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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/24/23 in Risposte
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Ciao a tutti, questo non è un post di un universo parallelo, qui voglio solo raccontare la storia di una moneta che ha avuto una vita molto breve, ma che fu per un molto più lungo periodo un simbolo di unità ed - appunto - identificazione di una regione: il Tirolo. Il periodo storico è l'insurrezione tirolese dei primi dell'800, scaturita dal fatto che, in seguito al Trattato di Pressburg del 1805 (tra l'impero austriaco sotto Francesco I e l'impero francese sotto Napoleone Bonaparte) il Tirolo fu annesso alla Baviera. Dal 9 aprile 1809, la popolazione fedele all'imperatore Francesco II d'Austria si sollevò e fu il locandiere Andreas Hofer a guidare la rivolta. L'11 del mese stesso, le sue truppe sconfiggono i bavaresi a Vipiteno e occupano Innsbruck, ma vittoria di Napoleone sugli austriaci dell'arciduca Karl permette ai bavaresi di riconquistare la città. Neanche il tempo di ritirare le truppe napoleoniche, che scoppia una nuova rivolta. Il 25 e 29 maggio, le truppe di Hofer sconfiggono nuovamente i bavaresi a Bergisel ed il 30 si riprendono Innsbruck. La vittoria napoleonica (favorita dall'invio di ben 40.000 uomini) nella battaglia di Wagram del 6 luglio rese vani i successi precedenti. Piegato l'esercito austriaco, vennero eliminate anche tutte le ultime sacche di resistenza. La rivolta fu così definitivamente stroncata e Hofer fu deportato a Mantova e lì fucilato dai francesi a nel 1810. Adesso qualcuno magari si chiede che cosa c'entra tutta questa storia con le monete? Ebbene, nonostante il periodo breve ed assai travagliato, i "ribelli" trovarono appropriato coniare una loro valuta per un periodo brevissimo (tra il 15 agosto e il 14 ottobre 1809), battuta nella zecca di Hall, cioè una moneta da uno e da 20 Kreuzer: tra tutti i guai di una guerra ma non avevano altro a cui pensare?!? qui la mia con la montatura, che aggiungo alla collezione di numisaltra. Qui ribadisco il concetto di unione che esprime il denaro (sempre che non venga imposto), come anche oggi il nostro Euro non è solo un biglietto da visita della comunità europea, ma anche il risultato di un patto di pace stretto tra nazioni che fino a quasi 100 anni fa si bastonavano a vicenda. Il mito di Hofer si cementò nella tradizione, ancora oggi viene ricordato come un eroe, caduto per la libertà. Per l'archivio: 20 Kreuzer / 1809 / Zecca di Hall / Ag. 585 ‰ / Ø 27 mm / 6,65 g. Per saperne di più: La guerra: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Wagram L'uomo: https://it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer La moneta: https://en.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer_Kreuzer Servus, Njk ============================= Una leggenda sull'esecuzione di Hofer: Quando Andreas Hofer si trovò di fronte ai granatieri francesi che dovevano giustiziarlo sui bastioni di Mantova, diede al comandante delle truppe l'ultima moneta che ancora possedeva: un Haller da venti kreuzer, dicendo che la moneta gli ricordava la sua amata patria. Poi Hofer gridò: "Fate fuoco!"6 punti
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Buona sera a tutti, È con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 82 del 2021, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK: http://www.socnumit.org/doc/Comunicazione_2023_82.pdf Le spedizioni, ai soci, del cartaceo inizieranno con il mese di Gennaio 2024. Colgo l'occasione per ringraziare gli autori che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. A cura della Redazione Presentazione del volume: Giuseppe Girola (1940-2022) Scritti di Numismatica. Luca Oddone Nuova attribuzione e censimento degli esemplari del denaro di Alba (CN) e del marchese di Savona a 150 anni dalla prima descrizione (1873-2023). Cesare Costantini Le frazioni del grosso agontano: il caso della zecca di Ascoli. Andrea Costantini Ipotesi su una particolare coniazione a nome di Antonio Venier. Matteo De Ascentiis FRANCISCUS SFORTIA: Un capitano di ventura tra la Marchia e Mediolanum. Alessandro Toffanin Nota su alcuni sesini emessi dalla zecca di Pavia durante la dominazione di Francesco Sforza. Antonio Rimoldi BELLO PACEQ INSIGNIS: un ritratto leoniano del 1562, tra propaganda e moda armorara. Mario Veronesi Zecca di Desana: un inedito 16° di patagon. Giuseppe Girola Gettoni utilizzati in Etiopia e nelle colonie dell'Africa Orientale Italiana.4 punti
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Ciao a tutti, visto che era un pò di tempo che non aggiungevo un bel denario alla collezione, ho pensato di condividere con voi l'ultimo arrivato, un piacevole denario di Antonino Pio con al rovescio le mani giunte sul caduceo. Cercando altri post sul forum ho visto che si è già parlato altre volte del rovescio e dei suoi significati e anche dell'Imperatore stesso con approfondimenti di utenti molto più esperti di me e non ho certo la presunzione di aggiungere niente alla discussione storica. Detto questo, vi intratterrò brevemente su uno dei motivi che mi ha spinto a prendere un denario di Antonino Pio, oltre ovviamente il fatto che mi mancava e che la moneta mi è piaciuta subito. Dovete sapere che a mia madre non è mai piaciuta la storia, da quando ho iniziato a collezionare seriamente le monete imperiali, mi sono "divertito" a leggerle alcuni spezzoni di storia imperiale per vedere se riuscivo a smuoverla, quello che le è piaciuto di più (mi fa sempre sorridere questa cosa) sono i racconti delle morti degli imperatori, alcuni quasi surreali. Sul suo podio ci sono quelle dovute a cibi e bevande, fra cui i funghi di Claudio, l'acqua ghiacciata di Vespasiano e anche l'indigestione di formaggio alpino di Antonino Pio, protagonista dell'attuale post. Alla fine, partendo da questo, sono riuscito davvero a farla appassionare un pò, allora quando posso, prendo prima di tutto le monete degli Imperatori che le sono simpatici (non solo per le morti eh...), tanto mi cambia poco, alla fine li vorrei tutti, ma non vi dico niente di nuovo 😊 Non voglio tediarvi troppo e quindi senza indugi ecco la moneta con relativi dati, mi ha colpito molto il bellissimo ritratto molto particolareggiato, cosa che non finisce mai di stupirmi in una monetina minuscola come il denario: Antonino Pio, Denario, Roma, 145-161, RIC 136 3.00g X 18mm, Argento D/ ANTONINVS AVG PIVS P P; testa laureata R/ COS IIII; mani giunte su caduceo e due spighe Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo4 punti
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Buongiorno a tutti, passato in questi giorni all'asta ANTIVM questo interessante falso del carlino 1798 di Ferdinando IV di Borbone... https://www.deamoneta.com/auctions/view/906/1304 punti
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Grazie a te Matteo per aver dedicato il tuo tempo all'impaginazione di questo progetto editoriale della Società. Ho già scaricato il pdf ma la lettura richiederà del tempo, i contributi dei colleghi autori sono densi di novità e bisogna dedicargli la giusta attenzione. Mi piace molto che questo numero trovi apertura e conclusione con la figura di Giuseppe Girola, che ricordo sempre con stima e simpatia come uno dei pilastri della SNI. Una figura davvero di spicco sia per disponibilità e cortesia sia in quanto conoscitore di innumerevoli campi della Numismatica.3 punti
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Buonasera a tutti, @Litra68, continuo con le punteggiature "anomale" : Francesco I, 10 Tornesi punto dopo FRANCISCVS. E il doppio punto dopo il 12 : nel Grano di Ferdinando IV del 17903 punti
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Buongiorno a tutti gli amici del forum, dopo un periodo di assenza dovuto a intensi impegni, torno volentieri a condividere con voi un mio recente acquisto, un sesterzio carino di Faustina II proveniente dall' asta: Dr. Busso Peus. Descrizione moneta dell'asta: Kaiserliche Prägungen Marcus Aurelius für Faustina II. Sesterz 161/164, Rom. Büste / Salus mit Patera auf Thron, davor Altar mit Schlange. 11h. RIC 1667; C. 202. 22.80 gr. 33,5 mm.2 punti
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Buonasera a tutti, posto un altro dei miei Grani Neapolis Rex. Diametro 27mm Peso 7,76 grammi. Saluti Alberto2 punti
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Il mio grano di Ferdinando IV del 1790 con doppio punto in verticale dopo 12. I due grani in considerazione non hanno lo stesso conio. Saluti.2 punti
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Un esemplare del genere GREEK Pamphylia. Side circa 200-36 BC. AE (3 Gr. 15mm.). Helmeted head of Athena right Rev. Nike advancing left, holding wreath; in left field, pomegranate. apollonia2 punti
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Da Imera, un esemplare di emilitra in AE, con al diritto forse Pan che cavalca un caprone tra simboli ed al rovescio Nike in movimento, con davanti 6 globetti ed in basso etnico . Sarà il 17 Dicembre in vendita Nomos-obolos 30 al n. 90 .2 punti
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Visto ... Sembra una moneta fusa ... e non so se d'argento ... non escluderei un falso d'epoca (ma dovrebbe aver perso la doratura), certamente non una prova!2 punti
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Mi scuso, dovrei metterla in medaglistica col tag... ma dato che poi mi ricollego ad una osella ho preferito scrivere qui. In arrivo, medaglia di Nicolò Contarini (1631) per l'edificazione (o meglio per l'inizio dei lavori) della chiesa della Madonna della Salute a Venezia, come voto per la fine dell'epidemia di peste dell'anno prima. Dalle cronache leggiamo che, se la peste fosse stata debellata, il Doge (e i suoi successori) avrebbe fatto annualmente una processione alla chiesa. Nel Voltolina, poi, trovo una curiosa nota: "con la prima pietra (1 aprile 1631) furono poste una medaglia d'oro, dieci d'argento e 12 in rame coniate appositamente per ricordare l'avvenimento". Piccolo foro otturato abilmente. al dritto una simpatica immagine della piazzetta San Marco, al rovescio il doge inginocchiato verso l'immagine della chiesa da edificare.1 punto
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Buonasera a tutti, sono Simone. Il nostro Circolo "Amico del Collezionista" di Civate ha organizzato il convegno Filatelico-Numismatico ANTIQUA, che si terrà dal 15 al 16 Dicembre dalle 9 alle 18 A Garlate (Lecco) presso il Museo della Seta Abegg. Condivido con voi tutte le info di questo evento: Ci sarà la presenza di tanti espositori di Monete, Francobolli e Cartoline. si annovera la presenza di Numismatica Felsinea ( @simonesrt ), espositori che concorrono a comporre la cornice dello storico mercatino del cordusio a Milano, un grande collezionista privato di monete del regno d'Italia e professionisti della filatelia e di cartoline.1 punto
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Annuncio l’imminente uscita del trittico Guerre e monete che sarà presentato a San Pietro Infine il 12 dicembre in loco Guerre e monete – Evo Antico e Alto Medioevo (Volume I) Fabio Pettazzoni (curatore) L’opera, divisa in tre volumi, affronta il tema delle connessioni fra le guerre ed il denaro. Di seguito i contributi presenti in questo tomo: Le donne guerriere nell’antichità (Chimienti-Pettazzoni) I cavalieri tarantini e l’arte dell’equitazione (D’Andrea) Riflessioni sulla sostenibilità dell’antico monetare in tempi di guerra (Carroccio) Le monete della guerra sociale (Campana) I denari legionari di Marco Antonio (Acqui) Moneta militaris imitativa: emissioni di emergenza bizantine del follis e dei suoi divisionali tra VI e VII secolo. Una nuova tipologia imitativa di Antiochia a nome di Maurizio (Scatolini) Armi e monete (Pettazzoni) Dall’abito militare all’abito civile: la trasformazione delle insegne imperiali nei solidi bizantini tra VI e VII secolo (Mezzaroba) 288 pagine a colori, formato 18x26 Guerre e monete – Basso Medioevo ed epoca moderna (Volume II) Luciano Giannoni (curatore) L’opera, divisa in tre volumi, affronta il tema delle connessioni fra le guerre ed il denaro. Di seguito i contributi presenti in questo tomo: Sant’Ambrogio guerriero (Limido) “Guerra e moneta” nel Regno di Napoli (Fabrizi) La moneta, i soldati e la guerra. Una breve riflessione sulla centralità del ruolo della moneta nei conflitti in Toscana tra XIII e XVI secolo (Montagano) Monete di necessità e guerre. Le monete di cuoio (Chimienti-Cassanelli) Francesco Sforza. Le monete del signore della guerra (Bellesia) La bombarda e la granata sulle monete: due armi eloquenti per difendere e offendere (Cavicchi) Le monete senesi per «la gloriosa vittoria dei senesi per mirabil maniera conseguita nel mese di luglio dell’anno MDXXVI» (Giannoni-Castelli) Una guerra mai combattuta: la devoluzione del Ducato di Ferrara allo Stato della Chiesa (Bruni) Paolo V e la battaglia di Lepanto nelle medaglie e nelle monete (Traina-Modesti) Monete ossidionali di Famagosta e di Candia (Chimienti-Pettazzoni) Una guerra di carati all’inizio dell’età moderna: alcune note sulla circolazione della moneta aurea alla luce dei ripostigli monetali (Crisafulli) Venezia e la guerra di Morea attraverso le medaglie (Mezzaroba) 346 pagine a colori, formato 18x26 Guerre e monete – Evo contemporaneo (Volume III) Renzo Bruni (curatore) L’opera, divisa in tre volumi, affronta il tema delle connessioni fra le guerre ed il denaro. Di seguito i contributi presenti in questo tomo: “Liberarsi della peste monetaria”: Gli effetti dell’invasioni francesi (1796-1798) sulla circolazione monetaria nello Stato Pontificio (Lambert) L’assedio francese di Gaeta del 1806 nei documenti e nelle medaglie (Russo) Uno strumento per glorificare le guerre napoleoniche: le medaglie scatola (Vanni) ‘Aux armes et aux arts!’ le battaglie napoleoniche sulle tabacchiere del mito imperiale (Lentini) Benedetto Pistrucci e la battaglia di Waterloo: storia di un capolavoro incompiuto (Vigna) Le cedole del governo di Ruggiero Settimo nella Sicilia del 1848 (Ardimento) Seconda Repubblica Romana: l’assedio francese del 1849. Iconografia della storia (Bertuzzi) Origini e storia delle ricompense concesse in guerra (Manno) La divulgazione iconografica dei Carabinieri Reali nella Grande Guerra: declinazioni e sintesi (Parisi) I biglietti italiani d’occupazione della Prima Guerra Mondiale (Vendemia) Medaglie di Karl Goetz: tra satira e propaganda 1914-1923 (Graziosi) Monete nelle trincee della prima guerra mondiale (Pampanin) Il Dodecaneso italiano: la cartamoneta a Rodi (Vendemia) Guerra e pace nella monetazione d’Israele per il 75° anniversario di fondazione dello stato (Minervini) La falsificazione monetaria come strumento di guerra: l’operazione Bernard (Moruzzi) Il portafortuna (Sozzi-Parigi) 504 pagine a colori, formato 18x261 punto
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Grazie, uso sempre la stessa tecnica, impostazione macro e foto fatta al sole, risaltano i dettagli della moneta ed il suo reale colore della patina.1 punto
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DE GREGE EPICURI Mi pare giusto però aggiungere che la "patrie dal Friul" non è stata costituita dal patriarca, ma da un decreto dell'imperatore Enrico IV (quello di Gregorio VII e Matilde di Canossa), emesso a Pavia, con cui appunto premiava il patriarca Sigeardo per la sua fedeltà, e costituiva ufficialmente lo stato patriarcale col suo parlamento a Cividale, ecc.1 punto
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Io non posso, ma faccio il tifo per te caro @rickkk! 👍1 punto
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Questo è forse il risultato più basso che ha fatto in anni recenti questa moneta. C'è da dire che era anche la più bruttina di cui ho ricordo, scalotettata NGC AU55 (quindi diciamo intorno allo SPL), per completezza: Italien-1901R--949998 Come conservazione se la gioca con quella che apparve nell'asta di Nomisma-Artemide di maggio 2006 lotto 1088 descritta come "diversi colpetti al bordo e minimi graffietti al D" / SPL che aveva fatto 33000 + diritti. Se una bella bella coi fondi speculari arriva a 20K potrei batterla anche io1 punto
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Complimenti anche per le immagini. riesci incredibilmente a dare profondità alla moneta .1 punto
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Stack's Bowers Galleries (& Ponterio) > August 2023 Global Showcase Auction Auction date: 14 August 2023 Lot number: 50156 Price realized: 13,000 USD (Approx. 11,924 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: CONSTANTINE II AS CAESAR, A.D. 316-337. AV Solidus (4.37 gms), Antioch Mint, A.D. 324. NGC AU, Strike: 5/5 Surface: 3/5. RIC-44; Depeyrot-39/6. Obverse: Laureate, draped, and cuirassed bust left, holding globus and raising hand; Reverse: Constantine standing right, holding spear and globus; SMAN. Retaining excellent detail in the hair and attire of the youthful prince, this stunning specimen is undoubtedly one of the finest of the type that one can hope to encounter and stands as an EXTREMELY RARE and important opportunity. Golden-yellow throughout, with enchanting brilliance and crispness of strike. From the Dr. Michael Rogers Collection, Part III. Ex: Leu 83 (5/2002) lot # 844. Estimate: $15000 - $300001 punto
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La “ vexata quaestio” è l’ applicabilità del concetto di ripetitività o speculazione( con la nuova normativa entrante) che configura l’attività commerciale con i suoi obblighi o L alienazione “ una tantum” ( il che non significa “in una sola volta” , ma “ una sola volta” ), della eventuale collezione …in questo ultimo caso non si configura l’ipotesi dell’attività commerciale e neanche la tassazione dei risultati di vendita1 punto
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Sono assolutamente daccordo, alle volte quando piace...piace 😃 Tra le altre cose ora che la riguardo è anche centrata benissimo e pure le legende sono leggibili 😊1 punto
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Sul sito di vendita sembra che sia costretto a vendere l’intera cassetta del nonno.1 punto
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Grazie @Rufilius ! Come detto, ho chiuso un occhio per la conservazione non eccelsa, ma credo davvero che questa moneta meriti di essere messa in collezione.1 punto
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La tipologia esisteva per i Severi non solo a Prusias ad Hypium, come ricordato dal RPC, ma anche a Nicea di Bitinia (rarissimo) e a Tavium in Galatia. La parola KYΡΙΟΣ (Signore) appare molto raramente sulle monete, è piuttosto del dominio del sacro, e la legenda IC EWNA TOYC KYPIOYΣ ΠΡΟΥΣΙΕΩΝ è un augurio della città ai reggenti, oggetti di pubblica venerazione. È chiaramente un messaggio solenne di propaganda dinastica che si ritrova nello stesso periodo a Nikopolis ad Istrum, Philippopolis e Pautalia. Ma la moneta di Prusias da sola non consente l’identificazione con certezza del terzo personaggio maschile a destra (« Homonoia » è la descrizione ovviamente falsa errata da Von Aulock e ripresa da wildwinds) https://www.acsearch.info/search.html?id=7029578 A proposito del bronzo di Tavium, la casa d’asta Leu fornisce mi sembra un argomento molto convincente che il terzo personaggio possa essere Geta. In effetti il conio di dritto con il ritratto di Julia Domna si ritrova abbinato a un rovescio datato con precisione: « ET CHI » = 197/198 d.C. https://www.acsearch.info/search.html?id=5992429 198 d.C, proprio l’anno in cui Geta diventa Cesare e Caracalla Augusto. È una moneta celebrativa dell’ascesa di Geta come Cesare, e dell’elevazione di Caracalla al rango di Augusto, i due augusti Settimio e Caracalla raffigurati con attrezzi militari nel gesto della dextrarum iunctio, e il giovane Cesare Geta togato nell’atto di sacrificare su un altare. Se l’iconografia originaria è stata riprodotta identica da Gallieno e Valeriano a Nicea, anche se la legenda è sparita, non doveva essere cambiato il significato commemorativo della scena. Probabilmente siamo nell’anno 256 e il personaggio togato è il nuovo Cesare Valeriano II.1 punto
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Bello davvero, i ritratti di Adriano poi sono sempre molto "fascinosi" 😄 Bello anche il rovescio comunque.1 punto
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Che io sappia, qualora riuscissi a venderle con un plusvalore, tale plusvalore non sarebbe tassato. Sempre che tu non venda monete da investimento. Non ci sono limiti quantitativi. Poi quanto chiedi e molto generico - ‘per non avere problemi’ di che tipo? Hai qualche paura / preoccupazione specifica?1 punto
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Quella sulla sinistra che imita uno zecchino o un suo multiplo di Alvise Mocenigo è sicuramente falsa. Quella sulla destra potrebbe essere un histamenon bizantino, ma dovresti postare anche la foto dell'altro lato e scrivere il peso e il diametro. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ecco le immagini dei due oboli insieme: Per la qualità rimando sempre al post precedente (numero #129).1 punto
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Buona Salute a tutti! Immagino ancora le medaglie in oro e argento interrate prima della costruzione. Non le vedremo mai ma ci camminiamo sopra. Poi, quando tutto (chiesa compresa🥺) scomparirà magari torneranno alla luce come una capsula del tempo.1 punto
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Grazie Tiziano per il prezioso feedback!! E' vero, anche in Spagna la pubblicazione sta riscuotendo un ottimo successo. Vista la tematica trattata era prevedibile un interesse non solo da parte della platea strettamente milanese. Certo, da loro il "nostro" Carlo V Imperatore era Carlo I Re, ma questo è un altro discorso Inserisco di seguito il collegamento alla video-recensione realizzata da Adolfo Ruiz Calleja, direttore di Blog Numismatico.1 punto
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Sì Andrea. Anche. La differenza è che veniva preparato un conio apposito. Per cui c'era sicuramente una parte di coniazione ufficiale. Altrimenti avrebbero continuato a coniare in oro utilizzando i coni dell'argento. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Carissimi amici, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi l'ultimissimo acquisto della mia collezione. Si tratta, come da titolo, di un centesimo di Napoleone Re d'Italia coniato nel 1809 dalla zecca di Bologna. Direttamente proveniente dall'asta Ranieri ancora in corso, la moneta in questione è giudicata FDC e, personalmente, mi trovo pienamente d'accordo con il giudizio espresso dalla casa d'aste. Pur essendo una moneta coniata in milioni di esemplari, devo dire che negli ultimi anni non mi era mai capitato di vedere un esemplare di questo livello. È veramente uno spettacolo per gli occhi e mi auguro vivamente che possa piacere anche a voi.1 punto
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Annuncio la imminente uscita di : La circolazione monetaria nel territorio di San Pietro Infine - Una guida introduttiva Davide Fabrizi, Beniamino Russo L’opera, nata nel corso delle commemorazioni per la battaglia avvenuta a San Pietro Infine durante la Seconda Guerra Mondiale, si pone l’obiettivo di illustrare ai giovani ed ai neofiti la storia della circolazione monetaria che ha riguardato il centro attraverso i secoli, dai Sanniti fino all’Unità d’Italia. Il libro ha quindi un carattere prettamente divulgativo, illustrando con immagini e brevi descrizioni, i tipi principali delle monete che sono circolate nelle aree limitrofe. pagine a colori, formato foglio 18x261 punto
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Secondo me una volta si riusciva a mascherare maggiormente la reale quantità di 5 lire 1901 in circolazione, complice forse anche un mercato senza Internet e quindi meno dinamico di quello attuale. Ora, invece, si gioca a carte scoperte e quando vedi la bellezza di 5 esemplari esitati in asta a poche settimane l’uno dall’altro qualche domanda inizi a fartela.1 punto
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Per Caligola invece sono rari pure i suberati , la situazione è più complicata, avevo pensato ad una dracma in argento di Cappadocia perché sotto Caligola erano tra l altro in lingua Latina e con medesimo diametro e peso dei denari ufficiali di Roma,mostro un esempio: Ciao Cremuzio , il punto è che ho già un asse, pure bellino, e volevo affiancare un argento.. da li nasce il mio dubbio..1 punto
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Ciao, pienamente d'accordo con te che non può esserci una datazione certa 🙂. La mia considerazione deriva solo da un accostamento agli eventi storici e personali che caratterizzarono gli ultimi 4 anni del suo regno. Se quasi tutte le monete di questa tipologia coniate a Roma vengono datate in questo periodo un motivo deve esserci. Quale sia sinceramente e difficile stabilirlo 🙂. Attendiamo ulteriori interventi. ANTONIO1 punto
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Ciao, grazie per il commento, il valore economico tutto sommato è poco importante, anche valesse 10€ che te ne fai? Mi interessa di più il valore numismatico, nel senso di sapere se quel tipo di errore c'è sul serio o meno, infatti farò nuove foto per vedere meglio, sono già rimasto fregato da una 20 lire anche se poi mi sono rifatto con una 200 lire senza firma hahahahahahahah poi sinceramente anche fosse appurato che l'errore c'è davvero non saprei nemmeno quanto potrebbe valere o che rarità possa essere, magari nulla...intanto il piacere della ricerca e di capire. Saluti.1 punto
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Sì, @Poemenius ha identificato correttamente la zecca. La classificazione è Paolucci-Zub 724 e RIC IX, 32a. Una precisazione. La figura seduta è Roma elmata. L'emissione con Costantinopoli ha la figura turrita e la testa volta a destra (Paolucci-Zub 726 e RIC IX, 33a). Arka Diligite iustitiam1 punto
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Gettone di povertà di una parrocchia dei Paesi Bassi Token MPO n. 4635 D/ 1755 tra due contromarche R/ Croce Bronzo: 5,9 g, 21 mm1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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