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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/28/23 in Risposte

  1. Così è un pò come sparare sulla folla... accuse generiche come queste, oltre a non risolvere l'eventuale problema, possono danneggiare la reputazione di aziende e individui per bene senza alcuna base concreta. @coinzh Se hai fondati sospetti o prove concrete che alcune case d'asta stiano realmente commercializzando monete in modo illegale o non etico, ti incoraggio vivamente a procedere per le vie formali. Invece di condividere accuse generiche su un forum online, dovresti considerare l'opzione di recarti in caserma o presso le autorità competenti per depositare una denuncia circostanziata. Una denuncia adeguata dovrebbe includere tutti i dettagli, comprese le prove, i testimoni e qualsiasi altra informazione rilevante che possa aiutare le autorità ad indagare sull'eventuale illecito. In questo modo, le accuse verranno trattate nel modo adeguato. Le accuse basate su sensazioni sono spesso un boomerang e prestano il fianco a denunce per diffamazione (reato penale), un pericolo per te e per il forum stesso. Chiaramente non voglio assolutamente dissuaderti dal condannare illeciti, anzi, te lo ripeto, se ritieni di avere motivi validi per le tue preoccupazioni, ti incoraggio a contattare le autorità competenti.
    7 punti
  2. Buona giornata a tutti. Ciao Beppe, penso ti riferissi alla mia 1858. Eccola ricondivisa con nuove immagini. Concordo con entrambi i pareri di @Raff82 e di @giuseppe ballauri riguarda alla rarità di questo conio del rovescio. Ancor più rara è trovarla in alta conservazione. Un caro saluto. Rocco.
    3 punti
  3. Buon pomeriggio a tutti, ogni tanto qualche medaglia la porto a casa. Questa ha un magnifico ritratto ( bello alto) e un rovescio ricco di dettagli e di rara bellezza, secondo i miei canoni. Inoltre adoro le rappresentazioni delle divinità fluviali, non a caso colleziono Sebeti e qui inoltre è bello pure il diavolo!!...cmq, restando sulla medaglia....nello sfondo San Pietro, al centro un'Ancella/Guardia con lancia e scudo a simboleggiare le truppe Austriache accorse in aiuto allo Stato Pontificio, per sopprimere i moti rivoluzionari del 31' , a loro volta rappresentati da un Demonio con corna e coda di serpente, che viene schiacciata dal piede della stessa Ancella. Alle sue spalle, protetti, la divinità fluviale del Tevere e la lupa capitolina con i due lattanti. In esergo "non praevalebunt adversum eam" a significare che il male non prevarrà sullo Stato della Chiesa, motto questo ripreso da un dialogo nel Vangelo tra Gesù e Pietro ( Matteo 16, 18). Sotto in piccolo l'autore della medaglia cioè Cerbara...la medaglia è del 1832 in argento, 32,33 grammi e un diametro di 43 mm. I moti del 31' partirono dalla Francia e arrivarono a far vibrare le zone del modenese e del parmense, mentre a Bologna il popolo proclamava la fine del potere temporale del Papa nella provincia. In breve l'insurrezione per quanto mal organizzata si propagò su quattro quinti dello Stato della Chiesa, coinvolgendo l'intera Romagna, le Marche e parte dell' Umbria. Sicché Gregorio ebbe grane praticamente fin dal suo secondo giorno di pontificato e così da subito, chiese aiuto agli Austriaci, che già il 26 marzo misero a tacere questo sussulto, iniziato il 4 febbraio. Qualche decennio dopo le cose avrebbero preso una piega diversa. Ecco la medaglia...cordialmente. Cristiano.
    2 punti
  4. Questo articolo prevederebbe un' ampliamento con risposte , spero . Nella monetazione punica le iconografie dei rovesci piu’ comuni sono il cavallo , la protome e la palma ; non sono un esperto di questa monetazione ma credo oppure immagino che sia cosi’ . Tra le monete cartaginesi la protome di cavallo presente in alcuni rovesci di queste monete sembrerebbe che sia stata copiata nelle emissioni di monete italiche chiamate Romano-Campane ; confrontando nei rovesci una moneta punica con una romana-campana la similitudine dell’ immagine della sola protome e’ evidente , fermo restante le legende o i simboli che risultano diversi . I dritti delle due monete presentano invece le divinita’ o le personificazioni dei rispettivi stati , forse Astarte nella moneta punica e Roma o Minerva nella moneta romana . Queste due monete , la cartaginese o punica e la romano-campana , sono datate entrambe alla prima meta’ del III secolo a.C. (300-250 a.C.) con preferenza intorno al 270 a.C. per le romano-campane . Questa evidente similitudine tra i rovesci delle monete puniche con quelle romano-campane potrebbe essere una conseguenza dal terzo trattato ( o secondo trattato se non si prendesse per reale il primo trattato romano cartaginese del 508/9 a.C.) romano cartaginese del 306 a.C. la cui data di stipulazione sarebbe compatibile con quella di emissione , successiva al trattato , della moneta romana con la protome equina avvenuta pochi decenni dopo il trattato del 306 a.C. In questo terzo trattato , o secondo per alcuni , oltre a stabilire limitazioni e competenze militari terrestri ed anche sul mare tirreno , si trattarono anche di importanti relazioni economiche tra Roma e Cartagine con conseguente scambio di relative monete che per necessita’ richiedevano comunque a quale dei due Stati appartenesse la coniazione e la conseguente diffusione territoriale . Forse per distinguere a chi appartenessero le monete si sostituirono i dritti delle monete : Roma o Minerva con la protome per le romano-campane e Astarte (?) con la protome per le puniche , oltre ad altri particolari del rovescio che distinguevano ancor piu’ le coniazioni : legende con ROMA o ROMANO con simboli per le romano-campane e grossi punti (dot) per le puniche . Questo ipotetico discorso si potrebbe estendere anche ad altre monete romano-campane , come ad esempio alla doppia litra nel cui rovescio compare un leone andante a destra , cosa ci faceva un leone rappresentato nelle monete italiche ? Naturalmente l’ articolo e’ scritto tutto al condizionale e a titolo ipotetico , non vuole dimostrare nulla , solo ampliare un discorso , forse interessante , con i piu’ esperti numismatici della sezione . Due notizie sul terzo trattato tra Roma e Cartagine del 306 a.C. che fu molto utile anche a Roma poiché dopo aver posto sotto il proprio controllo buona parte dell' Etruria meridionale e del territorio costiero della Campania , si trovava nel pieno delle guerre sannitiche , che scoppiate nel 343 a.C. , si sarebbero concluse solo nel 290 a.C. Queste guerre erano diventate una rivolta globale delle popolazioni del Lazio , dell' Etruria e del Sannio che cercavano di scuotersi di dosso il dominio romano . Contemporaneamente Roma continuò la sua politica diplomatica con il mondo greco , accordandosi nel 306 a.C. con Rodi , città in forte espansione commerciale e poi stipulando con Taranto , nel 302 a.C. , un trattato che fissava il limite di navigazione di Roma al promontorio Lacinio . In foto le monete cartaginesi e romano-campane prese a paragone , con al rovescio la protome di cavallo con simboli e legende , con al dritto le rispettive divinita’ nazionali .
    2 punti
  5. Asta Sartor odierna - lotto 1 Aquileia - Gregorio di Montelongo (1251-1269) Denaro - D/ GREGORI - ELECTVS, figura di prelato stante di fronte, stringe sul petto con ambo le mani un libro aperto. R/CIVITASA - QVILEGIA, S. Ermacora, mitrato, stante a destra, porge la croce patriarcale al Patriarca, stante sulla sinistra - MIR 15 Bernardi 18 Ag 1,12 g
    2 punti
  6. Buonasera, quello che dice è in gran parte condivisibile, però la colpa non è dell'Euro o dell'Europa. Cerco di spiegarmi... Non dimentichi che l'Europa nasce soprattutto per evitare nuove guerre sui nostri territori e questo obiettivo è stato finora raggiunto, grazie anche all'indispensabile adesione alla NATO. Se mi consente la battuta, forse siamo più poveri di trent'anni fa ma siamo vivi e, nonostante le tante cassandre che girano da un pò di tempo, non credo a una guerra in Europa nei prossimi anni (chiaramente a patto di far capire ai tanti satrapi che popolano il mondo che non siamo "inermi"). Che poi l'Europa debba essere profondamente riformata credo siamo tutti d'accordo. Per cominciare occorrerebbero dei Titoli di Stato europei, attraverso i quali il debito pubblico dei vari Stati sia "unificato". Però le faccio una domanda: se Lei non fosse italiano, sarebbe disposto a mettere il suo debito in comune con quello di una Nazione opportunista, cialtrona, assistenzialista, instabile, lassista, evasiva ed elusiva della fiscalità come la nostra? Mi risponda con sincerità... Ecco allora che torniamo a quel che scrissi giorni addietro: prima di giudicare gli altri, facciamoci un esame di coscienza. Credo sia il primo passo per affrontare le questioni della modernità a testa alta. Un saluto cordiale e a presto.
    2 punti
  7. BINGO! Non voglio prendermi nessun merito, è Meleto che praticamente ha servito la soluzione! https://www.ma-shops.com/numistro/item.php?id=534&fwdKey=9353512283091c1e5a7d366caace3c6098c9feae
    2 punti
  8. Non mi viene in mente nulla per il momento se non che in stile sembra qualcosa di Giorgio vi di una colonia inglese...🤔
    2 punti
  9. Rifatte foto del particolare, e senza dubbio posso affermare che si tratta di un altro punto di dimensione minore. La monetazione Napoletana è unica per vastità di varianti di conio e ancora tutta da scoprire!
    2 punti
  10. Ne abbiamo già discusso molte volte di questo mito delle "svalutazioni competitive" che ci hanno tolto, la "flessibilità tutta italiana" (perchè gli altri se ne stavano fermi a guardare noi fare i furbi), questo sotterfugio che si concepiva per avere vantaggi temporanei nelle esportazioni a costo di alta inflazione e debito come fosse la panacea di ogni male. Per poi lamentarci che le aziende non riuscivano a tenere il passo nella concorrenza globale e dovevano piangere "svalutazioni competitive" al governo invece di investire in qualità. Con l'euro proprio quello è cambiato, che nei prodotti italiani c'è molta più qualità (il tanto osannato "made in Italiy") e a produttività alta o bassa che sia per qualunque fattore non c'è più bisogno di far pagare al consumatore italiano il chiagni & fotti pseudocompetitivo. Non a caso i vari sapientoni anti-euro che negli anni 2000 urlavano l'imminente crollo delle esportazioni italiane e il fallimento seguente a causa dell'euro "troppo forte" col cambio "troppo alto" hanno pensato bene di starsene zitti dopo che si macinava un record dietro l'altro in esportazione. Ormai siamo abituati ad agire come la Germania aveva sempre fatto: darci dentro e combattere invece di andare a piangere da papà Stato. Si penta dei suoi peccati. N.S. Denaro sia sempre lodato in ogni Sua forma. Amen.
    2 punti
  11. taglio: 2 euro commemorativo paese: Lussemburgo anno: 2023 A tiratura: 133.500 condizioni: bb città: Gallarate (Varese)
    2 punti
  12. Ciao, eccola leggibile. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61J/53
    2 punti
  13. Buon pomeriggio, siamo lieti di comunicarvi le date del prossimo appuntamento con il Memorial Correale. Un sentito ringraziamento agli amministratori del sito per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione, siamo a disposizione per ogni eventualità, questi i dettagli dell’evento. Iscritta alla FSFI Federazione fra le Società Filateliche Italiane Email: [email protected] Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook Associazione Circolo Tempo Libero Siamo presenti sui maggiori social media marketing Weekend di sabato 11 e domenica 12 novembre 2023 dedicato ad oggetti senza tempo. Dalle ore 9 alle 14 di sabato 11 novembre, sarà attivato un servizio filatelico temporaneo da parte di Poste Italiane. Torna il Memorial Correale, manifestazione di collezionismo giunta alla 60° edizione, quest’anno per la prima volta all’interno dell'Hotel Il Gambero, struttura alberghiera nei pressi degli scavi archeologici di Stabia, a circa 10 minuti a piedi dall'uscita di via Nocera della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. In occasione dei 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, uno degli autori più importanti della storia della letteratura italiana, dalle ore 9 alle 14, sarà attivato un servizio filatelico temporaneo da parte di Poste Italiane, dove si potrà ottenere la busta primo giorno, la cartolina a tiratura limitata e l’annullo speciale appositamente creato per celebrare l’importante ricorrenza. Il francobollo utilizzato sarà quello emesso il 22 maggio dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Gli orari di apertura e chiusura sono sabato 11 novembre, dalle ore 9 alle 19, per offrire massima accoglienza e convivialità ai presenti, sarà messo a disposizione un servizio bar e una sala ristorante, dove si potranno gustare prodotti tipici locali. Mentre domenica 12 novembre, sarà dalle ore 8:30 alle 11, l’ingresso è libero e gratuito, all'interno della struttura ampio parcheggio custodito e videosorvegliato. In esposizione: Monete antiche e moderne, francobolli, banconote italiane ed estere, decorazioni militari, cartoline, storia postale, gettoni, tokens, stampe, orologi, folder, bollettini illustrativi, interi postali, album, immagini sacre, carte telefoniche, quotidiani, locandine, libri, fumetti, figurine, calendari militari, penne da scrittura, pins, spille, oggettistica varia, accessori e raccoglitori per collezioni. Come raggiungerci Cliccare sul logo Il Gambero per le indicazioni stradali dall'uscita del Casello autostradale di Castellammare di Stabia a strada Provinciale Varano n.135. L'Hotel Il Gambero è dotato di un parcheggio privato, di un ristorante e di un giardino, si trova a Castellammare di Stabia nella strada Provinciale Varano n.135. Si può raggiungere facilmente sia in auto, con l'autobus o anche a piedi, a 5 minuti dagli Scavi archeologici di Stabia, con l'opportunità imperdibile di visitare le stupende Villa Arianna e Villa San Marco, le antiche domus di Stabiae. Cliccare sul logo Eav Vesuviane per le indicazioni stradali a piedi, dall'uscita della stazione di via Nocera della linea Circumvesuviana Napoli-Sorrentoa strada Provinciale Varano n.135. Cliccare sul logo Eav Castellammare Linea 2 per tutti i dettagli per raggiungerci tramite autobus.
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  14. Condivido volentieri il recente acquisto. Venezia - Michele Morosini (1382) Ducato - D/ MICHELL' MAVR - S M VENETI, San Marco stante a sinistra porge il vessillo al doge genuflesso, lungo l'asta DVX R/ SIT T XPE DAT Q TV - REGIS ISTE DVCAT, il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa da nove stelle, quattro a sinistra e cinque a destra - Mont. 131 Pao. 1 Au 3,48 g RRR Asta NAC 108, 2018, 176. Ex collezione Zoppola. Asta NAC 108 Dal CNI
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  15. Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Sabina (117-136 d.C.,moglie dell'imperatore Adriano) recante sul rovescio la personificazione della dea della Concordia seduta, con patera e scettro e con cornucopia dell'abbondanza ben visibile sotto i piedi del trono, coniato a Roma nel 134-138 d.C. Era foriera del quieto vivere e moderatrice nei rapporti tra persone affinché si potesse stare tutti in armonia (infatti rappresenta la versione romana della dea greca Armonia). Sabina, figlia di Salonina Matidia (nipote dell'imperatore Traiano) e di Lucio Vibio Sabino (influente senatore e console) venne data in sposa ad Adriano (non era ancora imperatore ed aveva 24 anni) nel 100 d.C. circa, quando aveva solo 14 anni quindi poco più di una bambina e fu un matrimonio combinato per interesse politico e di potere (sembra che tutto fu fatto con il benestare di Plotina ,consorte di Traiano e madre adottiva di Adriano). Possedendo altri due denari di Sabina ed avendone visionati tanti in foto, la cosa che mi ha sempre colpito è il fatto che il suo ritratto è sempre serio, per non dire triste, così come le numerose sculture che sono giunte fino a noi e che ritraggono il suo volto. Evidentemente aveva poco da sorridere nonostante accompagnava quasi sempre il consorte ( ed il suo " pupillo" Antinoo) nei numerosi viaggi e viveva nel benessere. Considerazione personale qualcosa gli mancava sicuramente....🙂. Morì nel 136-137 e qualche fonte storica dell'epoca riporta che fu fatta avvelenare proprio da Adriano perché stanco dei suoi continui tradimenti...🤔. Che dire su questo....mah.... Un'Augusta molto bella, lo dicono i suoi ritratti, ed anche molto sfortunata. Da esame diretto il denario risulta coniato (spero ai suoi tempi) abbastanza centrato e da quanto si vede ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta portandone con sé tutti I segni, restando tuttavia chiaramente leggibile ed attribuibile. Postate pure le vostre monete di Sabina che è sempre importante e piacevole vedere nuovi esemplari. Grazie ed alle prossime ANTONIO 17,50 mm. 2,91 g. RIC 391
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  16. Purtroppo non me ne intendo a tal punto, ma ho un collega che gioca (o giocava, non so se è ancora attivo) in questa squadra: https://rugbyrovato.com/Squadra/codogno-rugby-club/
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  17. Molto bella. Il rovescio ricorda il grosso veneziano. Al dritto c'è la legenda ELECTVS perchè Gregorio non era ancora Patriarca. Gregorio di Montelongo fu il primo Patriarca italiano e aveva avuto una vita avventurosa. Fu lui a sconfiggere Federico II a Parma e a portargli via il tesoro. Arka Diligite iustitiam
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  18. Non sbagli, a me non piacciano i ritocchi, semplicemente su taluni, a mio modesto parere non eccessivi, sono più indulgente del collezionista medio. Per il resto trovo normale che esistano diversità di vedute, non vedo nessun problema, siamo su un forum di discussione e si discute, ma non voglio imporre le mie idee a nessuno, ci mancherebbe...
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  19. Buonasera, che piacere leggerLa nuovamente.... In effetti non ho mai capito neanche io per quali motivi questa moneta in FDC sia rarissima da trovare. Per di più, nascendo con uno scopo commemorativo, credo che taluni l'abbiamo "messa da parte" subito e, pertanto, dovrebbero trovarsi esemplari non circolati. Mistero... Un saluto cordiale e a presto.
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  20. Probabilmente la serie più bella emessa che esalta la quotidianità e la libertà del nostro Paese grazie al talento comunicativo di Mezzana che propose con i bozzetti "Italia al lavoro" l'esaltazione del lavoro come fondamento di un paese democratico.
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  21. E' lo stesso aureo ma "restaurato/stuccato" al rovescio. La casa d'asta lo riporta.
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  22. Ti è stato gia' risposto, qualche decina di euro. Certo pensare solo a quanto può valere una votiva così bella con secoli di storia sulle spalle mi sembra riduttivo. Purtroppo la storia per qualcuno non ha prezzo per altri e' solo mercimonio...
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  23. Per quanto riguarda la vendita della sua moneta @Daniiv credo anch’io che il mezzo per spuntare il prezzo migliore sia metterla in asta. Certamente dovrà poi pagare i diritti d’asta, ma avrà anche la possibilità di farla vedere ad una platea molto vasta di potenziali acquirenti, con la possibilità che si ingeneri una corsa al rialzo delle offerte. In generale penso che per monete importanti, l’asta blasonata certamente conviene a chi vende (nonostante i diritti).
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  24. E' un meccanismo che ho visto diverse volte sia su internet che fuori: se sei una nullità culturale (non necessariamente per colpa tua ma non avendo avuto la possibilità di "accendere i lumi della ragione" attraverso lo studio) puoi sfuggire alla vergogna convincendoti che gli altri non capiscono niente dopo che tu invece sei venuto a conoscenza della verità segreta nascosta ai più. Un mezzo di difesa inconscio per proteggere dalla perdita di autostima.
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  25. Buonasera e grazie a tutti per le info/consigli! A metà mese verrà una persona da Roma, è interessata all'acquisto e (sembrerebbe) che non siano solo chiacchiere, almeno per ora. Comunque prima dell'eventuale vendita faró periziare la moneta, dovrei riuscire settimana prossima (salvo imprevisti), giusto per curiositá ed avere un quadro generale più chiaro su cosa sto vendendo. Non ho l'urgenza di venderla, e non ho per fortuna il bisogno di immediato realizzo, quindi penso di potermi prendere tutto il tempo necessario e valutare bene ogni passo. Vi ringrazio ancora e vi terró aggiornati sull'esito della perizia (che ora incuriosisce anche me)!
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  26. Grazie per la tua fiducia Guy e buona serata
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  27. le 'svalutazioni competitive' non sono a gratis. si pagano con un'inflazione elevata. un vantaggio dell'inflazione elevata è che il debito pubblico realmente diminuisce, anche se aumenta dal punto di vista numerico ma i cittadini se la passano meglio con un'inflazione al 2% rispetto a un'inflazione al 10-20%.
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  28. La differenza tra le due è che una ha una doratura. Valore, considerato lo stato di conservazione, alcune decine di euro. Dipende dal potenziale acquirente.
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  29. Come sempre ringrazio per la condivisione e per l'excursus storico, mi mancava la parte dell'avvelenamento a causa dei di lei tradimenti, se è vero, immagino sia stato più per "onore" politico e d'immagine che per amore verso la consorte visto che l'amore di Adriano come sappiamo era rivolto verso Antinoo. Comunque sia entrambe le storie non sono finite in maniera molto poetica purtroppo 😔
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  30. Grazie per i tuoi interventi sempre interessanti... Anni fa durante delle ricerche avevo notato che un'altro presunto errore su una piastra borboniche era presente anche su una moneta spagnola... Verificherò nei miei appunti...
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  31. Direi un pochino troppi per essere un banale errore.
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  32. Raga buongiorno che ve ne pare di questa votiva ? Epoca ? Grazie per chi mi darà informazioni
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  33. Molto interessante...grazie @LOBU Un saluto. Raffaele.
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  34. Sempre a proposito della variante GRTIA, ne approfitto per allegare le immagini di altre quattro "monete borboniche" - non emesse dalla Zecca di Napoli - che però, a mio avviso, potrebbero comunque offrire un ulteriore spunto di riflessione riguardo la suddetta variante. Da Carlo III di Spagna a Luigi XVI di Francia, da Ferdinando VII di Spagna a Ferdinando II delle Due Sicilie. Variante "GRTIA": Errore ricorrente nel mondo... o ciclico "parallelismo borbonico"? Charles III (1759-1788). 2 reales. 1784. México. FF. (Cal 2008-1351 variante). (Cy-11639). Ag. 6,69 g. Legend "GRTIA" instead of "GRATIA". Louis XVI, sol de bronze, légende erronée GRTIA, 1791 Paris A/LUDOV. XVI. - D. GRTIA. Tête nue du Roi à gauche, les cheveux noués par un ruban sur la nuque ; au-dessous (différent). R/(différent) FRANCIÆ ET - NAVARRÆ. REX. (date). Écu de France couronné ; différent d'atelier à l'exergue. B, RR Bronze, 29,0 mm, 11,33 g, 6 h. CH.EM.11x, Dy.cf 1714 Rare variété avec GRTIA signalée dans les ouvrages de référence sur les monnaies royales ou dans Chort, monnaies fautées GUERRA DE INDEPENDENCIA KM# 186 (A&C# 996 VAR) Ramírez-Z2.1.1e – 2 Reales 1811 LVO, Zacatecas. VF+. PLATE COIN. - Primer tipo. Error en leyenda de anverso, "GRTIA" en lugar de "GRATIA", leyendas completas de anverso y mayormente visibles por reverso, corte en borde y algunas marcas en superficie, pátina oscura acentuada en bordes del diseño, difícil de mejorar. Con lo que respecta a la fecha, pareciera encontrarse invertida como la anterior pero realmente se lee II81. RARA ENGLISH:First type. Error in obverse legend, "GRTIA" instead of "GRATIA", complete obverse legends and mostly visible on reverse, cut on edge and some marks on surface, dark patina accentuated on edges of design, difficult to improve. Regarding the date, it seems to be inverted as the previous one but it really reads II81. RARE Fernando VII (1808-1833). 1 real. 1820. Zacatecas. AG. (Cal 2008-1252 variante). Ag. 2,75 g. Leyenda GRTIA en anverso. Muy rara.
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  35. Come direbbe @ART Dio Denaro è onnipotente, può tutto, anche rallentare il tempo petronius
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  36. Satricum è il nome di un'antica città a circa 60 km a sud di Roma, l'attuale Borgo Le Ferriere. La città fu scoperta nel 1896 e successivamente parzialmente scavata da archeologi italiani (1896-1898 e 1907-1910). Gli scavi olandesi si svolgono a Satricum dal 1977, inizialmente condotti dall'Istituto olandese di Roma (NIR) e dall'Università di Groningen (RUG), e dal 1991 dall'Università di Amsterdam (UvA). Necropoli nordoccidentale Le tombe più antiche (fine IX-VII secolo a.C.) Le tombe più antiche sono tombe a cremazione della fine del IX secolo costituite da una tomba a fossa con un'urna e alcuni doni aggiuntivi. Dall'inizio dell'VIII secolo in poi l'inumazione divenne comune e i corredi funerari divennero più grandi e di maggior valore. Intorno alla metà dell'VIII secolo venne costruito, al confine della successiva area cittadina, un complesso sepolcrale multiplo destinato ad una famiglia allargata, un clan composto da più famiglie. Le tombe di questo complesso corrispondono nella forma alle capanne contemporanee dell'insediamento. Inizialmente qui vengono poste le cremazioni. Nel VII secolo le stesse capanne furono utilizzate per seppellire i defunti, accantonando le vecchie urne delle ceneri. Attorno alle stanze centrali della capanna in cui giacevano i defunti più importanti furono costruite semplici tombe a fossa circondate da cerchi di pietre. Tra queste rientrano le persone socialmente inferiori del clan (cremazioni e inumazioni). Il complesso sepolcrale cadde in disuso alla fine del VII secolo, come testimonia il grande tumulo terroso (tumulo) di cui è ricoperto La Tomba del principe (VII secolo a.C.) Alla prima metà del VII secolo risale la cosiddetta Tomba del Principe, tomba II, una camera sepolcrale a tumulo in cui furono sepolti i membri maschi di una famiglia aristocratica per un periodo di circa 75 anni. Ogni defunto riceveva un ricco servizio da simposio di stoviglie in bronzo, integrato con prestigiose ceramiche importate da Corinto. Inoltre possedeva un completo equipaggiamento bellico costituito da uno scudo, una spada e una serie di lance. (...)
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  37. Buongiorno, sto cercando di ricostruire la storia ( o quantomeno di provarci) di alcune monete in mio possesso di cui però non trovo cenni storici. In particolare questa moneta intitolata a M. Tullius e coniata intorno al 120 a.C. Ho provato a cercare di risalire consultando tutti i membri della famiglia Tullia e gli unici due che possono ricadere in questo periodo sono il padre "Marco Tullio Cicerone il vecchio" e il nonno "Marco Tullio" di Cicerone. Essendo Cicerone nato nel 106 a.C. forse potrebbe esserci un aggancio. Di entrambe si dice questo: - Marco Tullio, nonno di Cicerone, era uno degli uomini più eminenti di Arpinum, tanto da essere ammirato anche dal console Marco Emilio Scauro. - Marco Tullio Cicerone il Vecchio è stato un cittadino romano, padre dell'oratore Marco Tullio Cicerone. Della sua vita non si hanno molte notizie certe, ma si può affermare con certezza che fu, come poi suo figlio Marco Tullio Cicerone, un eques della città di Arpino. Non partecipò mai alla vita politica romana, e dunque il figlio ebbe poi la qualità di homo novus. Benché la sua ascendenza risulti tuttora sconosciuta (secondo alcuni era discendente del re dei Volsci Tito Attio, che aveva valorosamente combattuto contro i Romani) era un uomo di grande cultura, e fu lui, infatti, ad avvicinare il figlio agli studi. A questo punto faccio proprio una deduzione 1+1 senza avere alcuna certezza storica: la moneta sul retro riproduce la Vittoria che può evocare il fatto che fosse discendente del re dei Volsci Tito Attio, che aveva valorosamente combattuto contro i Romani. Chiedo a Voi se avete elementi che possano in qualche modo confermare la mia tesi o smentirla.
    1 punto
  38. E ci volevano le indagini per accertare questa ovvietà? E poi, perché restituirle alla Grecia? Solo perché greche? Allora dovremmo restituire anche quelle che abbiamo nei musei, o qualcuno crede che siano state acquisite tutte regolarmente e col beneplacito del governo di Atene? Niente più che uno dei soliti articoli che trattano la numismatica con grande superficialità, ai quali purtroppo siamo abituati petronius
    1 punto
  39. Esatto (non controllo nessun codice.. se non sono sicuro consulto elenco). Ho anche altri elenchi con tutte le monete target che cerco e altre informazioni utili( prezzi, passaggi d’asta, etc…) tutti strumenti artigianali che ho affinato negli anni..
    1 punto
  40. È un banale elenco delle monete che possiedo su excel in cui riporto le informazioni di cui ho bisogno. Ad ogni acquisto lo aggiorno. Ricalca le informazioni dei cataloghi di riferimento (stato, nominale, metallo, peso, diametro, titolo, sovrano, etc..) unitamente ai dati principali dell’acquisto (commerciante, asta, data, costo, conservazione) qualche campo di commenti per annotare varianti e quant’altro mi servisse avere sotto mano..
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  41. E' troppo presto per discutere delle intenzioni del futuro governo di Donald Tusk, la cui coalizione alle ultime elezioni in Polonia ha scalzato la ormai ex-maggioranza nazionalista di Jarosław Kaczyński, ma va detto che l'ingresso della Croazia nell'unione monetaria aveva stimolato un dibattito sull'argomento anche in Polonia. A Gennaio avevano avuto risalto le dichiarazioni dell'economista Bogusław Grabowski, ex-consigliere economico di Tusk, che si era detto personalmente favorevole all'ingresso nell'euro come commento a un sondaggio che dava il 64,2% dei polacchi contrario all'adesione. Tutti questi anni di kaczyńskismo in azione in Polonia hanno lasciato il segno, quindi schiarirsi le idee per ora non sarà facile.
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  42. Buonasera a tutti, complimenti @Raff82, azzarderei tre varianti in una sola moneta. Lettere grosse al diritto Assenza punteggiatura al rovescio Aquile Rovesciate . Saluti Alberto
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  43. Buongiorno, Condivido con voi l'ultimo acquisto, una 1858 con punteggiatura completamente assente al rovescio. I tre conii a confronto : Lo studio va avanti. Un saluto a tutti. Raffaele.
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  44. Capisco, quindi suona strano ma è corretto. Mi hanno spiegato che nel Modern Forgeries c’è una moneta che assomiglia lontanamente alla mia, ma che presenta di uguale solamente i simboli sul rovescio. Non esattamente la mia. Poi, dato che non c’è un prototipo per la copia, la mia unica questione era basata sul fatto che non capivo quale fosse il grado di importanza di tali simboli per determinare un falso. Già sono un novizio in monete greche, poi se mi vengono spiegate le cose come fossero ovvie, non se ne viene più a capo e faccio domande sempre più banali… Apprezzo anche il tuo feedback sulla valutazione; coincide coi miei sospetti. Pertanto grazie ancora a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di rispondermi. Personalmente reputo che I numismatici non si rendano conto di quanto effettivamente sia proibitivo questo mondo a chi non se ne intende, però pazienza, suppongo che il bello sia nel dialogo. 😉
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  45. Zecca di Aquileia Gregorio di Montelongo ( 1251 - 1269 ) DENARO prov. ex " num. Eugenio Fornoni " Verona
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