Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/27/23 in Risposte
-
Cari Lamonetiani, sono particolarmente orgoglioso di condividere con voi questo Tallero. L'avevo già, ma non ho potuto resistere davanti a questo 1891: un'occasione che si presenta raramente e così... l'ho preso ed ho ceduto il vecchio q.SPL che avevo (moneta peraltro dignitosissima con usura uniforme).3 punti
-
Scoperto in Puglia un tempio messapico dedicato al culto delle acque. Portati alla luce offerte, decorazioni e una brocca per i riti La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi e Lecce ha annunciato, poco fa, nuovi e importanti ritrovamenti archeologici negli scavi dell’abitato messapico in località Palombara, a Muro Leccese, nell’omonima provincia pugliese Muro Leccese è una delle più grandi città messapiche. I Messapi erano una tribù iapigia – proveniente dai territori d’oltremare corrispondenti alla parte occidentale della penisola balcanica – che nell’antichità classica occupava il territorio corrispondente all’attuale Salento. Le altre due tribù Iapigie, i Peucezi e i Dauni, erano stanziate rispettivamente nel centro e nel nord della Puglia. Le tre tribù erano linguisticamente correlate da un comune idioma, il messapico, ma iniziarono a differire considerevolmente tra di loro sul piano culturale a seguito delle diverse influenze e stratificazioni etniche che si sovrapposero nella regione a partire dal settimo secolo a.C. Gli scavi sono svolti grazie alla collaborazione tra Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi e Lecce e Dipartimento di Beni Culturali dell’ Università del Salento, sotto la direzione scientifica del prof. Francesco Meo. Le ricerche si sono concentrate in un’area che già nel 2020 era stata oggetto di uno scavo di archeologia preventiva eseguito dalla Soprintendenza. “I recenti rinvenimenti” dichiara il Soprintendente arch. Francesca Riccio “confermano la straordinaria rilevanza dell’area archeologica di località Palombara e il potenziale dell’intero territorio di Muro Leccese che, grazie all’azione sinergica di Soprintendenza, Università del Salento, Comune e istituti di ricerca italiani e stranieri, fin dagli anni ’90 del secolo scorso è stato teatro di importanti interventi di tutela e di valorizzazione del ricchissimo patrimonio culturale”. Le precedenti indagini avevano messo in luce alcuni ambienti, in uno dei quali era stato rinvenuto un tesoretto di sedici monete in argento di età classica (metà V-metà IV secolo a.C.), uno dei periodi meno conosciuti in tutta la Messapia. Nell’area di indagine erano inoltre emerse due lastre con decorazioni a rilievo che, trovandosi al limite dell’area di scavo, richiedevano ulteriori approfondimenti. Le ricerche dell’Università del Salento, iniziate lo scorso luglio grazie anche alla disponibilità del proprietario del terreno, Giovanni Botrugno, che ha consentito l’ampliamento dello scavo, stanno mettendo in luce un’area straordinaria, nella quale è emersa una stanza pavimentata con cinque lastre di enormi dimensioni con decorazioni geometriche a rilievo, probabilmente pertinenti ad un recinto rituale, che non trova immediati confronti negli altri siti messapici indagati. “Dagli scavi provengono inoltre tre altarini in pietra, alcuni elementi architettonici che potrebbero appartenere all’elevato della struttura e tre dischi fittili decorati che dovevano essere appesi alle pareti di questo ambiente, nel quale dovevano svolgersi verosimilmente delle pratiche di culto. – dice la Soprintendenza – I blocchi erano stati gettati in un pozzo, molto probabilmente nel momento in cui i Romani hanno distrutto la città nel corso del III secolo a.C. La cavità sta restituendo anche altre tracce legate al recinto sacro, tra le quali dei louteria, ovvero dei bacini lustrali riccamente decorati nei quali era contenuta l’acqua utilizzata durante i rituali, uno dei quali presenta un’iscrizione. Accanto al pozzo è stata anche rinvenuta una oinochoe (brocca) in bronzo ancora perfettamente integra in buono stato di conservazione, databile al V secolo a.C.” I reperti rinvenuti nella campagna di scavo saranno oggetto nei prossimi mesi di ulteriori studi da parte dell’equipe guidata dal prof. Meo e porteranno auspicabilmente all’acquisizione di nuove importanti informazioni, essenziali per ricostruire le pratiche comunitarie e di culto degli antichi abitanti della Puglia meridionale. Lo scavo, ancora in corso, terminerà alla fine di settembre e potrà riservare ulteriori sorprese, restituendoci dati utili ad arricchire il quadro delle conoscenze sulla Muro Leccese messapica e sulla Messapia tutta. https://www.stilearte.it/trovato-in-puglia-un-tempio-messapico-dedicato-al-culto-delle-acque-offerte-e-oggetti-per-i-riti/3 punti
-
inflazione tedesca no, lì il valore lo scrivevano in lettere! ================== Scherzi a parte, volevo solo postare la mia monetina di sopra, piccola, ossidata, ma mia Tra parentesi poi: quelle della FAO tipo questa devono essere le monete commemorative più diffuse a livello mondiale! I loro lobbisti devono fare un lavoro fantastico!3 punti
-
Tattoo monetali? Eccone uno, e non è l'unico che ho addosso , naturalmente non è il caso che faccia vedere di più , però posso dire che il primo che ho fatto se non ricordo male è del 1991 o giù di lì e non ha niente a che vedere con fenomeni imitativi. Piuttosto la moneta è imitativa 😂3 punti
-
A proposito di punzoni... Due diversi con un particolare comune, oppure uno solo e usato per due lettere diverse? Un saluto a tutti. Raffaele.3 punti
-
Ciao, oggi condivido con piacere il mio ultimo arrivo, un sesterzio dell'imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea dell'Equita' (Aequitas), moneta comune coniata a Roma nel 148-149 d.C. Il sesterzio mi permette di archiviare anche questo Augusto (una finestra aperta la lascio solo per un antoniniano di consacrazione fatto coniare da Traiano Decio 🙂) del quale sono giunte a noi un numero molto elevato di monete. Fu senza dubbio uno dei migliori regnanti che l'impero ebbe, infatti governò per più di vent'anni e grazie alle sue capacità politiche ed umane assicurò al popolo un lungo periodo di pace e prosperità. Proprio per queste sue virtù gli fu dato l'appellativo dì Pio. Per quanto riguarda l'Equita' sul rovescio della moneta (nella sua raffigurazione classica, stante con bilancia e cornucopia dell'abbondanza) rappresentava per I romani l'imparzialità e quindi la giustizia ed era punto di riferimento sia nei rapporti commerciali che nei contenziosi giuridici. Principio di equità e quindi di imparzialità (che non era una norma scritta) da tenere sempre presente anche oggi soprattutto da chi svolge funzioni di garante e di giudice (ma purtroppo per incompetenza, per malafede o peggio per accondiscendenza di parte e per mancanza di spina dorsale non è sempre così.....peccato....anzi vergogna....). Da esame diretto risulta coniato, ben centrato, con buon modulo e peso, metallo abbastanza integro (per una moneta che ha 2000 anni) ed ha evidentemente ottemperato alla sua funzione di moneta con usura da circolazione ben visibile. Su questo ho tutto da imparare ma sembra non essere stato ritoccato nelle legende e nelle figure, quindi nessuna manomissione da parte "dell'homo insapiens". Per me ottimo il ritratto di Antonino Pio (che è stato il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo 🙂). Posto per condivisione anche I miei denari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 33 mm. 26,20 g. RIC 8552 punti
-
Salve a tutti, vi presento l’ultimo lavoro della Edizioni D’Andrea, The Diobols of Tarentum in the National Archaeological Museum of Naples . L’opera, a firma di Alberto D’Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Sarcinelli ed Enrico Vonghia, chiude il quadro dei dioboli conservati presso i poli museali, illustrando oltre 160 monete, provenienti dal celebre museo partenopeo. Gli esemplari erano noti solo attraverso le descrizioni del Fiorelli, ovvero il Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Collezione Santangelo – Monete Greche (del 1866) e il Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Medagliere – I. Monete Greche (1870 ); qui vengono per la prima volta riportate le foto a colori in alta definizione. Inoltre vengono espunte dal novero delle emissioni tarantine alcuni esemplari che gli studi affrontati dagli autori hanno invece inquadrato come imitative apule, o di Eraclea o Pandosia. Introduzione di Floriana Miele, comitato scientifico: Francesco D’Andria (Accademia dei Lincei), Eva Degl’Innocenti (Direttrice Musei Civici Bologna), Diego Elia (Università di Torino), Giovanni Gorini (Università di Padova), Valeria Meirano (Università di Torino), Adriana Travaglini (Università del Salento) e Rosa Vitale (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”). 124 pagine, prezzo di copertina € 50,00. https://www.edizionidandrea.com/2 punti
-
Buongiorno, non so se possa essere utile (in caso contrario mi scuso già in anticipo), ma allego due fonti in cui viene citato Caius Maianus, entrambe trovate tramite ricerca su Google books. Il primo documento è parte del volume "Lexicon vniversae rei nvmariae vetervm et praecipve graecorvm ac romanorvm cvm observationibvs antiquariis, geographicis, chronologicis, historicis, criticis et passim cvm explicatione monogrammatvm" di Johann Christoph Rasche (1787). Il secondo estratto fa parte della Rivista di numismatica e scienze affini, volumi 59-62, 1957, in cui si menziona un asse a nome di Caius Maianus. Riccardo2 punti
-
L'Egitto e la Siria storicamente si fusero in una unica entità politica la Repubblica Araba unita dal 1958 al 1961 ma i due paesi mantennero lo stesso nome e la stessa bandiera fino al 1971. Quindi per questo la confusione viene così facile 🤔2 punti
-
Sempre ASTA ACM 30, lotto 222, uno dei lotti multipli per intenderci, è presente questo tornese 1642, dovrebbe essere R4 per il Magliocca, al rovescio è evidente il 2 in alto a destra e al dritto si intravede l'8 della data 1638. Questo lo so, perchè l'ho preso io 😅 A proposito di giocare di anticipo 😝 https://www.acm-auctions.com/it/lot/20964/lotti-e-confezioni-zecche-italiane-napoli-/2 punti
-
Dato che il valore del nummus, o meglio dell'AE4, è uno dei "grandi temi" di qualsiasi forum, e ovviamente di lamoneta, e grazie alla disponibilità del grande Alberto D'Andrea, ho potuto rendere disponibile a tutti qualche mia riflessione sull'argomento, uscita solo 12 mesi fa. (è presente in inglese ma anche in italiano nel medesimo file) spero sia una piacevole lettura... ovviamente sono aperto a qualsiasi critica costruttiva e costruita su argomentazioni che possano aprire a considerazioni differenti dalle mie saluti Alain https://www.academia.edu/94400559/Gennari_Alain_The_value_of_the_Æ4_and_the_reforms_of_Anastasius_I_Il_valore_dell_Æ4_e_le_riforme_di_Anastasio_I1 punto
-
Non conosco la monetazione magno greca, mi sono limitato ad una ricerca avendo libri che trattano questa monetazione. Allego anche la scheda del Campana del Corpus Nummorum Antiquae Italiae, da cui sono mostrate due varianti (per rispondera anche ad @ARES III).1 punto
-
Devo essere una brutta persona perché a me al massimo regalano bronzetti consumati. Essendo divorato dall’invidia, mi sfogo esprimendo i miei dubbi sull’autenticità.1 punto
-
Azzarderei Enrico VI a nome di Federico II zecca di Messina Spahr 32. Ma spero che intervengano gli esperti. Buona serata Fabio1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Magnifico l'esemplare, rende giustizia ad una delle più belle monete del Regno. Complimenti!1 punto
-
Ottima iniziativa. Io ci sarò per la prima volta. Spero di trovare anche qualche libro.1 punto -
ciao È questione di convenzione. Questa monetazione non è molto estesa. Nel mio catalogo ho inserito 247 esemplari e ho ancora materiale per circa altri 100 esemplari da mettere nel catalogo. con un corpus tra 350 e 400 esemplari gli indici di rarità non possono seguire i principi usati per monetazioni più estese come gli scudi del regno. io tenderei a questa scala: 1 = unico 2-5 = R5 6-10 = R4 11-15 = R3 16-20 = R2 21-25 = R tutte le altre NC io tenderei ad attribuire la rarità sulla base di tutti gli esemplari conosciuti, compresi quelli nei musei, ma è una questione opinabile e convenzionale.1 punto
-
Gianfranco, posto la moneta perchè scaricando il tuo allegato non si vede immagine della moneta.1 punto
-
Sei sicuro che non sia un falso...sai ne girano molti tra le imitative padane ... Devo ammettere la figura è anche molto gradevole, però il colore azzurro non lo avrei messo perché oscura i lineamenti del leone. PS: però non lo hai classificato ne con il Pautasso ne con l'Arslan e questo non me lo aspettavo da te...1 punto
-
11 esemplari reperibili a mio avviso siamo su un R4.... almeno. Complimenti1 punto
-
Ma figurati. Nel frattempo, ho trovato. Lotto 563 Asta Nac 130 "Importante Serie di Monete e Medaglie di Zecche Italiane ed Estere" 02/12/2021: Napoli. Carlo d’Asburgo re di Spagna, delle due Sicilie etc. 1516-1554, V come imperatore del S.R.I. dal 1519 Scudo, AV 3,38 g. CAROLVS V RO IMP Testa laureata a d.; dietro, IBR (Giovan Battista Ravaschieri m.d.z., 1548-1567). Rv. R ARAGO - VTRIVS Stemma coronato, caricato su aquila bicipite coronata . Pannuti-Riccio 9a. MIR 131/1. Friedberg 834. Raro. Lieve debolezza di conio, altrimenti migliore di Spl https://nac.bidinside.com/it/auc/6/asta-130/1/?f_display=1&f_order_by=ABS(lotTitle)&f_order_dir=ASC&f_search_string=&f_search_lot=563&f_rec_page=301 punto
-
Gran bel sesterzio, il ritratto è favoloso, molto bella anche la sfilata di denari 😃1 punto
-
1 punto
-
Bella cartolina (animata) da Melfi ??.??.14 per Sava (Taranto). Affrancata con 5c Leoni, in perfetta tariffa con cinque parole di convenevoli. Annulli in blu per Verificato per Censura. Il piccolo rettangolino Taranto 10 è l'identificativo dell'ufficio o del censore. Mentre invece ''l'incantevole'' cuore in nero con il numero 9 all'interno accanto al francobollo è l'identificativo del portalettere o del quartiere postale. Piena di timbri .. come dovrebbe essere la storia postale.1 punto
-
...bravo, veramente ben fatte tanto che non credo siano state ritirate per questo motivo1 punto
-
questa non la ritirano?? mi vengono dubbi sui motivi per cui hanno ritirato tutte queste monete. come fake alcuni sono veri copolavori1 punto
-
Ero davvero curioso di vedere il tuo Tallero Eritrea @El Chupacabra e le aspettative sono state più che soddisfatte. Anch’io sto cercando un bel 5 lire del 1891. Nonostante collezioni tutt’altro, ho un conto in sospeso con questa moneta: il mio bisnonno aveva una riproduzione da bancarella e, di conseguenza, vorrei acquistarne una autentica, possibilmente in alta conservazione ma senza dover cedere un rene per comprarla 😅 Ad ogni modo, complimenti sinceri per questa magnifica moneta! 👍1 punto
-
Oltre alla Farmacia alla Gatta di Venezia, al Ponte dell’Aceto, ne esiste una con lo stesso nome a Castelfranco Veneto (TV). Oggi questa farmacia presente dalla fine del Settecento si trova in Piazza Giorgione 14, ma la dislocazione non era quella attuale in quanto si trovava al piano terra del Palazzo all´incrocio di Corso XXIX aprile. Si narra che, condizioni atmosferiche permettendo, alle ore 17:22 del 14 febbraio un raggio di sole entri dalla porta ad ovest del castello medievale ed esca dalla porta ad est; tale raggio andava ad illuminare la gatta di legno, emblema della Farmacia. Ancora oggi all´interno della farmacia si conserva la gatta di legno. apollonia1 punto
-
1 punto
-
altro lotto ritirato: lotto 200 ‡ Thrace, Abdera, stater, c. 395-360 BC, ΑΒΔΗ, griffin seated left; in left field, cicada, rev., ΕΠΙ ΦΙΛΑ-ΔΟΣ, Herakles, naked, seated three-quarters left with head facing; he sits on rock draped with the lion's skin and holds club in his right hand, 12.89g, die axis 6.00 (May 393; Gulbenkian 447), traces of overstriking on obverse in upper left field, virtually as struck and of exceptional quality Provenance: Tradart, Geneva, 12 December 1991, lot 68 and illustrated on the front cover; European Connoisseur collection (formed before 2002). Note: Abdera's beautiful silver currency was a reflection of their status as one of the wealthiest cities in the classical Greek period, benefitting from the vast fertile area under their control and their port which, positioned on an important crossroads, was an important centre for trade with the Thracian interior. This stater speaks to two elements of the city's foundations, the real and mythical. After a failed colonisation in the 7th century B.C. by inhabitants of Klazomenai, the city was re-founded in 544 B.C. by emigrants from the Ionian city of Teos escaping the advance of the Persians (Herodotus 1.168); with them came their iconography, in particular the griffin, as depicted here, which is shared with the coinage that continued to be minted in the mother city. The reverse of this coin alludes to the tradition that the city was founded by Herakles in honour of his lover Abderos, after this hero was killed by the man-eating mares of King Diomedes he had been entrusted with (Pseudo-Apollodorus, Bibliotheca 2.5.8).1 punto
-
La perplessità per la frase risolutiva, visto che i solstizi sono generalmente indicati di primavera e d'autunno e non d'inverno1 punto
-
Buongiorno alla sezione, Secondo me, e sottolineo secondo me, non basta guardare solo questo singolo caso per affermare che sia una A difettosa, ci sono diversi casi in cui la V ha il piedino "traumatizzato", più probabile che sia una V di diversa fattura, come per altro molte altre A sono di diverso font (piedini traumatizzati e non), io penso che in zecca avessero diversi punzoni delle singole lettere e le usassero random, senza una vera logica, nel caso della A senza piedino ad esempio è usata nelle 40 o 41 (vado a memoria)insieme alle A con tutti e due i piedini. Vista anche io su un mashop, conio diverso da quello in oggetto, ma la conservazione è così bassa che non permette di vedere se c sia anche li la stanghetta verticale oppure no,sembrerebbe di no. Nel caso della piastra in oggetto io penso sia una V con una specie di stanghetta in verticale. Alcuni esempi di vere V "traumatizzate". Un saluto. Raffaele.1 punto
-
1 punto
-
Salve a tutti, bellissima discussione. Vorrei dire la mia. Secondo me non si tratta di una V ma di una A che ha subito un trauma, visto che il punzone usato per la V ha entrambi i piedini debordanti (diciamo così), che vanno sia a destra che a sinistra. Invece il punzone usato per la A (come si può vedere anche in altri esemplari) ha il piedino di destra che va solo verso destra. Allego un'immagine per cercare di fugare ogni dubbio. A mio avviso questo particolare può mettere chiarezza almeno sull'origine del punzone dell'ultima A di GRATIA, e si tratta originariamente del punzone della A. Poi cosa sia successo all'asticella orizzontale della A è difficile saperlo. Presto, spero di avere la possibilità di farvi vedere un esemplare del 34in cui, seguendo la logica di cui sopra, l'ultima A di GRATIA è veramente una V. Grazie, ad aggiornamenti, spero imminenti sul tema.1 punto
-
Leu Numismatik AG > Auction 14 Auction date: 14 October 2023 Lot number: 125 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction - Lot description: LYDIA. Saitta. Septimius Severus, 193-211. Medallion (Orichalcum, 49 mm, 52.65 g, 6 h), Androneikos, son of Iollas Kratistos Stephanophoros and first archon for the second time, late 193-195. AYT•KAI•Λ•CЄΠ CЄΟΥΗΡΟC ΠЄΡΤΙ Laureate and cuirassed bust of Septimius Severus to right, cuirass decorated with gorgoneion. Rev. ЄΠΙ•ΑΝΔΡΟΝЄΙΚΟΥ•Δ•ΙΟΛΛΑ•Κ•CΤЄΦΑ / CΑΙΤΤΗΝΩΝ / ΑΡΧ•A• Mên standing right, wearing Phrygian cap and with crescent on his shoulder, holding pine-cone in his right hand and scepter in his left, facing Kybele seated left on throne, holding patera in her right hand and resting her left arm on tympanon; between them, lion seated left. BMC -. GRPC Lydia 84 (same dies). F. Imhoof-Blumer: Antike griechische Münzen, in: SNR 19 (1913), 161 corr. (reverse legend misread). SNG Copenhagen -. SNG von Aulock -. Winterthur 3889 (same dies). Extremely rare and by far the finest of just four known examples. A spectacular medallion of exquisite early Severan style, boldly struck on a full flan and with an incredibly artistic portrait. Very minor areas of weakness, otherwise, good extremely fine. Ex Roma XXIII, 24 March 2022, 529. The early Severan coinage of Saitta is remarkable in several ways, most notably for employing an incredibly talented artist, who crafted some of the most impressive dies in all of Severan provincial coinage. Furthermore, the city was one of the few provincial mints to strike coins in the name of Clodius Albinus Caesar (see lot 126 below), providing a terminus ante quem of 195 for the issue, when tensions between Septimius and his powerful ally in the west erupted in civil war. Since Pescennius Niger controlled Asia Minor until Septimius' victories in late 193 and early 194, the production of Saitta's fine coinage displaying both the winner, Septimius, and his designated Caesar, Albinus, must date to the period between late 193 and 195. We can only speculate what prompted the polis of Saitta to issue such an impressive (and no doubt expensive) coinage, but the answer may lie in the dating we have just established. With Septimius' victories in the Battles of Cyzicus and Nicaea, control over Asia Minor shifted from loser to winner, and the communities of the region may have felt the need to publicly pledge their allegiance to the new strongman to avoid being punished for having been on the wrong side of history – and how better to do that than with such a colossal and beautifully designed medallion, supplemented by a smaller denomination for the newly appointed Caesar? If this is indeed what happened, it illustrates a recurring theme in the political history of the ancient world, namely the dangers local communities faced when conflict between regional or imperial powers broke out. Picking the right side could bring about great benefactions to a city, but supporting a future loser of a conflict could equally result in severe repercussions from the victor, who usually held little regard for the dire situation local decision makers found themselves in. Punishments in Hellenistic or Roman times ranged from the removal of privileges and the imposition of fines to the sacking and destruction of a city. While Roman emperors usually refrained from such extreme measures as it deprived them of valuable tax revenues, the conflict between Septimius and Niger was marked by particular brutality, revealing itself in the siege and destruction of Byzantium by Septimius in 194-196, and in the sack of both Laodicea and Tyre by Niger after their defection from his cause in 194. Picking a side really could be a matter of life and death, and supporting the winner of a conflict in time was of crucial importance not just to economic and honorary status, but also to physical survival. Since historiography focusses on the powerful and ignores the weak, details of Saitta's relationship with Niger or Septimius are unfortunately lost, as are the undoubtedly heated discussions in the local boulè and within the demos regarding the outbreak of civil war following a century of relative stability within the Empire. We have no proof that Saitta's contemporary coinage reflects a demonstrative public break from Niger and steering towards Septimius. Perhaps Saitta's early Severan coinage was just that, an issue of monumental coins, possibly financed by the first archon, Androneikos, as a benefaction to his city, that just so happened to coincide with Septimius' victory in the civil war. But the effort put into this coinage as well as the timing and the iconography argue for a more nuanced view, one in which the local elite was fully aware of imperial politics and the dangers and opportunities it presented. From this perspective, the highly unusual appearance of both Septimius Severus and Clodius Albinus on Saitta's exceptionally beautiful coins this shortly after Niger lost control over Asia Minor can hardly have been a coincidence, and likely reflects a deliberate and wise move by the city's elite. Estimate: 25000 CHF1 punto
-
Scusami, ma non potevi iniziare la discussione quando avevi la foto disponibile? Perchè ora come ora é una discussione che non ha nessun fine...1 punto
-
Io la penso come voi @ARES III e @Pxacaesar, ma in questa discussione a mio parere ciascuno manterrà fino alla fine il suo parere e le sue opinioni, non si deve convincere nessuno, in fondo è anche questa la bellezza delle cose😃.1 punto
-
Ottima iniziativa. Teneteci informati, grazie!1 punto -
Per maggiori dettagli sulle figure femminili della serie michelangioelesca vi rimando all'ottimo post di @Baylon1 punto
-
Buongiorno, non comprendo dove stia la fatica nello stilare un elenco delle monete. Non occorre che siano divise per regnate, repubblica e affini. A mio avviso, come già detto, è sufficiente l'elenco delle monete per tipologia e valore nominale. Così da fare una prima scrematura. Nessuno mette fretta. A discrezione, o durante la settimana, o nel fine settimana, o quando più aggrada, si dedica un quarto d'ora a fare la cernita. Quando il tutto sarà pronto, copia-incolla qui. Sono certo che arriveranno risposte esaustive. Altrimenti non ha senso proseguire tale discussione. PS: per quanto concerne l'ambito lavorativo, c'è chi fa il lavoro manuale e sminuisce chi fa un lavoro mentale e vicecersa; Mi capita spesso di sentire paragoni del genere. Non tutti ovviamente li fanno. Però molti sminuiscono il lavoro degli altri, perchè sanno poco o nulla su quello altrui. Certamente ci sta anche chi in ambito lavorativo può permettersi di stare a oziare, ma dubito si trovi qui dentro. Poi tutto può essere. Ma di certo il "tu non fai quello che faccio io", mi sa un po' da persona che ignora la vita altrui.1 punto
-
1 punto
-
Ma almeno iniziamo a circoscrivere il problema1 punto -
L'obbiettivo è una manifestazione con presenze selezionate. Intanto per creare volano. Eppoi servono risultati, perché i risultati danno fiducia.1 punto -
Buongiorno a tutti, Volevo avere un vostro parere riguardo un particolare che ho notato sulle mie 34... Su 10 piastre del 1834 che ho in collezione 9 presentano il taglio del collo normale e una sola un taglio più "dolce"...guardando in rete ho notato che quest'ultimo non si vede spesso.... Voi cosa ne pensate? Questo è il taglio normale Questo il taglio che ho definito più dolce1 punto
-
Un caro Saluto a tutti gli amici del Forum. Premetto che non sono un esperto di Araldica, sono solo un appassionato di Piastre ed in particolare del 1834. Con l'amico @Raff82 ci stiamo dedicando ad un'analisi delle anomalie innumerevoli che presenta questo millesimo. Posto una Piastra 1834 che ha una particolarità, di per sé conosciuta e descritta ( ad esempio dal Pin nel suo pregevole lavoro) : il Leone di Castiglia-Leon senza coda. Il Leone, con l'Aquila, è l'animale più rappresentato nei blasoni, simbolo di coraggio, forza e nobiltà. Il successo del leone e la causa della sua eccessiva diffusione e quindi banalizzazione, è spiegata bene dal detto araldico: "Chi non ha un blasone, porta un leone". Di solito il Leone è rappresentato “Rampante” appoggiato alla zampa sinistra, con la zampa anteriore destra in alto e gli artigli, la lingua e la coda ben rappresentati. In molte Piastre di Ferdinando II anno 1834, il Leone non ha questa caratteristiche, in quanto privo di coda e con postura non “Rampante” ma in Araldica definita “Passante” ( poco fiero, quasi reclinato o sottomesso) due segni inequivocabili di quella che si definisce “Arma Diffamata “. G. DI CROLLALANZA – Enciclopedia Araldico – Cavalleresca – Pisa 1878 Il problema del Leone senza coda è anche trattato in uno studio estremamente interessante di P. Irpino: https://storianumismatica.wordpress.com/2019/04/10/il-regno-di-sicilia-capovolto-o-cancellato-punizione-imposta-dal-re/ Ma in qualche Piastra c'è di più: sotto le zampe posteriori del Leone una specie di “accumulo” che sicuramente fa pensare. Non solo Leone senza coda, passante, ma pure, mi sia concesso, “incontinente”. Vediamo la Piastra in oggetto: ed altri particolari di Piastre 1834 simili che ho trovato sul Web: Molti potrebbero dire: “E' un esubero di metallo dovuto ad usura del conio” Ma se guardate bene si tratta di 4 conii diversi ( l'unica caratteristica comune è il puntino in basso a dx probabile punto di compasso) e pertanto presumibile che effigiare il Leone “diffamato” ed “incontinente” sia stata un'azione volontaria e politica, di spregio nei confronti del Regno di Castiglia-Leon, l'ambito territoriale più importante della Spagna del tempo. Perchè i Borboni di Napoli ( ed in particolare Ferdinando II ) avrebbero avuto questo atteggiamento? Dopo tutto la madre del Re era una Borbone, Maria Isabella di Spagna. Forse proprio il rapporto burrascoso e poco affettuoso madre – figlio potrebbe portare ad una spiegazione di queste Piastre “anomale”? Oppure, a maggior ragione, il sostegno del Re a favore dello zio Carlos nella guerra di successione spagnola che vedeva contrapposto quest'ultimo alla nipote Isabella? Appoggio che politicamente si dimostrò un notevole errore. In attesa dei vostri pareri, Cari Saluti, Beppe1 punto
-
E perchè mai dovrebbe esserci un 20 cent coniato ad Aosta se la tipologia è completamente indistinguibile? Ripetiamolo come un mantra: "hanno preso i conii, li hanno portati ad Aosta e hanno continuato a coniare come nulla fosse con gli stessi tondelli usati in precedenza".1 punto
-
Ciao Caro Alberto, voglio omaggiare la tua giovane discussione con il pezzo più prestigioso della mia raccolta : La Piastra del 1805 HSIP La prima volta che conobbi e vidi questa moneta con l'errore di inversione di lettere fu nello studio sugli errori nella monetazione Napoletana del Dott Ruotolo, su Cronaca Numismatica. Rimasi folgorato dalla bellezza e particolarità della moneta.... Già le piastre 1805 capelli lisci erano per me molto belle.... Ne possedevo già una con una patina di vecchia collezione. Quando ricevetti il primo catalogo d'asta della ditta Sintoni... Il N°1... Era in vendita una HSIP !!! Da poco avevo deciso di separarmi dalle mie medaglie Borboniche ( amara e sofferta decisione) e avendo anche la possibilità economica, decisi di mandare l'offerta per la Piastra... Era il secondo esemplare conosciuto e in una conservazione Splendida, non volevo perdere un'occasione simile.... Chissà quando sarebbe riapparsa un'altra HSIP. La Piastra per mia fortuna non ricevette offerte e la mia fu l'unica. Il prezzo d'acquisto lo sto dimenticando ? Per la cronaca.... Un altro solo esemplare è apparso in vendita all'asta... Con realizzo molto superiore al prezzo che ho speso per la mia. ? Tre soli esemplari. Un caro saluto, Rocco.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?