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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/23 in Risposte
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Ciao, oggi condivido un antoniniano dell'imperatore Gordiano lll (238-242 d.C.) connla personificazione sul rovescio del dio Giove (Jupiter), prima divinità per tutto il popolo romano, nella sua raffigurazione classica stante, con scettro e fulmine (sempre con lui rappresentato) coniato a Roma nel 240. Terzo antoniniano con il quale archivio definitivamente questo imperatore del quale sono giunte a noi un numero elevatissimo di monete. Senza dubbio, per me, uno tra gli augusti che più soddisfazione può regalare ai collezionisti di monete Imperiali. Nell'ordine l'antoniniano del post (con bel modulo, ben centrato,con discreto metallo e che ha circolato) e tutte le mie altre monete dell'imperatore ragazzino. Grazie ed alle prossime, di altri imperatori, ovviamente. In un futuro lontano l'obbiettivo ( o sogno? 🙂) sarebbe aggiungere in collezione anche un aureo.....chissà. ANTONIO 23 mm. 3,48 g. RIC 853 punti
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Ciao @Litra68 La classificazione di @Stilicho è perfetta: RIC 508a Allego la scheda del British Museum: https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-13363 Tipo ritrattistico (n°5) , legenda al nominativo con AVGVSTA scritto per esteso e presenza della filiazione (AVG PII F) collocano la moneta al 151-1523 punti
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Neanch'io. Nel dubbio, poiché le poche parole bastanti a rispondere all'utente sono state dette chiudo la discussione.3 punti
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le monete Tripod / aquila incusa della fase a tondello "largo" (diam. superiore a mm. 25) sono molto rare. Ne ho una di 28 mm di diametro. Sono più comuni nella fase a tondello "medio" (21-25 mm). questo è da 23 mm3 punti
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Un saluto a tutti. Tra gli ultimi acquisti fatti in Inghilterra c'è un crown della regina Vittoria in bella conservazione. Purtroppo dalle foto non si vede appieno la bellissima patina e le leggere colorazioni dei fondi. Non sono un collezionista vero e proprio delle inglesi, ma se trovo qualcosa che mi piace cerco di acquistarla prezzo permettendo.2 punti
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Buonasera a tutti, ringrazio @Stilichoper la classificazione del mio Denario, lo ringrazio doppiamente perché mi ha dato l'opportunità di conoscere la discussione di @Ross14 e la possibilità di scaricarmi il suo interessante Libro che ho iniziato a leggere proprio oggi, e ne approfitto per fargli i miei complimenti. Un libro che ti prende da subito già dalla prima pagina e che si legge con piacere. Saluti Alberto2 punti
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Cammina nei pressi di un corso d’acqua e scopre due scodelline d’oro dell’arcobaleno. Risalgono al II secolo a.C. © Foto: Stefanie Friedrich, Archaeological State Collection, Monaco di Baviera Due coppelle d’oro celtiche sono state trovate da un appassionato d’archeologia nei pressi di un corso d’acqua, nei dintorni di Denklingen, un comune tedesco di 2.484 abitanti, situato nel land della Baviera. L’uomo compie lunghe passeggiate nei campi, alla ricerca di evidenze antiche e ha sviluppato una notevole capacità nell’individuare luoghi frequentati anticamente da gruppi umani. E’ stata durante una di queste perlustrazioni che il suo occhio è stato colpito da un riflesso di luce. Sono Regenbogenschüsselchen (coppelle, ciotoline o scodelline dell’arcobaleno) o rainbowls, come le chiamano gli inglesi. Secondo l’ipotesi più diffusa sarebbero state monete. Secondo altri studiosi esse sarebbero stati oggetti di valore con fini rituali. “Una scoperta eccezionale e soprattutto rara, soprattutto in zona – spiegano gli studiosi di Archäologische Staatssammlung, che hanno presentato nelle ore scorse il ritrovamento – Le monete risalgono al II secolo a.C. e quindi all’epoca in cui l’economia monetaria celtica era appena iniziata. Il motivo principale presenta una stella incorniciata da quattro piccoli emisferi. Finora ce ne sono solo tre simili a questo tipo di moneta”. “Le monete pesano circa due grammi. – spiegano gli archeologi – Probabilmente avevano un alto potere d’acquisto per le relazioni all’epoca. L’onesto cercatore ha deciso di donare le monete della Collezione Archeologica Statale di Monaco per renderle disponibili al pubblico. E comunque solo i bambini nati di domenica possono, secondo le leggende, trovare queste monete speciali alla fine di un arcobaleno”. Le singolari circostanze che ne accompagnavano spesso il rinvenimento hanno creato molte leggende, dominate dall’arcobaleno, attorno a questi singolari oggetti. Molti esemplari riemergevano dalla terra in circostanze quasi magiche, nel XVIII secolo, dopo le devastazioni dovute alla pioggia. Dilavate dalle precipitazioni, si mostravano lustre e scintillanti agli occhi attoniti dei contadini della Germania meridionale. Queste circostanze diedero origine alla credenza superstiziosa che esse fossero la creazione dal contatto magico dell’arcobaleno con il terreno. Il nome popolare inizialmente attribuito – Regenbogenschüsselchen – è poi divenuto una termine correntemente accettato nell’uso scientifico. Nonostante l’apparenza esteriore, non è tuttavia certo che le coppelle o comunque queste minuscole ciotole d’oro avessero una funzione monetaria vera e propria. L’iconografia, i siti di rinvenimento, e l’associazione ad oggetti dal valore sacrale e votivo, come torque o alberi placcati in oro, lasciano intendere che il loro ritrovamento sia probabilmente da riferire a deposizioni votive e a rituali magici, suggerendone una destinazione cultuale e cerimoniale piuttosto che un uso economico. Ritrovamenti di queste coppelle sono avvenuti in un vasto territorio che va dall’attuale Ungheria fino all’Austria e alla Germania meridionale. https://www.stilearte.it/cammina-nei-pressi-di-un-corso-dacqua-e-scopre-due-scodelline-doro-dellarcobaleno-risalgono-al-ii-secolo-a-c/2 punti
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Parmigianino ( 1524 ) Antea Napoli - Museo Nazionale di Capodimonte Sandro Botticelli ( 1480 ) La Primavera Firenze - Gallerie degli Uffizi2 punti
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tra gli ultimi arrivi. Tallero di Pisa 1605 (Di Giulio, Della monetazione medicea (1984) Nr. 40 Ac; Ciabatti, Studio e catalogo delle monete di Fernando Medici, Nr. 41)2 punti
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Velia Spirunna "La Fanciulla Velca" Tarquinia - Museo della Badia dei Vulci - Tomba dell'Orco2 punti
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Non vedo buchi su questa banconota ma spesso le banconote asiatiche presentano buchi da pinzatura xké in fase di creazione le mazzette venivano graffettate a sinistra. In fase di cambio, le banche poi utilizzavano degli spilloni x infilzare le banconote cambiate ed è facile trovare quindi dei biglietti con un grosso buco singolo, spesso proprio nell'area della filigrana che hai evidenziato. In questo esemplare da 100 rupie indiane si vedono sia i buchi da pinzatura a destra sopra la colonna di Ashoka sia il buco da spillone nell'area di filigrana a sinistra:2 punti
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Più del dolore potè Jagher, cosa mi costringi a fare per accontentarti 😀... le tue bellissime "donzelle" sono dell'anno 2002 ed emesse in 2 date diverse... vado con ordine con quelle emesse il 2 Gennaio... SICILIA Siracusa Tetradramma (405-367 a.C.) Dio alato su biga a d. incoronata da Nike in volo a s. - R/ Testa di ninfa a s. in cerchio di delfini – S.ANS 274 (stessi coni) AG (g 16,91) RR Piccole aree di corrosione. Moneta firmata al D/ dall'incisore EUTH... dall'incisore Frigillo al R/. Ex Baldwin, 4 gennaio 2012, Prospero Collection, lotto 177, definita one of the most appealing and classic Tetradrachms of the entire Greek series. Precedentemente da asta NAC, 2, 1990, lotto 101.2 punti
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Per me no. I segni di ribattitura sono quei taglietti che si vedono nel metallo nelle monete ribattute.2 punti
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Vero . Livia dopo la morte di Augusto aveva a Roma un potere non ufficiale , ma reale , soprattutto per essere stata la moglie di Augusto . Tiberio dovette sentirsi soggetto allo status politico di sua madre e di conseguenza i rapporti tra madre e figlio divennero difficili , non piu' gestibili . Tiberio divenne sospettoso del potere della madre , anche per il motivo che Livia nelle discussioni con il figlio gli ricordasse di essere diventato Imperatore per sua intercessione presso Augusto . Sembra che Tiberio si ritirasse a Capri proprio per allontanarsi dall' influenza della madre . Anche se fuori tema numismatico , "allegare" alla moneta un po' di storia credo sia gratificante2 punti
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Di Giorgio II ho solo una piccola monetina da 2 pence che però mi piace molto. Ve la mostro. È questa anche la più vecchia moneta inglese che ho in collezione. Graditi i vostri pareri.2 punti
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Buon pomeriggio. Oggi ho ritrovato una moneta, di cui di seguito posto la foto, acquistata circa 35 anni fa e con ancora il cartellino che compilai al tempo. Si tratta di un asse coniato da Tiberio per celebrare Augusto: diametro medio 27,5 mm e peso 11,22 grammi. Il metallo non so se sia rame, bronzo o oricalco, a causa della pesante patina scura. Prima di scrivere queste righe ho cercato in rete la moneta, scoprendo che è molto comune e classificata Ric 81. Le mie conoscenze sulla monetazione romana sono molte scarse adesso come al tempo in cui acquistai questa moneta; noto però che allora la classificai come dupondio e non come asse. Non so se perchè così mi disse l'amico che me la cedette, oppure perchè la testa di Augusto porta una corona radiata. Nelle mie ricerche attuali, però, ho notato che molti siti spagnoli continuano a definirla un dupondio. Chiedo cortesemente un parere sulla conservazione e anche una conferma che si tratti di un asse. Grazie. Renzo2 punti
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Domani mi prendo una manciata di €,li metto nella morsa prendo molla a disco il trapano qualche bella martellata un po' di qua un po' di la li metto nel acido e poi li metto in vendita su eBay come rarità, sarò onesto chiedo solo 300/400 al pezzo spedizione gratis . Poi vado in ferie😂😂😂😂😂2 punti
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Rarissima: mai vista una "schifezza" simile! Bisogna chiarire una volta per tutte: gli errori di conio sono sviste dell'incisore ed hanno un certo valore, i difetti di conio sono dovuti a problemi dei macchinari o dei tondelli ed interessano ad una ristretta nicchia di collezionisti. L'usura od il "martirio" di monete (come questa postata) non hanno alcun interesse: sono "ciofeche" punto e basta.2 punti
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Mi scusi sig. @Pierg50 ma non mi pare che qui vi sia qualcuno che abbia straparlato. Ammetterà anche lei che le foto sono necessarie per permetterci di comprendere meglio ciò che ci viene richiesto. Non si tratta di una mancanza di fiducia nei confronti dell'interlocutore ma di un modo per aiutare in maniera efficace chi richiede una qualunque informazione in merito ad una moneta in suo possesso. Valutazioni alla cieca non sono nello spirito di questo forum. Perciò, la pubblicazione di immagini relative a quanto da lei richiesto non è un atto di cortesia nei nostri confronti ma un elemento fondamentale per il corretto svolgimento della discussione. In altre parole, o riesce a vincere questa sua forma di "pigrizia" oppure non saremo in grado di aiutarla. Per quanto riguarda la questione libri, il forum è un luogo virtuale dove si confrontano tanti appassionati di numismatica. Di conseguenza, leggendo i contenuti delle varie discussioni, si riesce ad ottenere una mole sorprendente di informazioni sulle monetazioni più disparate. Ciò, tuttavia, non va a sostituire l'importanza che può avere un libro. Perciò, se qualcuno le consiglia di acquistare un volume non lo fa per liquidarla ma per aiutarla in quello che cerca. D'altronde lei stesso ha domandato: "Esiste una pubblicazione sulle varianti conosciute, non solo per le 50 lire, ma per tutte le monete?"2 punti
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Tallero 1595 (Di Giulio, Della monetazione medicea (1984) Nr. 36 ; Ciabatti, Studio e catalogo delle monete di Fernando Medici, Nr. 12)2 punti
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... viene travasato in un'altra bottiglia e vince la medaglia d'oro al concorso Gilbert & Gaillard https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/un-vino-da-due-euro-viene-travasato-in-unaltra-bottiglia-e-vince-la-medaglia-doro-al-concorso-gilbert-gaillard/ Eppure si dice che l'"abito" non conta... evidentemente, così non è. Chissà quante volte ci fregano in tal modo, e non solo con i vini.1 punto
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Quiz/passatempo aperto a tutti con una discussione di @Meleto già esistente in Agorà e con un nuovo quiz appena inserito. Per chi si vuole cimentare nel riconoscimento avendo a disposizione pochi elementi visibili. Saranno trattate monete italiane, antichi stati, estere, ecc. ecc. Provetti Sherlock Holmes numismatici od altro divertitevi!1 punto
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Io direi che l'opera più utile per una collezione di papali è il MIR Pontificio, in 4 volumi, prezzo circa 120 euro cadauno. Puoi partire acquistando il volume più vicino alle monete di tuo interesse e poi aggiungere gli altri. In futuro, quando avrai maggiori esigenze di scientificità, potrai aggiungere il Muntoni. Può sembrare tanto spendere quasi mille euro di libri, ma per una collezione numismatica, per quanto possa sembrare strano, i libri sono più importanti delle monete.1 punto
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Puoi anche aggiungere il catalogo MIR,con moltissime buone foto a colori.E'diviso per epoche,puoi acquistare il periodo che ti interessa di più,a prezzi inferiori.Per me è una ottima opzione, per te che stai iniziando.1 punto
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Cominciamo bene Complimenti! Si è proprio un 5 lire 1848 del Governo provvisorio di Lombardia, ho utilizzato il mio pezzo usato quanto basta.1 punto
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Sembrerebbe proprio una 5 lire 1848 del Governo provvisorio di Lombardia! Questa moneta la conosco ormai a memoria avendo scritto su di essa un articolo per il gazzettino di quelli del Cordusio l'anno scorso😄 quindi la vedo ovunque!1 punto
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Bella discussione @Vel Saties, grazie per i vari post. Personalmente, trovo più interessanti le monete di epoca successiva, ma innegabile è il loro fascino. se ti interessa la storia di quel periodo ti consiglio vivamente il testo "The Anglo Saxon World" di Nicholas J. Hingham e Martin J. Ryan. All'interno sono presenti anche alcuni riferimenti numismatici1 punto
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11 settembre di 1900 anni fa. Una giovane donna romana scrive un affettuoso invito di compleanno alla sorella. Che dice il testo? Perché si è conservato? Una tavoletta di legno, scritta in corsivo romano, trovata nel forte di Vindolanda, in Gran Bretagna, rappresenta un dolce invito a un compleanno che una giovane donna inviò alla sorella in vista di una festa organizzata per l’11 settembre di circa 1900 anni fa. Un messaggio dolcissimo, pieno d’affetto e di gioia. E’ probabile che la sorella che compiva gli anni risiedesse, con il marito, in un insediamento non lontano dalla fortezza di Vindolanda. Le tavolette di Vindolanda sono una numerosa serie di reperti archeologici ritrovati nel sito del forte romano. Si sono conservate grazie a un ambiente sotterraneo privo di ossigeno, di un terreno bagnato dall’acqua e dotato di un ph perfetto per il mantenimento del legno. Su queste sottili tavolette di legno furono vergati a inchiostro i testi di documenti ufficiali e privati durante il I e II secolo. Sono attualmente conservate al British Museum. Le tavolette di Vindolanda furono realizzate con il legno di betulle, ontani e querce di provenienza locale, a differenza delle tavole cerate, un altro tipo di tavolette da scrittura usate nella Britannia romana, che erano importate e prodotte con legno non nativo. Le tavolette hanno uno spessore di 0,25-3 mm con dimensioni pari a 20 × 8 cm, ed erano incise al centro e piegate in modo da costituire dittici sulle cui facce interne si poteva scrivere con un inchiostro composto da acqua, carbone e gomma arabica. La gomma arabica funzionava come una sorta di vernice finale, rendendo indelebile lo scritto. Quasi 500 tavolette sono state trovate negli anni 1970 e 1980. Questo dittico del compleanno contiene una lettera a Sulpicia Lepidina inviata – in un anno presumibilmente compreso tra il 97 e il 105 d. C. da parte della sorella Claudia Severa, moglie di Elio Brocco. Con essa Severa invia a Lepidina un caloroso invito a farle visita per il proprio compleanno e aggiunge i saluti per Cerialis – il nome del cognato- da parte sua e da parte del proprio marito. La tavoletta del compleanno misura 223 × 96 mm. È quasi certo che l’autrice è la stessa Severa, che aggiunge di suo pugno un breve messaggio e il saluto conclusivo. Quasi certamente, quindi, si tratta dei primi esempi conosciuti di scrittura in latino da parte di una donna. Intestazione, sul retro A “Sulpicia Lepidina, moglie di Cerialis, da Severa”. “Claudia Severa manda i suoi saluti a Lepidina. L’11 settembre, sorella, nel giorno della festa del mio compleanno, ti invito calorosamente a fare in modo che tu venga da noi, per rendermi la giornata più piacevole con il tuo arrivo, se sei presente (in questi giorni, dalle nostre parti ndr) . Porta i miei saluti al tuo Ceriale. Il mio Elio e il mio figlioletto gli mandano i loro saluti. Ti aspetto, sorella. Addio, sorella, anima mia carissima, spero che tutto mi sia prospero, e ti saluto. https://www.stilearte.it/11-settembre-di-1900-anni-fa-una-giovane-donna-romana-scrive-un-affettuoso-invito-di-compleanno-alla-sorella-eccolo/1 punto
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Filippino Lippi ( 1465 ) Il Banchetto di Erode Duomo di Prato Raffaello Sanzio ( 1505 ) Dama con Liocorno Roma - Galleria Borghese1 punto
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Una bella leggenda a proposito di Giove Statore (che ferma i fuggitivi infondendogli coraggio) ci riporta alle origini leggendarie di Roma , ma il Tempio dedicato al dio era reale .1 punto
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Per soddisfare a questa tua prima richiesta... si tratta di una muraiola di Modena emessa a nome di Francesco I d'Este fra il 1638 e il 1658, contromarcata con l'aquiletta dal 1717 al 1724 per ordine di Rinaldo I d'Este, allo scopo di aumentarne il valore di circa il 30%. Mario1 punto
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Grazie, solo una digressione che non c'entra molto con la moneta, a dire il vero negli ultimi anni di vita di Livia i rapporti con il figlio Tiberio non risultano dei migliori, forse lui si era semplicemente stancato delle sue pressioni politiche, ad ogni modo contrariamente ai desideri del Senato non volle neppure divinizzarla (lo fu solo successivamente sotto Claudio).1 punto
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Con certezza nessuno , forse perche' Augusto teneva in grande considerazione i consigli di Livia per gli affari di Stato (?) ed a quelli rivolti alla Pace familiare (?) , oppure perche' vi fu sempre uno strettissimo legame che uni' Livia con il figlio Tiberio . Come gia' scritto la figura puo' essere identificata come LIVIA - PAX , sia per lancia con punta rivolta verso il basso , sia per la palma che tiene in mano . Altro esempio con rovescio attribuibile a Livia (?) e' questo Asse .1 punto
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"Laocoonte e i suoi figli" o semplicemente "Gruppo del Laocoonte". Qui la 2 euro commemorativa del Vaticano anno 2018 che lo raffigura:1 punto
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Perfetto . Aggiungerei solo che la corona radiata era il simbolo materiale di Apollo - Elio (Sole) , il divino Augusto , Divus (Apollo - Elio) donato dal cielo ai Romani per rinnovare lo Stato romano . Dopo la battaglia di Azio Augusto fece restaurare e ingrandire l' antico tempio di Apollo Sosiano , istituì dei giochi quinquennali in suo onore e finanziò la costruzione del tempio di Apollo sul Palatino dove venne conservata la raccolta dei Libri sibillini . Il legame di Augusto con Apollo - Elio era molto stretto . Con Nerone la corona radiata divenne il simbolo ricorrente del Dupondio , simbolo poi trasferito da Caracalla nei suoi Antoniniani e piu' tardi nei doppi Sesterzi . Prima di Nerone la differenza tra Asse e Dupondio era data solo dal peso e dalla diversa componente minerale : solo rame negli Assi e oricalco (rame e zinco) nel Dupondio , lega che dava a questa moneta il colore dell' oro . In foto Apollo-Elio in un mosaico imperiale1 punto
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Un sempre interessante "Rare !" esemplare di statere incuso da Crotone ( c. 500-480 a.C. / ? g / 25 mm ) con al diritto tripode con ai lati etnico ed al rovescio incuso, aquila un volo . Classificato H.N.Italy 2095, sarà il 4 Ottobre in vendita Frank S. Robinson 122 al n. 43 .1 punto
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Roman road network spanning the South West of England identified in new research A Roman road network spanning across Devon and Cornwall has been discovered by the University of Exeter archaeologists. A Roman road network that spanned Devon and Cornwall and connected significant settlements with military forts across the two counties as well as wider Britannia has been discovered for the first time. Archaeologists have used laser scans to identify new sections of road west of the previously understood boundary. Using sophisticated geographical modelling techniques, which incorporate information around gradients and flood risk, the researchers have then been able to map out the full extent of the network and begin to understand the rationale for its existence. Among the things it reveals is that far from Exeter being the main nerve centre of the network, it was North Tawton that supported strategically vital connections with tidal estuaries north and south of Bodmin and Dartmoor. These findings are explored in Remote Sensing and GIS Modelling of Roman Roads in South West Britain, which has been published in the Journal of Computer Applications in Archaeology. The research was led by Dr Christopher Smart and Dr Joao Fonte, specialists in landscape archaeology and the heritage of the Roman Empire, in Exeter’s Department of Archaeology and History. Primary and secondary nodes in the study area. Photo: University of Exeter “Despite more than 70 years of scholarship, published maps of the Roman road network in southern Britain have remained largely unchanged and all are consistent in showing that west of Exeter, Roman Isca, there was little solid evidence for a system of long-distance roads,” said Dr Smart. “But the recent availability of seamless LiDAR coverage for Britain has provided the means to transform our understanding of the Roman road network that developed within the province, and nowhere more so than in the far south western counties, in the territory of the Dumnonii.” The National LiDAR Programme was conducted between 2016 and 2022 by the Environment Agency covering the whole of England. It transformed the amount of terrain mapped of Devon and Cornwall, which had previously stood at just 11%. The Exeter team studied the scans and together they were able to map around 100km of additional roads. Although this represented a significant advancement, the overall picture remained fragmented and patchy, with large portions of the map showing no evidence of Roman roads. The team developed a geographic information system predictive model, which could intelligently fill in the gaps as to the likely layout of the network. They plotted primary and secondary “nodes” across the two counties, which included permanent military fortifications, including the known forts of Old Burrow and The Beacon at Martinhoe, as well as the settlements at Exeter and North Tawton. They then calculated the easiest routes between these points. Examples of segments of Roman roads identified from the LiDAR-derived terrain models provided by Environment Agency’s ‘National LiDAR Programme’. Photo: University of Exeter And when the team returned to the LiDAR scans, they were able to identify a further 13km of Roman road within a short distance predicted by the model. The final stage saw the researchers use focal mobility networks and transit corridors to extend the road network to areas that lay beyond the main Roman sites known in the region. “In terms of chronology, it is likely that the proposed network is an amalgam of pre-existing Prehistoric routeways, Roman military campaign roads or ‘tactical roads’ formally adopted into the provincial communications system, and of those constructed during peacetime in a wholly civilian context,” said Dr Fonte. “This evolutionary model is supported by the fact that the network does not solely connect Roman forts and their hinterlands directly, which are often connected by branch roads, but instead appears to serve a broader purpose than required by military supply.” The research concludes that the main rationale for the network was to facilitate animal-drawn vehicles and circumvent those areas where flooding was possible. It could also influence, say the authors, future archaeological research in the region. https://arkeonews.net/roman-road-network-spanning-the-south-west-of-england-identified-in-new-research/1 punto
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L'avevo intuito, però era una domanda strumentale per poter poi fare una battuta. Come per esempio quest'altra (anche se più diretta): chi il cantante ?1 punto
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Buonasera, Regno 123, Quello che hai mostrato è il Distintivo del Corso per le Scuole Allievi Ufficiali dell'esercito repubblicano della R.S.I. : secondo un testo di Fausto Sparacino risulta "prodotto e distribuito in pochi esemplari" e posso mostrartene una foto. Premesso che non sono un perito, la superficie del verso mi convince poco in quanto appare leggermente ondulata : manca la spilla di sicurezza di cui sono rimasti solo gli attacchi. Sembra una fusione piuttosto rozza, mentre l'originale appare come nella foto. Purtroppo non possiedo l'immagine del verso. Saluti1 punto
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Buonasera a tutti,stavo guardando le immagini del 5 tornesi sul Magliocca e sul CNI, magari mi sbaglio, magari sono le immagini ma a me sembrano due monete diverse... CNI: Magliocca: Su quella raffigurata nel CNI sembra ci sia un colpo ad ore 11 del rovescio che su quella del Magliocca non vedo,la parola REGNI presenta una debolezza sull'esemplare del Magliocca ma non su quello del CNI,ma anche lo stato generale delle monete sembra diverso...1 punto
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Ehhh Petrò non posso sobbarcarmi tutti i problemi delle varie Italie....😅 Mi bastano quelli dell' Italia ovaloide...che sono più belli per me🥳1 punto
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Grandissima Donna, grandissima Santa. Emissione: 22 Maggio 1981 in occasione del 600° anniversario della nascita. Tiratura: 6.000.0001 punto
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Ultima un farthings 1806 Peccato che il mio cellulare fa foto da cani, perché il 6 pence è veramente in alta conservazione1 punto
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Così è presentato in catalogo, un " very rare " esemplare da Crotone ( c. 300-250 a.C. / 2,82 g / 16-18 mm ) con al diritto testa giovanile di Eracle ed al rovescio civetta con spiga sotto le zampe ed etnico . Classificato H.N.Italy 2195, sarà il 17 Settembre in vendita Auctiones 81 al n. 5 .1 punto
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Credo che comunque i numismatici, per le vendite, prediligano il canale delle aste. (Mio pensiero, ma potrei anche sbagliarmi). I siti on Line, con poche eccezioni, offrono poco materiale e magari non quello più raro e più bello. Il negozio fisico sicuramente aiuta molto la raccolta di materiale sia direttamente (gente che rotola dentro) sia indirettamente (gente che ti conosce perché hai una locazione fisica).1 punto
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