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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/14/23 in Risposte
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Buonasera alla piazzetta! Volevo segnalare,anche se è già nota a molti, il fatto che stanno già circolando da tempo delle monete straniere in Italia, al fine di spacciarle coi resti della spesa per 1€ e 2€. Quali sono queste monete che più o meno si possono assomigliare(più che altro la fretta può provocar la disattenzione) ? Esse sono 10 bath della Thailandia per le 2€ come da foto : E per camuffare 1€ , sta circolando 1 lev della Bulgaria : Ahimè la fretta può far sfuggire queste monete alla nostra attenzione. Saluti3 punti
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A prima vista può sembrare solo una piccola monetina di 15 mm. per 1,28 gr. ma a tenerla in mano si sente tutto il peso dei suoi 2000 anni. Porcius Festus, procuratore di Giudea sotto Nerone. Zecca di Gerusalemme. Non credo che rimarrà da sola, alla prima occasione le affiancherò una Prutah di Ponzio Pilato.3 punti
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Il mio intervento è probabilmente inutile perchè le cose importanti sono già state dette: la tolleranza di peso (minima 0.075 g), il peso stesso (troppo basso, anche per una eventuale pessima conservazione), l'evidente falsità. Vorrei solo postare 2 foto relative al lettering, che con il bordo perlinato è un’importante chiave di lettura. E’ veramente mal fatto, per tutte le lettere. Si possono controllare ad esempio le T: nel falso la banda orizzontale è piatta e quella verticale in parziale rilievo e si sovrappone malamente alla prima. Al contrario gli esemplari autentici mostrano bande tridimensionali prismatiche!3 punti
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Buonasera a tutti, ho acquistato recentemente in un asta estera una piccola moneta che mi ha colpito da subito per l'espressione della figura al diritto. Conservazione scarsa ma ancora apprezzabile nel suo insieme. Come al solito è stato uno sprono ad approfondire, riporto classificazione della casa d'Aste oltre ad alcune note prese da Wikipedia. Seleukid Kings, Antiochos I Soter (281-261 BC). Æ (17mm, 4g). Antioch on the Orontes. Diademed head r. R/ Apollo Delphios seated l. on omphalos, holding arrow and grounded bow. SC 351.1; HGC 9, 169. Antioco Sotere (in greco antico: Αντίοχος Σωτήρ?, Antíochos Sōtḗr; 324/323 a.C. – Efeso, 261 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Antioco I, è stato un sovrano seleucide, che governò dal 292 a.C. in co-reggenza con il padre Seleuco I Nicatore e poi dal 281 a.C. fino alla sua morte da solo. Antioco era figlio di Seleuco I Nicatore, un nobile macedone e diadoco di Alessandro Magno, e di Apama I, una donna sogdiana che Seleuco aveva sposato durante le nozze collettive di Susa nel 324 a.C.Antioco aveva probabilmente un fratello, Acheo, e forse una o due sorelle. Primi anni (324/323-292 a.C.) Antioco nacque subito dopo il matrimonio dei genitori, tra il 324 e il 323 a.C. Intorno all'età di vent'anni fu messo dal padre al comando di un'ala di cavalleria durante la battaglia di Ipso (301 a.C.), in cui una coalizione tra Seleuco, Lisimaco e Cassandro sconfisse Antigono I. Regno (281-261 a.C.)Modifica Alla morte del padre nel 281 a.C., Antioco I divenne re e rinunciò ad ogni pretesa sull'Asia Minore, allora governata da Antigono II Gonata re di Macedonia, con il quale stipulò anche un trattato di pace e amicizia. Nel 280 a.C. circa, alcune popolazioni nomadi riuscirono a penetrare da nord-est fino a Tirmidh ed Herat. Antioco espulse gli invasori e ricostruì le città saccheggiate; nell'oasi di Marv ricostruì la cittadella e fece circondare l'oasi con un terrapieno alto fino a 20 m e lungo 270 km. Perse il controllo della Celesiria in seguito alle guerre con l'Egitto di Tolomeo II Filadelfo (276 a.C.-272 a.C. e 266-261 a.C.). Nel 277 a.C. respinse l'invasione galata dell'Asia Minore e per questo fu chiamato Sotere ("Salvatore"), nome con il quale fu adorato. Dopo Alessandro Magno, fu quello che fondò il maggior numero di città. Nel 262 a.C. il figlio maggiore Seleuco, che era stato co-reggente dei territori orientali, gli si ribellò e per questo venne fatto uccidere. Quando Antioco morì, nel 261 a.C., gli succedette il secondogenito Antioco II. Sono ben accetti interventi di approfondimento. Saluti Alberto2 punti
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DE GREGE EPICURI Questa era la mia; ve la mostro perchè ha un rovescio diverso, che qui finora non si è visto.2 punti
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Le monete "imperiali" in senso proprio sono solo quelle coniate a Roma o in altra zecca periferica, ma comunque destinate a circolare in tutto l'impero. Emissioni di carattere locale, seppure coniate sotto il controllo romano, rientrano a tutti gli effetti nella monetazione provinciale. Infatti la moneta di cui sopra è regolarmente catalogata nel primo volume di RPC al n. 4972: link2 punti
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Un uomo che ha servito con onore gli Stati Uniti, pioniere della lotta alla criminalità organizzata, originario della provincia di Salerno...2 punti
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Operaio comunale trova due antichi torque d’oro durante un sopralluogo all’acquedotto. I gioielli di 2500 anni fa portati a valle da un piccola frana Il terreno smotta per le piogge. Non è una grande frana, ma un dilavamento. Così un operaio scopre uno straordinario tesoro, emerso tra il pietrisco. Il Governo delle Asturie ha confermato il ritrovamento di due collane d’oro a Cavandi, a Peñamellera Baja, in Spagna. Il Viceministero della Cultura, delle Politiche Linguistiche e dello Sport sottolinea lo straordinario interesse storico e archeologico di entrambi i pezzi per la loro qualità tecnica e per la ricchezza e diversità dei motivi decorativi. I torques sono un tipo di collane rigide, aperte sul davanti. Sono uno dei gioielli più rappresentativi della lavorazione dei metalli dell’età del Ferro (nella penisola iberica, approssimativamente, tra il IX e il II secolo a.C.) Le circostanze della scoperta sono casuali. La storia, in sintesi, è la seguente. Il 29 agosto 2023, la direzione del Museo Archeologico delle Asturie ha ricevuto comunicazione, tramite Pablo Arias Cabal, professore di Preistoria all’Università della Cantabria, del ritrovamento di un collare d’oro nei pressi di Panes. La scoperta è stata fatta da un operatore dell’azienda idrica ingaggiato dal Comune di Peñamellera Baja, mentre stava monitorando il livello dell’acquedotto nella località di Cavandi. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il personale del museo ha visitato la zona in compagnia dello scopritore e di Pablo Arias. Durante il rilievo superficiale del luogo esatto in cui era avvenuto il ritrovamento, sono stati rinvenuti quattro frammenti appartenenti ad una seconda collana. I pezzi sono stati recuperati in superficie, su materiali provenienti da una frana prodottasi su un ripido pendio. La Direzione Generale dei Beni Culturali e il Museo Archeologico hanno promosso un intervento urgente che ha permesso di recuperare le parti rimanenti della seconda collana, fino al suo completamento. Caratteristiche Il primo degli esemplari – che vediamo nella foto qui sopra – è quello rinvenuto dall’operaio dell’azienda idrica. E’ una collana rigida dalla superficie dorata assimilabile al set di toques genericamente chiamato Astur-Norgalaico, caratterizzato da aste con doppia finitura scozzese e decorazioni che si sviluppano motivi ornamentali geometrici. In questo caso è riprodotta una distribuzione ornamentale molto simile a quella nota come Torques de Langreo, oggi depositata nel Museo Instituto Valencia de Don Juan, a Madrid. Anello la cui sezione centrale è ricoperta da sei false corde con decorazione incisa che fiancheggiano spirali interposte tra le sezioni distali decorate con rivestimento in filo. Termina con due teste a doppio giro. Il secondo pezzo, ritrovato frammentato in sei parti, – che vediamo qui sopra – è stato provvisoriamente recuperato nel Museo Archeologico, ed è stato accertato che è completo. Si tratta di una collana rigida dalla superficie dorata con cerchio a sezione rettangolare rifinito con doppie teste a sezione scozzese. La decorazione mantiene una distribuzione classica con motivi cordati sui dischi, sezione centrale liscia e scanalature nello sviluppo laterale. I primi torques possono essere considerati, per la qualità delle dimensioni, delle finiture e della fattura tecnica, un’opera unica nel panorama dell’oreficeria tipica del nord-ovest della penisola spagnola durante l’età del Ferro. Insieme al secondo pezzo costituiscono un insieme eccezionale come il primo caso di collane rigide in oro per le quali esiste un preciso riferimento al luogo e alle circostanze del ritrovamento. Il contesto culturale La fabbricazione di oggetti d’oro nella storia delle Asturie è documentata fin dall’inizio dell’età del bronzo, circa 4.500 anni fa. L’anello recuperato in un dolmen della Sierra del Aramo o i dischi dal sapore irlandese e dall’origine incerta sono i primi pezzi dell’oreficeria preistorica delle Asturie. In epoche successive, soprattutto durante l’età del Ferro, il repertorio di gioielli si è ampliato, ma il suo studio è stato limitato dall’endemica mancanza di riferimenti relativi all’origine e alle circostanze in cui sono avvenuti i ritrovamenti. Si tratta per la maggior parte di un inventario non molto ampio nel quale, purtroppo, i reperti sono privi di qualsiasi contesto che consenta di determinare una data più o meno precisa di fabbricazione degli oggetti o l’epoca del loro deposito. Fanno eccezione gli oggetti recuperati a seguito di ricerche archeologiche, ma si tratta principalmente di pezzi legati alla manipolazione e trasformazione di metalli preziosi e alcuni piccoli gioielli. Si tratta in ogni caso di un set da cui sono assenti i torcs, che costituiscono l’oggetto più caratteristico dell’oreficeria dell’età del ferro, non solo nelle Asturie ma in tutta l’Europa atlantica. La scoperta e il recupero dei Torcs Cavandi costituisce quindi un evento straordinario, poiché indica, per la prima volta con assoluta precisione, lo spazio geografico di provenienza. Di conseguenza, faciliteranno lo studio dettagliato dello spazio in cui furono depositati e la conoscenza delle circostanze storiche in cui furono prodotti. Entrambi i pezzi sono il frutto di una sapiente lavorazione artigianale, risolta con l’applicazione di elaborate tecniche orafe e nel rispetto di schemi estetici che, seppur riconosciuti in altri gioielli contemporanei, sono qui combinati in modo magistrale per offrire un risultato sorprendente. Senza dubbio, l’analisi non distruttiva e l’esame topografico di entrambi i pezzi forniranno nuovi dati sulla tecnologia di fabbricazione, questione sulla quale gli studi realizzati dall’Istituto di Storia del CSIC in collaborazione con il Museo Archeologico delle Asturie, Non smettono di offrire notizie di enorme interesse riguardanti la composizione, l’uso dell’argento, le tecniche di doratura o i cambiamenti tecnologici riscontrati dopo la conquista romana. Di conseguenza, lo studio dei torques Cavandi si integra in una linea di ricerca avanzata sull’oreficeria antica nelle Asturie. Il suo studio consentirà di contrastare alcune delle ipotesi finora avanzate alla luce delle nuove informazioni archeometriche e di avanzare nella risoluzione delle questioni legate all’antichità, alla sopravvivenza e alla progressiva trasformazione dell’oreficeria locale dopo la sua incorporazione nel mondo romano. Comportamento esemplare e obbligo legale Il Viceministro della Cultura ritiene che la scoperta dei torques di Cavandi torcs (Peñamellera Baja) possa essere definita un evento di estrema attualità per il messaggio che esso veicola. Il recupero , la salvaguardia e lo studio di questi oggetti preziosi è dovuto al comportamento esemplare di chi ha individuato il primo dei pezzi e ha informato le autorità competenti, come stabilito dalla Legge sui Beni Culturali. L’articolo 67 stabilisce che, in caso di oggetti rinvenuti casualmente, chi li ritrova deve darne comunicazione entro 48 ore alla Soprintendenza ai beni culturali, senza che ne venga data notizia al pubblico prima di aver informato l’Amministrazione. I resti e gli oggetti di interesse scoperti per caso sono considerati beni di dominio pubblico e devono essere depositati nel Museo Archeologico delle Asturie. https://www.stilearte.it/operaio-comunale-trova-due-antichi-torque-doro-durante-un-sopralluogo-allacquedotto-i-gioielli-di-2500-anni-fa-portati-a-valle-da-un-piccola-frana/2 punti
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Mi permetto di utilizzare questo post perchè ci tenevo ad inserire anche la mia Plautilla, visto che alla fine sono riuscito a trovare un denario che mi piaceva, dovrebbe essere il solito tipo del primo postato da @maridvnvm (i think it's the same coin in your first image, i love the portrait), sempre Concordia Felix, mi piaceva molto il ritratto, metto due immagini, una del venditore (ho dovuto tagliarla per non pubblicizzare) e una mia, che mi rendo conto solamente adesso essere sfocata 😒 Plautilla, Denario, zecca di Roma, 202 d.C., RIC 365a 3,21g X 18.5mm, Argento D/ PLAUTILLA AVGVSTA R/ CONCORDIA FELIX - Plautilla che dà la mano a Caracalla2 punti
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Non ho mai fatto i conti quando ero collezionista. Ora da commerciante sono obbligato a farli. Alla fine però, da collezionista mi divertivo molto, ma molto di più. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno a tutti, visto che in questa discussione si parla di rarità, inediti e curiosità di Filippo Il di Spagna posto un 3 cavalli datato 1597 che risulta inedito... Ovviamente sempre dalla mia raccolta privata... https://bid.nomisma-aste.it/it/lot/10122/napoli-filippo-ii-dasburgo-1554-1598-3-/ La conservazione è quella che è,ma dinanzi ad un inedito passa in secondo piano...2 punti
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Insomma... un uomo che caca monete (se escono dal suo ano si suppone che le abbia mangiate) ha un non so che di poco opportuna "teofagia" 🤔😄2 punti
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Buonasera a tutti, dopo tanto tempo sono riuscito a migliorare in conservazione uno dei miei 9 Cavalli di Ferdinando IV. Li ho messi insieme esclusivamente per la foto, poi staranno separati in collezione, ognuno al suo posto. 9 Cavalli Ferdinando IV Magliocca 325b Saluti Alberto2 punti
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Completamente d' accordo. Mi godo le piccole cosine che ho,senza ansia e senza spese grosse. Per questo per me è un piacere,perchè godibile,mi diverto con poco ecco😉2 punti
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Ritorna “ Milano Numismatica “ l’11 novembre 2023 a Milano all’Hotel De La Ville, fermata MM1 Duomo. Milano Numismatica sarà un contenitore numismatico per gli appassionati, i studiosi, i collezionisti e i giovani che amano la numismatica. Ci saranno più ingredienti che verranno man mano comunicati, in primis la consegna e la presentazione da parte degli autori stessi del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusion.10, sarà anche l’occasione per festeggiare questo numero importante e speciale. Rifaremo ai tavoli un workshop sulla qualità e conservazione delle monete assistiti da esperti Tutor divisi per diverse monetazioni e periodi storici. Tornerà’ “ la moneta donata ai giovani “ e anche una chicca per i collezionisti numismatici che divulgheremo dopo l’estate. Aperto a tutti, ma essendo limitati i posti, è’ opportuno confermare la vostra presenza o qui o a [email protected]1 punto
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dabbene Inviato 1 Luglio #1 Ritorna “ Milano Numismatica “ l’11 novembre 2023 a Milano all’Hotel De La Ville, fermata MM1 Duomo. Milano Numismatica sarà un contenitore numismatico per gli appassionati, i studiosi, i collezionisti e i giovani che amano la numismatica. Ci saranno più ingredienti che verranno man mano comunicati, in primis la consegna e la presentazione da parte degli autori stessi del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusion.10, sarà anche l’occasione per festeggiare questo numero importante e speciale. Rifaremo ai tavoli un workshop sulla qualità e conservazione delle monete assistiti da esperti Tutor divisi per diverse monetazioni e periodi storici. Tornerà’ “ la moneta donata ai giovani “ e anche una chicca per i collezionisti numismatici che divulgheremo dopo l’estate. Aperto a tutti, ma essendo limitati i posti, è’ opportuno confermare la vostra presenza o qui o a [email protected]1 punto
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Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Pubblichiamo di seguito la locandina appena realizzata per l’VIII^ edizione dell’evento di Venezia e presentata alla recentissima manifestazione di Riccione. Tanti gli elementi di novità: 1) eliminiamo il termine “convegno”, che allude ad altri concetti e chiamiamo questa manifestazione con un nome più consono, cioè Expo-Mercato della Numismatica; 2) la manifestazione si chiama “NUMISMARKETING VENEZIA” 3) ci saranno SOLAMENTE espositori nel settore numismatico. 4) l’accesso non sarà libero, ma con registrazione su di un sito in fase di completamento (si prevedono 7-10 giorni). Chi non si accredita potrà farlo anche all’ingresso il giorno stesso; ma, per sveltire le operazioni, si consiglia vivamente di fare la registrazione on-line. Sulle modalità di registrazione sarò più preciso, perché le stiamo definendo ed affinando. Questa scelta si è resa necessaria per un problema sempre più dilagante di sicurezza nelle manifestazioni commerciali. Tutto ciò va a vantaggio sia di chi espone, sia di chi partecipa. L’intento è di selezionare gli ingressi affinché arrivino alle manifestazioni persone EFFETTIVAMENTE interessate alla numismatica e non malintenzionati. La manifestazione di Venezia si terrà il giorno 21 ottobre, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Per gli orari sarò più preciso nei prossimi giorni, per coordinare alcune iniziative in fase di definizione, compresa una culturale, che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis1 punto
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Che ne pensate di questo ducato con due croci ciascuna ai lati della testa del Redentore? Sembra che ci sia anche una croce sopra la testa ma parzialmente coperta da quest’ultima. Grazie. Bartolomeo Gradenigo 1339-1342. Ducato, AV 3,55 g. D/ BA GRADONICO – •S•M VENETI S. Marco nimbato, stante a s., porge il vessillo al doge genuflesso; lungo l'asta, D V X. R/ •SIT•T•XPE•DAT'•Q•TV – REGIS ISTE DVCAT' Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di cinque stelle a d. e quattro a s. Paolucci 1. Friedberg 1220. Raro. SPL-FDC NO: [Questa variante con croci ai lati della testa e punto tra i piedi del Redentore è da ricondursi allo zecchiere Omnibonus; cfr. Roberto Fuda, Omnibonus. Un intagliatore alla zecca dell’oro di Venezia tra Francesco Dandolo e Bartolomeo Gradenigo in Panorama Numismatico 351.]1 punto
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E non dimentichiamo le 500 lire bimetalliche come 2 €, mi è capitato nell'ultimo anno di rifiutarne un paio, chi stava alla cassa, apparentemente sorpresi, l'hanno rimesse nuovamente nei cassetti e non da parte1 punto
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Buonasera a tutti, Luigi, che idea ti sei fatta in merito alla porzione di cifra sotto lo 0?. Una possibile e non perfetta correzione sul conio madre ad esempio? Saluti Alberto1 punto
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Scoperto nel deserto un antico relitto carico d’oro dal valore di 13 milioni di dollari La scoperta di una nave scomparsa cinquecento anni fa e ritrovata in un deserto dell’Africa sud-occidentale con monete d’oro a bordo è stata una delle scoperte archeologiche più emozionanti degli ultimi anni. Il Bom Jesus (Il Buon Gesù) era una nave portoghese salpata da Lisbona, Portogallo, venerdì 7 marzo 1533. Il suo destino era sconosciuto fino al 2008, quando i suoi resti furono scoperti nel deserto della Namibia durante operazioni di estrazione di diamanti vicino alla costa della nazione africana. Quando affondò durante una violenta tempesta, era in viaggio verso l’India carico di tesori come lingotti d’oro e di rame. Sul Bom Jesus furono rinvenute duemila monete d’oro puro e decine di migliaia di libbre di lingotti di rame , quasi tutti intatti. Si ipotizza che il Bom Jesus sia affondato quando è stato trascinato troppo vicino alla riva durante una tempesta al largo della costa della Namibia, provocando la collisione dello scafo della nave con una roccia e l’inclinazione, ribaltando la nave. Quando le acque della costa si ritirarono, il Bom Jesus riemerse nel deserto. Le condizioni in cui è stata ritrovata la nave suggeriscono che la tempesta che ha causato il naufragio è stata particolarmente violenta, anche se l’assenza di resti umani (oltre ad alcuni frammenti ossei sparsi) nel sito suggerisce che la maggior parte dell’equipaggio a bordo sia sopravvissuto al naufragio o sia morto in mare. Il dottor Noli, capo archeologo dell’Istituto di ricerca archeologica marittima dell’Africa meridionale , ha affermato che recentemente la costa è nota per le tempeste, quindi trovare un relitto non è stato sorprendente. Tuttavia, dopo una settimana dall’inizio degli scavi, fu ritrovato uno scrigno carico d’oro, con le monete che indicavano che proveniva da una nave portoghese scomparsa nel 1533. “Aggiunge un nuovo significato al concetto della nave carica di oro”, ha detto il dottor Noli. Ulteriori indagini hanno rivelato la scoperta di ciotole di bronzo e di lunghi pali di metallo che in seguito si sono rivelati canoni. La squadra del dottor Noli ha anche trovato un moschetto che, secondo le sue stime, aveva almeno 500 anni, e frammenti di metallo che rivelavano un naufragio sepolto nella sabbia. Sono stati rinvenuti anche bussole, spade, strumenti astrologici, canoni e persino una capsula del tempo. Sono state rinvenute anche monete d’argento. Sebbene si sappia poco sulla storia stessa del Bom Jesus , si ipotizza che la nave facesse parte di una classe di navi da guerra più grandi, più efficienti e più durevoli delle precedenti navi portoghesi e spagnole per facilitare il lungo periodo. spedizioni a distanza effettuate dalle flotte portoghesi durante questo periodo. Sulla base del contenuto del naufragio, il dottor Noli e altri studiosi ritengono che la nave fosse in rotta verso l’India occidentale dal suo porto di origine a Lisbona, in Portogallo, attorno alla punta meridionale dell’Africa, una rotta comune per navi portoghesi simili in questo periodo che trasportavano lo stesso carico. Oggi, il Bom Jesus è il relitto più antico e prezioso mai scoperto al largo della costa occidentale dell’Africa sub-sahariana. L’area in cui fu ritrovata la nave fu chiamata Sperrgebiet, o “territorio proibito”, dal nome delle centinaia di cercatori tedeschi che si avventurarono nella regione alla ricerca di diamanti . I resti del naufragio rimangono protetti dalla sicurezza mineraria, con un numero limitato di persone ammesse sul sito. È stata proposta un’idea per un museo, ma resta da vedere se verrà realizzata. https://www.scienzenotizie.it/2023/09/13/scoperto-nel-deserto-un-antico-relitto-carico-doro-dal-valore-di-13-milioni-di-dollari-4773041 PS: le immagini nell'articolo credo siano di repertorio in quanto non credo che una nave portoghese del Cinquecento sia stata realizzata in metallo (o così mi pare dalle foto).1 punto
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Venendo a mancare quella sorta di aureole attorno la testa delle aquile fortunatamente il cerchio si è ristretto diversamente sarebbe stato veramente problematico.1 punto
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Esatto è proprio lei complimenti! È vero assomiglia molto ad altre tipologie austriache come il 20 kreuzer o al 6 lire ma ho lasciato apposta intravvedere la scritta in basso che è solo presente in questa tipologia da quel che ricordo 🤔😄1 punto
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Provo con una lira di Francesco I Lombardo Veneto, troppe somiglianze con altre tipologie similari1 punto
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Sono d’accordo con il messaggio che si vuole trasmettere. Purtroppo, però, alcune persone stanno cercando in tutti i modi di trasformare una passione (costosa) in un mezzo attraverso il quale poter speculare, giocando sempre più al rialzo… Questi individui sono cattivi maestri per le nuove leve, perché illudono i collezionisti mostrando loro guadagni facili e veloci attraverso la compra-vendita di determinate monete. Ad ogni modo, come in tutti gli ambiti collezionistici, anche la numismatica vive di periodi: periodi nei quali vanno le grandi rarità; periodi in cui invece vengono preferite le alte conservazioni; periodi dove una certa monetazione riscuote un maggiore o minore interesse. A tal proposito, c’è da dire che il Regno d’Italia è da un po’ di anni che lo vedo stagnante, se non addirittura in lieve calo. Tolte alcune tipologie e gli esemplari in conservazione eccezionale, molte monete hanno bene o male lo stesso mercato di 10 anni fa. Cosa che, se guardiamo al solo dato inflazionistico, rappresenta già di per sé una perdita economica. Viceversa, bisogna anche dare atto al fatto che altre monetazioni sono cresciute molto (forse anche troppo) negli ultimi tempi. Se penso, ad esempio, a quanto si compravano i 20 e 40 lire di Murat fino a qualche anno fa… Ma, per caso, avevi come docente Antonio Razzi?1 punto
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Heritage World Coin Auctions > ANA Signature Sale 3109 Auction date: 17 August 2023 Lot number: 31015 Price realized: 120,000 USD (Approx. 110,208 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Ancients CIMMERIAN BOSPORUS. Panticapaeum. Ca. 340-320 BC. AV stater (20mm, 9.11 gm, 11h). NGC MS 5/5 - 4/5, Fine Style. Ca. 340-325 BC. Head of bearded Satyr (or Pan) left, wreathed with ivy bough / Π-A-N, griffin standing left, head facing, holding spear in its mouth, right forepaw raised, on grain ear left. MacDonald 54. Anokhin 1021. HGC 7, 20. SNG BM Black Sea 867. Gulbenkian 590. The magnificently styled, fresh dies, showcase beautifully on this bright and lustrous example. A stunning coin in hand. Starting out as a Greek trading post on the northern Black Sea coast settled by Milesian pioneers in the 7th century BC, Panticapaeum soon grew into a thriving city and home to the Spartocid kings - dynastic Greek rulers of the Bosporus. The city's fabulous wealth derived from its fertile grain fields and the thriving fishing industry of the northern Black Sea, all leading to a rich trade with the cities of mainland Greece and Asia Minor. This wealth is attested by its gold coins, which are typically larger and weightier than contemporary Greek gold pieces, and depict a wild-eyed satyr thought to represent the city's patron god and namesake, Pan. Here, Pan is shown with an expression evoking his role in sowing discord and fear (hence the term "panic") in enemy armies. While categorized as a mythological creature today, the griffin depicted on the reverse was very real to the Greeks of the Thracian hinterland, where it was thought to live. Griffins were said to be highly covetous of gold, a trait carried over into medieval conceptions of the dragon. Estimate: 120000-180000 USD1 punto
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Esatto. Le tre crocette nel nimbo ci sono per questi tre dogi. Ma la maggior parte dei ducati di questi tre NON hanno le tre crocette. Ergo, sono il segno di un incisore che lavorava poco? Sono il segno di particolari partite di metallo (tipo dalla terra santa?)? O il segno di una coniazione speciale (tipo emissione per la Santa Pasqua?)??? Comunque le ho sempre apprezzate molto, le tre crocette. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Mi dispiace tu abbia preso dei consigli, dati per aiutarti ,in maniera sbagliata, ma se questo è il tuo mood mi dispiace per te e ancora una volta ti ribadisco che non sei entrato nell'ottica del blog, come già ti hanno spiegato persone ben più qualificate a parlare del sottoscritto. Da parte mia posso solo dirti che stai entrando in questo posto dalla parte sbagliata e se ti si fanno notare certe cose è perchè vengono richieste a tutti, anche ai più anziani e fondatori del blog, questo è un posto di "guardoni" amichevoli che vogliono condividere con gli altri le proprie monete, ti immagini se tutti iniziassimo a postare solo parole senza immagini che caos ne deriverebbe e che disservizio alla cultura numismatica? Nessuno avrebbe più l'opportunità di apprendere tramite le discussioni sorrette dalle foto che sono e rimangono fondamentali. I cataloghi che ti ho suggerito sono il viatico migliore per apprendere velocemente tante banalità che ancora non conosci, pure io chiedevo a tutta randa di sciocchezze,con le foto a supporto, all'inizio della mia esperienza nel blog, poi ho capito che avrei potuto fare da me quello che cercavo qui dentro, ma grazie ai cataloghi e a quello che in contemporanea leggevo qui, anche senza aprire discussioni. Tuttavia non sei obbligato a comprarli subito, puoi utilizzare quello del blog o gli altri che si trovano in rete, ma sono incompleti, il cartaceo ha più informazioni, ma se fai ne richiesta esplicita in un thread e uno ti risponde quali acquistare non puoi fare il finto tonto e rispondere seccato che uno cerca di liquidarti. Il tuo telefono fa brutte foto? Intanto inizia con quello, nessuno ti criticherà, al massimo ti diremo che la foto non va bene e come ti suggeriscono con pochissimi euro, quando potrai e ti andrà, puoi comprare un telefono che faccia già delle foto decenti. p.s. molti usano lo scanner del pc, non è detto che siano per forza orride le immagini. Spero di essere stato più chiaro. Saluti.1 punto
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Che splendido esemplare!!Questa volta ero fuori strada..mi ricordava qualcosa ma non capivo cosa!😄1 punto
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Quiz/passatempo aperto a tutti con una discussione di @Meleto già esistente in Agorà e con un nuovo quiz appena inserito. Per chi si vuole cimentare nel riconoscimento avendo a disposizione pochi elementi visibili. Saranno trattate monete italiane, antichi stati, estere, ecc. ecc. Provetti Sherlock Holmes numismatici od altro divertitevi!1 punto
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Complimenti! la mia monetuzza Questa immagine sarebbe stata l'ultima che avrei postato con più dettagli visibili.1 punto
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Trovano nelle fessure di una grotta 4 spade romane con fodero. Perfette. Hanno 1900 anni. Scoperta straordinaria. Il video Il recupero della spada più corta dalla fessura della roccia @ Emil Aladjem – IAA, Autorità archeologica israeliana Hanno scoperto quattro spade romane di 1.900 anni fa nella fessura di una grotta nel deserto della Giudea, nei pressi del Judean Desert Survey. L’annuncio della scoperta è avvenuto in queste ore. A giudizio degli archeologi queste armi furono sequestrate ai romani dai ribelli della Giudea durante la rivolta di Bar Kochba e nascoste, in attesa di essere, nel caso, utilizzate. Ciò evidentemente non avvenne. Le armi si sono conservate perfettamente. “Come se fossero state messe lì, nelle ore scorse” affermano gli archeologi, che sottolineano il clima particolarissimo della zona, che mantiene intatto ogni oggetto, persino le antichissime pergamene. In fondo alla pagina trovate il video del ritrovamento appena pubblicato dalla autorità archeologica israeliana. “E’ un rinvenimento estremamente raro, mai avvenuto prima in Israele”, dice il dottor Eitan Klein, uno dei direttori del Judean Desert Survey della Israel Antiquities Authority. “Quattro spade straordinariamente conservate in ogni parte, foderi compresi”. Ma com’è avvenuta la scoperta? La grotta contiene una stalattite con un’iscrizione frammentaria a inchiostro scritta in antico ebraico, una grafia che caratterizza l’epoca del Primo Tempio. Questa scritta è stata scoperta tempo fa. E qui si sono recentemente recati, il dottor Asaf Gayer dell’Università di Ariel, il geologo Boaz Langford dell’Università Ebraica e il fotografo Shai Halevi dell’Autorità per le Antichità Israeliane. L’intento era fotografare l’area attorno all’iscrizione, recuperando immagini multispettrali che potessero rilevare altri caratteri alfabetici. Il dottor Gayer, guardandosi attorno, durante le riprese, ha notato in una fessura della roccia un pilum romano, un giavellotto utilizzato dai romani per i combattimenti ravvicinati. L’archeologo, in una nicchia vicina ha poi viso foderi di spade. Si è avvicinato e, all’interno dei foderi stessi, ha trovato tre delle quattro spade. Quindi la quarta, libera da protezioni. Tre di queste armi sono spathae romane, con lame di lunghezza compresa tra i 60 e i 65 centimetri. La quarta è una spada con pomo ad anello, la cui lama è lunga circa 45 centimetri. La rivolta di Bar Kochba, dal 132 al 135 d.C., chiamata anche la seconda rivolta ebraica, – periodo nel quale, ipotizzano gli archeologi, le armi furono sottratte ai Romani e qui nascoste – fu una ribellione ebraica contro il dominio romano in Giudea guidata dal leader ribelle Simon Bar Kochba. https://www.stilearte.it/trovano-nelle-fessure-di-una-grotta-quattro-spade-romane-con-fodero-perfettamente-integre-hanno-1900-anni-una-scoperta-straordinaria-il-video/1 punto
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DE GREGE EPICURI Ecco un piccolo esempio di ADVENTUS (Traiano Decio)1 punto
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La discussione è molto stimolante. Mi spiace (intellettualmente parlando) leggere in @gioal (e forse altri) la solita demonizzazione tout court della contemporaneità e dell'euro (e lo dico io che ho introdotto da tempo la monetazione antica nelle mie raccolte) e la speculare mitizzazione sempre tout court dell'Arcadia. Molto interessante anche la storia di Van Meegeren, che non conoscevo. Pregna di significati. Questa oscenità (per me geniale come la "Merda d'artista" di Piero Manzoni) è accettabile solo perché risalente al passato? Bellissimo anche il quadro The money lender. Continuerò a seguire questa discussione. Avete caricato espressioni artistiche che farebbero la felicità di ogni collezionista e adoratore del Dio Denaro! Sei in estasi come Santa Teresa, caro @ART?1 punto
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Si tratta del quattrino di Ancona, inserito fra le anonime del XV° sec. e descritto "con legende scambiate", vedi collegamento al catalogo on-line. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANA/17 Mario1 punto
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E qui posto il trittico completo senza particolarità, ma sempre in buona conservazione:1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa medaglietta, in mediocri condizioni, è per il Santuario di Castelmonte, sul confine italo-sloveno poco lontano da Cividale; al santuario giungono fedeli sia dall'Italia che dalla Slovenia. Al D. una madonna col bambino, e la scritta: Madonna del Monte, pregate per noi. Al R., una rappresentazione schematica delle scalinate e degli edifici, con legenda: Santuario sopra Cividale del Friuli.1 punto
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Mi scusi sig. @Pierg50 ma non mi pare che qui vi sia qualcuno che abbia straparlato. Ammetterà anche lei che le foto sono necessarie per permetterci di comprendere meglio ciò che ci viene richiesto. Non si tratta di una mancanza di fiducia nei confronti dell'interlocutore ma di un modo per aiutare in maniera efficace chi richiede una qualunque informazione in merito ad una moneta in suo possesso. Valutazioni alla cieca non sono nello spirito di questo forum. Perciò, la pubblicazione di immagini relative a quanto da lei richiesto non è un atto di cortesia nei nostri confronti ma un elemento fondamentale per il corretto svolgimento della discussione. In altre parole, o riesce a vincere questa sua forma di "pigrizia" oppure non saremo in grado di aiutarla. Per quanto riguarda la questione libri, il forum è un luogo virtuale dove si confrontano tanti appassionati di numismatica. Di conseguenza, leggendo i contenuti delle varie discussioni, si riesce ad ottenere una mole sorprendente di informazioni sulle monetazioni più disparate. Ciò, tuttavia, non va a sostituire l'importanza che può avere un libro. Perciò, se qualcuno le consiglia di acquistare un volume non lo fa per liquidarla ma per aiutarla in quello che cerca. D'altronde lei stesso ha domandato: "Esiste una pubblicazione sulle varianti conosciute, non solo per le 50 lire, ma per tutte le monete?"1 punto
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DE GREGE EPICURI Questa medaglia (datata 1863) si riferisce invece al Santuario di Barbana, luogo antichissimo di devozione alla Vergine. Si tratta di un'isola della laguna di Grado, che in epoche precedenti era terraferma. Si dice che nel 582 una fortissima mareggiata abbia minacciato Grado; sotto un albero, o fra i suoi rami, fu poi rinvenuta un'immagine della madonna, e il patriarca di Grado la proclamo' miracolosa; seguì la costruzione graduale del santuario, oggi retto da monaci benedettini. La medaglietta porta da un lato la Madonna in trono col bambino, e la scritta: S.Maria de Barbana. Sull'altro lato una scritta latina: AUREA CORONA-SOLEMNITER- DECORATA-DIE XV AUGUSTI-MDCCCLXIII.1 punto
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Strana medaglietta. Le legenda non farebbero pensare che sia molto vecchia, ma l'immagine si. Campanile senza la croce, senza bifore. Case con porta d'entrata ad arco e, da sottolineare, senza camini. Forse è piuttosto antica questa medaglietta.1 punto
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Come dice il saggio: "se la merda fosse d'oro, i poveri sarebbero stitici!"1 punto
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Ciao Alberto, sempre per Franceschiello..... La mia Napoletana del giorno è il suo nominale più piccolo: 2 Tornesi 18591 punto
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Buonasera a tutti, oggi tocca a Francesco II Piastra da 120 Grana 1859 Francesco II di Borbone, battezzato Francesco d'Assisi Maria Leopoldo e soprannominato Franceschiello (Napoli, 16 gennaio 1836 – Arco, 27 dicembre 1894), fu l'ultimo re delle Due Sicilie, salito al trono il 22 maggio 1859 e deposto il 13 febbraio 1861 dopo l'annessione al Regno d'Italia. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Caro Alberto, voglio omaggiare la tua giovane discussione con il pezzo più prestigioso della mia raccolta : La Piastra del 1805 HSIP La prima volta che conobbi e vidi questa moneta con l'errore di inversione di lettere fu nello studio sugli errori nella monetazione Napoletana del Dott Ruotolo, su Cronaca Numismatica. Rimasi folgorato dalla bellezza e particolarità della moneta.... Già le piastre 1805 capelli lisci erano per me molto belle.... Ne possedevo già una con una patina di vecchia collezione. Quando ricevetti il primo catalogo d'asta della ditta Sintoni... Il N°1... Era in vendita una HSIP !!! Da poco avevo deciso di separarmi dalle mie medaglie Borboniche ( amara e sofferta decisione) e avendo anche la possibilità economica, decisi di mandare l'offerta per la Piastra... Era il secondo esemplare conosciuto e in una conservazione Splendida, non volevo perdere un'occasione simile.... Chissà quando sarebbe riapparsa un'altra HSIP. La Piastra per mia fortuna non ricevette offerte e la mia fu l'unica. Il prezzo d'acquisto lo sto dimenticando ? Per la cronaca.... Un altro solo esemplare è apparso in vendita all'asta... Con realizzo molto superiore al prezzo che ho speso per la mia. ? Tre soli esemplari. Un caro saluto, Rocco.1 punto
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