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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/05/23 in Risposte

  1. Buonasera a tutti, ci ho messo del tempo a postare questo mio Denario. Avrei voluto accompagnarlo con delle belle parole, soprattutto interessanti, che stavolta non si riferissero alla Augusta ma alla allegoria presente al rovescio. Cercavo qualcosa relativa al culto di Venere Genetrix ma non mi sono applicato evidentemente con la dovuta attenzione. Però ho trovato una vecchia discussione di @gpittini che riporto qui (a lui i miei ringraziamenti) perché l'ho trovata esaustiva e ricchissima di immagini ma sopratutto di spiegazioni. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa oltre a quelle fatte da me. Julia Domna (Augusta, 193-217). Rome. AR Denarius (19,5mm, 3.25g). Draped bust of Julia Domna r. R/ Venus seated l., extending hand and holding scepter. RIC 388c. Sono ben accetti vostri commenti o apporti alla discussione. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/88302-venere/
    4 punti
  2. Il bagattino qui presentato corrisponde, secondo la classificazione data da L. Bellesia nella sua monografia sulla zeca di Reggio Emilia, alla tipologia identificabile con la terza emissione. Se da un punto di vista cronologico l'identificazione come terza emissione penso possa essere fuori discussione (oltre al diverso stile del ritratto, infatti, la M di Regivm assume la forma del carattere latino in luogo del 3 utilizzato nelle precedenti emissioni), per quanto riguarda la collocazione temporale l'affare si complica un po'. La data di concessione della seconda emissione dovrebbe essere il 1486. Le successive emissioni (terza, quarta e quinta) vengono poi identificate da L. Bellesia sulla base di marcate differenze stilistiche. La sesta emissione, databile 1491, secondo L. Bellesia non comprende la produzione di bagattini. La settima emissione (ritratto senile e legenda del verso modificata) è datata 1500. Il tutto per dire che la terza emissione sarebbe da collocare in un lasso temporale compreso fra il 1486 e il 1491. Per quanto riguarda la rarità dei bagattini di Reggio Emilia ritengo doveroso segnalare che allo stato attuale sono da considerare comuni gli esemplari della prima, seconda, terza e settima emissione. Sono decisamente rari gli esemplari della quarta e quinta emissione. Lo stato di conservazione del tuo esemplare è abbastanza buono in quanto perfettamente leggibile sia come legende che come segni d'interpunzione. Presenta evidenti segni d'usura e da circolazione e assenza di patina. Mario
    4 punti
  3. Per gli amanti della monetazione magnogreca segnalo l'edizione, a firma di Giuseppe Libero Mangieri, del celebre tesoretto di stateri magnogreci (333 AG) rinvenuto nel 1916 a Taranto in contrada Corti Vecchie (IGCH 1924), noto attraverso una datata pubblicazione di Laura Breglia (1939) corredata da un esiguo apparato illustrativo. Questa nuova monografia, che analizza un ripostiglio monetale di eccezionale importanza per entità e fisionomia della composizione, apporta un rilevante contributo alla conoscenza della storia monetale della Magna Grecia e di Taranto in particolare, zecca alla quale le Edizioni D'Andrea, con rigore metodologico e solidità scientifica, hanno rivolto i propri interessi con una serie di significativi contributi. https://www.edizionidandrea.com/product-page/il-tesoretto-di-monete-magnogreche-rinvenuto-nel-1916-in-contrada-corti-vecchie
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti. Segnalo una curiosa serie ibrida degli aurei di Lucio Vero e Marco Aurelio a mio giudizio ottenuta per fusione (di bassa qualità a dire il vero). Alcune centinaia di aurei originali di Lucio Vero cui questa riproduzione è ispirata furono rinvenuti sull’Aventino nel 1893, in occasione dei lavori di costruzione della Chiesa di Sant'Anselmo all'Aventino e del rispettivo monastero (RIN1893.pdf). Nelle aste di fine Ottocento-inizi Novecento, aurei di quelle serie ricorrono con grande frequenza, anche in più pezzi nella stessa vendita. Ancora oggi, benché assorbiti dal mercato, non sono difficili da trovare nelle aste internazionali… Basta avere sufficienti disponibilità economiche. Approfittando dell’interesse per queste monete, qualche "artigiano" ha prodotto dei curiosi ibridi che associano il dritto di Lucio Vero loricato e paludato al rovescio di una serie omologa di Marco Aurelio. https://www.biddr.com/auctions/harmeroflondon/browse?a=3937&l=4622303 La casa d’aste censisce un secondo esemplare passato nel 2014 e, a mio giudizio, prodotto dalle stesse matrici https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=646&lot=402 Quanto asserito costituisce mio giudizio personale: caveat emptor.
    3 punti
  5. Fatto, semplice. Nome, cognome, telefono e città di provenienza e stampi il voucher d'entrata. Chissà che lo facciano anche gli altri convegni. Bravi. Ci si lamenta che avvengono furti, di gente poco raccomandabile che gira per i convegni e quando vengono prese delle iniziative per tutelare e tutelarsi, ancora si trova qualcosa da dire... mah...
    3 punti
  6. Ciao Alberto , complimenti per l'ottimo denario con la Venere Genitrice. Posto mio esemplare della stessa tipologia ma di un antoniniano. Condividere le nostre monete , a mio parere, è molto importante soprattutto per noi neofiti. 🙂 ANTONIO 22,50 mm. 5,10 g. RIC 388a
    3 punti
  7. Per una napoletana voglio mostrarvi questa Lira 1813 Murat con un particolare nella data sembrerebbe un 5 su 3 o viceversa, strano perché nel 1815 non è stato battuto, un errore corretto? Guardate voi............
    3 punti
  8. DE GREGE EPICURI Anche a me sembra autentica, senza dubbio. Penso che la frattura si sia originata al momento della coniazione, forse per la temperatura troppo bassa del metallo; poi può essersi approfondita per traumi meccanici. Domandare nel forum quanto è stata pagata una moneta risulta un po' sgradevole; in casi particolarissimi, forse lo si può chiedere con pm.
    2 punti
  9. Dissento categoricamente. La Numismatica è altro, è studio, è inquadramento storico di una emissione. Può essere anche tecnologia (collegata alla produzione dell'esemplare, p.e.) in senso lato. Il Collezionismo e il commercio numismatico invece si occupa di prezzi e quotazioni. Detto senza accezioni negative.Sono due cose differenti, imho. A un Martini, a un Saccocci interessa sapere dati sulla moneta, diffusione, motivi sulla necessità di produzione per esempio, non il valore economico del pezzo. Saluti Illyricum 😉
    2 punti
  10. Salve a tutti, ho ripreso in mano questo bronzetto di Eraclea per una più precisa classificazione. La moneta è catalogata come Van Keuren 162-165. Non avendo la possibilità di consultare il lavoro della Van Keuren chiedo gentilmente a qualche amico del forum , in possesso del testo, se può indicare a quale delle quattro corrisponde... Un grazie anticipato Greek Italy. Southern Lucania, Heraclea. AE 11.5 mm., 3rd-1st centuries BC. D/ Head of Herakles right, beardless and wreathed; below, cornucopiae. R/ I-H. Bow, club and quiver. HN Itay 1446. Van Keuren 162-5. AE. g. 1.23 R. Rare. In excellent condition for the issue. Green patina. About EF/EF.
    2 punti
  11. Per la presenza del simbolo della cornucopia l'esemplare è ascrivibile al n. 164 della classificazione Van Keuren.
    2 punti
  12. Quella in testa al topic. Quella postata da te, seppur ritagliata "a muzzo", é buona. Il bordo stondato si vede anche da quelle foto e si percepisce anche che i rilievi sono poco impressi rispetto all'originale.
    2 punti
  13. Come temevo, è arrivato un cofanetto più capiente! Fortunatamente non è un problema riempire gli spazi liberi, per esempio con un caricatore per 7,92 mm (8x57) , probabilmente di un "Gewehr 88", un fucile adottato a partire dalla fine del XIX secolo dall'Esercito imperiale tedesco. il bossolo il fondo del bossolo, che ci rivela come, dove e quando: S= Spitzgeschoss, pallottola a punta (c'erano anche le E = standard, sS, etc.) / I fraktur per Ingolstadt, città della Baviera / 1=gennaio, 13=1913 la punta ed il fondo, che tanto per complicare le cose ha una lettera che non mi sento di aver identificato con certezza foto di famiglia, tutte cinque montate sul listello le cartuccie sono vuote e si può togliere la punta (per non prendersi una denuncia per possesso di armi da guerra), ma tanto, arrugginite come sono, sarebbero più adatte ad un suicidio che non ad un omicidio. Un po' di polvere da sparo la ho tenuta, e per chi non la ha mai vista NON sembra così ... polverosa che conservo in una capsula per 2Euro, la scala è in mm. Questa è chiamata "polvere bianca" che, a differenza di quella nera, durante la combustione non esplode ma produce solo scorie gassose. Anche se ha 110 anni, non ha reagito ad una bella martellata su di un incudine, ma appena ho avvicinato un fiammifero acceso a qualche granello ha reagito subito infiammandosi. Adesso vado, che devo ancora tappare un paio di buchi... Servus, NJk
    2 punti
  14. Buonasera a tutti, ho cercato di mettere una reazione a tutti per ringraziarvi degli interventi ma temo ad un certo punto di averle finite, ci ho messo un po' a decidere cosa scrivere perché su alcuni punti non ho le competenze per intervenire e quindi mi limito ad apprezzare, leggere e imparare da ciò che scrivete. Detto questo, sono contento della piacevole discussione generata da questa mia moneta alla quale tengo molto, e proprio per questo sono contento anche del fatto che a quanto pare sia autentica e che sia piaciuta alla maggioranza di voi, tengo sempre molto in considerazione il vostro parere. Proprio su questo punto, oltre a ringraziare tutti voi nuovamente per l'estrema professionalità e passione che mettete sempre nei vostri "verdetti", vorrei fare una precisazione, il fatto che spesso, specialmente sulle monete dei miei primi acquisti pazzi, metta la frase "partendo ovviamente dal presupposto che sia autentica", non è perché voglia approfittare sempre della vostra consueta gentilezza e competenza ma dopo il fattaccio con la storia del falso Otho (forse vi ricorderete), mi è presa la paura che tali monete, specialmente quelle prese da quel venditore (che sono relativamente poche) possano essere tutte dei falsi (cosa che fortunatamente non è vera), nonostante la correttezza del venditore suddetto che mi ha restituito tutto, mi è rimasta però una cocente delusione numismatica e considerando che sono un tipo ansioso mi ci vorrà un po' per smaltire la cosa, portate pazienza vi prego, questo comunque non mi ha fermato e continuo imperterrito a collezionare 😄 Per chi mi aveva chiesto le foto ho cercato di farne qualcuna ma in questi giorni torno sempre a casa col sole ormai calato e la mia già poca competenza nel fare le foto si azzera quasi del tutto in notturna, vi metterò comunque quello che sono riuscito a fare, foto brutte più che altro (tra l'altro mi rendo conto ora che mi è venuto il rovescio sfocatissimo):
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  15. Buonasera a tutti, allego le foto di un volume che ho preso oggi alla fiera del libro che in questi giorni si sta svolgendo a Bologna. Lo avevo già visto altrove, ma non ero riuscito a prenderlo e oggi ho colto l'occasione. Si tratta del volume "Monete Sonanti - La cultura musicale nelle monete e nelle medaglie del Museo Civico Archeologico di Bologna" e - come si evince dal titolo - vi sono illustrazioni e descrizioni di monete e medaglie (205 totali) di tutte le epoche collegate alla cultura musicale, corredate da note storiche e non solo. Nota estremamente positiva le immagini delle monete, che sono di ottima qualità e dimensioni, perfette per apprezzarne i dettagli. Allego foto della copertina e dell'indice. Riccardo
    1 punto
  16. Buonasera, Lars Ramskold su LRBC (ringrazio entrambi) afferma testualmente che: "... In this case, the letters do not indicate workshops (the Trier coin is marked officina S, and the Arles coin officina P). The meaning of the letters on the standard is most uncertain. It is a bit like the letters on the altars of the VLPP emissions. We use them to define emissions, but their meaning is anyone's guess." Quindi al momento attuale non si conosce il significato delle lettere presenti nel labaro. Saluti Illyricum
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  17. Claudia Perassi insegna Numismatica all'Università Cattolica di Milano. Collabora con la missione archeologica italiana a Malta, con la missione archeologica italiana a Hierapolis di Frigia (che poi sarebbe la moderna Pamukkale, Turchia), e con la missione archeologica dell'Università del Kentuky a Monte Palazzi (Grotteria, RC). E' vice-presidente della Società Numismatica Italiana e vice-direttore della RIN (Rivista Italiana di Numismatica). La sua produzione scientifica ha come tematiche principali: lo studio di monete da contesti archeologici in Italia ed all'estero (Malta), gli usi rituali delle deposizioni monetali nel mondo antico, la gioielleria monetale romana, gli aspetti iconografici, artistici e ideologici della monetazione antica.
    1 punto
  18. berna , XV secolo Fünfer (5 Haller) MONETA BERNENSIS/SANCTVS VINCENCIVS
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  19. Io invece condivido il compleanno con Domiziano, di cui colleziono infatti da molti anni le monete.
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  20. La moneta è bella e buona. La frattura non mi disturba; il ritratto è espressivo e mi piace molto, nonostante i capelli schiacciati (che di solito non apprezzo). Se il prezzo era conveniente, hai fatto benissimo a prenderla. A proposito, se non è un problema, puoi dirci il prezzo? So che a qualcuno può apparire venale parlare di prezzi, ma la numismatica è fatta anche di questo.
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  21. Davvero ottima risposta.. me la salvo perché la trovo molto interessante. Grazie mille e buona giornata a te
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  22. A me sembrerebbe autentica , spatinata ma genuina, in generale una bella moneta complimenti
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  23. Sono ancora un principiante, ma questa moneta non mi fa una bella impressione: rilievi sfumati, un canale senza sbocco sul dritto e forse delle bolle, mah... Però aspetta altri pareri che saranno sicuramente più autorevoli del mio.
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  24. Cavoli! Stanotte non dormirò. @CdC non possiamo chiudere questa discussione? È inutile, offre il fianco a sarcasmo e chi l'ha aperta è
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  25. Grazie Enrico............posto anche il dritto della moneta. Comunque attendiamo altre osservazioni. Grazie ancora.
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  26. Bellissimo denario, sia dritto che rovescio mi piacciono moltissimo. Il ritratto è molto espressivo e ritrae l'Augusta con il volto austero e già indurito dalla vita e soprattutto dalla politica dell'Impero nella quale ufficialmente non era implicata 😆 Dovrò cercarne anche io una versione simile per affiancarla al denario che possiedo con un ritratto ancora giovane. Mi piace moltissimo anche la rappresentazione di Venere sulla quale mi limito ad esprimere apprezzamento ☺️
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  27. 1 punto
  28. Un esemplare di alta epoca, della tirannide agrigentina, di didrammo da Himera ( 480-470 a.C. / 8,34 g / 21,3 mm ), con al diritto gallo apparentemente senza etnico ed al rovescio granchio in circolo incuso . Riferito come HGC 438 ed assente in Westermark-Jenkins . Sarà il 3 Novembre in vendita Frankfurter 157 al n. 50 .
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  29. E' una convinzione diffusa a causa delle truffe su internet dove monete comunissime a pure ridotte male vengono spacciate per rarità o errori di conio e vendute a prezzi assurdi.
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  30. Ciao Beppe, neppure io ho mai visto una R tanto in alto, leggermente sollevate rispetto a TO ma mai così. Il "rombo" c'è e si nota benissimo. Complimenti. Secondo me si.
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  31. Salve, dovrebbe essere una devozionale ovale con appendici dell'anno santo 1600. Clemente VIII? Nel dritto la Madonna di Loreto con bambino sormontata da un'arcatura dalla quale pendono due lampade. Al fianco due angeli. Nel rovescio la Porta Santa aperta con un pellegrino davanti in ginocchio. Scritte ANNO IVBIL. In esergo 1600. Materiale: ottone/bronzo. Dimensioni con (senza) appendici e/o appiccagnolo: - asse maggiore: 31.1 (22.2) mm - asse minore: 23.3 (17.9) mm Forse una variante di W-ME7L/1-1: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7L/1 ?
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  32. Buonasera a tutti. Ciao Alberto, bel quartetto il tuo : 1856 "modello base" 1856 caratteri grossi al dritto 1856 VTR . . 1856 falso d'epoca. I caratteri grossi il legenda , per le Piastre furono approntati dal 1856 in poi, per i 60 Grana iniziano a vedersi per 1841-1842-1845-1846- e per ultimo il 1846 con busto adulto. Unica eccezione è il dritto di un conio 1847 (busto adulto) con 7 ribattuto su 6. Infatti fu modificata la cifra ma i caratteri grossi rimasero quelli dell'anno precedente. Condivido per "una Napoletana al giorno" la mia Mezza del 1846.
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  33. DE GREGE EPICURI Da totale ignorante su Salerno, ho imparato un mucchio di cose, tra cui: -Salerno si distacca dal ducato longobardo di Benevento, dopo violente lotte intestina in quest'ultimo. Successivamente, Salerno amplia i territori sotto il suo controllo. -Molto grossolanamente, si possono distinguere due periodi in questa monetazione: il primo post-longobardo, il secondo normanno. -La monetazione in metallo vile (quella di gran lunga più abbondante) si ispira ai follis bizantini. -Su alcune monete successive (ma siamo in periodo normanno) compaiono rappresentazioni della città (mura e torri) oppure la scritta OPULENTA SALERNO. -Molte monete sono riconiate, anche su esemplari precedenti dello stesso regnante. - Il termine ISTAMENON con cui è designata la moneta aurea bizantina del periodo viene dal verbo greco ιστημι (pongo), uno dei 4 terribili verbi in μι, incubo di chi studia greco...ve li ricordate?
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  34. DE GREGE EPICURI Il titolo preciso è: arciduca d'Austria, duca di Burgundia e conte del Tirolo. Ho visto solo una moneta simile, in vendita su un sito a 70€, messa meglio di questa (prezzo comunque esagerato).
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  35. Ciao, provo a descrivere ciò che vedo. D/ CONSTAN-TINVS AVG : busto di Costantino I, a destra. Ipotizzo sia laureato; La distinzione non e' sempre facile, soprattutto nel diadema di perle (di diadema ne esistono poi diversi tipi) e io faccio sempre un po' fatica (probabilmente anche per miei limiti di conoscenza e di esperienza) R/ PROVIDEN-TIAE AVGG: campgate senza battenti, con due torrette e stella in alto al centro ESERGO/ SMK dot: zecca di Cyzicus, 5^ officina Alla luce di ciò, se esatto, propenderei per la RIC VII 34: Online Coins of the Roman Empire: RIC VII Cyzicus 34 (numismatics.org) Ciao. Stilicho
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  36. Leu Numismatik AG > Web Auction 27 Auction date: 9 September 2023 Lot number: 443 Price realized: 3,400 CHF (Approx. 3,813 USD / 3,558 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CIMMERIAN BOSPOROS. Pantikapaion. Circa 370-355 BC. Hemidrachm (Silver, 14 mm, 2.52 g, 6 h). Bearded head of Pan with animal ears and a pug nose facing slightly to left, wearing wreath of ivy and fruit. Rev. ΠΑΝΤΙ Lion attacking stag to right. HGC 7, 65. MacDonald 42. SNG BM Black Sea 860. SNG Stancomb 536. Very rare and of exceptionally fine style. Somewhat rough, otherwise, good very fine. From the Pontos Euxeinos Collection, formed in the late 1990s and early 2000s. Starting price: 500 CHF illustrazione: STATUA DEL DIO PAN
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  37. Buongiorno a tutti. Pierg50. 1) Hai aperto la discussione in data 3 settembre chiedendo pareri in merito; 2) molti ti hanno risposto, e ognuno ha espresso la proprio opinione; 3) ad oggi si parla si parla ma una semplice foto non l'hai ancora pubblicata; 4) nonostante ciò assumi un atteggiamento scorretto nei confronti di chi dedica del proprio tempo a risponderti. Detto ciò, considero questa discussione molto aleatoria basata sul nulla che tende ad essere anche poco credibile.
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  38. Trovata dove??? Le cose con valenza archeologica rinvenute sul suolo italiano devono essere immediatamete segnalate e consegnate Il tipo è quello di un antoniniano di Probo come si legge sul diritto. 276-282. Ref. RIC V Probus 203 Diritto: PROBVS P F AVG: Busto di Probo, radiato, corazzato, a destra o busto di Probo, radiato, con mantello imperiale, a sinistra, con scettro sormontato da aquila nella mano destraIMP PROBVS AVG: Busto di Probo, radiato, corazzato, a destra o busto di Probo, con elmo, radiato, corazzato, sinistro, con lancia nella mano destra e scudo nella mano sinistra o busto di Probo, radiato, con mantello imperiale, a sinistra, con in mano scettro sormontato da aquila nella mano destra Rovescio: SOLI INVICTO: Sol, irradiato, sul carro cavalca a sinistra, alza la mano destra e tiene globo e frusta nella mano sinistra La tua moneta è tipo questa ma molto peggio conservata
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  39. Quella è una classica frase da catalogo per la conservazione B, per questo biglietto l'MB ci sta a pieno titolo
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  40. Buongiorno, allego alcune immagini dello stesso identico conio...
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  41. Molti dettagli sono approssimativi, noto anche il viso, molto diverso Posto la mia per un confronto
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  42. Salve a tutti, vi presento l’ultimo lavoro della Edizioni D’Andrea, The Diobols of Tarentum in the National Archaeological Museum of Naples . L’opera, a firma di Alberto D’Andrea, Marco Miglioli, Giuseppe Sarcinelli ed Enrico Vonghia, chiude il quadro dei dioboli conservati presso i poli museali, illustrando oltre 160 monete, provenienti dal celebre museo partenopeo. Gli esemplari erano noti solo attraverso le descrizioni del Fiorelli, ovvero il Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Collezione Santangelo – Monete Greche (del 1866) e il Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Medagliere – I. Monete Greche (1870 ); qui vengono per la prima volta riportate le foto a colori in alta definizione. Inoltre vengono espunte dal novero delle emissioni tarantine alcuni esemplari che gli studi affrontati dagli autori hanno invece inquadrato come imitative apule, o di Eraclea o Pandosia. Introduzione di Floriana Miele, comitato scientifico: Francesco D’Andria (Accademia dei Lincei), Eva Degl’Innocenti (Direttrice Musei Civici Bologna), Diego Elia (Università di Torino), Giovanni Gorini (Università di Padova), Valeria Meirano (Università di Torino), Adriana Travaglini (Università del Salento) e Rosa Vitale (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”). 124 pagine, prezzo di copertina € 50,00. https://www.edizionidandrea.com/
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  43. Ciao, oggi condivido con piacere il mio ultimo arrivo, un sesterzio dell'imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea dell'Equita' (Aequitas), moneta comune coniata a Roma nel 148-149 d.C. Il sesterzio mi permette di archiviare anche questo Augusto (una finestra aperta la lascio solo per un antoniniano di consacrazione fatto coniare da Traiano Decio 🙂) del quale sono giunte a noi un numero molto elevato di monete. Fu senza dubbio uno dei migliori regnanti che l'impero ebbe, infatti governò per più di vent'anni e grazie alle sue capacità politiche ed umane assicurò al popolo un lungo periodo di pace e prosperità. Proprio per queste sue virtù gli fu dato l'appellativo dì Pio. Per quanto riguarda l'Equita' sul rovescio della moneta (nella sua raffigurazione classica, stante con bilancia e cornucopia dell'abbondanza) rappresentava per I romani l'imparzialità e quindi la giustizia ed era punto di riferimento sia nei rapporti commerciali che nei contenziosi giuridici. Principio di equità e quindi di imparzialità (che non era una norma scritta) da tenere sempre presente anche oggi soprattutto da chi svolge funzioni di garante e di giudice (ma purtroppo per incompetenza, per malafede o peggio per accondiscendenza di parte e per mancanza di spina dorsale non è sempre così.....peccato....anzi vergogna....). Da esame diretto risulta coniato, ben centrato, con buon modulo e peso, metallo abbastanza integro (per una moneta che ha 2000 anni) ed ha evidentemente ottemperato alla sua funzione di moneta con usura da circolazione ben visibile. Su questo ho tutto da imparare ma sembra non essere stato ritoccato nelle legende e nelle figure, quindi nessuna manomissione da parte "dell'homo insapiens". Per me ottimo il ritratto di Antonino Pio (che è stato il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo 🙂). Posto per condivisione anche I miei denari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 33 mm. 26,20 g. RIC 855
    1 punto
  44. Buongiorno alla sezione, Continua il mio studio sulle aquile capovolte, condivido con voi la seconda 1858 della mia piccola raccolta, lettere sottili al diritto e al rovescio. Un saluto a tutti. Raffaele.
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  45. Una moneta d'argento Sceat trovata vicino a Birling Gap e datata al 675-750 d.C. La testa è del dio Woden e al rovescio una bestia a sx retrospicente mordace con le fauci spalancate che si morde la coda triforcuta. Woden è un dio ampiamente venerato nel paganesimo germanico, la maggior parte delle informazioni sopravvissute su di lui, permettono di associarlo a saggezza, guarigione, morte, regalità, forca, conoscenza, guerra, battaglia, vittoria, stregoneria e poesia, quindi un dio piuttosto versatile per i Celti da adorare. Il suo nome è l'origine del termime inglese mercoledì (in inglese Wednesday), quindi la sua influenza pervade fino ai giorni nostri. https://en.wikipedia.org/wiki/Odin https://www.hastingsindependentpress.co.uk/features/expert-archaeologist-chosen-for-sussex/ https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/932414
    1 punto
  46. A parziale modifica aggiungo che acquistai moneta contestualmente alla data di emissione ( ero ad Asti), quindi 1988 credo. Grazie , saluti.
    1 punto
  47. anni fà ,poco dopo l'entrata dell'EURO ,girovagando x bancarelle alla ricerca di monete trovai un piccolo album con tutti i commemorativi dell'URSS ,mi chiesero 60 euro e ricordo di averci pensato tutto il giorno per poi decidermi a fine della fiera a prendere l'intera collezione .Mai scelta fù più azzaccata visto oggi la non facile reperibilità, nonchè l'aumento vertiginoso dei prezzi. I pezzi sono 64 ...48 da 1rublo....3da 3rubli....13 da 5rubli
    1 punto
  48. Si ...Giuseppe, stabilire però chi ne ha coniate quante, credo sia impossibile, non ci sono documenti e pensa che fino alla stampa del Gigante 2015 le monete con FA sono state lette IA (io e @@francesco77 ne avevamo dato notiia nel 1° Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo); gli Aveta furono una famiglia molto attiva operente presso la zecca, lo scoprimmo anche quando scrivemmo l'artico sulla medaglia opera di Vincenzo Aveta, quest'ultimo proprio figlio di Filippo.http://www.ilportaledelsud.org/aveta.htm In sostanza però su Filippo Aveta c'è documentazione che comprova la sua attività negli anni 1761/1764 è quel monogramma sulle monete auree è suo. :) Riguardo ai De Gennaro...bhè che dirti, anch'io nutro perplessità sulla varietà di sigle adottate, ma anche qui i documenti parlano del solo Giovanni, almeno sotto Carlo VI, perchè poi sotto i Borbone il discorso cambia infatti grazie ad uno studio sulle medaglie scoprimmo che l'attività in zecca era di due incisori e non il solo Giovanni, questo era Gaetano e puoi leggere qui qualcosa al riguardo http://www.ilportaledelsud.org/disciplina_militare.htm Come hai anche giustam,ente scritto tu in altra discussione, o questa, adesso non ricordo, ma il Bovi riporta verbali di zecca in cui compare il passaggio dell'incarico al solo Giovanni..... !! Ho anche letto però che alcune volte, anzi spesso, Giovanni De Gennaro veniva chiamato con l'appellativo Gio' ......chissà che le sole sigle G sulle monete non siano riferito a questo.
    1 punto
  49. Con la Legge del 21 luglio 1595 fu ordinata a Pisa l'erezione di una nuova zecca per battere monete a titolo inferiore a quelle di Firenze. Con la soppressione della Zecca di Pisa si intese per Pisis le monete ad uso di Pisa, cioè a titolo più basso. Se avesse modo Le consiglio la lettura del Galeotti a pag. 432 e 433 che da spiegazione alla sua domanda. Per la monetazione di Carlo Ludovico e Maria Luisa, solo il dieci paoli è segnato pisis in quanto di titolo inferiore, mentre il Dena ed il Mezzo Dena sono segnati FLORENTIAE in quanto di titolo dell'argento pieno.
    1 punto
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