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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/23 in Risposte

  1. @lord_orione Vittorio Emanuele III è forse l'unica raccolta Italica che con grandi risorse economiche (oltre che pazienza) si può completare in FDC, visto che come ha mostrato il mercato anche gli esemplari più rari in FDC alla fine saltano fuori. Per quanto riguarda le colonie, negli ultimi decenni sono andate disperse collezioni in cui sono saltate fuori gemme di rara bellezza, soprattutto per la Somalia... difficile che pezzi del genere rimangano a lungo negli stock dei commercianti. Ugualmente, anche con risorse infinite a volte possono passare decenni per rivedere un pezzo di eguale bellezza Secondo me puoi iniziare con la raccolta tipologica, prediligendo le alte conservazioni Ti condivido la mia Rupia del 1915, ex Nomisma 40 (collezione Vitalini), decisamente molto migliore di quella in MS63 della collezione recentemente dispersa da Nomisma Aste Il 1915 è forse (oltre ovviamente a 1920 e 1921) il millesimo più difficile da trovare FDC (come peraltro riportato nel catalogo della citata collezione da Assab all'AFIS)
    5 punti
  2. La mia Rupia del 1915 non è proprio FDC, ma ha un patina "a bersaglio" intrigante: Mentre la Rupia del 1919, presenta una superficie "effetto ghiaccio" (migliore dal vivo):
    4 punti
  3. basterebbe pre registrarsi online e passare un qr code all'ingresso, quindi senza code
    3 punti
  4. Eh si...le rupie sono sempre un gran bel vedere! Partecipo volentieri...
    3 punti
  5. E per concludere una 58 aquile rovesciate. Un saluto a tutti. Raffaele.
    3 punti
  6. ...se vogliamo c'è anche questa brutta 34,anche se qui oltre alla punteggiatura manca altro.
    3 punti
  7. ...punteggiatura assente al rovescio anche per il 1835.
    3 punti
  8. Ogni volta che rivedo gli espositori del Medagliere, l'emozione è sempre più alta. Questa volta con il mio Iphon, sono riuscito a immortalare a pochi centimetri dal vetro, che proteggono quando di piu bello dellarte incisoria della monetazione Siciliana. Condividere queste foto in questa sezione, a beneficio dei tanti appassionat. Un consiglio.......Visitate il medagliere e non ve n'è pentirete. Certamente quel che è esposto è solo una piccola parte. Purtroppo non c'è un catalogo sulle zecche Siciliane. La prima foto, Il tetradramma firmato da KIMON...........Superbo A seguire il tetradramma di Katana firmato da XOIRION
    2 punti
  9. Il 5 lire 1831 Torino croce stretta in FDC credo non basterà una vita per vederlo passare... su questa (come su altre) bisogna sapersi accontentare... Tra le aste cito anche quella dove ho trovato la mia, Stack's di Gennaio 2022, dove era stata raggruppata con altre 5 monete di Carlo Alberto (tutte rarette anche se tutte in bassa conservazione) https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-UTO67/italy-sardinia-sextet-of-silver-issues-6-pieces-1831-36-carlo-alberto-grade-range-fine-to-very-fine Tra gli scudi "ufficiali" di Carlo Alberto, oltre al 1838 Torino quella super rara c'è anche il 1831 Genova croce larga e F. sul collo Vi posto il mio 1831 Torino croce stretta, preso da Stack's in USA, secondo me non male viste quelle passate recentemente
    2 punti
  10. Vedo il tuo tallero e aggiungo un quarto...😁
    2 punti
  11. Rilancio col Tallero per l'Eritrea... quando lo presi da Ranieri (Asta 3) ero quasi pentito per quanto l'avevo pagato, però bello così non l'avevo mai visto. Visti i realizzi recenti di questa moneta direi che non ho fatto male
    2 punti
  12. Per il momento pensavo di stare al tuo consiglio di iniziare un piccola collezione parallela di banconote con oltre un secolo di vita..queste soddisfano pienamente i parametri!😄
    2 punti
  13. 2 punti
  14. Nuove monete da ciotola, 10 euro totali per 15 monete. 7 d'argento ,poi 1 lira vaticano 1930, 20 cent 1920 non comune ,100 lire san marino con cane e gatto, medaglia tiro a segno ,poi le altre jugoslavia e colombia.
    2 punti
  15. senti... uno ti chiede senza per piacere ne' grazie de facto una "perizia" on line perché non ha strumenti per sapere come sia possibile valutare una moneta antica e/o perché non vuol perdere soldi / tempo e vuole monetizzare; almeno l'accortezza di fornire tutti gli strumenti per operare la perizia stessa (visto che la moneta se fosse vera qualche soldino potrebbe valerlo) se non per fornire un prodotto con "onestà" ad un possibile compratore, almeno per fare una richiesta in linea col mercato per massimizzare la resa direi che non solo sarebbe cosa furba ma anche opportunisticamente valida, no?
    2 punti
  16. Austria,Vienna,1900/45-50 (due puntini centro scudo sfalsati). Saluti
    2 punti
  17. Unico acquisto di oggi ad un euro, un'ulteriore acquisto non a un euro sarà posta in un altra sezione. Comunissima ma non l'avevo ancora, dieci milioni di esemplari per la comune circolazione per questa commemorativa del centenario della torre Eiffel.
    2 punti
  18. Direi Vienna (mi sembra di vedere il punto nello scudo) e come periodo secondo me siamo tra fine Ottocento e gli anni trenta. Penso possa essere uno degli ultimi di Vienna prima del passaggio dei conii all' Italia nel 1935 visto l' aspetto molto simile al tallero di Roma del "I tipo".
    2 punti
  19. Ciao a tutti, questo non è un post di un universo parallelo, qui voglio solo raccontare la storia di una moneta che ha avuto una vita molto breve, ma che fu per un molto più lungo periodo un simbolo di unità ed - appunto - identificazione di una regione: il Tirolo. Il periodo storico è l'insurrezione tirolese dei primi dell'800, scaturita dal fatto che, in seguito al Trattato di Pressburg del 1805 (tra l'impero austriaco sotto Francesco I e l'impero francese sotto Napoleone Bonaparte) il Tirolo fu annesso alla Baviera. Dal 9 aprile 1809, la popolazione fedele all'imperatore Francesco II d'Austria si sollevò e fu il locandiere Andreas Hofer a guidare la rivolta. L'11 del mese stesso, le sue truppe sconfiggono i bavaresi a Vipiteno e occupano Innsbruck, ma vittoria di Napoleone sugli austriaci dell'arciduca Karl permette ai bavaresi di riconquistare la città. Neanche il tempo di ritirare le truppe napoleoniche, che scoppia una nuova rivolta. Il 25 e 29 maggio, le truppe di Hofer sconfiggono nuovamente i bavaresi a Bergisel ed il 30 si riprendono Innsbruck. La vittoria napoleonica (favorita dall'invio di ben 40.000 uomini) nella battaglia di Wagram del 6 luglio rese vani i successi precedenti. Piegato l'esercito austriaco, vennero eliminate anche tutte le ultime sacche di resistenza. La rivolta fu così definitivamente stroncata e Hofer fu deportato a Mantova e lì fucilato dai francesi a nel 1810. Adesso qualcuno magari si chiede che cosa c'entra tutta questa storia con le monete? Ebbene, nonostante il periodo breve ed assai travagliato, i "ribelli" trovarono appropriato coniare una loro valuta per un periodo brevissimo (tra il 15 agosto e il 14 ottobre 1809), battuta nella zecca di Hall, cioè una moneta da uno e da 20 Kreuzer: tra tutti i guai di una guerra ma non avevano altro a cui pensare?!? qui la mia con la montatura, che aggiungo alla collezione di numisaltra. Qui ribadisco il concetto di unione che esprime il denaro (sempre che non venga imposto), come anche oggi il nostro Euro non è solo un biglietto da visita della comunità europea, ma anche il risultato di un patto di pace stretto tra nazioni che fino a quasi 100 anni fa si bastonavano a vicenda. Il mito di Hofer si cementò nella tradizione, ancora oggi viene ricordato come un eroe, caduto per la libertà. Per l'archivio: 20 Kreuzer / 1809 / Zecca di Hall / Ag. 585 ‰ / Ø 27 mm / 6,65 g. Per saperne di più: La guerra: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Wagram L'uomo: https://it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer La moneta: https://en.wikipedia.org/wiki/Andreas_Hofer_Kreuzer Servus, Njk ============================= Una leggenda sull'esecuzione di Hofer: Quando Andreas Hofer si trovò di fronte ai granatieri francesi che dovevano giustiziarlo sui bastioni di Mantova, diede al comandante delle truppe l'ultima moneta che ancora possedeva: un Haller da venti kreuzer, dicendo che la moneta gli ricordava la sua amata patria. Poi Hofer gridò: "Fate fuoco!"
    2 punti
  20. Buonasera a tutti, sono Simone. Il nostro Circolo "Amico del Collezionista" di Civate ha organizzato il convegno Filatelico-Numismatico ANTIQUA, che si terrà dal 15 al 16 Dicembre dalle 9 alle 18 A Garlate (Lecco) presso il Museo della Seta Abegg. Condivido con voi tutte le info di questo evento: Ci sarà la presenza di tanti espositori di Monete, Francobolli e Cartoline. si annovera la presenza di Numismatica Felsinea ( @simonesrt ), espositori che concorrono a comporre la cornice dello storico mercatino del cordusio a Milano, un grande collezionista privato di monete del regno d'Italia e professionisti della filatelia e di cartoline.
    1 punto
  21. Segnalo la serie dell’esemplare bianco scodellato a nome di Marino Morosini, Ranieri Zeno, Lorenzo Tiepolo, Jacopo Contarini, Giovanni Dandolo e Pietro Gradenigo, alla prossima Asta 14 Numismatica Picena del 13 dicembre p.v. Saluti.
    1 punto
  22. Non mi esprimo, potrei finire bannato.
    1 punto
  23. Complimenti alle due new entry Andrea Costantini e Matteo De Ascentiis.
    1 punto
  24. guarda, proprio ieri ho fatto "gli auguri" a queste banconote, che proprio a novembre '23 erano arrivate all'apice: 500.000 / 1.000.000 / 2.000.000 / 100.000.000 / 1.000.000.000 la maggior parte la trovo graficamente attraente e - in base alla conservazione - si trovano veramente molte a 50 Cent. E poi, diciamocelo, le cifre a 6 zeri sono uno sballo! Njk
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Ciao, a beneficio numismatico della discussione e di quanti sono interessati a questo la moneta non è sicuramente autentica ma si tratta di una riproduzione, visto il bordo e l'aspetto generale della stessa, ottenuta per fusione. Lo confermano anche i diversi esemplari identici trovati sui vari siti di falsi con stessi conii di dritto e rovescio. Posto un esemplare con foto più nitida (🙂) rispetto alle altre trovate ma dove si vede comunque che si tratta di una copia fatta con le stesse matrici. ANTONIO
    1 punto
  27. Da Orcomeno di Beozia, un piccolo esemplare " rare " di tritartemorion con al diritto 3 chicchi ed al rovescio ruota con 4 raggi . Sarà il 17 Dicembre in vendtia Nomos-obolos 30 al m. 244 .
    1 punto
  28. Io oggi ho fatto un rapido giretto al mercatino domenicale ma di monete non ho trovato niente, mi sono accontentato di queste tre belle banconote ad 1€ l'una 2 corone austroungariche del 1917
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  29. Condivido il "tutto". Anche in questa occasione ho apprezzato la competenza e la passione (con la P maiuscola) che Ti accompagna e sempre traspare . Contraccambio la buona domenica. SANTI
    1 punto
  30. Resti di un grande edificio romano – di culto? – collegato alla presenza di una fonte trovati ora in Francia. Monete e ceramiche Un sito religioso romano, risalente probabilmente alla fine dell’Impero è stato portato alla luce in Francia, dopo scavi archeologici preventivi che si sono svolti, durante queste settimane, a Chamboret, un comune francese di 781 abitanti situato nel dipartimento dell’Alta Vienne nella regione della Nuova Aquitania. L’intervento, che è durato due mesi a causa dell’importanza del ritrovamento e dell’area da esplorare, si è svolto nel più stretto riserbo – rispetto a quanto via via emergeva – e ha implicato il blocco temporaneo dei lavori di raddoppio delle corsie della strada nazionale 147 tra Limoges e Bellac. Gli scavi sono stati svolti dagli archeologi dell’Istituto nazionale per la ricerca archeologica preventiva (Inrap). Nell’area sono state trovate monete romane, probabilmente legate alle offerte da parte dei fedeli. Il luogo si è rilevato di particolare interesse poiché qui avrebbe potuto sorgere un santuario collegato a una fonte lustrale, tipico del mondo etrusco-romano, modello che fu ben accolto dal substrato dell’animismo celtico. Tutti i materiali sono in fase di studio. In questi giorni la verifica archeologica prosegue nell’area della fonte. Gli archeologi tracceranno il primo quadro nelle prossime ore. Ma già si può anticipare che l’edificio era possente. Il sito, inizialmente, era contrassegnato dalla presenza di una stalla – realizzata secondo i criteri dell’allevamento che caratterizzava il mondo romano – e di una fattoria. ” A metà del IV secolo, tutto questo edificio fu raso al suolo per edificare qualcosa di più monumentale, con enormi blocchi e un muro a secco largo quasi 2,50 m e che serviva a decorare un’antica sorgente, che esiste ancora e che è attualmente in fase di scavo” , spiega a France 3 Frédéric Devevey, archeologo e responsabile scientifico dell’Inrap. Cosa conterrà questo spazio di sorgente? La mente corre ai recenti ritrovamenti di splendide statue offertoriali etrusco romane, nella vasca del santuario di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, un luogo in cui, grazie alla presenza di acqua termale calda, si curava il corpo, all’interno di un’area più vasta contrassegnata dalla presenza di luoghi di culto. Secondo l’archeologo, il sito francese è “datato per il momento alla fine dell’antichità, cosa già molto rara nel Limosino. Nella regione sappiamo dell’occupazione romana, ma abbiamo pochissime informazioni sull’inizio del cristianesimo.” Alcuni indizi sono stati rinvenuti nella fonte adiacente, come precisa l’archeologa Amélie Belleli: “Abbiamo rinvenuto in particolare un piccolo oggetto di terracotta un’ “antefissa” che doveva servire come decorazione di un muro (a livello, probabilmente di un tetto ndr.). Rappresenta un volto, forse una divinità non identificata per il momento. Abbiamo trovato anche diverse monete databili praticamente entro cinque anni. Stimiamo di essere negli anni 330-340 d.C., quindi siamo in piena fase di cristianizzazione del mondo romano. https://stilearte.it/resti-di-un-grande-edificio-romano-di-culto-collegato-alla-presenza-di-una-fonte-trovati-in-questi-giorni-in-francia-monete-e-ceramiche/ Découverte d'un site "pour le moment daté de la fin de l'Antiquité, ce qui est déjà très rare pour le Limousin" Pendant deux mois, les travaux du doublement des voies de la nationale 147 entre Limoges et Bellac étaient suspendus sur le secteur de Chamborêt. En cause : la découverte d'un site archéologique, datant de la fin de l'Antiquité. Les fouilles sont désormais terminées et les archéologues évoquent la piste d'un site religieux païen. Un site exceptionnel, datant de la fin de l'Antiquité, a été découvert vers Chamborêt, entre Bellac et Limoges, par des archéologues de l'Institut national de recherches archéologiques préventives (Inrap). Il est situé à l'endroit où les futures voies de la nationale 147 vont être construites. Les travaux ont ainsi été suspendus pendant deux mois, le temps de mener à bien les fouilles. Une structure monumentale qui interroge D’abord agropastorale selon les archéologues, qui ont mis au jour "une étable typique de la période romaine, ainsi qu'une ferme", la fonction de cette exploitation aurait ensuite évolué. "Au milieu du IVᵉ siècle, tout ce bâtiment est rasé pour mettre en place quelque chose de plus monumental, avec d'énormes blocs et un mur en pierre sèche qui fait presque 2,50 m de large et qui était là pour agrémenter une source antique, qui existe encore et que l'on fouille actuellement", explique Frédéric Devevey, archéologue et responsable scientifique à l'Inrap. Huit semaines de fouilles archéologiques ont été nécessaires pour découvrir un site exceptionnel datant de la fin de l'Antiquité, à Bellac. • © Nassuf Djailani Selon l'archéologue, le site est "pour le moment daté de la fin de l'Antiquité, ce qui est déjà très rare pour le Limousin. Dans la région, on connaît l'occupation romaine, mais on a très peu d'informations sur le début de la chrétienté." « En plein dans la phase de christianisation du monde romain » Les vestiges de cette structure monumentale étaient-ils liés à un culte ? C'est la question que se posent les chercheurs. Quelques indices ont été trouvés dans une source adjacente, comme le détaille Amélie Belleli, archéologue : "On a notamment trouvé un petit objet en terre cuite qu'on appelle un "antéfixe" et qui devait servir de décoration sur un mur. Il représente un visage, peut-être une divinité non identifiée pour l'instant. On a également trouvé plusieurs monnaies que l'on peut pratiquement dater à cinq ans près. On estime qu'on se situe dans les années 330-340 de notre ère, donc on est en plein dans la phase de christianisation du monde romain." Un "antéfixe", qui devait servir de décoration sur un mur, a notamment été découvert lors des fouilles archéologiques dans le secteur de Chamboret. Il représente certainement un visage d'une divinité selon les archéologues. • © France 3 Limousin Pour Frédéric Devevey, "ce serait très intéressant de savoir si cet aménagement assez énorme a un aspect religieux. Dans ce cas-là, cela signifierait que les aspects païens subsistaient un peu, mais là, on reste dans l’hypothèse. Pour le moment, il faut attendre le résultat des études." Un long travail d’analyse attend en effet les archéologues, à partir des données collectées au cours de ce chantier, désormais terminé.
    1 punto
  31. Solo 15 minuti di successo?? Con quei soli elementi visibili avrà almeno 15 settimane di successo! Giusto il tempo di poter visualizzare tutte le monete dell'intera Numista dalla scoperta dell'America sino alla scoperta del buco nero!
    1 punto
  32. Buongiorno e buona domenica. @Releo Sicuramente qualcosa di voluto, già nello studio sulle piastre del Pin, l'autore scrive che le righe verticali stanno ad indicare il colore rosso. In araldica il rosso ha un significato preciso. "ROSSO:si rappresenta con linee verticali e, richiamandosi al sangue versato in battaglia, rappresenta il valore, l audacia, la nobiltà ed il dominio." https://www.portalearaldica.it/portalearaldica2.asp?idm=40 Secondo me è un difetto del tondello ab origine che nulla toglie alla bellezza della tua piastra. Un saluto a tutti. Raffaele.
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  33. Images of the robe analysis: A conservator looking at the construction details and for botanical remains in the fur. (top) Detail of the robe stitching. (middle) Skin side of the robe showing ochre. (bottom) (Photos: Royal BC Museum) In 2001, the remains of Kwäday Dän Ts'ìnchi were given back to the Champagne and Aishihik First Nations. He was then cremated in a closed ceremony and returned to the glacier where he was found. Nevertheless, scientific analyses continued be carried out on Kwäday Dän Ts'ìnchi. One of these studies managed to identify the types of food Kwäday Dän Ts'ìnchi consumed prior to his death. Analysis of Kwäday Dän Ts'ìnchi’s digestive tract showed that he had consumed shellfish and ‘beach asparagus’. Based on these pieces of evidence, it has been suggested that his last trip had started somewhere near saltwater. Analysis of Kwäday Dän Ts'ìnchi’s body, specifically his bones, muscle, skin and hair, also helped archaeologists understand his dietary habits. Scientific study of the first three suggests that Kwäday Dän Ts'ìnchi ate shellfish and / or salmon for most of his life, whilst analysis of his hair shows that he had been eating lots of meat a month or two prior to his death. Therefore, it has been proposed that Kwäday Dän Ts'ìnchi had been raised on the coast, spent the last month or two of his life in the interior, and his last days on the coast, prior to undertaking his final journey. Traditional weir used for trapping sockeye at Klukshu, 2003. (Photo: A.P. Mackie) Looking to Traditional Tales While scientific studies of Kwäday Dän Ts'ìnchi have provided many details about him (DNA analysis has even allowed scientists to trace 17 of his living relatives), there are many more questions that have been left unanswered. One of these is the purpose and destination of the journey he was undertaking. It has been suggested that a clue may be found in the traditional tales of the Chilkat, the Yakutat Tlingit and the southern Tutchone. According to these stories, there were once villages that existed on the Tatshenshi River, and that it was to one of these that Kwäday Dän Ts'ìnchi was traveling to. Map made by Chilkat trading chief Kohklux in 1852, which shows his Klukwan home, as well as the villages on the Tatshenshini River. The approximate location of the Kwäday Dän Ts'ìnchi discovery site has been added. (Champagne & Aishihik First Nations) Top image: Kwäday Dän Ts'ìnchi’s spruce hat, copper bead, and knife and a sketch drawn by late 19th century traveler of Shäwshe (Neskataheen/Dalton Post) Chief Ick Ars wearing a robe and hat similar to those found with the remains https://www.ancient-origins.net/history/long-ago-person-tracking-canadian-ice-man-006580
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  34. Almeno un miglione de euri...
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  35. ti consiglierei di guardare le provinciali di Antonino Pio -con Athena ..... forse Dium Macedonia -
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  36. DE GREGE EPICURI Moneta prodotta in Sardegna dopo l'occupazione romana, quasi sempre riconiata su moneta punica. Per questo probabilmente il rovescio sembra pasticciato.
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  37. Segnalo questo testo che sarà esitato alla prossima asta Rauch: Bortoli, Giuseppe: Caso di Monete imprestate Dialogo. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=7431&lot=997
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  38. lo so... ti fa male vedere queste cose e purtroppo non so come alleviarti il dolore. Per quanto riguarda le direi che mi sembra più appriopriato usare il termine "trasformazioni", in quanto l'oggetto numismatico diventa gioielleria. In area italica è frequente veder papali con l'appiccagnolo, segno che il sentimento religioso è forte. Al nord le monete montate e/o traforate sono comuni (molto particolarmente in Austria e Germania) e - a parte i Madonnentaler - sono più di stampo patriottico. Molte splile le ho mostrate in varie discussioni, l'ultima ieri in piazzetta "il 20 kreuzer di Hofer". Io dico che se volevano "far del male" alla moneta, la fondevano e basta, queste venivano invece accuratamente lavorate per farle diventare dei monili. Ecco, io non porterei addosso una cosa che non apprezzo, I talleri del braccialetto direi sono stati segati in due e poi traforati: con il peso si potrebbe confermare la mia ipotesi 28g * 2 - quel_che_han_tagliatovia + gli_agganci = circa 50g Servus Njk ============== PS: @Orso Maria se cerchi un po' nel forum, di "cose" simili ne ho postate alquante
    1 punto
  39. Ciao @giantieppo95 Una moneta di Arcadio o Onorio dalla tipologia VIRTVS EXERCITI, Costantinopoli. https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-58530.htm
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  40. Buonasera a tutti, oggi pomeriggio ho avuto un po' di tempo libero. Ne ho approfittato per mettere un po' di ordine tra le foto delle mie monete. Non ricordo se vi ho mostrato questi due ramini di Ferdinando I. Sono in condizioni per me tranquillamente collezionabili. Poi il primo, quello marziano, mi è stato regalato da @motoreavapore il secondo suggerito da @gennydbmoney, li ho messi insieme per uno scatto e non è male questo quadretto. FERDINANDO I 5 Tornesi 1819 Magliocca 456 Magliocca 456a Saluti Alberto
    1 punto
  41. Buongiorno a tutti,un grano bislungo particolare,busto maturo al dritto e croce di Gerusalemme piccola al rovescio,ribattuto su tornese di Filippo Il...
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  42. Come le banche e le finanziarie....ma poi lo faranno sempre in modo così ligio ? La mia è una semplice domanda non una domanda retorica....
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  43. 5000 è il limite di reddito per cui non si viene tassati , quindi fa da spartiacque ….. ma non significa che puoi avere uno stipendio e vendere anche 5000€ all’anno di monete senza dichiararle …
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  44. Completare Vittorio Emanuele III in FDC è fattibile con pazienza e tempo? 😳 Mah…forse con qualche milione di euro, aggiungerei, ci si può magari andare vicino, in quanto anche così ci sono monete uniche (come ad esempio il 10 lire oro 1910) oppure R5 e sconosciute in FDC… mi sarò perso qualche pezzo. Ma forse è meglio evitare di fornire informazioni palesemente campate in aria, soprattutto per i novizi, perché chi ha un minimo, ma veramente un minimo, di nozioni lo capisce da solo che è una cosa assolutamente impossibile da realizzare, e con qualsiasi capitale a disposizione.
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  45. Ecco un esemplare di grano presente nella mia raccolta, ribattuto su tornese di Filippo II. Lo stile è un po' peculiare, diciamo così.
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  46. I talleri coniati a Firenze per Pisa nel 1608 sono estremamente rari. Hanno la caratteristica di avere quasi tutti una parte della data mancante. Con certezza ne ho potuti catalogare 4 più uno senza foto pubblicato da Galeotti, Le monete del granducato di toscana. L'esemplare pubblicato da Galeotti porta nella legenda al rovescio la versione MEMORIAM. L'altro 1608 con questa legenda è il mio. Non dovrebbe trattarsi dello stesso esemplare perché altri particolari della legenda sono leggermente diversi (MAG:ETR invece di MAG⋮ETR), per quanto non si possano escludere errori da parte di Galeotti. In generale metto in catalogo solamente esemplari con foto che permettono di riconoscere gli esemplari. Quindi 5 esemplari (diciamo sicuri), di cui 3 con legenda del rovescio in MEMORIAM e 2 (tra cui quello del Galeotti) con legenda in MEMORIA. Questo è l'esemplare della mia collezione, il mio pezzo preferito, a mio modesto parere quasi fior di conio. (legenda in MEMORIA) si noti il bordo tagliente
    1 punto
  47. Seguendo però i suggerimenti della discussione stavo provando a classificare un po’ di esemplari, iniziando dal mio, aggiungendone qualcuno trovato su ACSearch ed inserendo il “gruzzolo” mostrato da @giancarlone in un’altra discussione precedente sempre incentrata sui denari milanesi degli “Enrici”... ne sta uscendo una tabella excel... fatta così: Avresti voglia di partecipare? C’è qualcuno a cui farebbe piacere unirsi per vedere se troviamo qualche elemento che permetta di individuare una “seriazione” in questa tipologia monetale? Sarebbe bello partecipasse anche qualche esperto, per avere buone dritte... io sono davvero un pivellino!😅 Lancio la palla a voi🤗
    1 punto
  48. Buon rientro ai vacanzieri e buona visione. Gionnysicily.
    1 punto
  49. assolutamente vero😅 non mi risultano - per la Sicilia - altri 'corpora' di studiosi italiani dedicati ad una zecca, mentre - per fortuna - ne abbiamo molti di studiosi stranieri (Naxos, Gela, Kamarina, Akragas, varie opere per le differenti fasi della monetazione di Siracusa etc.)
    1 punto
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