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  1. giuseppe ballauri

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/23 in Risposte

  1. Buongiorno, mi piace studiare le ossidazioni delle leghe del Rame e le possibilità di poter ridare dignità a monete afflitte da problemi dovuti all'incuria, oppure semplicemente perchè conservate in posti umidi o soffocate da vecchie plastiche non idonee. Il Rame a differenza dell'Oro ed, in parte dell'Argento, è particolarmente sensibile all'ambiente esterno, ed in qualche caso il danno è quasi irreparabile ( ad esempio quando si instaura il famigerato “Cancro del Bronzo”). Ma veniamo alla moneta che mi ha colpito. Si presentava in condizioni davvero penose, ma ho notato che, con un restauro accurato, forse un miglioramento poteva avvenire e soprattutto al rovescio esisteva una strana particolarità. Eccola prima della pulizia. Dopo la pulizia: La particolarità ( che non ho mai visto ) è la scritta TO ( rombo ) R spostata sopra le altre due lettere. La mia domanda è questa: si può trattare di una Variante? Deve solo essere considerata una casualità, oppure un segno identificativo dell'incisore ? Grazie a chi vorrà rispondermi, Saluti, Beppe
    8 punti
  2. Salve. Condivido una pubblica 1622 fusa di Filippo IV, recentemente entrata nella mia collezione. Pesa Gr. 16,20. Viene riportata dal Magliocca, nel suo volume sulla moneta napoletana 1503/1680, al numero 43/3 di pagina 217. Classificazione: R3. Si tratta della stessa moneta pubblicata nel testo appena citato. Ringrazio per l'attenzione. Buona giornata.
    5 punti
  3. Buongiorno ecco il raccolto della pescata di sabato mattina, ciotola "tre monete per 1 euro": Mozambico, 20 centavos 2006 Polinesia francese, 20 franchi 1975 Haiti, 5 centimes 1975 Jersey 1 penny 1971 Lesotho, 10 lisente 1998 Sant'Elena e Ascensione, 1 penny 1984 (é la prima moneta che trovo di questo territorio...😊 )
    4 punti
  4. Ciao Pessinus Galatia RPC IV.3, 4094 Silvio
    3 punti
  5. Per le piastre del 56 c'è pure il doppiopunto dopo HIER
    3 punti
  6. Ciao, sono perfettamente d'accordo con te 🙂. Ed è quello che faccio sempre prima e dopo aver acquistato una moneta. Cercare di visionare quanti più esemplari della stessa tipologia possibile ovviamente tramite foto e su circa 100 monete in mio possesso una trentina tra denari, antoniniani e sesterzi condividono lo stesso conio di altre trovate in vari archivi. È molto importante ed aiuta molto. Ovviamente visionare monete dal vivo e' quanto di più didattico possa esserci ed è l'unico modo sicuro per esprimere da parte degli esperti pareri definitivi. @ilnumismaticoquello che ho evidenziato con le frecce è una imperfezione sulla superficie della moneta (si vede bene sul secondo sesterzio, meno bene ma ugualmente intuibile sul primo) percui nonostante la sfuocatura della foto per me ci sono pochi dubbi che appartengono allo stesso conio. Ulteriori pareri a tal proposito sarebbero interessanti, ma nessuno si è pronunciato su questo. ANTONIO
    2 punti
  7. Forse perché lo spazio tra la R è il punto di fine legenda è ridotto e di conseguenza hanno optato per inserire nel mezzo un globetto più piccolo... Mia personale supposizione...
    2 punti
  8. Ecco trovate, ho delle vecchie foto, stava in gruppo ed ho ritagliato la foto, credo comunque si veda bene il dettaglio. Qui però il punto piccolo precede il grande... Saluti Alberto
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti, trovo interessante il fatto che ben due nominali del 1856 abbiano la stessa particolarità. Appena trovo le foto posto la mia 56 VTR.. Saluti Alberto
    2 punti
  10. Dalla lettura del cartellino avevo subito compreso che la classificazione era errata, per le considerazioni già da te espresse sulle caratteristiche dei semisse repubblicani, pertanto ho detto al commerciante che l'avrei presa lo stesso per perderci un po' di tempo proprio perché pensavo che potesse essere una emissione romano-campana che è di mio interesse. Alla fine è una emissione siculo-cartaginese che per me è sempre di grande interesse e pertanto terrò la moneta con molto piacere. Grazie per il supporto Antonio
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti, non avendone ancora in collezione, mi ha fatto piacere riuscire ad acquistare questo tallero per il levante coniato sotto Francesco I di Lorena, a Firenze. E' una imitazione dei talleri austriaci. Il conio fu approntato da Giovanni Zanobi Weber, che ricevette dalla zecca di Vienna due coni campione da riprodurre e che ha posto la propria sigla sotto il busto del sovrano, IZV. Avevo letto in passato che non vi era la certezza che queste monete fossero state prodotte dalla zecca di Firenze ma nell'opera di Andrea Pucci, sulla monetazione mercantile di Francesco I, vengono riportate lettere e annotazioni di zecca che ne attestano l'appartenenza alla zecca di Firenze. Non hanno lo stesso fascino dei francesconi ma sono pur sempre belle monete che attestano un periodo storico e che raccontano i commerci dei mercanti fiorentini. La volevo condividere in quanto ritengo sia in bella conservazione per il tipo. saluti
    2 punti
  12. Ciao a tutti, A scopo didattico mi farebbe piacere conoscere le vostre opinioni sul sesterzio in oggetto. https://www.deamoneta.com/auctions/view/900/505 Premetto che sono molto ignorante perchè non è la mia tipologia, ma mi colpisce molto questo "monetone" così imponente. Cosa ne pensate? Pareri, perplessità o quello che volete... devo imparare e non so letteralmente da dove cominciare per capire la valutazione del metallo. Come valutate lo stato dei campi? ha subito una pulizia molto aggressiva? Potreste dirmi come valutare questo aspetto, in base ovviamente a quello che le foto permettono. Mi sembra di vedere un graffio proprio sopra l'esergo tra i due cavalli. Grazie in anticipo, Fabrizio PS a futura memoria allego anche video e immagini 505.mp4
    1 punto
  13. Dal bordo credo sia una medaglietta (devozionale?), ciao Borgho
    1 punto
  14. Quella di Antonio è una anomalia tra le tante; difficile comunque uscire dal campo delle "impressioni" con foto sfuocate e ombre che possono dire tutto o nulla. Io solitamente utilizzo un metodo di indagine di questo tipo: elenco tutte le caratteristche che possono far propendere per un falso e tutte quelle che invece sono tipiche di moneta autentica; ottengo un elenco che chiama in causa legenda, ritratto, stile, campi, bordi, patina, impronta e chi più ne ha più ne metta. Alla fine vedo da queste caratteristiche dove pende la bilancia; l'ideale sarebbe trovare la pistola fumante (nel caso di falso) oppure avere un 100% di caratteristiche di autenticità, ma questo non accade mai o quasi. Ad ogni modo ottengo delle impressioni che mi aiutano nel decidere se condannare oppure no. È comunque un buon esercizio per considerare il pezzo nel suo complesso e non fermarsi alla prima impressione, anche se sarebbe meglio esercitarsi con moneta in mano
    1 punto
  15. Complimenti! Pensavo di aggiungere più tardi altre lettere sparse qui e là. ps: ti aveva suggerito qualcosa? liard
    1 punto
  16. In base alle indicazioni sopra isolate mi sono fatto un giro su mcsearch... Questi due mi farebbero una migliore impressione, concordate? Roma numismatic 5,698 3-2600£ CNG mail bid sale 75,1006 2-3100$ Mentre questo un'impressione meno felice... Stack's Bowers 2023,20158
    1 punto
  17. Provo con un 2 Liards dei paesi bassi Austriaci di fine settecento https://en.numista.com/catalogue/pieces3869.html
    1 punto
  18. 1 punto
  19. Provo: Sergente d'aspetto severo S'erge NTE d'AS petto? S'è (érto), vero!
    1 punto
  20. Ciao, sempre a beneficio della discussione pubblico le foto di un sesterzio di uguale tipologia ma con ritratto volto a destra che a mio parere condivide lo stesso conio di martello del sesterzio della discussione, ed anche la forma del tondello e la perlinatura sembrano uguali. Infine una osservazione personale, percui...Oltre a quando già detto in interventi precedenti anche le lettere della legenda del dritto sono anomale, e non sembrano frutto di coniazione. Posto foto di riferimento 🙂 ANTONIO
    1 punto
  21. Ciao Riccardo @caravelle82, la moneta era martoriata dalla Malachite nei vari stadi di formazione. Il primo stadio si presenta come una leggera patina di verde polveroso, che assomiglia al Cancro del Bronzo. Quest'ultimo però si presenta già all'inizio con dei buchetti ricoperti di polvere verde che hanno già intaccato la superficie. A me sembrava di non notarli e quindi ho escluso il cancro. La rimozione della Malachite quando è consolidata e presente da molti anni, necessita di strumenti ( tipo il bisturi a punta acuta ) che non mi piacciono molto, quindi ho deciso per una pulizia "soft".
    1 punto
  22. Ciao Beppe Complimenti per la pulizia non invasiva ! è migliorata molto!! cmq davvero interessante questo particolare , può essere come dici tu un segno identificativo , ma a prescindere è un particolare importante , magari può essere considerato anche una variante ...... lascio la parola a chi è più esperto di me . Saluti . Luigi
    1 punto
  23. Non avrei potuto dirlo meglio. Direi che con tutta probabilità è un falso per fusione . .
    1 punto
  24. Da notare, per le piastre in esame abbiamo sempre prima il puntino più piccolo leggermente in alto e poi il punto più grande in basso a seguire. @Releo la tua 34 proprio perché trattandosi di 34 va approfondita, se non sbaglio è il millesimo più ricco di varianti o presunte tali. Saluti Alberto
    1 punto
  25. Due punti dopo HIER anche per questa mia 38. Chissà perché...
    1 punto
  26. Il Ministero emette il 30 settembre 2023 un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica il patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato a Tex Willer, nel 75° anniversario della prima uscita in edicola; con indicazione tariffaria B. La vignetta raffigura il popolare eroe dei fumetti western Tex Willer, in sella al suo cavallo rampante sullo sfondo di un tipico paesaggio del Far West, creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini. In alto a sinistra è presente il logo di Tex. Completano il francobollo la legenda “75 anni”, la scritta “Italia” e l'indicazione tariffaria “B”. Bozzetto a cura di Sergio Bonelli Editore con disegni di Aurelio Galleppini ed ottimizzato dal Centro Filatelico della Produzione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA. Caratteristiche del francobollo Tiratura: ottocentomila trentatré esemplari Foglio: quarantuno esemplari di francobolli e quattro chiudilettera Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia. Caratteristiche dei chiudilettera Il foglio contiene quattro chiudi-lettera posizionati ai quattro angoli, che riproducono in particolare: tre storiche copertine di Tex, rispettivamente la prima nel cosiddetto “formato Bonelli”, datata 1958, la 200a e la 400a e il celebre personaggio protagonista delle avventure a fumetti, raffigurato in sella al suo cavallo in un caratteristico paesaggio del Far West. In ogni chiudi-lettera, in alto, è presente il logo di Tex e la leggenda “75 anni”. I quattro chiudi-lettera presentano le medesime caratteristiche tecniche del francobollo, compresa la tracciatura, ad eccezione dei seguenti dati: formato stampa: 26 mm x 36 mm. Tiratura: diciannovemilacinquecentotredici esemplari per ognuno dei quattro chiudi-lettera, per un totale di settantottomilacinquantadue chiudilettera. Foglio: quattro chiudilettera e quarantuno esemplari di francobolli. Bozzetti: a cura di Sergio Bonelli Editore con disegni di Aurelio Galleppini e ottimizzati dal Centro Filatelico della Produzione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpA. Note: per le immagini riprodotte raffiguranti il personaggio dei fumetti Tex Willer © Sergio Bonelli Editore.
    1 punto
  27. Hai visto che hai combinato @nikita_ per fortuna che a casa non ho la porta altrimenti sarebbe stato un vero problema😅
    1 punto
  28. Per un confronto ti posto le mie (sono però di altre zecche):
    1 punto
  29. Egregio @numys, qui scrive un emissario dell'uomo in nero. Tra poco qualcuno si presenterà alla Sua porta, La preghiamo di non opporre resistenza. Cordiali saluti ed una buona giornata.
    1 punto
  30. Il 6 della data non è cresciuto...
    1 punto
  31. Tanta sana invidia per un sesterzio affascinante! Aggiungo questo tratto da wikipedia: Decursio equitum Vai alla navigazioneVai alla ricerca La decursio equitum è spesso intesa, già dalle fonti antiche, come alternativa alla transvectio equitum, ovvero la parata annuale creata da Augusto nel 5 a.C. di cavalieri romani in Roma di fronte all'imperatore, la quale era guidata da un sevirato dei cavalieri, affidato ai figli dei senatori e, con qualche rara eccezione, ai membri del ceto equestre. Tuttavia, in altri casi, con decursio, si poteva intendere la parata di cavalieri romani in occasione dell'apoteosi di un imperatore, come nel caso di Antonino Pio. Riguardo alla moneta del 65 d.C., dovrebbe trattarsi della più nota transvectio equitum, non collegata ad alcun evento bellico del periodo (non quindi una acclamatio). Decursio equitum al tempo di Nerone Immagine Valore Dritto Rovescio Datazione Peso; diametro Catalogazione sesterzio NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata di Nerone verso destra, con un globo alla base del busto; Nerone a cavallo, cavalca verso destra tenendo una lancia; dietro di lui un soldato sempre a cavallo (forse un pretoriano), che tiene un vexillum; S C ai lati; DECVRSIO in esergo. 65 (34 mm, 26.67 gr, 6 h (zecca di Lugdunum) RIC I 395; Lyon 59; WCN 403. La decursio alla base della colonna di Antonino Pio. Un esempio di decursio come "giostra a cavallo" durante la cerimonia funebre, la troviamo rappresentata sulla colonna di Antonino Pio a Roma, sulla cui base sono rappresentate due scene quasi identiche della duplice consecratio della coppia imperiale (una per Antonino e una per Faustina, come le doppie aquile). Vi sono raffigurati i membri dell'ordine equestre intenti a celebrare il decursio o decursius, coi relativi vessilliferi, all'esterno, e un gruppo di pretoriani all'interno. Questo rito, che doveva aver avuto luogo attorno all'ustrino dove si era svolta la cerimonia di cremazione, si era svolta in due tempi (prima la processione a piedi, poi la giostra a cavallo), ma nella raffigurazione è usato l'espediente della contemporaneità, collocando una parata dentro l'altra. Un altro espediente convenzionale, mutuato dall'arte plebea e presente, per esempio, anche nella Colonna Traiana nella raffigurazione dei campi militari, è quello della prospettiva "a volo d'uccello", che permette di inquadrare l'intero moto circolare della giostra, con i cavalieri posti su due piani principali, in file di due o tre, poggianti su sottili lembi di terreno ad altezze diverse. La presenza di scorci è novità assoluta in un monumento ufficiale romano. Rispetto alla scena dell'Apoteosi l'organizzazione spaziale è quindi ancora più originale ed è indice di come gli artisti ufficiali si muovessero con grande originalità soprattutto affrontando quei temi per i quali non esistevano schemi tradizionali a cui ispirarsi. Le figurette tozze, quasi a tutto tondo, si addensano entro un'ellissi centrale e spiccano sullo sfondo neutro, secondo una composizione così insolita che sembra una trascrizione in altorilievo dei bassorilievi della Colonna Traiana. Il netto contrasto tra sfondo levigato e l'animata scena forse non è altro che una derivazione, trasposta in una composizione d'insieme, del gusto adrianeo nell'accostamento tra superfici lisce (come le carni nei ritratti) e mosse pittoricamente (come nelle barbe, nei capelli, ecc.).
    1 punto
  32. Caspita, chiamato in causa come esperto! Grazie. Non posso, allora, esimermi dal dire qualcosa. La moneta è, per me, autentica, presenta usura uniforme ed il peso è congruo. Le foto non sono nitidissime (devo giudicare da quelle), opterei perciò per un BB+. Per confronto e condivisione posto un esemplare in buona conservazione:
    1 punto
  33. Rocco, una bella variante che non mi è mai capitato di incontrare. Due punti in orizzontale dopo FERDINANDVS II, mai visto prima! E, come accade quasi sempre, un punto è più grande ed un altro è più piccolo… Se è nella tua collezione, ti faccio i miei complimenti. Ciao.
    1 punto
  34. Salve. Gettone della Slovacchia, ufficialmente Repubblica Slovacca (in slovacco Slovensko o Slovenská republika) che riporta l’anno del suo ingresso nell’Unione Europea. D/ SLOVENSKA REPUBLIKA ******2004 ****** Palazzo presidenziale con al centro della piazza antistante la fontana illuminata e colorata. R/ Giovane contadina con un fascio di spighe di frumento e una falce tra due serie di sei stelle lungo il bordo a sinistra. Bronzo: 27,5 g, 40 mm Il rovescio rivela le tradizioni agricole dell’economia slovacca. L'agricoltura, praticata soprattutto nella pianura del Danubio, produce principalmente cereali, patate e barbabietole da zucchero, mentre le zone collinari sono coltivate a vigneti e frutteti. apollonia
    1 punto
  35. 1895 CARNEVALONE DI MILANO LA CECCA E IL MENEGHINO - W IL RISORGIMENTO DEL CARNEVALONE Peltro argentato mm 55
    1 punto
  36. Grazie, si sai, i gusti sono gusti, a me la febbre venne diversi anni fa e non mi è ancora passata. Che dire gli incisori erano incredibili a quei tempi e i Medici avevano quel che volevano in quel periodo, Firenze poi la Zecca principe ha sfornato dei veri capolavori per me alla pari solo con Mantova, delle altre zecche regionali, ma i gusti sono gusti! Un saluto Fofo
    1 punto
  37. Trovata!! Una doppia o mezza doppia della repubblica italiana napoleonica. Una moneta che non conoscevo assolutamente ma quel numero romano in basso vicino alla zona data mi ha immediatamente ricordato le monete della repubblica italiana napoleonica... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PRI/9
    1 punto
  38. Come temevo, è arrivato un cofanetto più capiente! Fortunatamente non è un problema riempire gli spazi liberi, per esempio con un caricatore per 7,92 mm (8x57) , probabilmente di un "Gewehr 88", un fucile adottato a partire dalla fine del XIX secolo dall'Esercito imperiale tedesco. il bossolo il fondo del bossolo, che ci rivela come, dove e quando: S= Spitzgeschoss, pallottola a punta (c'erano anche le E = standard, sS, etc.) / I fraktur per Ingolstadt, città della Baviera / 1=gennaio, 13=1913 la punta ed il fondo, che tanto per complicare le cose ha una lettera che non mi sento di aver identificato con certezza foto di famiglia, tutte cinque montate sul listello le cartuccie sono vuote e si può togliere la punta (per non prendersi una denuncia per possesso di armi da guerra), ma tanto, arrugginite come sono, sarebbero più adatte ad un suicidio che non ad un omicidio. Un po' di polvere da sparo la ho tenuta, e per chi non la ha mai vista NON sembra così ... polverosa che conservo in una capsula per 2Euro, la scala è in mm. Questa è chiamata "polvere bianca" che, a differenza di quella nera, durante la combustione non esplode ma produce solo scorie gassose. Anche se ha 110 anni, non ha reagito ad una bella martellata su di un incudine, ma appena ho avvicinato un fiammifero acceso a qualche granello ha reagito subito infiammandosi. Adesso vado, che devo ancora tappare un paio di buchi... Servus, NJk
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  39. Vado controcorrente... a mio modesto parere è un punzone otturato. Si nota anche dalla H precedente che non ha astine e dalla "N" successiva, parzialmente occlusa nella parte superiore. Probabilmente lo stesso è capitato con la "I" . Monete bellissime nel ritratto, sicuramente, ma molto grezze sia per quanto riguarda i tondelli ( buchi, mancanze, schiacciature etc ) sia per la punzonatura della legenda ( alternanza di caratteri grandi e piccoli, mancanze di alcune lettere, punteggiatura "variegata" e così via ). Non me la sentirei di definirla una "Variante", forse una curiosità e non penso che nessun perito la chiuderebbe come "Variante GIACCHENO ". Inoltre le foto poco definite non aiutano certamente. Questo è il mio personalissimo parere. Saluti e Buona Domenica a Tutti Beppe
    1 punto
  40. Due monetine due euro (1,50 + 0,50) Un bel notgel da 10 cent autorizzato dalla Camera di commercio francese ed emesso a cura del Comune di Nizza (dipartimento delle Alpi marittime) nel 1922 . E' catalogata da Numista tra le monete non in exonumia. https://en.numista.com/catalogue/pieces8905.html Alluminio che supera il secolo di vita è già un qualcosa, merita di essere messa accanto alle monete che posseggo della Francia di quel periodo. Ed una minuscola monetina (dimensioni di un cent di euro) del Nicaragua, 5 centavos di cordoba del 1972. Seppur piccola fu coniata con la stessa accurata iconografia delle sorelle più grandi (10-25-50 centavos + 1 cordoba). Il conquistatore spagnolo Francisco Hernández de Córdoba al dritto, ed i cinque vulcani con il sole splendente al rovescio (rappresentano l'unione e la fraternità dei cinque paesi fondatori delle originarie cinque Province Unite dell'America Centrale). Dimensioni a confronto con il mio cordoba sempre del 1972.
    1 punto
  41. Direi un 2 scellini del Sud Africa di Giorgio VI🤔 https://en.numista.com/catalogue/pieces10283.html
    1 punto
  42. Questa è la mia 5 lire 1832.
    1 punto
  43. Buon pomeriggio, allego alcune pagine che potrebbero essere utili... Tratte da: "Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII" Gian Rinaldo Carli · 1757
    1 punto
  44. Buonasera, ma la domanda difficile è: al nonno di Vittorio Emanuele III, cioè a Vittorio Emanuele II le due monete di Francesco II chi gliele ha date?
    1 punto
  45. Condivido le immagini di un esemplare in vendita sul noto sito. Ciao Fondamentale e buona continuazione del tuo interessante Studio. Un caro saluto, Rocco.
    1 punto
  46. Bel pezzo @italpen Per confronto (anche se non all'altezza) posto il "fratello dell'anno prima" in mio possesso, in condizioni più modeste ma comunque godibile. Anch'io l'ho trovato per caso, in vendita con indicazione erronea (per mia fortuna, visto che l'ho portato a casa davvero a poco prezzo). Sono monete che personalmente ho visto in giro davvero raramente (anche perché se in 2 casi su 2 sono state catalogate male, anche volendo risulta difficile beccarle)...
    1 punto
  47. Via Nardones 55... tramite google maps il portone centrale grande è stata la sede
    1 punto
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