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  1. Monea stretta

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/09/23 in Risposte

  1. I Borbone a Mongiana. Ferdinando IV di Borbone, nella seconda metà del 1700, decise di avviare la realizzazione di un complesso siderurgico che avrebbe dato maggiore impulso all’economia calabrese e a quella del Regno di Napoli. Con questo intento, nel 1768, la Regia corte inviò nelle Calabrie l’architetto Mario Gioffredo, detto anche il Vitruvio napoletano, con il compito di trovare un luogo adatto a costruire un nuovo polo siderurgico da affiancare alle Regie Ferriere di Stilo, oramai datate e bisognose di restauri. Il luogo venne individuato in località “Cima”, ricco di acque e boschi, tra i fiumi Ninfo e Allaro. L’acqua dei fiumi avrebbe garantito la forza motrice, mentre i boschi, composti prevalentemente di faggi e abeti, avrebbero assicurato la legna necessaria per la fornitura del carbone occorrente per la messa in funzione dei forni per la fusione del materiale ferroso. Il governo borbonico, per avere anche una ricca riserva di boschi da destinare a uso della nuova fonderia, decise di comprare una vasta estensione di terreno detta “Stagliata Micone” dal principe di Roccella e duca di Bruzzano, già feudatario di Fabrizia. In quest’area l’architetto Mario Gioffredo progettò le Regie Ferriere, la Fabbrica d’Armi e predispose opere idrauliche e di livellamento dei corsi dei due fiumi per poter creare le cadute d’acqua necessarie al funzionamento dei meccanismi: le “trombe idroeoliche” che dovevano alimentare d’aria i processi di fusione, i magli, le ruote idrauliche, ecc.. Intorno al complesso siderurgico si svilupperà un primo nucleo urbano, residenza per operai, artigiani e guarnigioni militari, dal quale prese vita Mongiana. I Borbone si dimostrarono particolarmente attenti allo sviluppo del polo siderurgico calabrese. Prima Carlo III, e in seguito Ferdinando IV, per assicurare la manodopera necessaria, accordarono franchigie alle autorità baronali e diritti d’asilo. Fu inoltre concessa l’esenzione del servizio militare, con l’assegnazione a tutti i “filiati” di appezzamenti di terreno e 40 ducati per la costruzione della baracca dove abitare. Con Carlo III, al fine di approfondire gli studi riguardanti miniere e metallurgia, fu istituita la cattedra di scienze metallurgiche all’Accademia di Napoli e fu bandito, nel 1789, un concorso al fine di selezionare studiosi per una spedizione scientifica da inviare prima a Vienna, poi in Francia e in Inghilterra per studiare i sistemi di fusione e di scavo delle miniere in atto nei vari distretti industriali europei. Al loro rientro a Napoli nel 1799 alcuni di questi studiosi (Melograni, Faicchio, Savaresi e Tondi) furono inviati a Mongiana per migliorare i sistemi di lavoro. Dopo il decennio francese (1806-1815) il congresso di Vienna sancì la restaurazione Borbonica riconoscendo a Ferdinando IV il Regno di Napoli e quello di Sicilia, così Ferdinando IV re di Napoli divenne Ferdinando I Re delle Due Sicilie. Anche Ferdinando I si dimostrò interessato allo sviluppo del polo siderurgico calabrese e, sul finire del 1820, fece stipulare un contratto con i proprietari di imbarcazioni per il trasporto di proiettili prodotti a Mongiana dal deposito di Pizzo a Gaeta. Con l’ascesa al trono di Ferdinando II, nel 1825, si avviò per il Regno delle Due Sicilie un processo evolutivo del tessuto produttivo locale che stimolò governi stranieri e società private a investire nel Regno delle Due Sicilie. In questo contesto si registrò un sensibile aumento della richiesta di prodotti da molte parti del Regno che consentirono i lavori di ampliamento delle Ferriere di Mongiana. Nel 1831 venne completata la nuova fonderia di Stilo e nel 1833 fu inaugurata la “Ferdinandea” alla presenza di Ferdinando II. È questo un periodo florido per le attività degli stabilimenti di Mongiana che, con l’incremento della produzione, innescarono notevoli effetti diretti e indotti all’economia del Regno e alle popolazioni locali. Il governo Borbonico si prodigò a realizzate importanti opere d’ingegneria e venne migliorato e completato l’asse viario Napoli-Reggio che rimase l’unico collegamento tra Calabria, Sicilia e Centro Italia fino alla realizzazione dell’autostrada del Sole nella seconda metà del 1900. Il collegamento viario tra Mongiana e Pizzo nel 1837 e l’inaugurazione nel 1839 del primo tronco ferroviario italiano Napoli-Portici furono realizzazioni infrastrutturali che diedero alle Ferriere di Mongiana impulso alla produzione di diversi tipi di manufatti di cui aveva bisogno l’economia dell’epoca, sia a livello militare sia civile. In questo clima, e grazie anche a nuovi stanziamenti destinati all’ammodernamento delle miniere e degli stabilimenti, si riuscì a migliorare la qualità del prodotto registrando anche un notevole incremento della produzione. Proprio in questi anni, per volontà del governo Borbonico, l’ingegnere Domenico Fortunato Savino ebbe incarico di restaurare gli immobili del polo siderurgico calabrese e di elaborare nuove progettazioni tra cui la Fabbrica d’Armi, gli alloggi militari, la Fonderia, le nuove Officine e le opere infrastrutturali a corredo del complesso siderurgico quali la viabilità, i canali di scolo, i ponti, la Chiesa e il Cimitero. Nel 1852 Ferdinando II fece un viaggio attraversando le Calabrie e il 10 ottobre fece visita alla nuova Fabbrica d’Armi. In questa occasione il Re, al fine di modernizzare il polo siderurgico di Mongiana, diede disposizione affinché si costruissero nuovi e più moderni altoforni. A Mongiana, nel 1851 e nel 1855 si “innalzarono” due altoforni di tipo inglese denominati: ”San Francesco” e “San Ferdinando”. Nello stesso periodo la Fabbrica d’Armi di Mongiana cominciò a produrre fucili completi etichettati come modello “Mongiana”. Da ricordare che nel 1860 il Regno delle Due Sicilie per capacità industriale era seconda solo all’Inghilterra e alla Francia e possedeva il doppio della moneta metallica di tutte le altre regioni del nuovo Regno d’Italia. Dallo stesso anno, però, la produzione industriale del Regno fu quasi del tutto paralizzata a vantaggio dell’industria del Nord Italia. Un saluto Raffaele.
    4 punti
  2. Mi scusi sig. @Pierg50 ma non mi pare che qui vi sia qualcuno che abbia straparlato. Ammetterà anche lei che le foto sono necessarie per permetterci di comprendere meglio ciò che ci viene richiesto. Non si tratta di una mancanza di fiducia nei confronti dell'interlocutore ma di un modo per aiutare in maniera efficace chi richiede una qualunque informazione in merito ad una moneta in suo possesso. Valutazioni alla cieca non sono nello spirito di questo forum. Perciò, la pubblicazione di immagini relative a quanto da lei richiesto non è un atto di cortesia nei nostri confronti ma un elemento fondamentale per il corretto svolgimento della discussione. In altre parole, o riesce a vincere questa sua forma di "pigrizia" oppure non saremo in grado di aiutarla. Per quanto riguarda la questione libri, il forum è un luogo virtuale dove si confrontano tanti appassionati di numismatica. Di conseguenza, leggendo i contenuti delle varie discussioni, si riesce ad ottenere una mole sorprendente di informazioni sulle monetazioni più disparate. Ciò, tuttavia, non va a sostituire l'importanza che può avere un libro. Perciò, se qualcuno le consiglia di acquistare un volume non lo fa per liquidarla ma per aiutarla in quello che cerca. D'altronde lei stesso ha domandato: "Esiste una pubblicazione sulle varianti conosciute, non solo per le 50 lire, ma per tutte le monete?"
    4 punti
  3. Buonasera a tutti, oggi posto un mio modesto denario di Faustina Minore. Di seguito classificazione della Casa D'Aste. Faustina Junior (Augusta, 147-175). AR Denarius (19mm, 2.20g, 12). Rome, c. 152-6. Draped bust r. R/ Pudicitia, veiled, standing l., sacrificing over altar. RIC III 513 (Pius); RSC 184. Good Fine Annia Galeria Faustina, meglio nota come Faustina minore (130 circa – Halala, 175), è stata un'imperatrice romana della dinastia degli Antonini, figlia dell'imperatore Antonino Pio e di Faustina maggiore; moglie dell'imperatore Marco Aurelio; madre dell'imperatore Commodo. In origine, Faustina era stata promessa dall'imperatore Adriano a Lucio Vero, ma nel 139 fu data in fidanzamento al proprio cugino Marco Aurelio, che Faustina sposò nel 145. Nel 147 fu elevata al rango di Augusta. Si tramanda che avesse una personalità attiva. La tarda e inaffidabile Historia Augusta racconta di sue relazioni con marinai e gladiatori: ospitati spesso nella sua splendida villa di Gaeta. Al riguardo del concepimento di Commodo, l'Historia Augusta riferisce che il futuro imperatore sarebbe stato figlio di un gladiatore (spiegando così il suo interesse per i combattimenti nell'arena), o che Faustina l'avesse concepito da Marco Aurelio dopo aver fatto il bagno nel sangue di un gladiatore giustiziato. Faustina seguì Marco Aurelio nella sua campagna nel nord (170-174) come pure nel viaggio in Oriente a seguito della usurpazione di Avidio Cassio (di cui forse fu simpatizzante), durante il quale morì, lungo una sosta ad Halala, nel sud della Cappadocia, durante l'estate del 175.Nel luogo della morte, come è stato confermato dagli scavi, l'imperatore istituì la nuova colonia di Faustinopolis. Marco Aurelio così facendo la divinizzò, e in suo onore fu costruito un tempio a Roma e fondato un nuovo alimenta o sussidio per fanciulle bisognose, il secondo Puellae Faustinae dopo quello dedicato da Antonino Pio a Faustina maggiore. I Bagni di Faustina a Mileto vennero dedicati a lei. Saluti Alberto
    3 punti
  4. Caro @littleEvil sarà un gran bel viaggio, ci sarà da divertirsi perché mi hanno messo al comando della nave...per la prima volta😱👹....ma non preoccuparti sto leggendo il manuale teoria e pratica del Titanic🤣
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, si interessante contrasto tra quanto rappresentato ed esaltato nel rovescio quanto invece riportato da Fonti storiche. Proprio ieri cercando notizie ho trovato e letto un interessante Saggio sulla figura di Faustina Minore. Lo riporto per chi magari volesse leggerlo. Non lo condivido per non incorrere in problematiche di copyright anche se è liberamente scaricabile dal web. Il titolo è : Il ruolo di Faustina Minore nel principato di Marco Aurelio. L'autore è la Dott.ssa Francesca Cenerini Università di Bologna. A lei va il mio ringraziamento e apprezzamento per il Saggio. Saluti Alberto
    3 punti
  6. il 10 Cent è tra le mie monete preferite in assoluto, io ho questa presa anni fa ad un convegno (era periziata MS-64 e racchiusa in quel terrificante astuccio di plastica che distrussi all'istante 😁)
    2 punti
  7. Vittore Carpaccio ( 1502 ) San Giorgio uccide il drago Venezia - Chiesa di San Giorgio degli Schiavoni
    2 punti
  8. 2 punti
  9. La nave della numismatica eretica, detta monetologia, veleggia, con vele nere, verso il regno dei morti, dove regna la moneta digitale, moneta virtuale, che non puoi sfiorare, toccare, amare, venerare, adorare. Nel viaggio di quel vascello maledetto verso gli inferi, Nettuno (noto numismatico compulsivo) scatena una tempesta perfetta. Uno tsunami gigantesco scuote le onde. I demoni-marinai gettano in mare i nummi, ma il Nume irato non si placa: un'onda che pare scaturita dai ruggiti di Satana travolge il vascello e il suo equipaggio di dannati. Placato il mare, un'onda pietosa rovescia sulla spiaggia un antico forziere spagnolo, colmo di dobloni d'oro. Un numismatico, con cent'anni sulle spalle ma con il cuore di venti, trova quel tesoro. Avviserà le autorità? Seppellirà quel tesoro perché non finisca in mani profane? Si metterà in tasca una di quelle monete per guardarla, di notte, a lume di candela? Coetera desiderantur...
    2 punti
  10. Mentre riordinavo i miei francobolli esteri pensavo che sarebbe bello avere tutti i popoli del mondo così vicini e tranquilli proprio come questi francobolli ....
    2 punti
  11. Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2022 Tiratura: 400 000 Condizioni: SPL+ Città: Rimini Note: NEWS Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2021 Tiratura: 200 000 Condizioni: SPL+ Città: Rimini Note: NEWS
    2 punti
  12. Bella moneta, bello anche il contrasto storico fra il rovescio con la Pudicitiae e i presunti fatti amorosi/truculenti nella vita dell'Augusta Faustina. È interessante anche osservare le diverse iconografie per le divinità o personificazioni di virtù, ad esempio qui la Pudicitiae è raffigurata in piedi mentre nella moneta di Giulia Maesa che ho postato ieri è raffigurata seduta 😄
    2 punti
  13. Ciao, visione distorta ed evidentemente di parte, visto che hai parlato di rossi e di sovietici. Siamo sempre nel campo della fantastoria. Vero qualche episodio isolato di rappresaglia contro ex fascisti,sempre deprovevole e mai giustificabile ma senza dubbio comprensibile ed inevitabile viste le nefandezze ed i soprusi di cui si erano macchiati nel ventennio precedente. Per non parlare delle stragi di innocenti perpretate dai nazisti con l'aiuto del 'fasciume ' italiano. Ne cito alcune Marzabotto, S.Anna.... macchie vergognose....Questa è Storia, sono fatti accaduti e non ipotetici. La Storia non si fa con i se e con i ma. Mi dispiace ma la mia è una visione super partes . Sono stato, fortunatamente per me, educato a tenermi a debita distanza dagli estremismi e dalle ideologie becere, di qualsuasi colore....che ripeto hanno prodotto solo danno 🙂. ANTONIO
    2 punti
  14. Grazie veramente per questo nuovo slancio a una manifestazione a cui tengo molto. Molto apprezzato lo sforzo di raccogliere in modo costruttivo le critiche mosse in precedenza, anche attraverso questo forum, ad altre famose manifestazioni. Spero davvero che questi intenti possano far crecere capillarmente l'interesse per la numismatica partecipando numerosi. Così creando un punto d'incontro in un capoluogo da sempre vivacissimo negli scambi commerciali, ma spesso snobbato come fosse in concorrenza per campanelismo.
    2 punti
  15. L'orto si trova in Texas?
    2 punti
  16. 2 punti
  17. presso chi posso informarmi? attivo un amico nell'esercito?
    2 punti
  18. Non ho mai collezionato monete veneziane, ma le trovo di grande interesse storico, soprattutto mi ha sempre affascinato molto la storia del ducato/zecchino, moneta unica nel panorama mondiale per la sua plurisecolare stabilità in tutti gli aspetti, iconografici e metrologici, e dalla vita piuttosto avventurosa con i suoi frequenti viaggi in terre esotiche, dal Levante mediterraneo ed Europa orientale fino ai lontani lidi dell'Oceano indiano, senza contare le innumerevoli e a volte ancora inedite imitazioni e falsificazioni prodotte per ogni dove. Credo però che oltre alle monete in questa sezione possa starci bene anche qualche cenno ai libri sulle monete di Venezia, mi riferisco non tanto ai repertori classici, noti a tutti gli appassionati e collezionisti di questa monetazione (Papadopoli, Paolucci, Montenegro, etc.), ma in particolar modo a quei testi che tratteggiano soprattutto aspetti di storia monetaria e che spesso sono un po' trascurati, anche a causa dei titoli piuttosto fuorvianti, titoli cioè che "depistano" l'appassionato in quanto non evidenziano nelle parole usate argomenti che possono essere di interesse per il numismatico e per lo storico della moneta, un esempio perfetto di ciò è un volume acquisito da poco e che trovo di notevole importanza, si tratta di un lavoro di Ugo Tucci, studioso già noto ai venezianisti, che si intitola: Un mercante veneziano del seicento: Simon Giogalli, sicuramente se ci si limita solo al titolo si ignorerà completamente che nel testo in questione la prima parte è sostanzialmente una storia monetaria veneziana del seicento, osservata e trattata da un punto di vista originale, quello del mercante del titolo, Simon Giogalli, che a partire dagli anni sessanta di quel secolo costituì una società la cui specializzazione era la fornitura di paste metalliche monetabili alla zecca di Venezia, da cui tutto un narrare di complesse e delicate procedure per l'approvvigionamento dei metalli, le lunghe discussioni delle magistrature veneziane, e in particolar modo quelle inerenti alla zecca con i relativi calcoli dei costi del metallo, del trasporto e delle eventuali operazioni di raffinamento e le necessarie contrattazioni con i mercanti della piazza al fine di spuntare l'offerta più vantaggiosa sulla base delle monete che poi dovevano essere coniate, spesso la decisione di coniare nuove monete, tra cui nello specifico il cosiddetto ducatello, più leggero e di fino meno alto rispetto alle monete precedenti, dipendeva proprio da considerazioni di questo tipo, cioè dalla disponibilità e dal prezzo del metallo, in questo caso l'argento, sul mercato, vi sono poi approfondimenti sulle vie di questi rifornimenti metalliferi, le sedi principali (Cadice, Genova, Livorno), il mercato mondiale dell'argento e dell'oro con le note problematiche degli arrivi americani e degli invii nel Levante e in estremo oriente, così come sono trattati gli affari del Giogalli, la sua capacità di inserirsi in questo mercato dei metalli preziosi, di farne un businnes redditizio e di lunga durata... Insomma si tratta di un testo di sicuro interesse per appassionati e studiosi venetonummofili, di seguito posto le immagini di copertina e indice...
    2 punti
  19. Monete Storia e Curiosità Buongiorno a tutti, Inizio la mia giornata Numismatica con una nuova Discussione. Sul titolo non avevo dubbi, ho cercato solo di condensarlo in poche parole ma che facessero capire subito quale fosse lo scopo. Da sempre osservando e studiando le monete ho avvertito la necessità di contestualizzarle. Magari corro il rischio di annoiare, oppure no. Chiaramente ognuno è libero di presentare le proprie monete come meglio desidera. Il pretesto per la discussione oggi mi viene dal presentare una recente entrata in Collezione Litra68. 2 Tornesi Ferdinando II Millesimo 1849. Magliocca 738 Mi chiedevo cosa fosse successo nell immediato dopo i moti del 48. Ho raccolto quindi avvalendomi del Web. Qualche notizia di carattere storico, soffermandomi sugli avvenimenti cruciali e sulla Figura del Filangieri. Ho trovato anche un interessante rivista '' L'Arlecchino" fonte web. Senato. Di cui riporto la prima pagina, dove credo sia anche riportato il prezzo. Non mi dilungo oltre e iniziamo con un po' di Storia... 7 Aprile 1849 L'Esercito delle Due Sicilie da Messina, con 16 000 uomini comandati da Carlo Filangieri di Satriano, dopo aspri combattimenti, occupa Catania. 15 Maggio 1849 Capitolazione di Palermo dopo aver avviato la rivolta popolare, mentre il leader siciliani andarono in esilio a Malta. Una volta entrato a Palermo, Filangieri ebbe come prima preoccupazione il ristabilimento dell'ordine e della sicurezza che affidò alla Guardia nazionale. Proseguì col ripristinare le varie istituzioni anche quando la rivolta in Sicilia sembrò riprendere a seguito delle notizie sulla presunta sconfitta dei napoletani a Velletri (maggio 1849).[68] Filangieri, allora, pubblicò di sua iniziativa un proclama che ottenne lo scopo di calmare i siciliani e che prometteva loro alcune concessioni fra cui che il primogenito del monarca regnante sarebbe stato loro rappresentante in Sicilia. Ferdinando II, per niente d'accordo a lasciare in ostaggio ai palermitani il figlio, sconfessò Filangieri e questi insistette nelle sue ragioni;[69] Ferdinando rifiutò ancora e Filangieri lo raggiunse a Gaeta per persuaderlo a concedere un governo autonomo alla Sicilia. Solo a quel punto Il re promise concessioni per il futuro, e il generale se ne tornò fiducioso a Palermo.[70] In quello stesso periodo, costretto a mantenere l'ordine a tutti i costi, Filangieri proclamò la pena di morte per i detentori di armi. Misura considerata crudele che consentì tuttavia di riportare completamente l'ordine in Sicilia e che fu applicata per due volte. Probabilmente per ridimensionare i poteri del generale, il 26 luglio 1849, Ferdinando II istituì un organo che, da Napoli, avrebbe deciso la vita dell'isola: il Ministero degli Affari siciliani. Di contro, il 27 settembre successivo, nominò Luogotenente a Palermo Filangieri che, contrariato da questo dualismo istituzionale, l'8 ottobre 1849 rassegnò le dimissioni. Ferdinando non le accettò e promise ancora le riforme da Filangieri auspicate. 15 Dicembre 1849 Il re di Napoli, con un decreto, impose alla Sicilia il pagamento di un debito pubblico di 20 milioni di ducati. Saluti Alberto Aggiungo...
    1 punto
  20. Ciao! Ce n'è di cose del Morosini .... io le avevo fotografate e qualcuna già mostrata qualche anno fa. saluti luciano
    1 punto
  21. S tra D ed I bari: I non date STRADE DI BARI INONDATE Buona serata. Stilicho
    1 punto
  22. Cari Lamonetiani, proseguo con il riordino delle immagini di alcune monete della mia collezioncina: oggi condivido volentieri con voi (ho notato un certo interesse attorno a queste mie tavole) i "Palanconi" ed i "Mezzi Palanconi" di Umberto. Monete senza particolare fascino artistico, ma che in buona conservazione meritano, comunque, la passerella:
    1 punto
  23. Salve ragazzi sapete darmi qualche informazione in più su questo bononia docet 1778 con cornice a greca? Magari qualcuno sa il grado di rarità,il valore mi interessa poco anche perché so che non è in ottime condizioni. È la prima volta che mi capita di vederne uno, solitamente vedo contorni in fiordalisi o meandri in quattrini degli stessi anni. Grazie mille a tutti..allego foto
    1 punto
  24. Bellissima serie floreale Natale 1970 - Bahrein
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  25. Sul mio il doge si e' alzato in punta di piedi...sono...quasi...alla pari...
    1 punto
  26. Hahaha, pover'uomo, in un colpo solo ha saputo che la sua auto è distrutta e che sua moglie fa la spogliarellista!! Giornata difficile!!!
    1 punto
  27. L’accentazione corretta è razzìano. razzïare v. tr. [der. di razzia] (io razzìo, ecc.) (Vocabolario Treccani). apollonia
    1 punto
  28. Il termine monetologia mi lascia perplesso in quanto presuppone dei contenuti scientifici che il semplice collezionare oggetti paramonetali contemporanei, creati per una finalità esclusiva di vendita ai collezionisti, per forza di cose non può possedere, anche il termine derivato che dovrebbe designare i collezionisti di quest'ambito, monetologo, rinvia ad una expertise o competenza scientifica che mi pare arduo accostare ad un settore che ha il solo scopo di raccogliere oggetti che possono ispirare un qualche piacere estetico, magari tra qualche secolo tali oggetti potranno avere sufficiente storia da poter costituire un tema di interesse storico, ma al momento si tratta di una produzione troppo recente per simili suggestioni... per quanto detto a mio parere si potrebbe usare un termine più neutro come monetistica, che rinvia unicamente all'aspetto collezionistico senza implicare contenuti di studio scientifico...
    1 punto
  29. Attualmente abbiamo raccolto 4 contributi da 5 utenti. Come già anticipato, personalmente mi sembra più appropriata quella indicata da @Pontetto e ribadita da @viganò MONETOLOGIA in un presunto prematuro sondaggio(*), vincerebbe quest'ultima! C'è un dettaglio che mi lascia ancora un po' insoddisfatto, che potrebbe a sua volta essere utilizzata anche per chi fa numismatica (?), manca nel termine una palese distinzione su una raccolta (o collezione) di monete finte. Cosa ne pensate? D'altronde è difficile assemblare altre terminologie senza allungare troppo il termine o renderlo meno intuitivo, ma, usando il mio dubbio come spunto, ci ho provato lo stesso con un nuovo contributo che cerca di assemblare al meglio e sinteticamente le caratteristiche distintive dalla numismatica: Psemonetlogia, che per esteso sarebbe pseudomonetologia (troppo lungo!), dunque riferito a monete finte. Ho reso "meno melodico" il termine per accorciare la parola togliendo, una vocale e conseguentemente una sillabe al posto di psemonetologia, anche per avere un termine molto differente, ma che ancora si descrive, anche se un psemonetlogo fa storcere il naso al limite della impronunciabilità 😅 Riassumendo, l'elenco aggiornato ad ora è: Numisaltra @littleEvil Numismologia @lorluke Monetosmatica @nikita_ Monetologia @Pontetto + @viganò Psemonetlogia @Fra11 Abbiamo cinque spunti per ulteriori suggerimenti! (*)Credo che una futura evoluzione della discussione, se acquisirà un'idoneo interesse, sia un sondaggio. Io, e non solo (🧐👍), ci si sta già sbilanciando a usare questi nuovi nomi (tutto sommato si cela una certa leggera ilarità nell'uso di queste espressioni😁) e manterrò questa abitudine quanto possibile, magari associando il link di questa discussione ad ogni nuovo termine scritto, per dare spiegazioni più esplicite e, naturalmente, per coinvolgere più persone 😉 vi invito a fare altrettanto e a passare parola! Ricordo che l'intento della discussione è cercare di dare il giusto credito alla numismatica senza confonderla con le nuove collezioni di monete non circolanti (o finte) 😉
    1 punto
  30. Non scherziamo... la lettera s definisce un 8, la vediamo bene sui tornesi degli anni 80 È completamente diversa da quel 5
    1 punto
  31. Dramma in bronzo dell’Impero Romano (Adriano, Alessandria) che raffigura al rovescio i busti affrontati di Iside-Demetra (?) a destra e di Serapide-Zeus-Ammone (?) a sinistra, con in braccio il neonato Arpocrate; in basso a sinistra, L – IH (NAC 52). Part I The Roman Empire Hadrian 117 – 138 Drachm, Alexandria, 133/4, Æ 22.68 g. AVT KAIC TPAIAN ADPIANOC CEB Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. Confronted busts of Isis-Demeter (?) r. and Serapis-Zeus-Ammon(?) l., holding infant Harpocrates; in lower left field, L – IH. Unlisted in the standard references. An apparently unique and unrecorded variety. Of magnificent style and with a superb brown-reddish tone, good extremely fine. apollonia
    1 punto
  32. Egregio, una precisazione: noi siamo "Quelli del Cordusio", il riferimento è una piazza storica di Milano dove da sempre ogni domenica vi si svolge un mercatino filatelico-numismatico e altre collezioni. Questa rivista NON è una pubblicazione periodica, non ha fini di lucro e la si può avere solo frequentando convegni e riunioni dove Mario (dabbene) vi si presenta. Se non hai la possibilità di frequentare quei luoghi, hai però, la possibilità di leggere i numeri pubblicati sul web qui: https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini Buona lettura! Marco
    1 punto
  33. Ciao a tutti, dopo il denario di Giulia Domna in giovane età, questo mese sono felice di condividere con voi un denario della sorella, Giulia Maesa, più grande di lei di circa 10 anni, anche se l'anno preciso di nascita (generalmente attestato al 160 d.C.) non è sicuro. Molto più spregiudicata della sorella, capace di detenere il potere dietro le quinte senza mai esporsi troppo, Giulia Maesa al contrario non faceva segreto della sua smania di potere tanto da presentare nel 218 (dopo la morte di Macrino) il nipote (avuto da una delle figlie, Giula Soemia, l'altra figlia era Giulia Mamaea), tale Vario Avito Bassiano, con lo stesso cognomen di Caracalla, facendolo acclamare imperatore col nome di Marco Aurelio Antonino (per rafforzarne la legittimità associandolo a Caracalla), passato alla storia poi come Elagabalo anche se lui non sembra avesse mai usato questo soprannome. Elagabalo dedicò alla nonna e alla madre molte monete, la nonna poi lo ricompensò, facendolo giustiziare insieme alla madre l'11 marzo 222, visto che era divenuto intrattabile e dedito solamente ai vizi, almeno così la storiografia ce lo ha tramandato, vero o no quello che è sicuro è che si era inimicato l'esercito e questo non lo ha certo aiutato. Dopo essersi liberata del nipote scomodo e già che c'era pure della di lui madre Giulia Soemia, ci concentrò sull'altra figlia, Giula Mamaea, anche lei con un figlio, di nome Gessius Bassianus Alexianus, fatto nominare preventivamente Cesare da Elagabalo, il futuro Imperatore Alessandro Severo. Dopo essersi dimostrata quindi nonna e madre amorevole, morì nel 223 (o nel 226, ho trovato fonti discordanti) senza quindi poter assistere al regno di Alessando Severo, lasciando l'ultima Giulia dei Severi, Mamaea, che anche se assetata di potere come la madre, non riuscì ad eguagliarla. Ma veniamo alla moneta oggetto del post, il ritratto presenta una Giulia Maesa di età compresa presumibilmente fra i 55 e i 60 anni: Giula Maesa, Denario, zecca di Roma, 218-222, RIC 268 2.47g X 21mm, Argento D/ IVULIA MAESA AVG - busto drappeggiato R/ PVDICITIA - la Pudicitia con scettro Le informazioni storiche sono riprese in gran parte dal bell'articolo "Le donne della dinastia dei Severi" di Roberto Viegi - Panorama Numismatico 02/2015
    1 punto
  34. Salve. Condivido un tornese di Filippo II del 1591, Magliocca pagina 142 numero 143 ( R3 ). Anche questa moneta presenta una piccola curiosità: al retro, il "5" della data risulta rovesciato. Saluti.
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  35. Guarda, te lo dico in amicizia perchè vedo che non sei entrato nel mood del blog. 1 le foto sono obbligatorie dal momento che fai richiesta di un riscontro su di un pezzo in mano tua, qui nessuno fa valutazioni o richieste di nessun genere sulla fiducia. 2 le foto valgono per tutti quelli che sono presenti nel blog se ti interessa avere opinioni 3 presta attenzione a quello che ti si dice e fanne tesoro, io stesso che frequento il blog da qualche anno sono un pivello e cerco di apprendere da quelli che ne sanno più di me. 4 la pigrizia mal si sposa con la numismatica che è ricerca e aggiornamento continuo. 5 le foto le puoi ridurre dal pc o dal telefono, imparerai come ho fatto io che sono terzomondista tecnologico. 6 compra i cataloghi che ti vengono suggeriti, visto che ne hai fatto richiesta, on line non trovi niente se non il Gigante ed il sito di Andrea, ma avere in mano il catalogo è decisamente più istruttivo e si trova molto di più scritto chiaramente, a volte si mistifica. tutto questo per dirti che se non segui le linee guida del blog che sono espresse nella netiquette a lungo andare nessuno ti risponderà più. Saluti.
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  36. Se invece devo fotografare monete in rame molto scure perché ossidate, oltre ad esporle vicino alla fonte di luce, c'è qualche altro trucchetto da poter utilizzare?
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  37. taglio: 2 euro cc paese: germania D anno: 2023 B tiratura: 4.200.000 condizioni: spl città: trieste taglio: 2 euro cc Erasmus paese: germania D anno: 2022 tiratura: 3.570.000 condizioni bb+ città: trieste
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  38. Qualcuno conosce le date in cui si tiene l'evento presso il Novotel di Mestre Venezia, in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all'uscita Castellana della tangenziale che organizzano Stefano ed Elena Palma ad ottobre?
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  39. potrebbero anche fare quelli all'asbesto, per proteggere le banconote dal fuoco!☠️ Seriamente: se un prodotto viene messo in dubbio, meglio un foglio opaco ma sicuro è una vecchia storia, si parla già da molto che sia gli ftalati che il bisfenolo siano come minimo pericolosi sia ad alte che a basse dosi continue, il BisfenoloA "BPA" si ritiene essere interferente endocrino (danneggia i geni) ed è già stato vietato nei biberon e simili, adesso in Germania anche nella carta termica (scontrini, etc). Avendo le fabbriche altri bisfenoli, tipo lo "S", hanno iniziato ad usare quello, quando lo vieteranno, poi ci sono ancora il "B" e lo "F" da provare! 🤣 Servus, Njk PS: Se poi mai qualcuno si è chiesto perchè adesso ci sono anche gli scontrini blu, sono quelli completamente senza bisfenolo, è di carta "sandwich" a tre strati: sotto la carta portante, in mezzo uno strato colorato scuro (quello che poi si legge) e sopra un foglio leggerissimo di carta chiara che viene "bruciato" dalla testina della stampante, che appunto fa uscire quello colorato sottostante. La carta blu è ammessa al riciclo (è inerte), quella termica no.
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  40. Questo è il link diretto alla rivista https://www.panorama-numismatico.com/ Questo il link per farselo arrivare a casa https://auctions.nomismaweb.com/it/sitem/2576/abbonamento-panorama-numismatico-annuale/
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  41. Una novità da CASA DE MOEDA che mi era sfuggita. Forme e metalli normali, colori, ma di inusuale c'è l'ODORE! La 3ª moneta della serie "Endangered Plant Species": Questa caratteristica è presente, come si può leggere nella newsletter qui sotto, solo nella versione argento. Nel merito mi sorge un dubbio sulla durata di questo effetto... Sembra una caratteristica molto evanescente, inoltre quanto sarà fedele l'odore per essere integrato in una moneta? Comunque lode per l'originalità proposta (almeno per le mie conoscenze sulle monete) indipendentemente dalla fedeltà e durata, una nuova esperienza da proporre e, forse, da cui evolvere o inventare altro in futuro. Vi riporto pari pari il testo della newsletter: Risveglia i sensi: prima moneta portoghese con odore! 🌿 La terza moneta della serie "Endangered Plant Species": Dopo il quadrifoglio ( Marsilea quadrifolia ) e l'alcar dell'Algarve ( Tuberaria major ), abbiamo ora la terza moneta della serie "Species of Endangered Plants", che mira a promuovere la conoscenza e la conservazione delle specie della flora nazionale attualmente in pericolo. Come le due monete precedenti, la moneta da collezione dedicata alla menta selvatica a foglia lunga è stata disegnata dalla talentuosa illustratrice Catarina Sobral, premiata sia a livello nazionale che internazionale. 🌿 Caratteristiche della menta verde a foglia lunga: • È tra 25 e 117 cm, • Foglie con lunghezza tra 5 e 10 cm, • Cresce in luoghi umidi • Fiorisce, tra giugno e agosto • Fiori che variano tra bianco, rosa e viola. 🌿 L'importanza della conservazione: La menta selvatica a foglia lunga, nonostante sembri solo un'altra varietà di menta all'occhio incauto, contribuisce in modo significativo alla ricchezza della flora e degli habitat locali. Sebbene non siano note minacce significative per questa pianta, garantirne la conservazione e persino rafforzare la sua popolazione è essenziale per prevenire il declino. 🌿 Due versioni: cupronichel e argento: La moneta è disponibile in due versioni, una in cupronichel e l'altra in argento. Quest'ultimo presenta dettagli colorati e porta un tocco ancora più speciale. 🌿 La prima moneta portoghese profumata: È una pietra miliare rivoluzionaria, questa moneta porta una sorpresa straordinaria: è la prima moneta portoghese con un odore! Microcapsule di profumo di menta sono state incorporate nella vernice, rilasciando il loro profumo quando strofinate. Proprio come la pianta stessa, questo profumo sarà effimero, quindi dovremmo goderci questa esperienza sensoriale finché possiamo. 🌿 Non perdere l'occasione di sentire la magia della menta a foglia lunga tra le tue mani e sperimentare la prima moneta portoghese con un profumo! 🌿 Dove acquistare? Nei nostri negozi fisici, a Lisbona, Porto e Coimbra o nel nostro negozio online www.loja.incm.pt 🌿 Quando? Data di rilascio - 28 giugno 🌿 In quali finiture sarà disponibile? Prove e normali 🌿 Accetti prenotazioni? NO. Valore nominale: 5 Euro Finitura: Ag 925‰ silver proof Diametro: 30 mm Peso: 14 g Limite di emissione: 3000 PVP: 65 € Valore nominale: 5 Euro Finitura: CuNi 75/25 Diametro: 30 mm Peso: 14 g Limite di emissione: 30.000 PVP: €5
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  42. Grazie mille, devo ricercare i volumi nella biblioteca di mio nonno. Peccato non aver fatto in tempo ad apprendere da lui direttamente. Ho imparato un po’ sui francobolli della repubblica, ho tanti bei ricordi legati alla raccolta di francobolli. Sulla storia postale però non abbiamo fatto in tempo, ero troppo piccolo.. devo rimediare da solo
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  43. Salve chiedo ai più esperti maggiori informazioni in merito alla cartolina in foto, rientrante in una raccolta a tema “guerra” e se ha un interesse collezionistico. Ringrazio in anticipo
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  44. Buongiorno, chiedo cortesemente una datazione su questa piccola Medaglietta di diametro di circa un centimetro e un interpretazione delle sue iscrizioni. Grazie
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  45. Ok, se nessuno vuole aggiungere altro, proseguirei con un altro esemplare di tornese. Tornese di Filippo II - 1577/1580 - GR/VP Magliocca 114, stessa moneta della foto. Mi domandavo, perché solo in questi "ibridi" con la data diversa tra dritto e rovescio è presente una data al diritto e poi perché abbiamo un 1580/1582 e un 1577/1580 e non un 1580/1580. Secondo me è questione di tempo, prima che escano, altrimenti non avevano senso questi tornesi. Date conosciute: 1575/1575 1575/1577 1575/1579 1575/1582 1577/1577 1577/1579 1577/1580 1580/1582 In grassetto gli esemplari con dritto e rovescio uguale per data. Per 1579 e 1582 si capisce facilmente che hanno usato il rovescio dei tipi senza data al dritto, ma 1580 al dritto significa che l'hanno fatto apposta per queste monete il dritto
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