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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/23 in Risposte
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Cari Lamonetiani, proseguo con il riordino delle immagini di alcune monete della mia collezioncina: oggi condivido volentieri con voi (ho notato un certo interesse attorno a queste mie tavole) i "Palanconi" ed i "Mezzi Palanconi" di Umberto. Monete senza particolare fascino artistico, ma che in buona conservazione meritano, comunque, la passerella:7 punti
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Here is a selection from my collection from Constantinople. RIC VIII Constantinople 081 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped, cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bearded and falls forward (FH4) Minted in Constantinople (Gamma | _ //CONSA*). A.D. 348-351 Reference:- RIC VIII, Constantinople 81 (Noted as a scarcer reverse legend break R-E rather than RE-P). Minted in Constantinople (Gamma | _ //CONSA*). A.D. 348-351 Minted in Constantinople (Gamma | _ //CONSS*). A.D. 348-351 Minted in Constantinople (Gamma | _ //CONS Theta *). A.D. 348-351 RIC VIII Constantinople 082 Obv:- D N CONSTANTIVS P F AVG, pearl diademed, draped and cuirassed bust right Rev:- FEL TEMP RE-PARATIO, Helmeted soldier left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield at ground to right. Horseman turns to face the soldier, and reaches his left arm up towards him. He wears a Phrygian hemlet and a beard Minted in Constantinople (G | _ // CONSD*). References:- RIC VIII Constantinople 82 Rev:- FEL TEMP R-EPARATIO, Helmeted soldier left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield at ground to right. Horseman turns to face the soldier, and reaches his left arm up towards him. He is bare headed and bearded Minted in Constantinople (G | _ // CONSIA*). References:- RIC VIII Constantinople 82 (Rare reverse legend break) RIC VIII Constantinople 106 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bearded and falls forward clutching his horse. his hair is tied in a top-knot. Minted in Constantinople (G | dot | _ //CONSI). Reference:- RIC VIII Constantinople 106 Unusual 3 dimensional wave effect created on shield Minted in Constantinople (G | dot | _ //CONSD). Reference:- RIC VIII Constantinople 106 var (106 is C3, Phrygian Cap) RIC VIII Constantinople 109 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped & cuirassed bust right, Delta behind bust Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Helmeted soldier left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield at ground to right. Horsemanis falling forward clutching his horse. He is wearing a phrygian cap Minted in Constantinople (G | . | _ /CONSG). Reference:- RIC VIII Constantinople 109 RIC VIII Constantinople 117 Obv:– DN FL CL CONSTANTIVS NOB CAES, Bare, bust draped and cuirassed right Rev:– FEL TEMP REPARATIO, Soldier spearing fallen horseman, who is wearing a cap, clutching his horse Minted in Constantinople (Dot S Dot | * | _ // CONSZ), Reference:– RIC VIII Constantinople 117 RIC VIII Constantinople 121 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped, cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP R-EPARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman wears helmet and falls forward reaching towards emperor Minted in Constantinople (dot //CONSS). 15th March A.D. 351 - Winter A.D. 354 Reference:- RIC VIII Constantinople 121 (Rated rare with R-E reverse legend break) Minted in Constantinople (Dot //CONSIA). RIC VIII Constantinople 122 var Obv:– DN FL CL CONSTANTIVS NOB CAES, Bare, bust draped and cuirassed right Rev:– FEL TEMP - REPARATIO, Soldier spearing fallen horseman, who is bare helmeted, reaching back towards emperor Minted in Constantinople (dot //CONSD), Reference:– RIC VIII Constantinople 122 var (Solder headwear and legend break are both unlisted) RIC VIII Constantinople 135 Obv:– D N CONSTANTIVS P F AVG, Pearl diademed, draped, cuirassed bust right Rev:– FEL TEMP RE-PARATIO, Helmeted soldier to left, shield on left arm, spearing falling horseman; shield on ground at right. Horseman is bare headed and reaches back towards the emperor Minted in Constantinople (//CONSIA dot). Reference:- RIC VIII, Constantinople 1354 punti
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Oggi ho fatto una nuova scoperta (almeno per me): E' un grosso di Francesco Dandolo (1329-39) proveniente dall'asta Varesi 59, n. 878. Come dicevo, oggi mi sono accorto di una cosa. S.Marco è decisamente più alto del doge. Sui grossi precedenti sono sempre alla pari, su quelli successivi pure... Anche l'altro esemplare dell'asta Varesi 59 ha la stessa caratteristica. Altri grossi di Francesco Dandolo invece presentano i due personaggi con la stessa altezza. E' una piccolissima variante, ma quello che volevo mettere in evidenza è che non si finisce mai di trovare nuovi particolari... Arka Diligite iustitiam4 punti
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Lotto 572 Asta 68 Nomisma Spa 2-3/9/2023 NAPOLI Carlo V d'Asburgo (1516-1556) Carlino - Magliocca 57/1 AG (g 3,42) RRRRR Carlino con mezzo busto rivolto a destra con la sigla R del mastro di zecca Luigi Ram, della più elevata rarità. Il numerale è con la V e il motto è delimitato da cinque globetti disposti a croce di cui quello centrale più grande. Di questa tipologia di Tari [rectius: Carlino] con il numerale "V", si conoscono, ad oggi, pochissimi esemplari.3 punti
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"Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio..." La frase è talmente celebre che non penso ci sia bisogno di contestualizzarla. Comunemente viene interpretata come un invito alla separazione fra stato e religione, ma c'è anche chi ritiene (forse non a torto) che questa sia solo un'interpretazione moderna. La moneta che condivido è della tipologia del cosiddetto denario del tributo, dico cosiddetto perché come immagino già sappiate anche se queste monete sono tipicamente definite "Tribute Penny" è poco probabile che lo siano. Penso sia abbastanza facile immaginare, nella sua grossolanità, il ragionamento per cui questa moneta è stata così definita: l'imperatore durante gli anni della predicazione di Gesù era Tiberio e dato che questa moneta era il più comune dei suoi denari qualcuno avrà pensato bene di considerarla il penny del tributo. Possibile ma non probabile, dai ritrovamenti risulta infatti che in Palestina la circolazione di queste monete ai tempi fosse piuttosto scarsa, era invece più diffuso il denario di Augusto con Lucio e Gaio sul rovescio. Ma la verità è che non abbiamo abbastanza elementi per identificare tale moneta, non siamo neppure certi fosse un denario, c'è infatti anche chi sostiene che poteva essere una moneta provinciale, ad esempio un tetradramma di Antiochia con sul dritto l'immagine dell'imperatore e la scritta Cesare in legenda. Ad ogni modo trovo affascinante questa emissione con Tiberio sul dritto e la madre Livia Drusilla sul rovescio. Essendo una moneta particolarmente falsificata vi chiedo anche se avete opinioni in merito su quella che condivido, grazie. Diametro: 19 mm Peso: 3,60 g.3 punti
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La moglie sta di fronte al marito e gli chiede: - Hai mai visto 20 euro completamente accartocciati? - No, risponde lui confuso. Lei sorride, sbottona la camicetta e infila lentamente la mano nella scollatura, tirando fuori una banconota completamente accartocciata. Il volto del marito si illumina e sembra apprezzare molto! Così la moglie continua: - Hai mai visto 100 euro accartocciati? Eccitato, l'uomo fa' cenno di no con la testa. Così la donna si alza lentamente la gonna e tira fuori una banconota da 100 euro accartocciata. L'uomo afferra la banconota e inizia ad ansimare per l'eccitazione. - E ora... gli sussurra la donna all'orecchio - Dimmi se hai mai visto 30.000 euro accartocciati... Con la voce tremula l'uomo dice: - No mai, ma voglio assolutamente vederli! La donna gli risponde: - Vai a vedere in garage.3 punti
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Per un certo tempo mi sono dedicato a raccogliere le Porte di campo teodosiane, incuriosito dal disegno molto slanciato che fa pensare all'architettura gotica. Su ebay appaiono abbastanza spesso e le ho sempre comprate per pochi euro, generalmente una decina. Ne ho una quarantina e queste sono le diverse iconografie (in maiuscolo, l'imperatore per cui sono più frequenti). Particolare e rara quella con lo staurogramma tra le torrette (globulari)3 punti
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Buona giornata Non può essere una prova ... le prove ed i progetti che venivano effettuate erano comandate dalla Signoria ed i numeri di queste erano numerate; non erano cose raffazzonate e "pasticciate" .... allego parte del testo del mio scritto che riguarda il facimento delle prove di grossi, grossoni e piccoli al tempo del Doge Cristoforo Moro. Nel "Capitolar dalle broche", nei mesi di giugno e luglio 1462 (il Moro era stato eletto Doge il mese precedente), si susseguono le trascrizioni di disposizioni emanate dalla Signoria ai Massari della zecca, perché producano dei flaoni buoni per stampare grossi e grossoni, così che possano essere incisi da miser Antonello per il facimento di prove. Alla data del 21/06/1462 leggiamo che i primi 12 flaoni per stampare grossi devono essere consegnati a miser Piero Salomon, Capo della Quarantia; successivamente, alla data del 23/06/1462 vengono consegnati altri 20 flaoni per la stampa di grossi ed il successivo 03/07/1462 la Signoria richiede ulteriori 13 flaoni per le stampe di grossoni. Interessante è quello che si legge alla data del 7 luglio 1462: + MCCCC°LXII adì 7 luio Noto io Iachomo de Antonio d'Alvixe schrivan chomo vene qui alla Zecha miser Triadan Griti savio grando disse da parte de la Signoria se dovesse far far zerti pezolli grandi per mostre de rame puro e chussì fo fato et è fato che i fono e fono dati al dito miser Triadan. I qual pizoli aveva da una banda la testa del Dosie e da l'altra san Marco, presente io Iacomo schivan sopradito. Curioso il nome Triadan (derivante da Hàghia Triàda, cioè Santissima Trinità in greco) e che, salvo omonimie, ma non credo, era il nonno di Andrea Gritti, futuro Doge; morto nel 1474 a ottant'anni, con la dignità di Capitano generale da mar, cioè comandante in capo della flotta veneziana. Quanto sopra è inequivocabile; la Signoria ha voluto delle prove di piccoli (bagattini) in puro rame, che riportino in un lato il ritratto del Doge e nell'altro San Marco. saluti luciano3 punti
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Non ho ancora sentito Mario (dabbene) in proposito, ma se qualcuno è intenzionato a presenziare l'11 novembre, è bene che segnali a lui la propria presenza: i posti non sono infiniti. Intanto, eccovi il lato B della locandina. Sul lato A mancano ancora pochi particolari che non dipendono da noi, ma che presto (penso) ci consentiranno di completare il tutto.2 punti
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Parere personale: ma se avesse abdicato per dedicarsi solo alla numismatica, avremmo avuto un luminare della materia ed un "capo di stato" di scarso livello in meno.2 punti
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Ciao, come sempre premetto che essendo neofita le mie risposte sono da prendere con le "pinze", tuttavia, in attesa di risposte più autorevoli da parte degli esperti del settore, così ad occhio somiglia a queste del post che ti linko di seguito: Per un parere effettivo sull'identificazione e autenticazione (da parte degli utenti esperti) sarebbe molto utile indicare i dati ponderali, peso e diametro.2 punti
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Ciao Rufilius. "Cupole" è una definizione mia per distinguere tra due iconografie di Valentiniano III che Kent considera essere una sola. Poi ci sono quelli dove due coppie di globetti sostituiscono le torrette. Questa iconografia è di origine costantiniana e sin dall'inizio le torrette erano disegnate con una molteplicità di forme, tra le quali le coppie di globetti. Non so se avessero un significato particolare, ma non credo: penso che si tratti solamente di un diverso senso artistico dell'incisore. Nel caso di Valentiniano III, la soluzione con i globetti è piuttosto rara (più rara di quanto non indichi il RIC), mentre nei camp gate costantiniani è piuttosto frequente. Hi distinto le torrette delle VOT PVB di Valentiniano III separando il disegno che ho chiamato "cupole" perché esso richiama l'antecedente costantiniano e quindi mi pare utile fare questa distinzione. Ecco i camp gate costantiniani dove la forma a cupola è quella prevalente. Le coppie di globetti, invece, sono proprie dei camp gate teodosiani.2 punti
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Mi fa piacere leggere che anche tu sei di questa opinione, inizialmente isolata e ora sempre più spesso condivisa. Benissimo per depennarle dal RIC: ciò non di meno continuano ad essere i nummi battuti in nome di Valentiniano III che più mi piacciono e m'intrigano. Tra le migliaia di monete di Rugser, vi sono un paio di centinaia di VOT PVB, Salvs e Vittorie di Valentiniano III, ma nessuna del tipo RIC 2140-64. A suo tempo mi fece avere tutte le foto, purtroppo senza pesi.... Uno studioso oltre che collezionista molto curioso e attento: le sue osservazioni sul forum erano preziose. Chissà in quanti lo ricordano con l'affetto che meritava? In merito alle 8 tipologie riportate dal RIC da 2140 al 2164, sono incerto sulla VOT XV, se darla o meno aa Valentiniano III. Il fatto che le sue monete siano state oggetto di molte imitazioni, a volte rende difficile capire chi sia il soggetto che le ha emesse. Non escluderei che alcune VOT XV possano essere state emesse da Valentiniano III, dopo la VOT XX, ma mi risulterebbe difficile trovar loro una datazione credibile. Togliere dal RIC dalla 2140 alla 2164 significa rivedere completamente la datazione, ma così facendo molte contraddizioni trovano risposta e soluzione. Per quanto concerne questa moneta che nella tabella ho collocato come NIR, analizzandola insieme al suo proprietario abbiamo constatato che quella che nella foto sembra una stella, invece è un P incisa in modo un po' confuso, ed abbiamo accertato con sicurezza che in esergo manca la sigla RM: dunque si tratta della VOT PVB RIC 2127, l'unica che ho potuto rintracciare di questa tipologia. Ora il suo proprietario cercherà di farmi avere qualche immagine di buona qualità di questa moneta. Per i globetti nel campo, presenti solo nella tipologia con le torrette e solo per la Seconda officina, hai qualche ipotesi sulla loro ragione d'essere?2 punti
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Premetto che io sono nato pochi giorni dopo l'approvazione della Costituzione della Repubblica italiana e non ho la ben che minima inclinazione di stampo monarchico. Ovviamente ciascuno è libero di pensarla come vuole, ma mi pare ovvio che non ci debba essere necessariamente una coincidenza tra la passione numismatica per il Regno d'Italia ed eventuali simpatie monarchiche. Non sono tra i nostalgici che raccolgono monete ed altri cimeli del passato in ricordo del "bel tempo che fu". Il mio approccio alla numismatica è "laico" nel senso che mi interessa la storia delle monete che raccolgo senza necessariamente che io provi simpatia o affinità con i personaggi che hanno caratterizzato il periodo storico durante il quale le monete sono state coniate. Fatta questa lunga premessa e senza dimenticare i meriti numismatici di Vittorio Emanuele III (che non c'entrano nulla con le sue qualità di uomo di Stato) credo che il giudizio storico sull'ultimo re d'Italia sia di gran lunga negativo. Basterebbe ricordare che ha tradito gli ideali liberali, lasciando che l'Italia cadesse nella dittatura fascista. Ha avvallato le leggi razziali ed è fuggito dopo l'8 settembre (domani sono 80 anni) salvando sé stesso e la sua famiglia, abbandonando gran parte dell'Italia alla mercé delle truppe nazi-fasciste. Non mi dilungo altrimenti, ma mi pare che il personaggio sia assolutamente indifendibile. Per non parlare dei suoi discendenti!2 punti
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Buongiorno a tutti, posto nuova arrivata in collezione Litra68. Descrizione della Casa d'Aste. Constantius II (337-361). Æ (23,8mm, 4.15g). Constantinople, AD 351-355. Pearl-diademed, draped and cuirassed bust r. R/ Helmeted soldier l., spearing fallen horseman to lower l.; shield to r., Γ• in l. field; in ex., CONSA. RIC 106. Saluti Alberto2 punti
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Spiace vedere come sul forum stiano passando praticamente inosservate le ultime coniazioni della Royal Mint, che raffigurano si un re non esattamente amato nel mondo, dal passato sicuramente controverso (per lo meno per quanto riguarda i suoi rapporti con lady D) e che non sarà destinato ad un regno duraturo (compie 75 anni questo autunno), ma che pur sempre di un re inglese si tratta. La bulimia della zecca inglese (già pienamente chiara ed operativa almeno dal 2017) non ha purtroppo risparmiato i primi mesi di regno di Carlo III. Troppe emissioni, tirature enormi, prezzi folli. Il rischio concreto di una nausea nel collezionista c'è. Ma andiamo con ordine. La morte della 96 enne Regina Elisabetta, avvenuta lo scorso 8 Settembre, pur se in qualche modo attesa, data l'età, è arrivata in modo alquanto repentino. E se il tutto era stato già programmato nei dettagli (l'operazione "London bridge" accuratamente pianificata, veniva costantemente aggiornata, e del resto la morte della regnante inglese più longeva ha realmente rappresentato un evento epocale, segnando la fine di un'era), lo stesso non si può ovviamente dire per l'aspetto numismatico. Come molti, alla notizia de "London bridge is down", mi sarei aspettato una sorta di "pausa numismatica" per il 2022. Del resto la regina e con lei il Regno intero avevano da pochi mesi celebrato lo strepitoso giubileo di platino (ufficialmente raggiunto il 6 febbraio 2022, ma in realtà onorato nel mese di giugno), un evento più unico che raro (70 anni di regno!!) e "chiudere" il proprio lunghissimo servizio allo Stato con la relativa moneta commemorativa ha lasciato un senso quasi "romantico" nei collezionisti di tutto il mondo. La jubilee sovereign proof e bullion (e le sue sorelline e sorellone, i set-s, la piedfort, la 5 pounds BU etc), ideata dall'artista "araldico" Timothy Noad, rappresenta infatti al rovescio una rivisitazione del "Royal Coats of army" (sulla storia, sul significato e sui differenti Coats of army si potrebbe parlare e scrivere per settimane...); quello della regina Elisabetta rappresenta-va i quattro quarti scudati del regno unito (l'origine data 1707, con "l'Act of Union"), sormontati dalla corona reale e simboleggia l'alleanza delle quattro nazioni britanniche (sono rappresentati i 3 leoni inglesi, il leone rampante scozzese, i 3 leoni gallesi e dorata arpa scozzese). Ai lati dello scudo un leone d'oro e un unicorno d'argento. Il motto recita "Dio e il mio diritto"). Emissione a mio parere azzeccatissima, il rovescio è intricato ma molto molto efficace anche sui moduli medio piccoli. La tiratura fu abbastanza consistente ma, nonostante oramai la Royal Mint marchi ogni emssione come unica, quella lo fu veramente. E la risposta entusiastica dei collezionisti rese quella emissione sold out in pochi giorni/settimane. Tornando a Settembre 2022 quindi, tutto lasciava presagire qualche mese di quiete, in vista dell'incoronazione del nuovo regnante, e delle relative monete con la nuova effige. (la "sovereign proof" viene da ormai vari anni infatti emessa a Novembre, per l'anno successivo). In realtà alla Royal Mint l'hanno pensata in modo differente, e nel giro di poco più di un mese ecco infatti pronta confezionata e impacchettata una nuova emissione INTEGRALE. Poco male, si pensò al momento. Riguarderà il 2023.... poveri illusi. La memorial sovereign infatti porta sempre la data 2022. Una emissione semplicemente "oltre" rispetto al consueto alternarsi bullion-proof anno dopo anno. Stupisce molto la velocità con la quale il mercato è stato letteralmente inondato da un buon 20-25 mila monete (e parlo solo delle emissioni in oro). Tiratura enorme (19.500 pezzi soltanto la sovereign), prezzi in costante ascesa. Ed il mercato infatti, nonostante la solita promessa di "una emissione unica, once in a life time etc etc" ha faticato moltissimo ad assorbire il tutto (e questo lo dimostrano i prezzi correnti delle memorial, uguali o addirittura inferiori rispetto all'emissione). E se è vero che sono sempre più, percentualmente, le monete mandate a slabbare che conquistano l'agognato PF70 (e questo le rende non molto appetibili a mio avviso. Si parla di circa 13-14.000 potentiali PF70 solo per la sovereign singola), gli standard qualitativi della RM sono diventati la nuova barzelletta d'oltremanica. Son uscite dalla zecca monete graffiate, monete con un "frosting" parziale e incompleto, monete con colpi, insomma un disastro). Tornando alla parte più interessante, la scelta per la prima moneta con l'effige di re Carlo III è stata, per il rovescio, la discontinuità nella continuità. Per opera dello scultore inglese Martin Jennings è stato infatti deciso di riproporre il Coats of army, rendendolo però tremendamente "affollato", complicato a vedersi, difficile da apprezzare in prima, seconda e anche terza battuta (forse nei moduli più grandi, che non ho mai avuto la fortuna non dico di possedere, ma nemmeno di maneggiare, la godibilità è maggiore?). Sostanzialmente si riprende, ingrandendolo, il Coats of army della mamma, non lasciando nemmeno un millimetro di spazio libero. Monetazione (parere soggettivo) sbagliata, sia come tempistica, che come tiratura, che come prezzo. Tutto questo trambusto ha ovviamente modificato i piani consueti per le emissioni del 2023. Avvicinandosi la data dell'incoronazione (6 Maggio 2023), la Royal Mint ha ovviamente colto la palla al balzo, coniando un'altra 15-20 ina di monete celebrative. Ori, argenti, dai rovesci più bizzarri e innovativi. Per quel che riguarda il fulcro di questo topic, il 6 di Maggio ha visto la luce una nuova sterlina, coniata in 1260 esemplari, letteralmente coniata il giorno dell'incoronazione. La SoTD con finitura matte (satinata) è andata esaurita nel giro di poche ore. Prezzo ovviamente altissimo (850 gbp in emissione, si parla oramai di 1000 Euro), raffigura il re Carlo con testa coronata (e questa è veramente una succosa novità, essendo oramai secoli che un re inglese non veniva più raffigurato incoronato, e anche su questo tema e sulle varie motivazioni la digressione sarebbe pressochè infinita), mentre al rovescio si torna al classico immortale di Benedetto Pistrucci (San Giorgio e il drago). La corona raffigurata è quella "Tudor" (e anche sul tema delle corone utilizzate, e del significato politico collegato ci sono infinite chiavi di lettura..), l'artista è sempre Martin Jennings. Tutto finito? Nemmeno per sogno... manca-va all'appello infatti l'emissione 2023... e ovviamente la benemerita RM non si è lasciata sfuggire l'occasione... una emissione in pompa magna, ufficialmente in vendita dallo scorso 12 giugno; Coronation sovereign, sorelle, sorelline e sorellone sono infatti da pochi giorni disponibili sul mercato. I numeri sono impressionanti (15.000 esemplari solo per la sovereign) i prezzi anche (il set da 5 monete infatti ha un prezzo di uscita di 6700 euro). Il mercato soffre, sbuffa, impreca... ma compra. In realtà, in questa orgia di monete, questa emissione è un qualcosa di unico. Rappresenta infatti l'incoronazione di re Carlo (anche queste monete son tutte con testa coronata, il disegno utilizzato è lo stesso della Sotd) e di fatto i set-s (o il set da 5) è quanto di più vicino oggi si possa avere rispetto ai vecchi e gloriosi "coronation set" del passato. Certo mancano quegli stilosissimi cofanetti e mancano tutte le monete in argento e in bronzo. La bullion sarà sul mercato tra qualche settimana. La scelta di inondare letteralmente il mercato con decine di migliaia di pezzi non penso abbia alla base una volontà democratica (del tipo "che tutti i sudditi possano avere un pezzo di storia inglese, per intenderci), dati i prezzi. Penso che più semplicemente rifletta l'oramai tristemente nota cupidigia della zecca inglese e la sua dichiarata missione "commerciale". Una deriva alquanto triste, che riflette però una deriva più generale della numismatica, oramai sempre più mortalmente abbracciata agli enti certificatori e alla ricerca del numero, più che della storia e della moneta stessa.2 punti
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Ringrazio @lorluke per i validi apporti alla discussione. Stasera riprendiamo il filo del discorso a partire dal mio post. #10. Un saluto e a presto😊2 punti
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Va bene @ARES III, abbiamo capito. Cerchiamo però di non arenarci sulla questione del lavoro in fabbrica a cavallo tra XIX e XX secolo. Manteniamo il focus della discussione su Vittorio Emanuele III.2 punti
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In altra discussione ti ho mostrato che utilizzo uno stativo. In mancanza di esso, ritengo che per fotografare il rame color "cioccolato" sia possibile fare del buone immagini usando il flash della fotocamera frapponendo una lastra di vetro (o di plastica) inclinata fra l'obiettivo e la moneta. Con un poco di pratica dovrebbe essere possibile ottenere dei buoni risultati. Qui sotto, un paio d'esempi con monete scure:2 punti
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Salve @dabbene, Sono un ragazzo appassionato di numismatica da anni ormai. Da qualche giorno sono studente fuori sede all'Università Cattolica di Milano. Sarò lieto di partecipare a questo evento e conoscere i membri del Cordusio, anche per poter collaborare eventualmente. Saluti Matteo2 punti
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Ciao, ottimo esemplare che a mio parere è coniato, quindi 🙂. Complimenti ANTONIO1 punto
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Un puerile tentativo di assimilare la monarchia alla fede e alla religione e quindi di attirare a sé tutti quelli che vogliono essere "rilegati".1 punto
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Uno dei più grandi capi di stato che abbiamo avuto, purtroppo per brevissimo tempo, ovviamente a mio avviso, cioè Umberto II, figlio di Vittorio Emanuele III, così illustró l'idea di monarchia: "La repubblica si può reggere col cinquantun per cento; la monarchia no. La monarchia non è mai un partito. È un istituto mistico, irrazionale, capace di suscitare negli uomini, sudditi e principi, incredibili volontà di sacrificio... Non deve essere costretta a difendersi giorno per giorno dalle insidie e dalle accuse. Deve essere un simbolo caro o non è nulla."1 punto
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Non sono un gran conoscitore della storia recente ,posso dire quella che è la mia impressione : Vittorio Emanuele III fu inadeguato al ruolo assegnatogli dal destino. neanche avrebbe voluto ricoprirlo tale ruolo e si rifugiava nella numismatica per sfuggire alle sue incombenze,chiaro che se fosse stato uno qualsiasi ,col piffero che si sarebbe dilettato di numismatica ,a spazzare le vacche ... neanche a mungerle. aggiungo che non capisco i monarchici,la monarchia era un sistema che permetteva ad un qualsiasi incapace di governare o amministrare per semplice diritto di nascita..inconcepibile! ancora oggi vediamo gente che occupa seggi in Europa solo per aver baciato le chiappe alla fazione di sangue blu . ancora più inconcepibile è vedere gente ordinaria che sbava dietro ai monarchici per sentirsi "nobili per prossimità" ,dei veri sudditi dentro. per inciso: ho un'età per cui ho potuto parlare con molte persone che hanno votato al famoso referendum monarchia - repubblica e la stragrande maggioranza voto' monarchia, quindi addossare al re la colpa della caduta di tale istituzione non è giusto. come è stato già scritto egli fu figlio e vittima dei suoi tempi e dei suoi limiti .1 punto
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Medaglia devozionale e celebrativa, bronzo/ottone, con appendici globulari o piolini ad ore 3,6,9,. Anno giubilare 1600, Roma. D/ Rappresentazione della SS. Trinità.- R/ La Porta Santa aperta con pellegrino in ginocchio che regge il bordone, in altro sopra il timpano piccola croce con ai lati due testine che rappresentano S. Pietro e S: Paolo, in esergo data 1600. rara.- Ciao Borgho1 punto
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Per quanto riguarda l'attribuzione ad una popolazione o ad un'altra ha poca importanza , perché non è per nulla un dato scientifico ma più che altro una "curiosità". considera piuttosto l'area da dove si suppone provenga questa tipologia, cioè il Piemonte orientale -liguria-emilia-bassa Lombardia. Se comunque vuoi sapere qualcosa riguardo le etnie a cui è associata: per Pautasso sono popolazioni pedemontane , Arslan è indeciso tra boii o cenomani, mentre la maggior parte, tra cui Gorini che è il più facile da reperire, la attribuiscono agli insubri.1 punto
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Ciao @Pistola84 questa sotto è la stessa tipologia e la scritta vorrebbe essere letteralmente "MΣΣA " che in origine era massa ,cioè il diminutivo di massalia cioè marsiglia, ma mancante della prima lettera A. nell'esemplare che hai postato tu sono state cancellate parzialmente le lettere sopra il leone, per questo ti sembra strana la scritta , cosa che succedeva raramente. Al dritto invece veniva spesso danneggiato il conio col risultato di avere una immagine illeggibile e quindi alcune serie di dracme sono tutte mancanti dell'immagine di artemis.1 punto
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Ciao! Hai ragione, non si finisce mai di imparare; io non ci ho mai fatto caso, anche perché quello della mia collezione non ha questa particolarità! saluti luciano1 punto
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Queste sono effettivamente due monete diverse, perchè, come già detto da @Pxacaesar, le perline di quella a destra non sono schiacciate. Quindi considerando che entrambe presentano il medesimo spostamento di conio e identici difetti nel tondello (vicino ai piedi di Enea) siamo in presenza di due falsi. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Molto volentieri ti aspettiamo Matteo l’11 novembre a Milano Numismatica, vedrai e ascolterai in quell’occasione diversi giovani che hanno già approfittato della opportunità del Gazzettino ma anche di altri momenti tipo una “ Una moneta donata ai giovani “, ci sarà poi alla fine un momento conviviale di condivisione.1 punto
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Personalmente trovo questi interventi poco corretti da un punto di vista filologico. L'articolo che lei ha scritto non dimostra che la moneta è Napoletana. Dimostra la possibilità che sia stata coniata a Napoli, basandosi sulla rilettura del Chronicon Beneventanum. Dalla traduzione di D'angelo: "Dopo aver emanato questi mortali editti ed introdotte queste monete, il re con un contingente militare andò a Napoli". La lettura che lei da di questo passo, associandolo ad un successivo conio della moneta a Napoli è ovviamente ragionevole, ma non sufficiente a concludere CON CERTEZZA il conio napoletano della moneta. Molto più semplicemente lo rende plausibile, che è una cosa ben diversa. Nel momento in cui scrive: "Almeno la prima emissione è Napoletana" oppure "Tutti discorsi interessanti, peccato che la moneta sia stata coniata a Napoli, con buona pace di Palermo e Monreale ...", quindi, dà un'informazione sostanzialmente scorretta. Avrebbe dovuto scrivere: "E' altamente possibile che almeno la prima emissione sia Napoletana."1 punto
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Non credo che le posizioni di @viganò e @ARES III siano in contraddizione. L'elemento storico è ovviamente essenziale per la numismatica, quindi studio e conoscenza sono la base imprescindibile per chiunque voglia accostarsi seriamente alla disciplina. E' questo il motivo per cui sono tanto insofferente quando ci dilunghiamo a speculare su MS65 e MS66, fattori a mio parere del tutto irrilevanti per la vera numismatica. Il fatto che poi il giudizio sul Vittorio Emanuele numismatico sia sostanzialmente diverso da quello sul Vittorio Emanuele politico penso sia inevitabile. Anche perché per avere una figura di politico all'altezza di quella che è la levatura numismatica di Vittorio Emanuele credo dovremmo andare a scomodare Alessandro Magno1 punto
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Buongiorno a tutti, oggi vi propongo un altro testo della mia biblioteca che non dovrebbe mancare nel percorso di analisi e studio della circolazione monetaria del Banco di Napoli: Titolo: Il Banco di Napoli Istituto di Emissione Editore: Edizione del Banco di Napoli Curata: Luigi De Rosa Pagine: 374 Illustrazioni: 271 a piena pagina Anno: 1976 Il volume illustra, sullo sfondo delle vicende economiche e monetarie del Paese, i tipi, i tagli, le forme e le innovazioni che caratterizzano le emissioni del Banco di Napoli tra il 1861 e il 1926. Documenta, inoltre, gli sforzi del Banco di Napoli per adeguare il tipo della sua circolazione cartacea alle esigenze che fu chiamato a soddisfare dopo l'unificazione politica del Paese. Sommario: Di seguito alcune illustrazioni: Il libro è stato stampato su carta filigranata con lo stemma del Banco di Napoli dalle Cartiere Pietro Miliani di Fabriano: Invece le illustrazioni sono state eseguite dalla Zincografia Partenopea di Napoli. Grazie e buona lettura, numys1 punto
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ARPOCRATE (eg. Harpecrat, gr. ῾Αρποκράτης, lat. Harpocrates) Dio egiziano il cui nome significa "Horus il fanciullo": ed è infatti rappresentato come infante, in grembo alla madre Iside o stante, nudo, con la treccia tipica dei prìncipi sulla tempia e il dito in bocca. Questo gesto - inteso in epoca greco-romana come un invito al silenzio - è per lui caratteristico. Come erede di Osiride porta la corona dell'Alto e Basso Egitto. Mentre il dio è ignoto all'epoca più antica, diviene estremamente popolare nel sincretismo religioso ellenistico. L'iconografia di A. si diffonde, com'è naturale, da Alessandria. In epoca greco-romana si hanno numerose varianti del tipo, che si ispirano piuttosto al gusto ellenistico che non alla tradizione egiziana. L'interesse dell'arte ellenistica per la figura infantile determina infatti una tipologia di A. con forme paffute e chiome inanellate e lunghe e con ciuffo stretto da un nastro sul capo, in cui è visibile l'influenza della tipologia di Eros. Si distinguono quindi due tradizioni: una più fedele alle originarie forme egizie, l'altra da esse indipendente. In età romana si ritorna volentieri alla severità della tradizione egiziana. L'A. ellenistico manca spesso del rigido carattere sacro; ne consegue, specialmente per i coroplasti e gli esecutori di piccoli bronzi, un'estrema libertà nel rappresentarlo. Così si hanno figure di A. a cavallo di quadrupedi e di uccelli, con cornucopia, ecc. La concezione accentuatamente sincretistica dell'età romana attribuisce spesso ad A. gli attributi di altre divinità, specialmente di Ercole e Dioniso. In molte figure romane A. porta al collo la bulla. In sostanza la tipologia di A. rappresenta uno dei più evidenti riflessi della mentalità sincretistica nelle arti figurative. Da https://www.treccani.it/enciclopedia/arpocrate_res-38725193-8c5f-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ apollonia1 punto
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Dramma in bronzo di Antonino Pio (Alessandria d’Egitto) che raffigura al rovescio Iside in trono a destra, che porge il seno ad Arpocrate seduto in ginocchio, con in mano un fiore di loto; a destra un altare acceso; ai lati la data L-H = anno 8 (Elsen Auction 134). Lot number: 499 EGYPTE, ALEXANDRIE, Antonin le Pieux (138-161), AE drachme, 144-145. D/ T. à d. R/ Isis trônant à d., présentant le sein à Harpocrate assis sur ses genoux, ten. une fleur de lotus. A d., autel allumé. De part et d''autre, L-H (an 8). Emmett 1584 (année non répertoriée); Geissen 1473; Dattari 2647 var. 21,75g Très rare. Beau à Très Beau Fine - Very Fine Estimate: 75 EUR apollonia1 punto
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Le prime regole sono: peso e diametro che difficilmente , quasi mai, queste due misure coincidono con l'originale. Acquistare un buon catalogo dove riporta foto,peso diametro e alcune caratteristeche della moneta è necessario e non costa molto,sui 20 euro.1 punto
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Se costa meno di 300 euro è falsa. Se ne costa di più, serve una foto.1 punto
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Sinceramente a mio avviso nel caso di monete così rare la qualità non ha alcun peso. Complimenti a @@gigetto13. Arka1 punto
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