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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/23 in Risposte
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Ciao a tutti, il bello del mio collezionare alla pene di segugio è che - saltando di palo in frasca - ogni tanto mi imbatto in cosucce che riescono ancora a stupirmi. Adesso vediamo il perchè del titolo: lo "Zio Sam" che ci punta il dito in faccia lo conosciamo credo in molti, se non tutti quanti. Ma Lord Horatio Herbert Kitchener, lo conosce qualcuno di voi?!? Eppure è stato il primo a puntare il dito! Il manifesto britannico risale al 1914 disegnato da Alfred Leete , quello Yankee di James Montgomery Flagg è di tre anni dopo. Entrambi Il centenario della grande guerra è stato ricordato con una moneta da due pounds (tiratura ca. 6 milioni, presa per una dozzina di euro così suddivisi 1/3 la moneta, 1/3 la spedizione, 1/3 di dazi - Thanks, Brexit!) che ho trovato "per caso" cercando cosucce per un mio altro progetto collegato a spille belliche ed è qui che salta fuori il nesso con Lord Kitchener. per l'archivio anche l'altra faccia con l'ormai defunta regina ed i dati: bella massiccia con un peso di 12g / Diametro 28.4 mm / Spessa 2.5 Un buon pacifico proseguimento, servus, Njk =============== Non mi metto a fare il copia e incolla: se qualcuno è interessato a saperne di più, vada qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Lord_Kitchener_Wants_You solo la carrellata dei poster "imitativi" in fondo all'articolo ne vale la pena!8 punti
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...E poi la terra spalancarsi sotto I piedi Se non hai Dio dalla tua parte, E delle orme di cavalli già passati, Cavalli alati della sorte; (Cavalli alati, Alberto Cheli 1979)- Continuo il mio pellegrinaggio agostano fra gli album della mia collezione. Oggi vi presento i 10 Lire "Pegaso" una moneta che ha avuto breve vita, dal 1946 al 1950, nella circolazione. Durante questi cinque anni ne furono coniati 117.324.000 di cui quasi l'88% negli ultimi due anni. Alla fine, con l'introduzione del più snello 10 Lire "Spighe" nel 1951, ne furono ritirati 103.161.170 esemplari. Ne rimangono a disposizione dei collezionisti meno di 14.162.830 pezzi (perché pochi o tanti saranno andati distrutti o persi). Se la proporzione fra annate è rimasta la stessa della coniazione, abbiamo che circa 12.400.000 sono quelli rimasti delle annate 1949-1950, mentre dei primi 3 anni sono poco più di 1.750.000 di cui più del 99% sono del 1948. Buona visione.7 punti
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Si vede chiaramente che chi si è divertito forse non ha finito il lavoro... lasciando visibili solo le parti intime dell'uomo vitruviano avrebbe potuto realizzare l'euro del ..... bip5 punti
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Ciao, oggi condivido un sesterzio dell'imperatore Commodo ( 180-192 d.C) con la raffigurazione sul rovescio del dio Ercole coniato a Roma nel 183-184 d.C. (mi auguro 🙂). Figlio dell'ottimo Augusto Marco Aurelio capace governante, di grande cultura e molto amato dal popolo, lo sostituì per successione alla sua morte nel 180. Di carattere totalmente diverso dal padre, molto eccentrico e stravagante per usare degli eufemismi, si distinse per la sua crudeltà e libertà di costumi e per la sua insofferenza verso il Senato e quindi la politica che gli causarono numerosi tentativi di congiure per eliminarlo, l'ultima delle quali andata a buon fine nel 192. A strangolarlo fu il suo maestro di lotta ed ex gladiatore Narcisso sotto l'impulso di alcuni senatori e grazie alla complicità della sua amante Marcia che lo tradì. Fu decretata per lui la "damnatio mamoriae" che fu revocata poco tempo dopo da Settimio Severo che addirittura lo divinizzo' a dimostrazione che tale pratica era più un fatto politico che di sostanza, ma tant'è. Grande appassionato di spettacoli gladiatorii amava anche esibirsi nell'arena in combattimenti (per amore della verità sicuramente aggiustati a suo favore) contro animali e persone. Si riteneva invincibile (strano 🙄) e si diede a tal proposito l'appellativo di Ercole Romano facendo coniare anche monete dove il suo busto e la sua testa erano coperti dalla pelle di leone, uno degli attributi appunto di Ercole. E qui mi ricollego al rovescio del mio sesterzio dove si vede lo stesso stante, con un arco nella mano sinistra, sullo stesso braccio ben visibile la pelle di leone ed ultimo attributo la clava sulla quale si appoggia con il braccio destro. Da esame diretto risulta coniato, abbastanza centrato, con modulo ridotto perché chiaramente di barra che ha penalizzato le legende mancanti già in origine ed ha circolato svolgendo la sua funzione di moneta. Qualsiasi intervento integrativo o di condivisione di monete sarà molto gradito. Grazie ed alle prossime ANTONIO 29,50 mm. 20,87 g. RIC 3653 punti
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Napoletana del giorno è questo 10 Tornesi 1835 con simbolo stella a 5 punte, con perlinato al dritto e al rovescio , taglio liscio.3 punti
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Ciao @Follis01non sono un chimico percui spiegazioni dettagliate ed approfondite non posso darne. Tuttavia collezionando sopratutto argenti imperiali ( denari ed antoniniani) alcuni esemplari da me acquistati presentano fenomeni di affioramento di metalli meno nobili della lega che compone la moneta ed un po mi sono documentato anche se in maniera molto superficiale. Chiaramente più presenza di argento c'è e più tali fenomeni non sono presenti. Determinate condizioni ambientali dovute al luogo dove hanno stazionato ed anche il contatto con altre monete possono innescare il tutto. Posto due foto di miei antoniniani (il primo di Filippo ll ed il secondo di Erennia Etruscilla) che avendo un quantitativo di argento nella lega del 40/50% circa, quindi basso, sono interessati più facilmente all'affioramento di ossidi di metalli poveri come la malachite sul primo esemplare e la cuprite sul secondo che sono ben visibili 🙂. ANTONIO3 punti
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Ciao a tutti! Secondo me è un opera aliena, la tecnologia terrestre non è ancora in grado di produrre queste cose. Adesso mi spiego: 1) sull'anello esterno sono ancora molto ben visibili alcuni dettagli del disegno che - in basso - si dissolvono nel nulla: vaporizzati? 2) solo le stelle a sx sono state teleportate via 3) tipiche tracce di vortice di space-dust 4) la cosa più interessante! Visto che il piano del disegno intorno al belino è stato abbassato, si vede uno scalino sui fianchi, che però manca completamente sul bordo. L'anello centrale a questo punto dovrebbe risultare concavo, da foto purtroppo non si vede bene. Sfortunatamente ho il tricorder scarico e non sono riuscito a ricreare un'immagine dell'altro lato, ma sarebbe interessante averla. Come diceva Mr. Spock: "Che la forza sia con voi!" Njk2 punti
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Madonna che belli. La le cinque lire di Pegaso sono forse la moneta più bella di tutto il periodo della Repubblica assieme alle Caravelle ( @caravelle82 d'obbligo per la conferma). L'alluminio, come detto da @vindar, può fare la sua bella figura anche di fianco a materiali più pregiati. Complimenti @El Chupacabra, davvero.2 punti
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Buona notizia ricevuta da Biagio Ingrao ,ha recuperato parte della collezione rubata anni fa2 punti
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Buongiorno Mario Petrarca, la ricerca dello "Stemma di famiglia" mi lascia perplesso.....Se uno discende da una antica famiglia che vantava Titoli e Blasoni, solitamente lo sa, altrimenti la gente, la massa, uno stemma neppure se lo sognava, era già molto se possedeva un nome, e le ricerche non sono affatto semplici, le risposte che ti hanno fornito Corbiniano e Elleffe sono illuminanti al riguardo. Per mera curiosità, cercando sui Registri Parrocchiali di due paese dove sapevo che un tempo abitavano i miei , grazie alla generosa collaborazione dei Parroci sono riuscito a mettere assieme una fila di nomi e di date che risale fino alla fine del '700, un lavoro del tutto inutile in quanto sapevo che i miei andavano per mare, non possedevano alcun titolo e alcun blasone : una ricerca fatta senza alcun fine, per semplice curiosità. Tuttavia, tempo addietro esistevano ed operavano certi "Istituti Araldici" che, beninteso a pagamento, si offrivano di compiere per tuo conto ricerche sul tuo passato e al termine, oltre alla parcella, ti fornivano una bella pergamena con il "tuo" stemma con riferimenti a Nobili con i quali avresti avuto un qualche legame. Qualche sprovveduto abboccava, ma tanto vale allora crearsene uno da solo, senza dover sborsare inutilmente del danaro. Saluti cordiali.2 punti
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Buon giorno. Da queste foto mi sembra che purtroppo le 20 lire abbiano subito una pulizia un po' aggressiva, per conto mio comunque valgono più che ampiamente la cifra pagata. Per le due lire direi che mi avevano fatto un'impressione migliore nelle precedenti foto e che comunque arrivano allo spl . Per conto mio ribadisco che sono state un ottimo acquisto. Cordialità Gabriella2 punti
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Allora, se lo sai fare, per conto mio procedi tranquillamente… quelle ossidazioni non sono da preservare ,in quanto solo obliteranti del disegno originario e non aggiungono nulla alla storicità della moneta stessa Poi facci vedere come è venuta2 punti
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Ciao a tutti, Che ne pensate? Comprata a londra e un pò strapagata ma è molto gradevole, inoltre il rovescio con la fenice non l'ho mai avuto;). Saluti Alb1232 punti
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Le sedute di Laurea del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia (esami di laurea in CTF – Farmacia) si tengono nell’Aula Scarpa, un’Aula Storica dell’Ateneo pavese. apollonia2 punti
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Complimenti a tutti per le bellissime aquile postate, vi aggiungo la mia, che spero non sfiguri, le foto sono fatte al volo. Saluti Marfir2 punti
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Se mi permetti vorrei aggiungere un'informazione; facendo la tua ricerca genealogica, ti potrà capitare di scoprire che il tuo cognome attuale, si è modificato nel tempo, e questo può essere accaduto per ragioni diverse: fino a 50 anni fa, la lingua più parlata era il dialetto locale, per cui spesso il cognome veniva scritto come era percepito oralmente dall'ufficiale di anagrafe. Prima dell'Unità d'Italia questo compito era svolto dai preti e da zona a zona, variava il dialetto ed anche l'interpretazione della pronuncia (nel veneto era d'uso troncare i cognomi) I cognomi anticamente non esistevano, se non per le casate nobili, le quali oltre all'araldica ed al blasone, possedevano beni da dare in successione (patrimonio) da qui l'esigenza di legare al sangue della figura paterna, la propria discendenza e i propri beni; pratica che si diffonde tra la popolazione civile soprattutto con il sistema delle investiture e dei feudi nel XIV - XV secolo; Prima di allora le persone erano legate a consorterie e venivano discriminate o nominate aggiungendo il nome del padre, oppure il luogo di provenienza, oppure la mansione. Buona ricerca!2 punti
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Se i Pincopanco avevano uno stemma, di solito c'è sempre un esponente della famiglia che lo sa. E che magari ne ha copia: in tal caso, il problema si sposta sull'autenticità di essa, ma questo è un altro discorso. Se nessun Pincopanco sa nulla, di solito ce n'è uno che cerca il cognome su qualche testo araldico. Se l'ha trovato, il problema diventa dimostrare che esiste un collegamento fra i Pincopanco "in vita" e i Pincopanco "in libro". Unica soluzione: fare una ricerca genealogica. Ma seria. E fatta bene. In altri termini: spenderci tempo e soldi, girando per archivi. Ricerca genealogica che diventa indispensabile nel caso che i testi araldici non conoscano i Pincopanco. Ma attenzione: per prima cosa, a priori non si può sapere se la ricerca riuscirà ad affondare nei secoli, o si fermerà a pochi decenni. Seconda cosa: a priori non è detto che lo stemma salti fuori, può darsi che la ricerca dia appigli per cercarlo altrove. Terza cosa: può anche darsi che non dia appigli. Quarta e ultima cosa: dopo la ricerca, se i Pincopanco non avevano stemma, hanno comunque la ricostruzione della propria storia famigliare, il che è comunque un'ottima cosa. Alternativa: i Pincopanco uno stemma oggi possono farselo creare apposta, a condizione che non plagino nessuno stemma preesistente.2 punti
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Cari amici del forum, condivido quest'esemplare a mio avviso gradevole e in buona conservazione. I vostri pareri sono graditi. Saluti e buona estate a tutti1 punto
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Trovandomi in vacanza in Grecia e facendo tappa ad Atene non ho potuto non visitare il museo numismatico, anche se sono completamente ignorante sulla monetazione, perchè occasioni come questa per vedere monete bellissime non si possono perdere. Il museo è disposto su due piani dove sono esposte monete greche, Magna Grecia e selezioni a tema su monete mondiale. Condivido con voi qualche bella foto della visita Ingresso Ritrovamenti Monetazione Donazioni nei prossimi giorni aggiungerò altre foto.1 punto
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Buongiorno a tutti, vi posto la suddetta moneta in bella conservazione, se volete esprimere la vostra opinione vi leggerò volentieri. Non seguo più tanto la Repubblica Italiana da quando l'ho terminata ma a differenza di molti mi è ancora molto cara, Saluti Marfir1 punto
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DE GREGE EPICURI Sempre per gli anglofili, questa bella monetona d'argento (14 g) di Giorgio IV, del 1821. Sì, non è per fetta, ma mi posso accontentare.1 punto
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Repliche di banconote vendute a un tot al kg. Ormai nella vita ho visto proprio tutto...1 punto
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E' ciò che ho pensato anch'io dopo questo spettacolo, ma non solo. Ho anche pensato che la sacrilega perversione di certa parte dell'umanità ha ormai raggiunto livelli inqualificabili, tali che se esistesse un "blasfemometro" per misurarla lo manderebbero fuori scala fino alla rottura della molla. Che la bestia umana ideatrice di questo spaventoso scempio possa essere inghiottita per sempre dall'oscuro abisso della disperazione. No, lui diceva: "Lunga vita e prosperità", ovvero ciò che l'autore di questo abominio non deve assolutamente avere.1 punto
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https://www.google.com/amp/s/amp.miamiherald.com/news/nation-world/world/article278264603.html1 punto
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Ciao, proviamo a vedere se possiamo capire la tipologia a cui appartiene la tua moneta. Secondo me potrebbe essere quella con la personificazione sul rovescio della dea Iuventas (mi sembra di intravedere la lettera U ed il candelabro sotto la S che indico con frecce, tu che hai la moneta puoi confermarlo oppure no 🙂). Dovrebbe essere della stessa tipologia di questa. Ci abbiamo provato in attesa di altri interventi. ANTONIO1 punto
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forse si dovrebbe valutare l'opportunità di aprire una sottosezione nel Museo degli Orrori... genere hard 🤔1 punto
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Vai per quel Super a 19 euro, i valori del 2022 sono quasi simili al 2023.. per te credo non fa differenza.. mi ringrazierai tra un po' di tempo quando la fame di notizie sarà impellente.. ...ma no .. a me basta un mezzo busto..1 punto
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Per iniziare va bene anche un catalogo di qualche anno fa in sconto. ... guarda la sezione outlet dell'Unificato.. https://www.unificato.it/catalogo-super-2022/ Credo l'Espresso il Junior dovrebbe essere per i bambini.. ma non avendoli non ti so dire con esattezza , io compro solo specializzati .. nei semplificati avrai poche informazioni.. Sulla sezione outlet dell'Unificato hanno il super cartaceo.. dai un'occhiata..1 punto
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Qui si raccolgono eccellenze monetiane, ma a me è capitato di parlare con venditori da brocante e privati che vantano lo stato del loro tondello. Ecco un florilegio di affermazioni che ho ascoltato e ascolto spesso: "Ma ha visto come è pulita? Che bel lavoro, vero? Sapesse come era sporca! Guardi adesso come brilla! Questa è magnifica, con il Sidol adesso è praticamente fior di conio!!". Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere....1 punto
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Va benissimo. Ma per l'analisi dei testi etruschi bisogna consultare Maggiani, Pallottino, Agostiniani, Facchetti, Cristofani,...1 punto
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Ciao, moneta molto interessante . Come già anticipato, da quando si può vedere dal ritratto, si tratta dì Marco Aurelio raffigurato da Cesare quindi con testa nuda. Per quanto riguarda il nominale, se il peso ed il diametro da te indicati sono corretti, penso che non si tratti di un asse bensì di un dupondio. La caratteristica dei dupondii era la corona radiata sulla testa degli imperatori (che indicavano un valore doppio, del dupondio appunto il doppio dell'asse) che ne permettevano l'immediato riconoscimento. In questo caso però Marco Aurelio era solo Cesare percui non poteva essere rappresentato ne con corona radiata ne con quella di alloro (solo l'imperatore poteva esserlo) quindi le discriminanti sono rappresentati dal peso e dal diametro della moneta. Attendiamo ulteriori interventi a proposito 🙂. ANTONIO1 punto
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Il primo conio è uguale (tranne la data ovviamente) a quello del 1946. Sul finire del 1947 (Attardi) venne approntato un secondo conio che poi fu utilizzato nei tre anni seguenti. Essendo stato utilizzato per un tempo molto più limitato, questo secondo conio risulta essere più raro del primo (Gigante). Il catalogo Montenegro assegna una rarità R3 al I conio, mentre per il II dà R4. Per il Gigante, sono entrambi R3 anche se, come detto, considera il II più raro e riporta un valore economico maggiore.1 punto
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DE GREGE EPICURI Il 41°Congresso Nazionale degli otorinolaringoiatri, tenutosi a Roma (24/27 settembre 1953) coniò una medaglia che riportava il ritratto dell'illustre anatomista Antonio Scarpa. La medaglia misura 31 mm e pesa 16,45 g. Nato a Lorenzago di Motta di Livenza nel 1752, laureatosi in medicina a Padova nel 1770, insegnò nelle università emiliane (Modena, ecc.) per essere infine nominato a Pavia, che era allora per medicina l'ateneo più illustre. Morì nel 1832.1 punto
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Bellissime! Certo che l’alluminio se la gioca bene con argento e nichel in quanto a bellezza (tutti e tre metalli dal colore simile anche se con diversa capacità di riflettere la luce). Eppure l’alluminio oggi è considerato un metallo poco prestigioso per il suo basso prezzo. E pensare che per un periodo nel XIX secolo è stato il metallo più costoso della terra!! La più rara è la 1947 ma, pur cercando in rete, non capisco quale tra i due coni del 1947 sia più raro. Forse il primo? Comunque incredibile la conservazione della 1946! Buonasera1 punto
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È una debolezza di conio,le monete della Repubblica sono piene di questi difetti... Nessun valote aggiunto...1 punto
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Il tornese del 1817 con la testa rivolta verso destra fu scoperto da Memmo Cagiati (che lo definì una prova) nel 1921, allorquando osservò l'esemplare 1289 della vendita delle Collezioni Sambon-Giliberti dispersa a Napoli da Canessa. Il catalogo di vendita non segnalava tale importante variante che era proposta assieme a un altro esemplare, dello stesso tipo, ma con la testa rivolta a sinistra. La rara moneta fu acquistata dallo stesso Cagiati, con una spesa di poche lire, dato che nessun altro si accorse della particolarità. Da una ricerca effettuata nei manuali e nelle più importanti collezioni e vendite di monete dell'Italia meridionale, ho contato tre esemplari: collezione Cagiati, ex collezione reale (CNI XX, p. 632, n. 38) e collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Catalogo del Museo Nazionae di Napoli-Medagliere III, p. 128, n. 9150). Per quanto riguarda l'esemplare della collezione reale, è possibile che si tratti del medesimo pezzo della collezione Cagiati, già Sambon-Giliberti, giacché è fatto noto che nella dispersione della collezione dello studioso molti pezzi furono acquistati da Vittorio Emanuele III. Per l'esemplare del Museo di Napoli, il Fiorelli lo descrive con la testa rivolta a sinistra, ma il catalogo della mostra La monetazione napoletana da Carlo a Francesco II di Borbone (1734-1860), p. 122, n. 208, riporta l'immagine del tornese del Museo napoletano con la testa rivolta a destra. Bibliografia: "Miscellanea numismatica", nn. 1-2, gennaio-febbraio 1922; Collezioni Sambon-Giliberti, Monete dell'Italia meridionale e della Sicilia, V. D'Incerti, Le monete borboniche delle Due Sicilie, periodo (1799-1860), A. Pagani, Prove e progetti di monete italiane o battute in Italia dall'invasione francese ai giorni nostri (1796-1955).1 punto
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Allora, vista la partecipazione (e prima che lo faccia qualcun altro...) eccovi i Buoni da 1 Lira, anch'essi in nichelio quasi puro (975/1000) e soggetti allo stesso tipo di usura dei fratelli maggiori:1 punto
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Come NIP (Numismatici Italiani Professionisti) sono anni che combattiamo questi fenomeni, ma purtroppo si riesce a fare ben poco. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Scusate la battuta: per come è messa 'sta moneta più che BULinATA è stata BULlizzATA.1 punto
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...in più mettiamo nel calderone terminologie usa e siamo a 🐎🤣1 punto
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Ciao @FrancoMari, premetto ma è inutile che lo specifico che ognuno imposta la propria collezione o raccolta nella maniera che ritiene più opportuna ci mancherebbe altro permettimi di fare una ulteriore considerazione che non è contro il tuo post. Non riesco a capire il significato di voler sostituire un esemplare acquistato con uno in condizioni migliori. Se si decide di prendere una moneta è perché evidentemente piace(ognuno in base ai suoi gusti, chi belle e chi in fior di conio) , quindi. Voler sostituire una moneta, sopratutto le classiche potrebbe innescare una continua ricerca dell'esemplare migliore di quello che si ha e, ma questo è un mio parere, si rischia di non godersi la collezione e di essere in un certo senso continuamente insoddisfatti. C'è sempre un esemplare migliore di quello che acquistiamo. Una ultima osservazione che si ricollega a quanto detto anche da @modulo_largoin un suo intervento. La moneta gli sarebbe anche piaciuta, nonostante consunta ed intaccata dal tempo. Quello che gli da fastidio e lo capisco perché anche per me è cosi è il pataccamento becero che ha subito che effettivamente ha fatto più danni della consunzione da circolazione e del passare del tempo messi insieme. I pataccamenti siano essi fatti da artisti per rendere monete da belle a splendide come quelli fatti da inesperti per fare quello che hanno fatto alla moneta del post, dipendesse da me li vieterei per legge🙂. ANTONIO1 punto
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Sai come la penso… tutte rispettabili le monete , ma compriamone meno, con migliorare conservazione. questo è un imperatore costoso, se lo vuoi sai che lo devi pagare, in tutte le conservazioni. Se fossi in te, inizierei a metterne da parte nel salvadanaio per poi fare L acquisto giusto. monete come quella sopra, per come poi si presenta , mi dicono poco.1 punto
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Questo interessante documento (tratto da Romualdo Giuffrida, La lunga crisi monetaria del Regno di Sicilia tra Settecento e Ottocento, pp. 52-53) testimonia come dopo ben 45 anni circolassero ancora nel Regno delle Due Sicilie le monete d'argento della Repubblica Napoletana del 1799 e quelle dei Napoleonidi; ma nel 1844 il Banco delle Due Sicilie ne ordinò il ritiro e le monete "illegittime" furono reimpresse dalla Zecca (v. piastra di Ferdinando II del 1848).1 punto
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