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  1. caravelle82

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/14/23 in Risposte

  1. Buonasera alla piazzetta! Volevo segnalare,anche se è già nota a molti, il fatto che stanno già circolando da tempo delle monete straniere in Italia, al fine di spacciarle coi resti della spesa per 1€ e 2€. Quali sono queste monete che più o meno si possono assomigliare(più che altro la fretta può provocar la disattenzione) ? Esse sono 10 bath della Thailandia per le 2€ come da foto : E per camuffare 1€ , sta circolando 1 lev della Bulgaria : Ahimè la fretta può far sfuggire queste monete alla nostra attenzione. Saluti
    3 punti
  2. A prima vista può sembrare solo una piccola monetina di 15 mm. per 1,28 gr. ma a tenerla in mano si sente tutto il peso dei suoi 2000 anni. Porcius Festus, procuratore di Giudea sotto Nerone. Zecca di Gerusalemme. Non credo che rimarrà da sola, alla prima occasione le affiancherò una Prutah di Ponzio Pilato.
    3 punti
  3. Il mio intervento è probabilmente inutile perchè le cose importanti sono già state dette: la tolleranza di peso (minima 0.075 g), il peso stesso (troppo basso, anche per una eventuale pessima conservazione), l'evidente falsità. Vorrei solo postare 2 foto relative al lettering, che con il bordo perlinato è un’importante chiave di lettura. E’ veramente mal fatto, per tutte le lettere. Si possono controllare ad esempio le T: nel falso la banda orizzontale è piatta e quella verticale in parziale rilievo e si sovrappone malamente alla prima. Al contrario gli esemplari autentici mostrano bande tridimensionali prismatiche!
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, ho acquistato recentemente in un asta estera una piccola moneta che mi ha colpito da subito per l'espressione della figura al diritto. Conservazione scarsa ma ancora apprezzabile nel suo insieme. Come al solito è stato uno sprono ad approfondire, riporto classificazione della casa d'Aste oltre ad alcune note prese da Wikipedia. Seleukid Kings, Antiochos I Soter (281-261 BC). Æ (17mm, 4g). Antioch on the Orontes. Diademed head r. R/ Apollo Delphios seated l. on omphalos, holding arrow and grounded bow. SC 351.1; HGC 9, 169. Antioco Sotere (in greco antico: Αντίοχος Σωτήρ?, Antíochos Sōtḗr; 324/323 a.C. – Efeso, 261 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Antioco I, è stato un sovrano seleucide, che governò dal 292 a.C. in co-reggenza con il padre Seleuco I Nicatore e poi dal 281 a.C. fino alla sua morte da solo. Antioco era figlio di Seleuco I Nicatore, un nobile macedone e diadoco di Alessandro Magno, e di Apama I, una donna sogdiana che Seleuco aveva sposato durante le nozze collettive di Susa nel 324 a.C.Antioco aveva probabilmente un fratello, Acheo, e forse una o due sorelle. Primi anni (324/323-292 a.C.) Antioco nacque subito dopo il matrimonio dei genitori, tra il 324 e il 323 a.C. Intorno all'età di vent'anni fu messo dal padre al comando di un'ala di cavalleria durante la battaglia di Ipso (301 a.C.), in cui una coalizione tra Seleuco, Lisimaco e Cassandro sconfisse Antigono I. Regno (281-261 a.C.)Modifica Alla morte del padre nel 281 a.C., Antioco I divenne re e rinunciò ad ogni pretesa sull'Asia Minore, allora governata da Antigono II Gonata re di Macedonia, con il quale stipulò anche un trattato di pace e amicizia. Nel 280 a.C. circa, alcune popolazioni nomadi riuscirono a penetrare da nord-est fino a Tirmidh ed Herat. Antioco espulse gli invasori e ricostruì le città saccheggiate; nell'oasi di Marv ricostruì la cittadella e fece circondare l'oasi con un terrapieno alto fino a 20 m e lungo 270 km. Perse il controllo della Celesiria in seguito alle guerre con l'Egitto di Tolomeo II Filadelfo (276 a.C.-272 a.C. e 266-261 a.C.). Nel 277 a.C. respinse l'invasione galata dell'Asia Minore e per questo fu chiamato Sotere ("Salvatore"), nome con il quale fu adorato. Dopo Alessandro Magno, fu quello che fondò il maggior numero di città. Nel 262 a.C. il figlio maggiore Seleuco, che era stato co-reggente dei territori orientali, gli si ribellò e per questo venne fatto uccidere. Quando Antioco morì, nel 261 a.C., gli succedette il secondogenito Antioco II. Sono ben accetti interventi di approfondimento. Saluti Alberto
    2 punti
  5. DE GREGE EPICURI Questa era la mia; ve la mostro perchè ha un rovescio diverso, che qui finora non si è visto.
    2 punti
  6. Le monete "imperiali" in senso proprio sono solo quelle coniate a Roma o in altra zecca periferica, ma comunque destinate a circolare in tutto l'impero. Emissioni di carattere locale, seppure coniate sotto il controllo romano, rientrano a tutti gli effetti nella monetazione provinciale. Infatti la moneta di cui sopra è regolarmente catalogata nel primo volume di RPC al n. 4972: link
    2 punti
  7. Un uomo che ha servito con onore gli Stati Uniti, pioniere della lotta alla criminalità organizzata, originario della provincia di Salerno...
    2 punti
  8. 2 punti
  9. Lo faccio anch’io ogni qualvolta condividete una vostra moneta.
    2 punti
  10. Bella, adesso sono costretto ad allungare la mia lista dei "comprerò" 😄
    2 punti
  11. Operaio comunale trova due antichi torque d’oro durante un sopralluogo all’acquedotto. I gioielli di 2500 anni fa portati a valle da un piccola frana Il terreno smotta per le piogge. Non è una grande frana, ma un dilavamento. Così un operaio scopre uno straordinario tesoro, emerso tra il pietrisco. Il Governo delle Asturie ha confermato il ritrovamento di due collane d’oro a Cavandi, a Peñamellera Baja, in Spagna. Il Viceministero della Cultura, delle Politiche Linguistiche e dello Sport sottolinea lo straordinario interesse storico e archeologico di entrambi i pezzi per la loro qualità tecnica e per la ricchezza e diversità dei motivi decorativi. I torques sono un tipo di collane rigide, aperte sul davanti. Sono uno dei gioielli più rappresentativi della lavorazione dei metalli dell’età del Ferro (nella penisola iberica, approssimativamente, tra il IX e il II secolo a.C.) Le circostanze della scoperta sono casuali. La storia, in sintesi, è la seguente. Il 29 agosto 2023, la direzione del Museo Archeologico delle Asturie ha ricevuto comunicazione, tramite Pablo Arias Cabal, professore di Preistoria all’Università della Cantabria, del ritrovamento di un collare d’oro nei pressi di Panes. La scoperta è stata fatta da un operatore dell’azienda idrica ingaggiato dal Comune di Peñamellera Baja, mentre stava monitorando il livello dell’acquedotto nella località di Cavandi. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il personale del museo ha visitato la zona in compagnia dello scopritore e di Pablo Arias. Durante il rilievo superficiale del luogo esatto in cui era avvenuto il ritrovamento, sono stati rinvenuti quattro frammenti appartenenti ad una seconda collana. I pezzi sono stati recuperati in superficie, su materiali provenienti da una frana prodottasi su un ripido pendio. La Direzione Generale dei Beni Culturali e il Museo Archeologico hanno promosso un intervento urgente che ha permesso di recuperare le parti rimanenti della seconda collana, fino al suo completamento. Caratteristiche Il primo degli esemplari – che vediamo nella foto qui sopra – è quello rinvenuto dall’operaio dell’azienda idrica. E’ una collana rigida dalla superficie dorata assimilabile al set di toques genericamente chiamato Astur-Norgalaico, caratterizzato da aste con doppia finitura scozzese e decorazioni che si sviluppano motivi ornamentali geometrici. In questo caso è riprodotta una distribuzione ornamentale molto simile a quella nota come Torques de Langreo, oggi depositata nel Museo Instituto Valencia de Don Juan, a Madrid. Anello la cui sezione centrale è ricoperta da sei false corde con decorazione incisa che fiancheggiano spirali interposte tra le sezioni distali decorate con rivestimento in filo. Termina con due teste a doppio giro. Il secondo pezzo, ritrovato frammentato in sei parti, – che vediamo qui sopra – è stato provvisoriamente recuperato nel Museo Archeologico, ed è stato accertato che è completo. Si tratta di una collana rigida dalla superficie dorata con cerchio a sezione rettangolare rifinito con doppie teste a sezione scozzese. La decorazione mantiene una distribuzione classica con motivi cordati sui dischi, sezione centrale liscia e scanalature nello sviluppo laterale. I primi torques possono essere considerati, per la qualità delle dimensioni, delle finiture e della fattura tecnica, un’opera unica nel panorama dell’oreficeria tipica del nord-ovest della penisola spagnola durante l’età del Ferro. Insieme al secondo pezzo costituiscono un insieme eccezionale come il primo caso di collane rigide in oro per le quali esiste un preciso riferimento al luogo e alle circostanze del ritrovamento. Il contesto culturale La fabbricazione di oggetti d’oro nella storia delle Asturie è documentata fin dall’inizio dell’età del bronzo, circa 4.500 anni fa. L’anello recuperato in un dolmen della Sierra del Aramo o i dischi dal sapore irlandese e dall’origine incerta sono i primi pezzi dell’oreficeria preistorica delle Asturie. In epoche successive, soprattutto durante l’età del Ferro, il repertorio di gioielli si è ampliato, ma il suo studio è stato limitato dall’endemica mancanza di riferimenti relativi all’origine e alle circostanze in cui sono avvenuti i ritrovamenti. Si tratta per la maggior parte di un inventario non molto ampio nel quale, purtroppo, i reperti sono privi di qualsiasi contesto che consenta di determinare una data più o meno precisa di fabbricazione degli oggetti o l’epoca del loro deposito. Fanno eccezione gli oggetti recuperati a seguito di ricerche archeologiche, ma si tratta principalmente di pezzi legati alla manipolazione e trasformazione di metalli preziosi e alcuni piccoli gioielli. Si tratta in ogni caso di un set da cui sono assenti i torcs, che costituiscono l’oggetto più caratteristico dell’oreficeria dell’età del ferro, non solo nelle Asturie ma in tutta l’Europa atlantica. La scoperta e il recupero dei Torcs Cavandi costituisce quindi un evento straordinario, poiché indica, per la prima volta con assoluta precisione, lo spazio geografico di provenienza. Di conseguenza, faciliteranno lo studio dettagliato dello spazio in cui furono depositati e la conoscenza delle circostanze storiche in cui furono prodotti. Entrambi i pezzi sono il frutto di una sapiente lavorazione artigianale, risolta con l’applicazione di elaborate tecniche orafe e nel rispetto di schemi estetici che, seppur riconosciuti in altri gioielli contemporanei, sono qui combinati in modo magistrale per offrire un risultato sorprendente. Senza dubbio, l’analisi non distruttiva e l’esame topografico di entrambi i pezzi forniranno nuovi dati sulla tecnologia di fabbricazione, questione sulla quale gli studi realizzati dall’Istituto di Storia del CSIC in collaborazione con il Museo Archeologico delle Asturie, Non smettono di offrire notizie di enorme interesse riguardanti la composizione, l’uso dell’argento, le tecniche di doratura o i cambiamenti tecnologici riscontrati dopo la conquista romana. Di conseguenza, lo studio dei torques Cavandi si integra in una linea di ricerca avanzata sull’oreficeria antica nelle Asturie. Il suo studio consentirà di contrastare alcune delle ipotesi finora avanzate alla luce delle nuove informazioni archeometriche e di avanzare nella risoluzione delle questioni legate all’antichità, alla sopravvivenza e alla progressiva trasformazione dell’oreficeria locale dopo la sua incorporazione nel mondo romano. Comportamento esemplare e obbligo legale Il Viceministro della Cultura ritiene che la scoperta dei torques di Cavandi torcs (Peñamellera Baja) possa essere definita un evento di estrema attualità per il messaggio che esso veicola. Il recupero , la salvaguardia e lo studio di questi oggetti preziosi è dovuto al comportamento esemplare di chi ha individuato il primo dei pezzi e ha informato le autorità competenti, come stabilito dalla Legge sui Beni Culturali. L’articolo 67 stabilisce che, in caso di oggetti rinvenuti casualmente, chi li ritrova deve darne comunicazione entro 48 ore alla Soprintendenza ai beni culturali, senza che ne venga data notizia al pubblico prima di aver informato l’Amministrazione. I resti e gli oggetti di interesse scoperti per caso sono considerati beni di dominio pubblico e devono essere depositati nel Museo Archeologico delle Asturie. https://www.stilearte.it/operaio-comunale-trova-due-antichi-torque-doro-durante-un-sopralluogo-allacquedotto-i-gioielli-di-2500-anni-fa-portati-a-valle-da-un-piccola-frana/
    2 punti
  12. Mi permetto di utilizzare questo post perchè ci tenevo ad inserire anche la mia Plautilla, visto che alla fine sono riuscito a trovare un denario che mi piaceva, dovrebbe essere il solito tipo del primo postato da @maridvnvm (i think it's the same coin in your first image, i love the portrait), sempre Concordia Felix, mi piaceva molto il ritratto, metto due immagini, una del venditore (ho dovuto tagliarla per non pubblicizzare) e una mia, che mi rendo conto solamente adesso essere sfocata 😒 Plautilla, Denario, zecca di Roma, 202 d.C., RIC 365a 3,21g X 18.5mm, Argento D/ PLAUTILLA AVGVSTA R/ CONCORDIA FELIX - Plautilla che dà la mano a Caracalla
    2 punti
  13. Non ho mai fatto i conti quando ero collezionista. Ora da commerciante sono obbligato a farli. Alla fine però, da collezionista mi divertivo molto, ma molto di più. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  14. Buongiorno a tutti, visto che in questa discussione si parla di rarità, inediti e curiosità di Filippo Il di Spagna posto un 3 cavalli datato 1597 che risulta inedito... Ovviamente sempre dalla mia raccolta privata... https://bid.nomisma-aste.it/it/lot/10122/napoli-filippo-ii-dasburgo-1554-1598-3-/ La conservazione è quella che è,ma dinanzi ad un inedito passa in secondo piano...
    2 punti
  15. Insomma... un uomo che caca monete (se escono dal suo ano si suppone che le abbia mangiate) ha un non so che di poco opportuna "teofagia" 🤔😄
    2 punti
  16. Buonasera a tutti, dopo tanto tempo sono riuscito a migliorare in conservazione uno dei miei 9 Cavalli di Ferdinando IV. Li ho messi insieme esclusivamente per la foto, poi staranno separati in collezione, ognuno al suo posto. 9 Cavalli Ferdinando IV Magliocca 325b Saluti Alberto
    2 punti
  17. Completamente d' accordo. Mi godo le piccole cosine che ho,senza ansia e senza spese grosse. Per questo per me è un piacere,perchè godibile,mi diverto con poco ecco😉
    2 punti
  18. Ritorna “ Milano Numismatica “ l’11 novembre 2023 a Milano all’Hotel De La Ville, fermata MM1 Duomo. Milano Numismatica sarà un contenitore numismatico per gli appassionati, i studiosi, i collezionisti e i giovani che amano la numismatica. Ci saranno più ingredienti che verranno man mano comunicati, in primis la consegna e la presentazione da parte degli autori stessi del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusion.10, sarà anche l’occasione per festeggiare questo numero importante e speciale. Rifaremo ai tavoli un workshop sulla qualità e conservazione delle monete assistiti da esperti Tutor divisi per diverse monetazioni e periodi storici. Tornerà’ “ la moneta donata ai giovani “ e anche una chicca per i collezionisti numismatici che divulgheremo dopo l’estate. Aperto a tutti, ma essendo limitati i posti, è’ opportuno confermare la vostra presenza o qui o a [email protected]
    1 punto
  19. dabbene Inviato 1 Luglio #1 Ritorna “ Milano Numismatica “ l’11 novembre 2023 a Milano all’Hotel De La Ville, fermata MM1 Duomo. Milano Numismatica sarà un contenitore numismatico per gli appassionati, i studiosi, i collezionisti e i giovani che amano la numismatica. Ci saranno più ingredienti che verranno man mano comunicati, in primis la consegna e la presentazione da parte degli autori stessi del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusion.10, sarà anche l’occasione per festeggiare questo numero importante e speciale. Rifaremo ai tavoli un workshop sulla qualità e conservazione delle monete assistiti da esperti Tutor divisi per diverse monetazioni e periodi storici. Tornerà’ “ la moneta donata ai giovani “ e anche una chicca per i collezionisti numismatici che divulgheremo dopo l’estate. Aperto a tutti, ma essendo limitati i posti, è’ opportuno confermare la vostra presenza o qui o a [email protected]
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  20. Lo scorso fine settimana sono capitato in un mercatino, girovagando tra le bancarelle cercando con l'occhio soprattutto vecchia posta o vecchie carte, mi sono imbattuto in una bancarella con una cassetta piena di buste. Rovistando ho tirato fuori alcuni pezzi che il venditore mi ha lasciato 0,50 c. cadauno. Soddisfatto per il prezzo ho accumulato su una ventina di buste con una certa fretta (avendo un'altro impegno a breve), senza pensarci tanto, che Vi mostrerò in questa discussione. La prima è questa busta raccomandata del 2013, affrancatura palesemente filatelica in lire. Affrancata con due alti valore da 4.000 e 3.000 lire della prima emissione del 1978/79, + un 50 lire della serie 'Castelli d'Italia' emissione del 1980, + quattro segnatasse da 500 lire non so se dell'emissione 1947 o dell'emissione 1955 ( non ho controllato). + più una label di raccomandata di € 1.01. Sicuramente la busta è stata assicurata per di più di un primo porto, questo non ha importanza al momento, ...quello che mi colpisce è l'affrancatura in segnatasse, che non so con certezza se in periodo euro fosse/è possibile. ..?? I francobolli furono annullati,.. i segnatasse no, non so se per la solita dimenticanza dell'impiegato col braccino stanco, ....oppure consapevolmente proprio per non accettare i segnatasse. Insomma è una raccomandata diciamo ''incasinata''. Quando è cosi credo che gli impiegati postali tirino dritto senza fare troppe contestazioni, anche perché spesso ne sanno di meno degli avventori. Rimango con il dubbio se i segnatasse fossero regolari su questa affrancatura......???
    1 punto
  21. Che ne pensate di questo ducato con due croci ciascuna ai lati della testa del Redentore? Sembra che ci sia anche una croce sopra la testa ma parzialmente coperta da quest’ultima. Grazie. Bartolomeo Gradenigo 1339-1342. Ducato, AV 3,55 g. D/ BA GRADONICO – •S•M VENETI S. Marco nimbato, stante a s., porge il vessillo al doge genuflesso; lungo l'asta, D V X. R/ •SIT•T•XPE•DAT'•Q•TV – REGIS ISTE DVCAT' Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di cinque stelle a d. e quattro a s. Paolucci 1. Friedberg 1220. Raro. SPL-FDC NO: [Questa variante con croci ai lati della testa e punto tra i piedi del Redentore è da ricondursi allo zecchiere Omnibonus; cfr. Roberto Fuda, Omnibonus. Un intagliatore alla zecca dell’oro di Venezia tra Francesco Dandolo e Bartolomeo Gradenigo in Panorama Numismatico 351.]
    1 punto
  22. Vi sono numerosissime medaglie per il Santuario della Madonna delle Grazie di Udine. Questa, fra le mie, è la più antica; pesa 7,71 g e misura 25,5 mm. Al D., intorno alla madonna (che ha una rosa nella sinistra) col bambino, la scritta: MARIA SS MADRE DELLE GRAZIE, e sotto: UDINE. Al rovescio, S.Antonio col Bambin Gesù in braccio, e la scritta: S.ANTONIO DI PADOVA.
    1 punto
  23. Per sommi capi: Augusto, che mantenne l'Egitto come possedimento personale, decise di conservare il sistema monetario chiuso già adottato dai Tolomei. In tal modo le monete coniate ad Alessandria potevano circolare solo all'interno dell'Egitto e, al contempo, non vi potevano circolare quelle coniate altrove, Roma inclusa.
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  24. Mafalda di Savoia la Principessa italiana del coraggio che morì nel campo di concentramento di Buchenwald:
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  25. E non dimentichiamo le 500 lire bimetalliche come 2 €, mi è capitato nell'ultimo anno di rifiutarne un paio, chi stava alla cassa, apparentemente sorpresi, l'hanno rimesse nuovamente nei cassetti e non da parte
    1 punto
  26. Buonasera a tutti, Luigi, che idea ti sei fatta in merito alla porzione di cifra sotto lo 0?. Una possibile e non perfetta correzione sul conio madre ad esempio? Saluti Alberto
    1 punto
  27. Provo con una lira di Francesco I Lombardo Veneto, troppe somiglianze con altre tipologie similari
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  28. questa è la mia di Ponzio Pilato.
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  29. Bella nella foto del venditore.
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  30. Heritage World Coin Auctions > ANA Signature Sale 3109 Auction date: 17 August 2023 Lot number: 31015 Price realized: 120,000 USD (Approx. 110,208 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Ancients CIMMERIAN BOSPORUS. Panticapaeum. Ca. 340-320 BC. AV stater (20mm, 9.11 gm, 11h). NGC MS 5/5 - 4/5, Fine Style. Ca. 340-325 BC. Head of bearded Satyr (or Pan) left, wreathed with ivy bough / Π-A-N, griffin standing left, head facing, holding spear in its mouth, right forepaw raised, on grain ear left. MacDonald 54. Anokhin 1021. HGC 7, 20. SNG BM Black Sea 867. Gulbenkian 590. The magnificently styled, fresh dies, showcase beautifully on this bright and lustrous example. A stunning coin in hand. Starting out as a Greek trading post on the northern Black Sea coast settled by Milesian pioneers in the 7th century BC, Panticapaeum soon grew into a thriving city and home to the Spartocid kings - dynastic Greek rulers of the Bosporus. The city's fabulous wealth derived from its fertile grain fields and the thriving fishing industry of the northern Black Sea, all leading to a rich trade with the cities of mainland Greece and Asia Minor. This wealth is attested by its gold coins, which are typically larger and weightier than contemporary Greek gold pieces, and depict a wild-eyed satyr thought to represent the city's patron god and namesake, Pan. Here, Pan is shown with an expression evoking his role in sowing discord and fear (hence the term "panic") in enemy armies. While categorized as a mythological creature today, the griffin depicted on the reverse was very real to the Greeks of the Thracian hinterland, where it was thought to live. Griffins were said to be highly covetous of gold, a trait carried over into medieval conceptions of the dragon. Estimate: 120000-180000 USD
    1 punto
  31. Su internet ho trovato una moneta in cui è indicata la stessa provenienza con l'indicazione "December 1966"...non ho trovato - per ora - altre info Riccardo
    1 punto
  32. Salve. Pubblico ancora un mio tornese, dopo aver ben osservato quello molto interessante di Genny. Io volentieri vado alla ricerca di monete particolari, magari inedite, poi, però, inevitabilmente devo rivolgermi a chi ne sa più di me per avere delle conferme. In questo caso, posto un tornese del 1598 di Filippo II, di gr. 6,46. Secondo la didascalia della casa d'aste, dovrebbe riportare la sigla IAF/G e dovrebbe corrispondere al numero 153 di pagina 143 del Magliocca ( R4 ). Io, per la verità, faccio fatica ad individuare la sigla IAF/G. Mi sembra sia, invece, più visibile il marchio. Lo lascio alla valutazione del forum. Saluti.
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  33. Il Gazzettino di Quelli del Cordusio numero 10
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  34. Ciao a tutti piacere Avgusto1989 colgo l'occasione per mostrarvi il mio esemplare 1805 e farvi notare il particolare legato al 0 della data . Saluti Luigi
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  35. Dimenticavo: sotto la lente è riportata una moneta prodotta nel 2019 dalla Royal Mint in occasione del 160° anniversario della nascita dello scrittore Sir Arthur Conan Doyl, creatore del detective Sherlock Holmes. Con il nominale da 50 pence furono coniate in rame/nickel, argento ed oro. Al rovescio sono riportati tutti i titoli dei romanzi su Sherlock Holmes.
    1 punto
  36. Ciao e bentornato 🙂. Si tratta di un asse di Adriano. Quello postato da @gioal corrisponde al RIC 833 con la personificazione dela Salus seduta sul rovescio e con ritratto dell'imperatore con testa laureata e busto nudo. Guardando meglio la tua moneta mi sembra che diversamente da quella postata, la testa non è laureata e quindi dovrebbe essere una variante (ce ne anche un'altra con testa laureata e busto corazzato). ANTONIO
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  37. Complimenti! la mia monetuzza Questa immagine sarebbe stata l'ultima che avrei postato con più dettagli visibili.
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  38. 1 punto
  39. Bel post e discussione interessante. Non sono tanto d'accordo solo nel definire che l'acquisto di un marengo d'oro non abbia alcun interesse numismatico. Di sicuro il 20 lire 1882 è molto comune ma a me piace molto vederlo, vedere una bella serie di marenghi di Umberto, anzi al contrario non farei follie per avere il 20 lire 1884 che non mi sembra una moneta rara, ma ha solo un prezzo alto ma tutto sommato è coniata in tanti esemplari. Ultimamente lo vedo proposto a cifre più alte degli ultimi anni, seguendo il trend generale di crescita..
    1 punto
  40. Si tratta del quattrino di Ancona, inserito fra le anonime del XV° sec. e descritto "con legende scambiate", vedi collegamento al catalogo on-line. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANA/17 Mario
    1 punto
  41. Anche a me piace bazzicare nei mercatini dell' antiquariato/numismatici. In alcuni vi sono scatoloni dove se scavicchi,trovi cartoline, corrispondenze ecc.... Capita anche tipo 5 cartoline 1€, dipende,viaggiate,non viaggiate,affrancate o meno,riproduzioni e normali cartoline. Molto bello😉
    1 punto
  42. Pare che esistano alcuni 20 Centesimi 1920 che presentano la rigatura sul contorno (io non ne ho mai visto uno) perché qualche vecchio tondello di Umberto era avanzato dalle coniazioni degli anni precedenti. Comunque, perché i 20 Centesimi abbiano qualche interesse numismatico (sono "difetti" di conio"), devono avere la rigatura completa lungo tutto il contorno. Altra "curiosità" legata a questa tipologia è la presenza del fantasma del precedente conio su entrambi i lati; anche qui, perché abbiano un surplus collezionistico, il fantasma dev'essere completo. Qui sotto, posto un esemplare che possiede entrambe le caratteristiche (rigatura e fantasma) ed il pregio d'essere in buona conservazione (dal vivo è più agevole vedere, dalla foto a me va insieme la vista...):
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  43. DE GREGE EPICURI Questa medaglietta, in mediocri condizioni, è per il Santuario di Castelmonte, sul confine italo-sloveno poco lontano da Cividale; al santuario giungono fedeli sia dall'Italia che dalla Slovenia. Al D. una madonna col bambino, e la scritta: Madonna del Monte, pregate per noi. Al R., una rappresentazione schematica delle scalinate e degli edifici, con legenda: Santuario sopra Cividale del Friuli.
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  44. Buondi' Tre Napoletane per oggi ☺️ Tornesi Due 1843
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  45. Come dice il saggio: "se la merda fosse d'oro, i poveri sarebbero stitici!"
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  46. Grazie Raffaele per aver condiviso la tua 1831. Dal nominale più "vistoso" al nominale più piccolo..... Ferdinando IV Cavalli 3 1790 Busto inedito. Un miracolo che sia giunto fino a noi in questa conservazione. Un caro saluto, Rocco.
    1 punto
  47. Questa Napoletana che vi presento oggi ha un valore affettivo per me molto speciale. È un "pezzo d'amicizia" come amo definirle, e vi confesso che di questi pezzi speciali in Collezione ne ho qualcuno. Ferdinando IV 3 Cavalli 1788 Variante C 3 senza punteggiatura e data spaziata. Per farvi notare meglio queste differenze, l'ho fotografato accanto al tipo con la punteggiatura dopo C.3.
    1 punto
  48. Buonasera a tutti, oggi tocca a Francesco II Piastra da 120 Grana 1859 Francesco II di Borbone, battezzato Francesco d'Assisi Maria Leopoldo e soprannominato Franceschiello (Napoli, 16 gennaio 1836 – Arco, 27 dicembre 1894), fu l'ultimo re delle Due Sicilie, salito al trono il 22 maggio 1859 e deposto il 13 febbraio 1861 dopo l'annessione al Regno d'Italia. Saluti Alberto
    1 punto
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