Vai al contenuto

Classifica

  1. Oppiano

    Oppiano

    Utente Storico


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      8185


  2. littleEvil

    littleEvil

    Utente Storico


    • Punti

      12

    • Numero contenuti

      1704


  3. Scudo1901

    Scudo1901

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      8371


  4. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      10811


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/05/23 in Risposte

  1. Ciao a tutti! Prendo spunto dal bellissimo centesimo di @lorluke dell'altra discussione per finalmente postare il mio espositore (era già tutto pronto da un po', ma avevo altre "guerre" per la testa). Espositore? Si appunto, casa mia è decorata in modo strano, tra un Buddha in bronzo ed una scheggia di ossidiana di Vulcano, sul davanzale c'è pure questo: a sinistra tre monetine e due pallini: la più bella è questa, purtroppo un po' piccina così ho preso pure questa messe tra due palle di ferro: una da moschetto ed una di mitraglia (1,6 cm / 15,58 g - 2,2 cm / 39,62 g) @palpi62 e @sandokan la foto l'avevano già vista. Moschetto è chiaro... BUM! La mitraglia? Già meno conosciuta: una specie di "cartuccione a pallettoni" che veniva ancora usato all'epoca napoelonica. La moneta più grande mi sembra logico affiancarla alla palla più grande questa si che fa un "grande badaboom" come dice Leeloo! Palla da cannone (una granata da 6,2kg - 12,3cm), del 1813, Battaglia di Wartenburg / Elster, Germania orientale. cava all'interno per far posto al granulato esplosivo che in parte ho messo in un sacchetto, in parte in una provetta (sull'espositore in secondo piano) la palla da cannone è ben conservata in quanto ritrovata insieme ad altre in un casolare e non nel sottosuolo. La miccia l'ho fatta io con un cordino, il tappo? Sembra originale, ma esattamente non lo so. Buon pacifico proseguimento a tutti! Njk ================== Per saperne di più: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Wartenburg https://es.wikipedia.org/wiki/Bote_de_metralla
    8 punti
  2. È ufficiale: finalmente sabato prossimo verrà distribuito a Milano (all'Hotel De La Ville) il cartaceo del Gazzettino #10:
    7 punti
  3. Riprendo quanto a suo tempo scritto da @417sonia nel novembre del 2017: Lo scudo d'oro, emesso per la prima volta sotto il dogato di Andrea Gritti, aveva un precipuo scopo. Come narra il Papadopoli, Venezia in quel tempo era impegnata a fare provvista di scudi d'oro del sole, per mandarli agli eserciti (quasi tutti mercenari) che si trovavano lontano da Venezia; oltre alla difficoltà di incettarli, su quelli che riusciva a recuperare doveva pagarci un aggio dell'1%. Il Consiglio dei X, a questo punto, decise che per il decoro dello Stato (e per risparmiare, guadagnandoci) era utile coniarli in proprio, con un fino di 22 carati e dello stesso peso di quelli esteri. La moneta nasce con il decreto del 15 maggio 1528 e nel successivo 7 novembre 1530 nasce anche il mezzo scudo d'oro. Quindi lo scudo, rispetto al ducato d'oro, non solo aveva un titolo inferiore, ma pesava anche meno. Il ducato gr. 3,51 al titolo 1,000; lo scudo gr. 3,40 al titolo 0,917 Credo che, venuta meno l'esigenza precipua, la produzione sia scemata .... Di scudi d’oro se ne è parlato molto nel Forum. Presento un esemplare del Doge Francesco Venier, recentemente entrato in collezione. Mi sono sempre domandato se la lettera A debba o meno avere la stanghetta orizzontale. Saluti.
    3 punti
  4. Carissimi amici, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi l'ultimissimo acquisto della mia collezione. Si tratta, come da titolo, di un centesimo di Napoleone Re d'Italia coniato nel 1809 dalla zecca di Bologna. Direttamente proveniente dall'asta Ranieri ancora in corso, la moneta in questione è giudicata FDC e, personalmente, mi trovo pienamente d'accordo con il giudizio espresso dalla casa d'aste. Pur essendo una moneta coniata in milioni di esemplari, devo dire che negli ultimi anni non mi era mai capitato di vedere un esemplare di questo livello. È veramente uno spettacolo per gli occhi e mi auguro vivamente che possa piacere anche a voi.
    3 punti
  5. Trovata! 50 ore norvegese! https://en.numista.com/catalogue/pieces1442.html Quei due martelletti li avevo visti già da qualche parte... finalmente mi sono ricordato dove, sulle monete norvegesi!
    3 punti
  6. Ciao @Rocco68 e complimenti per le tue monete sempre bellissime ed interessanti. Il millesimo 1842 si contraddistingue per la particolarità che hai descritto: un "2" piccolo nella data, quasi fosse stato usato un punzone usato nei tagli minori ( 60 g per la Piastra ?). La Piastra 1842 con "2" piccolo risulta meno frequente di quella "normale" a diversità del 2 Tornese 1842, millesimo nel quale è più rara la data normale. Per quanto riguarda i simboli sotto il collo, esiste anche una terza versione che non riesco a definire, pertanto posto la moneta e chiederei a tutti Voi un parere in proposito. Saluti a tutti,
    3 punti
  7. Seguo questo tipo di monete da lungo tempo, ne ho in collezione e conservo un notevole archivio fotografico. Nel tempo ho cercato di farmi un'idea ben chiara delle caratteristiche che le monete "buone" dovrebbero avere visto che è abbastanza facile imbattersi in tarocche fatte apposta per abbindolare chi non è ben documentato in materia. Per me la moneta in questione è tarocca. Guardando la contromarca BOMBA e mettendola a confronto con altre monete simili salta agli occhi la differenza tra i caratteri usati e la spaziatura tra di essi. Non credo, vista l'esiguità del numero di monete contromarcate di cui si ha notizie e visto che quest'operazione fu fatta solo a Messina e, per ciò che sappiamo dalle fonti giornalistiche dell'epoca, solo in un sito ben determinato, che ci possano essere stati differenti punzoni per contromarcare le piastre. Inoltre la parola OLIM incisa al contrario è proprio una cosa che non ha ragione di essere in una piastra, peraltro, del I tipo. In genere OLIM era inserito nello spazio presente nella legenda delle piastre del II tipo dando un senso alla legenda così modificata (Ferdinando II un tempo (OLIM) re per grazia di Dio). Chi ha fatto questa taroccatura, alla fine, ha rovinato una piastra, la 32R, molto rara provando a creare un pezzo che avrebbe dovuto spuntare, per le sue carattaristiche di moneta ribattuta e contromarcata, una quotazione molto alta. Spero se la pianga.
    3 punti
  8. Napoletane di oggi sono questi tre esemplari di Tornesi Due del 1842. Particolare di questo millesimo è che presenta su alcuni conii la cifra 2 della data più piccola, la stessa differenza di grandezza la si riscontra anche nella Piastra dello stesso anno. I tre esemplari (di cui due con cifra più piccola) presentano anche il simbolo diverso: Stella a 5 e 6 punte. Non ricordo altri nominali del 1842 con simili differenze.. Vi risultano?
    3 punti
  9. Buongiorno a tutti, oggi vi mostro un sesterzio di un imperatore che mancava nella mia collezione, un regalo della mia mogliettina di cui ho piacere a mostrarvi e spero che vi piaccia Alessandro Severo, Sesterzio, 232 d.C., SPES PUBLICA / S C la spes tiene un fiore, ZECCA DI ROMA (RIC 648) grammi 27.70
    2 punti
  10. Un ricco deposito di follis, monete di bronzo introdotte nel 294 d.C. con la riforma monetaria di Diocleziano nell'impero romano e poi utilizzate anche dai bizantini, risalente alla prima metà del IV secolo d.C., è stato scoperto nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena. Ne dà notizia il Ministero della Cultura. Secondo una prima stima, fatta sulla base del peso complessivo del ritrovamento, il numero delle grandi monete di bronzo ritrovate si aggirerebbe tra i 30.000 e i 50.000 esemplari, più di quelle rinvenute nel 2013 nel Regno Unito, a Seaton, sito dal quale riemersero 22.888 follis. Oltre alle monete, sono state individuate nel deposito pareti di anfore di produzione africana e, in minor numero, di produzione orientale. A scoprire i reperti è stato un sub che, nel corso di un'immersione, ha notato dei resti metallici a poca profondità, non molto distante dalla costa. Il giorno dopo il Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro insieme con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sardegna e del Nucleo Carabinieri Subacquei della Sardegna hanno eseguito una prima ricognizione nel tratto di mare interessato, con la collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Cagliari e di quello dei Vigili del Fuoco di Sassari, insieme alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alle Capitanerie di Porto. https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/archeologia-scoperto-in-sardegna-enorme-deposito-di-monete-del-iv-secolo/ar-AA1jnIrh?ocid=msedgdhp&pc=EDGEDB&cvid=5c9deb9d551b4d028d8e33526397f0f2&ei=12
    2 punti
  11. Ciao, hai ragione. È una copia.
    2 punti
  12. La serie continua. CAMPANIA. Allifae. Circa 325-275 BC. Obol (Silver, 11 mm, 0.65 g, 7 h). Laureate head of Apollo to right; in the field to right, dolphin swimming downwards; below neck, two dolphins swimming upwards, one to left and the other to right. Rev. ΑΛΛΙΒΑΝΟΝ Scylla swimming to right, holding sepia in her right hand and fish in her left; below, mussel. HGC 1, 357. HN III 460. SNG ANS 160. Very rare. Struck on an irregular flan with striking cracks and minor porosity, otherwise, very fine. From the "Collection sans Pareille" of Ancient Greek Fractions, ex Vinchon 11 April 1988, 96b. Asta Nomos n. 29 Ancient Greek Silver Fractions, the Collection Sans Pareille Part II, odierna, Lotto 556.
    2 punti
  13. Münzen und Münzwesen des Patriarchenstaates Aquileja. Themessl, Jakob Published by Vlg. der Österr. Gesellschaft für Münz- und Medaillenkunde, Wien 1911., Coins And Medals Of The Knights of Malta by H Calleja Schembri
    2 punti
  14. Da Tgcom24 Sardegna, scoperto in mare enorme deposito di monete del IV secolo d.C. Al largo di Arzachena, gli archeosub hanno riportato alla luce un deposito di decine di migliaia di esemplari in eccezionale stato di conservazione LEGGI DOPO COMMENTA Archeologia, scoperto in Sardegna enorme deposito di monete del IV secolo d.C. Ministero della Cultura 8 di 8 Ministero della Cultura 1 di 8 Ministero della Cultura 2 di 8 Ministero della Cultura 3 di 8 Ministero della Cultura 4 di 8 Ministero della Cultura 5 di 8 Ministero della Cultura 6 di 8 Ministero della Cultura 7 di 8 Ministero della Cultura 8 di 8 Ministero della Cultura 1 di 8 Ministero della Cultura 2 di 8 Ministero della Cultura 3 di 8 Ministero della Cultura 4 di 8 Ministero della Cultura 5 di 8 Ministero della Cultura 6 di 8 Ministero della Cultura 7 di 8 Ministero della Cultura 8 di 8 Un enorme deposito di monete follis risalenti alla prima metà del IV secolo d.C. Questa la straordinaria scoperta degli archeologi subacquei nel mare di Arzachena, sulla costa nord orientale della Sardegna. Secondo una prima stima, fatta sulla base del peso complessivo del ritrovamento, il numero delle grandi monete di bronzo si aggirerebbe tra i 30.000 e i 50.000 esemplari. A darne notizia, il Ministero della Cultura. Il ritrovamento Il follis è una moneta romana in bronzo introdotta circa nel 294 d.C con la riforma monetaria di Diocleziano. Oltre a queste sono state individuate anche pareti di anfore di produzione africana e, in minor numero, di produzione orientale. Un analogo ritrovamento era avvenuto anche nel Regno Unito, a Seaton nel 2013, quando riemersero dagli abissi 22.888 follis. A scoprire i reperti è stato un privato cittadino che, nel corso di un’immersione, ha notato dei resti metallici a poca profondità, non molto distante dalla costa. Il giorno dopo il Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro insieme con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sardegna e del Nucleo Carabinieri Subacquei della Sardegna hanno eseguito una prima ricognizione nel tratto di mare interessato, con la collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Cagliari e di quello dei Vigili del Fuoco di Sassari, insieme alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alle Capitanerie di Porto. Le immersioni hanno rivelato l’esistenza di due macro-aree di dispersione dei follis in un grande spiazzo di sabbia che si apre tra la spiaggia e la posidonia: quest’ultima, per posizione e morfologia del fondale potrebbe conservare resti cospicui di un relitto. LEGGI ANCHE Anche i Neanderthal cucinavano: tartarughe, rinoceronti e molluschi nei loro menù Potrebbero esserci altri reperti Tutte le monete prelevate sono in uno stato eccezionale e raro di conservazione. Solo 4 pezzi risultano danneggiati, anche se comunque leggibili. Il contesto cronologico delle monete è riscontrabile in un arco temporale tra il 324 (monetazione di Licinio) e il 340 d.C. Datazione confermata dalla presenza di monetazione di Costantino il Grande e da quella di tutti gli altri membri della famiglia presenti come cesari ma soprattutto dall’assenza di centenionales, coniati a partire d al 346 d.C. Il gruppo dei follis recuperato proviene da quasi tutte le zecche dell’impero attive in quel periodo a eccezione di Antiochia, Alessandria e Cartagine. Le operazioni di restauro e conservazione delle monete e dei materiali rinvenuti permetteranno di ampliare e approfondire la conoscenza del contesto dei reperti dai quale possono provenire ancora numerose informazioni. "Una scoperta importante" Secondo il Direttore generale ABAP, Luigi La Rocca: “Il tesoro rinvenuto nelle acque di Arzachena rappresenta una delle più importanti scoperte di reperti numismatici degli ultimi anni ed evidenzia ancora una volta la ricchezza e l’importanza del patrimonio archeologico che i fondali dei nostri mari, attraversati da uomini e merci fin dalle epoche più antiche, ancora custodisce e conserva. Un patrimonio straordinario ma anche molto fragile, costantemente minacciato da fenomeni naturali e dall’azione dell’uomo, sulla cui tutela il Ministero, attraverso l’azione delle sue strutture centrali e periferiche, ha sviluppato metodologie e tecniche di recupero e di conservazione di straordinaria efficacia e messo in campo innovative strategie di valorizzazione”.
    2 punti
  15. Gran bella immagine, quasi un quadro, ormai ci siamo …domani pomeriggio dovrò chiudere per il pranzo conviviale per raggiunto numero massimo, un paio di giorni ancora per partecipare all’evento per un 2/3 posti ancora … [email protected]
    2 punti
  16. Sempre i migliori Marco, siete dei grandi! Da giugno - come dicevo a Mario - avrò molto tempo a disposizione 🫢🤣 e mi piacerebbe (da prossimo 🧓 ) davvero darvi un modestissimo, piccolo ma continuo contributo. Parliamone sabato se riusciamo e soprattutto se non disturbo 🙏🏼👋
    2 punti
  17. Adoro questa esposizione! Complimenti veramente! 😍 Ironia della sorte proprio i colpi a mitraglia diedero inizio all'ascesa di Napoleone Bonaparte. Durante l'insurrezione realista del 13 vendemmiaio anno IV, Napoleone disperse la folla inferocita con colpi a mitraglia, poi ordinò il contrattacco inviando i cacciatori a cavallo guidati da Murat. A seguito di questa impresa, Napoleone fu premiato assegnandogli il ruolo di comandante dell'Armata d'Italia.
    2 punti
  18. No, nessuna licenza spoetica, invece hai centrato un punto molto importante. Ti sei chiesto qual'è il senso di una moneta "EURO" relegato entro confini diversi dalla stessa valuta, e la risposta è semplice: NESSUNO tranne la speculazione commerciale. E fosse solo questo pazienza... ma il problema è che noi non abbiamo penato per trent'anni (se non afferri il perchè della cifra guada qui https://www.lamoneta.it/topic/65910-cronologia-dellunione-monetaria-europea/#comment-1238540 ) per mettere in piedi l'unione monetaria e poi ritrovarci monete formalmente valide o, peggio ancora, effettivamente circolanti solo all'interno dei singoli stati. Perchè talmente è la foga di spennare il collezionista che ormai si emette di tutto senza criterio, a prescindere dal valore artistico che in molti pezzi pure c'è, fino al punto che in passato alcuni di questi oggetti sono stati trovati in circolazione (monete bimetalliche da 3 euro o in argento da 5). Per fortuna, sottolineo per fortuna, il fenomeno è limitato e non va ad influire sul potere d'acquisto o altri fattori macroeconomici, ma rimane la bestialità di principio. Arriveremo anche alla Sagra della salamella, ci arriveremo.
    2 punti
  19. Bisogna sempre " prendere" i soldi da chi li ha. Per questo motivo penso di avere sbagliato tutto nella vita. Invece di utilizzare i quattrini per acquistare monete avrei dovuto "sputtanarli".
    2 punti
  20. Non sanno più come raccogliere soldi.. le casse statali piangono causa super bonus, che è costato miliardi.. e ora individuano queste sacche dove tirar su qualche milione all’anno (se gli va bene).. cadiamo sul ridicolo..
    2 punti
  21. © Ministero della Cultura - Le monete romane trovate nel mare di Sardegna © Ministero della Cultura Sub al lavoro nel recupero delle monete © Ministero della Cultura Alcuni esemplari di follis trovati nel mare di Sardegna © Ministero della Cultura Parte dei follis trovati nel mare di Sardegna https://www.agi.it/cultura/news/2023-11-04/archeologia-deposito-monete-secolo-scoperto-mare-sardegna-23812519/ https://www.ansa.it/amp/canale_viaggi/regione/sardegna/2023/11/04/da-fondali-sardi-emerge-enorme-deposito-di-monete-iv-secolo-d.c._b8bbed1c-01bd-4d7a-90c5-36617ab9d8d0.html
    2 punti
  22. Ed adesso sono due! Buono da 25 centesimi, di Douai e della regione di Carvin - abbastanza lontane dal fronte, vicino a Lille, verso la Manica Emissione collettiva di buoni comunali del 22 Maggio 1916 / Questo buono, che funge da denaro, è pagabile alla cassa di Douai 6 mesi dopo la firma dell'accordo di pace. Il retro non è più di tanto interessante, è solo la lista dei territori della regione Per oggi è tutto, ma ho già un'altra cosuccia che sto preparando. Njk
    2 punti
  23. Questo bel sesterzio di Nerone venne aggiudicato da Rauch alla "modica" cifra di 700 Euro.
    1 punto
  24. Se qualche nuovo utente posta questa moneta nel settore identificazioni per sapere di cosa si tratta gli dirò che è un gadget fantasy!
    1 punto
  25. DE GREGE EPICURI Martedì 7 novembre alle 20.30 al CCNM (MI, via Kramer 32) terremo un incontro informale sulle monete romane provinciali semi-autonome, con particolare riferimento al caso di Alessandria nella Troade. Si tratta delle monete imperiali che non hanno però il ritratto dell'imperatore e non possono quindi essere facilmente riferite ad un regnante (nè ad un periodo preciso). L'incontro sarà guidato da Gianfranco Pittini.
    1 punto
  26. Ciao! Potrebbe essere sardo-punica? tipologia Kore/cavallo retrospiciente (Piras Tipo F)? Però sembra avere dei lineamenti maschili, quindi forse Trittolemo... in tal caso non saprei.
    1 punto
  27. Ti ringrazio ,per quanto mi riguarda è soltanto curiosità. Il valore è soltanto un fattore indicativo visto che comunque non ho intenzione di venderle. Apprezzo il vostro aiuto perché Cerco di avvicinarmi a questo mondo e le mie osservazioni sono un semplice passatempo. Un saluto
    1 punto
  28. Sulla tua cartina il paese manca!🤭 ... e - come già in una identificazione precedente - lì fa freddo! (Ma questa volta veramente!)
    1 punto
  29. Aggiungo anche il video della moneta, pubblicato sul canale YouTube della numismatica Ranieri
    1 punto
  30. Buongiorno, per quanto riguarda i prezzi di riferimento delle monete comuni o non rare le valutazioni sono in linea euro piu' o euro meno Discorso diverso per le rarita' che ridurrei a 3 monete in particolare 1 centesimo 1868 1 lira 1869 XXIV 2 lire 1868 XXIII Come puoi vedere da queste immagini di aste passate la molto difficile reperibilita' a volte fa schizzare il prezzo anche di monete con conservazione non eccezionale Percio' ottimo lo schema per le monete "normali" per le rarita' e' un discorso di reperibillta' e a volte di opportunita' per stabilirne un prezzo P.s. per quanto riguarda il 10 soldi 1869 XXIII R piccola, ad oggi nonostante numerosi cataloghi la inseriscano anche con basso indice di rarita' a me risulta non esistere(a fronte anche di reiterate richieste anche qui sul forum di conoscenza di esemplari sempre disattese) Naturalmente ben felice di essere smentito con foto di eventuali esemplari Ciao e buona giornata
    1 punto
  31. Buongiorno a tutti. Ultimamente mi è capitato di vedere in rete o in collezione di Amici , mezze piastre del 1839. Essendo molto raro, non è facile poterne osservare qualche esemplare. Uno sta per essere venduto su un noto sito di vendite e viene descritto come autentico, ma la mia impressione è che sia un falso d'epoca. A voi il giudizio.
    1 punto
  32. 1 punto
  33. NAVILLE NUMISMATICS LTD, LIVE AUCTION 71. Lotto 236. Egypt, Alexandria. Dattari. Nero, 54-68 Tetradrachm circa 56-57 (year 3), billon 25.00 mm., 12.36 g. Laureate head r. Rev. ΠΡΟΝ ΝΕΟΥ ΣΕΒΑΣΤΟΥ Nero, radiate, seated on throne l., holding sceptre and ?baton; in l. field, LΓ. RPC 5203.1 (this coin). Dattari-Savio Pl. 8, 200 (this coin). Nicely toned, Good Very Fine. From the Dattari collection. Very interesting issue: Nero appears on the reverse wearing a radiate crown with a legend declaring him as the "new Augustus". apollonia
    1 punto
  34. Un grande grazie a @monbalda e a tutti gli organizzatori per la presentazione di oggi, veramente interessante e con bellissime monete da vedere. Per chi fosse interessato, ricordo che domani 5 novembre alle ore 11,00 ci sarà una seconda sessione (ancora con ingresso gratuito, peraltro), se siete in zona merita fare un salto. Se non potete, potrete comunque godervi la digitalizzazione di alcun esemplari della collezione del museo: https://vcg.isti.cnr.it/SanMatteo/
    1 punto
  35. Buongiorno, capisco il senso del Suo intervento ma non tutte le "novità" sono uguali: provo a spiegarmi con degli esempi. Lo Stato della Città del Vaticano ha recentemente emesso una "moneta" effigiante due Pontefici e questo rappresenta senza dubbio un qualcosa d'interessante, in ragione della probabile unicità del fatto e per un insieme di motivi storici e religiosi sui quali mi pare inutile dilungarsi. Il Regno Unito ha recentemente proposto la prima serie divisionale del nuovo Sovrano a tema ambientale, con ciò fondendo in un unico interessante insieme di oggetti la tradizione e l'innovazione. Altro discorso è a mio avviso quello nostrano, con il tentativo dell'IPZS di continuare a far spendere soldi con coniazioni fantasiose (nel senso deleterio della parola) e ora anche con pezzature altrettanto prive di qualsiasi collegamento alla realtà (pago da bere a chi mi spiega cosa significa una moneta da 0,75 euro 😄). Invero, credo che anche il Collezionista debba essere più accorto nelle proprie scelte, anche per evitare che l'attribuzione di tale qualifica appaia del tutto arbitraria e autoreferenziale. Ragionando diversamente, si arriverebbe alla bizzarra situazione dove l'IPZS potrebbe presentare una coniazione dedicata alla "Sagra della salamella" con inciso un valore numerico in euro e una folta platea si troverebbe a contendersi quell'oggetto: trattasi di monete? trattasi di novità interessanti? trattasi di collezionista di monete? A mio avviso, no. Chiudo questo lungo intervento rilevando che in un'Asta ormai prossima (non dico quale per ovvi motivi) compare un lotto comprensivo di tutte le monete della Repubblica dal 1946 al 1979 (escluso il 1947) a un prezzo di partenza ragionevole: io non amo la monetazione repubblicana ma questa spesa avrebbe a mio giudizio una sua ragione d'essere, infinitamente più valida delle centinaia di euro che taluni sborsano per i gadget tante volte discussi anche sul Forum. Un saluto cordiale e a presto.
    1 punto
  36. Quella originale autentica non è una moneta fusa ma coniata, se fosse autentica sarebbe un sesterzio di Caligola molto raro. Purtroppo è un fuso moderno anche abbastanza grossolano
    1 punto
  37. Ottimo materiale per un prossimo film di fantascienza di Hollywood! Aggiungerei per essere più inclusivi anche le macchine volanti induiste e lo pseudo ufo-geroglifo degli Egizi...
    1 punto
  38. Io leggerei bene cosa dicono le fonti... saluti MB
    1 punto
  39. DE GREGE EPICURI Finalmente una bella moneta! E anche molto particolare, con addirittura tre ritratti al diritto: Valeriano 1°, Gallieno e Valeriano 2°; sopra di loro, i nomi in greco, che si concludono con: KAI CEBB (= Cesari Augusti). Al rovescio, 3 urne premiali, contenenti dei rami di palma. Sopra: ΜΕΓΙΣΤΩΝ -ΑΡΙΣΤΩΝ (la cosa più grande-la più illustre) qui però illeggibile. Sotto: ΝΙΚΑIEΩΝ (Nicea di Bitinia). La moneta pesa 7,73 g e misura 25-27 mm. Le urne premiali, sempre decorate con palme, erano attribuite per vittorie ginnico-sportive. Qui, la presenza di tre ritratti e di tre urne potrebbe suggerire anche un significato metaforico, cioè che il "premio" sia stato attribuito ai tre illustri regnanti ( o futuri tali...) per le loro qualità...Chissà, è solo una mia fantasia.
    1 punto
  40. Hanno vissuto tanti anni. Io le tengo tranquillamente adagiate su velluto rosso. Forse ci sono modi e tecniche migliori per la loro conservazione! Ma penso che un bel vassoio non le faccia male.
    1 punto
  41. 1 punto
  42. Buonasera a tutti. Ciao Alberto, bel quartetto il tuo : 1856 "modello base" 1856 caratteri grossi al dritto 1856 VTR . . 1856 falso d'epoca. I caratteri grossi il legenda , per le Piastre furono approntati dal 1856 in poi, per i 60 Grana iniziano a vedersi per 1841-1842-1845-1846- e per ultimo il 1846 con busto adulto. Unica eccezione è il dritto di un conio 1847 (busto adulto) con 7 ribattuto su 6. Infatti fu modificata la cifra ma i caratteri grossi rimasero quelli dell'anno precedente. Condivido per "una Napoletana al giorno" la mia Mezza del 1846.
    1 punto
  43. Come temevo, è arrivato un cofanetto più capiente! Fortunatamente non è un problema riempire gli spazi liberi, per esempio con un caricatore per 7,92 mm (8x57) , probabilmente di un "Gewehr 88", un fucile adottato a partire dalla fine del XIX secolo dall'Esercito imperiale tedesco. il bossolo il fondo del bossolo, che ci rivela come, dove e quando: S= Spitzgeschoss, pallottola a punta (c'erano anche le E = standard, sS, etc.) / I fraktur per Ingolstadt, città della Baviera / 1=gennaio, 13=1913 la punta ed il fondo, che tanto per complicare le cose ha una lettera che non mi sento di aver identificato con certezza foto di famiglia, tutte cinque montate sul listello le cartuccie sono vuote e si può togliere la punta (per non prendersi una denuncia per possesso di armi da guerra), ma tanto, arrugginite come sono, sarebbero più adatte ad un suicidio che non ad un omicidio. Un po' di polvere da sparo la ho tenuta, e per chi non la ha mai vista NON sembra così ... polverosa che conservo in una capsula per 2Euro, la scala è in mm. Questa è chiamata "polvere bianca" che, a differenza di quella nera, durante la combustione non esplode ma produce solo scorie gassose. Anche se ha 110 anni, non ha reagito ad una bella martellata su di un incudine, ma appena ho avvicinato un fiammifero acceso a qualche granello ha reagito subito infiammandosi. Adesso vado, che devo ancora tappare un paio di buchi... Servus, NJk
    1 punto
  44. Volevo riprendere questa vecchia discussione per condividere con voi che da qualche tempo ho visto il negozio nuovamente aperto
    1 punto
  45. Segue il link ad un interessante studio di @King John su uno statere inquadrabile in epoca posteriore al 510 che integra ed amplia il quadro della monetazione sibarita fin qui proposto. https://www.academia.edu/38342474/F_De_Luca_Lo_statere_della_rifondazione_in_Il_Gazzettino_di_Quelli_del_Cordusio_Milano_Gennaio_2019_pagg_47_54
    1 punto
  46. Il discorso sul denario di Veturio (il mio preferito in assoluto) è un po' più complesso. Come ha scritto @Rapax (del cui ritorno mi rallegro) l'iconografia monetale attraversa alcune fasi iniziali di "gestazione". C'è una prima effervescenza con tipi differenziati e oggi difficilmente interpretabili, tanto sulla monetazione in argento e bronzo cosiddetta "romano campana", di chiara ispirazione greca ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RC ) quanto sulla sulla monetazione enea fusa, il cosiddetto aes grave ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB ), inserito invece in un fenomeno monetale diffuso in ambito etrusco e italico (e qui si discute se Roma abbia ispirato gli altri popoli, o viceversa) In seguito, i tipi si irrigidiscono, con: - il viso di una divinità al dritto; - una scena di ispirazione militare (ma comunque collegata all'ambito religioso) al retro. Questo schema ripetitivo si riscontra: - sulle ultime didracme ( i cosiddetti quadrigati), tutte Giano imberbe / Giove in quadriga ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/24 ) - sulle ultime dracme ( i cosiddetti vittoriati), tutte Giove / Vittoria con trofeo ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A5/1 ) - sui primi denarii, tutti Roma / Dioscuri a cavallo ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/1 ) affincati in seguito da Roma / divinità in biga ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/66 ) - sui bronzi, tutti divinità / prora di nave (https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB9, http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB11 , https://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-B7 ) Preciso, per i tecnici, che le monete di cui ho postato i link sono solo degli esempi, la produzione fu molto più ampia seppure sempre con le medesime iconografie. La rigidità dei tipi non stupisce: so che era una costante in ambiente greco, perché garantiva la riconoscibilità immediata della moneta e, quindi, la possibilità di riferirla istantaneamente, a una città o uno Stato che ne garantiva l'accettazione. Se non mi sbaglio, le civette di Atene e il cavallo di Alessandro Magno sono stati riproposti per secoli. Quello che stupisce, nella storia della monetazione repubblicana, è la terza fase. A un certo punto infatti (nell'anno 137, secondo la cronologia di Crawford, RRC) due magistrati monetari decidono di abbandonare la fissità dei tipi, introducendo al retro una scena scelta da loro (cambia anche la scelta della raffigurazione al dritto, ma per il momento permane il ritratto di una divinità). Comincia qui quell'evoluzione descritta da @Rapax, che vede (caso forse unico nella storia antica) la città-Stato produrre ogni anno monete differenti dall'anno precedente. I primi due denari di questa fase sono fra i più belli mai emessi. Uno è appunto quello di Veturio, Marte / giuramento http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G144/1 L'altro è quello di Pompeio, Roma / lupa con gemelli http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G109/1 E' una scelta per l'epoca rivoluzionaria: erano ormai quasi 100 anni che Roma non cambiava i tipi delle sue monete; e anche quando nel suo lontano passato li aveva cambiati (in quella che ho definito la prima fase), aveva scelto raffigurazioni un po' standardizzate , di chiara ispirazione mitologico-magnogreca (sull'argento) o naturalistico-italica (sul bronzo fuso). Ora, invece, è diverso: Roma comincia a proporre al mondo al propria, personale iconografia. Come ha evidenziato Carandini, non è vero che i Romani difettassero di racconti mitilogici: la verità è che, con la loro mente pragmatica, il patrimonio mitologico era stato calato in una (presunta) realtà storica, integrandosi in essa; è questa fusione mitologia-storia che troviamo sulle prime monete. Tuttavia, la mentalità romana era evoluzionista in senso diverso da come intendiamo noi, oggi, l'evoluzionismo culturale. Per i moderni, evolvere significa abbattere e ricostruire; per i Romani significava conservare inalterato l'edificio, adattandolo tuttavia a usi completamente nuovi, e infine costruirci sopra (sto usando una metafora, ma è vero anche in senso letterale: nessun edificio veniva obliterato ... ). Per questa ragione, i tipi monetali introdotti "rivoluzionariamente" nel 137 a.C. furono proposti come una restituzione di tipi tradizionali, apparsi durante la prima fase. Il giuramento, in particolare, fu ripreso quasi senza modifiche dal retro dai primi aurei ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/22 ) mentre la lupa che allatta fu ripresa dalle didracme ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/8 ). Peraltro, io dubito che i due denari siano contemporanei, proprio perché il primo ripropone pedissequamente un tipo già apparso, l'altro invece rielabora un tema, "osando" allontanarsi dalla tradizione un po' di più.
    1 punto
  47. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G144/1 Di esempi e di congetture ne esistono veramente tanti, quello postato è uno splendido denario di Ti Veturius 137 ac nel quale si ritrae la scena di due guerrieri che fanno un giuramento al cospetto di un'altra persona accosciata (probabilmente un feziale) che tiene un porcellino. Si tratterebbe di un rito risalente alla guerra tra Roma ed Alba ed al patto stabilito tra le due citta' di attenersi all'esito del duello tra gli Orazi ed i Curiazi, se una delle due parti non avesse rispettato i patti sarebbe stata uccisa come il maiale. La moneta dovrebbe ricordare un antenato Tiberius Veturius Calvinus console che nel 334 ac avrebbe portato avanti il trattato tra i Romani ed i Campani durante la fondazione di Cales Questa simbologia ad esempio verra' ripresa durante la guerra sociale
    1 punto
  48. Buongiorno Salvo, moneta originale ed anche in ottima conservazione per la tipologia, complimenti.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.