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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/23 in Risposte
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Segnalo agli appassionati di monetazione marchigiana e a tutti gli appassionati e curiosi numismatici l'imminente pubblicazione da parte di Nomisma della monografia sulla zecca di Fermo. L'opera, curata da Lorenzo Bellesia, rappresenta la terza tappa di una collana che l'autore, in seguito ad approfonditi studi, ha deciso di dedicare alla monetazione marchigiana con importanti aggiustamenti ed un severo lavoro di lima; il volume in oggetto porta in copertina il n°3 (il n°1 è stato dedicato a Recanati, il n°2 a Camerino)... e il n°4 ?? 🤐.. In questo volume viene rianalizzata l'intera monetazione di Fermo e la relativa documentazione disponibile con un'importante revisione del Corpus. Il volume è composto di 98 pagine, sarà ordinabile entro un paio di settimane sul sito Nomisma al prezzo di 50 euro e sarà disponibile a Verona sul banco di Nomisma. allego immagine della copertina Mario3 punti
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Segnalo l'uscita del nuovo volume della collana "Materiali" n. 71 Giorgio Fusconi, La zecca di Piacenza. Da Odoardo Farnese (1622-1646) a Ranuccio Farnese (1646-1694).3 punti
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Per me è buona (contrariamente al solito, i falsi di questa moneta sono in bassa conservazione), non vedo segni rivelatori di contraffazione. Qui sotto posto per confronto un esemplare in buona conservazione periziato autentico:3 punti
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E' appena uscito anche un piccolo libro a mia firma, di cui allego foto. Avvertenza: si tratta di un testo di pura divulgazione, quindi se uno è esperto può trovarlo inutile. E' corredato di diverse foto e mantiene uno stile molto colloquiale e per nulla specialistico. Sarà ordinabile anche via Amazon e il suo prezzo è di 15 euro.3 punti
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DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via A.Kramer 32, citof. SEIDIPIU') l' ultima conferenza del 2023 si terrà martedì 21 novembre con inizio alle h.21 precise. Costanza Cucini, archeologa medievale ed esperta di metallurgia, ci parlerà su: "La fabbricazione dei solidi del tardo impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum". Nel corso dello scavo condotto dalla Sovrintendenza a Como, all'angolo fra via Diaz e via Indipendenza, il 5.9.2018 venne rinvenuto il famoso "Tesoro di Como". Lo scavo aveva interessato un edificio tardoantico ubicato fra uno dei cardini e probabilmente il decumano massimo della città romana. Il tesoro era stato occultato all'interno di un contenitore in pietra ollare, chiuso da un coperchio. Al suo interno vennero rinvenuti mille solidi, battuti principalmente in zecche occidentali, assieme ad alcuni gioielli, un frammento di lingotto e alcuni semilavorati in oro. La presenza di evidenti "difetti" in alcuni solidi ha fornito l'occasione per uno studio delle tecniche di fabbricazione delle monete d'oro romane; C.Cucini ha così ricostruito la catena operativa all'interno delle zecche tardoromane, con particolare riguardo a quella di Mediolanum. L'incontro sarà trasmesso anche in video-conferenza; forniremo il link in seguito.2 punti
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A mio modesto parere è una moneta non piacevole (e quindi non collezionabile): troppi colpi, usura, lucidatura, ecc. La conservazione, per tutto ciò, non può andare oltre l'MB. Presenta anche una vasta serie di macchie che escludono una pulizia accurata coi metodi dello spazzolino e bicarbonato, ma anche col liquido per argento: sembra sia stata sottoposta a pesante lucidatura con qualche tipo di acido che però, non è stato lasciato agire lungamente (probabilmente il "pulitore" s'è accorto che stava rovinando la moneta). Per confronto, posto un esemplare periziato BB-BB+ con usura uniforme (siamo lontani anni-luce dalla moneta in oggetto) ed a seguire un FDC:2 punti
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Molto curioso! il gettone sembra settecentesco o al massimo primo Ottocento. Potrebbe essere una specie di budino se è qualcosa di alimentare?😄 @nikita_ tu che dici?🤔 Proverei con un penny della Jamaica della regina Vittoria https://en.numista.com/catalogue/pieces14273.html2 punti
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Quoto al 100%. Come già detto in altra discussione, fino a quando ci sarà gente pronta a spendere soldi per questi oggetti avranno ragione all'IPZS a produrre questa roba...2 punti
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Ho avuto problemi al PC e non potuto seguire nelle ultime ore la discussione. Ripreso il contatto internet una bella sorpresa ! Grazie a tutti gli intervenuti, siete stati bravissimi ! Competenza, studio, passione, confronto, siete veramente colonne del nostro forum, di grande aiuto per chi, come me, ha molto da imparare. Che dire ancora se non un augurio a risentirci per ... il prossimo bronzo. Buona giornata2 punti
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Grazie @Cremuzioe @L. Licinio Lucullo. Ho raccolto moltissime informazoni che mai avrei potuto reperire al di fuori del forum. Adesso cercherò di assemblare il tutto in un documento. Poi se può essere interessarvi lo condivido.2 punti
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Qltre alle due foto della moneta che ti ha inviato L.Licinio Lucullo , ti invio la parte descrittiva della legenda di Traiano non perfettamente leggibile nelle due monete , che ho preso dalla prima edizione del Varesi-Castellotti sulle monete d'oro e d'argento delle repubblica romana . E' una moneta di grande rarita' , V-C la riporta come R82 punti
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Scrivi bene. E tutto ciò che hai scritto dell'epoca passata è corretto. Il problema è che vivevamo sempre sopra le nostre possibilità, come già detto da @ART. E questo è possibile solo per un tempo limitato. Ora stiamo peggio, ma è questo che ci possiamo permettere. Però se lavoriamo e facciamo le riforme, potremo stare meglio. Infine attenzione a quelli che dicono che l'euro non funziona. In realtà vorrebbero che sparisse, perchè dà parecchio fastidio. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno, la battuta è gradevole ma non modifica la realtà dei fatti ove il debito pubblico costituisce sicuramente un problema. Anch'io capisco poco di economia ma Le pongo delle domande. Lei comprerebbe delle quote di una società con i bilanci in perdita? Non credo. Lei comprerebbe un negozio dove il venditore, tra affitto, bollette e via dicendo, ha debiti che superano le entrate? Non credo. Lei sarebbe contento di vivere in una famiglia piena di debiti, accumulati nel corso degli anni per fare la "bella vita"? Non credo. Per una Nazione e per lo Stato che la rappresenta, valgono le stesse considerazioni. Il nostro livello di debito pubblico impedisce di spendere per welfare e altre cose che sarebbero sacrosante, oltre a renderci particolarmente invisi presso quelle comunità che hanno saputo amministrarsi meglio di noi giacché il nostro debito ha origini ben chiare... Ho semplificato i concetti ma la sostanza credo sia questa. Un saluto e a presto.2 punti
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Purtroppo era facile indicare l'euro come nemico numero 1 e tanti ingenui che ci hanno creduto e ci credono ancora. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buon giorno. A me non sembra proprio una battitura a specchio che per definizione evidenzia la stessa immagine "specchiata" sui due lati, mentre nella moneta in questione, sulla seconda immagine mi sembra di vedere abbastanza chiaramente la corona di alloro. A mio parere si tratta semplicemente di un goffo tentativo, manipolando più monete già coniate, di realizzare una rarità numismatica. Nella battitura a specchio il diametro dovrebbe essere comunque "contenuto" nell'operazione di coniatura ed avere il valore simile alla moneta normale, in queste immagini la moneta mi sembra anche deformata sul diametro. Spero di avere espresso chiaramente la mia impressione nonostante l'esposizione un po' farraginosa. Buona giornata e cordiali saluti. Gabriella2 punti
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Che ne dite di questa? Laos, IV sec. a.C. SNG Klagenfurt, 236 con tanto di riferimento a Carelli 9, 10. https://www.magnagraecia.nl/coins/Lucania_map/Laos_map/descrLaosIII_AE19.html2 punti
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Salve @carletto23 Forse mi sbaglio se hai motivo di pensare che la provenienza sia la magna Grecia, ma questa moneta assomiglia molto a piccoli bronzi di Ilio, la mitica Troia, del III- II sec. a.C. Raffigurano al rovescio la statua di culto arcaica probabilmente lignea (xoanon) di Atena Ilia, che indossa un polos e regge una lancia e una conocchia. Dovrebbe essere IΛI a destra. https://www.corpus-nummorum.eu/coins/19310 Altri esemplari:2 punti
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Lot 169. Estimate: 200 USD. Price realized: 220 USD. SCOTLAND. Lothian 124 (R). Edinburgh. Steuart's. Copper farthing token. 2.72 gm. 20 mm. Three sugar loaves; STEUART GROCER around (all in high relief) / STEUART'S WAREHOUSE EDINBURGH in three lines across, six-pointed star top and bottom. D&H p 439. Extremely Fine; choice piece; flan flaw on reverse. Si tratta di tre panetti di zucchero o coni di zucchero, della tradizionale forma a cono con la punta arrotondata utilizzata per la produzione e vendita dello zucchero raffinato sino alla fine del XIX secolo. Il cono di zucchero con la punta arrotondata era il prodotto finale del processo di raffinazione della melassa scura, importata dalle regioni di coltivazione della canna da zucchero (Caraibi e Brasile), che la faceva diventare zucchero bianco: dopo l’ebollizione finale, il prodotto veniva granulato e infine raffreddato in stampi di forma conica e capovolti, da cui la forma del panetto di zucchero. Da Wikipedia Se non sono bottiglie per qualche tipo di bevanda alcolica (vino/birra ecc) o qualche altro tipo di liquido, in effetti la forma è strana, potrebbero essere dei cumuli di sale o zucchero, non saprei. Direi che nikita ci ha preso. apollonia1 punto
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Ma figurati. Su Alvise III il CNI riporta il 50, il 10 (che ho) e il 5 come multipli dello zecchino. Il Paolucci e il Montenegro, etc. lo citano il 20, senza foto.1 punto
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A mio modesto parere lo SPL può starci, magari con una q davanti. 😉 Circa l’autenticità tendo a concordare, come al solito, con Marco @El Chupacabra Cari saluti1 punto
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DE GREGE EPICURI Ciao Antonio, bella e interessante moneta. Nella collezione Lindgren manca, e non è riportata nel Sear (che però di Carrae ha poche monete). Nel Lindgren ci sono diverse monete con un rovescio simile, ma tutte più piccole, e al D il busto è a destra; sono tutte di Caracalla. Fra l'altro, proprio durante il regno di Caracalla ad un certo punto fu trasformata in Colonia, col nome di METROPOLIS ANTONINIANA CARRAE (di solito abbreviato), quindi con monetazione in lingua latina. Di Elagabalo non ho trovato monete, anche se forse esistono, quindi penserei a Caracalla.1 punto
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In effetti bastava una ricerca per 'coat of arms pineapple" per scoprire che è l'emblema della Jamaica, per questo non volevo dirlo Ma giusto per essere pignolo ti dico che non hai tenuto conto dell'altra faccia, se la inserisco vuol dire che debbono andare a braccetto, identificala utilizzando anche l'altra immagine che avevo postato: La regina Vittoria è l'unica che ha quelle rosette ai lati della data. la mia moneta:1 punto
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Se non sono bottiglie per qualche tipo di bevanda alcolica (vino/birra ecc) o qualche altro tipo di liquido, in effetti la forma è strana, potrebbero essere dei cumuli di sale o zucchero, non saprei 1) - non è un cardo 2) - debbo rispondere? ok dai! è un'ananas! 🥦 ps: tra le emoji non ho trovato l'ananas, va bene lo stesso il broccolo?1 punto
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Fosse per me l'Europa federale si farebbe domani mattina, ma purtroppo molti (soprattutto fra quelli che danno addosso all'euro) non lo vogliono proprio. Vedo davvero molta confusione. La BCE è tutt'altro che un organo privato, perchè è (anche formalmente) un'istituzione comunitaria, mentre le banche centrali statali sono istituti privati di diritto pubblico, cioè sottoposti di fatto al controllo degli stati. E nessuno "compra" banconote dalla BCE pagandole il 6% che andrebbe addirittura a montare sul debito pubblico. Queste sono le classiche balle complottiste della categoria "signoraggista", con cui a mio avviso si spiega il vero motivo di fondo della sua ostilità contro l'euro, signor mio. Lei ha tutto il diritto di averla, benintesi... ma qui altro che sindrome di Stoccolma. _________________________________________ Mi fermo pure io, troppa insistenza non è opportuna. Ma sono tornato per qualche giorno ai bei vecchi tempi delle battaglie forumistiche contro i detrattori di Dio Denaro onnipotente nella Sua manifestazione Euro, che è una delle più pregiate al mondo, e per questo la ringrazio. Pace e bene, fratelli.1 punto
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Certamente. Sono obbligati ad accettare. Ma nel concreto nessuno accetterà. Figuratevi, io stesso non accetterei. In caso di insistenza presso un esercizio commerciale, la cosa più probabile è quello di ottenere il rifiuto della vendita della merce. E per far valere il mio diritto a spendere i 25€ d'argento (per fare un esempio), cosa dovrei fare, chiamare i Carabinieri? Che probabilmente non ne sanno niente e probabilmente mi riterrebbero uno squilibrato e mi allontanerebbero dal negozio? Senza parlare che metà paese poi mi riderebbe dietro. Quindi, non metto in dubbio il lato teorico (cioè l'obbligo di accettare il pagamento), cerco solo di immaginarmi un caso pratico, calando la teoria nella realtà. E ciò mi porta a considerare il "valore legale" un qualcosa di solo teorico (se non una presa in giro dei collezionisti, infatti è un qualcosa che mi dà fastidio). Poi questo è solo il mio piccolo personale parere 🙂1 punto
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ciao a tutti,dietro consiglio di un grande esperto di questa sezione ho acquistato questi due bottoni appartenuti ad una divisa da ufficiale borbonico,quando mi sono arrivati devo ammettere che mi hanno affascinato al tal punto che ho deciso che ne acquisterò degli altri quando ne avrò l'occasione,al tal proposito sono convinto che qualcuno di voi ha in collezione almeno uno di questi splendidi oggetti,quindi,se così fosse,vi invito a postarli,magari ne viene fuori una bella discussione...1 punto
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Complessivamente qBB, migliore il rovescio...non spenderei più di 130 euro e personalmente aspetterei un bb pieno.1 punto
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Niente gladiatori. La prima moneta è un AE 3 di Costanzo II con FEL TEMP REPARATIO e un legionario che combatte con un cavaliere. La seconda moneta di Costantino II o Costanzo II ha al rovescio GLORIA EXERCITVS con due legionari e due insegne. Purtroppo non riesco a leggere la zecca. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ahh....è per questo che ho provato a spendere per un caffè un 25 euro niobo Austria e non me l'hanno accettato.......😂 Buttiamola sul ridere, non c'era nessun bisogno di allinearsi ad altre nazioni per quanto riguarda emissioni di tagli particolari😡1 punto
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Non ritengo fuorviante l'immagine giacché il concetto "di sana e prudente gestione del buon padre di famiglia", al netto dell'ampollosità delle parole, ritengo possa applicarsi tanto a una famiglia quanto a uno Stato. Non per nulla il c.d. pareggio di bilancio fu un argomento cruciale nel pensiero e nell'azione di un Luigi Einaudi, di un Guido Carli e via dicendo... Perché si è tagliato male: si sono tagliati i servizi ma non i sussidi, si è preferito "regalare soldi" invece che investire (anche nella formazione delle persone) ecc. Per il semplice fatto che siamo troppo grandi per fallire e una nostra insolvenza rappresenterebbe un problema per l'intera Europa. Ma non ritengo che questa sia una scusa per continuare a essere "disinvolti" nella lotta all'evasione e agli sprechi (vedi superbonus). Un saluto cordiale e a presto.1 punto
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Io ho il Crawford, ma è un catalogo di sole monete repubblicane, quindi non aiuta1 punto
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E' da più di 40 anni che considero la Zecca italiana una Zicca !1 punto
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Ciao, banconota autentica ma con la striscia olografica rimossa, la striscia non è stampata. Non costituisce una rarità e si dovrebbe cambiare in una filiale della Banca d'Italia, non so se viene cambiata a vista una volta che manca tutta la striscia olografica, ma se i lettori ottici dei distributori automatici l'accettano non ci sarebbe da preoccuparsi.1 punto
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E quanto chiedono per il lotto? 15.000 euro? Lascia perdere, a meno che tra le altre non ce ne siano alcune che ti interessano e della cui autenticità sei certo, e naturalmente che il prezzo sia congruo. petronius1 punto
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Ti dirò che l'ho trovata per puro caso facendo un rapido giro sul sito linkato. Avevo pensato anch'io a Laos all'inizio ma quel volatile "starnazzante" non mi convinceva molto 😁1 punto
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Complimenti a te e, naturalmente, a chi te lo ha donato. Periodicamente rileggo volentieri questo "topic" perchè, oltre alla bellezza di quanto proposto, traspare sempre la passione numismatica e storica di dabbene. A distanza di tanti anni rimane un esempio concreto, importante, di fare (e trasmettere) cultura.1 punto
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Non so se te ne sei accorto ma da decenni interi l'UE funziona come una zona economica unica, che con tutti i difetti che può avere ha un'unione monetaria gestita in modo "federale". Non scordiamoci che nemmeno i maggiori paesi uniti del mondo sono concentrati di unità e compattezza economica... guardiamo, esempio a caso, l'Italia con la sua infinita questione nord-sud. Ma mi dispiace vedere che a distanza di anni c'è ancora chi pensa che questioni grosse come i servizi regionali o nientemeno l'intero welfare dello stato dipendano dall'euro, come se tutto il resto (politiche demenziali, sprechi, corruzione, criminalità, dentalità ecc.) ci azzeccasse poco o niente con quello. Con tutto il rispetto mi sa che gli angoli da cui guardi la questione sono troppo pochi, anzi, è uno solo di 0 gradi. Mo è colpa dell'euro pure quello, magari. Giusto una nota tecnica: a dire il vero non è stato accettato "a caso" ma in sostanza era il cambio ECU-lira fino al 1999, che all'epoca viaggiava sulle 1940-1950 lire x 1 ECU. Quelli che si contrattarono erano aggiustamenti di un livello da cui non era realistico discostarsi troppo (in caso contrario sarebbe stato un caos inestricabile, con tutti a pretendere presunti cambi ideali inventati da loro).1 punto
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Buongiorno. L'Euro ha evitato che diventassimo parte integrante del Nord Africa... Il fatto che la sua introduzione sia stata gestita male da noi non deve indurre a pensare che la moneta europea sia stata e sia tuttora dannosa. Ricordate "il Professore" che ha accettato il cambio demenziale a 1.936,27? Ricordate "il Cavaliere" che non ha controllato nulla e una cosa che costava 1000 lire ha cominciato da un giorno con l'altro a costare 1 euro? Invece di prendercela con l'Euro, chiediamo idealmente conto ai nostri governanti e facciamoci un esame di coscienza. Il welfare italiano è diventato insostenibile per il semplice fatto che se ne è abusato per decenni: baby pensioni, tutto a tutti gratuitamente, invalidità fantasiose, sussidi, cassaintegrazioni al posto di formazione, contributi vari e, per finire, il mitico superbonus ecc. Chi vive sopra le proprie possibilità, prima o poi deve pagare il conto... Guardiamo prima nella nostra realtà e, ripeto, facciamoci un esame di coscienza. Un saluto.1 punto
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Le considerazioni fatte, condivisibili in linea di principio, nello specifico non hanno senso. Niente valeva la moneta prima del lavaggio, niente dopo (è vero che vi è un costo negativo da attribuire al limone, aceto e sale utilizzati). Mi meraviglia che nessuno abbia ricordato che le monete trovate in giardino vanno … notificate …, (ovviamente per la moneta in questione ciò è risibile 😄). Dunque peccato veniale per la nostra nuova utente e poco male!1 punto
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Ottimo Sku c’e’ una certa somiglianza tipologica coon gli esemplari in basso a dx. Il volatile sul rovescio della moneta della presente discussione, viene descritto come corvo dagli autori che hanno trattato la monetazione di Laus, Qui sotto un link che puo’ essere utile: https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b016/b016bis.html mi sembra che Johannes Carolus abbia gia’ trattato in altre discussioni le monete di Laus1 punto
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Era nella bacheca. Se ti serve qualche foto non c'è problema. Spero che ti siano piaciute le monete che hai preso.1 punto
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Pongo alla vostra attenzione queato articoletto veloce e , certamente, per principianti sulla monetazione numida. un breve e succinto excursus. https://coinweek.com/the-coinage-of-ancient-numidia/ The Coinage of Ancient Numidia By Mike Markowitz February 8, 2021 CoinWeek Ancient Coin Series by Mike Markowitz ….. NORTH AFRICA IN antiquity was a greener place. Climate change and centuries of deforestation and overgrazing have caused extensive desertification of lands that once fed and sustained ancient empires. The kingdom of Numidia, which emerged in the third century BCE in parts of Tunisia and Algeria, produced an extensive coinage. The history of this kingdom is closely entwined with the story of Carthage and its long wars against the rising power of Rome. Numidians were the ancestors of the modern people known as Berbers. Only fragments of the Numidian language survive, written in Punic (Carthaginian script), Greek, and eventually Latin letters. There were two main tribal groups: the Massylii in the east and the Masaesylii in the west. Numidians were skilled horsemen and Numidian cavalry was highly prized as allies or mercenaries by ancient armies, so it is not surprising that horses often appear on the coins. Syphax Kings of.NUMIDIA, Syphax. Circa 213-202 BCE. Æ 26mm (10.04 gm). Diademed and bearded head left / Horseman galloping left; • and Punic legend “sphq hmmlkt” in cartouche below. Mazard 10; SNG Copenhagen 492. Good VF, black patina. Extremely Rare. Image: CNG. Kings of Numidia, Syphax Æ Quarter Unit. Circa 213-200 BCE. Bare head left / Horseman galloping right; [globe] and Punic legend below. MAA 3; Mazard 9; SNG Copenhagen -. 2.92g, 24mm, 12h. Very Fine. Extremely Rare. Image: Roma Numismatics, Ltd. Syphax, king of the Masaesylii, ruled from c.215 to 203 BCE. He formed an alliance with Rome during the Second Punic War and fought successfully against the rival Numidian tribe allied with Carthage. In 206, Syphax married a Carthaginian noblewoman named Sophonisba (Sapanba’al in Punic), who persuaded him to switch sides. The Roman historian Cassius Dio (c. 155-235 CE) described her as: “…clever, ingratiating, and altogether so charming that the mere sight of her or even the sound of her voice sufficed to vanquish every one… (Book XVII, 51-52)“ Massinissa, the king of the rival Massylii, defeated Syphax with Roman aid in a great battle at Cirta (now Constantine, Algeria). Syphax was captured and died in Roman captivity in 202 BCE. To avoid the humiliation of being forced to march in a Roman triumphal procession, Sophonisba took poison secretly provided by Massinissa, who was in love with her. Syphax issued some rare bronze coins. There is a “unit” of about 10 grams[1] and a quarter unit of about three grams[2]. His portrait appears on the obverse, wearing the diadem, a headband that was the Hellenistic emblem of kingship. A rider on a galloping horse appears on the reverse with the Punic inscription sphq hmmlkt (“Syphax the King”). Like Hebrew, Punic was written without vowels. Vermina Vermina, silver tetradrachm, 14.43 gBritish Museum 1840.1010,2 The British Museum possesses an apparently unique silver tetradrachm (BM 1840, 1010.2) in the name of Vermina, son of Syphax. It weighs 14.53 grams and was acquired in 1840. A beardless, diademed male head appears on the obverse and a galloping horse with a Punic inscription “Vermina the king” in a rectangular frame on the reverse. All we know about Vermina is that he survived his father’s defeat, made peace with Rome in 200 BCE, and retained a small kingdom in western Algeria (the British Museum attributes the coin to “Mauretania”). Massinissa and Micipsa Kings of Numidia, Massinissa or Micipsa, 203 – 148 or 148 – 118. Bronze circa 203-148 or 148-118, Æ 13.53 g. Laureate and bearded male head l. Rev. Galloping horse l.; below, pellet. Müller 18a. Mazard 50. SNG Copenhagen 505. MAA 18a. In unusual condition for the issue. Struck on a very broad flan and with a lovely brown tone. Good very fine Ex Auctiones sale 13, 1983, 463. Image: Numismatica Ars Classica. Kings of Numidia, Massinissa or Micipsa Æ Half Unit. Siga mint, circa 203-148 BCE or 148-118 BCE. Diademed head left / Horse rearing left; filleted palm frond in the background; Δ above, Punic MN below. MAA 23; Mazard 60; SNG Copenhagen 499-501. 7.18g, 25mm, 12h. Image: Roma Numismatics, Ltd. KINGS of NUMIDIA. Massinissa or Micipsa. 203-148 BCE or 148-118 BCE. PB Unit (27mm, 11.24 g, 12h). Laureate and bearded head left / Horse rearing left; Punic MN below. MAA 26; SNG Copenhagen 518. Near VF, tan and green patina, typical roughness. From the Continental Collection. Image: CNG. Massinissa, who ruled from 203 to 148 BCE, is the most famous Numidian ruler[3]. He enjoyed a remarkably long reign and played a crucial role in the Second Punic War, switching sides from Carthage to Rome. At the decisive Battle of Zama (202 BCE), he led the right wing of the Roman army, with 6,000 Numidian and 3,000 Roman cavalry. His father was a chieftain of the Massylii. Polybius (c. 200 – 118 BCE), a Greek historian who knew Massinissa personally, called him “the best man of all the kings of our time.” The Numidian king lived for over 90 years, and remarkably, his tomb still survives. Massinissa issued an extensive coinage in bronze, but because the coins are either un-inscribed or inscribed with just a few ambiguous Punic letters, his coins cannot be reliably distinguished from the coins of his sons who reigned after him: Micipsa, Gulussa, and Mastanabal. The current practice of most cataloguers is to attribute the coins to “Kings of Numidia, Massinissa or Micipsa (?)” or similar. A large bronze “unit” of about 12-14 grams bears a bearded, laurel-wreathed head of the king within a dotted border on the obverse and a riderless horse on the reverse[4]. On a rare half-unit of about seven grams, a leafy palm branch, perhaps celebrating a military victory, appears behind the horse[5]. A number of Numidian coins struck in lead survive from this period, perhaps an emergency issue because the supply of bronze ran short. Because lead is so soft, these are rarely found in high grade and are relatively inexpensive[6]. Adherbal NUMIDIA, Kings of. Adherbal (?). Circa 118-112 BCE. Æ 25mm (12.20 gm). Diademed and bearded head left / Horse prancing left; star above, pellet below. SNG Copenhagen 498; Mazard 66; Müller 40; Laffaille 652. Good VF, brown patina, just a hint of roughness. Scarce. Image: CNG. Adherbal (named for a famed Carthaginian admiral of the First Punic War) was the son of Micipsa and the grandson of Massinissa. He ruled Numidia from 118 to 112 BCE, when he was killed by his adoptive brother, Jugurtha, who seized the throne and fought a bitter war against the Roman republic for six years[7]. Some bronze coins are doubtfully attributed to Adherbal’s brief reign. On the reverse, a starburst appears above a prancing horse[8]. Jugurtha Faustus Cornelius Sulla AR Denarius. Rome, 56 BCE. Draped bust of Diana right, wearing diadem with crescent; lituus behind, FAVSTVS downwards before / Sulla seated left on platform above kneeling figures of Bocchus, king of Mauretania, on left who offers an olive branch and Jugurtha, king of Numidia, on right, his hands tied behind his back; FELIX downwards to right. Crawford 426/1; BMCRR Rome 3824-3825; RSC Cornelia 59. 3.97g, 18mm, 6h. Image: Roma Numismatics, Ltd. Jugurtha was a son of Mastanabal, and therefore a grandson of Massinissa. Although his mother was a lowly concubine, Jugurtha was adopted by his uncle, King Micipsa: Though he had common origins, Jugurtha seems to have grown up with all of the conventionally desired traits: strength, handsomeness, intelligence, skill at arms, athleticism. And he was popular with the people (Hildinger, 64). Jugurtha killed his co-ruler cousins Hiempsal and Adherbal and seized the throne solely for himself in 112 BCE. No coins are reliably attributed to Jugurtha’s reign (118-105 BCE) but he figures prominently on a historic Roman denarius issued 48 years after he was strangled to death in a Roman prison[9]. Faustus Sulla, a mint official, celebrated his father’s achievement in capturing Jugurtha, thereby winning the “Jugurthine War”. The reverse of the coin, depicts Jugurtha kneeling with his hands bound behind his back, while the victorious Lucius Cornelius Sulla is presented with an olive branch by his ally, King Bocchus of Mauretania. Iarbas KINGS OF NUMIDIA. Iarbas or Hiarbas (84-82 BCE). AE. Obv: Male head right. Rev: Head of Africa right, wearing elephant skin headdress; legend in right field. Mazard 95; Müller 88 (Uncertain). Condition: Fine. Weight: 9.43 g.Diameter: 24 mm. Image: Gitbud & Naumann. Iarbas (or Hiarbas) is an obscure figure who seized the Numidian throne around 88 BCE and ruled until 81 when he was captured and executed by the forces of Roman general Pompey the Great[10]. Some bronze coins are doubtfully attributed to Iarbas. They show a long-haired male head on the obverse and a personification of “Africa” wearing a distinctive elephant-skin headless on the reverse[11]. The North African forest elephant native to Numidia was probably hunted to extinction around the year 100 CE[12]. Juba I KINGS of NUMIDIA. Juba I, Circa 60-46 BCE. Drachm (Silver, 18mm, 3.60 g 12), Utica. REX IVBA Diademed, bearded, draped and cuirassed bust of Juba I to right, scepter over his right shoulder. Rev. (Punic legend) Octastyle temple with a flat roof and a small, central, pedimented tower. MAA 29. Mazard 84. SNG Copenhagen 523. Attractively toned and with a striking portrait. Some flatness, otherwise, nearly extremely fine. Image: Nomos AG. KINGS of NUMIDIA. Juba I. Circa 60-46 BCE. AR Quinarius (14.5mm, 1.73 g, 10h). REX IVBA, laureate and draped bust of Victory right / Horse galloping right; IOBAI HMMLKT (in Neo-Punic) above. MAA 30; Mazard 87; Müller, Afrique 52; SNG Copenhagen 525. Good VF, toned, a little off center, traces of find patina, a touch of porosity. Very rare. Image: CNG. Juba I., 60-46 BCE. Æs, Cirta; 12,69 g. Head of Zeus-Ammon r.//Elephant Alexandropoulos 35. Rare in this condition. Image: Künker. KINGS of NUMIDIA. Juba I. Circa 60-46 BCE. Æ Half Unit (22.5mm, 6.84 g, 1h). Cirte mint. Head of Africa right, wearing elephant skin / Lion advancing right, head facing. MAA 36; Mazard 93; Müller, Afrique 58; SNG Copenhagen 532. VF, brown surfaces. Image: CNG. Juba I (Ywb’y in Punic) reigned as the Roman client king of Numidia from 60 to 46 BCE. His extensive silver coinage was based on the standard of the Roman denarius, and he also issued bronze coins on a local standard. On his silver denarius, he appears with a pointed beard and an elaborate wig or hairdo with rows of tight curls, and the Latin inscription REX • IVBA[13] (“King Juba”). The reverse shows a columned temple, with the Punic inscription of the same meaning (HMMLKT YWB’Y) On most examples, the Punic inscription is partly off the edge, or not fully struck up[14]. There is a very rare silver quinarius (valued at one-half denarius) with a bust of Victory on the obverse and a galloping horse on the reverse[15]. Juba’s heavy bronze “unit” (about 12.7 grams) depicts the head of Zeus-Ammon on the obverse and a walking elephant on the reverse[16]. The bronze half unit (about 6.8 grams) shows a personification of “Africa” wearing an elephant skin headdress on the obverse and a walking lion on the reverse[17]. In the Roman civil war of 49 through 45 BCE, Juba sided with the forces of Pompey the Great. The Numidians defeated and killed Gaius Scribonius Curio, one of Julius Caesar’s lieutenants, at the Battle of the Bagradas (August 24, 49 BCE)[18]. Three years later, after Caesar arrived in North Africa, the combined forces of Juba and the Pompeians were routed at the Battle of Thapsus (April 6, 46 BCE). In the aftermath of the battle, Juba committed suicide. His son Juba II, who was educated in Rome, was restored to the Numidian kingdom by Emperor Augustus in 30 BCE, and later made king of Mauretania after Numidia became a Roman province. The royal coinage of ancient Mauretania will be examined in a future article. Collecting Numidia In major coin auction catalogs, ancient coins of Numidia are generally found right after the coinage of Ptolemaic Egypt and right before neighboring Mauretania. The standard reference for the coinage of Numidia and Mauretania is Mazard (1955), 265 pages, in French. Long out of print, second-hand copies currently sell for as much as $250-300 USD. Jean Mazard (1900-1984) was a jurist and numismatist who lived in Algeria and assembled an extensive collection of ancient North African coins that was later acquired by the famous Armenian-French collector Nadia Kapamadji (1901-1978). Bronze coins of Massinissa and his sons, and the silver coins of Juba I appear frequently in major auctions but other Numidian royal issues range from scarce to very rare. * * * Notes [1] CNG Mail Bid Sale 57, April 4, 2001, Lot 663. Realized $2,000 USD (estimate $1,000). [2] Roma Numismatics E-sale 62, October 17, 2019, Lot 95. Realized £240 (about $307 USD; estimate £150). [3] https://en.wikipedia.org/wiki/Masinissa [4] NAC Auction 114, May 6, 2019, Lot 362. Realized CHF 450 (about $442 USD; estimate CHF 500). [5] Roma Numismatics E-sale 62, October 17, 2019, Lot 96. Realized £200 (about $256 USD; estimate £75). [6] CNG Electronic Auction 327, May 28, 2014, Lot 743. Realized $60 USD (estimate $100). [7] https://en.wikipedia.org/wiki/Jugurthine_War [8] CNG Triton V, January 15, 2002, Lot 590. Realized $400 USD (estimate $300). [9] Roma Numismatics, E-sale 66, January 9, 2020, Lot 832. Realized £800 (about $1,044 USD; estimate £1,000). [10] https://en.wikipedia.org/wiki/Hiarbas_(king) [11] Pecunem Auction 37, November 1, 2015, Lot 367. Realized €100 (estimate €130). [12] https://en.wikipedia.org/wiki/North_African_elephant [13] There is no letter “J” in Latin. The letter did not come into general use until the 16th century. [14] Nomos Auction 14, May 17, 2017, Lot 278. Realized CHF 1,400 (about $1,430 USD; estimate CHF 500). [15] CNG Triton XVIII, January 6 , 2015, Lot 798. Realized $2,200 USD (estimate $1,000). [16] Künker Auction 182, March 14, 2011, Lot 402. Realized €1,200 (about $1,677 USD; estimate €350). [17] CNG Electronic Auction 392, March 1, 2017, Lot 351. Realized $525 USD (estimate $150). [18] https://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_the_Bagradas_(49_BC) References https://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html Hildinger, Erik. Swords Against the Senate. Cambridge MA (2002) Mazard, Jean. Corpus Nummorum Numidiae Mauretaniaeque. Paris (1955) Müller, Ludvig. Numismatique de l’ancienne Afrique. Vol. III: Les monnaies de la Numidie et de la Mauritanie. Copenhagen (1862) Sear, David. Greek Coins and Their Values, Volume 2: Asia and Africa. London (1979)1 punto
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Ma la crema di cioccolato è comunque troppo buona!!! 😋1 punto
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@rongom Buongiorno, volevo chiedere se è prevista o meno la digitalizzazione della R.I.N. a partire dal 1980 in poi. Sarebbe molto interessante aggiungere un ulteriore tassello a un lavoro già ora fondamentale. Un saluto cordiale e grazie in anticipo.1 punto
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Esemplare autentico. Complessivamente, direi in conservazione qBB con un paio di colpetti al bordo. Peccato per quella moltitudine di segnetti al dritto, concentrati proprio a livello del volto di Maria Luigia, che ne riducono un po' l'appeal... Rarità, stando ai cataloghi, NC (non comune). Come valore economico saremo sui 120-150 euro.1 punto
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