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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/28/23 in Risposte
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Beh, siamo sul pianeta terra, e da millenni facciamo dire agli dei ciò che ci fa comodo.5 punti
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Esatto, un bronzo dell’impero Kushan, ma temo che dia fastidio alla dea Ardoksho essere paragonata ad un fungo. https://www.acsearch.info/search.html?id=81015265 punti
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Segnalo l'uscita del n. 397 di Panorama Numismatico. Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Uomini e animali: amici nemici – p. 3 Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 10, La zecca di Imera (Himera) – p. 11 Alberto Castellotti, In odore di Massoneria la monetazione di Leone XII? – p. 16 Michele Guarisco, Le monete di Vittorio Emanuele II, Regno di Sardegna 1849-1861 – p. 21 Da Assab all’AFIS. Storia della presenza italiana all’estero attraverso le monete e le banconote – p. 27 Vladimiro Pirani, Ancona e l’Agontano. Così famoso e così sconosciuto – p. 39 Ezio Cairoli, La prima moneta da un euro a tre facce arriva dal Belgio – p. 55 Recensioni – p. 57 Notizie dal mondo numismatico – p. 59 Emissioni numismatiche – p. 61 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 632 punti
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se il mio intervento fosse stato indirizzato a te, ti avrei citato direttamente. Poichè non l ho fatto, era in generale.2 punti
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Ciao, grazie per il tuo intervento. Un rovescio celebrativo che dovrebbe essere stato coniato nel 240 d.C.. Forse per celebrare il suo ritorno dopo la vittoria sull'usurpatore, proconsole nelle province d'Africa, Sabiniano sconfitto ed ucciso? Oppure una sua vittoria contro le tribù barbare sul Danubio? 🙂 ANTONIO2 punti
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Ottima intenzione ma - attenzione - università e musei - se si tratta di reperti archeologici - esigono tutte provenienze lecite e tracciate altrimenti non accetteranno nulla che non abbia una provenienza certa. la legislazione si e’ evoluta molto anche in svizzera e oggi le istituzioni non accettano donazioni le cui provenienze non siano in regola 🤘 scusa ma ci voleva 😉2 punti
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Fusione, quindi non facilmente databile. Non ho controllato se sua repertoriato tra i Padovanino o post padovanino. Rilavorato per meglio definire i dettagli.2 punti
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Complimenti caro @Ptr79per il bellissimo segnalibro che hai trovato, un concentrato di storia ed emozioni che non facilmente si ritrovano nei nostri libri. L'analisi perfetta ed esaustiva, come sempre, di @PostOffice che ha evidenziato la bellezza degli elementi (p.e. non ricordo di aver visto l'annullo Chief Base Sensor così bello) ma soprattutto ciò che essi raccontano e come il tempo trascorso non cancelli nulla ma ci permette di studiare e comprendere il passato in prospettiva futura e condividere la conoscenza con gli altri. Tuo nonno ha studiato e custodito il passato e tu hai condiviso con tutti noi questo pezzo di storia che ci ha permesso di conoscere, rivivere ed emozionarci con il tuo racconto e con la disamina di @PostOffice Grazie2 punti
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È come comparare una Trabant e una Maserati, entrambe hanno quattro ruote, un volante un motore...ma a parte ciò sono due cose differenti!2 punti
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Vedi , purtroppo è una mia pecca , quando una casa D'Aste pone nella descrizione della moneta che questa è stata pulita, aggiustata, ripresa, mi pongo una domanda abbastanza semplice e cioè in che percentuale il lavoro incida sulla moneta. Nel caso di questa moneta, ritenuta buona da Rauch siamo un tantinello oltre il normale , io la classifico semplicemente "moneta che di antico forse ha il tondello" Che poi la moneta sia fusa , quindi falsa , per me aggiunge poco al "tondello forse antico" . Naturalmente tutti i sesterzi romani sono stati nel tempo "aiutati" con poche eccezioni, solo che ci sono maestri che sanno cosa fare e alunni che pensano di essere maestri....1 punto
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Vede, caro, quello che noi talvolta supponiamo, nella vita si evidenzia poi come l' esatto contrario. Mio nonno (paterno) era un povero emigrante che visse lontano dalla sua terra ( la Toscana) per tutta la sua esistenza e che mai avrebbe immaginato che il suo unico nipote avrebbe fatto una scelta di vita (a trent'anni) coerente con le proprie radici. Se permette, le consiglio di non porsi troppi problemi sul cosa fare delle sue cose, viva in serenita' il futuro. Anch'io pensavo che la mia raccolta di monete (fatta di decenni di ricerche e sacrifici) non avesse nessuna prospettiva, ma non e' stato cosi', ho avuto in eta' avanzata un nipote che segue il mio percorso. Le auguro di donare il "tutto" ai suoi figli, sperando che anche Lei abbia la fortuna di avere nipote/i a cui lasciare una traccia (concreta e anche intellettuale) del suo passaggio.1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa volta non è previsto un video, nè in contemporanea nè successivo, perchè si tratta di un incontro informale che si tiene in una sala sprovvista dello strumentario adatto.1 punto
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E se ci fosse un museo monetiere lamonetiano ? Non sarebbe bello avere anche un museo fisico del forum ? Magari associandosi a qualche istituzione o ente privato ? Allora si potrebbero donare le monete ad un ente interessato veramente alle monete e per di più gestito da gente competente! Certo l'idea rasenta la follia, ma costituirebbe la normale evoluzione di uno spazio dedicato alla conoscenza, identificazione e catalogazione numismatica. Chi di dovere dovrebbe farci un pensierino....1 punto
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A proposito di uova, un lettore aveva fatto notare agli esperti che nell'espressione "inserire le uova a uno a uno" il femminile del plurale (uova) e il maschile del singolare (uovo) erano ravvicinati tanto da poter apparire strano. La risposta è stata che la forma era corretta, suggerendo la possibilità di formulare lo stesso concetto in modo leggermente diverso ed evitare l’apparente stonatura con la frase: “inserire un uovo per volta”. apollonia1 punto
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Se vuole può donare tutti i talleri al sottoscritto che è di Pisa. (scherzo ovviamente). Riguardo i 4000 volumi intentanto complimenti e secondo se io avessi tutti quei libri probabilmente li metterei all' asta per far sì che ne possano usufruire il maggior numero di persone.1 punto
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Perfetto....quindi è un tornese con ara e non con acciarino come lo avevo erroneamente classificato al primo colpo d'occhio. Grazie!1 punto
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Chiedo scusa per la D in più nel tuo nick uscita dalla tastiera, che ho provveduto a togliere dal post. Comunque voleva indicare un “diavoletto simpatico” e non un “povero diavolo”. apollonia1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Gordiano lll (238-242 d.C.) recante sul rovescio l'Augusto stesso che, a cavallo, si appresta a fare il suo ritorno nella città di Roma (Adventus) dopo che per svariati motivi (esempi viaggi nelle province o campagne militari) ne era stato lontano coniato a Roma nel 240 d.C. Si svolgeva per questa occasione una solenne cerimonia che coinvolgeva tutto il popolo dell'Urbe. All'Adventus faceva da contraltare la Profectio ossia una cerimonia religiosa che voleva essere di buon auspicio quando l'imperatore partiva, per vari motivi, da Roma. "Il ragazzo " come veniva affettuosamente chiamato dal popolo si trovò sul trono imperiale all'età di 13 anni nel 238 data di inizio della cosidetta anarchia militare (dove l'esercito faceva da ago della bilancia per gli imperatori che venivano proclamati o sostituiti, in maniera quasi sempre cruenta, senza tener più conto della successione dinastica). Un cinquantennio circa (che iniziò con Massimo Trace) che fu senza dubbio molto deleterio per le sorti dell'impero. Essendo giovanissimo ed inesperto fu affiancato da persone capaci che gli permisero di restare sul trono per 6 anni fino a quando, sempre con la complicità dell'esercito, non fu ucciso e sostituito da Filippo l'Arabo ( queste sono le notizie storiche che vanno per la maggiore tuttavia ci sono altre che invece parlano di una sua morte in battaglia nella campagna contro i Sasanidi). Aveva solo 19 anni. Il denario da esame diretto è coniato (spero ai tempi di Gordiano ), ben centrato, con buon modulo e discreto metallo ed ha ovviamente circolato. Grazie ed alle prossime ANTONIO 20 mm. 3 32 g. RIC 811 punto
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Ciao,si è un tornese coniato a Napoli durante il regno di Filippo III di Spagna,1598-1621... Mi sono permesso di ruotare l'immagine del rovescio..1 punto
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Ciao, è un cavallo coniato a Napoli durante il regno di Filippo II di Spagna,1554-1598, sembrerebbe effettivamente del tipo con testa a sinistra,ben più raro del tipo con testa a destra, purtroppo,almeno dalle immagini, è impossibile verificare il marchio sotto la testa del Re... Al dritto:PHILIPP.REX.ARA.VTRI,testa coronata e volta a sinistra,sotto al collo troviamo il marchio... Al rovescio:SICILIAE.HIERVSA.croce di Gerusalemme cantonata da globetti (esiste anche con quadrifoglio)... Posto un esemplare in conservazione migliore per un confronto...1 punto
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@NeroDrusussi ma sono due monete con incrostazioni completamente diverse, ovvero questa seconda moneta era sporca e trattabile (complimenti per il lavoro), la prima non credo che abbia sporco cosi facilmente staccabile, si tratta di concrezioni ferro-argillose..probabilmente legate alla matrice della patina oppure sono incrostazioni di cuprite che non necessitano di alcun trattamento o rimozione. Le altre incrostazioni sparse qua e la magari le potrai rimuovere dal sesterzio senza problemi. Ma un conto è rimuovere terriccio e sporco , altra cosa è rimuovere "cose" attaccate tenacemente alla patina, come mi sembra il caso del sesterzio. Puoi sempre iniziare a rimuovere le incrostazioni e vedere come va, a tuo rischio.1 punto
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Dovrebbe pesare da 15,005 a 14,995 grammi. Considerando, invece, i 50 millesimi di grammo che vengono tollerati in una moneta circolata (sempre secondo quanto riportato dal documento dell’epoca) il peso limite sarebbe 14,95 grammi. Quindi, con 14,63 grammi (il peso dell’esemplare della discussione) siamo ampiamente fuori range.1 punto
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Molto bello il documento che hai riportato e sicuramente dirimente circa la questione del peso. Se la vista non mi inganna, è segnato che la tolleranza per consumo da circolazione è di soli 50 millesimi. Quindi, il peso ammissibile non dovrebbe essere inferiore ai 14,95 grammi.1 punto
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Luca @lorlukepenso che ora non ci siano dubbi 15 gr con tolleranza 5 millesimi1 punto
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Buongiorno a tutti. Mi sembra necessario ringraziare tutti coloro i quali hanno partecipato e parteciperanno a questa discussione veramente interessante, a partire ovviamente da @El Chupacabra che mette sempre a disposizione di tutti le foto di parecchie monete, alcune delle quali non si vedono tutti i giorni e in conservazioni eccellenti. Aggiungo il mio piccolo contributo ricordando che delle monete in questione e della loro origine aveva parlato diffusamente la R.I.N. del 2008, attraverso un articolo molto interessante di Paola Salvatori intitolato "L'adozione del Fascio littorio nella monetazione dell'Italia fascista". Ritengo che la moneta in esame sia particolarmente originale, in ragione del fatto che per prima introdusse la linearità del c.d. "stile littorio" con una netta discontinuità rispetto allo stile delle coniazioni precedenti. Un saluto e a presto.1 punto
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Bella moneta, grazie per il consueto approfondimento del background 😄1 punto
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Perché con un annullo di Posta militare non serviva, era esentata l'affrancatura, tra l'altro in quelle date la busta è partita da una zona di guerra. No, il funzionario postale non firmava le tassazioni. Penso più la firma del censore inglese. Per la domanda n.3 non saprei.1 punto
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È l'unica banconota che ha un valore Numismatico inferiore al suo nominale anche fds. Questo per l'estrema facilità con cui si può reperire in ogni momento. Corretta la valutazione intorno ai 120 euro per la conservazione visibile da foto. Per me è stata la più sofferta da mettere in Collezione ai tempi in cui ancora aveva valore legale. E ricordo ancora la forte tentazione di depositarla in conto nel 2002.1 punto
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Uuuh che interessante. Allora per prima cosa dobbiamo dire che la divisione Nembo fu una divisione d'elite dell'esercito italiano che il 24 settembre 1944 forma il gruppo di combattimento 'Folgore' e credo cambi nome appunto in Folgore. Annullo di partenza di posta militare N.146 del 7.6.1944. Accanto alla data si nota un rettangolino sulla destra nel'annullo che era lo spazio dell'era fascista, che fu scalpellato/tolto lasciando appunto il rettangolino. Infatti siamo dopo l'8 settembre 1943 e la divisione Nembo viene inviata nel maggio del 44 a collaborare con il C.I.L. ( Corpo Italiano di Liberazione) co belligerante con gli alleati, e dall'8 giugno 44 opera nell'ambito del V Corpo d'Armata britannico. Il 7.6.43 la nostra busta parte da Chieti, infatti la posta militare 146 era dislocata in detta città, arriva come da annullo a Sava (Taranto) il 20.6.44 dopo essere passata per la censura inglese vedi annullo 'Chief Base Censor 20 ( annullo importante raro)... Ho scritto di getto se c'è qualcosa non chiaro chiedete. Viene tassata a destino per 50c non so per quale motivo essendo un invio di posta militare, presuppongo per il peso, credo non dovesse superare i 15gr. Francobollo della Luogotenenza Lupa Capitolina del 16.1.1944 molto bello annullato con T nera di tassazione. Il francobollo va controllato in controluce con una piccola luce per verificare la filigrana, se filigrana esagoni siamo sui 50 euro di valore se senza filigrana 25 euro. Sono di valore anche gli annulli. I francobolli della Luogotenenza considerato il breve periodo della sua esistenza sono di valore, specialmente come nel contesto della nostra busta. Eccezionale insieme di storia postale, è una busta di valore.1 punto
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Grazie Mario, una bella foto in una giornata così grigia. Vedere il cartaceo è veramente bello, fa tutto un altro effetto. 👏👏👏👏👍👍👍👍1 punto
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Farsi delle domande e darsi delle risposte, metterle in crisi e rivalutarle... non basta come metodo scientifico? Ragazzi, prima di "dibattere" vediamo di avere un background comune almeno su cosa siano le cose e come funzionino. Altrimenti non è un "dibattito", ma una sequela di domande facilmente risolvibili con un minimo di informazione. Io non sono mai entrato in un laboratorio per l'analisi del C14 ma ho letto solo quanto mi serviva per capire che domande fare con questa tecnica e che tipo di risposte DIpende Qui trovate i PDF relativi al corso di METODI DI DATAZIONE IN ARCHEOLOGIA dell'Uni Ferrara, laurea magistrale in quaternario, preistoria ed archeologia (che già fa capire la multidisciplinarietà insita anche solo in questa distinzione) -> https://www.unife.it/interfacolta/lm.preistoria/insegnamenti/metodi-di-datazione-per-larcheologia/materiale-didattico/pdf-delle-lezioni Visto che già so che non verranno letti qui c'è anche la versione breve Contenuti del corso Aspetti generali del metodo scientifico. Il tempo e la sua misura. Misura ed errori di misura. Il metodo del radiocarbonio - Principi di base. - Aspetti sperimentali: conteggio del decadimento beta e spettrometria di massa con acceleratore (AMS). - Possibili fonti di errore. - Calibrazione delle date da radiocarbonio. - Applicazioni e raccomandazioni pratiche. Altre tecniche di datazione basate su isotopi radiattivi con tempi di dimezzamento lunghi e brevi. - Principi delle datazioni potassio-argon e argon-argon: aspetti critici e applicazioni. - Principi di datazioni basate sulla serie dell’uranio: applicazioni. - Datazioni con isotopi a vita breve: piombo-201, cesio-137, silicio-137; Applicazioni. Datazioni basate su esposizione a radiazioni. - Thermoluminescenza (TL) e Luminescenza indotta otticamente (OSL): applicazioni e limiti. - Datazione per risonanza di spin elettronico (ESR): principi e applicazioni. - Datazioni da tracce di fissione: principi e applicazioni. Tecniche di datazione basate su strutture a bande di accrescimento annuali. - Gli orologi del clima e i contesti climatici. - La dendrocronologia: principi generali. Le serie dendrocronologiche. Applicazioni. - La cronologia delle varve e relative applicazioni. - Gli strati di ghiaccio annuali dei ghiacciai. La cronologia dei carotaggi glaciali e relative applicazioni. - Datazioni basate su: speleotemi, coralli, molluschi, licheni. Altri metodi di datazione relativa - Racemizzazione degli amminoacidi: aspetti generali e diagenetici; applicazioni. - Idratazione delle ossidiane: lo strato di idratazione. applicazioni. - La re-idrossilazione dei ceramici: una nuova tecnica di datazione ..!? - Metodi magnetici: introduzione; il campo magnetico terrestre e le sue variazioni nel tempo; meccanismi di registrazione delle variazioni del campo magnetico terrestre; applicazioni. Epilogo: il problema di stabilire una equivalenza delle età stimate.1 punto
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Dai però la copertina del numero zero di prova si può’ mettere…1 punto
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British museum, dopo 2mila opere sottratte si dimette il direttore Recuperati alcuni dei pezzi rubati LONDRA - British museum nella bufera: il museo più visitato in Gran Bretagna e una delle istituzioni culturali più celebri al mondo è scosso da uno scandalo che ha portato alle dimissioni del direttore e alla sospensione del suo vice. La polizia ha aperto un'inchiesta e il consiglio di amministrazione del museo si è formalmente scusato. Oltre 2mila reperti, alcuni di inestimabile valore, sono scomparsi dagli archivi del museo negli ultimi anni. Si tratta di gioielli, gemme e altri piccoli oggetti preziosi che non erano in mostra nelle teche del museo ma conservati nei depositi. I più antichi risalgono al 15esimo secolo a.C., i più recenti al 19esimo secolo d.C. La cosa più grave è che i responsabili del museo erano stati avvertiti già nel febbraio 2021 che alcuni reperti, tra cui un cammeo romano, circolavano sul mercato antiquario ed erano addirittura in vendita su eBay. L'accademico danese Ittai Gradel aveva segnalato la cosa ma i dirigenti del museo avevano insabbiato tutto, presumibilmente per evitare danni alla reputazione del British Museum.Hartwig Fischer, il direttore del museo, aveva negato ci fosse un problema e aveva addirittura criticato Gradel per le sue “insinuazioni”. Ieri Fischer ha dato le dimissioni, ammettendo che “il museo non ha agito come avrebbe dovuto” e scusandosi tardivamente con l'antiquario danese. Il suo vice, Jonathan Williams, è stato sospeso dall'incarico.La vicenda è venuta alla luce pochi giorni fa, quando si è saputo che il museo in febbraio aveva licenziato uno dei suoi esperti di antiquariato, dipendente del British da oltre trent'anni. La polizia ha avviato un'inchiesta e sta interrogando l'ex dipendente del museo, che non può essere nominato per questioni legali. Osborne ha detto che alcuni dei reperti scomparsi sono già stati recuperati, grazie alla collaborazione di esperti e antiquari in tutto il mondo. Altri saranno ritrovati nei prossimi mesi, ma l'ex cancelliere ha ammesso che difficilmente sarà possibile rintracciare tutti i reperti scomparsi, anche perchè non tutti sono stati catalogati. “Riteniamo che i furti siano stati commessi per un lungo periodo di tempo e, francamente, avremmo potuto fare di più per prevenirli -, ha detto Osborne -. Il British museum chiaramente deve accelerare la catalogazione completa di tutti i reperti della sua collezione”. Lo scandalo al museo ha risollevato la vexata quaestio di quale sia la giusta collocazione per reperti inestimabili che in passato sono stati rubati, saccheggiati o comunque trafugati in modo illecito durante l'era imperiale o coloniale. Mentre numerosi musei e istituzioni culturali, anche in Gran Bretagna, hanno restituito volontariamente reperti al loro Paese d'origine, il British museum ha sempre adottato una linea dura, dichiarando di essere il luogo migliore e più sicuro per mostrare i tesori di tutto il mondo. Le richieste di restituzione Ora che la competenza e le misure di sicurezza del museo sono state messe in dubbio dallo scandalo, torna alla ribalta ad esempio la richiesta della Grecia di tornare in possesso dei Marmi del Partenone, trafugati da Lord Elgin nel 1801. La ministra della Cultura greca, Lina Mendoni, ha ribadito “la legittima richiesta del mio Paese per la restituzione definitiva dei marmi del Partenone, in modo che possano essere riuniti con le altre sculture nel museo dell'Acropoli di Atene”. Il partito conservatore al potere a Londra ha accusato la Grecia di “opportunismo sfacciato”. Anche la Nigeria però ha colto l'occasione per chiedere formalmente la restituzione dei Bronzi del Benin rubati dai soldati britannici a fine Ottocento. La polemica è solo agli inizi. Quando si vuole allegare un articolo lo si dovrebbe fare per intero, perché il solo link potrete , passato del tempo e/o per problemi tecnici, non essere più raggiungibile. La prossima volta allega tutto.1 punto
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Ecco il sesterzio di Antonino Pio. 32 mm, 23,4g. Il dritto corrisponde ai sesterzi del 152-153, ANTONINVS AVG PIVS PP TR P XVI , cfr RIC 906, con legenda SALVS AVG COS IIII. Al rovescio, SALVTI AVGSTOR TR POT (sic), Salus nutre un serpente che si erge da un altare. Il plurale AVG[V]STOR(VM) si riferisce piuttosto al regno congiunto di Marco Aurelio/Lucio Vero. Infatti esistono sesterzi della stessa tipologia e con legenda al dativo ma un pò diversa: SALVTI AVGVSTOR TR P XV (XVI, XVII), esergo COS III, coniati tra 161 e 163 d.C.1 punto
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Le collezioni nella stragrande maggioranza dei casi sono il prodotto di una passione e percorso individuale, tranne casi eccezionali di straordinaria importanza storica dell'insieme e di una loro musealizzazione, il loro decorso naturale è di finire vendute e disperse per dare vita a future nuove raccolte oppure, più raramente, ereditate e conservate o proseguite da eredi altrettanto appassionati... Nel mio caso, dal momento che la mia collezione è una biblioteca e che non avrò eredi, ho la speranza di poterla donare ad una persona o istituzione interessata ad espanderla e magari a farne fruire i libri al pubblico, le biblioteche specialistiche hanno sempre un'utilità scientifica intrinseca e non è facile metterle assieme, ci vogliono decadi di paziente ricerca e raccolta, per cui mi dispiacerebbe se venisse dispersa...1 punto
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Si tratta di moneta falsa, vale zero virgola zero zero euro.1 punto
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Questa devo proprio farvela vedere : più di sette etti di bronzo monetato ,praticamente la ruota di un triciclo...1 punto
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Buon rientro ai vacanzieri e buona visione. Gionnysicily.1 punto
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Per gli estimatori della monetazione monetazione milanese ed in particolare di questo nominale è stata pubblicata una monografia che cataloga le parpagliole della provvidenza fino ad oggi reperite. Il volume di 53 pagine più nove tavole contenenti 200 monete, raccoglie tutti gli studi precedenti con l'aggiunta degli ultimi ritrovamenti. Catalogazione divisa in schede per ogni singola tipologia e capitolo Appendici con il riassunto degli accoppiamenti D/ e R/.1 punto
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Non è questo il caso. Osserva meglio le linee nere che dividono le ciocche. In alcuni punti sembra quasi che abbiano usato l'eyeliner 😂 Non esiste alcun esemplare di questa tipologia che si presenta in questa maniera, se non appunto monete che hanno subito dei ritocchi per evidenziare i contorni delle ciocche e per staccarle meglio tra loro, così da far apparire la moneta in conservazione migliore. Anche se stiamo giudicando delle foto, ci sono dei punti clamorosi, come la ciocca che ho cerchiato in nero.1 punto
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DE GREGE EPICURI Fabio Songa ci ha mandato il materiale su cui si baserà l'incontro ("Profectio e Adventus") PROFECTIO e ADVENTVS.docx1 punto
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Bulletin 229 Unites States National Museum · 1970 Italian Coin Engravers Since 1800 Elvira Eliza Clain-Stefanelli Naples (pages 30-44) https://www.google.it/books/edition/_/6tdGAQAAMAAJ?hl=it&gbpv=11 punto
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Ovviamente non pretendo di sapere da voi il numero esatto delle copie esistenti. Non è da molto che mi sono appassionato alle monete greche, ma so che i decadrammi venivano coniati in occasioni eccezionali e sono rimasto molto colpito da quello di Siracusa del British Museum. Che ne pensate?1 punto
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