare tomba genericamente di età medievale contenete inumato senza corredo con evidente segno di arma bianca inferto da dx a sx e dall'alto verso il basso che ha provocato importante frattura della zona frontale e parietale sx) e mi sto dedicando ad una piccola tomba a cassa litica estremamente emplice e rudimentale nelle fattezze. Il riempimentoi era costituito da un corpo piuttosto minutomolto ben conservato nella parte superiore del tronco, con alterazioni nella parte inforiore fino alla quasi competa disgregazione della parte dalle ginocchia in giù. pulendo tra le ostole verso il bacino mi imbatto in una forma chiara che non dovrebbe esserci. vado avanti a sgorbia e mi accorgo che la macchia polverosa biancastra ha la forma di un corpo in posizione fetale. Le cartrilagini del feto si erano mineralizzate a contatto col terreno (non ricordo minimamente il contenuto se acido o alcalino di quell'argilla) lasciando la traccia del corpicino. Ecco... mi ha davvero emozionato e rattristato individuare quella ragazzina (molto giovane dalle suture sagittale, coronale e lambdoidea. non ne so quasi nulla ma sicuramente ben più giovane dei 20 anni) ed il suo piccolo già in stato avanzato di crescita. Nessun corredo, era una tomba povera. Ma la deposizione era molto curata e si vedeva lo sforzo di costruirle una casa per l'aldilà la più dignitosa possibile. O magari mi sono fatto un film io Si parla tanto dei grandi nomi della storia ma alla fine quelli che la storia la vivono e la fanno, incoscientemente nella vita quotidiana. sono questa ragazzina e l'uomo "spadato".
    3 punti
  6. Si tratta di conio stanco, specialmente sulle monete del 1942, dove puoi osservare come i numeri della data 1942 XX appaiono "impastati" e non ben definiti, come del resto i particolari dello stemma, della corona e del fascio. Allo stesso modo le lettere della firma "Romagnoli" sono evanescenti. Sono "difetti" comuni negli spiccioli della serie Impero, non aggiungo nulla al valore, che non é altro che quello storico. saluti
    3 punti
  7. Buonasera e un ringraziamento a tutti per aver dato il vostro parere riguardo al pezzo d'apertura. Non mi sono espresso fino ad ora perché ero alla ricerca, come già anticipato di un conio del rovescio identico al 12 Carlini con data "ritoccata". L'ho trovato finalmente e posso affermare con assoluta certezza che si tratta di un 1809. Osservando il rovescio dell'esemplare che vi farò vedere, capirete anche perché è stato ritoccato malamente.
    2 punti
  8. 15 gennaio 1950 Fiorentina – Juventus. Ultimo minuto di gioco, il risultato è inchiodato sullo 0-0 ma la Fiorentina continua ad attaccare per trovare la rete del vantaggio. Il momento decisivo della partita è il lancio lungo del difensore Magli verso Egisto Pandolfini, la stella della Viola. Tra lui e il gol c’è solo Parola che si esibisce in un colpo che sarebbe diventato storico anche grazie alla fotografia di Corrado Banchi, fotografo di guerra prestato al calcio. E’ un attimo che diventa leggenda: il gesto stilisticamente perfetto, la gamba sinistra piegata ad accompagnare il movimento, la destra tesa a mostrare la forza e poi il pallone colpito di collo. Nasce la rovesciata di Carlo Parola, l’ideale massimo di bellezza calcistica, il sogno di ogni calciatore. È l’essenza del calcio, lo spettacolo della forza e dell’armonia. Dal 1965 diventa un’icona di stile Sugli spalti c’è un ragazzo che si innamora di quel gesto tecnico, è modenese e decide di acquistare i diritti di quella foto: si chiama Giuseppe Panini e farà diventare la rovesciata di Parola il simbolo delle sue raccolte di figurine. Un gesto improvviso, istintivo e magicamente romantico destinato a diventare immortale. La leggenda di Carlo Parola rimarrà impressa per sempre nella mente di milioni di ragazzini italiani che hanno fatto almeno una volta la raccolta di figurine Panini.
    2 punti
  9. Potendo farlo sarebbero da acquistare entrambe . Tramandano entrambe fatti militari , la prima in in Gallia , la seconda probabilmente la guerra contro Pompeo con al rovescio strumenti pontificali , carica che Cesare ottenne nel 63 a.C. , a cui teneva moltissimo , famosa la sua frase detta prima dei risultati elettorali : "Oggi mi vedrai tornare o pontefice massimo o esule"
    2 punti
  10. Salute e complimenti a tutti Non voglio fare il prezzemolino,ma @r.tino sign Roberto,posso assicurare ,visto il carattere gioioso e burlone(nel senso buono del divertente) di @El Chupacabra,che si trattava veramente di una battuta non piccata,con tanta di emoticon. 😉 Faccio ciò perchè sarebbe un peccato un fraintendimento npn fondato. Pardon ma mi sentivo così di agir👍 Saluti e di nuovo complimenti a voi😎
    2 punti
  11. Non sia mai che in una mia discussione qualcuno completi l'esposizione senza che io abbia detto la mia:
    2 punti
  12. Salute a tutti gli amici del forum. Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi la prima moneta-prova della mia collezione. Come da titolo, trattasi del progetto del 3 centesimi 1806 zecca di Milano. Facente parte delle prime coniazioni eseguite all'indomani dell'incoronazione di Napoleone come Re d'Italia, di questa tipologia esistono alcune varianti per quel che riguarda la realizzazione del taglio. Quella in mio possesso presenta una serie di foglioline di lauro in rilievo e viene catalogata come R4 da Luppino nel suo "Vento Napoleonico" (rif. PP790). Nonostante si tratti di monete-prova, i pochi esemplari giunti fino a noi presentano spesso evidenze di avvenuta circolazione. L'esemplare in mio possesso, lungi dall'essere classificabile come FDC, presenta comunque dei rilievi in buona conservazione e non mostra particolari difetti di conio. Punto debole è, purtroppo, la patina (su cui qualcuno è intervenuto maldestramente) ma spero che con il tempo migliori. Detto ciò, ne approfitto per augurare a tutti voi un buon Ferragosto. Mando gli auguri anche a Napoleone, che domani è il suo compleanno P.S. L'ho acquistata come PCGS MS63 ma a mio avviso è uno SPL. Ovviamente lo slab è già finito nel cestino della plastica.
    1 punto
  13. Senza voler incorrere nelle ire dei moderatori, mi permetto di segnalare questa community di amanti di monete tardo imperiale che ho da poco contribuito a fondare su Facebook. Si tratta di un gruppo privato, cui partecipano soprattutto Amici, e che annovera al suo interno tanti esperti internazionali di monetazione del Basso Impero. L’obiettivo è chiaramente la condivisione di monete, ricerche e trovare nuovi spunti di riflessione. https://www.facebook.com/groups/263302236477058/?ref=share_group_link&exp=7ffb Vi aspettiamo!
    1 punto
  14. Dopo i casini combinati fatti fare almeno uno sconto! Spedizione gratuita! 🤣
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  15. I francobolli cecoslovacchi sono tra i più belli del mondo, ad oggi una collezione di Cecoslovacchia è sottovalutata anche come costi. La consiglio vivamente e ne consiglio lo studio approfondito, potrebbe dare molte soddisfazioni.
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  16. Nel suo commento la sensibilità del vero collezionista che parla di "emozioni" .. ciò la colloca in quella élite culturale oggi sempre più rara. E stato un piacere leggerLa.
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  17. ma @Alberto92 ha chiesto l'identificazione, non un parere sull'autenticità! 🤣 SEVERVS PIVS - AVG BRIT Testa laureata di Settimio Severo a destra Severus Pius Augustus Britannicus VICTORIA-E - BRIT. Vittoria seminuda in piedi frontalmente, con lo sguardo rivolto a destra, che regge una palma e attacca uno scudo a una palma. "Victoriae Britannicae" (Alla Vittoria Britannica). R(iproduzione)IC 336 Servus, Njk
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  18. Complimenti per i quadretti condivisi, in queste conservazioni sono sempre un piacere per gli occhi.
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  19. Credo che una passione non vada in vacanza, è qualcosa di viscerale che ti segue (o ti perseguita, a seconda dei punti di vista). Quindi se ti trovi davanti un espositore, una ciotola, ... sei costretto a fermarti anche se non ti interessano tipologicamente quelle monete, ma un'occhiata la dai! Anche perché si spera sempre in un ritrovamento...in un colpo di fortuna! E qualche volta è anche accaduto. Quindi se ci si imbatte in un mercatino non facciamo gli schizzinosi e da uomini duri iniziamo a rastrellare bancarella per bancarella... Non so quante volte ho macinato sotto il sole chilometri per niente... Ma il bello è questo: se fosse tutto facile che gusto ci sarebbe ?
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  20. Che il 9 è rifatto lo vedo benissimo,e non solo il 9,ma oltre a vedere lo scempio causato sulla moneta tu riusciresti a distinguere un conio del 9 da quello del 10?... Perché oltre alla data in corsivo o in stampatello ci sono anche altre differenze nei due coni,quindi a me non serve guardare principalmente la data per distinguere i due coni... Comunque se siete convinti che si tratta di un 10 trasformato in 9(che poi non ne capirei il motivo) a me va bene così,se ho voluto fare delle precisazioni l'ho fatto solo per quei collezionisti alle prime armi che potrebbero essere confusi da certe affermazioni... Buon proseguimento...
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  21. Non la prenderei, perchè CAESAR vorrei leggerlo meglio.
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  22. L' acquisto da parte del collezionista, avrà sicuramente documenti che possano consentire il tracciamento dell' origine del reperto .
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  23. confermo l'attribuzione ad un membro della gens Metellia: o L. Caecilius Metellus Delmaticus (figlio di Q. Metello Calvo) che fu Console nel 119 a.C. o suo cugino L. Caecilius Metellus Diadematus (secondogenito di Q. Metello Macedonico) che fu Console nel 117 a.C. e i cui tre fratelli batterono tutti denari. Le sue monete sono contrassegnate con una testa di elefante, forse un riferimento alla cattura degli elefanti di Asdrubale nel 250 aC da parte di L. Caecilius Metellus. (fonte: gabinetto numismatico British Museum RRC 262, p.287.) Più in generale la moneta è attribuita al diadematus: https://numismatica-classica.lamoneta.it/riepilogo/R-G172 Dietro la testa il simbolo di valore, come accennato da Arka : XVI in nesso. Il Denario che nasce come moneta da X assi in una data discussa nel corso del II sec. a. C. subisce una ritariffazione ed il suo valore fu posto a 16 assi; la differenza fu indicata anche con il cambiamento del simbolo che da X divenne XVI, prima in esteso poi in nesso Per alcune info storiche sui metelli cfr anche: https://www.academia.edu/44691946/L_Cecyliusz_Metellus_Dalmatyński_cos_119_ cfr anche i seguenti post di @L. Licinio Lucullo
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  24. IO sarei più interessato al secondo esemplare con contromarche/contrassegni, come li chiama lo Gnecchi. https://it.wikisource.org/wiki/I_contrassegni_sulle_monete_della_Repubblica_e_del_principio_dell'Impero
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  25. Non saprei dire, non possiedo l'Attardi...
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  26. Questo francobollo ha macchie di ruggine dove contrassegnato giallo. La ruggine dovuta all'umidità è un fungo 🍄 che con il tempo potrebbe intaccare tutto il francobollo distruggendolo. Và tolta ! Purtroppo in questo caso perderai il frammento cartaceo.. ma pazienza non è di valore nel nostro caso, infatti la pulizia va valutata caso per caso. Io sono sempre dell'opinione di mantenere qualsiasi traccia di annullo e di togliere e lavare il meno possibile. Questo francobollo affinché non viene pulito andrebbe isolato dagli altri.. il fungo può contagiare i sani.
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  27. Per la pulizia andremo per gradi e a seconda del materiale che intendiamo pulire . Per il francobollo contrassegnato con la freccia io farei in questo modo. ... Il primo metodo è il classico bagnetto che si fa per staccare i francobolli da supporto cartaceo. In un piccolo contenitore mettere dell'acqua tiepida ed aggiungere un mezzo cucchiaino di bicarbonato di soda, mischiare affinché il bicarbonato si sciolga ed immergere con una pinzetta il francobollo. Lasciare per una decina di minuti.. a questo punto vedrete che il francobollo che è fatto di una carta diversa si staccherà o inizierà a staccarsi dal frammento cartaceo. Non forzare l'operazione in quanto il francobollo in questa situazione è molto delicato. .. generalmente si staccano da soli, questo vale per il francobollo in foto, altri francobolli.. alcuni stranieri o i moderni si staccano con molta difficoltà. Tutta questa operazione va fatta usando una pinzetta filatelica. Una volta staccato sempre con la pinzetta immergere il francobollo in altro contenitore dove abbiamo messo dell'acqua fredda per il risciacquo. .. dopo qualche secondo in acqua pulita adagiare il francobollo su un tovagliolo di cotone spostandolo e capovolgendolo di tanto in tanto in posizioni del tovagliolo non bagnate per l'asciugatura. Dopodiché lasciarlo sul tovagliolo anche un paio d'ore . Non mettere il tutto al calore della luce solare o altra fonte di calore rischierebbe di arricciarsi. Dopodiché prendere un piccolo foglio di carta da forno piegato in due e in mezzo ai due lembi mettiamo il nostro francobollo, .. il tutto verrà messo in mezzo ad un libro che metteremo in orizzontale su un piano con sopra qualche librone pesante. Il nostro eroe sarà pronto il giorno successivo, asciutto , lavato , disinfettato e stirato pronto per l'album. Questo è il metodo più semplice che proverei su quel particolare francobollo, ..poi ce ne sono altri un pochettino più invasivi che vedremo successivamente nel caso il nostro bagnetto non abbia sortito l'effetto voluto.
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  28. TOV mi pare semplicemente un errore di incisione non naturalmente speculare sul conio.
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  29. In età romana gli aryballoi sono soprattutto in vetro,notevole un'esemplare a Brescia ma Ve ne sono un po' dappertutto..
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  30. In genere l'essere umano ha bisogno di simboli, giusto pensarci molto molto bene prima di farne uno . Devo dire che però apprezzo molto un giovane che non si è tatuato tanto per farlo ed ha evitato di seguire il gregge ,lo sento vicino come quando a quattordici anni decisi di non fumare mai ,capendo che molti cominciavano perché lo facevano gli altri e per "emanciparsi",io sul piatto preferivo buttare un ragionamento piuttosto che un ipoteca sul cancro.
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  31. Ricordiamoci che la vita è come un metro. E la vita media è di 80 anni, metti il metro sopra il tavolo , dai cento togli 20cm e adesso togliete gli anni che avete, quanto vi resta? Sarebbe meglio prendere la vita con qualche battuta e risata di più e gli anni che ci restano passeranno meglio.
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  32. Che peccato non capire che era una semplice battuta... Non sarà stata al top come le sue monete, ma non voleva certo offendere nessuno. Del resto che volesse essere niente di più che un piccolo scherzo l'avevo messa in corsivo e fatta seguire da un'emoticon. Mi avrebbe - forse - infastidito se avesse denigrato gratuitamente le monete più decenti raccolte da me in tanti anni con tanto impegno e con tanta fatica. L'invidia "suggerita" dalla battuta voleva essere un complimento privo della piaggeria che a volte accompagna l'esposizione di certi "tesori". Come tu hai capito le mie intenzioni, spero che la maggioranza di chi legge sia in accordo con te. Per gli altri sono dispiaciuto.
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  33. Purtroppo non ho Facebook... 😢 Ed è la prima volta che mi dispiace. Arka Diligite iustitiam
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  34. È arrivato stamattina un pezzo da novanta della serie imitativa Fabatus. Quanti anni ti ho aspettato!
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  35. Come da titolo, vi mostro oggi un interessante ibrido imitativo che accoppia un dritto di Vittorino a un rovescio di Aureolo in nome di Postumo. Si tratta di una moneta singolare, estremamente rara e curiosa: personalmente è la prima volta che vedo un imitativo ibrido di Aureolo e, onestamente, anche un imitativo di Aureolo (al di là che sia ibrido o meno). Purtroppo la moneta, transitata presso un noto venditore iberico, non è in mio possesso (ha raggiunto come da aspettative una quotazione più che ragguardevole) e l'unica foto di cui dispongo è solamente quella dell'inserzione di vendita: D\ (IM)P C VICTORINVS PF A(VG) R\ CONCORD EQVIT, /S 2,9 gr - 19 mm - or. assi h6 Il rovescio è riconducibile al tipo RIC 373 - Elmer 613 mentre il dritto mostra un comune busto radiato e drappeggiato di Vittorino. Chiaramente si tratta di un pezzo imitativo, di ottimo stile per carità, ma lontano dai tipi ufficiali. Rimanendo sullo stile, mi sembra di notare una mano diversa per lo scalptor incaricato di eseguire le legende la U al dritto viene resa con due tratti "II" mentre al rovescio risulta unita "V". Anche la N sebbene sia sempre resa a tre trattini verticali "III" al rovescio sembra più definita (o meglio, son più rifinite le estremità dei trattini). Ho fatto una rapida scorsa dei tipi censiti da Mairat per Aureolo e da Doyen e non ho trovato legami di conio per cui tenderei ad escludere l'impiego di un conio ufficiale trafugato per il rovescio. Che dire ancora, una moneta davvero interessante che chissà se e quando rivdremo ancora! ...e proprio per questo ho pensato fosse meglio "fissarla" nel forum e proporvela per eventuali commenti e approfondimenti.
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  36. Credo di aver visto da qualche parte anche questa effige attribuita ai Vandali.... Ma naturalmente non ho le competenze di quel signore...
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  37. Sessanta statuette vicine, che meraviglia ci regala la storia. Se possibile, tienici aggiornati. Grazie mille.
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  38. Buonasera, l'etnico è di "difficile" interpretazione perchè in alfabeto osco (KAPU dal basso). Non è META, quindi metaponto, ma Capua (in Osco). Si tratta di una Semuncia di Capua con testa velata di Hera coniata in pieno secondo conflitto punico. Alcuni riferimenti: SNG ANS 219-221; SNG Morcom 91;
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  39. Salve chiedo aiuto per identificazione e maggiori informazioni in merito al biglietto di stato qui in foto. Ho anche due lire. Ringrazio in anticipo
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  40. Questa imitazione di Fabatus è arrivata questa mattina Assomiglia a questa , già in mio possesso.
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  41. È sempre la solita testa di Venere al dritto (imitativa del denario Neavius Balbus) e un frigo al rovescio. È una variazione di queste
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  42. Buongiorno a tutti, vorrei avere Qualche informazione generale sull uso, sul periodo di diffusione e una possibile identificazione e datazione della tessera mercantile in foto. se qualcuno può indicarmi un testo di approfondimento mi farebbe piacere. Grazie anticipatamente.
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  43. L'Euro Come sappiamo è datata 1° gennaio 1999 la nascita della nostra valuta, una delle più importanti e diffuse del mondo. Come sa chi visse quel momento di persona fu una nascita un po' "in sordina", dato che dal 1999 al 2002 si continuò ad utilizzare il contante delle vecchie valute trasformato in suddivisione non-centesimale dell'Euro, elemento tecnico su cui si basano molte delle ben note leggende metropolitane e teorie paranoiche varie circa il momento effettivo della sua nascita e i suoi effetti sull'economia. Nella cronologia che ho postato in questo thread (aggiornata al post #13) http://www.lamoneta.it/topic/65910-cronologia-dellunione-monetaria-europea/ ho ripercorso i passi fondamentali dagli anni '50 alla fondazione dell'Euro dell'idea e dei primi tentativi di realizzazione concreta dell'unione monetaria attuale, qui invece mi concentrerò su un particolare di cui non avevo mai parlato prima: come si è giunti alla decisione di denominare Euro la nostra valuta. In sè questo nome, che ufficialmente non è un prefisso ma un termine neutro e non declinabile, non è recente: possiamo dire che la sua "radice" risalga al 1960, quando Pierre Werner denominò "Euror" la progettata nuova valuta di conto con cui proponeva di rimpiazzare l'UCE (Unità di Conto Europea) in uso dal 1950. E' da pochi anni dopo che comincia a circolare il termine "Euro", inventato nell'ambito del Movimento Fedralista Europeo per le medaglie prodotte all'epoca al fine di promuovere l'idea dell'unione monetaria. Ma come si arrivò alla scelta ufficiale? Il Trattato di Maastricht, che avviò l'ultima fase del piano per l'adozione della valuta unica, parlava semplicemente di ECU (European Currency United), termine che in francese coincide con l'Ecu (Scudo), moneta creata verso il 1260 e coniata da diversi re di Francia a partire dal XVI secolo, mentre in tedesco suona come "E-Kuh"... mucca elettrica. La questione cominciò ad essere affrontata seriamente nel giugno 1995 all'ECOFIN di Lussemburgo, in cui tedeschi e britannici contestarono il nome ECU in quanto semplice sigla. Furono allora avanzate varie denominazioni, come Franco, Scellino, Corona o Fiorino, mentre gli inglesi proposero di mantenere invariato in ciascuno Stato il nome della valuta locale facendolo precedere dal prefisso “Euro-” (Eurofranco, Euromarco, Eurolira, ecc.)... senonchè all'ECOFIN informale di Valencia del settembre 1995 la Germania si dichiarò allineata alla proposta britannica mentre il Regno Unito nel frattempo aveva cambiato idea e puntava su una denominazione di valuta storica. La questione fu definitivamente risolta al Consiglio europeo di Madrid del 15 e 16 dicembre 1995. Il cancelliere tedesco Kohl era fermo nel sostenere che l’opinione pubblica tedesca non avrebbe accettato la denominazione ECU, perchè a prescindere dal significato ridicolo nella lingua tedesca la valuta di conto era stata messa in cattiva luce dalla crisi valutaria del 1992. Il presidente francese Chirac insistette, proponendo una consultazione popolare, ma Kohl non si fece convincere; inoltre anche il presidente del Consiglio italiano Dini era contrario, così ECU fu definitivamente abbandonato. La Commissione europea fino a quel momento non aveva espresso simpatia per la denominazione Euro, anzi, nelle settimane precedenti aveva proposto Fiorino e Ducato, o addirittura nomi dell'antichità come Solido e Asse: il presidente Prodi riteneva Euro un nome banale ed era favorevole a quelli delle più famose monete rinascimentali. Intanto nei corridoi del Consiglio il presidente del Comitato monetario Nigel Wicks spingeva per il Fiorino, mentre il primo ministro britannico Major, dopo aver proposto il nome Ducato insistette anche lui per la denominazione Fiorino, che però non ebbe successo. La questione si protrasse nella nottata del 16 dicembre e si racconta che arrivata quasi ora di colazione il primo ministro spagnolo Gonzáles ricordò che negli incontri preparatori del Consiglio europeo la maggioranza si era espressa a favore di Euro, nome che richiama per troncamento dell’ultima sillaba il nome Europa, invariabile in tutte le lingue e che non pone grandi problemi di pronuncia... così a quel punto nella sala tutti pronunciarono ad alta voce: Euro.
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  44. A Lisbona segnalo due "mete numismatiche". Il museo del Banco de Portugal ospita una bellissima selezione di monete portoghesi. Location bellissima, espositori molto ben fatti, didascalie in portoghese, ma sufficientemente comprensibili anche per un italiano. I custodi sono disponibili a fornire in lingua inglese qualsiasi tipo di spiegazione. Il link con informazioni sul museo è il seguente: http://www.bportugal.pt/en-US/ServicosaoPublico/Museu/Pages/default.aspx La seconda meta è stata il mercato delle pulci vicino alla chiesa di Sao Vicente de Fora (nella parte alta della città). Le monete portoghesi hanno prezzi MOLTO convenienti, complice la crisi economica che ha investito il Portogallo. Ho acquistato un gran numero di esemplari a prezzi molto bassi. Nella foto seguente sono impegnato nella caccia.
    1 punto
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