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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/29/23 in Risposte

  1. Cari tutti, Apro questa discussione per condividervi e chiedere un vostro parere su questa moneta, un antoniniano di Floriano (276 d.C.), coniato a Lione. I riferimenti corretti dovrebbero essere i seguenti: RIC 2, RIC Online 4140. Normalmente non colleziono monete romane, tuttavia questa volta ho fatto un eccezione. L’ho trovata presso un antiquario di York (UK) che l aveva esposta in una vetrina assieme ad altre monete classiche e medievali. Ad impressionarmi in particolare è stato il dritto con il ritratto dell’imperatore molto dettagliato e chiaro. purtroppo al momento non in grado di fornire il peso e diametro precisi Le foto non sono il massimo e sfalsano un po’ il colore della moneta, in mano più scura ed omogenea. un caro saluto a tutti, matteo
    7 punti
  2. Mah… In tutta onestà, trovo queste indicazioni estremamente fuorvianti. Non so proprio dove il Pedrotti abbia trovato un littore autentico dal peso di oltre 15,7 grammi (così come un esemplare da 14,2 grammi). Comunque, anche ammettendo che la tolleranza sia di 5 millesimi per ogni grammo di argento, vuol dire che su 15 grammi l’oscillazione massima è di 75 milligrammi. Quindi il range sarebbe tra 14,925 e 15,075 grammi. Evidentemente qualcuno ha sbagliato i calcoli in passato e l’errore si è riverberato fino ai giorni nostri…
    4 punti
  3. Dove si svolgerà Milano Numismatica ? In pieno centro dietro il Duomo all’Hotel De La Ville, alla Sala Duomo di cui riporto l’immagine. Via U. Hoepli 6, Mm1 fermata Duomo
    3 punti
  4. Segnalo l'uscita del n. 397 di Panorama Numismatico. Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Uomini e animali: amici nemici – p. 3 Roberto Diegi, La monetazione di tipo greco in Sicilia, 10, La zecca di Imera (Himera) – p. 11 Alberto Castellotti, In odore di Massoneria la monetazione di Leone XII? – p. 16 Michele Guarisco, Le monete di Vittorio Emanuele II, Regno di Sardegna 1849-1861 – p. 21 Da Assab all’AFIS. Storia della presenza italiana all’estero attraverso le monete e le banconote – p. 27 Vladimiro Pirani, Ancona e l’Agontano. Così famoso e così sconosciuto – p. 39 Ezio Cairoli, La prima moneta da un euro a tre facce arriva dal Belgio – p. 55 Recensioni – p. 57 Notizie dal mondo numismatico – p. 59 Emissioni numismatiche – p. 61 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    2 punti
  5. Spiace vedere come sul forum stiano passando praticamente inosservate le ultime coniazioni della Royal Mint, che raffigurano si un re non esattamente amato nel mondo, dal passato sicuramente controverso (per lo meno per quanto riguarda i suoi rapporti con lady D) e che non sarà destinato ad un regno duraturo (compie 75 anni questo autunno), ma che pur sempre di un re inglese si tratta. La bulimia della zecca inglese (già pienamente chiara ed operativa almeno dal 2017) non ha purtroppo risparmiato i primi mesi di regno di Carlo III. Troppe emissioni, tirature enormi, prezzi folli. Il rischio concreto di una nausea nel collezionista c'è. Ma andiamo con ordine. La morte della 96 enne Regina Elisabetta, avvenuta lo scorso 8 Settembre, pur se in qualche modo attesa, data l'età, è arrivata in modo alquanto repentino. E se il tutto era stato già programmato nei dettagli (l'operazione "London bridge" accuratamente pianificata, veniva costantemente aggiornata, e del resto la morte della regnante inglese più longeva ha realmente rappresentato un evento epocale, segnando la fine di un'era), lo stesso non si può ovviamente dire per l'aspetto numismatico. Come molti, alla notizia de "London bridge is down", mi sarei aspettato una sorta di "pausa numismatica" per il 2022. Del resto la regina e con lei il Regno intero avevano da pochi mesi celebrato lo strepitoso giubileo di platino (ufficialmente raggiunto il 6 febbraio 2022, ma in realtà onorato nel mese di giugno), un evento più unico che raro (70 anni di regno!!) e "chiudere" il proprio lunghissimo servizio allo Stato con la relativa moneta commemorativa ha lasciato un senso quasi "romantico" nei collezionisti di tutto il mondo. La jubilee sovereign proof e bullion (e le sue sorelline e sorellone, i set-s, la piedfort, la 5 pounds BU etc), ideata dall'artista "araldico" Timothy Noad, rappresenta infatti al rovescio una rivisitazione del "Royal Coats of army" (sulla storia, sul significato e sui differenti Coats of army si potrebbe parlare e scrivere per settimane...); quello della regina Elisabetta rappresenta-va i quattro quarti scudati del regno unito (l'origine data 1707, con "l'Act of Union"), sormontati dalla corona reale e simboleggia l'alleanza delle quattro nazioni britanniche (sono rappresentati i 3 leoni inglesi, il leone rampante scozzese, i 3 leoni gallesi e dorata arpa scozzese). Ai lati dello scudo un leone d'oro e un unicorno d'argento. Il motto recita "Dio e il mio diritto"). Emissione a mio parere azzeccatissima, il rovescio è intricato ma molto molto efficace anche sui moduli medio piccoli. La tiratura fu abbastanza consistente ma, nonostante oramai la Royal Mint marchi ogni emssione come unica, quella lo fu veramente. E la risposta entusiastica dei collezionisti rese quella emissione sold out in pochi giorni/settimane. Tornando a Settembre 2022 quindi, tutto lasciava presagire qualche mese di quiete, in vista dell'incoronazione del nuovo regnante, e delle relative monete con la nuova effige. (la "sovereign proof" viene da ormai vari anni infatti emessa a Novembre, per l'anno successivo). In realtà alla Royal Mint l'hanno pensata in modo differente, e nel giro di poco più di un mese ecco infatti pronta confezionata e impacchettata una nuova emissione INTEGRALE. Poco male, si pensò al momento. Riguarderà il 2023.... poveri illusi. La memorial sovereign infatti porta sempre la data 2022. Una emissione semplicemente "oltre" rispetto al consueto alternarsi bullion-proof anno dopo anno. Stupisce molto la velocità con la quale il mercato è stato letteralmente inondato da un buon 20-25 mila monete (e parlo solo delle emissioni in oro). Tiratura enorme (19.500 pezzi soltanto la sovereign), prezzi in costante ascesa. Ed il mercato infatti, nonostante la solita promessa di "una emissione unica, once in a life time etc etc" ha faticato moltissimo ad assorbire il tutto (e questo lo dimostrano i prezzi correnti delle memorial, uguali o addirittura inferiori rispetto all'emissione). E se è vero che sono sempre più, percentualmente, le monete mandate a slabbare che conquistano l'agognato PF70 (e questo le rende non molto appetibili a mio avviso. Si parla di circa 13-14.000 potentiali PF70 solo per la sovereign singola), gli standard qualitativi della RM sono diventati la nuova barzelletta d'oltremanica. Son uscite dalla zecca monete graffiate, monete con un "frosting" parziale e incompleto, monete con colpi, insomma un disastro). Tornando alla parte più interessante, la scelta per la prima moneta con l'effige di re Carlo III è stata, per il rovescio, la discontinuità nella continuità. Per opera dello scultore inglese Martin Jennings è stato infatti deciso di riproporre il Coats of army, rendendolo però tremendamente "affollato", complicato a vedersi, difficile da apprezzare in prima, seconda e anche terza battuta (forse nei moduli più grandi, che non ho mai avuto la fortuna non dico di possedere, ma nemmeno di maneggiare, la godibilità è maggiore?). Sostanzialmente si riprende, ingrandendolo, il Coats of army della mamma, non lasciando nemmeno un millimetro di spazio libero. Monetazione (parere soggettivo) sbagliata, sia come tempistica, che come tiratura, che come prezzo. Tutto questo trambusto ha ovviamente modificato i piani consueti per le emissioni del 2023. Avvicinandosi la data dell'incoronazione (6 Maggio 2023), la Royal Mint ha ovviamente colto la palla al balzo, coniando un'altra 15-20 ina di monete celebrative. Ori, argenti, dai rovesci più bizzarri e innovativi. Per quel che riguarda il fulcro di questo topic, il 6 di Maggio ha visto la luce una nuova sterlina, coniata in 1260 esemplari, letteralmente coniata il giorno dell'incoronazione. La SoTD con finitura matte (satinata) è andata esaurita nel giro di poche ore. Prezzo ovviamente altissimo (850 gbp in emissione, si parla oramai di 1000 Euro), raffigura il re Carlo con testa coronata (e questa è veramente una succosa novità, essendo oramai secoli che un re inglese non veniva più raffigurato incoronato, e anche su questo tema e sulle varie motivazioni la digressione sarebbe pressochè infinita), mentre al rovescio si torna al classico immortale di Benedetto Pistrucci (San Giorgio e il drago). La corona raffigurata è quella "Tudor" (e anche sul tema delle corone utilizzate, e del significato politico collegato ci sono infinite chiavi di lettura..), l'artista è sempre Martin Jennings. Tutto finito? Nemmeno per sogno... manca-va all'appello infatti l'emissione 2023... e ovviamente la benemerita RM non si è lasciata sfuggire l'occasione... una emissione in pompa magna, ufficialmente in vendita dallo scorso 12 giugno; Coronation sovereign, sorelle, sorelline e sorellone sono infatti da pochi giorni disponibili sul mercato. I numeri sono impressionanti (15.000 esemplari solo per la sovereign) i prezzi anche (il set da 5 monete infatti ha un prezzo di uscita di 6700 euro). Il mercato soffre, sbuffa, impreca... ma compra. In realtà, in questa orgia di monete, questa emissione è un qualcosa di unico. Rappresenta infatti l'incoronazione di re Carlo (anche queste monete son tutte con testa coronata, il disegno utilizzato è lo stesso della Sotd) e di fatto i set-s (o il set da 5) è quanto di più vicino oggi si possa avere rispetto ai vecchi e gloriosi "coronation set" del passato. Certo mancano quegli stilosissimi cofanetti e mancano tutte le monete in argento e in bronzo. La bullion sarà sul mercato tra qualche settimana. La scelta di inondare letteralmente il mercato con decine di migliaia di pezzi non penso abbia alla base una volontà democratica (del tipo "che tutti i sudditi possano avere un pezzo di storia inglese, per intenderci), dati i prezzi. Penso che più semplicemente rifletta l'oramai tristemente nota cupidigia della zecca inglese e la sua dichiarata missione "commerciale". Una deriva alquanto triste, che riflette però una deriva più generale della numismatica, oramai sempre più mortalmente abbracciata agli enti certificatori e alla ricerca del numero, più che della storia e della moneta stessa.
    2 punti
  6. Trovandomi in vacanza in Grecia e facendo tappa ad Atene non ho potuto non visitare il museo numismatico, anche se sono completamente ignorante sulla monetazione, perchè occasioni come questa per vedere monete bellissime non si possono perdere. Il museo è disposto su due piani dove sono esposte monete greche, Magna Grecia e selezioni a tema su monete mondiale. Condivido con voi qualche bella foto della visita Ingresso Ritrovamenti Monetazione Donazioni nei prossimi giorni aggiungerò altre foto.
    2 punti
  7. Puoi sempre scriverlo a matita sul retro del cartellino... Prezzo e provenienza. In piccolo poi se ti da fastidio lo cancelli
    2 punti
  8. In realtà trovo quest'idea per nulla folle o utopica, anzi, credo anch'io che integrare virtualità e materialità possa costituire la naturale evoluzione di un'attività finalizzata alla divulgazione e alla diffusione del sapere numismatico, un forum con annesso un ottimo catalogo elettronico a cui si aggiungono collezioni donate dai soci utilizzabili a scopo didattico e scientifico, una biblioteca specialistica avente il medesimo fine e persone competenti che se ne prendono cura con la possibilità di svolgere anche corsi specialistici e attività didattiche nei vari ambiti della numismatica e storia monetaria... ad una struttura simile lascerei la mia biblioteca numismatica con cuore sereno...
    2 punti
  9. 2 punti
  10. E se ci fosse un museo monetiere lamonetiano ? Non sarebbe bello avere anche un museo fisico del forum ? Magari associandosi a qualche istituzione o ente privato ? Allora si potrebbero donare le monete ad un ente interessato veramente alle monete e per di più gestito da gente competente! Certo l'idea rasenta la follia, ma costituirebbe la normale evoluzione di uno spazio dedicato alla conoscenza, identificazione e catalogazione numismatica. Chi di dovere dovrebbe farci un pensierino....
    2 punti
  11. Francobollo senza filigrana
    2 punti
  12. Grazie mille delle informazioni. Qualche domanda. 1) Perché in alto a destra non c’è il francobollo? Credo di sapere la risposta ma meglio esser sicuro e chiedere.. 2) perché un nome vicino al francobollo? Immaginavo sia il funzionario che lo ha tassato ma chiedo per conferma/smentita 3) ho oscurato un nome e cognome al retro, che in apparenza non mi dicono nulla, non hanno apparenti connessioni con il destinatario né con chi mi ha donato la cartolina. Sembrano inseriti a matita successivamente. Con la stessa matita è scritto il numero 1613. Che cosa potrebbe essere? ringrazio in anticipo
    2 punti
  13. Ciao, una cosa che non mi appassiona è parlare dei prezzi delle monete che acquistiamo. Tuttavia avendo letto questa datata ma interessante discussione risulta evidente, visto gli anni trascorsi, che gli importi delle monete vendute oggi siano aumentati come del resto tutto. Tuttavia con 50 euro, se non si hanno troppe pretese, ci sono sesterzi (ma qui si va nei gusti personali e tutto diventa opinabile) tranquillamente collezionabili e tutto sommato gradevoli che sono comunque pezzi di storia, il cui aspetto generale ci racconta tanto. Posto il mio esemplare acquistato pochi mesi fa al costo di 48,50 spese di spedizione comprese (aggiudicato in un asta).E tanto varrà per molti che lo guardano, per altri anche meno, altri non lo acquisterebbero mai. De gustibus . Forse, ed aggiungo per fortuna, il bello del collezionismo è proprio questo 🙂. ANTONIO 32,50 mm. 24,08 g.
    2 punti
  14. Le collezioni nella stragrande maggioranza dei casi sono il prodotto di una passione e percorso individuale, tranne casi eccezionali di straordinaria importanza storica dell'insieme e di una loro musealizzazione, il loro decorso naturale è di finire vendute e disperse per dare vita a future nuove raccolte oppure, più raramente, ereditate e conservate o proseguite da eredi altrettanto appassionati... Nel mio caso, dal momento che la mia collezione è una biblioteca e che non avrò eredi, ho la speranza di poterla donare ad una persona o istituzione interessata ad espanderla e magari a farne fruire i libri al pubblico, le biblioteche specialistiche hanno sempre un'utilità scientifica intrinseca e non è facile metterle assieme, ci vogliono decadi di paziente ricerca e raccolta, per cui mi dispiacerebbe se venisse dispersa...
    2 punti
  15. Passo dopo passo costruisco il sogno di una vita, voi penserete a una bella collezione di monete che si avvia al completamento, non proprio... da biblionummofilo quale sono non è tanto alle monete che sono rivolti i miei appetiti, ma ai libri sulle monete, sto cercando di creare una biblioteca numismatica ideale divisa in vari settori, in primo luogo vi è la distinzione tra biblioteca digitale e reale, quella digitale sta assumendo un ruolo sempre più cospicuo perché mi consente di raccogliere testi appartenenti ad ambiti che esulano dalla biblioteca reale, così come articoli e raccolte di periodici ormai sempre più presenti e disponibili in rete, tutto materiale che occuperebbe uno spazio improponibile per le mie possibilità di semplice privato, in questo modo posso inserire una mole cospicua di testi nel semplice spazio di un hard disk consultabile via computer, so che per un bibliofilo un testo deve essere materiale per il piacere di possederlo e sentirlo tra le mani, ma io sono un bibliofilo moderno e onestamente la comodità di consultare un Cohen, un Roman Imperial Coins, un Moneta Imperii Byzantini e un Corpus Nummorum Italicorum comodamente su un portatile pure mi inocula una dose non trascurabile di godimento; la biblioteca digitale inoltre non è l'unica ad esistere in tale formato, sto creando anche una bibliografia/biblioteca digitale, cioè un data base completo di tutto il pubblicato concernente alcuni ambiti della numismatica di mio particolare interesse con schede bibliografiche ampliabili fino a contenere descrizione fisica con immagini, abstract, sommari, recensioni e link a recensioni reperibili in rete o anche ai testi medesimi quando esistenti, per il momento gli ambiti di cui mi sto occupando sono la numismatica dell'Italia meridionale medievale e moderna, la numismatica bizantina e quella islamica, se avessi qualche aiuto mi piacerebbe coprire anche la numismatica del resto d'Italia e della Magna Grecia e Sicilia greca, altrimenti farò da solo nel corso degli anni, il vantaggio di un lavoro simile è nella possibilità di aggiornamento costante dei testi e dell'arricchimento sempre possibile a cui si può sottoporre ogni scheda bibliografica, ovviamente fatto da solo è un lavoro immane anche perché richiede continua manutenzione, ma è un qualcosa che penso come un progetto collettivo e generazionale, da costruire nel tempo come ogni grande opera; ma adesso passiamo alla biblioteca reale, e qui chiedo la vostra attenzione e il vostro parere, ho scelto di raccogliere solo monografie concernenti alcuni ambiti della numismatica: zecche italiane medievali e moderne, Magna Grecia e Sicilia greca, numismatica bizantina e islamica; sono arrivato ad acquisire alcuni dei testi fondamentali relativi ad alcuni di questi ambiti ma ovviamente il lavoro di raccolta è ancora lungo, ora vi chiedo di immaginare che questa biblioteca seppur privata sia aperta alla consultazione, come un circolo specializzato in cui un appassionato, studente o studioso prenda appuntamento per poter consultare dei libri di suo interesse, quali testi vi piacerebbe trovare in ciascuno degli ambiti predetti?
    1 punto
  16. Ovviamente le spese fatte vanno documentate, " per memoria e conoscenza", documentando acquisizione, commissione, spese di spedizione, costo totale. Ma non lo scriverei sul cartellino, poichè il prezzo è sempre troppo disgiunto dall'effettivo valore della moneta. Paghiamo le monete molto menodel loro vero valore se abbiamo c...fortuna, o più del loro valore se per qualsiasi motivo ci necessitava di avere quella moneta "nonostante il prezzo". Teniamo poi conto delle variazioni di prezzo delle monete nel corso degli anni. Quindi ... documkentare la spesa certamente si, ma non "legarla" strettamente alla moneta acquistata.
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  17. Posto un falso di una piastra di Francesco II passata recentemente sulla baia ...
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  18. Sono sempre stato affascinato dal valore da 100: mi furono regalati da mio zio e non so per quale ragione li ho lasciati così ...
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  19. Sono arrivato a oltre 700 libri e/o articoli che abbracciano il periodo relativo al Corpus Nummorum Italicorum..Il mio cruccio? Non avere ancora reperito il Lanfranco Prove e progetti originale. Per ora ho solo fotocopie rilegate...ma lo cerco sempre.. Poi donerò la mia biblioteca al mio paese natale
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  20. Mi viene da sorridere pensando se fosse una moneta autentica e venisse sottoposta ai " più banali e casalinghi controlli" 🙂.
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  21. Evvai un grande applauso al titolista! @Maastricht leggi di questa tecnologia non invasiva
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  22. Troppo buono Luca, La Piastra da queste foto sembra autentica , il diametro mi sembra esagerato... @Claudio59, puoi ricontrollare con una squadretta stavolta? Hai invertito i numeri...il peso è 27,53
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  23. Scoperto in Svizzera ampio e possente edificio romano. Tra i reperti anche la moneta di Giulio Cesare La recente scoperta archeologica nel Canton Zugo ha scosso le fondamenta della nostra comprensione della presenza romana nell’incantevole regione prealpina della Svizzera centrale. Martedì, l’Ufficio per la conservazione dei monumenti e l’archeologia del Canton Zugo ha annunciato il ritrovamento di una serie di edifici risalenti a oltre 2000 anni fa. Questi ritrovamenti, situati nell’Äbnetwald vicino a Cham-Oberwil, offrono un’opportunità senza precedenti per sondare le profonde radici della cultura romana in questa pittoresca regione. La tenda sotto la quale si stanno svolgendo i primi scavi. L’area archeologica risulta più ampia di quella dotata di copertura @ ADA Zug, David Jecker Un tesoro sepolto nel tempo I dettagli dell’incredibile ritrovamento L’area di scavo, che è stata accuratamente protetta da una spessa tenda contro le intemperie, si estende su un’ampia superficie di almeno 500 metri quadrati. Questa vastità è testimonianza della grandezza del complesso di edifici che un tempo occupava questo luogo. Per il Canton Zugo, questa scoperta rappresenta un evento straordinario, poiché, in Svizzera, edifici di dimensioni così imponenti risalenti all’epoca romana sono rari e preziosi. Gli esperti dell’ufficio stanno con dedizione portando alla luce i muri che raccontano storie antiche. Lo scavo archeologico in corso @ ADA Zug, David Jecker Un ritrovamento unico nella storia del cantone L’importanza di questo ritrovamento è ancora più evidente se consideriamo che l’ultima volta che furono scoperti edifici romani di dimensioni comparabili nella regione risale a quasi un secolo fa a Cham-Heiligkreuz. Come dichiarato da Gishan Schaeren, il capo del Dipartimento di archeologia preistorica e protostorica, l’entusiasmo dei ricercatori è alimentato anche dal fatto che i mattoni e le pietre più alti delle strutture emergono ancora dalla terra circostante, offrendo una visione affascinante di questa antica architettura. La moneta romana con elefante cesariano trovata nel sito @ ADA Zug, David Jecker Un puzzle del passato I misteri dell’Äbnetwald L’intera portata degli edifici romani scoperti presso l’Äbnetwald è ancora avvolta nel mistero. Gli studiosi si chiedono ancora quale fosse la funzione esatta di questo monumentale complesso. Secondo le prime ipotesi delle autorità, potrebbe essere stata una villa con vista panoramica o persino un edificio di culto, ma solo ulteriori indagini riveleranno la verità nascosta dietro questi antichi muri. Una fenomenale tesoro di oggetti All’interno delle pareti di questi edifici, gli archeologi hanno fatto incursione in un tesoro di oggetti che dipingono un vivido quadro della vita quotidiana dell’epoca. Tra le scoperte si annoverano parti di stoviglie romane importate, la rinomata “Terra sigillata”, e persino raffinati vasi di vetro artistico. Frammenti di anfore, che una volta contennero prelibatezze mediterranee come vino, olio d’oliva e salsa di pesce, ci fanno intravedere la vastità del commercio che attraversava il mondo romano. Tra le monete anche quella di Giulio Cesare che reca impresso un elefante. Una posizione di potere e bellezza L’incredibile scelta dei Romani Non sorprende che i Romani abbiano scelto con saggezza questa posizione elevata vicino all’Äbnetwald per costruire i loro magnifici edifici. L’ampia visuale panoramica offerta da questa collina era perfetta per sorvegliare il paesaggio circostante e garantire un rifornimento continuo di acqua e cibo. Questo luogo era già abitato da migliaia di anni prima dell’arrivo dei Romani, come dimostrato dai reperti archeologici che emergono dalle profondità della storia. Un mondo svelato dalle profondità Grazie a una collaborazione esemplare tra l’Ufficio per la conservazione dei monumenti e l’archeologia e le aziende minerarie di ghiaia, questi ritrovamenti straordinari sono stati resi possibili. La cava di ghiaia della Risi AG ad Äbnetwald è stata esaminata con attenzione dagli archeologi, che hanno esplorato gli strati superiori del terreno prima della rimozione. Questo sforzo congiunto ha permesso di recuperare una serie di pezzi mancanti nel puzzle della nostra storia. Un invito all’esplorazione del passato Un’occasione straordinaria per il pubblico Per coloro che sono affascinati dalla storia e desiderano vivere un’esperienza davvero unica, l’Ufficio per la Conservazione dei Monumenti e l’Archeologia di Zugo invita il pubblico a un’incredibile giornata di scavi aperti. Il 2 settembre, i curiosi avranno l’opportunità di gettare uno sguardo sullo stato attuale degli scavi e scoprire le ultime rivelazioni archeologiche in prima persona. Il team di scavo del Dipartimento di Archeologia Preistorica e Protostorica accompagnerà i visitatori in questo viaggio attraverso il tempo, condividendo dettagli intriganti sul lavoro dell’archeologia. https://www.stilearte.it/scoperto-in-svizzera-ampio-e-possente-edificio-romano-tra-i-reperti-anche-la-moneta-di-giulio-cesare/
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  24. Praticamente quello che ho fatto io con i fumetti (ero uno dei più grossi collezionisti italiani). Sono 12 anni ...e non ho ancora finito. Per le monete invece, avendo un capitale limitato, immagino le lascerò a mio figlio e ci penserà lui
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  25. Complimenti anche da parte mia. Mi piace particolarmente il ritratto dell'imperatore Floriano. Hai fatto benissimo ad acquistarla 👍
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  26. Se il buon Dio non mi richiama all'improvviso e visto che nessuno della mia famiglia ha la passione per la numismatica, credo che ad un certo punto provvederò ad alienare la collezione. Me la sono creata, me la sono coccolata, me la sono goduta e poi ad un certo punto qualcu'altro, senza saper di chi sono, potrà arricchire o completare la sua. Non è egoismo, però piuttosto di pensare che possa essere "svenduta", preferisco vendere io ed eventualmente distribuire il ricavato.
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  27. Quando mio padre (che ancora detiene saldamente nelle sue mani le collezioni del bisnonno nobile e dei nonni e non me le fa toccare come quando avevo 15 anni) passerà a miglior vita, lascerà il tutto al sottoscritto che spera di aver tempo di catalogare per benino e di lasciare ad un museo che ne permetta e ne assicuri la fruizione in perpetuo. In caso contrario vi manderò cartolina dalle Seychelles. PS... conoscendo papà sarà lui a seppellire me...
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  28. Bel modulo ,mi piace davvero
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  29. Una nota sulla monetazione di Tenedo Secondo gli studiosi, la doppia ascia caratteristica dell’iconografia monetale di Tenedo ha varie origini. Potevano esserci dei motivi familiari per cui Tenete, che era stato falsamente accusato di stupro dalla matrigna e abbandonato dal padre, come divenne sovrano di Tenedo pose la legge della scure contro chiunque avesse fatto false accuse. Si dice inoltre che Tenete avesse tagliato con un colpo di scure la gómena della nave paterna che era approdato a Tenedo per rivolgergli le scuse quando poi la verità sull’accusa della matrigna venne a galla, non volendo rappacificarsi con lui. Poi però Tenete si riconciliò col padre. C’era poi a Tenedo un luogo di nome Asserina in cui scorreva un fiumiciattolo nel quale vivevano dei granchi dai gusci ampiamente articolati simili a una doppia ascia, che potrebbe aver ispirato l’iconografia. Nella Costituzione dei Tenedesi c’era una legge che autorizzava chiunque sorprendesse degli adulteri a decapitarli entrambi con un’ascia. Anche alcuni proverbi provenienti dalle usanze dei Tenedesi richiamavano l’ascia, come "Tagliare con l'ascia di Tenedo" per esprimere un "no" pieno e definitivo. "È un uomo di Tenedo" era usato per alludere a una persona che troncava le questioni con decisione e in poche parole. apollonia
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  30. Non è tutto bianco o nero. O scavo o collezione. UN po' l'uno un po' l'altro, ovviamente. Ci sono paesi dove l'uso del metal detector è lecito e regolamentato (che sia un bene o un male non sta a me dirlo) e lì ritrovamo centinaia di monete antiche medievali, moderne e contemporanee alla settimana. Ci sono paesi dove questo è del tutto deregolamentato, ci sono paesi dove regimi autoritari hanno depredato beni archeologici per venderli per finanziamento
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  31. Il problema non è tanto che ci sia un errore del genere su un catalogo "datato". Alla fine, una svista può capitare a chiunque. La cosa davvero allucinante è che un errore così eclatante venga riportato ancora oggi sui cataloghi più "aggiornati"... Ciò mi fa pensare che su tanti aspetti si faccia semplicemente un copia-incolla e che, di conseguenza, gli eventuali errori si tramandino di catalogo in catalogo.
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  32. Ciao @caravelle82 questa è in vendita su un noto sito a 38 euro, a mio parere la tua vale 20/25 euro.
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  33. Ciao, la tua è questa. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE11S/1
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  34. @El Chupacabra Buongiorno. Mi scuso anzitutto per il "punto oscuro"... volevo dire una cosa ma ho scritto il contrario... Per quanto riguarda il paragone con il 1908, la tesi è plausibile però mi viene da pensare che magari il primo conio si era rotto o era difettato proprio nell'ultima cifra dell'anno, rendendone necessaria la predisposizione di un secondo. Il punto dopo il 1911, invece, è un elemento meramente ornamentale... Magari questa osservazione è campata in aria però credo che le conseguenze di un difetto su di un elemento essenziale della moneta (le cifre che compongono l'anno) e quelle legate a un elemento superfluo (il punto) siano diverse, anche in ragione dei costi relativi alla predisposizione di un secondo conio. La questione delle varianti è verissima, anche in ragione del fatto che negli ultimi anni si è creata un'attenzione spasmodica (e per me eccessiva) su questo aspetto. In effetti ho recuperato copia del Gigante 2002 e non menzionava affatto il 1911 senza il punto, limitandosi a evidenziare la presenza del punto dopo il millesimo (come per il 1910). Sarebbe comunque interessante interpellare Gigante per capirne di più, considerando che la questione oggetto di discussione e i relativi dubbi appaiono pienamente attuali. Un saluto e a presto.
    1 punto
  35. Vedi , purtroppo è una mia pecca , quando una casa D'Aste pone nella descrizione della moneta che questa è stata pulita, aggiustata, ripresa, mi pongo una domanda abbastanza semplice e cioè in che percentuale il lavoro incida sulla moneta. Nel caso di questa moneta, ritenuta buona da Rauch siamo un tantinello oltre il normale , io la classifico semplicemente "moneta che di antico forse ha il tondello" Che poi la moneta sia fusa , quindi falsa , per me aggiunge poco al "tondello forse antico" . Naturalmente tutti i sesterzi romani sono stati nel tempo "aiutati" con poche eccezioni, solo che ci sono maestri che sanno cosa fare e alunni che pensano di essere maestri....
    1 punto
  36. Complimenti davvero, non solo in fior di conio ma oltre. Condivido la scelta di chiuderla. Una moneta del genere non va "goduta in mano". A mio parere va mantenuta illibata per i posteri. Ma è solo la mia opinione. Buona serata
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  37. Vede, caro, quello che noi talvolta supponiamo, nella vita si evidenzia poi come l' esatto contrario. Mio nonno (paterno) era un povero emigrante che visse lontano dalla sua terra ( la Toscana) per tutta la sua esistenza e che mai avrebbe immaginato che il suo unico nipote avrebbe fatto una scelta di vita (a trent'anni) coerente con le proprie radici. Se permette, le consiglio di non porsi troppi problemi sul cosa fare delle sue cose, viva in serenita' il futuro. Anch'io pensavo che la mia raccolta di monete (fatta di decenni di ricerche e sacrifici) non avesse nessuna prospettiva, ma non e' stato cosi', ho avuto in eta' avanzata un nipote che segue il mio percorso. Le auguro di donare il "tutto" ai suoi figli, sperando che anche Lei abbia la fortuna di avere nipote/i a cui lasciare una traccia (concreta e anche intellettuale) del suo passaggio.
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  38. viviamoci il momento e godiamoci la nostra passione.. al dopo non ci penso..
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  39. Per onestà intellettuale tengo a precisare che il contributo della SNI si limita alla zecca di Milano, la maggiore tra quelle affrontate finora ( e credo la seconda , dopo Roma, per volume di pezzi). per molti anni si e’ discusso su cosa fare e come procedere poi da un lato la pressione degli studiosi, dall’altro la comparsa di nuove metodologie e il progredire dei mezzi informatici hanno creato il percorso ideale per procedere spediti con catalogazioni che 30 anni fa richiedevano molte piu risorse sia in termini di addetti che in termini finanziari. si poteva fare di piu’ , cominciando prima? Certamente ma d’altra parte senza l’iniziativa e la determinazione di alcuni si poteva anche correre il rischio di continuare a fare po o nulla come in precedenza …
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  40. Luca @lorlukepenso che ora non ci siano dubbi 15 gr con tolleranza 5 millesimi
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  41. Che dire... Nulla ai parenti. So per certo che, ancor prima di essere cremato, finirebbero su Ebay o affini. Lascerò quel poco a una associazione di volontariato di cui conosco il loro operato da circa 20 anni. Una delle poche che si salva nella marea del magna magna che c'è anche in tale ambito. Certamente anche in tal caso verrà venduta ogni singola moneta, però il ricavato servità ad aiutare cani abbandonati o bisognosi di cure.
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  42. Abbi pazienza, poi arrivano i nipoti e le speranze si riaccendono...
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  43. Fotografare tutto ,magari farci un testo a futura memoria ( per quello che vale ,si tratta comunque della visione soggettiva di un collezionista e delle sue possibilità economiche ) e poi vendete tutto e godetevi i soldi. Solo voi potrete ricavare il massimo dal vostro investimento.
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  44. Musei ...per la gioia di ladruncoli e delinquenti di vario genere... British Museum docet!
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  45. ...E poi la terra spalancarsi sotto I piedi Se non hai Dio dalla tua parte, E delle orme di cavalli già passati, Cavalli alati della sorte; (Cavalli alati, Alberto Cheli 1979)- Continuo il mio pellegrinaggio agostano fra gli album della mia collezione. Oggi vi presento i 10 Lire "Pegaso" una moneta che ha avuto breve vita, dal 1946 al 1950, nella circolazione. Durante questi cinque anni ne furono coniati 117.324.000 di cui quasi l'88% negli ultimi due anni. Alla fine, con l'introduzione del più snello 10 Lire "Spighe" nel 1951, ne furono ritirati 103.161.170 esemplari. Ne rimangono a disposizione dei collezionisti meno di 14.162.830 pezzi (perché pochi o tanti saranno andati distrutti o persi). Se la proporzione fra annate è rimasta la stessa della coniazione, abbiamo che circa 12.400.000 sono quelli rimasti delle annate 1949-1950, mentre dei primi 3 anni sono poco più di 1.750.000 di cui più del 99% sono del 1948. Buona visione.
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  46. Ciao, moneta molto interessante . Come già anticipato, da quando si può vedere dal ritratto, si tratta dì Marco Aurelio raffigurato da Cesare quindi con testa nuda. Per quanto riguarda il nominale, se il peso ed il diametro da te indicati sono corretti, penso che non si tratti di un asse bensì di un dupondio. La caratteristica dei dupondii era la corona radiata sulla testa degli imperatori (che indicavano un valore doppio, del dupondio appunto il doppio dell'asse) che ne permettevano l'immediato riconoscimento. In questo caso però Marco Aurelio era solo Cesare percui non poteva essere rappresentato ne con corona radiata ne con quella di alloro (solo l'imperatore poteva esserlo) quindi le discriminanti sono rappresentati dal peso e dal diametro della moneta. Attendiamo ulteriori interventi a proposito 🙂. ANTONIO
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  47. Come promesso ecco altri 2 buoni da 2 lire per numismatici..
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