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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/05/23 in Risposte

  1. Buonasera a tutti, ci ho messo del tempo a postare questo mio Denario. Avrei voluto accompagnarlo con delle belle parole, soprattutto interessanti, che stavolta non si riferissero alla Augusta ma alla allegoria presente al rovescio. Cercavo qualcosa relativa al culto di Venere Genetrix ma non mi sono applicato evidentemente con la dovuta attenzione. Però ho trovato una vecchia discussione di @gpittini che riporto qui (a lui i miei ringraziamenti) perché l'ho trovata esaustiva e ricchissima di immagini ma sopratutto di spiegazioni. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa oltre a quelle fatte da me. Julia Domna (Augusta, 193-217). Rome. AR Denarius (19,5mm, 3.25g). Draped bust of Julia Domna r. R/ Venus seated l., extending hand and holding scepter. RIC 388c. Sono ben accetti vostri commenti o apporti alla discussione. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/88302-venere/
    4 punti
  2. Il bagattino qui presentato corrisponde, secondo la classificazione data da L. Bellesia nella sua monografia sulla zeca di Reggio Emilia, alla tipologia identificabile con la terza emissione. Se da un punto di vista cronologico l'identificazione come terza emissione penso possa essere fuori discussione (oltre al diverso stile del ritratto, infatti, la M di Regivm assume la forma del carattere latino in luogo del 3 utilizzato nelle precedenti emissioni), per quanto riguarda la collocazione temporale l'affare si complica un po'. La data di concessione della seconda emissione dovrebbe essere il 1486. Le successive emissioni (terza, quarta e quinta) vengono poi identificate da L. Bellesia sulla base di marcate differenze stilistiche. La sesta emissione, databile 1491, secondo L. Bellesia non comprende la produzione di bagattini. La settima emissione (ritratto senile e legenda del verso modificata) è datata 1500. Il tutto per dire che la terza emissione sarebbe da collocare in un lasso temporale compreso fra il 1486 e il 1491. Per quanto riguarda la rarità dei bagattini di Reggio Emilia ritengo doveroso segnalare che allo stato attuale sono da considerare comuni gli esemplari della prima, seconda, terza e settima emissione. Sono decisamente rari gli esemplari della quarta e quinta emissione. Lo stato di conservazione del tuo esemplare è abbastanza buono in quanto perfettamente leggibile sia come legende che come segni d'interpunzione. Presenta evidenti segni d'usura e da circolazione e assenza di patina. Mario
    4 punti
  3. Per gli amanti della monetazione magnogreca segnalo l'edizione, a firma di Giuseppe Libero Mangieri, del celebre tesoretto di stateri magnogreci (333 AG) rinvenuto nel 1916 a Taranto in contrada Corti Vecchie (IGCH 1924), noto attraverso una datata pubblicazione di Laura Breglia (1939) corredata da un esiguo apparato illustrativo. Questa nuova monografia, che analizza un ripostiglio monetale di eccezionale importanza per entità e fisionomia della composizione, apporta un rilevante contributo alla conoscenza della storia monetale della Magna Grecia e di Taranto in particolare, zecca alla quale le Edizioni D'Andrea, con rigore metodologico e solidità scientifica, hanno rivolto i propri interessi con una serie di significativi contributi. https://www.edizionidandrea.com/product-page/il-tesoretto-di-monete-magnogreche-rinvenuto-nel-1916-in-contrada-corti-vecchie
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti. Segnalo una curiosa serie ibrida degli aurei di Lucio Vero e Marco Aurelio a mio giudizio ottenuta per fusione (di bassa qualità a dire il vero). Alcune centinaia di aurei originali di Lucio Vero cui questa riproduzione è ispirata furono rinvenuti sull’Aventino nel 1893, in occasione dei lavori di costruzione della Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino e del rispettivo monastero (RIN1893.pdf). Nelle aste di fine Ottocento-inizi Novecento, aurei di quelle serie ricorrono con grande frequenza, anche in più pezzi nella stessa vendita. Ancora oggi, benché assorbiti dal mercato, non sono difficili da trovare nelle aste internazionali… Basta avere sufficienti disponibilità economiche. Approfittando dell’interesse per queste monete, qualche "artigiano" ha prodotto dei curiosi ibridi che associano il dritto di Lucio Vero loricato e paludato al rovescio di una serie omologa di Marco Aurelio. https://www.biddr.com/auctions/harmeroflondon/browse?a=3937&l=4622303 La casa d’aste censisce un secondo esemplare passato nel 2014 e, a mio giudizio, prodotto dalle stesse matrici https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=646&lot=402 Quanto asserito costituisce mio giudizio personale: caveat emptor.
    3 punti
  5. Fatto, semplice. Nome, cognome, telefono e città di provenienza e stampi il voucher d'entrata. Chissà che lo facciano anche gli altri convegni. Bravi. Ci si lamenta che avvengono furti, di gente poco raccomandabile che gira per i convegni e quando vengono prese delle iniziative per tutelare e tutelarsi, ancora si trova qualcosa da dire... mah...
    3 punti
  6. Ciao Alberto , complimenti per l'ottimo denario con la Venere Genitrice. Posto mio esemplare della stessa tipologia ma di un antoniniano. Condividere le nostre monete , a mio parere, è molto importante soprattutto per noi neofiti. 🙂 ANTONIO 22,50 mm. 5,10 g. RIC 388a
    3 punti
  7. Per una napoletana voglio mostrarvi questa Lira 1813 Murat con un particolare nella data sembrerebbe un 5 su 3 o viceversa, strano perché nel 1815 non è stato battuto, un errore corretto? Guardate voi............
    3 punti
  8. DE GREGE EPICURI Anche a me sembra autentica, senza dubbio. Penso che la frattura si sia originata al momento della coniazione, forse per la temperatura troppo bassa del metallo; poi può essersi approfondita per traumi meccanici. Domandare nel forum quanto è stata pagata una moneta risulta un po' sgradevole; in casi particolarissimi, forse lo si può chiedere con pm.
    2 punti
  9. Dissento categoricamente. La Numismatica è altro, è studio, è inquadramento storico di una emissione. Può essere anche tecnologia (collegata alla produzione dell'esemplare, p.e.) in senso lato. Il Collezionismo e il commercio numismatico invece si occupa di prezzi e quotazioni. Detto senza accezioni negative.Sono due cose differenti, imho. A un Martini, a un Saccocci interessa sapere dati sulla moneta, diffusione, motivi sulla necessità di produzione per esempio, non il valore economico del pezzo. Saluti Illyricum 😉
    2 punti
  10. Salve a tutti, ho ripreso in mano questo bronzetto di Eraclea per una più precisa classificazione. La moneta è catalogata come Van Keuren 162-165. Non avendo la possibilità di consultare il lavoro della Van Keuren chiedo gentilmente a qualche amico del forum , in possesso del testo, se può indicare a quale delle quattro corrisponde... Un grazie anticipato Greek Italy. Southern Lucania, Heraclea. AE 11.5 mm., 3rd-1st centuries BC. D/ Head of Herakles right, beardless and wreathed; below, cornucopiae. R/ I-H. Bow, club and quiver. HN Itay 1446. Van Keuren 162-5. AE. g. 1.23 R. Rare. In excellent condition for the issue. Green patina. About EF/EF.
    2 punti
  11. Per la presenza del simbolo della cornucopia l'esemplare è ascrivibile al n. 164 della classificazione Van Keuren.
    2 punti
  12. Quella in testa al topic. Quella postata da te, seppur ritagliata "a muzzo", é buona. Il bordo stondato si vede anche da quelle foto e si percepisce anche che i rilievi sono poco impressi rispetto all'originale.
    2 punti
  13. Come temevo, è arrivato un cofanetto più capiente! Fortunatamente non è un problema riempire gli spazi liberi, per esempio con un caricatore per 7,92 mm (8x57) , probabilmente di un "Gewehr 88", un fucile adottato a partire dalla fine del XIX secolo dall'Esercito imperiale tedesco. il bossolo il fondo del bossolo, che ci rivela come, dove e quando: S= Spitzgeschoss, pallottola a punta (c'erano anche le E = standard, sS, etc.) / I fraktur per Ingolstadt, città della Baviera / 1=gennaio, 13=1913 la punta ed il fondo, che tanto per complicare le cose ha una lettera che non mi sento di aver identificato con certezza foto di famiglia, tutte cinque montate sul listello le cartuccie sono vuote e si può togliere la punta (per non prendersi una denuncia per possesso di armi da guerra), ma tanto, arrugginite come sono, sarebbero più adatte ad un suicidio che non ad un omicidio. Un po' di polvere da sparo la ho tenuta, e per chi non la ha mai vista NON sembra così ... polverosa che conservo in una capsula per 2Euro, la scala è in mm. Questa è chiamata "polvere bianca" che, a differenza di quella nera, durante la combustione non esplode ma produce solo scorie gassose. Anche se ha 110 anni, non ha reagito ad una bella martellata su di un incudine, ma appena ho avvicinato un fiammifero acceso a qualche granello ha reagito subito infiammandosi. Adesso vado, che devo ancora tappare un paio di buchi... Servus, NJk
    2 punti
  14. Ciao, oggi condivido con piacere il mio ultimo arrivo, un sesterzio dell'imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea dell'Equita' (Aequitas), moneta comune coniata a Roma nel 148-149 d.C. Il sesterzio mi permette di archiviare anche questo Augusto (una finestra aperta la lascio solo per un antoniniano di consacrazione fatto coniare da Traiano Decio 🙂) del quale sono giunte a noi un numero molto elevato di monete. Fu senza dubbio uno dei migliori regnanti che l'impero ebbe, infatti governò per più di vent'anni e grazie alle sue capacità politiche ed umane assicurò al popolo un lungo periodo di pace e prosperità. Proprio per queste sue virtù gli fu dato l'appellativo dì Pio. Per quanto riguarda l'Equita' sul rovescio della moneta (nella sua raffigurazione classica, stante con bilancia e cornucopia dell'abbondanza) rappresentava per I romani l'imparzialità e quindi la giustizia ed era punto di riferimento sia nei rapporti commerciali che nei contenziosi giuridici. Principio di equità e quindi di imparzialità (che non era una norma scritta) da tenere sempre presente anche oggi soprattutto da chi svolge funzioni di garante e di giudice (ma purtroppo per incompetenza, per malafede o peggio per accondiscendenza di parte e per mancanza di spina dorsale non è sempre così.....peccato....anzi vergogna....). Da esame diretto risulta coniato, ben centrato, con buon modulo e peso, metallo abbastanza integro (per una moneta che ha 2000 anni) ed ha evidentemente ottemperato alla sua funzione di moneta con usura da circolazione ben visibile. Su questo ho tutto da imparare ma sembra non essere stato ritoccato nelle legende e nelle figure, quindi nessuna manomissione da parte "dell'homo insapiens". Per me ottimo il ritratto di Antonino Pio (che è stato il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo 🙂). Posto per condivisione anche I miei denari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 33 mm. 26,20 g. RIC 855
    1 punto
  15. Buon giorno a tutti i "lamonetiani". Pubblichiamo di seguito la locandina appena realizzata per l’VIII^ edizione dell’evento di Venezia e presentata alla recentissima manifestazione di Riccione. Tanti gli elementi di novità: 1) eliminiamo il termine “convegno”, che allude ad altri concetti e chiamiamo questa manifestazione con un nome più consono, cioè Expo-Mercato della Numismatica; 2) la manifestazione si chiama “NUMISMARKETING VENEZIA” 3) ci saranno SOLAMENTE espositori nel settore numismatico. 4) l’accesso non sarà libero, ma con registrazione su di un sito in fase di completamento (si prevedono 7-10 giorni). Chi non si accredita potrà farlo anche all’ingresso il giorno stesso; ma, per sveltire le operazioni, si consiglia vivamente di fare la registrazione on-line. Sulle modalità di registrazione sarò più preciso, perché le stiamo definendo ed affinando. Questa scelta si è resa necessaria per un problema sempre più dilagante di sicurezza nelle manifestazioni commerciali. Tutto ciò va a vantaggio sia di chi espone, sia di chi partecipa. L’intento è di selezionare gli ingressi affinché arrivino alle manifestazioni persone EFFETTIVAMENTE interessate alla numismatica e non malintenzionati. La manifestazione di Venezia si terrà il giorno 21 ottobre, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Per gli orari sarò più preciso nei prossimi giorni, per coordinare alcune iniziative in fase di definizione, compresa una culturale, che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione. Stefano Palma – alias Sivis
    1 punto
  16. Ciao a tutti, oggi condivido con voi (e in futuro via via vorrei farlo con tutte) una delle monete della mia collezione della serie "acquisti da rinnovato impeto collezionistico", per capirsi, le monete che ho preso nel periodo iniziale della mia ritrovata passione per la numismatica, premetto che non mi sono pentito di nessuno degli acquisti anche se alle volte fatti un pò "di getto" rispetto a quelli più ponderati dell'ultimo periodo. Se a quanto sopra aggiungete anche una passione particolare per Nerone, per i motivi per cui piace a molti ma anche per una certa affinità (speriamo non eccessiva 😱) dovuta al fatto (credo di averlo già scritto in un altro post perdonatemi) di essere nati entrambi il 15 dicembre anche se lui mi ha preceduto di 1940 anni, ecco che arriviamo alla moneta in questione, seconda in un totale di 3 che al momento possiedo di questo Imperatore. Lo chiamo il "dupondio masticato", frutto di una lunga ricerca di una moneta che, nei limiti del mio budget, avesse un ritratto del fu Lucio Domizio Enobarbo che fosse quantomeno decente o che almeno mi piacesse. Ritengo che il ritratto sia molto bello, anche il rovescio (adoro l'ala e la ghirlanda della Vittoria), peccato per il "morso" che ha provocato uno schiacciamento della moneta e una rottura (o posso usare il termine frattura?) da ore 11 a ore 5, in ogni caso è grazie a questo se me la sono potuta permettere quindi non mi lamento. Ecco l'immagine con i dettagli: NERONE, DUPONDIO, Zecca di Lugdunum (Lione), 66 d.C., AE, RIC 523 D/ IMP NERO CAESAR AVG P MAX TR P P P. R/ VICTORIA - AVGVSTI/ S|C. gr. 12,78 Diam. mm 29 Ho pensato di condividerla anche per avere delle vostre considerazioni su cosa possa esserle successo, partendo ovviamente dal presupposto che si autentica, e se la cosa, se mai ci siano indizi per capirlo, sia successa in corso d'opera oppure a seguito di qualche evento traumatico volontario o casuale. Grazie a tutti per la vostra attenzione 😄
    1 punto
  17. Nella giornata di ieri, complice il maltempo, ho deciso di tornare a visitare il Museo della Media Valle del Liri di Sora. Bisogna ammettere che i reperti al suo interno non sono di certo molti, ma quei pochi, sono ben esposti e meritevoli di una visita. In particolare all'interno del museo è esposto il reperto a mio avviso più interessante come da titolo della discussione, cioè il Thesaurus di Sora datato al II sec. a. C. Si tratta in pratica di un contenitore per le offerte posizionato all'ingresso del tempio (ora sede della cattedrale). Il corpo era costituito da tre blocchi in pietra scavati. I due corpi superiori, una volta uniti, lasciavano un foro per le offerte che venivano inserite dall'alto e che andavano a cadere nel terzo blocco che faceva da base e che raccoglieva le monete. Particolare ancor più interessante è la calotta in bronzo che copriva la parte superiore e che aveva dei fori (simili a quelli di un moderno salvadanaio) che permetteva l'inserimento di offerte (e dal tipo di foro, solo monete). Qui l'immagine del Thesaurus ed il link da cui è stata tratta e da dove è possibile reperire qualche notizia ulteriore anche sulle iscrizioni presenti sulla calotta bronzea. http://www.menteantica.it/am/itinerari/paesi/533-torna-a-casa-la-calotta-bronzea-del-thesaurus-di-sora Nell'esposizione erano assenti le monete rinvenute in esso (poi spiegherò il motivo...) che però sono indicate nella guida del museo. Si trattava di 50 monete databili tra il 211 a. C. e la metà del I secolo d. C. (datazione riportata nella guida) 3 Assi con Giano/Prora del 211 a. C. 1 denario di Lucius Licinius, Cneus Domitius e Caius Pomponius del 118 a. C. 1/2 asse di Pompeo Magno del 45-44 a. C. 2 assi con nome divus Julius (teste Ottavio e Cesare) del 41-40 a. C. 2 assi con nome divus Julius (testa Ottavio e corona d'alloro) 18 assi dei triumviri monetali d'Augusto, Caius Cassius Celer (16 a.C.), Caius Gallicus Lupercus (16 a.C.), Cneus Piso Cn. F. (15 a.C.), Lucius Naevius Surdinus (15 a.C.), Caius Plotius Rufus (15 a.C.), Publius Lurius Agrippa (7 a. C.), Marcus Maecilius Tullus (7 a.C.), Marcus Salvius Otho (7 a. C.). 1 asse con nome Tiberio (10-11 d. C.) 2 assi di Augusto zecca di Roma (10-11 d.C.) 1 asse di Tiberio (16 d. C.) 2 assi di Tiberio (22-23 d. C.) 2 assi con l'effige di Druso (22-23 d.C) 8 assi con altare della Providentia (31-37 d. C.) 1 asse con Aquila (fine regno Tiberio) 1 asse di Caligola con Vesta (37-38 d. C) 1 asse con Germanico (37-38 d. C.) 1 asse con effige di Germanico (emissione non datata di Caligola) 2 monete in bronzo di età repubblicana Dove sono oggi le monete??? Cito testualmente la nota della guida: Fino agli anni '90 le monete erano all'interno dei magazzini della Soprintendenza archeologica del Lazio nei pressi del tempio di Ercole a Tivoli, dove sono state viste e studiate. Chi scrive ha tentato di rintracciarle, purtroppo senza fortuna, recandosi nei magazzini. Per approfondimenti F. Catalli-J. Scheid, Le thesaurus de Sora, in Revue Numismatique, VI serie, tomo XXXVI, 1994, pagg. 55-65. Qui il link: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1994_num_6_36_1997?luceneQuery=%28%2B%28content%3Athesaurus+title%3Athesaurus^2.0+fullContent%3Athesaurus^100.0+fullTitle%3Athesaurus^140.0+summary%3Athesaurus+authors%3Athesaurus^5.0+illustrations%3Athesaurus^4.0+bibrefs%3Athesaurus^4.0+toctitles%3Athesaurus^4.0+toctitles1%3Athesaurus^3.0+toctitles2%3Athesaurus^2.0+toctitles3%3Athesaurus%29+%2B%28content%3Asora+title%3Asora^2.0+fullContent%3Asora^100.0+fullTitle%3Asora^140.0+summary%3Asora+authors%3Asora^5.0+illustrations%3Asora^4.0+bibrefs%3Asora^4.0+toctitles%3Asora^4.0+toctitles1%3Asora^3.0+toctitles2%3Asora^2.0+toctitles3%3Asora%29%29+AND+%28+%2Baccess_right%3A%28free%29+%29&words=thesaurus&words=100&words=140&words=sora&words=free E' la prima volta che scrivo in questa sezione :P, se i curatori ritengono che la discussione sia più attinente all'archeologia possono liberamente spostarla.
    1 punto
  18. Buonasera a tutti, ho cercato di mettere una reazione a tutti per ringraziarvi degli interventi ma temo ad un certo punto di averle finite, ci ho messo un po' a decidere cosa scrivere perché su alcuni punti non ho le competenze per intervenire e quindi mi limito ad apprezzare, leggere e imparare da ciò che scrivete. Detto questo, sono contento della piacevole discussione generata da questa mia moneta alla quale tengo molto, e proprio per questo sono contento anche del fatto che a quanto pare sia autentica e che sia piaciuta alla maggioranza di voi, tengo sempre molto in considerazione il vostro parere. Proprio su questo punto, oltre a ringraziare tutti voi nuovamente per l'estrema professionalità e passione che mettete sempre nei vostri "verdetti", vorrei fare una precisazione, il fatto che spesso, specialmente sulle monete dei miei primi acquisti pazzi, metta la frase "partendo ovviamente dal presupposto che sia autentica", non è perché voglia approfittare sempre della vostra consueta gentilezza e competenza ma dopo il fattaccio con la storia del falso Otho (forse vi ricorderete), mi è presa la paura che tali monete, specialmente quelle prese da quel venditore (che sono relativamente poche) possano essere tutte dei falsi (cosa che fortunatamente non è vera), nonostante la correttezza del venditore suddetto che mi ha restituito tutto, mi è rimasta però una cocente delusione numismatica e considerando che sono un tipo ansioso mi ci vorrà un po' per smaltire la cosa, portate pazienza vi prego, questo comunque non mi ha fermato e continuo imperterrito a collezionare 😄 Per chi mi aveva chiesto le foto ho cercato di farne qualcuna ma in questi giorni torno sempre a casa col sole ormai calato e la mia già poca competenza nel fare le foto si azzera quasi del tutto in notturna, vi metterò comunque quello che sono riuscito a fare, foto brutte più che altro (tra l'altro mi rendo conto ora che mi è venuto il rovescio sfocatissimo):
    1 punto
  19. Buonasera, Lars Ramskold su LRBC (ringrazio entrambi) afferma testualmente che: "... In this case, the letters do not indicate workshops (the Trier coin is marked officina S, and the Arles coin officina P). The meaning of the letters on the standard is most uncertain. It is a bit like the letters on the altars of the VLPP emissions. We use them to define emissions, but their meaning is anyone's guess." Quindi al momento attuale non si conosce il significato delle lettere presenti nel labaro. Saluti Illyricum
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  20. Claudia Perassi insegna Numismatica all'Università Cattolica di Milano. Collabora con la missione archeologica italiana a Malta, con la missione archeologica italiana a Hierapolis di Frigia (che poi sarebbe la moderna Pamukkale, Turchia), e con la missione archeologica dell'Università del Kentuky a Monte Palazzi (Grotteria, RC). E' vice-presidente della Società Numismatica Italiana e vice-direttore della RIN (Rivista Italiana di Numismatica). La sua produzione scientifica ha come tematiche principali: lo studio di monete da contesti archeologici in Italia ed all'estero (Malta), gli usi rituali delle deposizioni monetali nel mondo antico, la gioielleria monetale romana, gli aspetti iconografici, artistici e ideologici della monetazione antica.
    1 punto
  21. berna , XV secolo Fünfer (5 Haller) MONETA BERNENSIS/SANCTVS VINCENCIVS
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  22. Io invece condivido il compleanno con Domiziano, di cui colleziono infatti da molti anni le monete.
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  23. Un esemplare di 1/2 siliqua in argento, battuta in Cartagine al nome di Ilderico, penultimo re dei Vandali in Africa . Sarà il 18 Ottobre in vendita Baldwin 113 al n. 98 .
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  24. La moneta è bella e buona. La frattura non mi disturba; il ritratto è espressivo e mi piace molto, nonostante i capelli schiacciati (che di solito non apprezzo). Se il prezzo era conveniente, hai fatto benissimo a prenderla. A proposito, se non è un problema, puoi dirci il prezzo? So che a qualcuno può apparire venale parlare di prezzi, ma la numismatica è fatta anche di questo.
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  25. Ciao @Rufilius , bella moneta che ancora non presenta la testa radiata introdotta proprio da Nerone a partire dal 66 , quindi la moneta venne emessa in un anno precedente questa data . Piu' che "masticata" la moneta presenta qualche frattura di conio . Mi associo sull' autenticita' della moneta . Forse la legenda della moneta si riferisce alla VICTORIA AUGUSTI del suo Generale Domizio Corbulone in Armenia .
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  26. Ciao, non è una moneta molto facile da giudicare tramite foto tuttavia, nel suo aspetto generale il mio parere è che sia autentica. Non sembra avere segni di produzione per fusione. Il dupondio è in tuo possesso quindi penso tu abbia esaminato anche tutto il bordo. È regolare o ci sono delle mancanze o eccessi di metallo o delle abrasioni o limature sospette in qualche punto ? 🙂 ANTONIO
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  27. Ciao, grazie per il tuo intervento, oltre che per condividere una storia l'ho messa anche per avere un vostro parere quindi mi affido ai vostri giudizi 😀
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  28. Sono ancora un principiante, ma questa moneta non mi fa una bella impressione: rilievi sfumati, un canale senza sbocco sul dritto e forse delle bolle, mah... Però aspetta altri pareri che saranno sicuramente più autorevoli del mio.
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  29. Ciao! visto uno in vendita ... https://www.ebay.it/itm/183906208462 saluti luciano
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  30. Cavoli! Stanotte non dormirò. @CdC non possiamo chiudere questa discussione? È inutile, offre il fianco a sarcasmo e chi l'ha aperta è
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  31. Grazie Enrico............posto anche il dritto della moneta. Comunque attendiamo altre osservazioni. Grazie ancora.
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  32. Sarebbe meglio avere la fotografia anche del diritto per farsi una idea complessiva, ma in sè NON sembra proprio un fuso, anzi si vedono elementi da coniazione. La lettera P che indichi direi che è il risultato di una rottura localizzata del conio, che coinvolge anche un pallino della perlinatura. Un cordiale saluto, Enrico
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  33. Bellissimo denario, sia dritto che rovescio mi piacciono moltissimo. Il ritratto è molto espressivo e ritrae l'Augusta con il volto austero e già indurito dalla vita e soprattutto dalla politica dell'Impero nella quale ufficialmente non era implicata 😆 Dovrò cercarne anche io una versione simile per affiancarla al denario che possiedo con un ritratto ancora giovane. Mi piace moltissimo anche la rappresentazione di Venere sulla quale mi limito ad esprimere apprezzamento ☺️
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  34. Che dire! Sempre belle anche quando la conservazione non è al top ma soprattutto ben presentate: con cura e stile. Complimenti Gordon
    1 punto
  35. Un esemplare di alta epoca, della tirannide agrigentina, di didrammo da Himera ( 480-470 a.C. / 8,34 g / 21,3 mm ), con al diritto gallo apparentemente senza etnico ed al rovescio granchio in circolo incuso . Riferito come HGC 438 ed assente in Westermark-Jenkins . Sarà il 3 Novembre in vendita Frankfurter 157 al n. 50 .
    1 punto
  36. Ciao Beppe, neppure io ho mai visto una R tanto in alto, leggermente sollevate rispetto a TO ma mai così. Il "rombo" c'è e si nota benissimo. Complimenti. Secondo me si.
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  37. Si risolve subito: il contenitore è la trabant! 🤣 elegante cofanetto in vetroresina imbottito di cartone!
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  38. Non è una variante, ma una delle tante tipologie che celebrarono l'Anno Santo del 1600. il resto l'hai già detto tu, bella e non comune medaglietta.- Ciao Borgho
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  39. DE GREGE EPICURI Da totale ignorante su Salerno, ho imparato un mucchio di cose, tra cui: -Salerno si distacca dal ducato longobardo di Benevento, dopo violente lotte intestina in quest'ultimo. Successivamente, Salerno amplia i territori sotto il suo controllo. -Molto grossolanamente, si possono distinguere due periodi in questa monetazione: il primo post-longobardo, il secondo normanno. -La monetazione in metallo vile (quella di gran lunga più abbondante) si ispira ai follis bizantini. -Su alcune monete successive (ma siamo in periodo normanno) compaiono rappresentazioni della città (mura e torri) oppure la scritta OPULENTA SALERNO. -Molte monete sono riconiate, anche su esemplari precedenti dello stesso regnante. - Il termine ISTAMENON con cui è designata la moneta aurea bizantina del periodo viene dal verbo greco ιστημι (pongo), uno dei 4 terribili verbi in μι, incubo di chi studia greco...ve li ricordate?
    1 punto
  40. DE GREGE EPICURI Il titolo preciso è: arciduca d'Austria, duca di Burgundia e conte del Tirolo. Ho visto solo una moneta simile, in vendita su un sito a 70€, messa meglio di questa (prezzo comunque esagerato).
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  41. Grazie mille, dal vivo sembra corrispondere tutto! .....e complimenti !
    1 punto
  42. Segnalo una cosa importante: se avete un profilo online sul sito web della Divisione Filatelia e Numismatica di San Marino, ora compare la voce "Saldo" in cui potete verificare quanto vi rimane. Lo dico perché personalmente ho sempre evitato di acquistare abbonamenti a inizio anno dal sito web perché avevo sempre un saldo che il sito web non mi riconosceva (inviavo sempre la mail con il modulo). Ora che il saldo compare (e nel mio caso è corretto!) credo che acquisterò direttamente dal sito. Mi pare più comodo e meno macchinoso.
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  43. Buongiorno a tutti. Pierg50. 1) Hai aperto la discussione in data 3 settembre chiedendo pareri in merito; 2) molti ti hanno risposto, e ognuno ha espresso la proprio opinione; 3) ad oggi si parla si parla ma una semplice foto non l'hai ancora pubblicata; 4) nonostante ciò assumi un atteggiamento scorretto nei confronti di chi dedica del proprio tempo a risponderti. Detto ciò, considero questa discussione molto aleatoria basata sul nulla che tende ad essere anche poco credibile.
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  44. Trovata dove??? Le cose con valenza archeologica rinvenute sul suolo italiano devono essere immediatamete segnalate e consegnate Il tipo è quello di un antoniniano di Probo come si legge sul diritto. 276-282. Ref. RIC V Probus 203 Diritto: PROBVS P F AVG: Busto di Probo, radiato, corazzato, a destra o busto di Probo, radiato, con mantello imperiale, a sinistra, con scettro sormontato da aquila nella mano destraIMP PROBVS AVG: Busto di Probo, radiato, corazzato, a destra o busto di Probo, con elmo, radiato, corazzato, sinistro, con lancia nella mano destra e scudo nella mano sinistra o busto di Probo, radiato, con mantello imperiale, a sinistra, con in mano scettro sormontato da aquila nella mano destra Rovescio: SOLI INVICTO: Sol, irradiato, sul carro cavalca a sinistra, alza la mano destra e tiene globo e frusta nella mano sinistra La tua moneta è tipo questa ma molto peggio conservata
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  45. Buongiorno, allego alcune immagini dello stesso identico conio...
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  46. Salve a tutti, vi presento l’ultimo lavoro della Edizioni D’Andrea, The Diobols of Tarentum in the National Archaeological Museum of Naples . L’opera, a firma di Alberto D’Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Sarcinelli ed Enrico Vonghia, chiude il quadro dei dioboli conservati presso i poli museali, illustrando oltre 160 monete, provenienti dal celebre museo partenopeo. Gli esemplari erano noti solo attraverso le descrizioni del Fiorelli, ovvero il Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Collezione Santangelo – Monete Greche (del 1866) e il Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Medagliere – I. Monete Greche (1870 ); qui vengono per la prima volta riportate le foto a colori in alta definizione. Inoltre vengono espunte dal novero delle emissioni tarantine alcuni esemplari che gli studi affrontati dagli autori hanno invece inquadrato come imitative apule, o di Eraclea o Pandosia. Introduzione di Floriana Miele, comitato scientifico: Francesco D’Andria (Accademia dei Lincei), Eva Degl’Innocenti (Direttrice Musei Civici Bologna), Diego Elia (Università di Torino), Giovanni Gorini (Università di Padova), Valeria Meirano (Università di Torino), Adriana Travaglini (Università del Salento) e Rosa Vitale (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”). 124 pagine, prezzo di copertina € 50,00. https://www.edizionidandrea.com/
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  47. Una moneta d'argento Sceat trovata vicino a Birling Gap e datata al 675-750 d.C. La testa è del dio Woden e al rovescio una bestia a sx retrospicente mordace con le fauci spalancate che si morde la coda triforcuta. Woden è un dio ampiamente venerato nel paganesimo germanico, la maggior parte delle informazioni sopravvissute su di lui, permettono di associarlo a saggezza, guarigione, morte, regalità, forca, conoscenza, guerra, battaglia, vittoria, stregoneria e poesia, quindi un dio piuttosto versatile per i Celti da adorare. Il suo nome è l'origine del termime inglese mercoledì (in inglese Wednesday), quindi la sua influenza pervade fino ai giorni nostri. https://en.wikipedia.org/wiki/Odin https://www.hastingsindependentpress.co.uk/features/expert-archaeologist-chosen-for-sussex/ https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/932414
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  48. Buonasera. Cerco qualche informazione su una moneta da 100 rubli in oro con effige Gorbaciov acquistata nel 1990 o 1991 quando fu emessa. Ho fatto qualche ricerca ma sembra sia una moneta pò " fantasma", sconosciuta. Ho letto che anni dopo l'URSS dichiarò illegale la moneta ( per cancellare il ricordo di Gorbaciov) procedendo in quello Stato alla fusione. Qualcuno ha qualche informazione aggiuntiva? Ringrazio per eventuali risposte. Saluti.
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  49. anni fà ,poco dopo l'entrata dell'EURO ,girovagando x bancarelle alla ricerca di monete trovai un piccolo album con tutti i commemorativi dell'URSS ,mi chiesero 60 euro e ricordo di averci pensato tutto il giorno per poi decidermi a fine della fiera a prendere l'intera collezione .Mai scelta fù più azzaccata visto oggi la non facile reperibilità, nonchè l'aumento vertiginoso dei prezzi. I pezzi sono 64 ...48 da 1rublo....3da 3rubli....13 da 5rubli
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  50. secondo te c'è modo di pulirla meglio?
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