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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/23 in Risposte
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Buonasera a tutti, desidero condividere con voi questo mio sesterzio di Faustina II con al rovescio la Laetitia. Rispetto al RIC 1654, al rovescio la Laetitia risulta girata in direzione contraria, ovvero verso destra e non verso sinistra. Pur essendo la moneta in condizioni certamente non perfette e spatinata, si tratta di una variante piuttosto rara, non catalogata né nel RIC né nella collezione del British Museum. Inserisco l'immagine scattata dal venditore che rende abbastanza bene l'aspetto reale di questo sesterzio.6 punti
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Dalla collezione Pezzini LUCCA REPUBBLICA (1369-1799) Scudo 1756 D/ Stemma coronato fra due pantere R/ San Martino a cavallo divide il suo mantello con il mendicante MIR 237/16 CNI 839/840 Bellesia 78b Pezzini 502 Ag g 26,17 mm 41 • Esemplare di eccezionale conservazione e bellezza grazie ad una patina di monetiere su fondi lucenti. Variante con il rovescio a caratteri più grandi q.FDC CNI 8404 punti
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Visto che vi piacciono vi mostro l'ultimissimo mio acquisto, talmente ultimo che ancora deve varcare i confini nazionali, inutile dire che prima di lei ho aggiunto in collezione almeno un'altra dozzina di esemplari... 😅 Peccato per la debolezza lungo il giro da ore 12 ad ore 6 del dritto e da ore 3 ad ore 7 del rovescio,ma nonostante ciò la reputo in bella conservazione e con un bel colore nocciola, inoltre presenta una piccolissima variante che verificherò appena avrò la moneta in mano...4 punti
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Buona Festa dell'Immacolata a tutti, nel giorno della Patrona del Regno delle due Sicilie Volevo condividere con voi il piacere di una vista tanto piacevole... I miei Tarì di Ferdinando II:4 punti
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Per non confondere i collezionisti di tale monetazione, meglio essere dettagliati e piú fedeli alla realtá delle vere raritá di alcuni millesimi, che non si vedono spesso anzi molto raramente su aste o in collezioni specie se in conservazione. Un saluto dal Mediceo che piú Mediceo non ce nè!😁2 punti
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Buonasera a tutti, ho recentemente aggiunto in Collezione Litra68 questa monetina per pochi spiccioli ma che mi soddisfa molto. Chiaramente come di consueto parto dalla moneta per un minimo di indagine storica che la contestualizza. Prima riporto la catalogazione della casa d'Aste. Aelia Flaccilla (Augusta, 379-386/8). Æ (22,3mm, 4g). Constantinople, AD 378-383. Diademed and draped bust r. R/ Victory seated r. on throne, inscribing shield set on column; CONE. RIC IX 55.5. E poi quanto preso da Wikipedia. Elia Flavia Flaccilla (o Flacilla, latino: Aelia Flavia Flaccilla; ... – Costantinopoli, 386) fu Augusta dell'Impero romano e prima moglie dell'imperatore Teodosio I. Ebbe due figli, gli imperatori Arcadio e Onorio, e una figlia, Pulcheria. È venerata come santa dalla Chiesa ortodossa, il 14 settembre; per i cattolici è venerabile. Flaccilla era molto probabilmente nativa della provincia romana dell'Hispania, come attestato dal poema Laus Serenae del poeta Claudio Claudiano. Sulla base d'un passaggio incerto di Temistio (orazione xvi, De Saturnino), il padre di Flaccilla potrebbe essere stato Claudio Antonio, prefetto del pretorio delle Gallie, che fu console nel 382, ma l'identificazione è dubbia; infatti, una seconda interpretazione vuole il passo in questione riferito a Flavio Afranio Siagrio, console assieme ad Antonio nel 382. L'unico parente identificato con certezza dalle fonti è il nipote Nebridio, figlio di una sorella dal nome sconosciuto, il quale sposò Salvina, figlia di Gildone, da cui ebbe due figli, un maschio e una femmina. Il suo matrimonio con Teodosio I, figlio del conte Teodosio ed anch'egli originario dell'Hispania, avvenne probabilmente nel 375/376, in quanto il figlio maggiore, Arcadio, nacque alla fine dell'anno successivo. All'epoca Teodosio era caduto in disgrazia presso l'imperatore Valentiniano I e si era ritirato a vita civile a Coca, in Galizia. Dopo Arcadio, nato dunque prima dell'elevazione al trono di Teodosio, nacquero altri due figli. La prima fu Pulcheria, nata anche lei prima dell'elevazione al trono di Teodosio, come attestato da un altro passaggio della Laus Serenae, e morta infante, come raccontato da Gregorio di Nissa. Il secondo maschio, Onorio, nacque il 9 settembre 384. Fervente cristiana, impedì a Teodosio di incontrare l'ariano Eunomio, e fu celebrata dal vescovo di Milano Ambrogio e da Gregorio di Nissa, il quale pronunciò la sua orazione funebre in occasione del suo seppellimento a Costantinopoli. Le fu dedicata una statua nel senato di Costantinopoli. Sono ben accetti vostri interventi e ulteriori notizie in merito alla figura della Augusta Aelia. Saluti Alberto2 punti
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Le necropoli vaticane Paolo Liverani, Giandomenico spinola LE NECROPOLI VATICANE La città dei morti di Roma. Con un contributo di Pietro Zander. JACA BOOK, Milano, 350pp., ILL. COL. 50,00 euro ISBN 978-88-16-60632-6 www.jacabook.it Recensione originariamente pubblicata su Archeo n. 435 – Maggio 2021 A poco piú di dieci anni dalla prima edizione, torna in libreria Le necropoli vaticane, opera, riccamente illustrata, che descrive un complesso archeologico di primaria importanza. Nel sottosuolo dell’odierna Città del Vaticano si conserva infatti un ricco corpus di monumenti funerari, che costituiscono documenti preziosi sia dal punto di vista storico-artistico, sia in quanto testimonianze della diffusione del cristianesimo. Nel volume vengono dunque passati in rassegna tutti i nuclei piú importanti, senza naturalmente tralasciare la tomba di Pietro e affiancando alle osservazioni di carattere archeologico e interpretativo anche notazioni sul restauro e la conservazione.2 punti
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Ciao. Ecco i miei due denarii del limes con la dea Minerva... mm.17 gr 2,29 mm.17 gr 2,45 Minerva, in piedi verso sinistra, con in mano un fulmine e uno scettro; ai piedi, uno scudo.2 punti
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Bellissima anche questa sembra abbastanza spessa... Queste sono missioni doverose da fare, quasi meglio delle missioni umanitarie. Un saluto Raffaele.2 punti
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Buongiorno a tutti, per fortuna quando mi segnalasti una delle mie ICA (ora riposa nella collezione di un grande studioso ed Amante di questa tipologia ) le guardavi diversamente, direi che sarebbe meglio che continuassi in quella direzione 🤣. Credo anche @gennydbmoney sia d'accordo. Saluti Alberto2 punti
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Ciao a tutti, Anche io mi sono regalato questi libri per Natale 🌲 con sorpresa inaspettata... sul frontespizio di "the coinage of Kamarina" ho trovato la dedica che vedete in foto, che è stata decifrata grazie all'amico @dracma "Dear Sara Sorda, with best wishes from the authors".2 punti
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A mio avviso "Il filatelico" di Gregorio Sciltian rappresenta bene l'anima del collezionismo in generale.2 punti
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Grazie! Come già scritto da @Pxacaesar, i cataloghi identificano l'oggetto con wreath, ovvero corona/ ghirlanda. Dovrebbe quindi trattarsi di una corona d'alloro.1 punto
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Grazie per la condivisione della moneta e per l'approfondimento storico di un periodo al momento per me troppo "moderno" e del quale non conosco molto, prima o poi arriverò pure lì, la lista si allunga sempre più e non vedo la fine, comunque chi ha detto che ci deve essere una fine 😄1 punto
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Ciao, si tratta di una ghirlanda ( di alloro?). Posto rovescio di un denario di Gordiano lll con identica iconografia della Letizia ( volta però a sinistra) dove è più nitida la raffigurazione della ghirlanda🙂. ANTONIO1 punto
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Ma anche io ne facevo una questione morale e non giuridica. Se una moneta proveniente da traffici illeciti viene messa all'incanto in un'asta pubblica (quindi sotto gli occhi di tutti) per come la vedo io la responsabilità è della casa d'aste e delle autorità che non hanno vigilato a dovere, non del povero collezionista che ignorando la provenienza illecita se l'è aggiudicata, ma come al solito è più facile prendersela con l'ultimo anello della catena.1 punto
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ma che paragone è ... boh.. Mi sa che stiamo andando un po' in confusione.. a meno che non fosse un post ironico 😁 Il denaro che lo Stato immette nel sistema e autorizza come mezzo di pagamento (o di riserva di valore) è una valuta legale con potere liberatorio (ovvero mezzo di pagamento autorizzato dallo Stato che ne è l'emittente). Emettere moneta è una cosa estremamente seria e un tempo i contraffattori rischiavano la pena capitale per l'emissione di moneta falsa. La moneta che non ha piu' corso legale si trasforma in un oggetto storico, una testimonianza del passato, un oggetto di studio e spesso anche da collezione. Per questi oggetti che - ricordiamolo anche a qualche funzionario - nascono come beni/oggetti seriali e non con uno specifico intento artistico o di particolare pregio, ogni Stato ha la propria sensibilità. Si va dalla Grecia per cui NESSUNA esportazione di monete antiche è lecita e possibile, si passa per l'Italia le cui disposizioni legislative in materia hanno il pregio di essere al meglio ondivaghe e soprattutto poco chiare nel definire quali oggetti archeologici possano definirsi beni culturali e quali no, per arrivare alla Germania ove questo dilemma lo hanno brillantemente e pragmaticamente risolto valorizzando da un lato quanto hanno nei musei ma allo stesso tempo non distruggendo il loro fiorente mercato numismatico che ora gode di regole chiare e precise (d'altra parte i tedeschi mai avrebbero tollerato disposizioni in materia nebulose e poco chiare e hanno giustamente preteso chiarezza), per approdare a paesi piu' liberali quali UK ove addirittura gli studi numismatici hanno ricevuto un impulso fortissimo negli ultimi 20 anni grazie ai ritrovamenti fatti dai privati che li riportano all e autorità le quali registrano tutti i dati dei ritrovamenti e in pochissimi casi trattengono quanto ritrovato (ma lo comprano mai lo confiscano senza corrispettivo) rendendolo al ritrovatore che puo' goderne liberamente o dandogli un risarcimento. Per i collezionisti in UK, paese ove le pratiche commerciali sono sempre state favorite, non vi sono limitazioni di sorta salvo - naturalmente - quando di ha la prova che il bene è stato importato illecitamente - ultimo ecclatante caso quello dell'aureo di Bruto delle Idi di Marzo venduto in asta ROMA Numismatics sequestrato e restituito alla Grecia da dove proveniva posto in vendita dalla casa d'aste con tanto di pedigree fasullo (segnalato per primo proprio qui sul Forum) . Un collezionista serio che si rifornisca attraverso canali ufficiali e rivenditori qualificati e responsabili rispettoso dei regolamenti (quando questi siano chiari e non fatti appositamente per lasciare discrezione a chi li applica) non dovrebbe - in teoria - temere nulla perche non sta facendo nulla di sbagliato.1 punto
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Ciao, volevo condividere con voi il mio autoregalo per Natale. Si tratta di un denario coniato da Sesto Pompeo con al D. il faccione di Pompeo Magno. Posto la foto del catalogo online in quanto dal telefono vengono veramente male. In mano è nettamente più godibile rispetto alla foto. In tutta onestà la mia felicità è dovuta al fatto che mai avrei pensato di inserire nella collezione di ritratti Pompeo Magno! Le cifre per questo tipo di moneta raggiungono sempre realizzi troppo alti per i miei standard, anche in condizioni di poca leggibilità. Chissà ora che non si riesca ad aggiungere anche Giulio Cesare... Cr. 511/3a g. 3,171 punto
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questione di punti di vista, io la penso come follis01 ad esempio..1 punto
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Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Domiziano (81-96 d.C.) con la raffigurazione sul rovescio della dea Minerva coniato a Roma nel 90-91 d.C. . Apparteneva alla dinastia dei Flavii che governò l'impero per 27 anni dal 69 al 96 d.C. , esponenti della classe media e che avevano umili origini. Vespasiano fu il primo e regnò per 10 anni fino alla sua morte (69-79 d.C.). Il figlio Tito ( fratello maggiore di Domiziano) prese il suo posto ma l'improvvisa morte dopo solo due anni apri la strada ai 15 anni da imperatore di Domiziano. Sul suo operato le fonti storiche sembrano essere discordanti anche se molte concordano sul fatto che fu negativo. Ad onor del vero queste ultime erano molto vicine al Senato ed alle classi più privilegiate che non erano ben viste dall'imperatore e con le quali fu spesso in contrasto, percui..... Era cresciuto all'ombra del padre e del fratello ( ottimi strateghi militari e politici, le cui figure pesarono molto su di lui) forse convinto di recitare sempre un ruolo di secondo piano e che non sarebbe mai stato imperatore. Ma gli eventi andarono diversamente e riuscì a restare al potere per molti anni fino a quando, divenuto sospettoso in maniera ossessiva vedeva nemici e congiuranti in ogni dove che faceva sistematicamente uccidere, raggiunse un punto di crudeltà veramente eccessiva a cui una congiura ben orchestrata pose fine con il suo assassinio ( con relativa damnatio mamoriae al fine di volerne cancellare l'esistenza). Era il 96 d.C. e con lui terminò anche il regno della dinastia Flavia. Per quanto concerne la figura di Minerva ( equivalente della dea greca Atena) rappresentava per I romani principalmente la divinità che in guerra aiutava nella scelta delle giuste strategie in battaglia per riportare la vittoria oltre ad essere la protettrice di tutti gli artigiani e mestieranti e quindi del commercio in generale. Dalle tante monete fatte coniare con Minerva personificata in molti modi diversi ( sulla mia in maniera semplice, stante con lancia che regge con la mano destra come a voler riposare...) e evidente che Domiziano aveva una devozione particolare per tale divinità. Forse la riprova di questo fu anche il ripristino delle "Quinquatria Minervae " , cinque giorni di feste e riti in suo onore nell'Urbe e di caccia nei suoi possedimenti sui Colli Albani. Il denario è coniato ( spero ai suoi tempi), abbastanza centrato, in ottimo argento ( il quantitativo di fino era del 90% circa) ed ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta restando comunque piacevole (per me 🙂) e ben leggibile. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,19 g RIC 7221 punto
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A chi lo dici,a me manca poco per essere a "quota 100" per le pubbliche,ma quando una cosa piace è difficile controllarsi...😅 Inoltre nel viceregno i doppioni non esistono, c'è sempre qualcosa che le rende diverse l'una dall'altra... Mi scuso se non ho lasciato dei like ma sono a corto, appena possibile provvederò...1 punto
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Giustissimo il discorso di @ExarKun. Ma @Vietmimin ne faceva un discorso più morale che giuridico. Quindi secondo punto: trovo curioso che siano gli stati a rivendicare la proprietà delle monete, quando sono stati prioprio gli stati a "liberarle" rilasciandole sul mercato. Sono infatti gli stati che producono moneta e la spendono in cambio di merci o servizi. Il fatto che poi pretendano la proprietà non lo trovo corretto. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Io direi di sì, a patto ovviamente che gli acquisti siano fatti alla luce del sole tramite canali legali, come immagino facciano tutti i qui presenti. E' compito delle autorità vigilare affinché non vengano commercializzati e messi all' asta reperti che provengono da traffici illeciti.1 punto
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È una domanda difficile e lo è anche la risposta. Ci sono molti aspetti da affrontare. Il primo, ovvio, è un'altra domanda, simile e altrettanto generica. Può un uomo andare tranquillamente in vacanza, quando a 1000 km c'è gente che muore sotto le bombe? Continua... Arka1 punto
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Ciao a tutti, ne aggiungo una che reputo di ottima conservazione. Non trovo il peso però.1 punto
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Sto guardando e riguardando questa pubblica, mi butto anche per vedere se sto studiando bene. L'unica cosa che noto è che non ha il punto o altri simboli a chiudere la corona di alloro.1 punto
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il link di un modello simile https://it.ucoin.net/coin/tuscany-10-lire-1807/?cid=140848 prova a confrontarli1 punto
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Buongiorno a tutti, Hai ragione Alberto, ma ai tempi non avevo conosciuto un grande appassionato della tipologia che mi sta aiutando tanto nello studio, ancora sono nella fase embrionale però non escludo che tra qualche tempo io possa aggiungere qualcosa alla mia piccola raccolta. Un saluto Raffaele.1 punto
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Allora, tengo a precisare che questa moneta non la conosco ma posso vedere che ha subito una pulizia aggresiva. servirebbero peso e misura. Sie dalla foto non mi da una buona impressione ma ci sono utenti molto esperti che sicuramente ti sapranno dare la risposta giusta. in questo caso la mia è dalla foto che vedo che mi fa suonare un campanellino d'allarme in base al contorno. la pulizia aggressiva si vede. come scriveva @favaldar ci sono alcuni siti cinesi che vendono dei falsi fatti bene ad un occhio inesperto, formano anche una patina scura che chi vuol far il furbo e rivenderla come buona per qualcuno che è inesperto ( xkè vederla con colpi sembra circolata e la danno per buona ) basta una pulita aggressiva x togliere l'annerimento ed il gioco è fatto. Un mio conoscente mi ha portato 4 "monete" prese su un sito cinese pensando di aver fatto un buon affre perchè gli sembravano vere.....poi l' amaro responso e me le ha lasciate. appena riesco caricherò le foto. l'uso che ne farò? le porterò in poligono se dovessi vendere una moneta ch so potrebbe valere quella cifra, la porto da un perito numismatico, la faccio controllare e se vera la faccio periziare....spendere 15/20 euro per una moneta che ne vale 270 con una perizia la vendo senza creare dubbi verso chi compra. poi trovi certi annunci dove scrivono " non so è vera "..e li pensi subito...è na patacca.... non costa nulla recarsi a un perito e chiedere info in merito.1 punto
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Collezionismo è una parola neutra, ed è l'essere umano che la carica , in base al suo singolo e personale vissuto. Vorrei solo dire , che chi è un accumulatore seriale, non sa di esserlo, e quando lo scopre, quando getta la maschera del finto collezionista, cade in un buco nero così fondo che la fossa delle Marianne sembra una piscina per bambini. L'accumulatore nega, consapevolmente o meno, perché sa che per scoprire la matrice generante il comportamento deve morire e poi rinascere rimanendo in vita, ed è un esercizio molto complesso.1 punto
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Scoperto a Pompei il panificio-prigione. Nel pavimento intagli per coordinare il movimento di asini e operai schiavizzati. LE IMMAGINI Un panificio-prigione, dove persone ridotte in schiavitù e asini erano rinchiusi e sfruttati per macinare il grano necessario a produrre il pane. Un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. E nel pavimento intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati. L’impianto è emerso nella Regio IX, insula 10, dove sono in corso scavi nell’ambito di un più ampio progetto di messa in sicurezza e manutenzione dei fronti che perimetrano l’area ancora non indagata della città antica di Pompei. Panificio foto dall’alto Le indagini hanno restituito una casa in corso di ristrutturazione. Un’abitazione suddivisa – come spesso avviene – in un settore residenziale decorato con raffinati affreschi di IV stile, e un quartiere produttivo destinato in questo caso alla panificazione. In uno degli ambienti del panificio, erano già emerse nei mesi scorsi tre vittime, a conferma che nonostante la ristrutturazione in corso, la dimora fosse tutt’altro che disabitata. Una fotografia/testimonianza del lavoro massacrante a cui erano sottoposti uomini, donne e animali negli antichi mulini-panifici, del cui racconto abbiamo la fortuna di poter disporre di una fonte d’eccezione, lo scrittore Apuleio, vissuto nel II secolo d.C., che nelle Metamorfosi IX 11-13, racconta l’esperienza del protagonista, Lucio, trasformato in asino e venduto a un mugnaio, evidentemente sulla base di una conoscenza diretta di contesti simili. Regio IX Mulino Le nuove scoperte rendono possibile descrivere meglio anche il funzionamento pratico dell’impianto produttivo che, seppure in disuso al momento dell’eruzione, ci restituisce una conferma puntuale del quadro sconcertante dipinto da Apuleio. Il settore produttivo messo in luce è privo di porte e comunicazioni con l’esterno; l’unica uscita dà sull’atrio; nemmeno la stalla possiede un accesso stradale come frequente in altri casi. “Si tratta, in altre parole, di uno spazio in cui dobbiamo immaginare la presenza di persone di status servile di cui il proprietario sentiva il bisogno di limitare la libertà di movimento – fa notare il Direttore Gabriel Zuchtriegel, in un articolo scientifico a più mani pubblicato oggi sull’E-Journal degli scavi di Pompei http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/ – È il lato più sconvolgente della schiavitù antica, quello privo di rapporti di fiducia e promesse di manomissione, dove ci si riduceva alla bruta violenza, impressione che è pienamente confermata dalla chiusura delle poche finestre con grate di ferro. “ Regio IX mulino e trace La zona delle macine, ubicate nella parte meridionale dell’ambiente centrale, è adiacente alla stalla, caratterizzata dalla presenza di una lunga mangiatoia. Attorno alle macine si individua una serie di incavi semicircolari nelle lastre di basalto vulcanico. Data la forte resistenza del materiale, è verosimile che quelle che a prima vista potrebbero sembrare delle “impronte” siano in realtà intagli realizzati appositamente per evitare che gli animali da tiro scivolassero sulla pavimentazione e contemporaneamente tracciare un percorso, formando in tal modo un “solco circolare” (curva canalis) come lo descrive anche Apuleio. “Le fonti iconografiche e letterarie, in particolare i rilievi della tomba di Eurysaces a Roma, suggeriscono che di norma una macina fosse movimentata da una coppia composta da un asino e uno schiavo. Quest’ultimo, oltre a spingere la mola, aveva il compito di incitare l’animale e monitorare il processo di macinatura, aggiungere del grano e prelevare la farina.” L’usura dei vari intagli può essere ascritta agli infinti giri, sempre uguali, svolti secondo lo schema predisposto nella pavimentazione. Più che a un solco viene pertanto da pensare all’ingranaggio di un meccanismo di orologeria, concepito per sincronizzare il movimento intorno alle quattro macine concentrate in questa zona. Regio IX trace L’ambiente riaffiorato, con la sua testimonianza di dura vita quotidiana, integra il quadro raccontato nella mostra “L’altra Pompei: vite comuni all’ombra del Vesuvio” – che inaugurerà il 15 dicembre alla Palestra grande di Pompei- dedicata a quella miriade di individui spesso dimenticati dalle cronache storiche, come appunto gli schiavi, che costituivano la maggioranza della popolazione e il cui lavoro contribuiva in maniera importante all’economia, ma anche alla cultura e al tessuto sociale della civiltà romana. “In ultima analisi – aggiunge il direttore- sono spazi come questo che ci aiutano anche a capire perché c’era chi riteneva necessario cambiare quel mondo e perché negli stessi anni un membro di un piccolo gruppo religioso di nome Paolo, poi santificato, scrive che è meglio essere tutti servi, douloi che vuol dire schiavi, ma non di un padrone terrestre, bensì di uno celeste.” (comunicato stampa) https://stilearte.it/scoperte-scoperto-a-pompei-il-panificio-prigione-nel-pavimento-intagli-per-coordinare-il-movimento-di-asini-e-operai-schiavizzati/1 punto
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ROMA NUMISMATICS LTD. E-SALE 66, LOTTO 701 Lotto 701. Claudius I Æ Obol of Alexandria, Egypt. Dated RY 11 = AD 50/1. ΤΙΒ ΚΛΑV ΚΑΙ ϹЄΒΑϹ ΓЄΡΜ, laureate head right / Hand holding two grain ears and two poppies; AVT-OKPA across and L-IA (date) across fields. RPC 5184; Dattari (Savio) 151; Emmett 89. 5.15g, 21mm, 12h. Near Very Fine. Very Rare; RPC cites only five examples. apollonia1 punto
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Sicuramente più di 37 erano gli Scudi d’oro ritrovati a Cursi, in provincia di Lecce. http://cursi.salentovirtuale.com/cursi_tesoro.htm Per riprendere anche una discussione:1 punto
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Buonasera, qualche giorno fa ho dato un contributo su una moneta da un grano. Moneta postata da un nuovo utente, in rete ho trovato interessanti informazioni sullo zecchiere Notarbartolo. Allego discussione Credo possa essere di interesse , o solamente per curiosità, leggere su questa sezione la discussione. Antonio1 punto
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Tanto d’accordo.. per carità ci saranno dei casi, come quello di Apollonia, dove nessun problema. Ma in linea di principio bisogna fare le cose per bene e prevedere insidie future!1 punto
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Ho alcune monete di Max Doblinger. La sua collezione fu dispersa un paio di anni fa... Arka Diligite iustitiam1 punto
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effettivamente il mio timore più grande è che, aprendola, possa essere un po in pericolo 🤣, diciamo anche che, il discorso relativo alla certificazione, cioè che risulta al momento tra le migliori 3 da loro certificate.. sicuramente è un bel motivo di orgoglio per me.. di Questa cosa poi non ne ero neanche a conoscenza.. me lo hanno fatto notare alcuni utenti in un'altro gruppo numismatico.. che hanno ricercato la moneta attraverso il codice si.. l'avevo vista anche io... penso che questa sia la prima sul podio tra le 3🤣1 punto
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Le legende antiorarie - specie al diritto - sono abbastanza frequenti nella monetazione di Vespasiano. Moneta abbastanza rara che ha una patina gradevole. Per me è un buon acquisto.1 punto
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Il paragone mi spiace ma secondo me non calza molto.. l’orologiaio come il numismatico vendono un oggetto che mi deve innanzitutto piacere, e se io penso di fare un acquisto per guadagnarci forse più che pagare un consulente ho bisogno di avere un amico abbastanza evoluto da farmi capire che non dovrei approcciare questi acquisti in un’ottica di investimento. Ciò non toglie che un orologio o una moneta da 30.000 euro li posso comunque comprare e nessuno mi sta truffando, a meno che non mi stia cercando di convincere che dovrei comprarli perché domani li rivenderò a 35.000 euro. le banche invece hanno una storia abbastanza consolidata di consigli fuorvianti ai risparmiatori, quando invece ci si aspetta che loro mi consiglino su come investire i risparmi per ottenere dei rendimenti. Allora come si spiegano i Parmalat, i Cirio, i bond Argentina, le azioni Etruria.. che molte banche abbiano affilato i propri bilanci sulle spalle di tanti piccoli risparmiatori penso che sia un dato di fatto.. a chi si doveva rivolgere mia nonna per farsi dire che in Parmalat c’era un buco miliardario? E infatti le condanne sono arrivate. E questa è storia. Ed è una storia che si è ripetuta tante volte.. e la verità è che quando una perdita è dietro l’angolo nessuno è nella posizione di consigliare un povero riasparmiatore.. comunque concordo che andiamo un po’ off topic rispetto all’intento di chi ha avviato questa discussione1 punto
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Purtroppo la gente entra in banca pensando che in quel posto vengono messi a frutto i propri risparmi. E pensano che lo facciano professionalmente. E tutto questo è vero. Professionalmente però vuol dire farlo secondo le regole, che non tutelano chi compra (anche se così sembrerebbe) ma tutelano chi vende! É un paradosso ma vi garantisco che è così. Se io sono basato a Londra, che è fuori da ue, consiglio un investimento in Italia, faccio perdere i soldi, sono passibile di denuncia e devo risarcire il povero investitore inconsapevole. Se io apro una filiale europea, preparo tutta la mole di carta che mi si richiede per avere la licenza Europe (mifid e scartoffie inutili) faccio perdere il povero investitore inconsapevole, sono inattaccabile.. ora ditemi chi tutela la legge.. il povero investitore oggi giorno non ha altra alternativa che farsi spiumare dalle banche.. mi spiace dirlo.. poi non sempre viene truffato, ma surclassato di inutili commissioni quello è sicuro..1 punto
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Ciao a tutti, visto che era un pò di tempo che non aggiungevo un bel denario alla collezione, ho pensato di condividere con voi l'ultimo arrivato, un piacevole denario di Antonino Pio con al rovescio le mani giunte sul caduceo. Cercando altri post sul forum ho visto che si è già parlato altre volte del rovescio e dei suoi significati e anche dell'Imperatore stesso con approfondimenti di utenti molto più esperti di me e non ho certo la presunzione di aggiungere niente alla discussione storica. Detto questo, vi intratterrò brevemente su uno dei motivi che mi ha spinto a prendere un denario di Antonino Pio, oltre ovviamente il fatto che mi mancava e che la moneta mi è piaciuta subito. Dovete sapere che a mia madre non è mai piaciuta la storia, da quando ho iniziato a collezionare seriamente le monete imperiali, mi sono "divertito" a leggerle alcuni spezzoni di storia imperiale per vedere se riuscivo a smuoverla, quello che le è piaciuto di più (mi fa sempre sorridere questa cosa) sono i racconti delle morti degli imperatori, alcuni quasi surreali. Sul suo podio ci sono quelle dovute a cibi e bevande, fra cui i funghi di Claudio, l'acqua ghiacciata di Vespasiano e anche l'indigestione di formaggio alpino di Antonino Pio, protagonista dell'attuale post. Alla fine, partendo da questo, sono riuscito davvero a farla appassionare un pò, allora quando posso, prendo prima di tutto le monete degli Imperatori che le sono simpatici (non solo per le morti eh...), tanto mi cambia poco, alla fine li vorrei tutti, ma non vi dico niente di nuovo 😊 Non voglio tediarvi troppo e quindi senza indugi ecco la moneta con relativi dati, mi ha colpito molto il bellissimo ritratto molto particolareggiato, cosa che non finisce mai di stupirmi in una monetina minuscola come il denario: Antonino Pio, Denario, Roma, 145-161, RIC 136 3.00g X 18mm, Argento D/ ANTONINVS AVG PIVS P P; testa laureata R/ COS IIII; mani giunte su caduceo e due spighe Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo1 punto
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