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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/28/23 in Risposte
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Beh, siamo sul pianeta terra, e da millenni facciamo dire agli dei ciò che ci fa comodo.5 punti
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Esatto, un bronzo dell’impero Kushan, ma temo che dia fastidio alla dea Ardoksho essere paragonata ad un fungo. https://www.acsearch.info/search.html?id=81015265 punti
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Segnalo l'uscita del n. 397 di Panorama Numismatico. Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Uomini e animali: amici nemici – p. 3 Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 10, La zecca di Imera (Himera) – p. 11 Alberto Castellotti, In odore di Massoneria la monetazione di Leone XII? – p. 16 Michele Guarisco, Le monete di Vittorio Emanuele II, Regno di Sardegna 1849-1861 – p. 21 Da Assab all’AFIS. Storia della presenza italiana all’estero attraverso le monete e le banconote – p. 27 Vladimiro Pirani, Ancona e l’Agontano. Così famoso e così sconosciuto – p. 39 Ezio Cairoli, La prima moneta da un euro a tre facce arriva dal Belgio – p. 55 Recensioni – p. 57 Notizie dal mondo numismatico – p. 59 Emissioni numismatiche – p. 61 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 632 punti
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se il mio intervento fosse stato indirizzato a te, ti avrei citato direttamente. Poichè non l ho fatto, era in generale.2 punti
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Ciao, grazie per il tuo intervento. Un rovescio celebrativo che dovrebbe essere stato coniato nel 240 d.C.. Forse per celebrare il suo ritorno dopo la vittoria sull'usurpatore, proconsole nelle province d'Africa, Sabiniano sconfitto ed ucciso? Oppure una sua vittoria contro le tribù barbare sul Danubio? 🙂 ANTONIO2 punti
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Ottima intenzione ma - attenzione - università e musei - se si tratta di reperti archeologici - esigono tutte provenienze lecite e tracciate altrimenti non accetteranno nulla che non abbia una provenienza certa. la legislazione si e’ evoluta molto anche in svizzera e oggi le istituzioni non accettano donazioni le cui provenienze non siano in regola 🤘 scusa ma ci voleva 😉2 punti
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Fusione, quindi non facilmente databile. Non ho controllato se sua repertoriato tra i Padovanino o post padovanino. Rilavorato per meglio definire i dettagli.2 punti
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Complimenti caro @Ptr79per il bellissimo segnalibro che hai trovato, un concentrato di storia ed emozioni che non facilmente si ritrovano nei nostri libri. L'analisi perfetta ed esaustiva, come sempre, di @PostOffice che ha evidenziato la bellezza degli elementi (p.e. non ricordo di aver visto l'annullo Chief Base Sensor così bello) ma soprattutto ciò che essi raccontano e come il tempo trascorso non cancelli nulla ma ci permette di studiare e comprendere il passato in prospettiva futura e condividere la conoscenza con gli altri. Tuo nonno ha studiato e custodito il passato e tu hai condiviso con tutti noi questo pezzo di storia che ci ha permesso di conoscere, rivivere ed emozionarci con il tuo racconto e con la disamina di @PostOffice Grazie2 punti
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È come comparare una Trabant e una Maserati, entrambe hanno quattro ruote, un volante un motore...ma a parte ciò sono due cose differenti!2 punti
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Buonasera a tutti, ho trovato questa bella moneta del 1908 dalla Tunisia (al tempo protettorato francese). L'esemplare pesa 9,57 g (9,77 teorici), diametro di 30,5 mm - in bronzo e coniata a Parigi in 500.000 esemplari. Confesso di avere una certa fascinazione per la monetazione araba e per l'eleganza dei caratteri in essa usati (senza naturalmente capire un'acca del loro significato a parte le cifre); essendo questa monetazione coloniale abbiamo arabo al dritto e francese al rovescio. (Nel link vi sono delle foto in qualità maggiore https://photos.app.goo.gl/ttgiG9H9U5uP3cna7)1 punto
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Spiace vedere come sul forum stiano passando praticamente inosservate le ultime coniazioni della Royal Mint, che raffigurano si un re non esattamente amato nel mondo, dal passato sicuramente controverso (per lo meno per quanto riguarda i suoi rapporti con lady D) e che non sarà destinato ad un regno duraturo (compie 75 anni questo autunno), ma che pur sempre di un re inglese si tratta. La bulimia della zecca inglese (già pienamente chiara ed operativa almeno dal 2017) non ha purtroppo risparmiato i primi mesi di regno di Carlo III. Troppe emissioni, tirature enormi, prezzi folli. Il rischio concreto di una nausea nel collezionista c'è. Ma andiamo con ordine. La morte della 96 enne Regina Elisabetta, avvenuta lo scorso 8 Settembre, pur se in qualche modo attesa, data l'età, è arrivata in modo alquanto repentino. E se il tutto era stato già programmato nei dettagli (l'operazione "London bridge" accuratamente pianificata, veniva costantemente aggiornata, e del resto la morte della regnante inglese più longeva ha realmente rappresentato un evento epocale, segnando la fine di un'era), lo stesso non si può ovviamente dire per l'aspetto numismatico. Come molti, alla notizia de "London bridge is down", mi sarei aspettato una sorta di "pausa numismatica" per il 2022. Del resto la regina e con lei il Regno intero avevano da pochi mesi celebrato lo strepitoso giubileo di platino (ufficialmente raggiunto il 6 febbraio 2022, ma in realtà onorato nel mese di giugno), un evento più unico che raro (70 anni di regno!!) e "chiudere" il proprio lunghissimo servizio allo Stato con la relativa moneta commemorativa ha lasciato un senso quasi "romantico" nei collezionisti di tutto il mondo. La jubilee sovereign proof e bullion (e le sue sorelline e sorellone, i set-s, la piedfort, la 5 pounds BU etc), ideata dall'artista "araldico" Timothy Noad, rappresenta infatti al rovescio una rivisitazione del "Royal Coats of army" (sulla storia, sul significato e sui differenti Coats of army si potrebbe parlare e scrivere per settimane...); quello della regina Elisabetta rappresenta-va i quattro quarti scudati del regno unito (l'origine data 1707, con "l'Act of Union"), sormontati dalla corona reale e simboleggia l'alleanza delle quattro nazioni britanniche (sono rappresentati i 3 leoni inglesi, il leone rampante scozzese, i 3 leoni gallesi e dorata arpa scozzese). Ai lati dello scudo un leone d'oro e un unicorno d'argento. Il motto recita "Dio e il mio diritto"). Emissione a mio parere azzeccatissima, il rovescio è intricato ma molto molto efficace anche sui moduli medio piccoli. La tiratura fu abbastanza consistente ma, nonostante oramai la Royal Mint marchi ogni emssione come unica, quella lo fu veramente. E la risposta entusiastica dei collezionisti rese quella emissione sold out in pochi giorni/settimane. Tornando a Settembre 2022 quindi, tutto lasciava presagire qualche mese di quiete, in vista dell'incoronazione del nuovo regnante, e delle relative monete con la nuova effige. (la "sovereign proof" viene da ormai vari anni infatti emessa a Novembre, per l'anno successivo). In realtà alla Royal Mint l'hanno pensata in modo differente, e nel giro di poco più di un mese ecco infatti pronta confezionata e impacchettata una nuova emissione INTEGRALE. Poco male, si pensò al momento. Riguarderà il 2023.... poveri illusi. La memorial sovereign infatti porta sempre la data 2022. Una emissione semplicemente "oltre" rispetto al consueto alternarsi bullion-proof anno dopo anno. Stupisce molto la velocità con la quale il mercato è stato letteralmente inondato da un buon 20-25 mila monete (e parlo solo delle emissioni in oro). Tiratura enorme (19.500 pezzi soltanto la sovereign), prezzi in costante ascesa. Ed il mercato infatti, nonostante la solita promessa di "una emissione unica, once in a life time etc etc" ha faticato moltissimo ad assorbire il tutto (e questo lo dimostrano i prezzi correnti delle memorial, uguali o addirittura inferiori rispetto all'emissione). E se è vero che sono sempre più, percentualmente, le monete mandate a slabbare che conquistano l'agognato PF70 (e questo le rende non molto appetibili a mio avviso. Si parla di circa 13-14.000 potentiali PF70 solo per la sovereign singola), gli standard qualitativi della RM sono diventati la nuova barzelletta d'oltremanica. Son uscite dalla zecca monete graffiate, monete con un "frosting" parziale e incompleto, monete con colpi, insomma un disastro). Tornando alla parte più interessante, la scelta per la prima moneta con l'effige di re Carlo III è stata, per il rovescio, la discontinuità nella continuità. Per opera dello scultore inglese Martin Jennings è stato infatti deciso di riproporre il Coats of army, rendendolo però tremendamente "affollato", complicato a vedersi, difficile da apprezzare in prima, seconda e anche terza battuta (forse nei moduli più grandi, che non ho mai avuto la fortuna non dico di possedere, ma nemmeno di maneggiare, la godibilità è maggiore?). Sostanzialmente si riprende, ingrandendolo, il Coats of army della mamma, non lasciando nemmeno un millimetro di spazio libero. Monetazione (parere soggettivo) sbagliata, sia come tempistica, che come tiratura, che come prezzo. Tutto questo trambusto ha ovviamente modificato i piani consueti per le emissioni del 2023. Avvicinandosi la data dell'incoronazione (6 Maggio 2023), la Royal Mint ha ovviamente colto la palla al balzo, coniando un'altra 15-20 ina di monete celebrative. Ori, argenti, dai rovesci più bizzarri e innovativi. Per quel che riguarda il fulcro di questo topic, il 6 di Maggio ha visto la luce una nuova sterlina, coniata in 1260 esemplari, letteralmente coniata il giorno dell'incoronazione. La SoTD con finitura matte (satinata) è andata esaurita nel giro di poche ore. Prezzo ovviamente altissimo (850 gbp in emissione, si parla oramai di 1000 Euro), raffigura il re Carlo con testa coronata (e questa è veramente una succosa novità, essendo oramai secoli che un re inglese non veniva più raffigurato incoronato, e anche su questo tema e sulle varie motivazioni la digressione sarebbe pressochè infinita), mentre al rovescio si torna al classico immortale di Benedetto Pistrucci (San Giorgio e il drago). La corona raffigurata è quella "Tudor" (e anche sul tema delle corone utilizzate, e del significato politico collegato ci sono infinite chiavi di lettura..), l'artista è sempre Martin Jennings. Tutto finito? Nemmeno per sogno... manca-va all'appello infatti l'emissione 2023... e ovviamente la benemerita RM non si è lasciata sfuggire l'occasione... una emissione in pompa magna, ufficialmente in vendita dallo scorso 12 giugno; Coronation sovereign, sorelle, sorelline e sorellone sono infatti da pochi giorni disponibili sul mercato. I numeri sono impressionanti (15.000 esemplari solo per la sovereign) i prezzi anche (il set da 5 monete infatti ha un prezzo di uscita di 6700 euro). Il mercato soffre, sbuffa, impreca... ma compra. In realtà, in questa orgia di monete, questa emissione è un qualcosa di unico. Rappresenta infatti l'incoronazione di re Carlo (anche queste monete son tutte con testa coronata, il disegno utilizzato è lo stesso della Sotd) e di fatto i set-s (o il set da 5) è quanto di più vicino oggi si possa avere rispetto ai vecchi e gloriosi "coronation set" del passato. Certo mancano quegli stilosissimi cofanetti e mancano tutte le monete in argento e in bronzo. La bullion sarà sul mercato tra qualche settimana. La scelta di inondare letteralmente il mercato con decine di migliaia di pezzi non penso abbia alla base una volontà democratica (del tipo "che tutti i sudditi possano avere un pezzo di storia inglese, per intenderci), dati i prezzi. Penso che più semplicemente rifletta l'oramai tristemente nota cupidigia della zecca inglese e la sua dichiarata missione "commerciale". Una deriva alquanto triste, che riflette però una deriva più generale della numismatica, oramai sempre più mortalmente abbracciata agli enti certificatori e alla ricerca del numero, più che della storia e della moneta stessa.1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa volta non è previsto un video, nè in contemporanea nè successivo, perchè si tratta di un incontro informale che si tiene in una sala sprovvista dello strumentario adatto.1 punto
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E se ci fosse un museo monetiere lamonetiano ? Non sarebbe bello avere anche un museo fisico del forum ? Magari associandosi a qualche istituzione o ente privato ? Allora si potrebbero donare le monete ad un ente interessato veramente alle monete e per di più gestito da gente competente! Certo l'idea rasenta la follia, ma costituirebbe la normale evoluzione di uno spazio dedicato alla conoscenza, identificazione e catalogazione numismatica. Chi di dovere dovrebbe farci un pensierino....1 punto
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Se vuole può donare tutti i talleri al sottoscritto che è di Pisa. (scherzo ovviamente). Riguardo i 4000 volumi intentanto complimenti e secondo se io avessi tutti quei libri probabilmente li metterei all' asta per far sì che ne possano usufruire il maggior numero di persone.1 punto
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E lei, grazie! Con la lente dal vivo si vede molto meglio e la somiglianza è identica testa a sx1 punto
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Chiedo scusa per la D in più nel tuo nick uscita dalla tastiera, che ho provveduto a togliere dal post. Comunque voleva indicare un “diavoletto simpatico” e non un “povero diavolo”. apollonia1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Gordiano lll (238-242 d.C.) recante sul rovescio l'Augusto stesso che, a cavallo, si appresta a fare il suo ritorno nella città di Roma (Adventus) dopo che per svariati motivi (esempi viaggi nelle province o campagne militari) ne era stato lontano coniato a Roma nel 240 d.C. Si svolgeva per questa occasione una solenne cerimonia che coinvolgeva tutto il popolo dell'Urbe. All'Adventus faceva da contraltare la Profectio ossia una cerimonia religiosa che voleva essere di buon auspicio quando l'imperatore partiva, per vari motivi, da Roma. "Il ragazzo " come veniva affettuosamente chiamato dal popolo si trovò sul trono imperiale all'età di 13 anni nel 238 data di inizio della cosidetta anarchia militare (dove l'esercito faceva da ago della bilancia per gli imperatori che venivano proclamati o sostituiti, in maniera quasi sempre cruenta, senza tener più conto della successione dinastica). Un cinquantennio circa (che iniziò con Massimo Trace) che fu senza dubbio molto deleterio per le sorti dell'impero. Essendo giovanissimo ed inesperto fu affiancato da persone capaci che gli permisero di restare sul trono per 6 anni fino a quando, sempre con la complicità dell'esercito, non fu ucciso e sostituito da Filippo l'Arabo ( queste sono le notizie storiche che vanno per la maggiore tuttavia ci sono altre che invece parlano di una sua morte in battaglia nella campagna contro i Sasanidi). Aveva solo 19 anni. Il denario da esame diretto è coniato (spero ai tempi di Gordiano ), ben centrato, con buon modulo e discreto metallo ed ha ovviamente circolato. Grazie ed alle prossime ANTONIO 20 mm. 3 32 g. RIC 811 punto
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È solo per la pulizia, ci poteva stare una descrizione così anche su un sesterzio autentico1 punto
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Ciao, è un cavallo coniato a Napoli durante il regno di Filippo II di Spagna,1554-1598, sembrerebbe effettivamente del tipo con testa a sinistra,ben più raro del tipo con testa a destra, purtroppo,almeno dalle immagini, è impossibile verificare il marchio sotto la testa del Re... Al dritto:PHILIPP.REX.ARA.VTRI,testa coronata e volta a sinistra,sotto al collo troviamo il marchio... Al rovescio:SICILIAE.HIERVSA.croce di Gerusalemme cantonata da globetti (esiste anche con quadrifoglio)... Posto un esemplare in conservazione migliore per un confronto...1 punto
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Eppure, così centrato e "gradevole" a 3000 euro di base non ci ha provato nessuno a prenderlo...neppure un negoziante...strano, si vede che non ha destato fiducia. Purtroppo le cantonate sono sempre dietro l'angolo1 punto
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Dovrebbe pesare da 15,005 a 14,995 grammi. Considerando, invece, i 50 millesimi di grammo che vengono tollerati in una moneta circolata (sempre secondo quanto riportato dal documento dell’epoca) il peso limite sarebbe 14,95 grammi. Quindi, con 14,63 grammi (il peso dell’esemplare della discussione) siamo ampiamente fuori range.1 punto
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Il caso del plurale dei termini “dèmone” e “demònio” richiamato nel PS di littleEvil è interessante. “Dèmone” è un’entità spirituale non necessariamente malvagia come per esempio il dèmone di Socrate. Il plurale è “Dèmoni”. “Demònio” è un’entità spirituale malefica, come nel libro di Dostoevskij. Il plurale è “Demòni”. Due plurali composti dalle stesse lettere diversamente accentate: nella sdrucciola e nella piana la differenza del significato. apollonia1 punto
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Si ce l'ho la foto dell'ente certificatore, ma non mi piace neanche quella. 🤣 Foto fatta al volo con il cellulare.1 punto
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Bella moneta, grazie per il consueto approfondimento del background 😄1 punto
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Beh vale un po di meno, ..la busta comunque è eccezionale, bel materiale complimenti.1 punto
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È l'unica banconota che ha un valore Numismatico inferiore al suo nominale anche fds. Questo per l'estrema facilità con cui si può reperire in ogni momento. Corretta la valutazione intorno ai 120 euro per la conservazione visibile da foto. Per me è stata la più sofferta da mettere in Collezione ai tempi in cui ancora aveva valore legale. E ricordo ancora la forte tentazione di depositarla in conto nel 2002.1 punto
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Il mio volume può non piacere ma purtroppo racconta lo spaccato della situazione VERIFICATA in quel momento. Se poi erano calunnie bastava presentare regolare esposto invece di invocare l'utilizzo di foto (peraltro negli anni abbondantemente elargite gratuitamente agli "amici"). Invece venne chiesto il sequestro del volume (e che era, un libro che inneggiava al razzismo????. Per fortuna l'Autorità Giudiziaria non ha proceduto in tal senso. Ma chissà..con il senno di poi..un sequestro avrebbe senz'altro reso il libro un oggetto desiderabile😂 Comunque chiudo l'argomento..alcune persone non ci sono più e non voglio più alimentare polemiche. Quel che è stato è stato. Guardiamo avanti e tuteliamo i nostri beni culturali.1 punto
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Uuuh che interessante. Allora per prima cosa dobbiamo dire che la divisione Nembo fu una divisione d'elite dell'esercito italiano che il 24 settembre 1944 forma il gruppo di combattimento 'Folgore' e credo cambi nome appunto in Folgore. Annullo di partenza di posta militare N.146 del 7.6.1944. Accanto alla data si nota un rettangolino sulla destra nel'annullo che era lo spazio dell'era fascista, che fu scalpellato/tolto lasciando appunto il rettangolino. Infatti siamo dopo l'8 settembre 1943 e la divisione Nembo viene inviata nel maggio del 44 a collaborare con il C.I.L. ( Corpo Italiano di Liberazione) co belligerante con gli alleati, e dall'8 giugno 44 opera nell'ambito del V Corpo d'Armata britannico. Il 7.6.43 la nostra busta parte da Chieti, infatti la posta militare 146 era dislocata in detta città, arriva come da annullo a Sava (Taranto) il 20.6.44 dopo essere passata per la censura inglese vedi annullo 'Chief Base Censor 20 ( annullo importante raro)... Ho scritto di getto se c'è qualcosa non chiaro chiedete. Viene tassata a destino per 50c non so per quale motivo essendo un invio di posta militare, presuppongo per il peso, credo non dovesse superare i 15gr. Francobollo della Luogotenenza Lupa Capitolina del 16.1.1944 molto bello annullato con T nera di tassazione. Il francobollo va controllato in controluce con una piccola luce per verificare la filigrana, se filigrana esagoni siamo sui 50 euro di valore se senza filigrana 25 euro. Sono di valore anche gli annulli. I francobolli della Luogotenenza considerato il breve periodo della sua esistenza sono di valore, specialmente come nel contesto della nostra busta. Eccezionale insieme di storia postale, è una busta di valore.1 punto
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Farsi delle domande e darsi delle risposte, metterle in crisi e rivalutarle... non basta come metodo scientifico? Ragazzi, prima di "dibattere" vediamo di avere un background comune almeno su cosa siano le cose e come funzionino. Altrimenti non è un "dibattito", ma una sequela di domande facilmente risolvibili con un minimo di informazione. Io non sono mai entrato in un laboratorio per l'analisi del C14 ma ho letto solo quanto mi serviva per capire che domande fare con questa tecnica e che tipo di risposte DIpende Qui trovate i PDF relativi al corso di METODI DI DATAZIONE IN ARCHEOLOGIA dell'Uni Ferrara, laurea magistrale in quaternario, preistoria ed archeologia (che già fa capire la multidisciplinarietà insita anche solo in questa distinzione) -> https://www.unife.it/interfacolta/lm.preistoria/insegnamenti/metodi-di-datazione-per-larcheologia/materiale-didattico/pdf-delle-lezioni Visto che già so che non verranno letti qui c'è anche la versione breve Contenuti del corso Aspetti generali del metodo scientifico. Il tempo e la sua misura. Misura ed errori di misura. Il metodo del radiocarbonio - Principi di base. - Aspetti sperimentali: conteggio del decadimento beta e spettrometria di massa con acceleratore (AMS). - Possibili fonti di errore. - Calibrazione delle date da radiocarbonio. - Applicazioni e raccomandazioni pratiche. Altre tecniche di datazione basate su isotopi radiattivi con tempi di dimezzamento lunghi e brevi. - Principi delle datazioni potassio-argon e argon-argon: aspetti critici e applicazioni. - Principi di datazioni basate sulla serie dell’uranio: applicazioni. - Datazioni con isotopi a vita breve: piombo-201, cesio-137, silicio-137; Applicazioni. Datazioni basate su esposizione a radiazioni. - Thermoluminescenza (TL) e Luminescenza indotta otticamente (OSL): applicazioni e limiti. - Datazione per risonanza di spin elettronico (ESR): principi e applicazioni. - Datazioni da tracce di fissione: principi e applicazioni. Tecniche di datazione basate su strutture a bande di accrescimento annuali. - Gli orologi del clima e i contesti climatici. - La dendrocronologia: principi generali. Le serie dendrocronologiche. Applicazioni. - La cronologia delle varve e relative applicazioni. - Gli strati di ghiaccio annuali dei ghiacciai. La cronologia dei carotaggi glaciali e relative applicazioni. - Datazioni basate su: speleotemi, coralli, molluschi, licheni. Altri metodi di datazione relativa - Racemizzazione degli amminoacidi: aspetti generali e diagenetici; applicazioni. - Idratazione delle ossidiane: lo strato di idratazione. applicazioni. - La re-idrossilazione dei ceramici: una nuova tecnica di datazione ..!? - Metodi magnetici: introduzione; il campo magnetico terrestre e le sue variazioni nel tempo; meccanismi di registrazione delle variazioni del campo magnetico terrestre; applicazioni. Epilogo: il problema di stabilire una equivalenza delle età stimate.1 punto
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Caravelle Grazie; ma come detto sono stato costretto a parlare di moneta tangibile; solitamente preferisco coniugare il nummo alla storia e con l'occasione invito neofiti e no dal rifuggire da considerazioni tesaurizzatrici; grazie ancora e buona serata1 punto
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British museum, dopo 2mila opere sottratte si dimette il direttore Recuperati alcuni dei pezzi rubati LONDRA - British museum nella bufera: il museo più visitato in Gran Bretagna e una delle istituzioni culturali più celebri al mondo è scosso da uno scandalo che ha portato alle dimissioni del direttore e alla sospensione del suo vice. La polizia ha aperto un'inchiesta e il consiglio di amministrazione del museo si è formalmente scusato. Oltre 2mila reperti, alcuni di inestimabile valore, sono scomparsi dagli archivi del museo negli ultimi anni. Si tratta di gioielli, gemme e altri piccoli oggetti preziosi che non erano in mostra nelle teche del museo ma conservati nei depositi. I più antichi risalgono al 15esimo secolo a.C., i più recenti al 19esimo secolo d.C. La cosa più grave è che i responsabili del museo erano stati avvertiti già nel febbraio 2021 che alcuni reperti, tra cui un cammeo romano, circolavano sul mercato antiquario ed erano addirittura in vendita su eBay. L'accademico danese Ittai Gradel aveva segnalato la cosa ma i dirigenti del museo avevano insabbiato tutto, presumibilmente per evitare danni alla reputazione del British Museum.Hartwig Fischer, il direttore del museo, aveva negato ci fosse un problema e aveva addirittura criticato Gradel per le sue “insinuazioni”. Ieri Fischer ha dato le dimissioni, ammettendo che “il museo non ha agito come avrebbe dovuto” e scusandosi tardivamente con l'antiquario danese. Il suo vice, Jonathan Williams, è stato sospeso dall'incarico.La vicenda è venuta alla luce pochi giorni fa, quando si è saputo che il museo in febbraio aveva licenziato uno dei suoi esperti di antiquariato, dipendente del British da oltre trent'anni. La polizia ha avviato un'inchiesta e sta interrogando l'ex dipendente del museo, che non può essere nominato per questioni legali. Osborne ha detto che alcuni dei reperti scomparsi sono già stati recuperati, grazie alla collaborazione di esperti e antiquari in tutto il mondo. Altri saranno ritrovati nei prossimi mesi, ma l'ex cancelliere ha ammesso che difficilmente sarà possibile rintracciare tutti i reperti scomparsi, anche perchè non tutti sono stati catalogati. “Riteniamo che i furti siano stati commessi per un lungo periodo di tempo e, francamente, avremmo potuto fare di più per prevenirli -, ha detto Osborne -. Il British museum chiaramente deve accelerare la catalogazione completa di tutti i reperti della sua collezione”. Lo scandalo al museo ha risollevato la vexata quaestio di quale sia la giusta collocazione per reperti inestimabili che in passato sono stati rubati, saccheggiati o comunque trafugati in modo illecito durante l'era imperiale o coloniale. Mentre numerosi musei e istituzioni culturali, anche in Gran Bretagna, hanno restituito volontariamente reperti al loro Paese d'origine, il British museum ha sempre adottato una linea dura, dichiarando di essere il luogo migliore e più sicuro per mostrare i tesori di tutto il mondo. Le richieste di restituzione Ora che la competenza e le misure di sicurezza del museo sono state messe in dubbio dallo scandalo, torna alla ribalta ad esempio la richiesta della Grecia di tornare in possesso dei Marmi del Partenone, trafugati da Lord Elgin nel 1801. La ministra della Cultura greca, Lina Mendoni, ha ribadito “la legittima richiesta del mio Paese per la restituzione definitiva dei marmi del Partenone, in modo che possano essere riuniti con le altre sculture nel museo dell'Acropoli di Atene”. Il partito conservatore al potere a Londra ha accusato la Grecia di “opportunismo sfacciato”. Anche la Nigeria però ha colto l'occasione per chiedere formalmente la restituzione dei Bronzi del Benin rubati dai soldati britannici a fine Ottocento. La polemica è solo agli inizi. Quando si vuole allegare un articolo lo si dovrebbe fare per intero, perché il solo link potrete , passato del tempo e/o per problemi tecnici, non essere più raggiungibile. La prossima volta allega tutto.1 punto
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Se devi fare un regalo, mi porrei la domanda a chi lo faccio. Se non è un Numismatico, rimarrei senz'altro su una tipologia il cui prezzo si avvicini il più possibile al valore dell'oro fino in esso contenuto.1 punto
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Iniziativa lodevole, volevo rappresentarti la mia esperienza che ho donato due pezzi di due collezioni specialistiche in libri raccolte da mio nonno ad istituzioni pubbliche locali che ne avevano manifestato interesse ed entusiasmo con tanto di cerimonia; a distanza di quasi 20 anni in un caso i libri sono buttati in un angolo assieme a tanti altri, tutti ammassati; nell’altro caso l’istituzione ha deciso di affidare non so con quale formula la biblioteca intera ad un’associazione privata senza personalità giuridica e ora nulla è più accessibile e fruibile al pubblico.. Ora ho una grossa collezione di libri di storia locale che vorrei valorizzare in qualche modo, ma ho escluso donazione a qualsiasi ente pubblico o privato1 punto
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Che dire... Nulla ai parenti. So per certo che, ancor prima di essere cremato, finirebbero su Ebay o affini. Lascerò quel poco a una associazione di volontariato di cui conosco il loro operato da circa 20 anni. Una delle poche che si salva nella marea del magna magna che c'è anche in tale ambito. Certamente anche in tal caso verrà venduta ogni singola moneta, però il ricavato servità ad aiutare cani abbandonati o bisognosi di cure.1 punto
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Per ora (grazie a Dio) non ho figli anche perché averli ora vorrebbe dire che qualcosa è andato storto 😂 Comunque se mai li avrò mi farebbe molto piacere lasciargli la mia passione, se questo non succederà vorrei che le monete venissero rimesse all'asta. Riguardo ai musei non sono del tutto contrario ma non avendo monete di alto valore non vorrei che vengano messe negli scatoloni e dimenticate. Comunque una cosa che vorrei fare sarebbe quella di catalogare tutte le monete che ho.1 punto
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@giuseppe2013 Devi guardare il maggior numero possibile di monete sicuramente autentiche. Poi il tuo occhio ti dirà quali non sono genuine. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Se non si hanno eredi che continuino la raccolta con pari passione la soluzione migliore a mio avviso è quella di, giunti ad età avanzata, vendere tutto e con i soldi ricavati togliersi qualche ultimo sfizio o dare una mano ai figli. In questo modo si eviterebbero svendite da parte degli eredi. Ammetto che l'ipotesi donazione ad un museo non mi dispiacerebbe... Una recente esperienza però mi ha portato a riflettere molto di più su tale scelta. L'ultima ipotesi è quella di lasciar fare agli eventi. Noi non ci saremo più ed il problema sarà degli eredi. Considerando i tempi ed i costi, per particolari collezioni, sarebbe auspicabile una pubblicazione della stessa prima di smembrarla e magari renderla pubblica online. Materiale sicuramente gradito ai futuri studiosi.1 punto
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A me piace pensare che tra molti anni (ma proprio tantissimi) in ogni caso diventeranno polvere di stelle...1 punto
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Rilievi minimali, specialmente lungo il bordo sono caratteristica più comune dei falsi euro che circolano.1 punto
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Buonasera aggiungo alla bellissima serie di @El Chupacabra anche questi buoni da 2 lire..PROVA! Poi domani con calma posto qualche altra chicca ..😜1 punto
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Bulletin 229 Unites States National Museum · 1970 Italian Coin Engravers Since 1800 Elvira Eliza Clain-Stefanelli Naples (pages 30-44) https://www.google.it/books/edition/_/6tdGAQAAMAAJ?hl=it&gbpv=11 punto
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