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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/08/23 in Risposte

  1. Durante la Seconda Guerra Mondiale, molti dei sovrani delle monarchie del Nord Europa lasciarono i propri paesi. Cercare di preservare il vertice dello Stato è fondamentale. Negli USA il presidente, in caso di pericoli, viene subito evacuato. Inoltre, ricordo che Mafalda, figlia di Vittorio Emanuele III, morì in un campo di concentramento. Se la monarchia avesse vinto il referendum, probabilmente i giudizi sarebbero molto meno negativi. Non dico che sarebbero positivi, ma sicuramente meno negativi. I Savoia forse non erano la monarchia migliore d'Europa, ma forse neanche la peggiore. Ricordo a tutti la monarchia belga con Leopoldo II, figura paragonabile solo a Hitler e Stalin, che ha causato per sua volontà, e solo per brama di denaro, milioni di morti in Congo
    5 punti
  2. Lotto 572 Asta 68 Nomisma Spa 2-3/9/2023 NAPOLI Carlo V d'Asburgo (1516-1556) Carlino - Magliocca 57/1 AG (g 3,42) RRRRR Carlino con mezzo busto rivolto a destra con la sigla R del mastro di zecca Luigi Ram, della più elevata rarità. Il numerale è con la V e il motto è delimitato da cinque globetti disposti a croce di cui quello centrale più grande. Di questa tipologia di Tari [rectius: Carlino] con il numerale "V", si conoscono, ad oggi, pochissimi esemplari.
    4 punti
  3. Cari Lamonetiani, proseguo con il riordino delle immagini di alcune monete della mia collezioncina: oggi condivido volentieri con voi (ho notato un certo interesse attorno a queste mie tavole) i "Palanconi" ed i "Mezzi Palanconi" di Umberto. Monete senza particolare fascino artistico, ma che in buona conservazione meritano, comunque, la passerella:
    4 punti
  4. L'Italia è stata pessima, al pari di tutte le potenze europee coloniali. L'impiego dei gas in Etiopia non fu però autorizzato direttamente da Vittorio Emanuele III ma da Mussolini (fonte: https://www.assemblea.emr.it/cittadinanza/per-approfondire/formazione-pdc/viaggio-visivo/lideologia-nazista-e-il-razzismo-fascista/il-razzismo-fascista/limpiego-dei-gas-in-etiopia) "Dalla frammentaria documentazione sopravvissuta, risulta che sia stato Graziani (il 12 ottobre 1935) il primo a chiedere l’autorizzazione ad usare tutti i mezzi (compresi gli aggressivi chimici) contro il nemico. Tale autorizzazione gli fu concessa da Mussolini il 27 ottobre. A fine anno, quando Badoglio rilevò De Bono al comando del fronte nord (17 novembre), il nuovo generale si trovò in difficoltà ad arrestare la violenta controffensiva etiopica. Pertanto, prim’ancora di ottenere un formale permesso dal Duce (28 dicembre), Badoglio ordinò l’uso dei gas (20 dicembre). Gli attacchi chimici proseguirono per circa tre mesi (l’ultimo documentato risale al 31 marzo 1936)." Per quanto riguarda la questione del Congo, invece, lì la responsabilità delle nefandezze perpetuate sulla popolazione autoctona fu chiaramente di Leopoldo II. In pratica il Congo fu per oltre 20 anni (dal 1885 al 1908) un possedimento personale del sovrano. Riporto quanto scritto da Wikipedia: "[Leopoldo II] è ricordato prevalentemente per la fondazione e la brutale amministrazione dello Stato Libero del Congo, progetto che egli portò avanti quasi da privato cittadino. Leopoldo estrasse una grande fortuna dal Congo, inizialmente con l'esportazione di avorio, poi forzando la popolazione locale a trarre gomma dalle piante. Interi villaggi vennero requisiti per farne luoghi di deposito e lavorazione della gomma stessa, causando la morte di un numero stimato tra 1 e 15 milioni di congolesi, con le stime più accreditate di 10 milioni, su una popolazione totale di 25 milioni. L'amministrazione del Congo da parte di Leopoldo II viene ancora oggi ricordata come uno dei crimini internazionali più infamanti del XIX secolo e lo stesso sovrano, dopo le accuse da parte di funzionari inglesi e le proteste da parte di liberali, progressisti, socialisti, artisti, letterati e figure religiose, venne poi costretto a cedere la sovranità dello stato e la sua amministrazione al governo belga, che resse la colonia ancora per mezzo secolo."
    4 punti
  5. Sì, certo. Me lo immagino proprio Vittorio Emanuele III con un mitra in mano alla Rambo ad urlare: "A morte i tedeschi!"
    4 punti
  6. Lo spunto per questa discussione mi è venuto leggendo la descrizione di una moneta offerta in una recente asta (o forse in un listino, non ricordo bene). In breve si trattava di una moneta coniata su un tondello di nichel al posto del normale tondello di rame. La descrizione della moneta riportava che il bordo della moneta presentava una piccola incisione fatta per verificare se si trattasse di un vero tondello di nichel piuttosto che di un tondello di rame ricoperto in nichel. Invece di danneggiare irrimediabilmente la moneta, sarebbe bastato verificarne la composizione tramite una semplice analisi non distruttiva fatta con uno spettrometro a raggi X (si tratta dei cosiddetti spettrometri XRF che sono correntemente utilizzati, ad esempio, dai grandi laboratori di oreficeria per misurare il titolo dell’oro che viene lavorato). Nel caso specifico, va ricordato che la tecnica XRF non analizza la parte interna della moneta, ma solo quella più superficiale. Tuttavia è perfettamente in grado di mettere in evidenza i casi di metalli ricoperti da uno strato sottile di un altro materiale. Negli Stati Uniti ci sono ditte che offrono questo tipo di analisi anche ai collezionisti interessati a valutare la composizione di una singola moneta ad un costo di circa 25 US$ al pezzo. Per lungo tempo lo studio delle monete si è basato su pochi essenziali strumenti: una lente di ingrandimento, un bilancino di precisione ed un calibro. Il tutto integrato da cataloghi ed archivi fotografici più o meno estesi, oltre che dall’esperienza e dalla capacità degli appassionati di numismatica. Oggi gli studiosi più "high-tech" hanno sostituito la vecchia macchina fotografica con un microscopio digitale ottimizzato per lo studio di monete, ma le possibilità non finiscono qui. Nel corso degli ultimi 2 decenni abbiamo assistito – almeno nel campo della ricerca accademica – alla messa in campo di diverse tecnologie chimico-fisiche che permettono di ottenere dettagliate informazioni sulla struttura e sulla composizione delle monete e possono aiutarci a comprenderne l’origine oltre ad evidenziare falsificazioni e manipolazioni più o meno gravi (inclusi i falsi che vengono venduti in slab a loro volta falsificati). La letteratura relativa all'utilizzo delle tecniche chimico-fisiche per lo studio di monete è amplissima. A titolo di esempio vorrei citare questo articolo apparso sulla rivista Heritage Science nel 2018. L’articolo non è recentissimo, ma presenta una discussione a mio avviso abbastanza completa sulle possibilità offerte da alcune tra le tecnologie chimico-fisiche più utilizzate a supporto degli studi numismatici. Premetto che il mio background professionale è quello della fisica sperimentale e che ho una grande confidenza con le principali tecniche di indagine dei materiali. Capisco che l’utilizzo di talune tecniche di indagine sia di difficile comprensione per i non addetti ai lavori e che ci possano essere dei limiti alla loro diffusione legati ai costi elevati della strumentazione. Tuttavia credo che prima o poi queste tecnologie potranno avere una qualche forma di ricaduta anche sul mondo della numismatica non accademica. In particolare, potrebbero essere utili per le case d’asta che devono controllare ogni anno un grande numero di monete oppure per gruppi di periti che potrebbero consorziarsi per disporre di un servizio tecnico di supporto fornito da terzi. Francamente non conosco quale sia l’effettiva situazione in Italia. Se qualcun altro tra gli utenti di questo forum è interessato a questi argomenti mi piacerebbe avere uno scambio di idee e verificare se c’è spazio per un approfondimento dell’argomento. Grazie in anticipo per il vostro contributo.
    3 punti
  7. La moglie sta di fronte al marito e gli chiede: - Hai mai visto 20 euro completamente accartocciati? - No, risponde lui confuso. Lei sorride, sbottona la camicetta e infila lentamente la mano nella scollatura, tirando fuori una banconota completamente accartocciata. Il volto del marito si illumina e sembra apprezzare molto! Così la moglie continua: - Hai mai visto 100 euro accartocciati? Eccitato, l'uomo fa' cenno di no con la testa. Così la donna si alza lentamente la gonna e tira fuori una banconota da 100 euro accartocciata. L'uomo afferra la banconota e inizia ad ansimare per l'eccitazione. - E ora... gli sussurra la donna all'orecchio - Dimmi se hai mai visto 30.000 euro accartocciati... Con la voce tremula l'uomo dice: - No mai, ma voglio assolutamente vederli! La donna gli risponde: - Vai a vedere in garage.
    2 punti
  8. Buonasera. Stiamo parlando della guerra civile che la fazione repubblicana, con particolare riferimento ai partiti di sinistra, era pronta a scatenare qualora l'opzione monarchica avesse prevalso. Lo slogan di Nenni "o la Repubblica o il caos" le dice niente? Le memorie di Massimo Caprara (segretario personale di Togliatti) le dicono nulla? E purtroppo non stiamo parlando solo di ipotesi: i Morti di via Medina a Napoli le dicono niente? Le violenze e le intimidazione nelle grandi città ad opera dei rossi le dicono niente? Le armi nascoste e pronte all'uso da parte degli emissari di Mosca le dicono niente? Una Polizia di Stato infarcita di elementi politici (ex partigiani o presunti tali...) agli ordini del Ministero degli Interni lo ritiene un elemento pacifico e neutrale? Anche in ambito monarchico vi fu chi accarezzò l'idea di una prova di forza ma in questo sta la grandezza del Re Umberto: avere anteposto l'interesse generale al suo personale, mettendo freno agli elementi estremistici. Partì da Re, visse da Re, morì da Re. Viene da chiedersi cosa avrebbero fatto a parti inverse tanti personaggetti dei cui nomi le nostre città sono piene sui cartelli delle vie....
    2 punti
  9. Ciao a tutti, dopo il denario di Giulia Domna in giovane età, questo mese sono felice di condividere con voi un denario della sorella, Giulia Maesa, più grande di lei di circa 10 anni, anche se l'anno preciso di nascita (generalmente attestato al 160 d.C.) non è sicuro. Molto più spregiudicata della sorella, capace di detenere il potere dietro le quinte senza mai esporsi troppo, Giulia Maesa al contrario non faceva segreto della sua smania di potere tanto da presentare nel 218 (dopo la morte di Macrino) il nipote (avuto da una delle figlie, Giula Soemia, l'altra figlia era Giulia Mamaea), tale Vario Avito Bassiano, con lo stesso cognomen di Caracalla, facendolo acclamare imperatore col nome di Marco Aurelio Antonino (per rafforzarne la legittimità associandolo a Caracalla), passato alla storia poi come Elagabalo anche se lui non sembra avesse mai usato questo soprannome. Elagabalo dedicò alla nonna e alla madre molte monete, la nonna poi lo ricompensò, facendolo giustiziare insieme alla madre l'11 marzo 222, visto che era divenuto intrattabile e dedito solamente ai vizi, almeno così la storiografia ce lo ha tramandato, vero o no quello che è sicuro è che si era inimicato l'esercito e questo non lo ha certo aiutato. Dopo essersi liberata del nipote scomodo e già che c'era pure della di lui madre Giulia Soemia, ci concentrò sull'altra figlia, Giula Mamaea, anche lei con un figlio, di nome Gessius Bassianus Alexianus, fatto nominare preventivamente Cesare da Elagabalo, il futuro Imperatore Alessandro Severo. Dopo essersi dimostrata quindi nonna e madre amorevole, morì nel 223 (o nel 226, ho trovato fonti discordanti) senza quindi poter assistere al regno di Alessando Severo, lasciando l'ultima Giulia dei Severi, Mamaea, che anche se assetata di potere come la madre, non riuscì ad eguagliarla. Ma veniamo alla moneta oggetto del post, il ritratto presenta una Giulia Maesa di età compresa presumibilmente fra i 55 e i 60 anni: Giula Maesa, Denario, zecca di Roma, 218-222, RIC 268 2.47g X 21mm, Argento D/ IVULIA MAESA AVG - busto drappeggiato R/ PVDICITIA - la Pudicitia con scettro Le informazioni storiche sono riprese in gran parte dal bell'articolo "Le donne della dinastia dei Severi" di Roberto Viegi - Panorama Numismatico 02/2015
    2 punti
  10. Il Re di Danimarca era però re di un paese occupato. VE3 era Re di un paese inizialmente alleato poi transitato dall'altra parte. Cosa di cui sicuramente sarebbe stato ritenuto colpevole. Se non lo fucilavano subito probabilmente finiva in un qualche campo di concentramento come la figlia. Il problema di fondo non è, a mio avviso, che sia fuggito; questa era la scelta piú logica. La sua colpa è che magari un paio di direttive a chi rimaneva poteva darle. Invece tutto l'esercito delle zone occupate si trovò sostanzialmente allo sbando senza sapere cosa fare. I morti di Cefalonia sono sostanzialmente colpa sua tanto per fare un esempio. Sulla prima guerra mondiale non sono così negativo. Chiaro che con gli occhi di oggi è stato un abominio ma ha portato il paese a transitare da stato agricolo a industriale. Poi magari a Trento, Bolzano e Trieste qualcuno può anche essere contento di essere italiano.
    2 punti
  11. Ciao, complimenti anche per questo denario con un bel ritratto di nonna Maesa ,che non era certamente una icona di bellezza, ma che senza dubbio fu una delle donne più influenti in un determinato periodo storico dell'impero. Posto per condivisione anche il mio denario della stessa tipologia 🙂 ANTONIO 19 mm. 2,87 g. RIC 268
    2 punti
  12. Mi chiedo quanti siano i collezionisti degli euro con errori... Se ne conoscete uno, per favore indirizzatelo verso un'altra collezione. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  13. @ARES III OK, grazie. @Pxacaesar Non ha lasciato alcun segno? Mah... Aver evitato una seconda guerra civile che i suoi avversari erano pronti a scatenare per giungere al potere e 37 anni di esilio senza mai pronunciare una parola anche solo potenzialmente divisiva mi sembra tanta roba... Comunque la discussione è su Vittorio Emanuele III e io resto sul tema.
    2 punti
  14. Grazie, Poemenius. "Le VOT XV hanno caratteristiche assolutamente erratiche e non esiste una linea di demarcazione tra apparentemente ufficiale e certamente imitativa. La scala di grigi è infinita e monete certamente imitative al rovescio, sono simili alle migliori al dritto. " Sostanzialmente sono d'accordo con te e infatti scrissi che sono incerto se dare o meno alcune VOT XV a Valentiniano III, tenendo presente che fu copiata e che quindi solo alcune possono essergli attribuite. La remora che ho è trovare una giustificazione storica per questa moneta che permetta inserirla nella sequenza delle sue emissioni, ciò che ha fatto che nella sequenza che ho ipotizzato per le sue emissioni (e che tempo fa ti avevo inviata per email) non l'ho inserito e, al momento, continuo a considerarla imitativa. Spero di leggere al più presto la nota che pubblicherai per il RIN. "Per la vot 2127 con stella che poi è una P, la R si vede anche in foto, benché diverse siano lì schiacciate, e anche questa lo è evidentemente, posso dirti senza ombra di dubbio che la 2127 non esiste, e avendo visto tutti gli esemplari che citava Kent, lo posso sottoscrivere e timbrare . peraltro, mi pare evidente che l'officina non sia una P.... ma una S...". Moneta in mano, ti confermo che il numerale d'officina è P e che l'esergo è privo di lettere. Spero questo fine settimana di ottenere un'immagine qualitativamente valida (la moneta è di un amico, non mia, anche se la stiamo studiando insieme). "Campgate con globetti: a quanto mi è noto, questi esistono solo per la 2124 e solo per le officine P e S. Dalla posizione, sempre negli angoli, dalla tipologia, dal paragone con gli altri esemplari che ne sono privi , posso dire che la risposta più probabile è che si tratti di punti traccianti per l’incisione. Spesso questi si trovano esattamente nell’angolo, ma in alcuni casi il tracciato della porta di campo è stato reso poi più stretto. In molti casi si può notare che se la porta di campo fosse stata realizzata con quei traccianti, che poi sono rimasti come dot, sarebbe stata troppo vicina o sovrapposta a parte della legenda". Mi pare una buona spiegazione, ma mi chiedo perché solo per la tipologia con le torrette e perché non per le altre o per le altre Officine. L'ho trovata con relativa frequenza per la Seconda officina e in uno solo caso per la Prima, mai per le altre. "Nella 2129, trovi questo punto tracciante spessissimo, e in posizione centrale… non al centro della ghirlanda, perché se noti bene, il punto è stato usato per tracciare il bordo perlinato esterno e non la ghirlanda". Confermo quanto tu dici.
    2 punti
  15. Provo a dire la mia Le VOT XV hanno caratteristiche assolutamente erratiche e non esiste una linea di demarcazione tra apparentemente ufficiale e certamente imitativa. La scala di grigi è infinita e monete certamente imitative al rovescio, sono simili alle migliori al dritto. sto da tempo scrivendo una cosa su queste, che spero di portare alla RIN, ci sono varie "chiavi di volta" che mi permettono di dire che questa serie (dal 2140 in poi) non può essere romana. peraltro la Molinari quando giustamente sostiene questa stessa tesi, dice che le monete si trovano tuttavia in alcuni tesoretti italiani...nei quali in effetti sono assenti. I casi in tesoretti italiani sono solo 3 (non citati da lei) per un totale di meno di 15 monete... e quasi sempre ai limiti meridionali dell'Italia. Uno dei cardini di Kent per dare a Roma queste monete è riassunto nel RIC “Bad, almost barbarous style, they might be considered irregular if there was anything from which they could have been copied” ... ma è inutile se consideriamo che moltissime delle emissioni proto-vandale riportano rovesci innovativi (stellina, D, etc).... la produzione "proto-vandala" fu una delle più innovative almeno negli ultimi 150 anni... e in questo considero anche i Domino Nostro che a mio avviso aprono proprio quel periodo. Per la vot 2127 con stella che poi è una P, la R si vede anche in foto, benché diverse siano lì schiacciate, e anche questa lo è evidentemente, posso dirti senza ombra di dubbio che la 2127 non esiste, e avendo visto tutti gli esemplari che citava Kent, lo posso sottoscrivere e timbrare . peraltro, mi pare evidente che l'officina non sia una P.... ma una S...ovviamente se non ho frainteso la moneta che intendevi tu...vedi foto sotto Campgate con globetti: a quanto mi è noto, questi esistono solo per la 2124 e solo per le officine P e S dalla posizione, sempre negli angoli, dalla tipologia, dal paragone con gli altri esemplari che ne sono privi , posso dire che la risposta più probabile è che si tratti di punti traccianti per l’incisione. Spesso questi si trovano esattamente nell’angolo, ma in alcuni casi il tracciato della porta di campo è stato reso poi più stretto. In molti casi si può notare che se la porta di campo fosse stata realizzata con quei traccianti, che poi sono rimasti come dot, sarebbe stata troppo vicina o sovrapposta a parte della legenda. Nella 2129, trovi questo punto tracciante spessissimo, e in posizione centrale… non al centro della ghirlanda, perché se noti bene, il punto è stato usato per tracciare il bordo perlinato esterno e non la ghirlanda saluti Alain
    2 punti
  16. Per un certo tempo mi sono dedicato a raccogliere le Porte di campo teodosiane, incuriosito dal disegno molto slanciato che fa pensare all'architettura gotica. Su ebay appaiono abbastanza spesso e le ho sempre comprate per pochi euro, generalmente una decina. Ne ho una quarantina e queste sono le diverse iconografie (in maiuscolo, l'imperatore per cui sono più frequenti). Particolare e rara quella con lo staurogramma tra le torrette (globulari)
    2 punti
  17. Buona giornata Non può essere una prova ... le prove ed i progetti che venivano effettuate erano comandate dalla Signoria ed i numeri di queste erano numerate; non erano cose raffazzonate e "pasticciate" .... allego parte del testo del mio scritto che riguarda il facimento delle prove di grossi, grossoni e piccoli al tempo del Doge Cristoforo Moro. Nel "Capitolar dalle broche", nei mesi di giugno e luglio 1462 (il Moro era stato eletto Doge il mese precedente), si susseguono le trascrizioni di disposizioni emanate dalla Signoria ai Massari della zecca, perché producano dei flaoni buoni per stampare grossi e grossoni, così che possano essere incisi da miser Antonello per il facimento di prove. Alla data del 21/06/1462 leggiamo che i primi 12 flaoni per stampare grossi devono essere consegnati a miser Piero Salomon, Capo della Quarantia; successivamente, alla data del 23/06/1462 vengono consegnati altri 20 flaoni per la stampa di grossi ed il successivo 03/07/1462 la Signoria richiede ulteriori 13 flaoni per le stampe di grossoni. Interessante è quello che si legge alla data del 7 luglio 1462: + MCCCC°LXII adì 7 luio Noto io Iachomo de Antonio d'Alvixe schrivan chomo vene qui alla Zecha miser Triadan Griti savio grando disse da parte de la Signoria se dovesse far far zerti pezolli grandi per mostre de rame puro e chussì fo fato et è fato che i fono e fono dati al dito miser Triadan. I qual pizoli aveva da una banda la testa del Dosie e da l'altra san Marco, presente io Iacomo schivan sopradito. Curioso il nome Triadan (derivante da Hàghia Triàda, cioè Santissima Trinità in greco) e che, salvo omonimie, ma non credo, era il nonno di Andrea Gritti, futuro Doge; morto nel 1474 a ottant'anni, con la dignità di Capitano generale da mar, cioè comandante in capo della flotta veneziana. Quanto sopra è inequivocabile; la Signoria ha voluto delle prove di piccoli (bagattini) in puro rame, che riportino in un lato il ritratto del Doge e nell'altro San Marco. saluti luciano
    2 punti
  18. Ciao, mi permetto di inserirmi in questa nuova discussione, ma riferendomi anche a quella di cui questa è il seguito, per ringraziare in primis tu che l'hai iniziata ma anche tutti gli altri che sono intervenuti, è una digressione molto bella e sono contento di leggere questi scambi di opinione fra persone così competenti, che mi permettono anche di conoscere cose delle quali non sapevo assolutamente niente, come neofita è veramente un piacere leggere questo e altri contenuti del genere. Ci tenevo a dirlo perchè capisco la frustrazione di lavorare tanto per una cosa per cui si ha tanta passione e poi credere che a nessuno interessi (lavoro in un teatro e capita di organizzare spettacoli particolari, piccoli capolavori culturali e artistici, ai quali non interviene mai nessuno 😔), volevo darti il mio appoggio anche se solo "ammirativo", probabilmente proprio per la particolarità della discussione molti come me, anche se vorrebbero, non riescono ad intervenire ma questo non rende la cosa meno interessante. Come dicevo non sono in grado di apportare nessun contributo perchè non ho il livello di conoscenze adatto ad intervenire, avrei voluto contribuire con una moneta ma del tipo con "porta di accampamento" ne possiedo solo una di Costantino II e non è l'oggetto della discussione. Chiedo perdono se il mio commento possa risultare inappropriato o inutile ai fini della discussione, ci tenevo a farlo, nel caso potete tranquillamente cancellarlo 😄
    2 punti
  19. Ogni volta che rivedo gli espositori del Medagliere, l'emozione è sempre più alta. Questa volta con il mio Iphon, sono riuscito a immortalare a pochi centimetri dal vetro, che proteggono quando di piu bello dellarte incisoria della monetazione Siciliana. Condividere queste foto in questa sezione, a beneficio dei tanti appassionat. Un consiglio.......Visitate il medagliere e non ve n'è pentirete. Certamente quel che è esposto è solo una piccola parte. Purtroppo non c'è un catalogo sulle zecche Siciliane. La prima foto, Il tetradramma firmato da KIMON...........Superbo A seguire il tetradramma di Katana firmato da XOIRION
    1 punto
  20. Ho iniziato una raccolta dedicata alle mezze doppie. Per il momento, aggiudicate in: - asta Bertolami del 27-28-03/2021 n. 97 i seguenti Lotti: a) 1476 - Carlo Emanuele III (1730-1773) - Mezza doppia - 1759 - AU RRRR Mont. 147 - SPL/SPL+ b) 1477 - Carlo Emanuele III (1730-1773) - Mezza doppia - 1763 - AU RRRR Mont. 151 - SPL-FDC - asta Aurora del 17/04/2021 il seguente Lotto: a) 280 - Savoia, Vittorio Amedeo III, Mezza Doppia 1786, Au mm 20 g 4,55 SPL Speriamo di continuare... ?
    1 punto
  21. Buonasera a tutti, oggi posto un mio modesto denario di Faustina Minore. Di seguito classificazione della Casa D'Aste. Faustina Junior (Augusta, 147-175). AR Denarius (19mm, 2.20g, 12). Rome, c. 152-6. Draped bust r. R/ Pudicitia, veiled, standing l., sacrificing over altar. RIC III 513 (Pius); RSC 184. Good Fine Annia Galeria Faustina, meglio nota come Faustina minore (130 circa – Halala, 175), è stata un'imperatrice romana della dinastia degli Antonini, figlia dell'imperatore Antonino Pio e di Faustina maggiore; moglie dell'imperatore Marco Aurelio; madre dell'imperatore Commodo. In origine, Faustina era stata promessa dall'imperatore Adriano a Lucio Vero, ma nel 139 fu data in fidanzamento al proprio cugino Marco Aurelio, che Faustina sposò nel 145. Nel 147 fu elevata al rango di Augusta. Si tramanda che avesse una personalità attiva. La tarda e inaffidabile Historia Augusta racconta di sue relazioni con marinai e gladiatori: ospitati spesso nella sua splendida villa di Gaeta. Al riguardo del concepimento di Commodo, l'Historia Augusta riferisce che il futuro imperatore sarebbe stato figlio di un gladiatore (spiegando così il suo interesse per i combattimenti nell'arena), o che Faustina l'avesse concepito da Marco Aurelio dopo aver fatto il bagno nel sangue di un gladiatore giustiziato. Faustina seguì Marco Aurelio nella sua campagna nel nord (170-174) come pure nel viaggio in Oriente a seguito della usurpazione di Avidio Cassio (di cui forse fu simpatizzante), durante il quale morì, lungo una sosta ad Halala, nel sud della Cappadocia, durante l'estate del 175.Nel luogo della morte, come è stato confermato dagli scavi, l'imperatore istituì la nuova colonia di Faustinopolis. Marco Aurelio così facendo la divinizzò, e in suo onore fu costruito un tempio a Roma e fondato un nuovo alimenta o sussidio per fanciulle bisognose, il secondo Puellae Faustinae dopo quello dedicato da Antonino Pio a Faustina maggiore. I Bagni di Faustina a Mileto vennero dedicati a lei. Saluti Alberto
    1 punto
  22. Buon pomeriggio a tutti. Avevo intenzione di ampliare la mia collezione di monete "Caracalliane" e mi sono imbattuto in un Asse in qualità MB+ che potrebbe fare al caso mio. Nutro qualche dubbio sulla autenticità della moneta che mi viene , però, garantita come autentica in quanto proveniente da un'asta. Potreste darmi un vostro qualificato giudizio??? posto la moneta in parola............... Vi ringrazio in anticipo.
    1 punto
  23. Molti conoscono la mia passione per la "numisaltra" e cosí oggi - come previsto - ho aggiunto un pezzo alla mia raccolta "monetologica" (come direbbe @viganò) belle le ditate dell'addetto allo sportello, sia sul D ch sul R. Per fortuna ne ho altre due messe meglio (che poi tengo) che so subito incapsulato. Date le dimensioni del tondello l'ape si presenta bene, forse solo le ali si staccano troppo poco dal fondo, ma questo è secondario. anche qui i rilievi belli satinati, sembra che questa serie la cónino con maggiore attenzione anche se alla zecca D (di Monaco) hanno sempre lavorato bene. (Spero di aver declinato bene il verbo coniare, che se non arriva @apollonia che mi bachetta! ) La prossima tappa adesso non è poi così lontana, il 9 di Novembre arriva la libellula da Amburgo. Bzzzz bzzzzzzz bzzzzzzzzzzzzzz.... (*) Njk (*) Alla prossima! in "apese"
    1 punto
  24. Ah, forse in Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia siamo stati buoni noi, gassadandoli! Ricordo che i primi ad utilizzare armi proibite furono gli Italiani in Etiopia... naturalmente solo per la gloria non per tornaconti economici ! Quindi i Belgi sarebbero peggiori a noi ? Che bella e nobile sfida! E per mia somma gioia, finalmente devo essere d'accordo con @littleEvil. Domani potrebbe nevicare ...
    1 punto
  25. Sui suberati si possono certamente vedere cose molto interessanti. Nel caso in cui la tua tesi sia disponibile in formato elettronico, sarebbe bello se ci fosse un link per accedervi. Per gli altri tipi di monete c'è da considerare tutto lo spettro delle possibili segregazioni superficiali che possono a livello di lega. Mi sono occupato di questo tema molti anni fa in un contesto completamente diverso rispetto a quello numismatico, ma il problema è sempre più o meno lo stesso: la composizione di bulk (parte interna del metallo) non coincide necessariamente con quella degli strati superficiali più esterni. A questo si aggiungono le reazioni chimiche con l'ambiente esterno che portano alla formazione della cosiddetta patina. Qualcuno potrà considerare il mio approccio troppo tecnico e poco "poetico", ma capire esattamente quale sia la composizione della parte più esterna di una moneta può essere una fonte preziosa di informazioni non solo sul suo stato di effettiva conservazione, ma anche sulla sua storia.
    1 punto
  26. Con questi ultimi 40c e 20c rossi De San Martin emissione del 1954 (ma esistono altre emissioni e varianti) chiudiamo la paginetta sull'Argentina terra ricordiamo di una grande emigrazione italiana e terra delle miniere d'argento e del tango. Ole' !!
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  27. 1 punto
  28. Facciamo un tentativo @demonetis. Il nostro amico è uno studioso molto bravo
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  30. Buongiorno oggi, 8 settembre, é l'80° anniversario del famigerato "armistizio" tra l'italia e le forze armate Anglo-americane di Cassibile (il cosiddetto"armistizio corto"). Non é mia intenzione in questo forum, rivangare i dolorosi e funesti accadimenti che si svolsero in quel periodo . Mi interessa solo evidenziare come, mai nel la storia moderna, si verificò il disfacimento, non solo militare e politico, ma anche sociale di uno Stato in così breve tempo. Frutto dell'insipienza e della faciloneria dei vertici politici e dei comandi militari di allora, che avrebbero potuto e dovuto evitare la catastrofe. L'Italia ridiventò terra di conquista di eserciti stranieri e cadde nell'abisso della guerra civile, come nel più buio Medioevo. Come analogia mi viene in mente la guerra greco-gotica del 535-553 d.C. , dove gli eserciti bizantini di Belisario, sbarcati in Sicilia, risalgono la Penisola da sud verso il nord. La lunga guerra provocò vaste distruzioni, spopolando le città ed impoverendo le popolazioni. Lasciando un territorio devastato e impoverito. Allo stesso modo, nel 1943, l'Italia dopo la resa (poiché di resa si trattò), si ritrovò spaccata in due, subendo una terribile occupazione del settentrione da parte degli ex-alleati tedeschi. La situazione impattò anche nella circolazione monetaria; la lira emessa dal Regno d'Italia fu sostituita da moneta di occupazione emessa dall'Autorità Alleata (le famose "AMLire"), sotto forma di piccole banconote quadrate (1-2-5-10 Lire) e rettangolare per tagli superiori. Moneta che fu subito erosa da una inflazione devastante
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  31. Ciao Ma perchè dovrebbero esistere per forza? Sul web e sugli annunci, girano molte fandonie occhio.
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  32. Uno dei pochi , se non l'unico che ci ha aggiornato degli sviluppi, grazie infinte!😊
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  33. Non ho ancora sentito Mario (dabbene) in proposito, ma se qualcuno è intenzionato a presenziare l'11 novembre, è bene che segnali a lui la propria presenza: i posti non sono infiniti. Intanto, eccovi il lato B della locandina. Sul lato A mancano ancora pochi particolari che non dipendono da noi, ma che presto (penso) ci consentiranno di completare il tutto.
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  34. Ciao Rufilius. "Cupole" è una definizione mia per distinguere tra due iconografie di Valentiniano III che Kent considera essere una sola. Poi ci sono quelli dove due coppie di globetti sostituiscono le torrette. Questa iconografia è di origine costantiniana e sin dall'inizio le torrette erano disegnate con una molteplicità di forme, tra le quali le coppie di globetti. Non so se avessero un significato particolare, ma non credo: penso che si tratti solamente di un diverso senso artistico dell'incisore. Nel caso di Valentiniano III, la soluzione con i globetti è piuttosto rara (più rara di quanto non indichi il RIC), mentre nei camp gate costantiniani è piuttosto frequente. Hi distinto le torrette delle VOT PVB di Valentiniano III separando il disegno che ho chiamato "cupole" perché esso richiama l'antecedente costantiniano e quindi mi pare utile fare questa distinzione. Ecco i camp gate costantiniani dove la forma a cupola è quella prevalente. Le coppie di globetti, invece, sono proprie dei camp gate teodosiani.
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  35. @ARES III , ti ringrazio della considerazione che hai di me , ma questa volta preferirei astenermi da commenti sulla figura di regnante di Vittorio Emanuele III , e' un percorso storico scivoloso e direi anche insidioso , facile cadere in un discorso politico . Preferisco ricordarlo come un' appassionato e famoso numismatico .
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  36. Oggi ho fatto una nuova scoperta (almeno per me): E' un grosso di Francesco Dandolo (1329-39) proveniente dall'asta Varesi 59, n. 878. Come dicevo, oggi mi sono accorto di una cosa. S.Marco è decisamente più alto del doge. Sui grossi precedenti sono sempre alla pari, su quelli successivi pure... Anche l'altro esemplare dell'asta Varesi 59 ha la stessa caratteristica. Altri grossi di Francesco Dandolo invece presentano i due personaggi con la stessa altezza. E' una piccolissima variante, ma quello che volevo mettere in evidenza è che non si finisce mai di trovare nuovi particolari... Arka Diligite iustitiam
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  37. Ecco Giollo.. appena rientrato altrimenti me ne dimentico subito: ENH vol. V il volume è edito da Santamaria in Roma, 11-12 marzo 1953
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  38. Salve @dabbene, Sono un ragazzo appassionato di numismatica da anni ormai. Da qualche giorno sono studente fuori sede all'Università Cattolica di Milano. Sarò lieto di partecipare a questo evento e conoscere i membri del Cordusio, anche per poter collaborare eventualmente. Saluti Matteo
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  39. Tallero 1595 (Di Giulio, Della monetazione medicea (1984) Nr. 36 ; Ciabatti, Studio e catalogo delle monete di Fernando Medici, Nr. 12)
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  40. Salve, sono disponibili i rotolini dell'aeronautica, di Manzoni non ancora
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  41. Da Metallum, al nome di Ludovico imperatore, un " very rare " denaro ( 814-840 / 1,69 g / 20 mm ) con al diritto busto laureato dell' imperatore ed all' interessante non comune rovescio, strumenti per coniatura ( conii e martelli ) circondati dal nome della zecca . Classificato Depeyrot 607, sarà il 9 Settembre in vendita LeuNum. 27 al n. 2402 .
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  42. All'interno, come può capitare con questo tipo di materiale ..ho trovato un ritaglio di giornale che parla di filatelia, ..o meglio di un'ultima emissione di un francobollo belga. Questo fa capire quanto erano importanti le informazioni in un periodo senza web, tutto veniva conservato.
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  43. Dove si svolgerà Milano Numismatica ? In pieno centro dietro il Duomo all’Hotel De La Ville, alla Sala Duomo di cui riporto l’immagine. Via U. Hoepli 6, Mm1 fermata Duomo
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  44. Buon rientro ai vacanzieri e buona visione. Gionnysicily.
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  45. Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Settimio Severo (193-211 d.C.) recante sul rovescio la raffigurazione della dea Vittoria coniato a Roma negli anni successivi (per questa tipologia vista la tribunicia potestas VIII nel 200 d.C.) alle vittoriose campagne militari contro i Parti (195-198 d.C.) per ricordarle e celebrarle. Settimio Severo divenne imperatore dopo la morte di Commodo a cui fece seguito una sanguinosa guerra civile percui dovette combattere ed eliminare Didio Iuliano appoggiato a Roma da una parte del senato , Prescennio Nigro e Clodio Albino acclamati imperatori dai rispettivi eserciti il primo stanziato in Siria ed il secondo in Britannia, che non avevano pero' la stessa potenza militare. Fu spietato contro questi ultimi che dopo essere stati sconfitti furono uccisi insieme ai familiari ed a quanti li avevano appoggiati confiscando tutti i loro beni. Nato in provincia, in Libia, da facoltosa famiglia equestre ebbe un'ottima educazione militare che ne fece un buon stratega facendogli comprendere l'importanza fondamentale dell'appoggio dell'esercito per diventare imperatore e mantenere tale carica. Quindi gratificava l'esercito con ottime paghe e non bado' mai a spese sotto questo punto di vista. Si narra che schierò alcune legioni tra le più forti a presidiare costantemente i confini dell'Urbe pronti ad intervenire anche in caso di congiure interne tese ad eliminare la sua persona. Certo che questo suo modo di governare se non instauro' un vero regime di terrore poco ci mancava. Fu forse più questo che il buon governo a tenerlo sul trono per circa 18 anni fino alla sua morte per cause naturali durante una campagna militare in Britannia contro le sempre ostiche popolazioni del luogo. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero nel 200 d.C. 🙂),centrato,con buon metallo ed ha circolato svolgendo la sua funzione. Qualsiasi intervento su quanto esposto e la condivisione di monete saranno molto graditi. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm. 2,74 g. RIC 150
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  46. Questa la mia cagnolina Lulù.
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  47. Segnalo un interessante articolo che riporta sinteticamente i tratti principali di una recente sentenza di cassazione in materia di tassazione di una plusvalenza generata da un collezionista di opere d’arte. Sarebbe interessante capire se per analogia possa applicarsi anche al collezionista numismatico. Saluti spero di non violare nessuna disposizione del regolamento del forum, in caso chiedo venia. https://www.eutekne.info/Sezioni/Art_944508_niente_tasse_per_il_collezionista_d_opere_d_arte.aspx
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  48. Non capisco bene la questione, se qualcuno le ha sottoposto una moneta pensavo che gliela volesse vendere lui, non che la volesse vendere lei. Ad ogni modo, un privato deve vendere oggetti regolarmente posseduti (non rubati o ottenuti illegalmente) e non rilascia certificati di lecita provenienza. Solo i commercianti professionisti rilasciano tali certificati. Pertanto se lei ha visto un privato o commerciante vendere una moneta corredata da certificato, probabilmente nel pedigree della moneta ci sarà un passaggio da un numismatico professionista che l’ha venduta rilasciando tale certificato.
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  49. Sono i fedeli più... fedeli! apollonia
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