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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/14/23 in Risposte

  1. Buonasera alla piazzetta! Volevo segnalare,anche se è già nota a molti, il fatto che stanno già circolando da tempo delle monete straniere in Italia, al fine di spacciarle coi resti della spesa per 1€ e 2€. Quali sono queste monete che più o meno si possono assomigliare(più che altro la fretta può provocar la disattenzione) ? Esse sono 10 bath della Thailandia per le 2€ come da foto : E per camuffare 1€ , sta circolando 1 lev della Bulgaria : Ahimè la fretta può far sfuggire queste monete alla nostra attenzione. Saluti
    3 punti
  2. A prima vista può sembrare solo una piccola monetina di 15 mm. per 1,28 gr. ma a tenerla in mano si sente tutto il peso dei suoi 2000 anni. Porcius Festus, procuratore di Giudea sotto Nerone. Zecca di Gerusalemme. Non credo che rimarrà da sola, alla prima occasione le affiancherò una Prutah di Ponzio Pilato.
    3 punti
  3. Il mio intervento è probabilmente inutile perchè le cose importanti sono già state dette: la tolleranza di peso (minima 0.075 g), il peso stesso (troppo basso, anche per una eventuale pessima conservazione), l'evidente falsità. Vorrei solo postare 2 foto relative al lettering, che con il bordo perlinato è un’importante chiave di lettura. E’ veramente mal fatto, per tutte le lettere. Si possono controllare ad esempio le T: nel falso la banda orizzontale è piatta e quella verticale in parziale rilievo e si sovrappone malamente alla prima. Al contrario gli esemplari autentici mostrano bande tridimensionali prismatiche!
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, ho acquistato recentemente in un asta estera una piccola moneta che mi ha colpito da subito per l'espressione della figura al diritto. Conservazione scarsa ma ancora apprezzabile nel suo insieme. Come al solito è stato uno sprono ad approfondire, riporto classificazione della casa d'Aste oltre ad alcune note prese da Wikipedia. Seleukid Kings, Antiochos I Soter (281-261 BC). Æ (17mm, 4g). Antioch on the Orontes. Diademed head r. R/ Apollo Delphios seated l. on omphalos, holding arrow and grounded bow. SC 351.1; HGC 9, 169. Antioco Sotere (in greco antico: Αντίοχος Σωτήρ?, Antíochos Sōtḗr; 324/323 a.C. – Efeso, 261 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Antioco I, è stato un sovrano seleucide, che governò dal 292 a.C. in co-reggenza con il padre Seleuco I Nicatore e poi dal 281 a.C. fino alla sua morte da solo. Antioco era figlio di Seleuco I Nicatore, un nobile macedone e diadoco di Alessandro Magno, e di Apama I, una donna sogdiana che Seleuco aveva sposato durante le nozze collettive di Susa nel 324 a.C.Antioco aveva probabilmente un fratello, Acheo, e forse una o due sorelle. Primi anni (324/323-292 a.C.) Antioco nacque subito dopo il matrimonio dei genitori, tra il 324 e il 323 a.C. Intorno all'età di vent'anni fu messo dal padre al comando di un'ala di cavalleria durante la battaglia di Ipso (301 a.C.), in cui una coalizione tra Seleuco, Lisimaco e Cassandro sconfisse Antigono I. Regno (281-261 a.C.)Modifica Alla morte del padre nel 281 a.C., Antioco I divenne re e rinunciò ad ogni pretesa sull'Asia Minore, allora governata da Antigono II Gonata re di Macedonia, con il quale stipulò anche un trattato di pace e amicizia. Nel 280 a.C. circa, alcune popolazioni nomadi riuscirono a penetrare da nord-est fino a Tirmidh ed Herat. Antioco espulse gli invasori e ricostruì le città saccheggiate; nell'oasi di Marv ricostruì la cittadella e fece circondare l'oasi con un terrapieno alto fino a 20 m e lungo 270 km. Perse il controllo della Celesiria in seguito alle guerre con l'Egitto di Tolomeo II Filadelfo (276 a.C.-272 a.C. e 266-261 a.C.). Nel 277 a.C. respinse l'invasione galata dell'Asia Minore e per questo fu chiamato Sotere ("Salvatore"), nome con il quale fu adorato. Dopo Alessandro Magno, fu quello che fondò il maggior numero di città. Nel 262 a.C. il figlio maggiore Seleuco, che era stato co-reggente dei territori orientali, gli si ribellò e per questo venne fatto uccidere. Quando Antioco morì, nel 261 a.C., gli succedette il secondogenito Antioco II. Sono ben accetti interventi di approfondimento. Saluti Alberto
    2 punti
  5. DE GREGE EPICURI Questa era la mia; ve la mostro perchè ha un rovescio diverso, che qui finora non si è visto.
    2 punti
  6. Le monete "imperiali" in senso proprio sono solo quelle coniate a Roma o in altra zecca periferica, ma comunque destinate a circolare in tutto l'impero. Emissioni di carattere locale, seppure coniate sotto il controllo romano, rientrano a tutti gli effetti nella monetazione provinciale. Infatti la moneta di cui sopra è regolarmente catalogata nel primo volume di RPC al n. 4972: link
    2 punti
  7. Un uomo che ha servito con onore gli Stati Uniti, pioniere della lotta alla criminalità organizzata, originario della provincia di Salerno...
    2 punti
  8. 2 punti
  9. Lo faccio anch’io ogni qualvolta condividete una vostra moneta.
    2 punti
  10. Bella, adesso sono costretto ad allungare la mia lista dei "comprerò" 😄
    2 punti
  11. Operaio comunale trova due antichi torque d’oro durante un sopralluogo all’acquedotto. I gioielli di 2500 anni fa portati a valle da un piccola frana Il terreno smotta per le piogge. Non è una grande frana, ma un dilavamento. Così un operaio scopre uno straordinario tesoro, emerso tra il pietrisco. Il Governo delle Asturie ha confermato il ritrovamento di due collane d’oro a Cavandi, a Peñamellera Baja, in Spagna. Il Viceministero della Cultura, delle Politiche Linguistiche e dello Sport sottolinea lo straordinario interesse storico e archeologico di entrambi i pezzi per la loro qualità tecnica e per la ricchezza e diversità dei motivi decorativi. I torques sono un tipo di collane rigide, aperte sul davanti. Sono uno dei gioielli più rappresentativi della lavorazione dei metalli dell’età del Ferro (nella penisola iberica, approssimativamente, tra il IX e il II secolo a.C.) Le circostanze della scoperta sono casuali. La storia, in sintesi, è la seguente. Il 29 agosto 2023, la direzione del Museo Archeologico delle Asturie ha ricevuto comunicazione, tramite Pablo Arias Cabal, professore di Preistoria all’Università della Cantabria, del ritrovamento di un collare d’oro nei pressi di Panes. La scoperta è stata fatta da un operatore dell’azienda idrica ingaggiato dal Comune di Peñamellera Baja, mentre stava monitorando il livello dell’acquedotto nella località di Cavandi. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il personale del museo ha visitato la zona in compagnia dello scopritore e di Pablo Arias. Durante il rilievo superficiale del luogo esatto in cui era avvenuto il ritrovamento, sono stati rinvenuti quattro frammenti appartenenti ad una seconda collana. I pezzi sono stati recuperati in superficie, su materiali provenienti da una frana prodottasi su un ripido pendio. La Direzione Generale dei Beni Culturali e il Museo Archeologico hanno promosso un intervento urgente che ha permesso di recuperare le parti rimanenti della seconda collana, fino al suo completamento. Caratteristiche Il primo degli esemplari – che vediamo nella foto qui sopra – è quello rinvenuto dall’operaio dell’azienda idrica. E’ una collana rigida dalla superficie dorata assimilabile al set di toques genericamente chiamato Astur-Norgalaico, caratterizzato da aste con doppia finitura scozzese e decorazioni che si sviluppano motivi ornamentali geometrici. In questo caso è riprodotta una distribuzione ornamentale molto simile a quella nota come Torques de Langreo, oggi depositata nel Museo Instituto Valencia de Don Juan, a Madrid. Anello la cui sezione centrale è ricoperta da sei false corde con decorazione incisa che fiancheggiano spirali interposte tra le sezioni distali decorate con rivestimento in filo. Termina con due teste a doppio giro. Il secondo pezzo, ritrovato frammentato in sei parti, – che vediamo qui sopra – è stato provvisoriamente recuperato nel Museo Archeologico, ed è stato accertato che è completo. Si tratta di una collana rigida dalla superficie dorata con cerchio a sezione rettangolare rifinito con doppie teste a sezione scozzese. La decorazione mantiene una distribuzione classica con motivi cordati sui dischi, sezione centrale liscia e scanalature nello sviluppo laterale. I primi torques possono essere considerati, per la qualità delle dimensioni, delle finiture e della fattura tecnica, un’opera unica nel panorama dell’oreficeria tipica del nord-ovest della penisola spagnola durante l’età del Ferro. Insieme al secondo pezzo costituiscono un insieme eccezionale come il primo caso di collane rigide in oro per le quali esiste un preciso riferimento al luogo e alle circostanze del ritrovamento. Il contesto culturale La fabbricazione di oggetti d’oro nella storia delle Asturie è documentata fin dall’inizio dell’età del bronzo, circa 4.500 anni fa. L’anello recuperato in un dolmen della Sierra del Aramo o i dischi dal sapore irlandese e dall’origine incerta sono i primi pezzi dell’oreficeria preistorica delle Asturie. In epoche successive, soprattutto durante l’età del Ferro, il repertorio di gioielli si è ampliato, ma il suo studio è stato limitato dall’endemica mancanza di riferimenti relativi all’origine e alle circostanze in cui sono avvenuti i ritrovamenti. Si tratta per la maggior parte di un inventario non molto ampio nel quale, purtroppo, i reperti sono privi di qualsiasi contesto che consenta di determinare una data più o meno precisa di fabbricazione degli oggetti o l’epoca del loro deposito. Fanno eccezione gli oggetti recuperati a seguito di ricerche archeologiche, ma si tratta principalmente di pezzi legati alla manipolazione e trasformazione di metalli preziosi e alcuni piccoli gioielli. Si tratta in ogni caso di un set da cui sono assenti i torcs, che costituiscono l’oggetto più caratteristico dell’oreficeria dell’età del ferro, non solo nelle Asturie ma in tutta l’Europa atlantica. La scoperta e il recupero dei Torcs Cavandi costituisce quindi un evento straordinario, poiché indica, per la prima volta con assoluta precisione, lo spazio geografico di provenienza. Di conseguenza, faciliteranno lo studio dettagliato dello spazio in cui furono depositati e la conoscenza delle circostanze storiche in cui furono prodotti. Entrambi i pezzi sono il frutto di una sapiente lavorazione artigianale, risolta con l’applicazione di elaborate tecniche orafe e nel rispetto di schemi estetici che, seppur riconosciuti in altri gioielli contemporanei, sono qui combinati in modo magistrale per offrire un risultato sorprendente. Senza dubbio, l’analisi non distruttiva e l’esame topografico di entrambi i pezzi forniranno nuovi dati sulla tecnologia di fabbricazione, questione sulla quale gli studi realizzati dall’Istituto di Storia del CSIC in collaborazione con il Museo Archeologico delle Asturie, Non smettono di offrire notizie di enorme interesse riguardanti la composizione, l’uso dell’argento, le tecniche di doratura o i cambiamenti tecnologici riscontrati dopo la conquista romana. Di conseguenza, lo studio dei torques Cavandi si integra in una linea di ricerca avanzata sull’oreficeria antica nelle Asturie. Il suo studio consentirà di contrastare alcune delle ipotesi finora avanzate alla luce delle nuove informazioni archeometriche e di avanzare nella risoluzione delle questioni legate all’antichità, alla sopravvivenza e alla progressiva trasformazione dell’oreficeria locale dopo la sua incorporazione nel mondo romano. Comportamento esemplare e obbligo legale Il Viceministro della Cultura ritiene che la scoperta dei torques di Cavandi torcs (Peñamellera Baja) possa essere definita un evento di estrema attualità per il messaggio che esso veicola. Il recupero , la salvaguardia e lo studio di questi oggetti preziosi è dovuto al comportamento esemplare di chi ha individuato il primo dei pezzi e ha informato le autorità competenti, come stabilito dalla Legge sui Beni Culturali. L’articolo 67 stabilisce che, in caso di oggetti rinvenuti casualmente, chi li ritrova deve darne comunicazione entro 48 ore alla Soprintendenza ai beni culturali, senza che ne venga data notizia al pubblico prima di aver informato l’Amministrazione. I resti e gli oggetti di interesse scoperti per caso sono considerati beni di dominio pubblico e devono essere depositati nel Museo Archeologico delle Asturie. https://www.stilearte.it/operaio-comunale-trova-due-antichi-torque-doro-durante-un-sopralluogo-allacquedotto-i-gioielli-di-2500-anni-fa-portati-a-valle-da-un-piccola-frana/
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  12. Mi permetto di utilizzare questo post perchè ci tenevo ad inserire anche la mia Plautilla, visto che alla fine sono riuscito a trovare un denario che mi piaceva, dovrebbe essere il solito tipo del primo postato da @maridvnvm (i think it's the same coin in your first image, i love the portrait), sempre Concordia Felix, mi piaceva molto il ritratto, metto due immagini, una del venditore (ho dovuto tagliarla per non pubblicizzare) e una mia, che mi rendo conto solamente adesso essere sfocata 😒 Plautilla, Denario, zecca di Roma, 202 d.C., RIC 365a 3,21g X 18.5mm, Argento D/ PLAUTILLA AVGVSTA R/ CONCORDIA FELIX - Plautilla che dà la mano a Caracalla
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  13. Non ho mai fatto i conti quando ero collezionista. Ora da commerciante sono obbligato a farli. Alla fine però, da collezionista mi divertivo molto, ma molto di più. Arka Diligite iustitiam
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  14. Buongiorno a tutti, visto che in questa discussione si parla di rarità, inediti e curiosità di Filippo Il di Spagna posto un 3 cavalli datato 1597 che risulta inedito... Ovviamente sempre dalla mia raccolta privata... https://bid.nomisma-aste.it/it/lot/10122/napoli-filippo-ii-dasburgo-1554-1598-3-/ La conservazione è quella che è,ma dinanzi ad un inedito passa in secondo piano...
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  15. Insomma... un uomo che caca monete (se escono dal suo ano si suppone che le abbia mangiate) ha un non so che di poco opportuna "teofagia" 🤔😄
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  16. Buonasera a tutti, dopo tanto tempo sono riuscito a migliorare in conservazione uno dei miei 9 Cavalli di Ferdinando IV. Li ho messi insieme esclusivamente per la foto, poi staranno separati in collezione, ognuno al suo posto. 9 Cavalli Ferdinando IV Magliocca 325b Saluti Alberto
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  17. Completamente d' accordo. Mi godo le piccole cosine che ho,senza ansia e senza spese grosse. Per questo per me è un piacere,perchè godibile,mi diverto con poco ecco😉
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  18. Ciao a tutti, oggi condivido con voi un mio denario di Plautilla: provenienza Numismatica Tintinna. Ex vecchia collezione Inglese. Descrizione del venditore. Impero Romano. Plautilla, moglie di Caracalla (deceduta nel 212 d.C.). Denario. D/ PLAVTILLAE AVGVSTAE. Busto drappeggiato a destra. R/ PROPAGO IMPERI. Caracalla e Plautilla, stanti uno di fronte all'altra, si stringono la mano. RIC 362. gr. 3.45 19.00mm. R. AG. SPL.
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  19. dabbene Inviato 1 Luglio #1 Ritorna “ Milano Numismatica “ l’11 novembre 2023 a Milano all’Hotel De La Ville, fermata MM1 Duomo. Milano Numismatica sarà un contenitore numismatico per gli appassionati, i studiosi, i collezionisti e i giovani che amano la numismatica. Ci saranno più ingredienti che verranno man mano comunicati, in primis la consegna e la presentazione da parte degli autori stessi del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusion.10, sarà anche l’occasione per festeggiare questo numero importante e speciale. Rifaremo ai tavoli un workshop sulla qualità e conservazione delle monete assistiti da esperti Tutor divisi per diverse monetazioni e periodi storici. Tornerà’ “ la moneta donata ai giovani “ e anche una chicca per i collezionisti numismatici che divulgheremo dopo l’estate. Aperto a tutti, ma essendo limitati i posti, è’ opportuno confermare la vostra presenza o qui o a [email protected]
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  20. Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Pubblichiamo di seguito la locandina appena realizzata per l’VIII^ edizione dell’evento di Venezia e presentata alla recentissima manifestazione di Riccione. Tanti gli elementi di novità: 1) eliminiamo il termine “convegno”, che allude ad altri concetti e chiamiamo questa manifestazione con un nome più consono, cioè Expo-Mercato della Numismatica; 2) la manifestazione si chiama “NUMISMARKETING VENEZIA” 3) ci saranno SOLAMENTE espositori nel settore numismatico. 4) l’accesso non sarà libero, ma con registrazione su di un sito in fase di completamento (si prevedono 7-10 giorni). Chi non si accredita potrà farlo anche all’ingresso il giorno stesso; ma, per sveltire le operazioni, si consiglia vivamente di fare la registrazione on-line. Sulle modalità di registrazione sarò più preciso, perché le stiamo definendo ed affinando. Questa scelta si è resa necessaria per un problema sempre più dilagante di sicurezza nelle manifestazioni commerciali. Tutto ciò va a vantaggio sia di chi espone, sia di chi partecipa. L’intento è di selezionare gli ingressi affinché arrivino alle manifestazioni persone EFFETTIVAMENTE interessate alla numismatica e non malintenzionati. La manifestazione di Venezia si terrà il giorno 21 ottobre, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Per gli orari sarò più preciso nei prossimi giorni, per coordinare alcune iniziative in fase di definizione, compresa una culturale, che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis
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  21. Iscritta alla FSFI Federazione fra le Società Filateliche Italiane Email: [email protected] Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook Associazione Circolo Tempo Libero Siamo presenti sui maggiori social media marketing Weekend di sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 da non perdere a Castellammare di Stabia. In memoria del fondatore e Presidente dell’Associazione Circolo “ Tempo Libero ” di Castellammare di Stabia Salvatore Correale, scomparso prematuramente il 28 marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Sarà possibile scambiare, acquistare, vendere materiale da collezionismo, far valutare o periziare monete e francobolli. Attenzione per essere sempre informati sui nostri eventi, inquadrare con lo Scanner dello smartphone o tablet il Qr Code. Memorial Correale un passo avanti! Torna il Memorial Correale, quest’anno per la seconda volta all’interno dell’ex Tendostruttura comunale, ampia sala situata al centro della città, in viale Puglia n° 4, a pochi passi dalle due uscite della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Con spostamenti veramente brevi e veloci, la possibilità di visitare le famose aree archeologiche di Pompei, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata ed Ercolano, o godere del favoloso spettacolo del golfo di Napoli dalla sommità del Vesuvio o dal Monte Faito, raggiungibile in pochissimi minuti con la suggestiva funicolare. Per appassionati di collezionismo o semplici curiosi, in programma la 59° manifestazione di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartofilia, bibliofilia, gettoni, telecarte e oggettistica varia, organizzata dall’Associazione Circolo “Tempo Libero” di Castellammare di Stabia. Gli orari di apertura e chiusura sono sabato 23 settembre, dalle ore 9 alle 18, mentre domenica 24 settembre, dalle ore 9 alle 12, l’ingresso è libero e gratuito, a disposizione servizio bar-ristorazione, adiacente alla struttura ampio parcheggio privato custodito. Una due giorni dedicata ad oggetti senza tempo che hanno segnato la nostra storia, un lungo viaggio tra monete rare, ammirando vere e proprie opere d’arte, ricordando una nobile tradizione italiana, la cartamoneta, per apprezzare la maestria e la creatività degli incisori di medaglie commemorative, militari e religiose, esplorando l’universo filatelico, tra francobolli che raccontano frammenti storici, unici ed irripetibili e cartoline che raffiguravano bellezze architettoniche e artistiche da tutto il mondo. In esposizione: Monete antiche e moderne, francobolli, banconote italiane ed estere, decorazioni militari, cartoline, storia postale, gettoni, tokens, stampe, orologi, folder, bollettini illustrativi, interi postali, album, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille, oggettistica varia, accessori e raccoglitori per collezioni. Come raggiungere il Memorial Correale Cliccare sull'immagine per indicazioni stradali dall'uscita del Casello autostradale di Castellammare di Stabia a Viale Puglia n.4.
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  22. NON HO PAROLE scritto apposta in maiuscolo vedendo quello che ha scritto chi ha aperto il posto........
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  23. Mafalda di Savoia la Principessa italiana del coraggio che morì nel campo di concentramento di Buchenwald:
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  24. Scoperto nel deserto un antico relitto carico d’oro dal valore di 13 milioni di dollari La scoperta di una nave scomparsa cinquecento anni fa e ritrovata in un deserto dell’Africa sud-occidentale con monete d’oro a bordo è stata una delle scoperte archeologiche più emozionanti degli ultimi anni. Il Bom Jesus (Il Buon Gesù) era una nave portoghese salpata da Lisbona, Portogallo, venerdì 7 marzo 1533. Il suo destino era sconosciuto fino al 2008, quando i suoi resti furono scoperti nel deserto della Namibia durante operazioni di estrazione di diamanti vicino alla costa della nazione africana. Quando affondò durante una violenta tempesta, era in viaggio verso l’India carico di tesori come lingotti d’oro e di rame. Sul Bom Jesus furono rinvenute duemila monete d’oro puro e decine di migliaia di libbre di lingotti di rame , quasi tutti intatti. Si ipotizza che il Bom Jesus sia affondato quando è stato trascinato troppo vicino alla riva durante una tempesta al largo della costa della Namibia, provocando la collisione dello scafo della nave con una roccia e l’inclinazione, ribaltando la nave. Quando le acque della costa si ritirarono, il Bom Jesus riemerse nel deserto. Le condizioni in cui è stata ritrovata la nave suggeriscono che la tempesta che ha causato il naufragio è stata particolarmente violenta, anche se l’assenza di resti umani (oltre ad alcuni frammenti ossei sparsi) nel sito suggerisce che la maggior parte dell’equipaggio a bordo sia sopravvissuto al naufragio o sia morto in mare. Il dottor Noli, capo archeologo dell’Istituto di ricerca archeologica marittima dell’Africa meridionale , ha affermato che recentemente la costa è nota per le tempeste, quindi trovare un relitto non è stato sorprendente. Tuttavia, dopo una settimana dall’inizio degli scavi, fu ritrovato uno scrigno carico d’oro, con le monete che indicavano che proveniva da una nave portoghese scomparsa nel 1533. “Aggiunge un nuovo significato al concetto della nave carica di oro”, ha detto il dottor Noli. Ulteriori indagini hanno rivelato la scoperta di ciotole di bronzo e di lunghi pali di metallo che in seguito si sono rivelati canoni. La squadra del dottor Noli ha anche trovato un moschetto che, secondo le sue stime, aveva almeno 500 anni, e frammenti di metallo che rivelavano un naufragio sepolto nella sabbia. Sono stati rinvenuti anche bussole, spade, strumenti astrologici, canoni e persino una capsula del tempo. Sono state rinvenute anche monete d’argento. Sebbene si sappia poco sulla storia stessa del Bom Jesus , si ipotizza che la nave facesse parte di una classe di navi da guerra più grandi, più efficienti e più durevoli delle precedenti navi portoghesi e spagnole per facilitare il lungo periodo. spedizioni a distanza effettuate dalle flotte portoghesi durante questo periodo. Sulla base del contenuto del naufragio, il dottor Noli e altri studiosi ritengono che la nave fosse in rotta verso l’India occidentale dal suo porto di origine a Lisbona, in Portogallo, attorno alla punta meridionale dell’Africa, una rotta comune per navi portoghesi simili in questo periodo che trasportavano lo stesso carico. Oggi, il Bom Jesus è il relitto più antico e prezioso mai scoperto al largo della costa occidentale dell’Africa sub-sahariana. L’area in cui fu ritrovata la nave fu chiamata Sperrgebiet, o “territorio proibito”, dal nome delle centinaia di cercatori tedeschi che si avventurarono nella regione alla ricerca di diamanti . I resti del naufragio rimangono protetti dalla sicurezza mineraria, con un numero limitato di persone ammesse sul sito. È stata proposta un’idea per un museo, ma resta da vedere se verrà realizzata. https://www.scienzenotizie.it/2023/09/13/scoperto-nel-deserto-un-antico-relitto-carico-doro-dal-valore-di-13-milioni-di-dollari-4773041 PS: le immagini nell'articolo credo siano di repertorio in quanto non credo che una nave portoghese del Cinquecento sia stata realizzata in metallo (o così mi pare dalle foto).
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  25. 1 punto
  26. Ringrazio @ARES III per questo interessantissimo e prezioso reportage su uno dei ritrovamenti nautici con tesoro annesso più importanti e clamorosi degli ultimi anni, si tratta di una scoperta davvero eccezionale, sia dal punto di vista che più ci interessa, cioè quello numismatico, con un tesoro di ben 2333 monete d'oro ottimamente preservato, ma anche per una più generale migliore comprensione e inquadramento storico del periodo dei primi viaggi e interconnessioni tra Portogallo e quindi Europa, l'Africa e l'Asia, grazie anche a tutto il restante materiale e ai reperti trovati, sostanzialmente intatti, quali lingotti di rame, zanne d'avorio, armi e strumenti nautici. A tal proposito inserisco qui di seguito i link a due preziose pubblicazioni per chi desidera approfondire contesto storico e archeologico del ritrovamento, così come entrare più nel dettaglio delle varie specie monetali ritrovate: (51) The 16th century Portuguese shipwreck of Oranjemund, Namibia Report on the missions carried out by the Portuguese team in 2008 and 2009 | Francisco J. S. Alves - Academia.edu https://academia.marinha.pt/pt/edicoes/EdicoesDiversas/Livro Tesouro do Bom Jesus.pdf La seconda pubblicazione è in portoghese, ma con l'ausilio del traduttore si può leggere facilmente e sono sicuro sia il testo più appetitoso sul tema oggetto del post, vi è infatti la descrizione dettagliata con foto a colori dei 35 tipi monetali aurei ritrovati nel relitto, oltre ad un corposo e saporito studio di natura storico monetaria ed economica che inquadra al meglio il contesto storico ed economico in cui quelle monete vennero prodotte e usate. Buona lettura
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  27. Venendo a mancare quella sorta di aureole attorno la testa delle aquile fortunatamente il cerchio si è ristretto diversamente sarebbe stato veramente problematico.
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  28. Esatto è proprio lei complimenti! È vero assomiglia molto ad altre tipologie austriache come il 20 kreuzer o al 6 lire ma ho lasciato apposta intravvedere la scritta in basso che è solo presente in questa tipologia da quel che ricordo 🤔😄
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  29. Interessante, ma non la ritengo una romana imperiale.
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  30. Grazie mille Riccardo. Gentilissimo. Domenico
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  31. Sono d’accordo con il messaggio che si vuole trasmettere. Purtroppo, però, alcune persone stanno cercando in tutti i modi di trasformare una passione (costosa) in un mezzo attraverso il quale poter speculare, giocando sempre più al rialzo… Questi individui sono cattivi maestri per le nuove leve, perché illudono i collezionisti mostrando loro guadagni facili e veloci attraverso la compra-vendita di determinate monete. Ad ogni modo, come in tutti gli ambiti collezionistici, anche la numismatica vive di periodi: periodi nei quali vanno le grandi rarità; periodi in cui invece vengono preferite le alte conservazioni; periodi dove una certa monetazione riscuote un maggiore o minore interesse. A tal proposito, c’è da dire che il Regno d’Italia è da un po’ di anni che lo vedo stagnante, se non addirittura in lieve calo. Tolte alcune tipologie e gli esemplari in conservazione eccezionale, molte monete hanno bene o male lo stesso mercato di 10 anni fa. Cosa che, se guardiamo al solo dato inflazionistico, rappresenta già di per sé una perdita economica. Viceversa, bisogna anche dare atto al fatto che altre monetazioni sono cresciute molto (forse anche troppo) negli ultimi tempi. Se penso, ad esempio, a quanto si compravano i 20 e 40 lire di Murat fino a qualche anno fa… Ma, per caso, avevi come docente Antonio Razzi?
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  32. Mi dispiace tu abbia preso dei consigli, dati per aiutarti ,in maniera sbagliata, ma se questo è il tuo mood mi dispiace per te e ancora una volta ti ribadisco che non sei entrato nell'ottica del blog, come già ti hanno spiegato persone ben più qualificate a parlare del sottoscritto. Da parte mia posso solo dirti che stai entrando in questo posto dalla parte sbagliata e se ti si fanno notare certe cose è perchè vengono richieste a tutti, anche ai più anziani e fondatori del blog, questo è un posto di "guardoni" amichevoli che vogliono condividere con gli altri le proprie monete, ti immagini se tutti iniziassimo a postare solo parole senza immagini che caos ne deriverebbe e che disservizio alla cultura numismatica? Nessuno avrebbe più l'opportunità di apprendere tramite le discussioni sorrette dalle foto che sono e rimangono fondamentali. I cataloghi che ti ho suggerito sono il viatico migliore per apprendere velocemente tante banalità che ancora non conosci, pure io chiedevo a tutta randa di sciocchezze,con le foto a supporto, all'inizio della mia esperienza nel blog, poi ho capito che avrei potuto fare da me quello che cercavo qui dentro, ma grazie ai cataloghi e a quello che in contemporanea leggevo qui, anche senza aprire discussioni. Tuttavia non sei obbligato a comprarli subito, puoi utilizzare quello del blog o gli altri che si trovano in rete, ma sono incompleti, il cartaceo ha più informazioni, ma se fai ne richiesta esplicita in un thread e uno ti risponde quali acquistare non puoi fare il finto tonto e rispondere seccato che uno cerca di liquidarti. Il tuo telefono fa brutte foto? Intanto inizia con quello, nessuno ti criticherà, al massimo ti diremo che la foto non va bene e come ti suggeriscono con pochissimi euro, quando potrai e ti andrà, puoi comprare un telefono che faccia già delle foto decenti. p.s. molti usano lo scanner del pc, non è detto che siano per forza orride le immagini. Spero di essere stato più chiaro. Saluti.
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  33. Ciao a tutti piacere Avgusto1989 colgo l'occasione per mostrarvi il mio esemplare 1805 e farvi notare il particolare legato al 0 della data . Saluti Luigi
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  34. Ciao litra68 un notevole miglioramento in collezione complimenti.!! Saluti Luigi
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  35. Quiz/passatempo aperto a tutti con una discussione di @Meleto già esistente in Agorà e con un nuovo quiz appena inserito. Per chi si vuole cimentare nel riconoscimento avendo a disposizione pochi elementi visibili. Saranno trattate monete italiane, antichi stati, estere, ecc. ecc. Provetti Sherlock Holmes numismatici od altro divertitevi!
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  36. Ciao e bentornato 🙂. Si tratta di un asse di Adriano. Quello postato da @gioal corrisponde al RIC 833 con la personificazione dela Salus seduta sul rovescio e con ritratto dell'imperatore con testa laureata e busto nudo. Guardando meglio la tua moneta mi sembra che diversamente da quella postata, la testa non è laureata e quindi dovrebbe essere una variante (ce ne anche un'altra con testa laureata e busto corazzato). ANTONIO
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  37. Trovano un tempio, marmi pregiati, case e strade. I primi scavi danno ragione al professore che con Google Earth aveva visto un quartiere romano sepolto nelle Marche Straordinari i primi risultati dei saggi di scavo condotti nel grande prato marchigiano di Falerio Piceno nel quale, un professore dell’Università di Bologna, aveva individuato la presenza di articolate strutture utilizzando il semplice programma di Google Earth, a disposizione di tutti sul web. Gli scavi di saggio condotti, per conto della Soprintendenza, dallo stesso professor Storchi hanno permesso, in questi giorni, di portare alla luce una porzione di tempio romano con abside e pavimentazione in marmi pregiati, una strada romana del primo secolo – che era il decumano, la via principale della città che la percorreva da est a ovest – e domus. E siamo solo agli inizi. Tra le primissime immagini delle evidenze di scavo, quelle scattate da Marco Ramadori dell’associazione Viarum, benemerito sodalizio che promuove la conoscenza storica legata al cammino su antichi sentieri. Il saggio si scavo porta in evidenza una struttura absidata con pavimentazione in marmi pregiati @ Foto Marco Ramadori, Viarum La trincea dello scavo di saggio porta alla luce il basolato del decumano @ Foto: Marco Ramadori, Viarum Come dicevamo, basta un computer e un po’ di occhio allenato per vedere ciò che è nascosto dal terreno. Lo studioso dell’Università di Bologna, Paolo Storchi, mesi fa aveva individuato, attraverso le immagini satellitari messe a disposizione di tutti i navigatori di internet sul sito Google earth, un quartiere romano, in un campo coltivato, nel territorio comunale di Falerone, in provincia di Fermo, nelle Marche. Siamo nella zona di una cittadina romana, chiamata Falerio Picenus. Il sito archeologico della città antica di Falerio Picenus è nella frazione Piane di Falerone, sulla sinistra del fiume Tenna; si trova a circa 2 km dall’odierno centro di Falerone in provincia di Fermo. Il parco archeologico è formato principalmente dall’area urbana dell’antica città di Falerio Picenus, integrata dalle attigue aree cimiteriali e dalle ville suburbane. L’intera area, per una estensione di circa 30 ettari, può sommariamente essere divisa in due parti: la prima, centrale, per buona parte intaccata dalla edificazione avvenuta dagli anni settanta in poi; la seconda, verso est e verso settentrione, sostanzialmente non urbanizzata, quasi totalmente coltivata, e dunque idonea ad interventi di ricerca e valorizzazione. L’intera estensione, praticamente pianeggiante, si sviluppa lungo la Strada Statale 210, con la superficie principale del lato nord sullo stesso asse viario. Il teatro si presenta ancora oggi come un monumentale edificio ( qui sopra, nella parta arte della foto, alla nostra sinistra) che, seppure saccheggiato nella sua decorazione, si staglia ancora isolato in mezzo alla campagna, all’ombra di un querceto, al termine di un breve vialetto. È uno dei teatri romani meglio conservati delle Marche e viene tuttora utilizzato in estate per numerose rappresentazioni. Attualmente sono conservati e recentemente restaurati il primo e il secondo ordine delle gradinate (media e ima cavea), parte dell’edificio scenico, il prospetto del proscenio a nicchie circolari e rettangolari, alternate alla base del muro del frontescena. Secondo i canoni allora correnti, la colonia era imperniata su due assi ortogonali: il cardo, in direzione nord-sud e coincidente con l’attuale via del Pozzo ed il decumanus che univa il Teatro all’Anfiteatro da est a ovest. Da queste due strade principali si ripartivano quelle secondarie che costituivano la struttura dell’insediamento urbano. La città doveva avere sicuramente una notevole consistenza, se si pensa che il suo perimetro si snodava per circa due miglia, senza considerare le aree esterne dedicate ai sepolcreti. https://www.stilearte.it/trovano-un-tempio-marmi-pregiati-case-e-strade-i-primi-saggi-di-scavo-danno-ragione-al-professore-che-con-google-earth-aveva-identificato-un-quartiere-romano-sepolto-nelle-marche/ @Vel Satiespenso che questo sia di tuo gradimento!
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  38. scusa per il ritardo ma ti ringrazio per il tuo messaggio
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  39. Forse ….5 lire governo provvisorio di Venezia?
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  40. La discussione è molto stimolante. Mi spiace (intellettualmente parlando) leggere in @gioal (e forse altri) la solita demonizzazione tout court della contemporaneità e dell'euro (e lo dico io che ho introdotto da tempo la monetazione antica nelle mie raccolte) e la speculare mitizzazione sempre tout court dell'Arcadia. Molto interessante anche la storia di Van Meegeren, che non conoscevo. Pregna di significati. Questa oscenità (per me geniale come la "Merda d'artista" di Piero Manzoni) è accettabile solo perché risalente al passato? Bellissimo anche il quadro The money lender. Continuerò a seguire questa discussione. Avete caricato espressioni artistiche che farebbero la felicità di ogni collezionista e adoratore del Dio Denaro! Sei in estasi come Santa Teresa, caro @ART?
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  41. Anche a me piace bazzicare nei mercatini dell' antiquariato/numismatici. In alcuni vi sono scatoloni dove se scavicchi,trovi cartoline, corrispondenze ecc.... Capita anche tipo 5 cartoline 1€, dipende,viaggiate,non viaggiate,affrancate o meno,riproduzioni e normali cartoline. Molto bello😉
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  42. E qui posto il trittico completo senza particolarità, ma sempre in buona conservazione:
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  43. Pare che esistano alcuni 20 Centesimi 1920 che presentano la rigatura sul contorno (io non ne ho mai visto uno) perché qualche vecchio tondello di Umberto era avanzato dalle coniazioni degli anni precedenti. Comunque, perché i 20 Centesimi abbiano qualche interesse numismatico (sono "difetti" di conio"), devono avere la rigatura completa lungo tutto il contorno. Altra "curiosità" legata a questa tipologia è la presenza del fantasma del precedente conio su entrambi i lati; anche qui, perché abbiano un surplus collezionistico, il fantasma dev'essere completo. Qui sotto, posto un esemplare che possiede entrambe le caratteristiche (rigatura e fantasma) ed il pregio d'essere in buona conservazione (dal vivo è più agevole vedere, dalla foto a me va insieme la vista...):
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  44. DE GREGE EPICURI Questa medaglietta, in mediocri condizioni, è per il Santuario di Castelmonte, sul confine italo-sloveno poco lontano da Cividale; al santuario giungono fedeli sia dall'Italia che dalla Slovenia. Al D. una madonna col bambino, e la scritta: Madonna del Monte, pregate per noi. Al R., una rappresentazione schematica delle scalinate e degli edifici, con legenda: Santuario sopra Cividale del Friuli.
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  45. DE GREGE EPICURI Questa medaglia (datata 1863) si riferisce invece al Santuario di Barbana, luogo antichissimo di devozione alla Vergine. Si tratta di un'isola della laguna di Grado, che in epoche precedenti era terraferma. Si dice che nel 582 una fortissima mareggiata abbia minacciato Grado; sotto un albero, o fra i suoi rami, fu poi rinvenuta un'immagine della madonna, e il patriarca di Grado la proclamo' miracolosa; seguì la costruzione graduale del santuario, oggi retto da monaci benedettini. La medaglietta porta da un lato la Madonna in trono col bambino, e la scritta: S.Maria de Barbana. Sull'altro lato una scritta latina: AUREA CORONA-SOLEMNITER- DECORATA-DIE XV AUGUSTI-MDCCCLXIII.
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  46. Strana medaglietta. Le legenda non farebbero pensare che sia molto vecchia, ma l'immagine si. Campanile senza la croce, senza bifore. Case con porta d'entrata ad arco e, da sottolineare, senza camini. Forse è piuttosto antica questa medaglietta.
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  47. E se ci fosse un museo monetiere lamonetiano ? Non sarebbe bello avere anche un museo fisico del forum ? Magari associandosi a qualche istituzione o ente privato ? Allora si potrebbero donare le monete ad un ente interessato veramente alle monete e per di più gestito da gente competente! Certo l'idea rasenta la follia, ma costituirebbe la normale evoluzione di uno spazio dedicato alla conoscenza, identificazione e catalogazione numismatica. Chi di dovere dovrebbe farci un pensierino....
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  48. Ciao Alberto, sempre per Franceschiello..... La mia Napoletana del giorno è il suo nominale più piccolo: 2 Tornesi 1859
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  49. Ciao Caro Alberto, voglio omaggiare la tua giovane discussione con il pezzo più prestigioso della mia raccolta : La Piastra del 1805 HSIP La prima volta che conobbi e vidi questa moneta con l'errore di inversione di lettere fu nello studio sugli errori nella monetazione Napoletana del Dott Ruotolo, su Cronaca Numismatica. Rimasi folgorato dalla bellezza e particolarità della moneta.... Già le piastre 1805 capelli lisci erano per me molto belle.... Ne possedevo già una con una patina di vecchia collezione. Quando ricevetti il primo catalogo d'asta della ditta Sintoni... Il N°1... Era in vendita una HSIP !!! Da poco avevo deciso di separarmi dalle mie medaglie Borboniche ( amara e sofferta decisione) e avendo anche la possibilità economica, decisi di mandare l'offerta per la Piastra... Era il secondo esemplare conosciuto e in una conservazione Splendida, non volevo perdere un'occasione simile.... Chissà quando sarebbe riapparsa un'altra HSIP. La Piastra per mia fortuna non ricevette offerte e la mia fu l'unica. Il prezzo d'acquisto lo sto dimenticando ? Per la cronaca.... Un altro solo esemplare è apparso in vendita all'asta... Con realizzo molto superiore al prezzo che ho speso per la mia. ? Tre soli esemplari. Un caro saluto, Rocco.
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