Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/01/23 in Risposte
-
Con bonarietà ed affetto Prima di postare una fotografia per un riconoscimento, vivaDio controlla le seguenti cose: vedi qualcosa dalla tua foto? No, non barare, dalla foto che hai appena scattato, non dalla moneta. Quella noi non ce l'abbiamo in man o come te. No? Ecco... La luce sarà sbagliata. Rifalla, ca@@o! Cosa dovremmo vedere in un pezzo di carbone fotografato al buio di una notte senza luna in una stanza senza finestre? Non abbiamo mica la vista di Superman! E neppure gli occhiali a raggi x delle pubblicità anni '80. la tua foto è mossa? Non siamo Mandrake. blocca il tuo telefonino da 1400 euro e rifalla, ca@@o! I nostri occhi non hanno uno stabilizatore incorporato. la tua foto non è a fuoco? sii più preciso e rifalla, ca@@o! che devo venire a tenerti fermo il telefonino di cui sopra? la moneta nella tua foto appare più piccola di un seme di senapa? e rifalla, ca@@o! Hai pure la funzionalità "macro". Fa schifo, ma c'è. Cosa dovremmo riuscire a vedere da un'immagine che è il 2% del tuo fotogramma? il granellino di senapa va giusto bene per le parabole evangeliche, non per identificare e valutare una moneta! Amen, Alleluja5 punti
-
Tornando all'Armenia, un denario in bronzo, limes denarius, mm. 17-18 gr 2,31... quello ufficiale è RSC 6 , RIC III 501.3 punti
-
Ciao a tutti. E si, sarebbe uno strano Paese la nostra amata Italia perché non si puniscono i ladri di appartamenti ( magari con la pena di morte o con una fucilata o revolverata) quando vengono a farci visita. Le leggi in materia sono blande,inefficaci...ma ci siamo mai chiesti il perché? Siamo circondati da ladri ed imbroglioni in giacca e cravatta, ladri di stato, ladri istituzionali, evasori fiscali per professione, ( non parlo ovviamente di quelli che per necessità le tasse non possono pagarle, tanti purtroppo in questi ultimi anni) truffatori legalizzati....aggiungetene voi qualche altra categoria...Si depenalizzano falsi in bilancio e peculato e si fanno leggi proprio a vantaggio di determinate categorie...... questo non è rubare? Voi come lo chiamate? Ma questo viene tollerato, quasi ammirato...Due pesi e due misure.... a morte ( ovviamente una estremizzazione questa anche se c'è qualcuno a cui piacerebbe, mah......che dire....io non sono tra quelli) o in galera a vita il topo di appartamento e lunga vita ed impunità ai ladri di futuro nostro e dei nostri figli......I ladri esistono da quando esiste l'uomo ( Anche Nostro Signore Gesù fu crocifisso insieme a due ladroni, ma nonostante questa deterrenza sono passati secoli e sono sempre tra noi) ed esisteranno sempre. Non c'è legge che tenga. Parere personale, l'unica utopistico miglioramento ( ma fattibile, spero dai nostri figli, nipoti e pronipoti, noi per adesso abbiamo miseramente fallito) sarebbe quella di creare a livello planetario una società più equa e giusta, ma la vedo dura.....nel frattempo si salvi chi può con i mezzi che si hanno a disposizione..... ANTONIO3 punti
-
Oggi al Veronafil l’Accademia Italiana di Studi Numismatici ha consegnato il Premio per la divulgazione numismatica al Centro Numismatico Valdostano, premio strameritato per quanto fatto negli anni per la divulgazione e per i giovani ! Bravissimi ! Le due delegazioni e la Targa qui sotto !3 punti
-
Ringrazio e ricambio sinceramente la stima... Ma sono tanti qui gli utenti capaci e disponibili. E' un bel luogo dove passare qualche minuto e condividere passione e conoscenze. Mario3 punti
-
Custodita dal Lago di Garda, emerge una bellissima spada dell’Età del Bronzo Dopo la spada nella roccia, ecco il nuovo episodio: la spada nel lago. Parliamo del Lago di Garda, dove nella scorsa primavera dei sub hanno ritrovato una splendida nonché antichissima arma. Secondo i primi, ma minuziosi esami, la datazione risale al periodo di raccordo tra Età del Bronzo recente ed Età del Bronzo finale (tra il 1350 a.C. ed il 700 a.C.). L’arma ha sulle spalle circa 3.200 – 3.300 anni, ma se li porta bene. È lunga ben 46 cm e sembra che all’impugnatura presentasse, nei tempi antichi, un rivestimento di materiale deperibile La lama non ha dimensioni imponenti, ma si allarga in prossimità della punta. La domanda che sorge spontanea non riguarda le sue dimensioni, ma il luogo del suo ritrovamento: perché si trovava sul fondale di un lago? La risposta è molto semplice e legata all’ambito religioso-culturale dell’epoca in questione. Era infatti fortemente in voga il concetto di “dono al lago“, o più in generale ai corsi d’acqua, anche fiumi e mari. Questo perché era una forma diffusa di sacrificio o dono agli Dei, chiaramente in ottica di un sempreverde do ut des. Il fenomeno non riguardava solo le spade e le armi, ma anche altri oggetti, spesso di valore, per sottolineare infatti l’importanza del sacrificio compiuto e nella speranza di ricevere in cambio qualcosa di ugualmente importante. Il rilievo della spada sta inoltre nella sua rarità. In Italia solo un’altra decina di esemplari dello stesso tipo sono note. Nell’area veronese, tali tipi di ritrovamento riguardavano prettamente la bassa pianura. Quella del lago, legata alla cultura sopra citata, è un unicum, almeno finora. L’antichissima arma giaceva a circa 25 metri di profondità e a 60 di distanza dalla riva del lago. Il ritrovamento è opera di tre sub della compagnia dell’associazione subacquea Gas diving di Bardolino che, coscienziosamente, hanno contattato le autorità competenti. La spada è ritornata alla luce insieme alla cultura e alla storia ad essa collegata, ed il lago sembra averla conservata per noi a lungo con questo preciso intento. https://www.storiachepassione.it/custodita-dal-lago-di-garda-emerge-una-bellissima-spada-delleta-del-bronzo/2 punti
-
Inizio io: Per il prossimo Natale ho deciso, tra l'altro, di regalarmi un libro di @antvwaIa e @Poemenius (in ordine di comparizione come autori) A. Trivero - A. Gennari, Ex Nummis Historia: Agonia e morte di un impero. http://www.classicadiana.it/libreria/content/trivero-gennari-ex-nummis-historia-agonia-e-morte-di-un-impero Alberto Trivero Rivera - Alain Gennari Ex Nummis Historia: AGONIA E MORTE DI UN IMPERO Gli ultimi anni di esistenza dell'impero romano d'Occidente raccontati attraverso le sue monete. Ed. 2013, f.to 17x24cm., pp. 224, ill. b/n. Il V secolo è il momento del grande cambiamento epocale del Mondo Occidentale. Forse il Medioevo inizia già prima, con l’imporsi del misticismo cristiano e la morte del pragmatismo classico, ma è nel V secolo che il bacino del Mediterraneo si converte in un crogiuolo di popoli, di modi di vivere e di idee dal quale nascono i diversi popoli che oggi compongono il mosaico europeo. E, ovviamente, questo cambiamento epocale si rispecchia anche nella moneta, sia intesa quale strumento di pagamento, sia quale veicolo di diffusione delle idee. Il culmine di questo processo si è dato negli anni che seguirono al sacco di Roma e che culminarono nella deposizione di Romolo Augusto. Questa intima relazione tra moneta e contesto storico è stato l’indirizzo costante seguito dai due Autori, cultori della numismatica ma anche storici appassionati, i quali più che catalogare le monete di quei 25 anni, si sono interrogati su quale fosse la loro ragione d’essere, sul perché fosse stata coniata proprio “quella” moneta e non un’altra, perché la scelta di un’iconografia, o la modifica di un particolare nel disegno di un rovescio che solo all’occhio disattento può sembrare marginale. La crisi economica strutturale che ha investito l’impero romano sin dal III secolo, e dalla quale non ne è più uscito, si riflette soprattutto sulla moneta di uso quotidiano – quella di bronzo – la cui svalutazione si traduce nella riduzione delle sue dimensioni, sino a giungere ad un nummo talmente piccolo (lenteja, lo chiamano gli spagnoli) che anche una modesta corrosione è sufficiente a renderlo illeggibile o anche a farlo scomparire. I piccoli bronzi del V secolo sino a pochi decenni fa furono poco studiati e spesso “snobbati” dal collezionismo, più affascinato dalla bellezza del ritratto di un sesterzio. Invece è proprio a queste i testimoni della quotidianità popolare che i due Autori hanno dedicato maggiore attenzione, raccogliendo una sfida molto particolare: attraverso l’analisi approfondita della moneta – ma soprattutto del nummo – raggiungere una maggiore comprensione degli eventi politici dell’epoca, come quelli connessi a Ricimero e Odoacre; e specularmente, dallo studio degli eventi, tentare di rispondere a qualcuno tra i numerosi quesiti numismatici, ancora sul tappeto, relativi alla numismatica dell’Impero d’Occidente della seconda metà del V secolo. La siliqua illustrata nella copertina, di zecca italica, ma nel nome di un imperatore d’Oriente e con un’iconografia propriamente gotica, illustra, meglio di ogni parola, il contenuto di un lavoro che è altrettanto libro di storia quanto di numismatica.2 punti
-
2 punti
-
Ferdinando II, 10 Tornesi 1840 Il più bel Tornesone della mia Collezione.2 punti
-
Ho visto anch'io Napoleon ieri l'altro, e provo a dire la mia. Avendo già letto diverse critiche negative, soprattutto riguardo la fedeltà storica, non mi aspettavo molto... e sono stato accontentato Perché il film non vuole raccontare la Storia con la maiuscola, e nemmeno mostrarne l'epica ma, più semplicemente, ripercorrere la storia d'amore tra Napoleone e Giuseppina. Perché di questo, e quasi solo di questo parla. Un approccio che può non essere condivisibile, ma in virtù del quale si comprende anche la scelta (perché di una precisa scelta di regia credo si tratti) di trascurare qualsiasi altro personaggio: di fatto in questo film non ci sono comprimari (tranne, per breve tempo, il fratello Luciano), tutte le persone che circondano i due sono spesso anonime, e sempre e comunque dimenticabili: nessuno vincerà l'Oscar come miglior attore non protagonista per questo film Si tratta di una scelta che, ripeto, può non essere condivisibile, ma rimane comunque legittima. Del resto non è certo questo il primo film che racconta l'Imperatore attraverso i suoi amori. Cito a memoria Maria Walewska, con Greta Garbo e, relativamente più recente (anni '50), Desirèe, dove Napoleone era nientemeno che Marlon Brando, non esattamente nella sua interpretazione più memorabile (ma sempre un mito ). Accuratezza storica per entrambi assai scarsa, epica più scarsa ancora, girati quasi interamente in interni, niente scene di massa o battaglie. Però lo scopo che si prefiggevano, raccontare bene, con attori bravi, una bella storia d'amore, lo hanno raggiunto, il pubblico a suo tempo li ha premiati e la critica ancora oggi li apprezza. Il problema del film di Scott, invece, è che oltre ai tanti sbagli storici, anche la storia d'amore tra Napoleone e Giuseppina è sbagliata, sono sbagliati gli intepreti, sono sbagliate le scene (quelle di sesso, inutili e, oserei dire, fastidiose), e il risultato è che non viene a crearsi quell'empatia con il pubblico che è ingrediente fondamentale per la buona riuscita di qualunque storia d'amore in qualsiasi modo raccontata, al cinema o in un libro. I due, al contrario, fanno a gara a chi è più antipatico. Vince lui, naturalmente, in fondo ha vinto tutte le battaglie, tranne l'ultima. Ed è proprio quest'ultima, Waterloo, la cosa migliore del film. Pur non raggiungendo (nemmeno sfiorando) la grandiosa potenza di quella del film omonimo di Sergej Bondarčuk degli anni '70 (ma lì Napoleone era Rod Steiger, altra generazione, e soprattutto altra classe e mestiere ) è comunque ben realizzata (se si passa sopra a uno dei più clamorosi fake del film, Napoleone che, spada in pugno, si getta nella mischia), e insieme alla prima parte, diciamo fino al colpo di stato, quando c'è ancora l'attesa per il film che potrebbe essere (e non sarà), fa sì che il mio giudizio sul film sia, se non positivo (sarebbe troppo), neanche totalmente negativo. Da zero a dieci, un cinque mi sento di poterglielo assegnare. In conclusione, ne consiglierei la visione? Beh, se, come l'amico @lorluke, siete dei fan sfegatati dell'Empereur di sicuro non potete esimervi, magari anche solo per poi criticarlo. A tutti gli altri consiglierei di investire i loro soldi nel film della Cortellesi (soprattutto), ma anche in quello di Antonio Albanese, Cento domeniche, che racconta il dramma di un uomo travolto dai crack bancari di qualche anno fa. Una storia, anzi tante storie, fin troppo, e tristemente, vere. petronius2 punti
-
E' Il paradosso della storia umana, secondo cui chi uccide un uomo o fa una rapina è chiamato giustamente ladro o assassino, mentre chi ne uccide migliaia e saccheggia intere popolazioni può arrivare ad essere considerato un conquistatore, un condottiero e finanche un eroe...2 punti
-
Salve. Condivido un tarì di Carlo V D'Asburgo. Non è in forma smagliante, ma la legenda del dritto mi sembra presenti una curiosità. Come la leggete? Saluti.2 punti
-
Con qualche acciacco, ma ancora perfettamente leggibile, questa moneta considerata dal MIR (281) RRR. Allego la nota riportata sul Muntoni che dà una sua lettura del perché fu coniata.1 punto
-
Ciao a tutti Savoiardi e no😉 Stasera Vi mostro una recente acquisizione. Un mezzo scudo argenteo regnante Vittorio Amedeo III. Non è un millesimo raro, ma è di buona qualità, i soliti graffietti di conio al R ma per il resto i rilievi non sono male secondo me. Le foto non rendono onore alla moneta ma tant’è. Ho provato a diversificare la luce tra i due versi, in particolare per consentire di apprezzare la patina, non omogenea ma gradevole, al D, e il lustro al R. Queste monete sono di agevole reperibilità nelle conservazioni di BB ed anche di SPL. Quando si sfiora il FDC diventa più complicato. L’assenza di colpi al bordo che caratterizza questo esemplare è un’altra particolarità di interesse. Stilisticamente trovo questa serie non banale e il ritratto di Vittorio Amedeo e’ veramente settecentesco sotto ogni punto di vista. Grazie a tutti dell’attenzione1 punto
-
Oggi la BCE ha deciso i futuri temi sulle banconote in euro. https://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2023/html/ecb.pr231130~cad7fa27ab.en.html1 punto
-
Hai ragione, e vivaDioDenaro si spera che i tuoi saggi consigli vengano applicati, CA@@O!1 punto
-
1 punto
-
Di preciso non so, ci sarebbero ad esempio le opere letterarie o musicali oppure le lingue, ma il bello di questo tema è proprio che in un modo o nell'altro costringerebbe a rompere il tabù campanilistico.1 punto
-
Comunque sono casi più unici che rari. a tutti è capitata la botta anzi magari più di una …. Ma succede che certi testi lasciati scappare , non li hai più trovati … della serie… va bene le botte di c, ma non ne si deve abusare ..🤣1 punto
-
Condivido , con un pizzico di sana invidia... E questo mi sprona a continuare la ricerca pezzo-prezzo migliore!1 punto
-
Son passato stamattina, ho curiosato tra le bancarelle e non ho preso nessuna moneta. Molti stranieri, sia tra i visitatori sia tra i collezionisti, credo per lo più dell’est. mi son regalato degli splendidi astucci in legno, interno velluto rosso!1 punto
-
Messana a 60 euro, è una mega botta di c.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Mi pare di legga ΔΕΜΕΤΡΙΟΥ ΝΙΚΑΤΟΡ, dovrebbe trattarsi quindi di Demetrio Secondo Nicator, sovrano seleucide circa del 160 a.C.1 punto
-
In tal senso posso dire che per me è sempre Natale, mi regalo libri continuativamente per tutto l'anno, ormai sono famoso nelle poste della mia città, i postini lavorano tutti per me 😄, nel periodo natalizio l'unico cambiamento semmai è che oltre a regalarmi libri ne regalo pure io tanti ai miei affetti (anche se non di numismatica purtroppo 😅)... I libri che mi arriveranno sono molteplici, intanto però posso inserire le immagini degli ultimi arrivati, tanti bei regali del predecessore di Babbo Natale, cioè babbo chiappa, che mi ha concesso di acchiappare (termine scelto non a caso 😁) alcuni testi assai importanti a prezzi praticamente da saldo: Salvatore Fusco / Dissertazione di una moneta del re Ruggieri detta ducato, preso a 100 euro; La monetazione di Neapolis nella Campania antica: atti del VII convegno del Centro Internazionale di Studi Numismatici, piuttosto complicato da reperire e preso a 40 euro; Maria Caccamo Caltabiano / La monetazione di Messana, preso a 60 euro; Società Numismatica Italiana / La zecca di Milano: atti del convegno internazionale di studio e Giovanni B. Vigna / Zecche e monetazione napoleonica del Regno d'Italia, vinti in un'asta sulla baia al prezzo complessivo di 20 euro (e qui la botta di culo ha fatto un rumore tale da anticipare il capodanno a Napoli 😋)1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Domani no, ma dopodomani non è purtroppo un'eventualità così remota, almeno nel senso di un forte ridimensionamento della nostra specie, il mondo continuerà ad esistere ma con qualche miliardo in meno di umani e il resto sottoterra, anche se la nostra vita continua con le varie e specifiche routine per ciascuno e non ci pensiamo o cerchiamo di non pensarci, NATO e Russia sono in guerra, al momento il conflitto interessa solo il territorio ucraino ma basta molto poco, un ordine sbagliato o un pulsante premuto in maniera frettolosa, un missile che va nella direzione errata, e le cose possono mettersi molto male in pochissimo tempo... però, anche comprensibilmente, meglio non pensarci troppo...1 punto
-
Grazie agli intervenuti Alla prossima.....e occhio alle ciotole👀1 punto
-
Certo, c'è anche questa (remota) prospettiva, ma che il mondo finisca domani lo credono solo alcune marginali sette religiose, io penso in positivo e mi auguro che venga perlomeno attenuata questa piaga sociale dei furti nelle abitazioni.1 punto
-
Ciao, si tratta solo di un parere ovviamente, ma da quanto mi comunicano visivamente le foto, la moneta nel suo aspetto generale lascia più di qualche dubbio. Non riesco proprio a vedere segni di coniazione (quelli linee di espansione che si intravedono, essendo molto evidenti, sono facilmente riportabili anche su una riproduzione ben fatta). Attendo con interesse ulteriori interventi 🙂 ANTONIO1 punto
-
La foto del R/ è erroneamente ruotata in entrambe le foto che lo riguardano. Questa è la visuale corretta: Qui sotto un'immagine simile, ma più leggibile:1 punto
-
La grande naumachia di Augusto Nell’anno 2 a.C. l’imperatore Augusto organizzò una spettacolare battaglia nella quale si affrontarono circa trenta navi Per celebrare l’inaugurazione del tempio di Marte Ultore nel 2 a.C., l’imperatore Augusto fece realizzare un enorme bacino artificiale sulla sponda destra del Tevere, circondato da gradinate. Il complesso venne chiamato Naumachia Augusti e rimase in uso almeno sino alla fine del I secolo d.C. (al tempo dei Severi era ormai distrutto). Qualche cenno descrittivo ci è dato dallo stesso Augusto e dallo storico Plinio, ma poiché non si sono conservati resti della struttura e non si conosce la sua ubicazione esatta, il disegno qui sopra è solo una ricostruzione del tutto ipotetica. Il bacino misurava, secondo Augusto, 533 per 355 metri. Poiché la profondità doveva essere di almeno 1,5 m, conteneva 200mila metri cubi d’acqua. Era rifornito dall’acqua proveniente dall’Aqua Alsietina, un nuovo acquedotto con una portata di 24mila metri cubi al giorno. Le navi, a quanto pare, entravano nella laguna dal Tevere attraverso un canale navigabile. Augusto ordinò di rappresentare la battaglia di Salamina, che nel 480 a.C. mise di fronte greci e persiani. Lo spettacolo è raccontato da lui stesso nelle sue Res Gestae: «Allestii pel popolo uno spettacolo di combattimento navale al di là del Tevere, laddove ora c’è il bosco dei Cesari (scavato il terreno per 1800 piedi di lunghezza e per 1200 di larghezza). In esso vennero a conflitto trenta navi rostrate triremi o biremi, e, più numerose, di stazza minore; in questa flotta combatterono, a parte i rematori, circa tremila uomini. Naumachia Augusti. Acquerello di Jean-Claude Golvin. Musée départemental Arles antique https://www.storicang.it/a/grande-naumachia-di-augusto_164791 punto
-
Dall’isolotto di San Mauro il cimitero degli antichi veneziani A Jesolo trovate 136 tombe che diranno molto sugli usi alimentari, relazionali e sulle malattie degli abitanti della laguna veneta 30 Novembre 2023Aggiornato alle 16:562 minuti di lettura Una delle tombe rinvenute alla foce della Piave vecchia su quello che era l'isolotto di San Mauro Arriva da Jesolo il primo cimitero degli antichi veneziani. Ha avuto infatti luogo anche quest'anno, nei mesi di settembre e ottobre 2023, la campagna di scavo degli archeologi del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca’ Foscari Venezia impegnati a Jesolo nell'area del monastero di San Mauro (in prossimità del complesso monumentale delle "Antiche Mura"). Le attuali ricerche, avviate nel 2018, su quella che doveva essere una sorta di barena emergente da un paesaggio lagunare alle foci del Piave Vecchia, hanno messo in luce una sequenza insediativa che dal VI secolo arriva fino al XIII-XIV. Da un paio di anni le indagini sono state principalmente indirizzate all'esplorazione delle fasi cimiteriali collegate ad un complesso ecclesiastico, di cui sono state poste in luce due principali fasi edilizie. La prima, alto-medievale, è costituita da una chiesa absidata ad una sola navata provvista di portico; la seconda, databile al pieno medioevo, documenta un ampliamento a tre navate scandite da pilastri. Nel corso dell'ultima campagna di scavo si è valutata l'opportunità di ampliare ulteriormente l'indagine nell'area cimiteriale per acquisire un campione significativo per lo studio del profilo biologico di una comunità della laguna di Venezia nel lungo periodo. Oltre al profilo strettamente biologico (età, sesso, cause della morte, malattie), l'analisi delle 136 tombe rinvenute (per un totale di circa 170 individui) permetterà di mettere a fuoco aspetti della socialità di questo gruppo di individui, mettendone in evidenza comportamenti alimentari (cosa mangiavano) e relazionali, facendo emergere per la prima volta i tratti caratterizzanti una delle comunità lagunari nel lungo periodo. Durante gli scavi è stato inoltre rinvenuto uno scheletro molto particolare, afflitto da una grave e rara patologia chiamata osteocondrite. Si tratta del caso più grave di osteocondromi multipli mai registrato nella documentazione paleopatologica internazionale. Lo scheletro in esame è il primo caso proveniente da un contesto archeologico italiano. La ricerca di quest'anno ha permesso, anche di acquisire nuove conoscenze sull'insediamento che si è sviluppato nell'isolotto di San Mauro all'inizio dell'Alto Medioevo, prima della realizzazione degli edifici religiosi: edifici in legno con focolari a terra che sembrano aver subito interventi di risistemazione e riorganizzazione interna nel breve periodo di utilizzo. Questi rinvenimenti continuano a fornirci informazioni importanti per comprendere molti aspetti della vita e dell'ambiente nell'antica Equilo. La ricerca si svolge grazie all'appoggio e al supporto economico dell'Amministrazione Comunale di Jesolo e al finanziamento Fondo Scavi di Ca’ Foscari. Esso si avvale inoltre di un nutrito numero di collaborazioni scientifiche: il Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova per le indagini geomorfologiche (prof. Paolo Mozzi, dott.ssa Sandra Primon) e il Dipartimento di beni culturali sempre dell'Università di Padova (prof. Michele Secco) per lo studio delle malte, con l'Università di Umea (Prof. Johan Linderholm) e l'Università di Pisa (dott.ssa Claudia Sciuto) per le analisi micro-morfologiche, con l'Università di Siena (Prof. Stefano Campana) per la geognostica, con il Laboratorio di Antropologia Fisica dell'Università del Salento (Dott.ssa Serena Viva) per lo studio dei reperti osteologici, e con il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, Università Ca’ Foscari Venezia (Prof. Carlo Barbante, Prof. Dario Battistel e Prof.ssa Clara Turetta) per lo studio della dieta alimentare. Le indagini biometriche si sono avvalse, inoltre, della preziosa collaborazione di Polimedica srl e Poliambulatorio Caorlese srl per la realizzazione di indagini diagnostiche su traumi a carico dell'apparato scheletrico del campione umano equilense. La ricerca, in concessione ministeriale, è diretta dal prof. Sauro Gelichi, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Umanistici, con la collaborazione sul campo della Dott.ssa Silvia Cadamuro e dei Dott. Roberto Rizzo e Mirko Furlanetto e, per la parte di studio antropologico, dalle Dott.sse Serena Viva e Norma Lonoce. https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2023/11/30/news/venezia_archeologia_primo_cimitero-13899910/1 punto
-
Taglio: 1 euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 971.100 Condizioni: SPL Città: Milano1 punto
-
Nulla di particolare. Aggiunge notizie su altri ritrovamenti, soprattutto di epoca romana, fatti in zona. Come al solito ''ritrovamento di eccezionale importanza''... Arka Diligite iustitiam1 punto
-
@Carolus 86@fofo soprattutto la collezione Orlando Mauri, a cominciare dal nr. 1 (Neapolis) ... le dracme di Taranto, Metaponto... monete impressionanti per la loro bellezza... Descrizione altamente metaforica per il nr. 41, dove un satiro "sostiene" una ninfa... 🙂 Poi i Testoni (monete che non faccio e non faro' mai, ma questi sono decisamente fra i più belli) Del periodo che faccio ed adoro, le lire 8 di Genova del 1796 (108), le lire dieci venete (124), il 5 Franchi an 13 Torino (100), poi una Lira toscana del 1823 (140) da urlo... Insomma se qualcuno volesse farsi un regalino di natale, di spazio ce n'è... Saluti N L1 punto
-
Mi inserisco nell'interessante discorso con un mio parere: secondo me, di qualunque cosa si tratti o si discuta, da qualunque fonte provenga l'affermazione, ogni azione che poi non comporta e "non ne presume anticipatamente" (e qui si può aprire un ulteriore discorso) disagi e sofferenze, è accettabile e può essere "tollerata", ma preferisco usare il termine "indiscussa" da tutti. Talvolta sono proprio le regole che comportano conseguenze spiacevoli perché possono creare dei seguiti incoerenti con situazioni soggettive. Per spiegarmi meglio, alcune regole, come alcune leggi, servono a prevenire probabili conseguenze da evitare e dannose per se e/o la società e, per ovvi motivi pratici, sono per tutti e magari assoggettate da distinzioni specifiche, laddove diventa efficace farlo. Da qui poi nascono proteste ed affini, chi si trova in posizioni scomode a rispettare certe regole non fatte bene. Analogamente alle dichiarazioni che il collezionismo può essere dannoso, ci sono misure per cui sia effettivamente così, ma nelle stesse misure, per qualcun altro anche no, dunque rimane soggettivo ogni caso, come già scritto da altri. Genericamente, la regola di non esagerare, che ne modula caso per caso gli effetti, presumo sia l'unica possibile da definire, anche se non si basa più che altro sul buon senso. "Sei esagerato quando cominciano i problemi". Possiamo elencare tutta una serie di variabili per ogni caso possibile, nel collezionismo come in qualunque altra cosa, ma non c'è modo poi pratico di esprimere quando fa male e quando no, per tutti, salvo eccezioni estreme dove è palese un danno che non serve neppure fanne cenno. Infine aggiungo: al contrario, queste pratiche analoghe agli hobby o passioni, portano dei benefici i quali, senza, renderebbero la vita meno piacevole, senza quel "contentino" che fa superare le altre situazioni spiacevoli con più leggerezza, come un ristoro all'anima e al fisico, come un gioco (moderato 😁), come un buon pasto o una carezza di una persona cara o qualunque altra azione che crea benessere... Ho scritto cose abbastanza scontate, ci tenevo condividere anche la mia impressione. 😉1 punto
-
Condivido, conservazione mi sembra un BB+. La base a 250 euro e', pero', invitante Vero, bei pezzetti e basi di partenza basse. Se solo mi dessero l'autorizzazione ad offrire che aspetto da 3 settimane...1 punto
-
Ottima discussione. Il mio Lucio vero... asse mm 26 gr 10,16. Diciamo un momento "storico" all'insegna della concordia (per i sudditi): Lucio Vero e Marco Aurelio si stringono la mano...1 punto
-
Ciao @Enki, si tratta di un siclo achemenide del tipo IIIb (early), secondo la classificazione di Carradice. Ti indico un sito utile per la classificazione: https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=siglos La foto è un po' sfuocata. La moneta ha circolato ma è ben centrata e pienamente godibile. Le due contromarche visibili, per me, sono un valore aggiunto.1 punto
-
Purtroppo non solo in Italia, ma in tutti i paesi occidentali i reati contro le cose come il furto non vengono più perseguiti, anzi in Italia con un po’ di fortuna i ladri recidivi di tanto in tanto cumulano qualche condanna e scontano un annetto.. poche settimane fa ho sorpreso due zingare nelle scale del mio condominio, le ho seguite per strada e le ho fatta arrestare. Ho recuperato le registrazioni condominiali e le ho denunciate dopo qualche settimana che mi ha chiamato la polizia. I poliziotti mi han detto:’ vero che non le abbiam potute tenere, ma grazie a lei arriverà una condanna e se fossero tutti come lei col tempo le sbatteremmo dentro’. Va da se che fatte fuori quelle due, vi sono i sostituti pronti.. che dire, c’è gente che vive di furti e gente che vive di truffe.. unica soluzione è armarsi di santa pazienza, cassette in banca, magari più di una.. negli Stati Uniti ho saputo che per i furti quasi non arrestano più.. che tristezza1 punto
-
Ciao, lo avevo detto prima: "ogni tanto arrivano anche nei caveau delle banche". Comunque la cassetta di sicurezza rappresenta in assoluto il modo migliore per preservare qualunque tipo di valore. Il suo utilizzo non é, come qualcuno ha asserito, "un buon compromesso prezzo/sicurezza", ma é una necessità senza opzioni.1 punto
-
DE GREGE EPICURI Moneta prodotta in Sardegna dopo l'occupazione romana, quasi sempre riconiata su moneta punica. Per questo probabilmente il rovescio sembra pasticciato.1 punto
-
Pensaci bene prima di prendere un gatto. Ti farà credere che sia stato tu ad averlo trovato in mezzo alla strada in un cassonetto dentro un gattile. Ti farà credere che sia stato tu ad averlo salvato che incontrarvi sia stata fortuna pura casualità quando invece era lì ad aspettarti quando invece era il vostro appuntamento fin da sempre. Pensaci bene prima di prendere un gatto. In quegli occhi si entra una volta per poi non uscire mai più. Sappi che di quell’amore puro infinito e randagio non potrai mai più liberarti. I gatti amano per volontà non per bisogno, non per istinto i gatti amano per essere liberi. Pensaci bene prima di prendere un gatto che prendere poi, è un termine inadeguato, sciatto. Sbagliato. Un gatto non si prende né si adotta un gatto si custodisce. E ricordarti che dovrai accettare il suo caos la sua elegante arroganza i suoi attimi di smisurata dolcezza prenderti cura della sua solitudine dei suoi momenti di incantevole assenza. Pensati come a un primo appuntamento che ogni istante si ripete. Circondalo di attenzioni, sempre come un amante corteggia la sua dama con dolci parole e infinite carezze. Sappi che ogni istante lui sa dove ti trovi come ti senti e di cosa hai bisogno per essere felice. Pensaci bene prima di prendere un gatto perché nessuno più di lui sa di cosa è fatto l’amore. Parlo del rispetto dei propri spazi e dei propri umori. Parlo del bisogno di nascondersi a volte da tutto e da tutti. Parlo di saper riconoscere quando è inutile insistere perché avvicinandosi a volte ci si perde e di quando insistere, invece è l’unico modo per tornare a stare vicini. Parlo dell’arte di sapersi osservare da lontano dove ogni cosa acquista la sua forma. Parlo di saper riconoscere la meraviglia di volersi entrambi in quei momenti di rara bellezza che rimangono impressi per sempre. Parlo di quando all’improvviso dal nulla più assoluto si accende la follia e si inizia a correre come pazzi a giocare come ragazzini buffi e ridicoli come rendersi conto che la felicità va abbracciata graffiata, protetta. Perché può durare un attimo. Ma soprattutto pensaci bene prima di prendere un gatto perché arriverà il giorno in cui dovrai dirgli addio. E saprà stupirti di nuovo come ha fatto per tutta la sua vita. Mentre non riesce più a reggersi in piedi. Mentre è sdraiato da giorni lì nello stesso punto di casa dove ha scelto di morire. Mentre non vuole nessuno vicino, tranne te. E con le ultime forze ancora ti urla il suo amore. Le fusa che gli escono strane e spente, stonate. Ma che tu ricorderai come il canto più dolce che ti sia stato concesso ascoltare. Non cercare di dimenticarlo quel dolore, di vincerlo. Non si può. Una parte di te si è spenta con lui. Una parte di te, si è perduta, per sempre. ( Andrew Faber )1 punto
-
A me sembra un anellino devozionale della Madonna di Loreto, ..tipo questo. Con al centro un' immagine tipo questa. Forse ottocentesco..?!1 punto
-
Buonasera a tutta la Sezione, era da tempo che non postavo una moneta, ma stasera ho trovato dieci minuti liberi per farlo. Piastra da 120 Grana di Ferdinando II anno 1959. Modello base.1 punto
-
Grazie @gennydbmoney, .... colgo un occasione, ...al quale non posso sottrarmi, anche se....mi conosci, non ostento Mai....quello che ho fatto, quello che faccio e quello che ancora ho tanto da fare. Questa paginetta che vedete qui sotto, sarà parte integrante della pag. n. 6 del mio prossimo Volume sulla monetazione dei viceré di Spagna, il quale non è ancora il lista. Il lavoro è finito..... ed è già in "cantiere" un prossimo lavoro. Potrei darVi tanto..soprattutto ai giovani, ma anche a chi ha sete di conoscenza.....ma per come vanno le cose in questa sezione, purtroppo, e ripeto purtroppo sono costretto ad astenermi a sviscerare notizie su questa monetazione......mi spiace, davvero, con il cuore. Chi mi conosce da anni, addietro, è sicuramente consapevole del grande progresso, che insieme a tanti altri bravissimi e competenti utenti/studiosi di queste monete, siamo riusciti a raggiungere sia in questa Sezione che negli ambienti esterni al Forum stesso. Per concludere, desidero portarVi anche a conoscenza che da circa un mese, ho scritto sia a @reficul che a @incuso , affinchè mi rimuovessero dalla carica di Curatore di questa Sezione.....sto ancora aspettando che lo facciano !! Non riesco davvero a pensare, per uno come me, che ha dato tantissimo a questa sezione, la mancanza di voglia, nell'ultimo periodo ..... nello scrivere. Oggi quando lo faccio, è come se mi sento solo obbligato a farlo.....ma così non è corretto..... quindi lascio.1 punto
-
Studiare richiede fatica e sacrificio; osservare una moneta molto, ma molto meno. Sei un nummologo!1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
