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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/26/23 in Risposte

  1. Ci troviamo costretti a intervenire nuovamente in questa discussione visto che i precedenti appelli, anche dell'Amministratore, non sembrano aver sortito effetto. Così, ho provveduto ad oscurare diversi messaggi in cui l'argomento della discussione era completamente dimenticato a favore di una serie di sproloqui conditi anche da attacchi personali. La posizione dello staff è ben sintetizzata in uno dei pochi post razionali di oggi: Ci auguriamo che possa essere così, evitandoci di dover prendere decisioni che comportino la chiusura della discussione, e non solo.
    5 punti
  2. Invece, lo è stata. Infatti il Sudtirolo era incluso nella Decima Regio dell'Italia romana. In seguito fece parte del Regno d'Italia sotto Ostrogoti e Longobardi e infine del Regno d'Italia Carolingio. Nel secolo XII divenne la Contea di Tirolo - Gorizia sotto Alberto I conte in Val Venosta. Nel 1274 la Contea si divise in Contea di Tirolo sotto Mainardo II e Contea di Gorizia sotto Alberto II. Rimase indipendente fino al 1363 quando su decisione di Margherita Maultasch si unì agli Asburgo. Scusate l'O.T. Arka Diligite iustitiam
    5 punti
  3. vi mostro questa monetine inserita da tempo in collezione.
    3 punti
  4. A mio avviso, questa è una discussione molto interessante. Affinché possa serenamente proseguire (e non essere chiusa), è bene evitare scontri personali. Commentiamo e ribattiamo solo alle idee ed alle affermazioni. A me personalmente piace leggere pensieri diversi dai miei
    3 punti
  5. Un tremisse di Romolo Augusto in Asta Artemide LX 28-29 ottobre 2023 lotto 644 per una base d'asta della modica cifra di 25.000 € Romulus Augustus (475-476 AD). AV Tremissis. Mediolanum mint. Obv. D N ROMVLVS AGVSTVS PF AVG (AV ligate). Pearl-diademed, draped and cuirassed bust right. Rev. Cross within wreath; COMOB in exergue. RIC X 3419; Lacam 37; Depeyrot 43/2 corr. (obv. legend); Toffanin 541/1; cf. Biaggi 2393; cf. Mazzini 10. AV. 1.47 g. 14.50 mm. RRR. Extremely rare. Superb coin, possibly the finest specimen offered in public sale. Sharply struck on regular flan, brilliant surfaces. Good EF. L'ultimo sovrano legittimo dell'Impero Romano d'Occidente fu Giulio Nepote, che rimase imperatore costituzionale in contumacia dalla sua base in Dalmazia. Tuttavia, tradizionalmente tale onore è stato erroneamente conferito a Romolo Augusto (a volte soprannominato Augustolo, "il piccolo imperatore"), il quale, dopo che Nepote fuggì dall'Italia, fu acclamato imperatore come figura di spicco dell'esercito di suo padre. Il suo regno durò solo dieci mesi prima che i germani agli ordini di Odovacar ritirassero il loro sostegno e deponessero sia il giovane imperatore che suo padre. I germani lasciarono vivere l'ex imperatore ragazzo e gli fornirono un'ampia pensione in modo che potesse andare in pensione anticipatamente in una tenuta sul Golfo di Napoli in Campania, dove si dice che abbia vissuto per almeno altri trent'anni.
    2 punti
  6. Ciao, oggi condivido con piacere il mio ultimo arrivo, un sesterzio dell'imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea dell'Equita' (Aequitas), moneta comune coniata a Roma nel 148-149 d.C. Il sesterzio mi permette di archiviare anche questo Augusto (una finestra aperta la lascio solo per un antoniniano di consacrazione fatto coniare da Traiano Decio 🙂) del quale sono giunte a noi un numero molto elevato di monete. Fu senza dubbio uno dei migliori regnanti che l'impero ebbe, infatti governò per più di vent'anni e grazie alle sue capacità politiche ed umane assicurò al popolo un lungo periodo di pace e prosperità. Proprio per queste sue virtù gli fu dato l'appellativo dì Pio. Per quanto riguarda l'Equita' sul rovescio della moneta (nella sua raffigurazione classica, stante con bilancia e cornucopia dell'abbondanza) rappresentava per I romani l'imparzialità e quindi la giustizia ed era punto di riferimento sia nei rapporti commerciali che nei contenziosi giuridici. Principio di equità e quindi di imparzialità (che non era una norma scritta) da tenere sempre presente anche oggi soprattutto da chi svolge funzioni di garante e di giudice (ma purtroppo per incompetenza, per malafede o peggio per accondiscendenza di parte e per mancanza di spina dorsale non è sempre così.....peccato....anzi vergogna....). Da esame diretto risulta coniato, ben centrato, con buon modulo e peso, metallo abbastanza integro (per una moneta che ha 2000 anni) ed ha evidentemente ottemperato alla sua funzione di moneta con usura da circolazione ben visibile. Su questo ho tutto da imparare ma sembra non essere stato ritoccato nelle legende e nelle figure, quindi nessuna manomissione da parte "dell'homo insapiens". Per me ottimo il ritratto di Antonino Pio (che è stato il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo 🙂). Posto per condivisione anche I miei denari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 33 mm. 26,20 g. RIC 855
    2 punti
  7. Cari Lamonetiani, il buon @viganò mi invita a postare le monete dell'Eritrea della mia collezioncina ritenendo ch'io abbia qualcosa di buono (bonta sua) fra le monete di Umberto. Condivido con voi il 1890 (in attesa di reperire le foto degli altri anni). I 50 Centesimi (o 1/10 di Tallero) furono coniati, rispettivamente 686.082 nel 1890 ed 1.113.918 nel 1891 (sempre con millesimo 1890) per un totale di 1.800.000 esemplari. Di questi, ne furono ritirati 1.732.991 pezzi per essere rifusi e trasformati (così come anche gli altri valori) in spezzati d'argento (Ag 835/1000) nazionali (Gigante). Contando anche i dispersi e quelli andati distrutti, ne rimangono a disposizione dei collezionisti 67.009.
    2 punti
  8. Complimenti Arka, per la verita' storica e l' onesta' intellettuale che rivela il suo pensiero. Dalle sue parole sempre traspare la vera cultura mitteleuropea.
    2 punti
  9. fatta periziare, confermato il qFDC. perfetto. mi ha consigliato un prezzo di 650€ come vendita tra privati.
    2 punti
  10. Risponderò qui solo ad @Arka per rispetto che ho nei suoi confronti. Quello che dici è vero, ma tu stai mettendo sullo stesso piano l'impero romano con l'Italia. Allora per fare l'Unità d'Italia avremmo dovuto conquistare e liberare mezza Europa e tutto il Mediterraneo ? Ad esempio anche l'Iraq faceva parte dell'impero sotto Traiano... L'idea e la consapevolezza politica dell'Italia arriva con la pace di Lodi ben successivamente al 1363. Quindi il Tirolo meridionale (lo dico all'italiana) politicamente e culturalmente non ha mai fatto parte dell'Italia, con buona pace di coloro che credono anche che VEIII è il migliore dei re possibili (parafrasando Leibniz). PS: al signore che subito mette le faccine (senza neppure riflettere un'istante) ricordo di seguire le lezioni di Barbero proprio sul tema...
    2 punti
  11. Salve ragazzi, oggi vi mostro un bel doppio fiorino di Vittoria datato 1887. Ho notato che il ritratto della sovrana è uguale alla moneta di un crown mostrato in altra discussione, solo che al posto del San Giorgio ci sono gli stemma dei 4 regni uniti. Anche questa è molto affascinante.
    2 punti
  12. Ciao è un quinario : https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G50/1 Moneta comune
    2 punti
  13. Si, salvo rari casi, gli importi delle spese di spedizione delle Zecche per chi acquista dall'estero sono diversi da quelle applicate agli acquirenti "interni". Molti francesi, nei forum, si erano lamentati delle spese di spedizione applicate dalla Zecca Italiana. La Zecca Finlandese applica oltre 50 euro di spese di spedizione, quella Lituana più di 40 e quelle francesi e spagnole oltre 30.
    2 punti
  14. Buongiorno alla sezione, Secondo me, e sottolineo secondo me, non basta guardare solo questo singolo caso per affermare che sia una A difettosa, ci sono diversi casi in cui la V ha il piedino "traumatizzato", più probabile che sia una V di diversa fattura, come per altro molte altre A sono di diverso font (piedini traumatizzati e non), io penso che in zecca avessero diversi punzoni delle singole lettere e le usassero random, senza una vera logica, nel caso della A senza piedino ad esempio è usata nelle 40 o 41 (vado a memoria)insieme alle A con tutti e due i piedini. Vista anche io su un mashop, conio diverso da quello in oggetto, ma la conservazione è così bassa che non permette di vedere se c sia anche li la stanghetta verticale oppure no,sembrerebbe di no. Nel caso della piastra in oggetto io penso sia una V con una specie di stanghetta in verticale. Alcuni esempi di vere V "traumatizzate". Un saluto. Raffaele.
    2 punti
  15. Per chi e' interessato alle Leggi e Disposizioni in tema monetario del Regno D'Italia vi posto : La Legge Fondamentale 24 Agosto 1862 , n.788 sull' unificazione del sistema monetario , pubblicata e messa in vigore nelle provincie Venete e di Mantova col R.D. 3 settembre 1868 , n.4573 , e nella provincia di Roma col R.D. 13 ottobre 1870 , n.5920 , art. 14 ; e R.D. 5 ottobre 1862 , n. 871 Con questa legge si procede ad un riordinamento monetario al fine di creare una moneta nazionale unica atta a rendere piu' facile il movimento della moneta stessa rendendo stabile il commercio ed impedendo eventuali speculazioni Inoltre in tal modo , dal punta di vista politico si cerca di unire le diverse parti di Italia creando una unica nazione tentando cosi' di dimenticare i governi passati La riforma monetaria ha inizio nel 1862 , come scrive il Carboneri , optando per il bimetallismo aureo che gia' era in vigore nel Piemonte e nel Ducato di Parma Tale sistema monetario era stato adottato dalla Francia nel 1803, Dal Belgio 1832 e nel dalla Svizzera nel 1850 Tuttavia , a causa delle variazioni prezzi dei metalli preziosi si era passati da un rapporto fisso oro argento di 1 a 15,50 ad uno reale di mercato di 1 a 15 Si dovette quindi intervenire con correttivi per impedire che la moneta in argento non avesse la peggio finendo al di fuori dell' Italia nei paesi dove era piu' apprezzata causando cosi' problemi alla circolazione interna Per evitare questo problema si decise di operare sul titolo delle monete in argento lasciando invariato il rapporto oro argento di 1 a 15,50 Pertanto le nuove monete emesse da 2 lire , 1 lira , da 50 e 20 centesimi vennero coniate con il titolo 835 millesimi, mentre gli scudi in argento e le monete in oro rimasero al titolo di 900 millesimi In tal modo il corso degli scudi era limitato e la loro coniazione riservata ai privati , inoltre il quantitativo delle divisionali veniva fissato a 150 milioni con apposita legge Sempre con la legge del 24 agosto 1862 si introducevano tre nuovi tagli : le 5 lire oro (moneta sospesa nel 1878) , il 20 centesimi in argento , e il 10 centesimi di bronzo * Note desunte dall' opera sulla Circolazione monetaria nei diversi Stati di Giovanni Carboneri * per il diametro delle monete indicate all' art. 1 della legge 24 agosto 1862 esiste un apposito regio decreto n.871 del 5 ottobre 1862 (anche questo posso renderlo disponibile alle persone interessate)
    1 punto
  16. Prima dell' estate ad un'asta acquistai molto materiale che accantonai non avendo il tempo di controllarlo approfonditamente. Durante questi giorni di pioggia ho ripreso in mano un po' dello stesso e curiosando ho trovato delle cose che non pensavo di avere acquistato. Sono venuti fuori due albumini che non avevo notato, sfogliandoli con curiosità ho notato che erano appartenuti ad un ragazzino inglese nel dopoguerra. Come incentivo alla conversazione se fa piacere di tanto in tanto posterò qualche pagina.
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  17. Una notizia che avrebbe fatto impazzire la mia "vecchia" prof di filologia micenea: Una nuova lingua indoeuropea è stata scoperta nell’antica capitale ittita Hattusa https://www.scienzenotizie.it/2023/09/22/una-nuova-lingua-indoeuropea-e-stata-scoperta-nellantica-capitale-ittita-hattusa-0273311?utm_source=pocket-newtab-it-it La Direzione provinciale della cultura e del turismo di Çorum ha annunciato in una dichiarazione scritta che durante gli scavi nel distretto di Boğazkale di Çorum, dove si trova Hattusa , la capitale degli Ittiti, è stata scoperta una nuova lingua indoeuropea. Gli Ittiti vivevano in Anatolia circa 3.500 anni fa. Hanno registrato trattati e decreti statali, preghiere, miti e rituali di incantesimi su tavolette di argilla. Sono stati trovati circa 30.000 manoscritti, scritti prevalentemente in lingua ittita, ma anche in misura minore in altre lingue come il luvio o il paleo. Ora ne è stata aggiunta una nuova a queste lingue. Gli Ittiti, una delle civiltà più misteriose e potenti della storia anatolica, l’impero crebbe con l’invenzione dell’alfabeto quando l’umanità passò dalla media alla tarda età del bronzo tra la fine del XIV e il XII secolo a.C. Sappiamo che erano una delle più grandi potenze militari del loro tempo: dopo tutto, si scontrarono con i grandi faraoni d’Egitto, come Ramesse il Grande, prima che il loro potere fosse finalmente messo sotto controllo dal primo potere mondiale. trattato di pace. E poi un giorno, intorno al 1.180 a.C., il loro potente impero si spezzò improvvisamente, frantumandosi in città-stato neo-ittite indipendenti, che lentamente e misteriosamente scomparvero dalla faccia della terra. Nella dichiarazione si afferma che negli studi archeologici condotti sotto la direzione del Prof. Dr. Andreas Schachner della filiale di Istanbul dell’Istituto Archeologico Germanico si continuano ad aggiungere nuovi reperti alle iscrizioni cuneiformi, e si osserva quanto segue: “La maggior parte dei testi sono stati scritti in ittita, la più antica lingua indoeuropea provata e la lingua dominante nella regione, ma durante gli scavi di quest’anno è stata riscontrata una sorpresa inaspettata. Un testo di lettura scritto in una lingua fino ad allora sconosciuta era nascosto all’interno di un testo rituale di culto scritto in ittita. L’epigrafista dello scavo è dell’Università di Würzburg, Germania Il Prof. Dr. Daniel Schwemer riferisce di aver identificato questa lingua come la lingua del paese di Kalašma, situato all’estremità nordoccidentale della regione centrale ittita, probabilmente nella moderna regione di Bolu o Gerede .” La scoperta di un’altra lingua negli archivi di Boğazköy-Hattusa non è del tutto inaspettata. Secondo il professor Schwemer, gli Ittiti avevano un interesse unico nel registrare i rituali in lingue straniere. I testi rituali scritti dagli scribi del re ittita riflettono varie tradizioni e ambienti linguistici anatolici, siriani e mesopotamici. Questi rituali offrono preziose prospettive sulla geografia linguistica poco conosciuta dell’Anatolia della tarda età del bronzo, dove non si parlava solo l’ittita. Infatti, i testi cuneiformi in Boğazköy-Hattusa contengono passaggi dal luvio e dal palaca, altre due lingue anatolico-indoeuropee strettamente imparentate con l’ittita, nonché dall’hattiano, una lingua che non è di origine indoeuropea. Ora a queste si può aggiungere la lingua Kalašma. Nella dichiarazione si sottolinea che il testo in lingua Kalašma, scritto in una lingua appena scoperta, è ancora in gran parte incomprensibile, e si fanno le seguenti affermazioni: “La collega di Schwemer, la prof.ssa Elisabeth Rieken, esperta di antiche lingue anatoliche, ha confermato che questa nuova lingua appartiene alla famiglia linguistica anatolica-indoeuropea. Secondo Rieken, nonostante la sua vicinanza geografica alla regione in cui si parla il palaico, questo testo è linguisticamente luvio”. Quanto strettamente la lingua Kalašma sia correlata ad altri dialetti luvi nell’Anatolia della tarda età del bronzo sarà oggetto di ulteriori ricerche. Gli studi interdisciplinari a Boğazköy-Hattusa sono stati condotti dall’Istituto Archeologico Tedesco (DAI), Fondazione Thyssen, “È realizzato come progetto finanziato dalla Fondazione GRH, dalla Fondazione Volkswagen e dal Ministero degli Affari Esteri italiano. Scienziati del DAI, Istanbul, Würzburg e dell’Università di Marburg stanno lavorando insieme alla documentazione e alla valutazione del testo”.
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  18. (ANSA) - ROMA, 26 SET - Forse una musa, forse una baccante o anche una ninfa: è avvolta nel mistero l'identità della statua di straordinaria bellezza rinvenuta nell'area archeologica di Tusculum, l'antica città latina che la leggenda vuole fondata dal figlio di Ulisse e della Maga Circe. Qui, a pochi chilometri da Roma, nel cuore antico dei Castelli Romani, è stata infatti rinvenuta questa statua di epoca romana dalle fattezze raffinatissime che ha delle possibili "sorelle": tra loro l'Afrodite di Epidauro, esposta al museo nazionale di Atene. La bellissima donna in marmo pario è stata ritrovata questa estate durante gli scavi nell'area delle Terme adrianee dell'antica città: è a figura intera, a grandezza naturale, realizzata a tutto tondo, di lei sono andate perse la testa e parte degli arti superiori. Ma quello che resta è sbalorditivo per la finezza della fattura delle vesti e del seno che vi traspare dal tessuto bagnato, dei drappeggi, della fine abbottonatura sotto il chitone, della fattura della nebride, la pelle del cerbiatto che veniva indossata dai seguaci del culto dionisiaco. La campagna di scavo da cui è emerso il reperto è stata condotta nell'ambito del progetto Tuscolo Eterna Bellezz@, nato in seguito alle ricerche archeologiche avviate dalla Scuola spagnola di Storia e Archeologia di Roma (EEHAR-CSIC) che hanno consentito di riportare alla luce i resti monumentali di un complesso termale di epoca adrianea. Venerdì 29 e sabato 30 settembre, grazie alla collaborazione on l'Associazione Frascati Scienza, la statua sarà per la prima volta esposta al pubblico alle Scuderie Aldobrandini di Frascati in occasione della Notte europea dei ricercatori. Successivamente sarà visibile anche nella fase de restauro che verrà condotto nel museo in una modalità visibile al pubblico. (ANSA). https://www.msn.com/it-it/lifestyle/notizie/l-enigma-di-tusculum-riaffiora-una-statua-di-rara-bellezza/ar-AA1hhrWb?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=a1f4640535ac43f2854e797aa7f50835&ei=37
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  19. Elena Chiara Maria Antonia Carrara Spinelli (Bergamo, 13 marzo 1814 – Milano, 13 luglio 1886[1]) è stata una patriota e mecenate italiana, meglio nota come Clara, Chiara o Chiarina Maffei, dal cognome del marito, il nobile Andrea Maffei. Francesco Hayez, Ritratto di Clara Maffei
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  20. DE GREGE EPICURI Ritratto bellissimo. Brutta la ricostruzine "americana" a colori, che mi ricorda Quo Vadis, Fabiola e anche Il Gladiatore.
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  21. È proprio sicuro che non sia piombo?
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  22. Assimilazione. Anche io formalmente sono di etnia tedesca, formalmente dovrei essere cattolico. Perché i miei antenati vennero in Russia nel XVII secolo come cattolici. Ma nel giro di 300 anni, alla radice tedesca ghiottone furono aggiunti il suffisso russo EK e la desinenza IN. E invece di cattolici sono diventati ortodossi, uno è diventato addirittura vescovo. Le persone non sono dinosauri, sono in grado di adattarsi e sopravvivere in qualsiasi clima))
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  23. Buonasera a tutti, domenica ho trovato e acquistato questo 10 tornesi di Francesco II a prezzo modico,non lo avevo in collezione così ne ho approfittato. Controllando il catalogo gigante ho visto che per la zecca di roma la moneta risulta rara. Ora dalle indicazioni del catalogo non riesco a capire cosa intenda per rigatura obliqua nel contorno,non avendo altri 10 tornesi di francesco ii non posso confrontarle; anche controllando il vostro catalogo non sono riuscito a capire la differenza tra i due contorni. Qualcuno sarebbe così gentile da farmi capire la differnza tra i due tipi di contorni e indicarmi di che zecca è la moneta in mio possesso? Inoltre che conservazione gli attribuireste? secondo me è un bel BB , si vedono molti graffietti da circolazione,ma non vedo molta usura. Dati ponderali corretti,non metto in dubbio l'autenticità. grazie a tutti!
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  24. A proposito degli amorevoli e fedelissimi alleati austriaci, vorrei ricordare la figura di Franz Conrad von Hötzendorf, capo di stato maggiore dell'esercito austro-ungarico nonché uno degli uomini più influenti dell'epoca. Riporto dei virgolettati da Wikipedia, cosicché non mi si possa accusare di eventuali manipolazioni: "Noto per la sanguinosa repressione negli scioperi triestini del 1902 e per la forte ostilità nei confronti degli italiani, che considerava la causa della decadenza dell'Impero austro-ungarico [...] von Hötzendorf divenne promotore di varie riforme all'interno dell'esercito, nell'ottica del suo ammodernamento e di un'ulteriore sviluppo del potenziale bellico dell'impero. Consapevole della difficile situazione politica e strategica dell'impero, tentò di evitare al suo Paese una guerra su più fronti, pianificando delle offensive preventive: già nel 1908 propose all'imperatore Francesco Giuseppe di assalire l'Italia - alla quale l'Impero austro-ungarico era legato sin dal 1882 dalla Triplice alleanza - mentre buona parte dell'esercito italiano era impegnato a prestare soccorso ai terremotati calabresi e siciliani durante il terremoto di Messina e Reggio Calabria. Nel 1911 ripropose una guerra preventiva contro l'Italia, impegnata in Libia, e in seguito contro la Serbia. Secondo lo storico Hew Strachan: «Hötzendorf propose una guerra preventiva contro la Serbia nel 1906, e lo ha fatto di nuovo nel 1908-9, nel 1912-13, nel mese di ottobre 1913 e maggio 1914: tra il 1º gennaio 1913 e il 1º gennaio 1914, propose quindi il conflitto contro la Serbia ben cinque volte». Tuttavia, l'imperatore Francesco Giuseppe ed il ministro degli esteri von Aehrenthal si opposero sempre a tali disegni". https://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Conrad_von_Hötzendorf Perciò, siamo seri: l'alleanza tra Italia ed Austria-Ungheria stava scomoda ad entrambe le nazioni. L'unica ragione per cui è nata la Triplice Alleanza è perché sia l'Italia che l'Austria ambivano ad essere alleate con la Germania, che ai primi del '900 si giocava con la Gran Bretagna il primato per essere la principale potenza europea. Sia l'Italia che l'impero austro-ungarico mal sopportavano questa loro alleanza. Da un lato, l'Italia sognava di recuperare le ultime terre irredente (Trento, Trieste, Istria e Dalmazia), mentre dall'altro gli austriaci non desideravano altro che colpire l'Italia per vendicarsi delle sconfitte subite nell'arco delle guerre d'indipendenza. Magari lo farò. Ma, intanto, rispondi nel merito, portando elementi che smentiscano quanto ho scritto. Altrimenti anche Barbero e Wikipedia sono più che sufficienti. EDITATO DA CdC Questo intervento non aggiunge nulla alla discussione in essere. Chiedo pertanto al @CdC di cancellarlo. (FATTO)
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  25. Il mocenigo di @Oppiano provienente dalla collezione Marquis Alb. Von Hoenkubin é il lotto n. 1497 del catalogo Lanz 23. Arka Diligite iustitiam
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  26. quoto. Secondo me le spese di Spedizione+Assicurazione € 12 e € 13 non sono "elevate",inoltre bisogna anche tener presente il costo dell'imballo(esempio:busta,chiusura,bustine che contengono monete)tempo per l'imballo e la spedizione(c'è chi si reca in posta per le Raccomandate e,forse,non usufruisce di un servizio di ritiro a domicilio). Come ha scritto miroita, sapendo l'importo della spedizione, puoi regolarti sull'aggiudicarti o meno uno o più lotti.Se piace un lotto o se ci si accorge che è un lotto raro e costa poco ,non si da peso alle spese di spedizione ("dove c'è gusto non c'è perdenza"). Salutoni odjob
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  27. In teoria V.E. III dal 1915 poteva essere considerato tecnicamente non più come sovrano legittimo ma come tiranno ed usurpatore, dal momento che aveva infranto la costituzione. Quindi da quel momento in poi non lo si dovrebbe neppure considerare come il re ma come un dittatore!
    1 punto
  28. Nei miei precedenti interventi avevo sottolineato la questione scabrosa e ingombrante del tradimento. Ecco un estratto in merito: CHE COSA AVREMMO DOVUTO FARE L’8 SETTEMBRE 8/12/1998 L’armistizio del 1943 ha dimostrato l’inaffidabilità dell’Italia. Di questo giudizio morale paghiamo ancora le conseguenze. L’alternativa era di ‘perdere bene’, lasciando il Sud agli anglo-americani e creando un regno del Nord con capitale Torino. di Gino BIRINDELLI Pubblicato in: LA RUSSIA A PEZZI - n°4 - 1998 L’8 SETTEMBRE 1943 L’ITALIA NON HA perso l’onore militare, come si tende a far credere. Ha perso l’onore politico. Se ancora oggi soffriamo di una crisi di credibilità internazionale è perché per due volte in un quarto di secolo, nella prima come nella seconda guerra mondiale, abbiamo abbandonato l’alleato liberamente scelto. Non per colpa o per decisione delle forze armate, che furono mandate a morire in una guerra sbagliata nei tempi e nei modi, ma per l’incapacità e per la mancanza di cultura militare della nostra classe dirigente. Se ancora oggi l’Italia è considerata politicamente inaffidabile, la causa sta nel tradimento dell’8 settembre. Vorrei qui esporre sinteticamente la mia tesi: l’armistizio di Cassibile era evitabile. L’alternativa sarebbe stata di spostare la capitale a Torino, di costituire un regno del Nord. Attestandoci subito sulla Linea gotica, avremmo continuato una guerra comunque persa ma che si poteva ancora «perdere bene». Avremmo fatto la fine della Germania e del Giappone, che, vista nel lungo periodo, non è stata certo una brutta fine. https://www.limesonline.com/cartaceo/che-cosa-avremmo-dovuto-fare-l8-settembre Non è tanto la questione sul che cosa si sarebbe dovuto fare, per me, ma piuttosto cosa prima di sarebbe dovuto evitare. Comunque sia il mito sulla nostra affidabilità politica nasce proprio per le scelte di un sovrano poco oculato (tradotto in parole semplici: incompetente lui assieme ai suoi consiglieri).
    1 punto
  29. La riforma è stata attuata dal ministro delle finanze, conte Kankrin. E ha equiparato tutti i soldi a un rublo d'argento. La moneta dice: kopecks d'argento. Ciò significa che queste nuove monete equivalgono all’argento e valgono più delle monete di rame.
    1 punto
  30. Ma dopo il grande sconforto ci ha pensato un Grande Amico a tirarmi su il morale,donandomi la mia prima pubblica ICA...
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  31. Sfortunatamente non so più come interpretare le iscrizioni in antico slavo. Nella mia famiglia, l'ultima persona che lo lesse fu mia nonna, nata nel 1914. C'è molta complessità in questo. Contavano il calendario non dalla nascita di Cristo, ma dalla creazione del mondo. Di conseguenza, l'anno 1700 di questa moneta per loro era 7208.
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  32. 1 punto
  33. Dato che la cosa sembra decisamente importante e stanti i passi già fatti recentemente in sede di parere dell'Ufficio Legale Beni Culturali, ho pensato bene di mettere in allegato il testo attuale allo studio della commissione del Senato. Buona lettura! Un cordiale saluto, Enrico _ddl 762__1_427156_vers2.pdf
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  34. Sui primi mocenighi la croce è sottile, ma sono quasi sempre presenti i globetti alle estremità. La croce dell'esemplare di Lorenzo Priuli, moneta bella e rara, è una croce patente con estremità a coda di rondine. Qui posto altre tre croci tutte diverse. Come si può vedere nel terzo esemplare di Gritti c'è una croce simile a quella del Priuli, senza i globetti. Credo che la scelta della croce dipendesse dalla volontà e bravura dell'incisore. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  35. testo sulla moneta? metà metà Anno in lettere nell'antico slavo ecclesiastico. Lasciatemi spiegare. il nome della moneta P-O-L-U-SH-K-A significa metà Metà e metà)) Nell'antico slavo ecclesiastico l'anno veniva scritto in lettere, qui l'anno è il 1700.
    1 punto
  36. Domenica scorsa al mercatino un paio di monete che mi mancavano. Niente di particolare ma a 1€ era un peccato non prenderle. 1. one penny di Giorgio VI del 1944 2. one farthing di Giorgio V del 1927
    1 punto
  37. qualcuna delle mie donne... 😊
    1 punto
  38. 1- Si apre una discussione nuova; 2- si mettono i dati e foto; 3- si scrive in modo colloquiale utilizzando le forme di cortesia (saluto, grazie, per favore...) Bisognerebbe capire che quando si chiede qualcosa si dovrebbe utilizzare sempre una certa forma, come nella vita reale non ci avviciniamo a qualcuno senza salutarlo pretendendo aiuto. Apri una nuova discussione con i suggerimenti dati e vedrai che un aiuto non ti sarà negato.
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Secondo me, in quel momento storico mancanza in Italia un grande statista e diplomatico che potesse far valere le ragioni italiane al tavolo delle trattative. Spesso si tende a far ricadere i meriti o le colpe sui sovrani ma è compito dei politici muoversi in questi scenari con abilità e scaltrezza. In altre parole, mancava una figura del calibro di Cavour, Metternich, Bismarck o Talleyrand.
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  41. Accanto alla Ceres troviamo questo 1,35 azzurro, emissione del 1946 per il centenario del primo servizio postale Ostenda Dover, raffigurante la nave postale Principe Baldovino.
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  42. Prima o poi dovranno decidersi su cosa fare, perchè tutti i progetti di rafforzamento dell'unità europea (per quanto in questo periodo sia più facile a dirsi che a farsi) passano anche attraverso una distinzione più marcata fra chi adotta l'euro e chi non lo adotta. Chi non fa ancora parte dell'unione monetaria per decisione politica sarà inevitabilmente lasciato indietro: non possiamo star fermi ad oltranza ad aspettare gli eterni indecisi.
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  43. Permettetemi un paio di riflessioni in ordine sparso anche a conferma di quanto scritto dal CDC. Lasciare aperta una discussione del genere non è stata una svista del CDC. Perché? perché ogni tanto ci proviamo... Perché sarebbe bellissimo poter discutere anche di argomenti complessi. Eh si, tenere la politica fuori da un forum come il nostro è stata una scelta sofferta, in effetti è un limite pesante. È un limite perché la numismatica è intrinsecamente legata alla storia e alla politica. Le monete sono testimoni tangibili dei momenti cruciali della nostra storia, incise con simboli, volti e eventi che riflettono l'evoluzione delle civiltà e delle società. Ogni moneta rappresenta un capitolo nella cronologia delle nazioni, incanalando le aspirazioni e le sfide dei governi e dei popoli che le hanno coniate. Attraverso le monete, si possono studiare le trasformazioni delle economie, le dinamiche sociali e le lotte politiche nel corso dei secoli. La numismatica non è solo un'appassionante ricerca di oggetti da collezione, ma anche un viaggio affascinante attraverso le epoche e le vicissitudini dell'umanità, in cui la storia e la politica si fondono in un'unica narrazione intricata. Detto questo, va bene il tentativo ma questo non significa che in questo topic è concesso tutto. Rimane prioritario per chi scrive e per tutto lo staff mantenere l'ordine e il civile rispetto degli utenti. Rispondere a un pensiero che non condividiamo senza litigare, senza replicare con rabbia e senza cercare necessariamente di convincere l'interlocutore richiede una comunicazione empatica e rispettosa. Qualche consiglio: Leggere attentamente: Prima di rispondere, leggere con attenzione ciò che l'altra persona sta comunicando. Cerca di capire il loro punto di vista e le ragioni che lo sostengono. Rimanere calmi: Mantenere la calma è essenziale per una discussione costruttiva. Bisogna gestire eventuali emozioni negative come la rabbia e la frustrazione o meglio astenersi dall'intervenire. Evitare l'aggressività: Evitate di usare un linguaggio accusatorio o offensivo. Evitate espressioni come "hai torto" o "non capisci nulla". Invece, esprimete il vostro punto di vista in modo gentile e rispettoso. Usare l'empatia: Anche se ci troviamo davanti a concetti per noi assurdi cerca di capire il punto di vista dell'altra persona. Poni domande aperte per approfondire la loro prospettiva e mostrare interesse genuino. Trovare punti in comune: Cerca di individuare punti di convergenza o similitudini tra le vostre opinioni. Questo può aiutare a stabilire una base comune per la discussione. Accettare le differenze: Tenete sempre ben presente che è normale avere opinioni diverse e che non è sempre necessario convincere gli altri a cambiare idea. Le persone hanno esperienze e storie diverse che influenzano opinioni. Esprimere il proprio punto di vista in modo chiaro ma gentile: Quando è il momento di condividere il tuo punto di vista, fallo in modo chiaro ma rispettoso. Usa dichiarazioni "Io" per evitare di fare sembrare le tue opinioni come verità assolute. Ad esempio, puoi dire: "Io vedo la situazione in modo diverso perché..." invece di "Tu sbagli perché...". Sapere quando chiudere la discussione: In alcune situazioni, potrebbe non essere possibile raggiungere un accordo o cambiare l'opinione dell'altra persona. In questi casi, è meglio concordare di dissentire e chiudere la discussione in modo pacifico. Rispettare l'autonomia dell'altra persona: Alla fine, è importante rispettare il diritto dell'altra persona di avere le proprie opinioni e convinzioni, anche se non le condividi. Non è sempre necessario cambiare il loro punto di vista per mantenere una relazione positiva e rispettosa. I botta e risposta infiniti tra due persone sono noiosi e spesso sono la causa principale della perdita di interesse di tutti gli altri. Prima di rispondere 10 volte meglio aspettare anche interventi di altre persone. Questo è un piccolo vademecum su come dovrebbe essere portata avanti una discussione complessa come questa. Inutile dire che di questi 10 punti non vi è che qualche sparuta traccia in questo topic. Peccato... Avrei cose da dire anche nel merito delle argomentazioni presenti in questa discussione e magari darò il mio contributo alla discussione solo se la conversazione diventerà più civile e rispettosa. (non voglio offrire lo spunto per andare fuori tema, non c'è bisogno di rispondere a questo mio messaggio) Quindi Vittorio Emanuele III...
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  44. Non ho mai fatto i conti quando ero collezionista. Ora da commerciante sono obbligato a farli. Alla fine però, da collezionista mi divertivo molto, ma molto di più. Arka Diligite iustitiam
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  45. 1 punto
  46. Il ministro delle finanze Adrian Câciu ha dichiarato che l'orizzonte per l'ingresso della Romania nell'eurozona rimane il 2029 ma che l'attuale governo vorrebbe anticipare al 2026, e per farlo dovrebbero essere usate anche le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rumeno. Ma il consigliere del governatore della Banca Nazionale di Romania, Adrian Vasilescu, ha dichiarato che con un anticipo simile lo sforzo economico per la convergenza sarebbe troppo grande.
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  47. Sarebbe utile che sui cataloghi venisse fotografato oltre a diritto e rovescio della moneta, anche il bordo.
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  48. Ciao? Io noto ad occhio che le teste messe a paragone ,sono sensibilmente diverse,ma quello che è lampante è che il pizzo del Re non è equidistante dalla "V",come anche collo e firma. Da questo ho avuto subito la tua impressione? Saluti
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