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  1. El Chupacabra

    El Chupacabra

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/18/23 in Risposte

  1. Argomento sempre interessante quello delle emissioni imitative, almeno per me! Ogni "epoca numismatica" ha le sue imitative e le sue pecularità (area di emissione, motivazioni, tipologie, metrologia, uso, tesaurizzazione ecc). Per rimanere in tema di FEL TEMP imitative, una buona partenza è la lettura di questi articoli: https://www.jstor.org/stable/42678521 https://www.jstor.org/stable/42663322 https://www.britnumsoc.org/publications/Digital BNJ/pdfs/1949_BNJ_26_3.pdf e un volume corposo e ancora interessante è il seguente: https://books.google.it/books/about/Copies_of_the_Fel_Temp_Reparatio_Coinage.html?id=-CYvAAAAMAAJ&redir_esc=y
    6 punti
  2. Cari Lamonetiani, proseguo nel raccogliere e accorpare le immagini delle monete della mia collezione: oggi tocca alle 2 Lire d'argento (835/1000) di Umberto I del 1° tipo che vanno dal 1881 all'anno 1886.
    5 punti
  3. Ciao a tutti, per prima cosa mi scuso se l'argomento è già stato sviluppato; ho cercato e non ho trovato nulla. Come pretesto uso una moneta che ho appena acquistato: una imitazione barbarica di una "FEL TEMP REPARATIO" di Costanzo II. Mi piaceva il disegno, e l'ho presa. Però poi, dal basso della mia ignoranza, mi sono sorte alcune domande. "Imitazione barbarica", va bene. Ma... Perché? Cioè, perché una qualche tribù di barbari mette in piedi una zecca? Scarsità della moneta in loco? Volontà, pur essendo fuori dall'Impero, di poter utilizzare una moneta riconosciuta in gran parte del mondo? Chi? Tribù barbariche all'interno o all'esterno dell'impero? O entrambe? Quali tribù? Da quali aree? Ci sono tratti che possano far riconoscere la provenienza della moneta? Quando? La moneta imita una moneta di Costanzo II, per cui sicuramente non è antecedente al suo regno; ma è contemporanea o potrebbe anche essere successiva? Di quanto? Anche in questo caso, ci sono indizi che possano dare una risposta? Infine: esiste una "catalogazione", uno studio approfondito sulle imitative? Per concludere, grazie anticipate a tutti e le immagini della mia moneta:
    4 punti
  4. Pur con il massimo rispetto per il lavoro di @Mattia de Pieri il CdC non può che concordare con quanto detto dagli altri utenti, senza un minimo sforzo di collaborazione è impossibile per chiunque fornire le informazioni richieste. Ma in questa discussione ormai si sta parlando d'altro, quindi ritengo opportuno chiuderla, invitando al tempo stesso l'utente a proporne, se vuole, una nuova, certo che, presentando le sue richieste nel giusto modo, troverà sicuro ascolto.
    4 punti
  5. Eccomi di nuovo per finire questa storia. Queste riproduzioni furono realizzate da William Dugood che si trovava nel ducato di Parma e riuscì ad entrare nelle grazie della duchessa Dorotea Sofia che gli concesse la facoltà di prendere i calchi della collezione numismatica di famiglia. Dugood dopo diverse peripezie in Italia si trasferì a Lisbona e cedette la sua collezione di calchi a William Constable che portò i calchi in Inghilterra nell' East Yorkshire dove tuttora si conserva. È stato così che grazie alle foto di questi calchi il MAN di Napoli, con il lavoro di due giovani laureandi, ha potuto estrapolare e riunire tutta la collezione Farnese. Scusate l'ot.
    4 punti
  6. Ciao Max, la tua 50 lire è sicuramente autentica e fa parte di una mazzetta che è stata portata in Germania negli ultimi giorni di guerra. Come lo so? Me lo ha detto un parente di chi lo ha fatto. A suo tempo ne uscirono tante su eBay. Un paio, vicinissime alla tua, me le sono accaparrate pure io 😎 Se ci fai caso hanno lo stesso ‘difetto’ della tua. Saluti da Monaco, dove è appena iniziata l’Oktoberfest 🍻
    4 punti
  7. Salve a tutti. Dopo aver trattato della moglie Cesonia, la più famosa dell'Imperatore Caio, meglio noto come Caligola, è d'obbligo trattare delle vicende, anche se minime, che riguardarono la bambina nata dal loro matrimonio. La maggior parte delle testimonianze, al riguardo, ci sono state tramandate da Svetonio, ma queste non sono del tutto affidabili, data l'avversione che questo Imperatore si attirò anche dopo la sua morte. Forse nata a Lione, tra la fine del 39 e l'inizio del 40 d.C., Giulia Drusilla fu chiamata così in ricordo della zia paterna, sorella di Caio, morta il 10 giugno del 38. L'Imperatore era molto legato a sua sorella, che peraltro era la più piccola della famiglia, e la sua perdita lasciò un vuoto incolmabile nel suo animo a tal punto che sentì l'esigenza di ricordarne la presenza attraverso la figlioletta appena nata. Alcuni storici ritengono che Giulia nacque il giorno stesso delle nozze imperiali e fu proprio lei la causa di queste ultime. E forse questa ipotesi non è del tutto errata. Narra Svetonio:<<(Caio) la onorò (la sua Milonia Cesonia) col titolo di moglie quando partorì, e nello stesso giorno dichiarò di essere suo marito e padre della bambina che era nata.>> (Svetonio, Vite dei Cesari, Caligola - XXV). Sempre lo storico tramanda altre notizie sulla bambina: fu posta dal padre accanto alla statua di Minerva in un tempio dell'Urbe, imponendo alla divinità di accudirla. Giulia crebbe nell'ambiente di palazzo libera e fu poco controllata sia dai genitori che da altre persone, come precettori, pedagogi etc. Questo, insieme al fatto che era la bambina più potente e forse più ricca di vizi dell'Impero, fecero di Giulia una vera "peste", per dirla in termini odierni. Irrequieta, allegra e spensierata, così possiamo immaginarla, come una comune bambina intenta a giocare con i suoi coetanei. Che poi graffiasse il viso ai compagni di giochi, sembra piuttosto credibile: qualche lite poteva sempre scoppiare tra bambini, ma che strappasse gli occhi agli altri non lo è affatto. Tutte queste falsità sono state scritte appositamente per infangare la figura di Caio anche dopo la sua morte. Il 24 gennaio del 41 d.C. Caio fu assassinato dai Pretoriani di Cassio Cherea che avevano ordito una congiura contro di lui assieme ad alcuni membri dell'odiata aristocrazia. Furono i Pretoriani in rivolta a trafiggere Cesonia, la madre di Giulia Drusilla, con una spada, mentre alla bambina fu schiacciata la testa contro un muro. La piccola Drusilla, dipinta da Svetonio come un demonio che godeva dei mali inflitti agli altri, aveva solo un anno di età. A nome di Giulia non furono emesse monete vere e proprie, ma il padre ebbe l'accortezza di celebrare le donne della sua famiglia su un unico tondello provinciale: AE18 D/ KAISWNIA GUNH SEBASTOU, in lingua greca. Busto drappeggiato e acconciato di Milonia Cesonia rivolto a sinistra. R/ DROUSILLA QUGATRI SEBASTOU, sempre in greco. Giulia Drusilla, di circa un anno, a figura intera stante frontale con la testa rivolta a destra, regge in una mano una statuetta della Nike (Vittoria) e nell'altra un ramoscello. LE nel campo a sinistra. Rif.: RPC 4977; Meshorer 117. Zecca: Caesaraea Panias, in Siria. Data: 40-41 d.C. Rarità: Estremamente rara. Fig. 1: la moneta. Fig. 2: particolare del R/ della moneta precedente che ritrae la piccola Giulia Drusilla, la bambina più potente di tutto l'Impero Romano.
    3 punti
  8. Ciao, Ecco il carlino diverso, lotto 725 asta bolaffi 1-2/12/2022 Un saluto a tutti. Raffaele.
    3 punti
  9. Ciao! Non mi fossilizzerei sul vocabolo scritto, tanto più che a Venezia non si è mai detto/scritto piccioli, semmai piccoli ... anche se nel volgo comune si sono quasi subito trasformati in bagattini. Quello che contava era la dizione orale, quella scritta era usata dai pochi eruditi ..... l'analfabetismo era la regola. Nel 1616 i bagattini (piccoli) non venivano nemmeno più coniati, ma si coniavano ancora i doppi bagattini. Certo la scritta è desueta e rimanda ad un paio di secoli prima, quando c'era la Lira di Grossi e la Lira a Grossi; la Lira di piccoli e la lira a piccoli. Non credo però ci si riferisca al soldo da 12 bagattini o al bezzo da 6 bagattini; se così fosse avrebbero scritto addirittura soldo o bezzo. Probabile che abbiano voluto mettere una moneta che, pur non emessa da tempo, era ancora molto conosciuta tra il povero popolo .... N.B. Il piccolo (chiamato poi bagattino) non era altro che il denariorum venezianorum parvorum saluti luciano
    3 punti
  10. Discussione monitorata dal comitato di controllo. Si invitano gli utenti a usare toni distensivi e non provocatori, a rispettare le idee altrui, e a evitare argomenti politici. Ci riserviamo l’opportunità di prendere provvedimenti disciplinari verso chiunque contravvenga a queste norme ben esplicitate nel regolamento
    3 punti
  11. Buongiorno a tutti, qualche tempo fa, passando per campo S. Giacomo dall’Orio a Venezia, mi sono soffermato a leggere una stele del 1616 posta sulla facciata laterale della chiesa dirimpetto al pozzo. Il testo dice che per ordine degli ‘eccellentissimi esecutori contra la biastemma’ è proibito qualsiasi tipo di gioco (presumo d’azzardo) pena prigione, galea, bando, ecc…oltre ad una sanzione di ‘lire cento e cinquanta de piccioli’. Secondo voi qual’è il significato di ‘piccioli’? Non mi risulta siano esistiti dei conii denominati specificatamente in questo modo, oppure sbaglio? Forse il piccolo, ma penso fosse già in disuso da un pezzo. ‘Piccioli’ potrebbe riferirsi semplicemente a moneta, ma a quel punto sarebbe bastato dire ‘lire cento e cinquanta’ suppongo, perché specificare? Potrebbe quindi riferirsi al fatto che il pagamento dell’ammenda doveva avvenire, per qualche motivo, con monete di piccolo taglio, ma quanto piccolo? Immagino ce ne sarebbero volute un bel po’ di ‘piccioli’ per raggiungere le 150 lire che avevano un valore complessivo, credo, di 3000 soldi (1 lira = 20 soldi). M D C XVI ADI XII AGOSTO SONO PROHIBITI TUTTI LI GIUOCHI QUALI SI SIANO IN QUESTO LUOCO PER TERMINATIONE DELLI ECCELLI. SS. ESSECUTORI CONTRA LA BIASTEMA CON PENE DI PREGIONE GALEA BANDO ET ALTRE ET ANCO DI LIRE CENTO E CINQUANTA DE PICCIOLI FRA L. ACUSATORI ET CAPTORI Son curioso di sentire la vostra opinione. Grazie, Giulio
    2 punti
  12. Buonasera, Vi mostro questo asse dell'imperatore Nerva, del quale chiedo cortesemente i vostri pareri circa la bontà del suo stato di conservazione. Credo di non sbagliare se dico che Nerva rientra nella serie di quegli imperatori, le cui monete (almeno quelle in conservazione accettabile) non sono facili a trovarsi, se non a prezzi elevati. Allora, 12,1 grammi di peso per 28 mm di diametro. Che ve ne pare?
    2 punti
  13. ed azzardi bene! Senza diametro non si può dire con certezza da dove arriva il disegno. Qui la mia KRÓNA ed io misero misererrimo che per tirarvi in inganno ci avevo pure fatto uno pseudobuco come nelle sorelline danesi Alla prossima, Njk
    2 punti
  14. Ruotando la prima immagine di 180 gradi si nota bene la testa di Atena con elmo corinzio, si vede bene SYPA (Siracusa) , confermo quanto scritto nel post 2
    2 punti
  15. Ho unito le discussioni, mantenendo il titolo di quella iniziata da @Vel Saties anche se posteriore, poiché mi è sembrato più esplicativo.
    2 punti
  16. Concordo pienamente con te @ARES III. In ogni caso, caro @Mattia de Pieri, il fatto di lavorare 10 o 12 ore (cosa che, purtroppo, a me capita spessissimo) non giustifica in alcun modo ne i termini utilizzati e nemmeno i toni... e... ci tengo a precisare che non sono un banchiere, ma uno si è distrutto la schiena, e non solo, con il lavoro. Ringrazio tanto @Jagher perché, nonostante tutto, ha mantenuto un aplomb fantastico... addirittura facendo una ulteriore precisazione su come procedere per suddividere le monete. Signori miei... davvero una grande lezione di stile.
    2 punti
  17. Salve. Condivido un 3 tornesi (Pubblica) del 1789 di Ferdinando IV senza le sigle "C" e "C". Il Magliocca lo classifica R3 e il Gigante addirittura R4, ma, in realtà, non non sono pochissime le monete circolanti con questa variante. Nel mio esemplare le sigle non ci sono veramente o le hanno fatte sparire? A me sembra non ci siano veramente, però potrei anche sbagliarmi... Saluti.
    2 punti
  18. Ricordo per domani sera alle 20:30 l'incontro presso la sede del CCNM in via Kramer 32. Per questo appuntamento non ci sarà nessuna diretta, l'invito è aperto a tutti quindi vi aspettiamo numerosi. Grazie e buona serata
    2 punti
  19. Quattrino di Lucca emesso a nome della repubblica... in collegamento un esemplare datato 1557 il tuo mi sembra 1556... https://www.numismaticaranieri.it/archivioscheda/14274-lucca-repubblica-1369-1799-monete-con-data-1543-1599-quattrino-con-1557.aspx Mario
    2 punti
  20. Sono felice che un mio collega di forum abbia doti magiche, se ti chiedessi di farmi un favore magico, per cortesia, lo faresti ? Ecco ti chiedo di ignorare la risposta del signore suddetto come se non ci fosse mai stata. Sei stato gentilissimo ed hai spiegato minuziosamente il lavoro da svolgere, ma non per fare un favore a te o a noi, ma per farlo a lui, dal momento che non si può fotografare un mucchio di monete insieme e poi pretendete di identificarle tutte. Mica abbiamo la sfera di cristallo! Comunque se qualcuno non è soddisfatto del Forum , dico sempre che può rivolgersi, PAGANDO, ad un perito numismatico che sarà ben lieto di fare questo lavoro di catalogazione ed identificazione. Non credo però che anche pagando si utilizzeranno dal vivo questi toni con un perito (come se sul forum non ci fossero periti ed esperti che ogni giorno gratuitamente aiutato...). @CdCanch'io mi accodo chiedendo se possibile di chiudere o eventualmente di monitorare la discussione. Grazie.
    2 punti
  21. Carissimo Mattia Mago Merlino ti aveva dato la formula per dividere le monete del tuo lotto in modo che lo potesse fare anche un bambino dell'asilo,leggendo la sola data di coniazione. 1861-1878 Vittorio Emanuele II 1878-1900 Umberto l 1900 -1943 Vittorio Emanuele III 1946-2091 Repubblica Italiana. Mi dispiace non averti risposto subito purtroppo Mago Merlino era occupato in cose molto più importanti e quando do un consiglio in questo forum lo do con passione e soprattutto gratuitamente . Comunque sia io non sono un banchiere ma ho avuto la fortuna di aver avuto dei genitori molto saggi che mi hanno insegnato che con le persone maleducate e ignoranti non bisogna mai litigarci . Per tanto la nostra discussione termina qui. Firmato Mago Merlino
    2 punti
  22. @ART Ci sono vari casi di rappresentazioni di bimbe in fasce sulle monete imperiali anche se nella legenda non viene indicato il nome de neonato/neonata. Un'esempio è il seguente aureo databile al 147-148 dove al rovescio viene presentata Domizia Faustina, primogenita di Marco Aurelio e Faustina II, nata il 30/11/147. Considera che nel mio lavoro su Faustina II mi sono occupato di ricostruire la sequenza dei figli attraverso le monete oltre ad altre fonti (necessarie in questo caso per ipotizzare il nome del figlio/a). https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1856-1101-89
    2 punti
  23. Buongiorno @1412luigi. Condivido anch'io l'ipotesi avanzata dagli altri utenti. È molto probabile che si tratti di un calco in terracotta di una medaglia di Luigi XV. A questo punto, ero curioso di capire da quale medaglia avessero ottenuto questo calco. Dopo una ricerca abbastanza impegnativa, credo finalmente di averla trovata. È l'unica medaglia di Luigi XV, tra le molte che ho visionato, a presentare questa specifica legenda circolare. Purtroppo la descrizione della casa d'aste non fornisce informazioni particolarmente dettagliate. https://www.biddr.com/auctions/heritage/browse?a=1400&l=1506859
    2 punti
  24. Aggiungo per chi non l'avesse la foto del volume del Biaggi dove si parla di questa rara moneta!
    2 punti
  25. Credo anche io che sia un calco di una medaglia di Luigi XV. Del resto nel 700 era quasi una prassi soprattutto da parte degli inglesi. Mi viene in mente la collezione numismatica Farnese che per asse ereditario toccò ai Borbone di Napoli e trasferita al museo archeologico nazionale ancora lì conservata. Purtroppo le monete al loro arrivo a Napoli furono frammiste in un nucleo complessivo di oltre 26.000 monete registrati senza l'indicazione di provenienza nel catalogo a stampa ottocentesca di Giuseppe Fiorelli curatore del museo. Per questo motivo fino a poco tempo fa non si conosceva l'esatta composizione della raccolta farnesiana. Poi si è scoperto che in un museo inglese diretto dal direttore David Connell si conserva uno straordinario corpus di calchi. A dopo il fine racconto.
    2 punti
  26. Questa piccola monetina mi è costata 5 pound, era molto sporca ma dopo averla ripulita, è venuta proprio carina. Ai convegni mi pare che non sia tanto facile vederla (forse perché troppo piccola?). Mi fa piacere condividerla con voi appassionati di straniere.
    2 punti
  27. DE GREGE EPICURI Il CCNM riprende le conferenze dopo la pausa estiva. Martedì 17 ottobre alle 20.45 in sede (Milano, via Kramer 32) la prof.ssa Claudia Perassi parlerà su: La nascita del ritratto monetale femminile sulla monetazione greca e romana. L'incontro rappresenta la "faccia femminile"di quello tenuto nell'aprile 2022, dedicato al passaggio, nella monetazione greca, dalle immagini divine tradizionali a quelle di un uomo vivente. L'identificazione della prima donna sulle monete risulta ancora più complessa, anche per la propensione dell'arte greca del tempo a creare raffigurazioni femminili molto idealizzate: vengono annullati i tratti che differenziano e rendono particolare un volto rispetto a un altro (e una donna rispetto ad un'altra). Le teste tendono ad essere tutte uguali e senza età, uniformandosi alle immagini delle dee, soprattutto di Afrodite. Un analogo percorso sarà dedicato al riconoscimento del primo ritratto femminile nella monetazione romana: in tarda età repubblicana, a fronte dei ritratti di Cesare così fortemente caratterizzati, anch'essa propone delle teste femminili il cui riconoscimento resta in dubbio fra quello di una dea o di una persona reale. L'ultimo punto della conferenza riguarderà la somiglianza che, in modo più o meno evidente, si manifesta con molta frequenza fra il ritratto di una donna e quella dell'uomo a cui è unita in matrimonio.
    1 punto
  28. 1 punto
  29. Se hai bisogno di aiuto per identificare le monete, sono felice di aiutarti. Saluta tuo figlio. Sono solidale con il suo difficile compito di imparare il russo. Temo che ultimamente non sia stato popolare nell'Unione Europea.
    1 punto
  30. Complimenti veramente! Anche al pusher.😉
    1 punto
  31. E' indubbiamente una moneta di Cristiano X di Danimarca (CX), ma in questo specifico caso penso che sia per l'Islanda, azzardo un 10 aurar degli anni '20.
    1 punto
  32. Dacché lo conosco, i suoi giudizi sulle conservazioni rarissimamente toccano il FDC. L'ho visto ritirare monete chiuse da Tevere e richiuderle ribassate d'un quarto di punto. È estremamente scrupoloso. Non ti so dire perché abbia messo il "quasi" davanti, sicuramente avrà visto qualcosa con la lente che ai miei occhi profani sfugge. Ti confermo che la moneta è molto bella, con fondi speculari e ad occhio nudo non si scorge alcunché, né ha scritto sulla perizia nulla di rilevante (che so, segnetti, colpetti, ecc.). Ho alcune monete che si sono meritate il suo FDC, ma su queste scorgi la bava di conio, il bordo tagliente ed altre particolarità che mostrano che non solo non hanno circolato, ma che hanno passato la loro esistenza fin da subito nelle mani di qualche collezionista. Forse su questa egli ha scorto semplicemente lo scorrere del tempo...
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  33. Complimenti! La prossima volta tanto per incominciare il quiz solo per Meleto un cerchio bianco perchè è sin troppo forte!
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  34. Entrambi autentici e con scritte leggibili. apollonia
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  35. Aggiungo il percorso dalla metro all'hotel che nella versione definitiva è andato perduto:
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  36. Salve. Da Artemide Aste 64E questa medaglia in bronzo (14,4 g, 30,5 mm) con catenella, data ai partecipanti alla VI Conferenza dell’Unione Internazionale contro la tubercolosi di Roma del settembre 1928. Lotto 1062. Carlo Forlanini (1847-1918), medico. Medaglietta 1928 per la VI Conferenza dell'Unione Italiana contro la Tubercolosi. AE e smalti. 30.50 mm. SPL. Sul dritto il busto di Carlo Forlanini, illustre clinico (Milano 1847-Pavia 1918) inventore del pneumotorace artificiale terapeutico. Sul rovescio la scritta su sette righe e la doppia croce in smalto tra due fasci. apollonia
    1 punto
  37. 1 punto
  38. E' una emilitra di Siracusa con la testa di Zeus e fulmine. Sulla bontà non mi pronuncio in base ad una foto. Arka P.S. L'oggetto di fianco al fulmine è un chicco di grano. Diligite iustitiam
    1 punto
  39. Ciao, è un fregio da cucire sul fez in lamierino smaltato, manca un pezzetto sotto dove c'era l'altro anellino, credo anni '30, confermo Fasci Giovanili da Combattimento. Foto presa dal web
    1 punto
  40. Lo stile sembrerebbe di un Shekel punico, ma non sembrerebbe argento più billone, ed ancora mi sembra di intravedere molte bolle di fusione rotte, quindi avrei dubbi sull'autenticità.
    1 punto
  41. Esattamente lei! Ma proprio anche la data! Complimenti😄
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  42. Un lepton per le isole Ionie, con quel 2 finale probabilmente del 1862
    1 punto
  43. Piccolo: (anche picciolo, pizolo) nome usato in tutta l'Italia per le monete di minor valore. Il termine cominciò ad entrare in uso quando accanto al denaro oramai svalutato (denarus parvus) si cominciarono a battere i primi grossi. Forse il primo piccolo fu emesso a Venezia dal doge Sebastiano Ziani. https://it.wikipedia.org/wiki/Monete_di_Venezia
    1 punto
  44. Ciao! Probabilmente zecca di Milano del 1861.
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  45. Da un po' me lo domando anch'io... 🤔 L'unica cosa nota anticipatamente agli iscritti in IPZS sono i sondaggi annui, ma quanto poi influiscano davvero sulla scelta definitiva, non so se c'è modo di accertarlo. Mi sembra che circa questo periodo dell'anno si cominciano a vedere news nella Gazzetta Ufficiale in merito alle emissioni dell'anno successivo. Non ho mai approfondito e tantomeno trovato per caso notizie esplicite nel merito...
    1 punto
  46. Si tratta, in realtà, del bronzo RPC 2273. Le legende recitano, al dritto (appena visibile su questo esemplare) CG/IL e, al retro, Q LVCRETI L PONT II / VIR / COL DED PR. I firmatari sarebbero quindi Q. Lucretius e L. Pontius, duumviri coloniae deducendae; PR andrebbe sciolto in "primi" (riferito ai duumviri). Ben più interessante è la legenda CGIL; fa riferimento, per pacifica teoria degli storici, alla Colonia Iulia Lampsaci (ossia Lampsaco), onde la moneta viene datata al 45 a.C., ma sul significato della "G" si discute. Michael Grant (e, con lui, McCabe) scioglie la G in "Gemina" e osserva come nello stesso anno siano tate emesse monete di Pario con legenda CGIP, ossia quindi Colonia Gemina Iulia Parii. Egli ritiene, infatti, che che le due colonie siano state fondate quale assegnazione di terre ai veterani di una stessa legione, oppure di due legioni gemellate per qualche ragione, talché siano divenute - appunto - colonie "geminae". Qui potete vedere l'esemplare di McCabe, molto ben conservato: https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/3934339922. Come dicevo, si tratta di un'emissione molto rara, il RPC censisce due soli esemplari, di cui uno al British Museum. McCabe osserva, giustamente, che è una moneta di squisita fattura: le monete che commemoravano la fondazione di una città potevano essere di qualità artistica e manifatturiera superiore a quelle di uso corrente; un tipico esempio sarebbe appunto questa emissione, uno dei bronzi repubblicani più finemente incisi fra quelli di modulo così piccolo: la testa di Giano è larga 5 mm, la delicata scritta CGIL non resisterebbe più di una settimana alla normale circolazione, il rovescio è ricco di dettagli. La moneta non può essere altro che un asse, i cui tipi erano ancora ben impressi nella coscienza romana sebbene ormai la tipologia Giano/prora non fosse più coniata da lungo tempo (le emissioni di Sesto Pompeo, RRC 478/1 e 479/1, sarebbero posteriori a questa).
    1 punto
  47. Qualche anno fa ho ricevuto come resto un 10 new sheqalim israeliano del 2013 al posto di un euro (circa € 2,50). l'ho trattenuta consapevolmente non per il valore in se, mi mancava!
    1 punto
  48. Chiunque alle prime armi sbaglia sempre tranquillo
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  49. Non tentare mai di tornare nei luoghi dell'infanzia. Sarai deluso. Perché durante l'infanzia sembra che l'erba sia più verde, il cielo più luminoso e gli alberi più grandi.
    1 punto
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