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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/17/23 in Risposte
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Cari Lamonetiani, proseguo nel raccogliere e accorpare le immagini delle monete della mia collezione: oggi tocca alle 2 Lire d'argento (835/1000) di Umberto I del 1° tipo che vanno dal 1881 all'anno 1886.6 punti
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Ciao a tutti, per chi non mi conoscesse mi presento, piacere Avgusto1989 . Non sono molto attivo nel forum solo da qualche anno sono iscritto e spero di non essere arrivato in ritardo in questa bellissima discussione riguardo le piastre da 120 grana di Francesco I Per prima cosa volevo fare i complimenti a tutti per le vostre bellissime e rare piastre che avete postato !!! ho notato, leggendo la discussione, che nessuno ha in collezione o postato la piastra del 1825 con decoro "lineare" e per questo vorrei mostrarvi con grande piacere se gradito, il mio esemplare presente in collezione. Saluti luigi6 punti
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Ciao a tutti vi mostro la mia piastra da 120 grana di Ferdinando iv 1786 con sigle B P senza punteggiatura inusuale dal mio punto di vista , visto che di solito sono tutte con sigle B• P• Può essere un particolare rilevante ? Aspetto pareri a riguardo , grazie anticipatamente. Saluti luigi5 punti
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In recente asta sono riuscito ad aggiudicarmi una monetina "particolare" che mi rende estremamente felice. Si tratta di un "soldino" di Nicolo' Dona' che mi lascia dubbioso sulla sua reale originalità. Come si può notare sono molti i motivi per giudicarlo un falso ad uso dei collezionisti, in primis la mancanza di lettere chiare su punti chiave della moneta stessa ed alcune lettere a mio avviso incerte. Il soldino manca da Papadopoli e da CNI. Il Papadopoli giudicando le monete di Nicolo' Dona' (1540-1618) ritiene che alcune di esse siano coniazioni postume. E' questo il caso? L'unico riferimento in mio possesso è il Montenegro il quale pubblica una foto con una consunzione similare su un lato. Viene inoltre specificato che esistono varie falsificazioni tra cui 1 del Cigoi ( cosa che mi renderebbe ugualmente contento) e sarei grato a chiunque potesse fornire informazioni o foto su eventuali presenze e descrizioni nell'Opus In ogni caso vera o falso la moneta è giudicata di estrema rarità (r5) ed è un bel pezzo di storia veneziana. Buona domenica a tutti. Fabry4 punti
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Ciao @Avgusto1989, facendo una ricerca nell'archivio fotografico delle Piastre del 1786 che ho per motivi di studio, fra tutte quelle di Bernardo Perger ho trovato sempre B. P. oppure semplicemente P. Esistono casi in cui manca solo il punto dopo la P. Le iniziali dell'incisore, nella tua, sono decisamente più ravvicinate rispetto a quelle che, canonicamente vedo nelle 120 Grana del 1786; sono così ravvicinate da non permettere agevolmente l'inserimento del punto. Dico questo anche per fugare il dubbio di una punzonatura debole del punto sul conio. Complimenti per quella che secondo me è una rarità.4 punti
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L'autore del post è stato avvisato per linguaggio inappropriato. Si prega di mantenere un linguaggio consono e non aggressivo verso gli altri utenti che stanno comunque cercando di aiutare e dare una mano, adatto a una discussione civile su un forum pubblico.4 punti
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Scoperto nuovo dipinto di Raffello Sanzio: è una Maddalena L'opera del 1504, creata su una tavola di pioppo delle dimensioni di 46x34 centimetri, appartiene ad una collezione privata all'estero ed è stata attribuita all'artista urbinate da un pool di studiosi Spunta un nuovo dipinto di Raffaello Sanzio, una Maddalena, con il volto di Chiara Fancelli, moglie del Perugino. L'opera del 1504, creata su una tavola di pioppo delle dimensioni di 46x34 centimetri, appartiene ad una collezione privata all'estero ed è stata attribuita all'artista urbinate da un pool di studiosi. L'annuncio della scoperta del nuovo dipinto L'annuncio è stato dato a Pergola (Pesaro Urbino) durante la conferenza internazionale "La Bellezza Ideale-La visione della perfezione di Raffaello Sanzio", anticipando uno studio della rivista scientifica "Open Science, Art and Science" sotto il titolo "La Maddalena di Raffaello ovvero quando l'allievo supera il Maestro". Tra gli esperti intervenuti alla conferenza anche madre Maria Cecilia Visentin, docente pontificia specializzata in iconografia religiosa dell'ordine dei Servi di Maria. Poi, ancora, Annalisa Di Maria, tra i massimi esperti internazionali di Leonardo da Vinci e del Rinascimento italiano, specializzata nella corrente neoplatonica, il professore emerito Jean-Charles Pomerol della Sorbona e Andrea da Montefeltro, ricercatore e scultore. L'attribuzione del dipinto a Raffaello Sanzio Proprio di un ritratto della Maddalena esiste una versione del Perugino alla Galleria Palatina, e un'altra è presente a Villa Borghese, attribuita alla sua bottega. Secondo gli autori dello studio, la versione di Raffaello, lui stesso allievo del Perugino, sarebbe addirittura precedente. L'attribuzione al "divin pittore" si basa, tra l'altro, sull'uso della tecnica dello "spolvero" per trasferire il disegno preparatorio, individuata dalle analisi di laboratorio eseguite da A.R.T. & Co, spin off dell'Università di Camerino con sede ad Ascoli Piceno. Inoltre la versione di Raffello viene ritenuta superiore dal punto di vista stilistico e tecnico, per grazia e armonia della composizione e per l'uso dello sfumato che evidenza l'influenza di Leonardo da Vinci sul giovane pittore di Urbino. Infine, lo studio analizza anche le proporzioni matematiche usate da Raffaello. Secondo Annalisa Di Maria, il quadro rappresenta "una svolta: il pittore di Urbino trovò un suo linguaggio, affrancandosi dallo stile di Perugino". https://tg24.sky.it/cronaca/2023/09/17/raffaello-sanzio-nuovo-dipinto-maddalena3 punti
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Premetto: io ritengo che non siamo soli nell'universo e credo che siamo anche visitati da esseri di altre realtà. Ma questa è un'opinione di pancia che non ha riscontro con una fattiva ed univoca documentazione. Pertanto quello che è andato in onda al Parlamento Messicano martedì 12 settembre è stato un "teatrino" orchestrato da estremisti del "non siamo soli", presentando delle prove false e sbugiardate al riscontro dei dati. Teatrino che non fa che gettare discredito sulla seria ricerca di documentazione sugli ufo. Ne parlo qui perché le mummie presentate sono state realizzate con materiale anche precolombiani, dei pastiches alla moda ottocentesca, perché dovrebbero essere, nella mente di chi le ha presentate, dei resti antichi e come questi resti sono stati facilmente sbugiardati da diverse figure di scienziati. Quindi torniamo ancora al discorso dell'analisi dei dati @Maastricht Articolo di WIRED: https://www.wired.it/article/alieni-ufo-mummie-extraterrestri-parlamento-messico/ No, quelle presentate al Parlamento messicano non sono mummie di alieni Dobbiamo parlare seriamente dell'audizione pubblica che si è svolta nei giorni scorsi alla Camera dei deputati messicana Una delle presunte mummie aliene presentate al Congresso messicano durante una conferenza stampa a Città del Messico, il 13 settembre 2023Anadolu Agency/Getty Images È stato un po' come assistere a un unboxing, ma con delle presunte mummie di alieni al posto di prodotti di consumo. Martedì 12 settembre, verso la fine di un'audizione pubblica alla Camera dei deputati del Congresso del Messico, Jaime Maussan ha annunciato “una sorpresa”. Responsabile del programma televisivo Tercer Milenio e noto ufologo, Maussan era stato incaricato di guidare una sessione sui fenomeni anomali non identificati (Uap), precedentemente noti come Ufo. L'audizione è stata introdotta dal deputato Sergio Gutiérrez Luna, che ha chiesto ai partecipanti di alzarsi e giurare di dire la verità prima di iniziare. Dopo l'intervento di Ryan Graves, un tenente pilota della Marina statunitense in pensione che ha riportato la sua esperienza con gli Ufo, e di Abraham 'Avi' Loeb, astrofisico a capo del Dipartimento di astronomia di Harvard, Maussan ha fatto aprire dei piccoli sarcofagi contenenti quelli che sono stati presentati come due corpi di "esseri non umani". Si trattava di mummie di Nazca, una città nel centro-sud del Perù, presentate dai media come “la grande scoperta archeologica del ventunesimo secolo”, ma il cui studio è stato relegato per anni ad ambienti pseudoscientifici, dove si è addirittura ipotizzato che si trattasse di alieni. Fin dalla loro comparsa, la comunità scientifica si è interrogata sulla origine di queste creature, rivelando che si tratta in realtà di mummie modificate in modo da assumere un aspetto extraterrestre e hollywoodiano. Il Comitato mondiale per gli studi sulle mummie, una delle organizzazioni più importanti nel campo, ha respinto la legittimità dei reperti e ha descritto il ritrovamento come una frode nell'ambito di "una campagna di disinformazione irresponsabile e organizzata". Anche diversi professori e docenti di archeologia peruviani, come quelli dell'Università San Luis Gonzaga de Ica (Unica), hanno rigettato la tesi secondo cui le mummie "non sono umane". Jaime Maussan durante le riprese del documentario di History Channel “Le mummie di Nazca” History Channel “Sono esseri non umani che non fanno parte della nostra evoluzione terrestre – ha invece dichiarato Maussan al Congresso mentre due persone aprivano le bare contenenti i presunti cadaveri alieni –. Secondo l'Università autonoma del Messico [Unam, ndr], che ha effettuato l'analisi al carbonio 14, questi esseri hanno circa mille anni. In altre parole, non si tratta di esseri recuperati in navi che si sono schiantate, ma di esseri sepolti in miniere di diatomite, un'alga fossile che ha 17 milioni di anni, fitoplancton che era abbondante all'epoca e che, quando è scomparsa, si è fossilizzata”. Le reazioni degli esperti Le reazioni all'udienza non sono tardate ad arrivare. La comunità scientifica ha diffuso diversi comunicati e la società si è polarizzata tra chi sosteneva Maussan e chi invece lo screditava, accanto agli osservati che hanno seguito la vicenda divertiti. "Sarebbe stato opportuno invitare gli scienziati. Sia quelli che cercano la vita extraterrestre, sia quelli che si occupano antropologia genetica e quelli che datano i resti del passato. E non è stato fatto", spiega a Wired la fisica, astronoma e divulgatrice scientifica Julieta Fierro. "Quello che è successo ieri al Congresso messicano è stato uno show con informazioni non necessariamente verificabili, all'insegna di un fanatismo che cerca molto di più la spettacolarizzazione mediatica e il guadagno politico invece di spiegare il fenomeno della possibile vita al di fuori dell'universo. È una questione che va oltre i compiti del Congresso", ha detto Raúl Trejo Delarbre, ricercatore presso l'Istituto di ricerca sociale dell'Università autonoma del Messico. Lo stesso Ryan Graves si è detto deluso: "Dopo l'udienza sugli Ufo al Congresso degli Stati Uniti, ho accettato l'invito a testimoniare davanti al Congresso messicano nella speranza di mantenere l'interesse del governo verso l'esperienze dei piloti con gli Uap. Purtroppo, la manifestazione di ieri è stata un grande passo indietro su questo tema". Nel Congresso messicano è addirittura risuonato lo slogano "non siamo soli". Piloti e controllori del traffico aereo, che si considerano testimoni privilegiati, ma anche astronomi di istituzioni come Harvard e a ospiti provenienti da Giappone, Argentina, Francia, Brasile e Perù, hanno raccontato la "frustrazione, le molestie e le minacce" di cui sono oggetto le persone che osano segnalare scoperte inspiegabili nello spazio aereo. "Il Congresso esiste per legiferare. Cosa intende legiferare lo Stato messicano in questo caso? È assolutamente ridicolo. Credo che questa audizione si possa spiegare nel contesto dell'enorme depistaggio della maggioranza che domina il Congresso messicano, cioè il partito Morena e i suoi alleati; l'enorme irresponsabilità del deputato Sergio Gutiérrez Luna, che in altre occasioni – anche se ma mai in modo così maldestro come questa volta – ha usato il suo seggio nel Congresso per soddisfare i suoi capricci personali. E chi ne trae profitto è il signor Jaime Maussan, che da decenni lucra su ipotesi non dimostrate, trasformando in un business personale l'aspettativa sociale verso i cosiddetti Ufo", ha detto Trejo. Dopo la visita di Jaime Maussan alla Camera messicana, l'Istituto di Astronomia dell'Unam ha diffuso una dichiarazione in cui sottolinea che, nonostante i vari studi e il monitoraggio dello spazio, "ad oggi non esiste alcun rapporto osservazionale o sperimentale che fornisca prove dell'esistenza di vita al di fuori della Terra". "Siamo consapevoli che la possibile esistenza di vita o di civiltà al di là del nostro pianeta suscita grande interesse nella popolazione. Per questo motivo è fondamentale affrontare e analizzare questo tema con il sostegno di istituzioni di ricerca scientifica e seguendo i rigorosi standard etici della ricerca", si legge nella dichiarazione dell'Unam, in cui l'università sottolinea che "gli scienziati sono i principali motori della ricerca di vita extraterrestre e continueranno a esplorare questo campo con il rigore che la scienza impone". "La ricerca di extraterrestri è una delle più importanti nell'astrofisica contemporanea a livello mondiale. Ci interessa sapere come nasce la vita, come si evolve e un modo per farlo è trovare altri luoghi dove potrebbe esserci vita", aggiunge Fierro. Cosa sono davvero le mummie di Nazca La ricchezza archeologica del Perù è famosa in tutto il mondo, grazie ai resti dell'antica civiltà di Caral o i siti Inca come Machu Picchu. Tuttavia, questa diversità e il lavoro scientifico alla sua base sono stati offuscati in varie ocasioni da frodi, come nel caso delle cosiddette “mummie tridattili umanoidi di Nazca”, conosciute anche come mummie di Nazca. Nel paese, questi resti sono stati dichiarati falsi realizzati con parti umane. Alcuni test del dna hanno concluso che le presunte mummie sono effettivamente umane, mentre altre analisi non hanno potuto determinarlo. Nel caso è stata coinvolta anche la procura peruviana, mentre il Ministero della cultura del paese ha sollecitato le autorità a consegnare i resti. L'opinione di accademici, archeologi e scienziati è unanime: una parte di queste mummie sono corpi di esseri umani preispanici modificati, mentre le altre, soprattutto quelle più piccole (come quelle presentate martedì al Congresso messicano) sono fatte di ossa animali e umane. Una delle mummie presentate al Congresso messicano Canal del Congreso "Sulla base dell'esperienza di tutti i ricercatori che hanno lavorato con le mummie precolombiane, soprattutto nell'area di Nazca, ci è molto chiaro che queste mummie, quelle grandi, sono esseri umani precolombiani che sono stati modificati per scopi commerciali, e le presunte mummie più piccole sono strutture che sono state assemblate", ha dichiarato al quotidiano El Comercio l'antropologo fisico Guido Lombardi, che ha studiato le mummie in Perù. In occasione di una conferenza, l'archeologo forense Flavio Estrada, che ha analizzato le mummie per l'Istituto di medicina legale e scienze Forensi del Ministero Pubblico del Perù, evidenzia che "i resti dei presunti alieni sono creazioni fatte di ossa animali e umane unite con un collante sintetico. Queste, a loro volta, sono stati ricoperte con una miscela di fibre vegetali e adesivi sintetici per simulare una sorta di pelle". Ancora una volta, insomma, vale la pena ricordare che affermazioni di tale importanza devono essere corroborate da prove e sottoposte a un processo di conferma da parte di esperte pari per garantirne la credibilità e la validità all'interno della comunità scientifica e accademica.3 punti
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Ciao. Si tratta correttamente di un apex, il copricapo. l’omphalòs ha generalmente forma e struttura mammellare. Quando fui archeologo rinvenni quello de Meliteia in Tessaglia ed aveva forma di un seno. al contrario l’apex era un copricapo esattamente della forma di quello presentato nella tua moneta. Talvolta senza la rondella superiore o senza corregge sottogola ma è il tipico berretto dei sacerdoti flamini in ambito romano3 punti
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Buongiorno, non comprendo dove stia la fatica nello stilare un elenco delle monete. Non occorre che siano divise per regnate, repubblica e affini. A mio avviso, come già detto, è sufficiente l'elenco delle monete per tipologia e valore nominale. Così da fare una prima scrematura. Nessuno mette fretta. A discrezione, o durante la settimana, o nel fine settimana, o quando più aggrada, si dedica un quarto d'ora a fare la cernita. Quando il tutto sarà pronto, copia-incolla qui. Sono certo che arriveranno risposte esaustive. Altrimenti non ha senso proseguire tale discussione. PS: per quanto concerne l'ambito lavorativo, c'è chi fa il lavoro manuale e sminuisce chi fa un lavoro mentale e vicecersa; Mi capita spesso di sentire paragoni del genere. Non tutti ovviamente li fanno. Però molti sminuiscono il lavoro degli altri, perchè sanno poco o nulla su quello altrui. Certamente ci sta anche chi in ambito lavorativo può permettersi di stare a oziare, ma dubito si trovi qui dentro. Poi tutto può essere. Ma di certo il "tu non fai quello che faccio io", mi sa un po' da persona che ignora la vita altrui.3 punti
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Da un vecchio album, 10 monete degli antichi Elleni, su 10 francobolli dei moderni Greci .2 punti
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Condivido un soldino del doge Tron con le iniziali del massaro Bartolomeo Dona' eletto il 31.03.1472. Adelchi Benetton lo classifica R3 nel suo egregio lavoro sul soldino veneziano e i suoi massari. Xe malciapa' ma el xe rareto 😉2 punti
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A volte nei mercatini si acquistano monete interessanti . Come oggi a Borgo d'Ale (VC)2 punti
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Qui tutti hanno intenzione di aiutare!! O ci dedichi un po’ di tempo per analizzarle (e posso capire che a volte proprio mancano le forze per fare qualunque cosa) oppure le porta a qualcuno che ha dei libri e gli piace catalogare le monete (cosa che a me succede di tanto in tanto, mi portano monete da catalogare solo perché sanno che passo volentieri del tempo in questa maniera) oppure le regala a qualche ragazzo a cui piacciono le monete così si diverte a catalogarle!! Può anche continuare a tenerle nei sacchetti, la sua vita continuerà bene allo stesso modo!!2 punti
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@Pxacaesar Buongiorno. Ho pensato qualche momento se rispondere o meno ma essendo convinto che la discussione abbia una sua validità, specialmente per i più giovani, ho il dovere di una replica. Il sottoscritto non ha l'abitudine di camuffare nulla poiché l'intento della discussione è unicamente quello di parlare di Storia, quello che poi Lei percepisce è affar Suo. Tralasciando il fatto che la disciplina storica è per definizione "revisionista" (altrimenti ripeterebbe sempre le stesse cose e sarebbe inutile), mi chiedo quali competenze Lei abbia per giudicare senza averlo letto un libro di Aldo Mola e dei tanti altri Autori che dicono sostanzialmente le stesse cose. Lei vive di certezze dogmatiche, come si capisce dai Suoi interventi. Io preferisco il dubbio e cercare di capire i fatti con il maggior numero possibile di "interpreti". Io invito le persone alla lettura. Lei preferirebbe che i giovani se ne tengano "alla larga". Io non chiedo agli altri di tacere ma di argomentare, lei mi taccia di "gomblottismo" e di essere un apologeta dei Savoia ma non scrive uno straccio di argomento che non sia la ripetizione di qualche nozione da manuale di Terza Media. Io non ho mai definito "forcaioli" i miei interlocutori, semmai alcuni personaggi storici che taluni parrebbero ammirare: se poi mi vuole contestare anche l'uso dell'italiano, faccia pure... Per concludere, una speciale menzione merita la Sua delicatezza nell'aver citato nella discussione @Raff82 e @Pontetto solo per il fatto che questi hanno apprezzato alcuni miei interventi, invitandoci a chiuderci in una sala convegni. Anche questo modus operandi è qualcosa di già visto ma, stia pur tranquillo, che con il sottoscritto non attacca... Come già detto, io non devo far cambiare idea su nulla a Lei. Coloro i quali avranno la pazienza di leggere, si faranno una loro idea. Saluti e auguri.2 punti
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Non dovrei intervenire essendo uno degli ultimi arrivati e per di più ignorante in materia, ma da come ti sei presentato, scusami se te lo dico, ma mi ha indisposto. Il tempo e' denaro per tutti, non solo per te, indipendente dal lavoro che fa, banchiere o altro. Se chiedi un aiuto devi mettere in condizione i tanti esperti, che intervengono a titolo gratuito, ti poterti rispondere. Se non hai tempo di fare un semplice elenco come ti e' stato chiesto e' un problema tuo. Non vengo io certo a fartelo, visto come ti sei posto, anche se ho moltissimo tempo libero. Buona domenica a tutti2 punti
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Buongiorno a tutti. Ho letto i commenti precedenti e, come al solito, nulla di nuovo sotto il sole: i nostri ultimi due Sovrani sono oggetto di attacchi, anche volgari. Trattamento da sempre riservato a coloro i quali vengono "elevati" al ruolo di capro espiatorio di ogni malefatta, vera o presunta, di un'intera Nazione. Da parte mia, non volendo cadere nella polemica con gli ammiratori del forcaiolo Cecco Beppe o degli imboscati in Vaticano o in Russia, mi limito a ricordare le parole di Montanelli quando disse che coloro i quali volevano espellere Casa Savoia dalla storia italiana potevano solo essere persone ignoranti o in mala fede. Prima di riprendere il filo del discorso dal mio post #84, mi sembra interessante una riflessione sui punti elencati da @ARES III al post n. #87. 1. A mio giudizio è un errore confondere le promesse austriache del 1914-1915 con il trattamento ricevuto alla Conferenza di pace nel 1919. Se per un momento assumessimo come vero il fatto che la gestione di quest'ultima fu negativa, ciò non significa che sarebbe stato giusto cedere cinque anni prima alle lusinghe dell'Austria. Ripeto e ribadisco con convinzione: nulla di più falso delle promesse del nostro nemico storico. Come potevano essere creduti i rappresentanti di uno Stato che fu il principale nemico del processo risorgimentale? Come poteva essere creduto uno Stato ancora rappresentato da Cecco Beppe (l'Imperatore Carlo era lungi dal venire...)? Uno statista che avesse dato seguito a questo discorso sarebbe stato considerato - giustamente - uno sprovveduto: tant'è che risulta che Giolitti coltivò questa soluzione ma in forma strumentale ai suoi obiettivi di neutralità, non certo perché "ci credeva". 2. La credibilità austriaca è dimostrata dalla dichiarazione di guerra alla Serbia, che fu un atto unilaterale austriaco senza alcun preventivo e tempestivo avviso all'alleato italiano. Da qui la nostra neutralità del 1914, dato che la Triplice era un accordo difensivo e non offensivo. Chi venne meno agli accordi per primo? Forse qualcuno a Vienna credeva che l'Italia era ancora quella del 1848 ma si sbagliava, e di grosso!! 3. Confermo che "tradimento" (così come "gratitudine") sono elementi che non si prestano alla politica, in special modo quella estera. Piaccia o non piaccia, la c.d. ragion di stato è preminente rispetto a ogni cosa. Diverso il discorso se parliamo di un rapporto privato tra due o più persone, laddove allora la parola data e l'onore sono elementi fondamentali. 4. In tema di annessioni territoriali, infine, mi viene da dire che la geografia non l'abbiamo disegnata noi. I confini naturali della Patria sono quelli tratteggiati dalle Alpi e se Bolzano si trova "al di qua" non è colpa di nessuno... Se poi volessimo fare un paragone, allora dovremmo dire che l'annessione di Venezia all'Austria fu una violenza, per fortuna durata un cinquantennio e non oltre. A presto, sperando di ripartire dal mio post #84 al fine di dare un filo logico al discorso ....2 punti
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Buon Giorno, intervengo malgrado la mia scarsa conoscenza in campo veneziano e esprimo la mia valutazione. Essendo il "difetto" una zona incavata al di sotto del piano del fondo della moneta a provocarlo deve essere stata una scoria, un "corpo estraneo" "appiccicato" al conio, da quello che posso vedere escluderei un difetto nel tondello e anche un conio ritoccato in ragione del fatto che aggiungere qualcosa a un conio (in positivo per ottenere un negativo sulla moneta) presumo fosse impossibile "illo tempore". Anche la "bolla d'aria" sembrerebbe poco probabile sia per il metodo di battitura che per le caratteristiche dell'impronta. Anche una bolla provocata da ruggine sotto il piano del conio avrebbe avuto un effetto diverso. Sarebbe interessante trovare altri esemplari dello stesso conio.... presumo non siano molto diffusi (eufemismo) Moneta molto bella Cordialità2 punti
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@Gordonacci buona sera ti dico in breve cosa ne penso io, si tratta di un falso d'epoca del periodo compreso tra Enrico IV ed Enrico V , siamo forse nei primissimi anni del XII SEC. in alcuni punti si notano tracce d'argento il peso e' basso e l'aspetto troppo rameoso a dispetto di un fino che per questi tipi dovrebbe superare i 500 millesimi in argento, le lettere in legenda sembrano essere disposte in modo regolare, di norma per i falsi di epoca precedente abbiamo pseudo legende con lettere poco chiare e disposte in modo casuale, da questo periodo in poi si tratta invece quasi sempre di legende conformi e questo non aiuta nel giudizio finale unitamente ad uno stile ambiguo che comprende caratteristiche miste riferibili a vari tipi e periodi. Prendi tutto con le molle in quanto trattasi di una monetazione con fondo sdrucciolevole. Saluti Giovanni2 punti
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Si tratta, in realtà, del bronzo RPC 2273. Le legende recitano, al dritto (appena visibile su questo esemplare) CG/IL e, al retro, Q LVCRETI L PONT II / VIR / COL DED PR. I firmatari sarebbero quindi Q. Lucretius e L. Pontius, duumviri coloniae deducendae; PR andrebbe sciolto in "primi" (riferito ai duumviri). Ben più interessante è la legenda CGIL; fa riferimento, per pacifica teoria degli storici, alla Colonia Iulia Lampsaci (ossia Lampsaco), onde la moneta viene datata al 45 a.C., ma sul significato della "G" si discute. Michael Grant (e, con lui, McCabe) scioglie la G in "Gemina" e osserva come nello stesso anno siano tate emesse monete di Pario con legenda CGIP, ossia quindi Colonia Gemina Iulia Parii. Egli ritiene, infatti, che che le due colonie siano state fondate quale assegnazione di terre ai veterani di una stessa legione, oppure di due legioni gemellate per qualche ragione, talché siano divenute - appunto - colonie "geminae". Qui potete vedere l'esemplare di McCabe, molto ben conservato: https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/3934339922. Come dicevo, si tratta di un'emissione molto rara, il RPC censisce due soli esemplari, di cui uno al British Museum. McCabe osserva, giustamente, che è una moneta di squisita fattura: le monete che commemoravano la fondazione di una città potevano essere di qualità artistica e manifatturiera superiore a quelle di uso corrente; un tipico esempio sarebbe appunto questa emissione, uno dei bronzi repubblicani più finemente incisi fra quelli di modulo così piccolo: la testa di Giano è larga 5 mm, la delicata scritta CGIL non resisterebbe più di una settimana alla normale circolazione, il rovescio è ricco di dettagli. La moneta non può essere altro che un asse, i cui tipi erano ancora ben impressi nella coscienza romana sebbene ormai la tipologia Giano/prora non fosse più coniata da lungo tempo (le emissioni di Sesto Pompeo, RRC 478/1 e 479/1, sarebbero posteriori a questa).2 punti
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Moneta che non si vede spessissimo questa mezza lira di Vittorio Amedeo II del 1682, la conservazione poi migliore si vede veramente raramente, per cui mi accontento. Coniata dopo l'ordinanza del 10 febbraio 1680 con i coni prodotti dal De Fontaine.2 punti
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Fai qualche foto di tutte le monete e poi affidale a qualcuno che le conosca che sia una brava persona, una persona affidabile che conosce personalmente. Se è affidabile e amante delle monete, sarà solo contento. Se non conosce nessuno con queste caratteristiche che abbia libri e sia appassionato, deve necessariamente passarci del tempo per catalogarle e magari può fare le foto solo di quelle migliori..2 punti
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Anche se il 99% dei frequentatori di questo forum conosce benissimo l'argomento, vi posto un articolo sulla questione dell'anticipo della scadenza per poter scambiare le lire in euro presso la banca di Italia. Ci sono dati interessanti e viene citato un episodio di un ritrovamento di milioni di lire di cui non ero a conoscenza. È stato intervistato Gerardo Vendemia sull'argomento. Nota stonata: nell'articolo viene detto che le banconote sono destinate al macero... e noi a cosa serviamo? (Quelle brutte banconote datele a me che le brucio io!!). https://www.ilmessaggero.it/AMP/italia/lire_euro_cambio_vietato_italia_perche_come_fare_paesi_europei_situazione_che_cosa_sappiamo-7633589.html1 punto
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Proverei con un medio centesimo di Panama 1907? https://en.numista.com/catalogue/pieces5260.html1 punto
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Un lepton per le isole Ionie, con quel 2 finale probabilmente del 18621 punto
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Filetèro (Tio, 343 a. C. – Pergamo, 263 a. C.) è un sovrano paflagone che è stato tesoriere di Lisimaco, diadoco di Alessandro Magno e re della Tracia, e ha regnato a Pergamo dal 281 a. C. fino alla sua morte. Nel 282 a. C. Filetèro si impossessò della città di Pergamo, nella Troade (Asia Minore), e dopo aver tradito Lisimaco, alla sua morte a Corupedio nel 281 a. C. passò dalla parte di Seleuco. Quando anche questi morì nel 280 a. C., Filetèro rimase fedele al figlio di Seleuco, Antioco I, e ottenne una notevole autonomia nell'amministrazione del territorio di Pergamo. Pur non trasformando la città in un regno autonomo, Filetèro la gestì di fatto come un piccolo principato indipendente e per questo è considerato il fondatore della dinastia degli Attalidi, i futuri sovrani di Pergamo. Filetèro morì nel 263 a. C. e a Pergamo fu venerato come una divinità a Pergamo. apollonia1 punto
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Ciao Max, la tua 50 lire è sicuramente autentica e fa parte di una mazzetta che è stata portata in Germania negli ultimi giorni di guerra. Come lo so? Me lo ha detto un parente di chi lo ha fatto. A suo tempo ne uscirono tante su eBay. Un paio, vicinissime alla tua, me le sono accaparrate pure io 😎 Se ci fai caso hanno lo stesso ‘difetto’ della tua. Saluti da Monaco, dove è appena iniziata l’Oktoberfest 🍻1 punto
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Buona Sera, con tutti i limiti di una valutazione fatta a partire da immagini non eccezionali, l'ipotesi di un ritocco della moneta sembra la più probabile. Allego un aimmagine dalla recente asta Nomisma 3 di un esemplare dello stesso conio, al netto delle battiture multiple, non sembrano evidenziarsi difetti del conio nell'area di interesse. Probabilmente il ritocco cerca di ovviare a un difetto del tondello. resta una moneta molto desiderabile e appagante. cordialità1 punto
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Per chi non ha mai utilizzato le lire (fortunati loro più che altro per l'eta ) trovare 1.000 lire stropicciati o qualche pesce piccolino (1.000-2.000-5.000-10.000) il 'quanto vale' è d'obbligo! Peggio sono chi invece non vede l'ora di metterli in vendita a 1.000 euro online. Gli ex alti valori, pure per i non addetti ai lavori, ed anche se hanno poca dimestichezza con le vendite online, vanno a finire su ebay (anche a lotti sostanziosi ).1 punto
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Ringrazio @Pontetto per la riflessione che ha voluto sottoporre alla nostra attenzione, che io condivido senza riserva tanto per il contenuto quanto per il tono. Per il resto ringrazio tutti gli intervenuti: mi sembra che i punti di vista, gli argomenti e il contenuto delle esposizioni finora proposte siano chiari. La discussione ha avuto finora 2200 visualizzazioni e i Lettori avranno maturato una loro idea. Visto che qualcuno dice che i libri che ho indicato sono recenti (come fosse un difetto, ma vabbè...) già che ci sono cito, a beneficio di tutti, alcuni volumi che trattano degli argomenti discussi e che invito alla lettura. I primi due offrono un excursus storico del Regno mentre gli ultimi due hanno un taglio più giuridico affrontando la questione della figura del Re all'interno del complesso ordinamento monarchico: Giovanni Artieri, "Cronaca del Regno d'Italia. Da Porta Pia all'Intervento.", Mondadori, 1977; Giovanni Artieri, "Cronaca del Regno d'Italia. Dalla Vittoria alla Repubblica.", Mondadori, 1978; Paolo Colombo, "Il Re d'Italia. Prerogative costituzionali e potere politico della Corona (1848-1922)", Franco Angeli Editore, 1999; Paolo Colombo, "La monarchia fascista (1922-1940)", Il Mulino, 2010. A beneficio degli interessati segnalo che per ciascuno degli Autori che ho citato è possibile leggere su internet "chi sono" e "cosa hanno fatto", tanto per pesare la qualità di quello che scrivono... Appena possibile riprenderò la discussione dal mio post n. #84, così seguitiamo a dare un filo logico al discorso. 👋😊1 punto
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Io sono Piemontese. Per me i Savoia non rappresentano solamente i poco meno di 100 anni di Regno d'Italia, ma rappresentano quasi 1000 anni di storia. Ed un Piemontese, intellettualmente onesto, non può pensare ai Savoia (nel loro complesso) come un qualcosa di esclusivamente negativo. Come tutte le cose, persone ed avvenimenti, nei Savoia c'è del buono e del cattivo, del bene e del male. Pensare che siano stati solo un bene o solo un male non ha semplicemente logica. Anche grazie ai Savoia, il Piemonte (e le altre terre che in base al periodo erano sotto ai Savoia) è riuscito per secoli a mantenere l'indipendenza, cosa unica in Italia. I Savoia per il Piemonte sono sempre stati una costante, un simbolo. Ancora oggi presenti nei colori nella sua bandiera (il drapó). Certo, si può criticare o odiare il singolo regnante, ma non si può affermare che una dinastia di 1000 anni sia stata per 1000 anni una pessima dinastia: se fosse stata così pessima, non sarebbe durata 1000 anni. Ulteriore pensiero: le discussioni tendono all'equilibrio. Se ho davanti una persona che critica solo i Savoia, io tenderò a far presente anche i lati positivi, se ho una persona che elogia ed edulcora solamente i Savoia, io tenderò a sottolinearne i lati negativi. È una cosa naturale. In tal modo, solo così la discussione potrà essere equilibrata ed onesta, altrimenti sarebbe sbilanciata e quindi errata, poiché nulla è solo bianco o nero. Mio umile pensiero, tutto qui1 punto
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Non so cosa dire...mai visto dal vero...lo sto confrontando con quello riportato da Montenegro...potrebbe anche non essere una falsificazione. Comunque colpaccio...complimenti!1 punto
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Ciao Luigi, In effetti questa bellissima piastra è la prima che viene postata in discussione. Complimenti gran bella e rara moneta. Saluti Raffaele.1 punto
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Molto bella complimenti !! Stasera ne proporrò una io 😁 saluti a tutti buona domenica1 punto
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Questa può andare bene! Anche se diversa da quella che ho postato condivide lo stesso rovescio. la mia moneta:1 punto
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Obbligatoria l’adesione per il pranzo conviviale, per chi volesse può scrivere a : [email protected] O anche sempre per chi rimarrà al pranzo numismatico conviviale potete segnalare anche qui sotto la vostra partecipazione. Sarà’ fatto in un locale attiguo al De La Ville con menu’ alla carta.1 punto
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In tutta onestà, mi è difficile condannarla sulla base della sola foto. Tuttavia, questo tipo di rotture richiede un esame più approfondito della moneta. Ho anche nella mia collezione una moneta della ex collezione Lafaille per la quale ho qualche dubbio...1 punto
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La "fossetta" va dal tratto orizzontale centrale della E allo scudo, e nel su contorno vi sono due punti del cerchio perlinato e parte della S, e sembrano un pò "pasticciati". A lato della S vi è un tratto anomalo che non dovrebbe esserci. La S è più bassa. Nel bordo superiore della "fossetta" mi sembra di notare segni di lavoro a sgorbia. Un errore di punzone nell'esecuzione del conio? Poi riparato?1 punto
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bella moneta. Solo una precisazione: gli emblemi sono delle tre nazioni del Regno Unito: il leone araldico anglo-normanno rappresentato due volte; il leone rampante scozzese e l'arpa irlandese. Non c'è il Galles, in quanto, alla nascita del Regno Unito di Gran Bretagna era già parte dell'Inghilterra.1 punto
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A margine, merita osservare come nella stesse serie vada a collocarsi il primo ritratto di Cesare vivente, su un'altra emissione della stessa colonia, RPC 2268/2269, firmata anch'essa da Q. LVCRETI L. PONTI II.VIR M. con l'aggiunta di M. TVRIO LEG. (M. Turio, legato): https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/22681 punto
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La mia collezione è composta in gran parte di monete non certamente "fior di conio"... Come scriveva già tanto tempo fa Barzan " a parte l'aspetto poco attraente conserva intatto tutto il suo valore di testimonianza di un periodo di storia, di monumento tascabile pervenutici da un'epoca lontana" Di questo ragionamento io ne ho fatto un pilastro della mia collezione.1 punto
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Per fortuna ancora qualcuno che prende in considerazione la grande rarità di una moneta a scapito della super conservazione per fare la scelta di aggiungerla alla propria collezione. Un pezzo estremamente raro anche se di modesta conservazione rende una collezione organica e di maggior interesse. Michele1 punto
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Per me un fdc assoluto o come dicono alcuni fdc eccezionale cioè come mi piace dire con le mie sigle fdc++ o MS 67 (in scala Sheldon- USA)1 punto
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Tallero 1595 (Di Giulio, Della monetazione medicea (1984) Nr. 36 ; Ciabatti, Studio e catalogo delle monete di Fernando Medici, Nr. 12)1 punto
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