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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/20/23 in Risposte

  1. Voglio mostrare questa moneta che ho trovato in una bella qualità, cosa non normale nella mia collezione in cui le monete non vengono acquistate per la loro conservazione, ma per il piacere di inserire nuovi pezzi e poterli studiare o per puro piacere collezionistico... Comunque una moneta bella fa piacere a tutti e in questo caso, anche se si tratta di una moneta che si vede abbastanza sovente, il rapporto della qualità con il prezzo era molto conveniente quindi sono stato molto contento di chiudere il buco che oltretutto fa tipologia, essendo l'unica data di questa moneta. Questa lira è stata battuta in 550.000 pezzi dal nuovo maestro di zecca Pitoé con un conio molto differente da quello delle lire di dieci anni prima, il re si presenta non col Busto corazzato, ma con una testa a collo nudo e lo scudo al rovescio è più tondo e panciuto. Vennero battute in quell'anno anche 250.000 mezze lire con la stessa impronta.
    7 punti
  2. Buongiorno @lord_orione e benvenuto nel forum. Sicuramente la monetazione per le colonie ha il suo fascino oltre che da un punto di vista storico anche per alcune tra le più grandi rarità del regno d' Italia come ad esempio la rupia del 1921 per la Somalia o gli 1 e 2 lek del 1940 e 1941 per l' Albania attorno alle quali si sono costruite storie tra verità e leggenda. Se ti interessa il settore puoi andarti a vedere il catalogo dell' asta Nomisma Verona "DA ASSAB ALL' AFIS" che si è tenuta il 12 Novembre scorso, vera pietra miliare per la monetazione delle colonie per le numerose grandi rarità esitate. Quanto alla conservazione ti assicuro che monete in FDC, per questa tipologia, se ne trovano certamente anche se sono principalmente ad appannaggio delle case d' asta vista la loro difficile reperibilità in queste conservazioni. Purtroppo l' andamento di questi ultimi anni ha esasperato la ricerca delle altissime conservazioni ed il prezzo di taluni esemplari ne ha risentito particolarmente al rialzo. Questo non toglie che se non si cerca solo il FDC assoluto si possono trovare dei pezzi di grande fascino anche in alta conservazione ma dai prezzi sicuramente più abbordabili. e poi la bellezza del collezionismo sta anche in questo: cercare ...cercare.. fino a che troverai pezzi che ti faranno emozionare...come succede anche a me quando entra in collezione una nuova moneta ....
    5 punti
  3. La chiave è il contatto diretto con le monete, mettere in mano a dei bambini/ragazzi delle monete antiche o comunque d'epoca può fare miracoli, le belle parole e i grandi racconti, per quanto ben fatti, non sono sufficienti, bambini e ragazzi hanno bisogno di vedere e toccare oggetti concreti per poter essere suggestionati e toccati nel profondo, solo dopo possono seguire spiegazioni e racconti, ma sempre supportati da quel miracoloso contatto diretto... senza questa fondamentale esperienza diretta è molto difficile che si possa attivare la magia di un potente coinvolgimento, durevole nel tempo, perciò, a tal proposito, sono a mio avviso fondamentali le collezioni a scopo didattico, laboratori scolastici ma anche di circoli e istituzioni culturali che mettano a disposizione piccole e semplici raccolte di monete di varie epoche a scopo didattico e rappresentativo, al fine di creare nelle giovani menti quella preziosa scintilla magica che solo il contatto diretto con oggetti d'epoca può accendere...
    5 punti
  4. Bene, vedo che dai contributi l'argomento interessa a molti! Quindi vi ricordo l'appuntamento per domani sera alla sede del CCNM con inizio della conferenza alle 21. Combattete la pigrizia vi aspettiamo l'evento è aperto a tutti, nel caso ripropongo i due link per seguire la conferenza in diretta meet.google.com/xss-vtof-eae prima parte 21/11 dalle 21 alle 22 meet.google.com/gpw-ojiq-bir seconda parte 21/11 dalle 22 alle 23 A domani
    4 punti
  5. Trattasi di tipologia emessa a seguito della nascita dei gemelli Commodo e Fulvo Antonino (rappresentati in braccio alla Fecunditas-Faustina) il 31/8/161. Ai piedi della Fecunditas ci sono le 4 femmine precedenti sopravvissute.
    4 punti
  6. Ricordiamo a tutti gli utenti che: 1) In Italia, ai sensi della normativa vigente, è vietata ai privati la ricerca di cose di interesse archeologico, incluse le monete antiche, con qualunque mezzo incluso il metal detector, in qualunque luogo indipendentemente dal fatto che si tratti di zona archeologica. 2) Qualunque ritrovamento fortuito di cose di interesse archeologico deve essere segnalato entro 24 ore alle autorità competenti (Carabinieri, Soprintendenza per i Beni Culturali, Comuni ecc.) 3) Ad eccezione di quanto specificato al punto 1) sopra, l'uso del metal detector è totalmente legittimo, purchè si abbia il consenso del proprietario del fondo dove si effettua la ricerca e con l'esclusione di casi particolari quali ad esempio, ovviamente, le zone archeologiche. Invitiamo tutti gli utenti ad uno scrupoloso rispetto di tale normativa.
    4 punti
  7. avendo visto un discreto numero di monete di Odoacre, mi sento di dire: 1 - che la moneta in questione riporta uno dei monogrammi più noti di Odoacre, tuttavia uno dei più rari sulle monete di bronzo (quelli BD e RD, per semplificare, sono di fatto meno rari che questo AD), il numero di queste a me note è limitatissimo, e inoltre di questa specifica variante con tratto orizzontale, direi che si contano sulle dita di una mano o due al massimo 2 - la ghirlanda al rovescio è assolutamente equiparabile a quella degli esemplari di Berlino e Londra 3 - i capelli sono giusti, anche se il busto su questa tipologia è di solito appena più grosso e la testa più tonda, questa ricorda maggiormente quelle con ancora l'indicazione Zeno al dritto 4 - atipica ma non unica né incoerente, la A con tratto centrale al dritto....molto più spesso ne è priva 5 - brutta, bruttissima la patina, forse anche colpa della foto, non so, tuttavia la fa sembrare una delle peggiori imitazioni della Serbia trattate a acido, anche se in realtà la moneta è a mio avviso originale per tutti i motivi citati sopra (pur ovviamente giudicando una foto) saluti Alain
    3 punti
  8. Il 26 agosto del 1798 il presidente Basile venne informato sul tentativo di furto avvenuto nella Regia Zecca da parte, presumibilmente, di un coniatore; martedì 28 informò prontamente il re. Questi i fatti. La sera del 25 agosto del 1798, il custode delle stanze dei torchi, che era il maestro delle prove Raffaele Mannara, perquisì, come era solito, i "lavorieri" che uscivano dalle stanze dei torchi e su uno di essi trovò occultati in una scarpa "certe monete de Tornesi diece". La perquisizione continuò anche sulla camiciola (che si trovava in un'altra stanza) e anche qui furono trovate altre monete insieme a delle cesaglie; ricordo che le cesaglie sono gli scarti della lamine dopo la rimozione dei tondelli. A questo punto, in presenza di testimoni, il maestro delle prove sigillò la refurtiva e consegnò il reo al capo di guardia che, con il suo corpo di guardia, si trovava in pianta stabile a presidio della zecca. Il Basile, giunto in zecca, prese in consegna le monete incriminate, fece tradurre nelle carceri della Gran Corte della Vicaria il reo e ordinò di non farlo parlare con nessuno se non con lui. Due giorni dopo, il 27 agosto, il Basile consegnò la refurtiva e riferì dell'accaduto in tribunale che approvò il suo operato e lo considerò attendibile. Purtroppo non ci è dato sapere cosa accadde al reo e se furono prese misure più restrittive per impedire altri avvenimenti simili. Una cosa è certa: la nostra grande riconoscenza verso Gaetano Basile, che senza la sua pedanteria burocratica non saremo mai venuti a conoscenza di questo fattona a dir poco singolare. Fonte: ASNA, Ministero delle Finanze, busta 2151.
    3 punti
  9. Buonasera @DG87, per prima cosa, per poter capire di cosa si tratta, è necessario ruotare la moneta di 90° a sinistra. Come da te ipotizzato (spero che il "tu" non crei problemi), dovrebbe trattarsi effettivamente di una moneta cinese, e più esattamente di una moneta della dinastia Tang ... un Kaiyuan Tongbao (開元通寳). Breve storia: i Kai Yuan Tong Bao (che letteralmente significa "La valuta corrente inaugurale") sono state le principali monete emesse nei quasi 300 anni di dominazione della dinastia Tang (618-907 d.C.). Il primo Imperatore a farle produrre fu Gao Zu, nel 621 d.C. La moneta in questione è la prima a riportare gli ideogrammi Tong Bao, usata poi sulla gran parte delle monete prodotte nei secoli successivi. Allo stesso modo, per la prima volta, con questa moneta venivano introdotti delle normative specifiche per le lega che doveva essere usata per la produzione (non coniazione ma produzione per fusione su stampi d'argilla). Questa lega era fatta da 83% rame, 15% piombo e 2% stagno. In realtà, facendo analisi specifiche si è potuto constatare che il rame aveva una percentuale ben inferiore a quella prescritta per legge. La moneta da te postata sembra essere (il sembra è d'obbligo date le condizioni non eccelse e la foto del retro non a fuoco), nello specifico, una "Luna crescente Kaiyuan Tongbao" caratterizzata da una mezzaluna sul retro. Nel retro possono essere presenti da una a 4 mezzelune, da uno a 4 punti e anche nuvole. La leggenda vuole che l'Imperatrice Wende, quando gli posero in mano il modello di cera della moneta, inavvertitamente ci conficcò una delle sue unghie, e il marchio risultante fu poi utilizzato per la produzione. Alcune fonti indicano che tale fatto potesse essere ricondotto anche ad alcune dame imperiali, in particolare la consorte imperiale Yang... ma nella realtà questi segni distintivi sul retro sembrano essere stati solo un sistema di controllo gestito dai lavoratori della zecca. Posto le foto di un Kaiyuan Tongbao "mezzaluna crescente" in buone condizioni. Spero di essere stato utile e che le informazioni date siano tutte corrette (sono ancora molto ignorante in materia). Andrea
    3 punti
  10. Conferenza al CCNM su storia e misteri del “TESORO DI COMO” Sarà Costanza Cucini a parlare del “Tesoro di Como” e dei vari aspetti della zecca di Milano in periodo tardo imperiale romano a cura della redazione | Tema quanto mai intrigante quello della prossima conferenza programmata dal Centro culturale numismatico milanese: martedì 21 novembre alle ore 20.45, infatti, la dottoressa Costanza Cucini terrà una relazione su La fabbricazione dei solidi del tardo Impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum. Nel corso di uno scavo condotto dalla SABAP a Como, all’angolo fra Via Diaz e Via Indipendenza, il 5 settembre 2018 venne rinvenuto il famoso “Tesoro di Como”. Lo scavo aveva interessato un edificio tardo antico ubicato fra uno dei cardini e probabilmente il decumano massimo della città romana. Il tesoro era stato occultato all’interno di un contenitore in pietra ollare, chiuso da un coperchio. Al suo interno vennero rinvenuti mille solidi, battuti principalmente in zecche occidentali, assieme ad alcuni gioielli, un frammento di lingotto e alcuni semilavorati in oro. La presenza di evidenti “difetti” in alcuni solidi ha fornito l’occasione per uno studio delle tecniche di fabbricazione delle monete d’oro romane. L’autrice ha così ricostruito la catena operativa all’interno delle zecche tardo romane, con particolare riguardo a quella di Milano (Mediolanum). Costanza Cucini, PhD in Archeologia Medievale all’Università di Pisa, dal 1997 è Chercheur Associé del CNRS in Francia. Dal 1989 si occupa di archeometallurgia. Ha scavato e pubblicato vari impianti di lavorazione metallurgica di epoca celtica, romana e medievale in Lombardia, Liguria e Toscana. Oltre allo scavo archeologico, si occupa dell’analisi dei resti metallurgici, per risalire al processo tecnologico che li produsse. Ha affiancato allo scavo e all’analisi anche la ricerca documentaria negli Archivi di Stato di Milano, Bergamo e Vercelli (sezione di Varallo Sesia) sulle fonti scritte inerenti la lavorazione dei metalli e gli impianti produttivi. Per quanto attiene l’ambito numismatico, per Milano ha studiato i resti archeologici e i documenti d’archivio della zecca austriaca di Via Moscova; inoltre ha studiato la zecca di Gian Giacomo Trivulzio in Val Mesolcina (nei Grigioni). Negli ultimi anni si è occupata della fabbricazione delle monete d’oro tardo romane in base ai solidi del “Tesoro di Como”, per ricostruire gli aspetti tecnologici e la “fisionomia fisica” della zecca tardo antica di Milano. Fra i numerosi siti archeometallurgici da lei studiati vi sono il quartiere dei metallurgisti di epoca celtico romana scavato in via Moneta a Milano, i Piani d’Erna a Lecco, l’officina bronzista in Corso di Porta Romana a Milano, i crogioli altomedievali dal Palazzo Imperiale di Milano. In Liguria, le forge di Genova San Silvestro e di Santa Maria della Passione (epoca etrusca e romana). La conferenza La fabbricazione dei solidi del tardo Impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum si terrà nella sede del CCNM di Via A. Kramer 32 (citofonare “SEidipiù”) a Milano, aula grande in fondo al cortile a destra. Raccomandando la puntualità, il CCNM ricorda che l’incontro è a ingresso libero e che la sede è raggiungibile con: MM1(Palestro o Porta Venezia); tram 5, 9, 19; bus 56, 61, 81, 90, 92; treni S1, S5, S6. Parcheggi a pagamento verso Piazza Tricolore e Piazza Fratelli Bandiera. https://www.cronacanumismatica.com/conferenza-al-ccnm-su-storia-e-misteri-del-tesoro-di-como/
    3 punti
  11. DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via A.Kramer 32, citof. SEIDIPIU') l' ultima conferenza del 2023 si terrà martedì 21 novembre con inizio alle h.21 precise. Costanza Cucini, archeologa medievale ed esperta di metallurgia, ci parlerà su: "La fabbricazione dei solidi del tardo impero romano: il tesoro di Como e la zecca di Mediolanum". Nel corso dello scavo condotto dalla Sovrintendenza a Como, all'angolo fra via Diaz e via Indipendenza, il 5.9.2018 venne rinvenuto il famoso "Tesoro di Como". Lo scavo aveva interessato un edificio tardoantico ubicato fra uno dei cardini e probabilmente il decumano massimo della città romana. Il tesoro era stato occultato all'interno di un contenitore in pietra ollare, chiuso da un coperchio. Al suo interno vennero rinvenuti mille solidi, battuti principalmente in zecche occidentali, assieme ad alcuni gioielli, un frammento di lingotto e alcuni semilavorati in oro. La presenza di evidenti "difetti" in alcuni solidi ha fornito l'occasione per uno studio delle tecniche di fabbricazione delle monete d'oro romane; C.Cucini ha così ricostruito la catena operativa all'interno delle zecche tardoromane, con particolare riguardo a quella di Mediolanum. L'incontro sarà trasmesso anche in video-conferenza; forniremo il link in seguito.
    2 punti
  12. Oggi è venuta a trovarmi C., figlia di storici amici di una vita. da tre mesi si è trasferita in un’altra città per frequentare l’università. Ha scelto qualcosa relativo a storia ed archeologia. da settimane ha iniziato a frequentare numismatica. Dice che il suo prof. è fantastico, bravissimo, appassionante. È estasiata dal fatto di poter prendere in mano monete originali DELLA COLLEZIONE PRIVATA DEL PROFESSORE che ha messo a disposizione degli studenti molte monete di varie epoche e provenienza. <mod. Polemica: on> Ah, questi collezionisti che nascondono i beni culturali che dovrebbero essere di proprietà della collettività per biechi motivi di egoismo narcisistico, non come lo Stato che lui si sa come mettere a disposizione le tante risorse a disposizione per studenti studiosi ed appassionati come nessuno sarebbe mai in grado forever <mod. Polemica: off> abbiamo parlato di numismatica, ha visto i miei libri ed articoli stampati. Le ho fatto vedere le poche monete in mio possesso e, soprattutto le mie tessere. le ha prese in mano, le ha lette, ha voluto sapere scopi e significati di scritte ed immagini. Non ha perso un colpo. Alla fine se ne è andata e le ho regalato la moneta che le piaceva di più. serve di più a lei che a me. Le favole greche terminavano con la frase : “o mythos deloi” : la favola insegna. la Numismatica è viva ed attraente anche tra i giovani. La Numismatica antica, per giunta che richiede studio e dedizione: basta anche ci sia qualcuno che la sappia comunicare con scientificità e passione, che ne faccia cogliere la profondità e la bellezza. Ma servono queste figure “come Alberto Angela ma per le monete” dice C. che sappiano avvicinare i giovani. quindi la cosa non è una faccenda da vecchi bacucchi come mi ha detto un bambino appassionato di carte Pokemon ( prima di rimanere affascinato da un follis di Giustiniano è da un denario repubblicano col dromedario). È vitale ed attraente e non solo per motivi di vil denaro ma di conoscenza. l’osservazione diretta del materiale è anche l’altro elemento che affascina. Sei attratto dalla bellezza e poi cadi nei legami della storia, degli eventi, dell’economia. sapere che una monetina dei Tolomei è servita per acquistare beni e servizi e dopo centinaia di anni è finita insieme a monete tardoantiche in un magazzino e poi ritrovate da soldati italiani durante la guerra di Libia mentre scavavano una trincea fa un certo effetto e crea un legame tra passato e presente che ci lega indissolubilmente a questi oggettini.
    2 punti
  13. un esemplare di follis ( AE 3) dalla zecca di Lugdunum al nome di Elena, con al diritto busto dell' augusta ed al rovescio la SECVRITAS . Sarà il 6 Dicembre in vendita Vinchon Dicembre 2023 al n. 126 .
    2 punti
  14. Condivido volentieri. Lotto 70 Nomisma Aste - Asta 4 - Da ASSAB all'AFIS. Vittorio Emanuele III Somalia (1909-1925) 4 Bese 1909 Prova - Mont.774 AG UNICO Questo e l'unico esemplare conosciuto del 4 Bese in argento. Nella sua ultima opera Prove e Progetti di monete Italiane, Luppino, al numero 620, la classifica RRRRR senza alcuna indicazione del valore. Proveniente dalla collezione Farouk, re d'Egitto, asta The Palace Collections of Egypt - Soteby e Co. - Londra 1953. Sempre la stessa moneta è transitata successivamente dall'asta Santamaria 1961 n° 683. Grading/Stato: FDC Dall’asta Santamaria citata.
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  15. Nel sito dell'editore possono essere ordinati singolarmente. https://www.edizionidandrea.com/
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  16. Ho terminato la lettura libro e devo fare i complimenti all'amico Antonio. Mi è piaciuta molto la scelta di elencare la monetazione in base all'anno di emissione invece che di quella per nominale in ordine decrescente, apprezzata anche la scelta di elencare le varie varianti e per ognuna di essa la fotografia, in generale tutte le monete ottimamente riprodotte, della moneta. La ricerca nei testi, nelle varie collezioni private e pubbliche e nei musei rende completa la pubblicazione grazie anche al capitolo dei nominali mai emessi. Ho visto che nella penisola iberica apprezzano la pubblicazione. Ti auguro che il libro abbia il successo meritato!
    2 punti
  17. La "A" è sempre un Kaiyuan Tongbao, con il retro privo di segni distintivi. La "B" dovrebbe essere una moneta giapponese da 1 Mon (Kwan-Ei Tsu-Ho). La dinastia dovrebbe essere la Mon (1601 - 1867). Si tratta di una moneta in rame presumibilmente databile intorno al 1700 (ma non essendo un esperto di monetazione giapponese sto solo facendo una pura ipotesi). La "C" è una moneta cinese, e più esattamente una moneta da 1 Cash "Yuan You Tong Bao" (元祐通寶) della dinastia Song settentrionale databile tra il 1086 e il 1093 d.C. (Imperatore Zhezong 1085-1100 ). La traduzione della scritta "Yuan You Tong Bao" dovrebbe essere all'incirca "Moneta contante della 1a era di Zhezong, 1086-1094". Nel retro mancano ( o sono consumati ) eventuali segni identificativi per la zecca di produzione. Per quanto riguarda la "D"... dovresti postare foto un tantino più a fuoco ruotando l'immagine di 90° a destra. Come sempre, premettendo che non sono un esperto di monetazione orientale, chiedo scusa anticipatamente per ogni eventuale errore e rivolgo un appello a @Kojiki, @caravelle82 e @Xenon97 per apporre le eventuali correzioni. Posto due esempi delle monete "B2 e "C".
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  18. discussione interessantissima ed appassionante! però mi pare che oramai sia stato detto più o meno tutto... tranne la cosa più importante, e che si giri un pò intorno alla questione... Manca l'ultimo, decisivo, contributo di chi può spiegare come si differenziano gli originali dai riconi.
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  19. These do come up in nice condition occasionally. Here is one that I owned which looks like it from the same obverse die.
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  20. Per confermare quanto riportato da @nikita_ ti allego di seguito le schede riassuntive dei biglietti con relativi decreti di emissioni e modifiche:
    2 punti
  21. Buon Pomeriggio, mi scuso per il ritardo, ho delle giustificazioni. Per iniziare una nota marginale riguardante i Fiorini da MIR 9-01 a 9-09 così come da MIR 10-01 a MIR 10-11, sono come altri relativi a serie diverse, aggregati in base alle caratteristiche stilistiche ai tipi corrispondenti (di alcuni si potrebbe discutere, ma non è quello di cui parliamo), sono privi di qualunque notizia in merito al semestre di emissione e alle figure della Zecca collegate (riscontrati come Fiorini senza una corrispondente descrizione nel Libro della Zecca o in altri documenti amministrativi del periodo). Non è improbabile possano, in alcuni casi, essere i Fiorini dei quali non conosciamo i segni. Nel periodo ipotizzato (da me) in relazione al Fiorino dell’asta Cambi-Crippa, iniziano ad essere presenti nel libro della Zecca le prime saltuarie indicazioni degli “intagliatori dei ferri”. Si inizia con il primo semestre 1341 quando gli addetti sono Dato di Giunta e Francesco di Giovanni, Signore della Zecca per l’oro Nastagio di Bonaguida di Tolosini, il segno la spiga di grano (MIR 9.33 Bernocchi 1513-1515). 09-033 Asta NAC 47 del 03-06-2008 lotto 123 La successiva annotazione è relativa al primo semestre 1348 gli addetti sono gli stessi Dato di Giunta e Francesco di Giovanni, Signore della Zecca per l’oro Bernardo di Nerozzo Alberti, purtroppo non si conosce il segno. Si prosegue nel semestre successivo, il secondo del 1348 con nuovi addetti, Sandro di Mercatante e Giovanni di Lapuccio, Signore della Zecca per l’oro Vanni di Manetto, purtroppo anche in questo caso non si conosce il segno. Nota a margine, la peste colpisce pesantemente Firenze, non è improbabile abbia fatto vittime anche tra i vari addetti alla Zecca. Questo potrebbe spiegare la mancanza di informazioni precise. Nel successivo primo trimestre 1349 gli addetti sono ancora Sandro di Mercatante e Giovanni di Lapuccio, Signore della Zecca per l’oro Giorgio di Ricciardo Ricci, il segno non si conosce. Nel secondo semestre 1349 ritroviamo Sandro di Mercatante e Giovanni di Lapuccio, Signore della Zecca per l’oro Biagio di Fecino di Ridolfo, il segno monte con banda (MIR 10-014 Bernocchi 1597-1601) 10-014 Asta Ranieri 17 del 28-10-2022 lotto 448 Si passa al secondo semestre 1351, addetti ancora Sandro di Mercatante e Giovanni di Lapuccio, Signore della Zecca per l’oro Iacopo di Feo di Girolamo, il segno è sconosciuto. Per finire con il secondo semestre 1354, addetti per l’ultima volta (almeno nelle registrazioni) Sandro di Mercatante e Giovanni di Lapuccio, Signore della Zecca per l’oro Giorgio di Ricciardo Ricci (aveva avuto lo stesso incarico nel primo semestre 1349), segno stella a sei raggi (MIR 10-24 Bernocchi 1662-1664). Le successive annotazioni riguardanti gli intagliatori dei ferri sono del 1368 con Niccolò di Pazzino e Betto di Geri che si riproporranno per diversi anni successivamente. Allego alcune immagini di Fiorini del periodo: 09-036 Asta Bolaffi 27 del 02-12-2015 lotto 94509-38 anno 1345 secondo trimestre 09-038 Asta Solidus 113 del 17-01-2023 lotto 1274 anno 1346 secondo trimestre 09-040 Asta NAC 44 del 26-11-2007 lotto 426 anno 1347 secondo semestre continuo 10-016 Asta Negrini 41 del 19-02-2016 lotto 675 anno 1350 secondo semestre È a mio parere possibile trovare analogie con alcuni dei Fiorini illustrati, non riscontro al contrario anomalie che potrebbero ingenerare dubbi. Sono tutte immagini di Fiorini passati in aste degli ultimi anni, conosco altri esempi che potrebbero essere più “illuminanti” che non sono autorizzato a pubblicare. Il fatto che esistano lascia sperare che Fiorini simili (le immagini almeno) possano essere pubblicate nel futuro consentendo di chiarire alcuni aspetti legati alle emissioni degli anni attorno al periodo della peste. Ultima annotazione, L’usura e il “vissuto” delle monete d’oro a titolo elevato, in ragione delle caratteristiche di malleabilità e duttilità proprie del metallo, possono “trasformare” l’aspetto in modi inattesi e insoliti, la visione di molte monete che riportano queste “ingiurie del tempo” con intensità diverse, consente di acquisire una certa “elasticità” nel giudizio di esemplari particolarmente segnati. Siamo al limite del periodo di mio interesse non ho conoscenze adeguate su questi Fiorini. Mi riprometto di approfondire. Si tratta chiaramente di opinioni personali, non necessariamente condivisibili e sempre discutibili. Quando le ipotesi formulate sono il frutto di interpretazioni, è preponderante l’aspetto della valutazione personale, frutto della sensibilità che è individuale. Cordialità
    2 punti
  22. Buongiorno a tutti e buona domenica, mi accingo ad andare a Tavola. Ma vi lascio un pezzetto di Storia del 19 Novembre 1833. Fonte Treccani.. RE Ferdinando II Il 19 novembre 1833 istituì in Napoli la Guardia di interna sicurezza, che arieggiava a una guardia civica. Tali provvedimenti e la mitezza con cui trattò gli autori di alcune congiure verificatesi nei primi anni del suo governo, non esclusi coloro che, come C. Rosaroll e F. Angelotti, avevano cospirato contro la sua vita, fecero ritenere che avrebbe sostituito all'assolutismo il regime liberale. Ma fu erronea presunzione: F., per le sue tendenze rigidamente assolutistiche, si rifiutò anzi di riconoscere i mutamenti introdotti dalla sorella Maria Cristina in Spagna, sostenendo invece i carlisti. Peccato non ho una piastra del 1833. Saluti Alberto
    2 punti
  23. DE GREGE EPICURI Guardando il rovescio, si vedono 6 bambini, e sono tutti figli di Faustina, che ne ebbe (non ricordo bene) 14 o 15. Molti però morirono piccoli, mi pare che ne siano sopravvissuti fino all'età adulta non più di quattro. Ma ce ne sono mai stati 6 viventi contemporaneamente? Probabilmente sì, ma qui bisogna chiedere a @Ross14.
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  24. Evento organizzato dal Comune di San Pietro Infine in collaborazione con l’ Accademia Italiana di Studi Numismatici il 12 dicembre 2023 con un a parte al mattino con le varie autorità e una parte storica e al pomeriggio come da locandina allegata presentazione di due libri a cura di AISN tra cui il trittico “ Guerra e monete “ e e di una medaglia fatta per l’occasione a ricordo della battaglia combattuta in loco.
    1 punto
  25. Assolutamente no! il 3 aprile del 1968 ero in tutt'altro posto! ho un alibi di ferro!
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  26. Salve, è un bronzo di Colonia Patricia, provincia di Betica, per Augusto. Al rovescio un apex ed un simpulum. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/130
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  27. Grazie Tiziano per il prezioso feedback!! E' vero, anche in Spagna la pubblicazione sta riscuotendo un ottimo successo. Vista la tematica trattata era prevedibile un interesse non solo da parte della platea strettamente milanese. Certo, da loro il "nostro" Carlo V Imperatore era Carlo I Re, ma questo è un altro discorso Inserisco di seguito il collegamento alla video-recensione realizzata da Adolfo Ruiz Calleja, direttore di Blog Numismatico.
    1 punto
  28. Stimato RR, un esemplare di obolo di alta epoca, da Poseidonia, con al diritto Poseidone con clamide e tridente ed etnico, ed al rovescio polipo . Sarà l' 8 Dicembre in vendita Rauch 117 al n. 340 .
    1 punto
  29. Posso sentire Alberto D’Andrea se si può prendere il blocco o anche un singolo, a Verona lui sarà allo stand di Artemide Aste e si potrà ordinarlo e prenotarlo direttamente a lui con uscita comunque dopo il 12 dicembre.
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  30. Larissa (o Larisa) Nella mitologia greca, Larissa era una ninfa della Tessaglia descritta da Pausania come figlia di Pelasgo, re di Argo. Pelasgo era anche il nome di uno dei tre figli che Larissa ebbe da Poseidone, Acaio, Ftio e appunto Pelasgo, i quali lasciarono Argo e giunsero in Emonia (Tessaglia) dove scacciarono gli abitanti barbari e divisero il paese in tre parti, chiamandoli, con i loro nomi, Acaia, Phtiotis e Pelasgiotis. Si ritiene che la roccaforte di Argo e due città (Larissa in Tessaglia e una nel Peneus) abbiano derivato il loro nome (che significa “cittadella”) da lei. La ninfa era raffigurata sul dritto delle comuni dramme prodotte dalla città di Larissa tra il 400 a. C. e almeno il 340 a. C., come una faccia di tre quarti con i capelli che fluiscono verso l'esterno. Questo stile fu copiato dalla testa di Aretusa di Cimone presente sui tetradrammi siracusani. Altre monete raffigurano Larissa seduta, con in mano una brocca e con una sorgente vicina, a conferma del suo status di ninfa. Secondo un’altra versione, Larissa era figlia di Piaso il Tessalo, sovrano dei Pelasgi, e moglie di Cizico, re dei Dolioni, popolo dell'Asia Minore nordoccidentale visitato dagli Argonauti. Strabone ha riferito che prima del suo matrimonio, suo padre Piaso si innamorò di lei e, avendola violata, pagò la pena dell'oltraggio quando Larissa, vedendolo chino su una botte di vino, lo afferrò per le gambe, lo sollevò e lo gettò nella botte, annegandolo. apollonia
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  31. Proverei a considerare i pesi, sapendo che le monete antiche erano prodotte con pesi rigorosamente tratti dai sistemi monetari adottati dalle singole polis . Lo statere in oro al post 35 di @Vietmimin ha peso di 8,424 g, secondo lo standard attico . L' esemplare 'giallo' di origine della discussione, pesa 5,77 g : se originale, secondo quale standard sarebbe stato emesso ?
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  32. Ciao Nibbi, hai ragione, al dritto nulla di rilevante, i difetti del didramma di Roma N., della moneta « del nonno » e di Boston sono identici perché si tratta di lievi alterazioni del conio (davanti alla bocca e la piccola rottura di conio sotto il mento di Apollo). L’ho pure detto al #19 e quindi ho cercato un rovescio dello stesso conio che ho trovato su Gallica. Scusa, infatti la mia frase non era chiara: « Se vediamo dei difetti superficiali che si vedono sulla moneta gialla e il didramma di Roma, ma che sono assenti su una moneta dallo stesso conio (Gallica), con un’usura (di conio) abbastanza simile, vuol dire che il secondo (il didramma) è stata utilizzato da matrice per la prima. » E ho detto che mi sembrava che fosse qui il caso per i particolari circondati dai cerchi blu al # 23, presenti sulla moneta Roma e la moneta in discussione, ma non visibili sul rovescio della moneta di Gallica. E chiedevo, come tutti noi, altre foto per verificare l’analogia di questi difetti. A proposito di una moneta che non esiste finora nel corpus di Mileto, che non è d’oro (per il peso, cfr # 17 di @VALTERI), che se fosse d’elettro sarebbe per questa monetazione un’eccezione clamorosa, con un bordo così sospetto sulle foto, con sorprendenti similitudini con un didramma passato nelle mani del grecista Pierre Amandry e di Roma numismatics di cui non abbiamo particolari motivi di dubitare, qualche domanda o qualche foto in più non dovrebbe perlomeno infastidire il suo proprietario. Sarebbe anche stato interessante precisare l’asse di coniazione (normalmente ad ore 12 per i didrammi e gli stateri, ma se teniamo conto del post #21 di @littleEvil, non è l’asse della moneta). Una prova della falsità potevamo forse averla con foto migliori, rimane comunque un fascio di indizi molto negativi. Al massimo potrebbe essere un didramma ricoperto di una doratura fatta anche male, ma con quale scopo? Un didramma autentico non truccato di Mileto vale attorno ai 2000 euros… Due stateri conservati al B.M, oltre a quello postato da @fagiolino, l’unica denominazione d’oro conosciuta a quel tempo a Mileto: Niente da vedere con questa moneta. Concordo, e lo dico da non esperto.
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  33. Doge Nicolò Tron (1471-73), massaro LM. Arka Diligite iustitiam
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  34. Ringrazio Alberto @Litra68 per avermi fatto notare che nel mio esemplare la trascrizione del Re è PHILIPPVD anziché PHILIPPVS...
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  35. l'argomento è "Teorie complottiste storiche" . Ergo se uno nella rete scrive un qualcosa di risibile, lo posto qua. Non è che gli do retta
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  36. Ho lavorato con tanti operai e volontari. Non è che tutti brillassero, ne… la mia tesi l’ho fatta in un territorio dove c’era un ispettore onorario. Persona che ha fatto tantissimo x il territorio. ma a me nascondeva il materiale rinvenuto, mi dava le informazioni col contagocce ed alla fine diceva pure che gli avevo rubato idee. Ed a distanza di anni sto scoprendo particolari che mi aveva celato e rafforzavano le mie ipotesi poi avallate da scavi e ricerche geofisiche. ed ancora voi ponete orecchio alla gente nascosta dietro ad una tastiera? Ma davvero? Come diceva mia nonna (tradotto dal dialetto) “quando la Merda sale su uno scranno o puzza o fa danno”
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  37. Mi potete classificare questa moneta romana che ho acquistato di recente. Grazie. Saluti elio.
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  38. Questo è il mio,la differenza sta nella trascrizione del nome del Re, PHILIPP nel tuo,PHILIPPVS nel mio...
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  39. Ma infatti si sente tutto quel che esprimi. La passione vien dal cuore e da esso le nostre parole,personali e che lasciano un segno..il nostro. Complimenti per le chicche e gli studi.
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  40. Ti ringrazio. Ogni anno passo le mie ferie nelle biblioteche e negli archivi napoletani dedicandovi tempo ed enegie. Quando torno a casa porto con me un bel bagaglio culturare che mi fa appassionare sempre più a questa meravigliosa disciplina. Imbattersi in documenti inediti e avere tra le mani un "pezzo di carta" vergato a mano che parla di monete non può che emozionarmi.
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  41. Salve a tutti amici ciotolari!😄 Oggi giretto a Cordusio, pochi acquisti ma devo dire che sono molto soddisfatto! Terrò il mio pezzo preferito come a solito per ultimo. Questo penny di Edoardo VII già lo avevo ovviamente essendo una moneta molto comune ma così bello per 50 cent non me lo sono fatto sfuggire e andrà a sostituire quello che già avevo in collezione, molto malconcio a confronto. Non è una moneta in altissima conservazione ma è circolata il giusto e ha una patina lucente bellissima! Questo 200 reis 1895 non lo avevo mai visto, per 50 cent con il suo modulo importante ha attirato la mia attenzione nonostante l'aspetto martoriato è ancora una moneta piacevole Ci sarebbe anche un bel 2 cent 1/2 1945 delle indie olandesi ma devo prima dargli una sistemata
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  42. Con tutti i nomi e le diversificazioni che ci sono all'università al giorno d'oggi non so come si chiami il suo corso di studi. Potrebbe essere scienze umane o scienze dei beni culturali o conservazione dei beni culturali o scienze applicate alla gestione dei beni culturali ed ambientali, archeologia, scienze storiche ... boh non mi sono informato. Tanta acqua è passata dai nostri ordinamenti così schematici. Per me nessuno scandalo: devi aver capito davvero male la mia ironia! Io stesso condivido sempre il mio materiale con i miei studenti! Se leggi bene la mia "polemica" è contro i "benpensanti" dei vari ministeri che ritengono che il collezionista sia il male e che tutto debba essere gestito dallo stato! Nei mesi scorsi sono venute fuori cose aberranti come sottosegretari che si sono lanciati contro prof universitari che per le proprie ricerche utilizzano il materiale che passa nelle aste, come personalità di spicco che hanno paragonato i collezionisti a dei manigoldi che per piacere personale privano la collettività deei beni comuni etc etc. Ci sono ancora un po' di discussioni anche su questo forum. Da questo misunderstanding deriva tutto il resto A noi era andata bene e nessuno ci aveva portato via la raccolta di monete classiche dell'Università. Pert quanto riguarda i commenti dei "colleghi" stendiamo un velo pietoso.
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  43. 23 MAGGIO 1859 GIUSEPPE GARIBALDI SBARCA A SESTO CALENDE Garibaldi marciò dal Piemonte verso il Ticino, giunse nottetempo ad Arona e si diresse a Castelletto, erano pronte le barche per varcare il fiume, occupava di sorpresa Sesto Calende facendo prigionieri i gendarmi austriaci immersi nel sonno, era in terra Lombarda e si diresse con Nino Bixio sopra Varese. Questa rara medaglia ricorda l'avvenimento, finalmente dopo anni di ricerca è entrata in collezione.
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  44. 001 D.tiff 001 R.tiff Ringraziamo Alberto Varesi. E' stato lui a darmi le foto delle monete della Collezione d'Incerti. Un professionista serio e soprattutto sempre disponibile..e credetemi sulla parola..non è da tutti..
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  45. Complimenti per l' acquisto. Moneta di grande importanza nel campo delle prove per la sua unicità e per il suo pedigree. Tra l' altro l' elevato valore economico si coniuga con il fatto che ne sei anche l' UNICO possessore ...senza parole solo..🤩 Io nel mio piccolo mi coccolo il mio esemplare di prova in bronzo. Concordo sul fatto che la coniazione su rame e bronzo risulti più affascinante...forse concorre anche un pò di sana invidia!😁
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  46. SCENA DELL'ANNUNCIAZIONE Colomba raggiante che rappresenta lo Spirito Santo, sotto l'Arcangelo Gabriele aureolato che porge un giglio a Maria inginocchiata su un inginocchiatoio, altro lato, Busto di S. Carlo che tiene nelle mani il Crocifisso.
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  47. Bronzo di Sidone (Sidone, Siria) che raffigura al dritto il busto corazzato di Alessandro Severo a testa nuda, visto dal dietro, e al rovescio la nave Argo in navigazione, a sinistra, con otto rematori e timoniere, i Dioscuri seduti tra loro con una stella sul cappello; a poppa, aplustre decorata; sopra, carro di Astarte (British Museum, London (UK)). Province Syria Phoenice City Sidon Region Phoenicia Reign Elagabalus Obverse inscription M AVR ALEXANDRVS (sic) CAES Obverse design bare-headed and cuirassed bust of Severus Alexander, r., seen from rear Reverse inscription COL AVR PIA METRO SID ΑΡΓΟΝΑΥΤ Reverse design the ship Argo sailing, l., with eight rowers and helmsman, the Dioscuri seating between them with a star on their caps; on stern, decorated aplustre; above, car of Astarte apollonia
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