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  1. Scudo1901

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/07/23 in Risposte

  1. Allora, questo è un Forum democratico, dove a Dio piacendo chiunque può esprimere le proprie opinioni purché rimanga nei binari dell’educazione, del rispetto delle idee del prossimo, della cortesia e, auspicabilmente, del contributo alla comune passione che unisce noi collezionisti, noi studiosi, noi semplici appassionati. Personalmente leggendo questo post, passata la sorpresa, mi ha divertito, nel senso migliore del termine, solo e soltanto la veemenza quasi ingenua, e in parte simpatica nella forma, ma nella sostanza farcita di livore, che l’autore ha espresso nei confronti dei commercianti italiani. Ma la mia facoltà di comprensione onestamente finisce qui, e si limita appunto alla curiosità e a una discreta dose di perplessità. Qual è stato l’obiettivo di questo intervento a valanga da parte di un nuovo utente? La diffidenza, almeno per quanto mi riguarda, è d’obbligo in questo caso. Caro nuovo utente, te lo ha scritto bene Marco, l’amico @gallo83. A mio modesto parere non si può fare di tutta l’erba un fascio, in Italia ti garantisco ci sono fior di commercianti assolutamente corretti (e io se fossi uno di loro un pochino magari mi offenderei pure) così come ci sono improvvisati imbonitori privi di scrupoli. E credimi, sono la minoranza, perché è il mercato stesso che, prima o poi, si incarica di emarginarli. Scrivo questo perché colleziono da 60 anni, e scusa se sono pochi. Ma questo fenomeno anzitutto è presente in tutti i settori del commercio, e poi in tutto il mondo. I prezzi in Italia non ti aggradano? Basta non comprare e rivolgersi altrove, dove sta il problema? Ciò posto, dove si voleva andare a parare con questa esternazione? A ottenere delle improbabili autocritiche e conseguenti compunte autocrocifissioni di presunti venditori italiani esosi, con relativa cenere sul capo? 🤣 Ma in che film? 😂. Se un venditore è una persona seria e corretta tutt’al più può sorridere come ho fatto io, se non lo è come in una famosa battuta di un grande film del passato…francamente se ne infischia. A volte il qualunquismo veramente non ha limiti…mah 🤷🏽‍♂️
    5 punti
  2. I talleri coniati a Firenze per Pisa nel 1608 sono estremamente rari. Hanno la caratteristica di avere quasi tutti una parte della data mancante. Con certezza ne ho potuti catalogare 4 più uno senza foto pubblicato da Galeotti, Le monete del granducato di toscana. L'esemplare pubblicato da Galeotti porta nella legenda al rovescio la versione MEMORIAM. L'altro 1608 con questa legenda è il mio. Non dovrebbe trattarsi dello stesso esemplare perché altri particolari della legenda sono leggermente diversi (MAG:ETR invece di MAG⋮ETR), per quanto non si possano escludere errori da parte di Galeotti. In generale metto in catalogo solamente esemplari con foto che permettono di riconoscere gli esemplari. Quindi 5 esemplari (diciamo sicuri), di cui 3 con legenda del rovescio in MEMORIAM e 2 (tra cui quello del Galeotti) con legenda in MEMORIA. Questo è l'esemplare della mia collezione, il mio pezzo preferito, a mio modesto parere quasi fior di conio. (legenda in MEMORIA) si noti il bordo tagliente
    4 punti
  3. Buona sera @giuseppe ballauri...per me il taglio è a treccia in rilievo, se fosse a serpentina, il disegno del taglio sarebbe più obliquo! Grazie per il dettaglio dell'asse a te e a @motoreavapore....attendo i dati da Alberto...non c'è fretta e poi sono il primo a rispondere quando posso. @Rocco68... Ciao Rocco....no!! Mi manca anche la combo caratteri piccoli al dritto e grandi al rovescio (di cui si parlava dal post 192 a scendere) sia la tua variante con caratteri piccoli sia al dritto che al rovescio, con un rombo dopo GRANA e un rombo dopo la data. E come ho scritto subito mi manca anche la tua variante, che è diversa ancora!...anche nella tua caratteri piccoli al dritto e al rovescio, ma rombo solo dopo GRANA e non dopo la data, e non è una debolezza, è un rovescio diverso, basta confrontare le foglie (esterne) del ramo di destra nel tuo esemplare sono 7 e 6 i ciuffi su quello di sinistra, nel rovescio con caratteri piccoli e rombo sia dopo data che grana, i ciuffi di sinistra son 5 e le foglie esterne di destra 6. I caratteri sembrano tutti corrispondere salvo quello della A che pare più largo! Non è facile da trovare la tua variante. Spero di essere stato chiaro, ma c'è na miriade di varianti di conio per ste monete. Il confronto con il 2 grana fa sembrare i caratteri simili, ma lo sono solo per la dimensione (pare)....se guardiamo la G , la N, la R, la I , la A, sono tutte strutturate diversamente. Sotto un taglio a serpentina. Più sotto uno a treccia in rilievo... per confronto riprendendo il discorso di Beppe.
    3 punti
  4. Buongiorno, la conferenza che tratta un argomento molto interessante e che ha avuto recente risalto dai mass media sarà trasmessa in diretta ai seguenti link: meet.google.com/xss-vtof-eae prima parte 21/11 dalle 21 alle 22 meet.google.com/gpw-ojiq-bir seconda parte 21/11 dalle 22 alle 23 Marco
    3 punti
  5. 3 punti
  6. Ciao, Il RIC 219 (raro) di Londra presenta la legenda abbreviata BEATA TRA-NQLITAS (sic) Qui mi sembra che sia la solita legenda BEATA TRA-NQVILLITAS, e quindi il più comune RIC VII 216. (Forse @Arka hai tenuto conto della descrizione sbagliata del RIC 216 con legenda BEAT TRA-NQVILLITAS, errore corretto nel libro della zecca di Londinium, Cloke-Toone p. 264) https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-43190.htm
    3 punti
  7. Buon giorno. Gli anni di emissione del 5 centesimi sono il 1861, 1862 e 1867 con diversi marchi di zecca. La moneta da 10 centesimi del 1862 che non ha segno di zecca è di Strasburgo. Se non ne fosse già a conoscenza potrebbe trovare queste ed altre interessanti informazioni digitando "catalogo la moneta" e di seguito le verranno indicate le sezioni, nel suo caso "regno d'Italia". Cordiali saluti. Gabriella
    3 punti
  8. Il presente studio analizza le due piastre celebrative coniate a Napoli nel 1791 a nome di Ferdinando IV. Lo scritto - frutto di ricerche d'archivio - aggiorna quello del prof. Carlo Prota, pubblicato un secolo fa. Infatti, Prota fu il primo a studiare le predette monete avvalendosi delle carte dell'Archivio di Stato di Napoli e gettando così luce su questi affascinanti tondelli. In realtà, compulsando gli stessi documenti consultati dallo Studioso ed esaminandone altri, ho scoperto delle novità, nonché corretto alcuni periodi di carica degli ufficiali di zecca. Con questo contributo spero di soddisfare la conoscenza degli studiosi e collezionisti di monete napoletane. Buona lettura! Alessandro Giaccardi https://independent.academia.edu/AlessandroGiaccardi
    2 punti
  9. salve Mi piacerebbe conoscere il vostro parere a riguardo di questa monetina dal diametro di cieca 11 millimetri e dal peso di 06/07 grammi scovata in un vecchio album appartenuto al nonno marchigiano di un amica il busto ha un aspetto giovanile? Nel monogramma non riesco ad identificare il segno che sovrasta il punto centrale cordialità
    2 punti
  10. Carissimi amici, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi l'ultimissimo acquisto della mia collezione. Si tratta, come da titolo, di un centesimo di Napoleone Re d'Italia coniato nel 1809 dalla zecca di Bologna. Direttamente proveniente dall'asta Ranieri ancora in corso, la moneta in questione è giudicata FDC e, personalmente, mi trovo pienamente d'accordo con il giudizio espresso dalla casa d'aste. Pur essendo una moneta coniata in milioni di esemplari, devo dire che negli ultimi anni non mi era mai capitato di vedere un esemplare di questo livello. È veramente uno spettacolo per gli occhi e mi auguro vivamente che possa piacere anche a voi.
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti condivido questa mia Osella. La particolarità che mi aveva colpito è il fatto che è stata l'unica osella del doge Foscarini, visto il brevissimo periodo di dogato (è morto dopo meno di un anno). Magari le foto fatte non renderanno bene evidente la bellezza della moneta, però è particolare. saluti
    2 punti
  12. Non ha afferrato: se vuole una Ferrari può spende 1 come 1000 non sono un problema i soldi e non ci si lamenta. Se invece non ha questa possibilità allora se ne faccia una ragione (come la maggioranza delle persone) e si dedichi ad altro. Poi mi domando cosa significa È esagerato il doppio o il triplo ? Oppure basta una maggiorazione superiore all'inflazione ? Poi è relativo alle proprie sostanze e alla propensione a spendere: quello che per me può essere esagerato magari per lei non lo è. Il discorso è troppo soggettivo. È per gente come te che ho perso numerosi pezzi: siete sempre disposti a spendere oltre il valore medio pur di accapparrarvi un pezzo e poi vi lamentate con gli altri dei soldi spesi....un po' di coerenza (sto scherzando naturalmente). Questo è valido anche per le fidanzate che ho avuto....e per l'attuale! Ma non diteglielo...è un segreto! PS: quando un sindacato per difendere i diritti dei mariti/fidanzati dallo strapotere femminile ? Naturalmente si tratterebbe solo per quelli buoni che rispettano per primi i diritti delle donne!
    2 punti
  13. io ho la moglie medico e faccio quello che mi ordina 😇
    2 punti
  14. Diciamo che è in conservazione inferiore allo standard: i lineamenti di Ferdinando e Carolina sono andati, e anche di mappamondo e zodiaco non resta quasi niente. A mio parere non arriva a MB, neanche con ottimismo, come si deduce anche dal peso significativamente inferiore.
    2 punti
  15. Ciao, la data potrebbe essere anche 1255, e ci sarebbe una kharuba algerina che ci somiglia proprio tanto: 5 Asper - Abdel Kader - Emirate of Abdelkader – Numista ma non ci siamo con i dati ponderali.
    2 punti
  16. Eh grazie 😉 Vado a cercare qualche Moneta 😆 Buona giornata!
    2 punti
  17. Ci troveremo qui sabato alle 9,30 precise nel salone al 1 piano Sala Duomo nell’Hotel De la Ville attiguo Duomo. Chiuse le prenotazioni per il pranzo, posso accettare fino a giovedì 2/3 posti ancora per il solo evento. [email protected]
    2 punti
  18. Ricordiamo che i prezzi di vendita di un commerciante possono variare in virtù di diversi fattori e non solo per avidità. Primo tra tutti il prezzo dia acquisto....non sempre si sa quello che ha pagato(a meno che non sia una moneta proveniente da asta e alla quale si devon sommare diritti e spedizione). Una moneta che in asta fa 50 costa finita almeno 65 70 euro quindi 100 euro sono il minimo che può chiedere.....diffidare sempre da chi ti dice "te la giro al costo". Poi dipende se è una moneta che tratta abitualmente o meno....ma una moneta di Milano venduta in sudamerica presumibilmente sarà a un prezzo migliore che se presa a Milano......e anche il contrario. Poi dipende se la moneta è stata comprata in un lotto multiplo...se il venditore ha già guadagnato col resto del lotto c'è buona probabilità di spuntare un prezzo migliore. Insomma ci son tante variabili ma se la moneta è comune e cara si passa oltre. Diverso è il discorso se è rara e difficilmente reperibile ma anche qua a tutto c'è un limite. È non per ultimo i contronti di prezzo si devon fare su due monete in uguale stato conservativo....perche tra qfdc e fdc spesso c'è un abisso di prezzo. Marco
    2 punti
  19. Buonasera,il tondello senza impronte deve avere lo stesso diametro e peso delle sorelle coniate, dalla immagine postata sembrerebbe di diametro minore... Il taglio com'è?... L'1 mancante in diverse annate è un difetto abbastanza comune per questa tipologia,nella maggior parte dei casi è evanescente,poi la circolazione fa il resto...
    2 punti
  20. L'Avventura della Moneta 31 ottobre 2023 > 28 aprile 2024 A cura di Paco Lanciano e Giovanni Carrada, la mostra offre una suggestiva anteprima del progetto del nuovo Museo della Moneta - MUDEM che la Banca d'Italia sta realizzando nella splendida cornice di Villa Hüffer in via Nazionale. La mostra è organizzata dalla Banca d’Italia in collaborazione con l'Azienda Speciale Palaexpo e l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. Ingresso dalla Scalinata di via Milano 9a Il percorso della mostra propone un viaggio nel tempo, alla scoperta delle principali vicende che hanno caratterizzato la storia della moneta e della finanza nel mondo. Una voce narrante accompagna il visitatore attraverso proiezioni immersive, esperienze multimediali, oggetti rari che grazie a proiezioni, animazioni ed effetti sonori prendono vita raccontando storie, aneddoti e curiosità: dalla coniazione della moneta alle banconote, fino alle transazioni digitali che caratterizzano i moderni sistemi di pagamento, attraversando un arco temporale che va dall’antica Mesopotamia ai nostri giorni. Si scopre così che parlare di economia significa parlare di una fittissima rete di collaborazioni, che è nascosta dietro ogni cosa che usiamo quotidianamente, e che questa rete può funzionare solo grazie a un’altra rete di relazioni e collegamenti che permette di spostare nel tempo e nello spazio le risorse necessarie per il suo funzionamento: la moneta e la finanza. Percorrendo la storia della finanza si ha anche l’occasione di ammirare oggetti rarissimi, come le tavolette di terracotta su cui gli antichi sumeri scrivevano i primi contratti di prestito; lo Statere di Creso (Lidia, 560 a.C.) che secondo la leggenda è la prima moneta coniata in oro e argento, raffigurante l’immagine del leone che si scontra con il toro; un’antica e splendida edizione della Summa de arithmetica con la quale il francescano Luca Pacioli fornì ai mercanti del suo tempo, per gestire rapporti commerciali sempre più complessi, quella contabilità della partita doppia che utilizziamo tuttora; i libri mastri del Banco di Santo Spirito, che certificano i pagamenti effettuati a Gian Lorenzo Bernini per alcune delle opere più importanti del barocco romano. Le ultime sale della mostra concludono il viaggio raccontando la crescente presenza e importanza della finanza oggi, nella vita quotidiana di ciascuno e all’interno di sistemi economici complessi e interconnessi, e mettendone in evidenza benefici, rischi e il ruolo delle banche centrali per assicurare la stabilità monetaria e finanziaria e la tutela dei consumatori. Il progetto museale e la mostra che lo preannuncia si inseriscono nell’ambito delle iniziative della Banca d’Italia mirate ad aprire nuovi canali di dialogo con i cittadini, per parlare di temi percepiti spesso come complessi o distanti dalla quotidianità, per vincere il disinteresse e superare i pregiudizi, nella convinzione che le conoscenze finanziarie siano fondamentali per partecipare alla vita economica del paese, e che l’inclusione finanziaria favorisca l’inclusione sociale. L’Avventura della Moneta è una mostra progettata con tecniche narrative coinvolgenti adatte a un pubblico di ogni età. È previsto un percorso semplificato per i bambini della scuola primaria. Studenti e insegnanti potranno visitare gratuitamente L’Avventura della Moneta - previa prenotazione - e approfondire i temi trattati attraverso la partecipazione a laboratori didattici dedicati - ideati dalla Banca d’Italia in collaborazione con il CNR, la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e l’Opera Nazionale Montessori - che si svolgeranno negli stessi ambienti della mostra. Il pubblico più adulto potrà invece approfondire i temi affrontati dalla mostra partecipando a una serie di incontri tematici in cui esperti - professionisti e docenti universitari - metteranno a disposizione della platea le conoscenze derivanti dal proprio lavoro e dalle proprie ricerche. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Auditorium del Palazzo Esposizioni. A partire dal mese di gennaio saranno disponibili anche percorsi dedicati a persone sorde: sarà possibile visualizzare il racconto della voce narrante per mezzo di sottotitoli che compariranno su smart glasses o, per chi preferisce la lingua dei segni, saranno disponibili video in LIS proiettati su piccoli tablet. Un percorso tattile consentirà alle persone con disabilità visive di familiarizzare con gli oggetti e i concetti di ciascuna delle sale della mostra. Sarà possibile visitare la mostra dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00. Il percorso di visita dura un’ora, con ingressi previsti ogni 15 minuti. È consigliata la prenotazione. https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/l-avventura-della-moneta
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  21. Adesso nella mitteleuropea Ungheria (ma anche in Austria si cena prestissimo). Che poi ci sono pure quelli che cenano prima delle 18:00. Naturalmente dipende molto dagli orari: cioè se ci si alza alle 6:00 o molto prima è naturale che gli orari siano tutti anticipati.
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  22. Interessante approfondimento, cui provo a dare un piccolo contributo mostrandovi la mia modestissima piastra commemorativa Pro Fausto 1791. Delle due è la più rara. Cari saluti a tutti
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  23. Molto bella. Complimenti! https://www.cronacanumismatica.com/esplorazioni-e-restauri-sullunica-osella-di-marco-foscarini/
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  24. Otacilia Severa, ma ha tutta l'aria di essere una riproduzione
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  25. Una domanda: se uno vuole collezionare Ferrari poi si potrà lamentare dei molti soldi che spende? Collezionare (qualsiasi cosa) è un hobby, una passione, un divertimento...quando inizia a pesare forse significa che siamo noi a non riuscire a regolarci. Quindi il problema dovrebbe essere ribaltato: non sono i commercianti ma siamo noi a volere cose che non ci possiamo permettere. Avere belle cose, macchine importanti, una dimora sontuosa, .... fa piacere a tutti ma bisogna stare con i piedi in terra perché purtroppo l'albero dei soldini e delle monete si è estinto millenni fa... Caro @Randagione se inizia a pesarle perché non cambia oggetto della sua collezione ? Oppure perché non colleziona più lentamente ? Od ancora perché non fa ricerche più approfondite e meticolose per i suoi pezzi ? Parlo per esperienza personale: non sa quanti pezzi in questi anni mi sono scappati perché il loro prezzo era superiore ai limiti che mi sono prefissato. Per non parlare delle aste nelle quali pezzi che avevano un valore di 100 sono stati aggiudicati addirittura per un valore di 1000, rendendo vane le mie offerte in linea con il valore medio. E in questi casi con chi me la dovrei prendere? Con la casa d'aste oppure con coloro che hanno offerto di più?
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  26. Magari è la stessa cosa se dico che è una tessera di carità...
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  27. Ciao Andrea per buona memoria saluti luciano
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  28. Confermo, forse giusto il 1919 qualche euro in più, perché meno comune
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  30. 4k era la stima. Nac mette la stima e la base poi è mediamente un 20% in meno, quindi probabilmente è andato alla base.
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  31. Mi sembra una corretta domanda che (a quanto mi risulta) non ha avuto una corretta risposta e chi non risponde o non sa cosa dire o è in malafede.
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  32. E non ci arrenderemo! Ma mi sembra che le cose stiano cambiando un pò, anche grazie allo strumento indispensabile del RPC in linea per diffondere presso gli amatori di monete antiche questa monetazione ricchissima. Scelta saggia @gpittini e davvero originale. Esiste già un rovescio simile ai tempi di Adriano, ma credo che questo carro che trasporta il betilo di Astarte esista soltanto a Sidone. (Da non confondere con il betilo del dio El-Gabal di Emesa e trasferito a Roma.) Sotto Elagabalo viene aggiunta la dimensione cosmica del culto di Astarte, ad esempio su questo rovescio di Julia Paula con il carro circondato dalla « ruota dello zodiaco » (Coll. ANS) https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/8456
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  33. Visto con piacere il ritorno dell'ottima discussione. Il mio unico argento in "raccolta"... gr 0,54 mm. 10 h 3, da LAC auction 26, lot 2, 25/6/2013. Etnico ?
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  34. Valore storico forse sì (è il primo caso di Pontefice emerito, e quindi di due pontefici "legittimi" insieme, oltre che il primo papa che ha abdicato dopo 600 anni: l'ultimo era stato Gregorio XII all'inizio del 1400, anche se i motivi furono ben diversi), economico chi può dirlo? Comprala se ti piace la moneta o ti interessa l'evento nella storia del Vaticano, altrimenti lasciala
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  35. Una necropoli del II-I sec. a.C riemerge a Casalromano. Scoperte 13 tombe dei Cenomani, popolo celtico CASALROMANO. E’ una necropoli di tarda età del ferro quella riemersa nelle campagne dell’Alto Mantovano. A darne notizia è la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi secondo la quale quella scavata per un mese a partire dalla metà di settembre è una necropoli di grande interesse, perché è una delle poche risalente a questo periodo ad essere stata indagata nella provincia di Mantova con moderni metodi scientifici. IL NUCLEO SEPOLCRALE CON TREDICI TOMBE CON PREZIOSI CORREDI La scoperta del nucleo sepolcrale, composto da tredici tombe, si inserisce in un progetto avviato nel corso del 2022 che ha visto alcuni siti del territorio della Soprintendenza interessati da indagini geofisiche (magnetometro e georadar), curate dall’archeologo esperto in digital field archaeology, Guglielmo Strapazzon, grazie alla collaborazione con l’Istituto Centrale per l’Archeologia e a fondi speciali stanziati dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Proprio la combinazione tra i risultati del georadar, che ha individuato un nucleo di fosse rettangolari disposte su diverse file, e quelli del magnetometro, che ha restituito forti anomalie magnetiche in corrispondenza di alcune di esse, ha consentito in prima battuta di procedere a sondaggi mirati che hanno riportato alla luce due tombe a incinerazione con preziosi corredi. Si tratta di due sepolture, una maschile e una femminile che, oltre alle ceneri dei defunti, conservavano diversi reperti. In quella femminile è stato rinvenuto vasellame in ceramica, un coltello in ferro e monili come fibule e una collana in vaghi di vetro e bronzo. Da quella maschile, invece, il corredo di un guerriero, caratterizzato dalla presenza di uno scudo, di cui si è conservato l’umbone, una lancia, anch’essa senza l’asta in legno, deteriorata dal tempo, una lunga spada con fodero, un coltello e un ricco corredo ceramico. La scoperta ha spinto la Soprintendenza a chiedere ulteriori fondi al Ministero della Cultura per completare lo scavo dell’intera necropoli, affidato alla ditta ArcSAT, al fine di preservare il contesto da eventuali danneggiamenti agricoli e possibili scavi clandestini. La riapertura degli scavi nel mese scorso ha quindi portato alla luce altre undici tombe, disposte con orientamento nord-sud, come le prime due. I corredi emersi confermano un orizzonte cronologico e culturale della tarda età del ferro, compreso tra la seconda metà del II secolo a.C. e l’inizio del I secolo a.C. NELLA ZONA ERANO STANZIATI I CENOMANI, POPOLO CELTICO CON ALLEANZE CON I ROMANI All’epoca in queste zone erano stanziati i Cenomani, popolo guerriero di cultura celtica, che a partire dalla fine del III secolo a.C. ha intessuto rapporti di alleanza con i Romani. Proprio queste relazioni pacifiche avrebbero portato i Cenomani ad adottare diverse usanze dei Romani, tra le quali quella della cremazione dei defunti, l’uso di deporre monete nelle tombe e l’adozione di tipologie ceramiche di imitazione. Tipicamente celtiche sono invece alcune scelte del corredo che vedono la sistemazione vicino alle ceneri di armi, nelle tombe maschili, e monili in vetro colorato, come vaghi di collana e armille, che connotano generalmente le tombe femminili. La necropoli di Casalromano è caratterizzata dalla presenza di undici sepolture a incinerazione, con ceneri che dovevano essere contenute in cassette lignee, come dimostrerebbero alcuni labili ma significativi resti riscontrati in due tombe. Queste sepolture hanno restituito notevoli reperti, a partire da armi in ferro, spille (fibule) e recipienti ceramici provenienti da due ricche tombe maschili in posizione centrale nella necropoli. Alle tombe maschili si affiancano sepolture femminili con fibule, ceramiche e collane composte da vaghi in vetro, con colori e decorazioni variegati, e pendenti in bronzo. COLLEGAMENTI CON IL FORCELLO? Fra questi ultimi è particolarmente curioso il ritrovamento di un elemento a forma di ruota sormontato da un cavallino, che per la sua grande somiglianza con quello più noto del sito etrusco del Forcello di Bagnolo San Vito apre a diverse ipotesi, che saranno meglio indagate durante lo studio post-scavo del contesto. Nelle ultime settimane di scavo gli archeologi hanno scoperto che due delle tredici tombe che compongono la necropoli erano ad inumazione, conservavano cioè i resti ossei non cremati dei defunti. Si tratta di due infanti, tra i quali una bambina che al polso sinistro portava un bracciale (armilla) in vetro blu ed un secondo, del quale non è determinabile il genere, che in uno dei recipienti ceramici conservava alcuni frammenti ossei, probabili resti di un pasto sacro. Diversi sono anche i reperti di piccole dimensioni, tra i quali una fibula in bronzo, recuperati dalle attività di setacciatura che hanno visto impegnati i volontari dell’associazione Klousios – Centro Studi e Ricerche Basso Chiese, che hanno affiancato gli archeologi nel corso delle attività di scavo. Le indagini sul campo si sono già concluse, ma lo studio della necropoli è solo all’inizio. I ricchi corredi sono stati temporaneamente ricoverati presso il vicino Museo Civico “G. Bellini” di Asola, in attesa del loro restauro a cura della Soprintendenza. Durante le indagini sono stati prelevati anche campioni di terreno, sui quali saranno effettuate analisi per la ricostruzione del paleoambiente. Ulteriori analisi saranno condotte anche sui resti ossei delle due tombe ad inumazione, alla ricerca di risposte sulla vita dei Cenomani di Casalromano. https://mantovauno.it/home-page/una-necropoli-del-ii-i-sec-a-c-riemerge-a-casalromano-scoperte-13-tombe-dei-cenomani-popolo-celtico/ https://mantovauno.it/home-page/una-necropoli-del-ii-i-sec-a-c-riemerge-a-casalromano-scoperte-13-tombe-dei-cenomani-popolo-celtico/
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  36. Non so se sei giovane, ma di sicuro sei intelligente. Io che sono vecchio, conservo memoria storica del passato. Alla fine degli anni cinquanta non è come adesso, dove c'è di tutto e di più (internet, video, televisioni pubbliche a più' reti e tv private a iosa). Alla fine degli anni 50, quando io andavo a scuola, c'era la scuola e basta. Il contorno (storico e culturale) era " lascia e raddoppia "che Mike Buongiorno proponeva agli italiani, seduti (una volta alla settimana) nei bar di quartiere che accoglievano interi nuclei familiari. Il completamento dell' offerta culturale e la conoscenza della storia era demandato, per il resto, ai "compagni "che la domenica mattina si prestavano volontariamente alla distribuzione dell' Unita' e in chiesa, ai sermoni religiosi velati cautamente di spunti sociali (e quindi politici). In tempo di elezioni c' erano poi anche le tribune politiche. Questo il contesto informativo, a fronte di un analfabetismo che in alcune regioni del sud aveva percentuali a due cifre. In questo deserto, perche' quella volta i libri costavano molto ed erano appannaggio di poche famiglie benestanti, l' unica risorsa erano le biblioteche pubbliche: ma anche questa risorsa mica era distribuita uniformemente sull' intero territorio nazionale. Quindi, di fatto, mancando in primis la scuola, tante persone furono escluse dalla conoscenza di un periodo storico cruciale per la nostra storia. Se poi ci metti che abbiamo avuto un sessantotto caratterizzato da una egemonia culturale che ha avuto la supponenza di avere in tasca l' unica "verita' rivelata" il quadro è completo. Noi invece che ci sentiamo (nel profondo) convintamente democratici, liberali nel pensiero e nel rapporto con gli altri, pensiamo che ogni conoscenza storica sia importante, indipendentemente dalla fonte da cui proviene. L' alternativa sono le chiavi inglesi di triste memoria settantottina: ma indietro non possiamo nè vogliamo tornare. Saluti
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  37. Ma ve lo ricordate che il prezzo finale non lo fa la casa d’aste ma l’hanno fatto gli offerenti? Vuol dire che c’erano più persone che lo hanno visto e lo hanno capito meglio di voi , e hanno offerto di conseguenza… l’avessi visto da rauch, state tranquilli che adesso lo avrei in stock al prezzo adeguato alla qualità.
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  38. Esiste una regola comunitaria per il nome in ogni lingua: da notare che esiste anche il singolare (LEPTO):
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  39. Ciao Cremuzio, io credo che Viganò intenda dire che è opportuno conoscere non solo l'oggetto in sè, ma anche il suo quadro storico - cosa che io penso si dovrebbe fare non solo con le monete più anzianotte, ma addirittura con i due euro commemorativi moderni: pure loro hanno qualcosa da raccontare. ========== Sopra si diceva che la storia a scuola si ferma alla prima guerra mondiale e credo sia stato il solito compromesso né carne né pesce tra le varie correnti politiche italiche, in Germania per esempio - già che la si mette come esempio - il periodo in questione viene trattato. Con questa discussione sto recuperando un po' di quello che non mi han dato. Servus, Njk PS: @viganò vedi che così la discussione rimane a galla da sola?
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  40. Due settimane in ammollo in acqua distillata e qualche goccia di acetone puro alla fine, la moneta è pur sempre pesantemente compromessa ma più guardabile.
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  41. LA MIA PRIMA DOPPIA Quando l'ho presa in mano mi ha dato una bella sensazione! In quel momento ho pensato a quello che si può provare prendendo una quintupla! Per quella ci devo ragionare!
    1 punto
  42. Bè, però è uno dei pochi se non pochissimi bronzi di Nerone naturale, il che lo mette su un piano a sé.
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  43. La serie continua. CAMPANIA. Allifae. Circa 325-275 BC. Obol (Silver, 11 mm, 0.65 g, 7 h). Laureate head of Apollo to right; in the field to right, dolphin swimming downwards; below neck, two dolphins swimming upwards, one to left and the other to right. Rev. ΑΛΛΙΒΑΝΟΝ Scylla swimming to right, holding sepia in her right hand and fish in her left; below, mussel. HGC 1, 357. HN III 460. SNG ANS 160. Very rare. Struck on an irregular flan with striking cracks and minor porosity, otherwise, very fine. From the "Collection sans Pareille" of Ancient Greek Fractions, ex Vinchon 11 April 1988, 96b. Asta Nomos n. 29 Ancient Greek Silver Fractions, the Collection Sans Pareille Part II, odierna, Lotto 556.
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  44. L’abbinamento colore del metallo delle monete-colore del velluto dei vassoi può sembrare un tema banale, ma in realtà ha una sua qual rilevanza. Come per tutti i collezionisti anche per la grande maggioranza di noi l’occhio vuole la sua parte.😳😉 Personalmente io prediligo: a. l’argento sul velluto blu notte b. Il rame sul velluto verde scuro c. l’oro sul velluto rosso Ma è del tutto soggettivo 🤷🏽‍♂️
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  45. DE GREGE EPICURI Costanza Cucini si è formata in archeologia medievale all'Università di Pisa, e dal 1989 si occupa di archeometallurgia. Ha scavato, analizzato e pubblicato numerosi impianti di lavorazione metallurgica di epoca celtica, romana e medievale in Lombardia, Liguria e Toscana; si occupa anche dell'analisi dei resti metallurgici, per risalire al processo tecnologico che li ha prodotti. Ha sudiato il quartiere dei metallurgisti di epoca celtico-romana di via Moneta a Milano, i Piani d'Erna a Lecco, l'officina bronzista in Corso di Porta Romana a Milano ed i crogioli altomedievali dal palazzo imperiale della stessa città. Negli ultimi anni, si è occupata della fabbricazione delle monete d'oro tardo-romane in base ai solidi del Tesoro di Como, per chiarirne gli aspetti tecnologici.
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  46. Le trovo molto belle tutte e quattro, soprattutto le versioni FS.
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