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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/23 in Risposte
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Freccia del nord! Marione! Ora mi permetto di far io una recensione sul prodotto numismatico che da anni hai fatto crescere con una grande spalla come Marco @El Chupacabra Il nuovo gazzettino,è più spesso,quindi questo è sinonimo di più partecipazione,più entusiasmo,più divulgazione del verbo numismatico. In primis,complimenti per questo . Da non sottovalutare ovviamente il fardello che ti auto imponi per questa mostruosa creatura e che fai in modo che esista. Inoltre vorrei fare un plauso anche alla mano tecnico esecutiva di @El Chupacabra ,che ha curato l' ennesima volta egregiamente gli aspetti dell' impaginazione ecc.. Tra l' altro mi piace molto la copertina,che con quel tramonto e quel tipo di carta dà un" impressione da biblioteca molto fine,calda ed elegante,pertinente a questa nostra passione😁. L' uso stesso dei colori mi piace molto,il rosso,marrone e verde in primis usato per le scritte e decorazioni. Le briciole.....che dire? Preziosi spunti schematici e chiari,preziosi. Grazie molte ragazzi,per me è un piacere ed un onore entrare in queste pagine profumate😁 Ps : l' odore della carta del gazzettino mi fa impazzire🤣4 punti
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Buongiorno...oggi condivido un 6 tornesi per la Repubblica Napoletana, quello più comune ma sempre ostico in buona conservazione. Con questo ho migliorato la conservazione del pezzo che già possedevo. Resto ancora alla ricerca della variante ZN Ecco le foto:4 punti
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Questo è l'ultimo falso acquisito per la mia raccolta... Ferdinando IV di Borbone,carlino 1798, diametro 18,84 millimetri,peso 1,15 grammi...3 punti
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Gentilissimi amici proseguendo nella non facile (e decisamente costosa 😳) impresa di sostituire progressivamente i miei scudi sabaudi con esemplari di qualità, stasera sono lieto di presentarvi un millesimo in generale di media rarità, ma che diventa davvero difficile da reperire in elevata conservazione. La combinazione straordinaria di lustro, rilievi pressoché intatti e patina omogenea leggermente iridescente qui fanno la differenza abissale con i gradi inferiori di conservazione, che diventano molto più rintracciabili. Proviene dall’asta Nomisma Aste numero 5, lotto 1131 TOP POP, miglior esemplare certificato NGC, in slab n. 6141774-008. - MS 63. Certamente non regalata, ma in questa conservazione è moneta incredibilmente appagante, sia per gli occhi che per l’orgoglio di possedere un esemplare di tale qualità. Qualche lieve imperfezione al bordo inevitabilmente le impedisce di salire a MS64. Buona serata a tutti2 punti
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Un esemplare "exceptional in hand" di tetradrammo da Reggio con al diritto testa frontale di leone ed al rovescio testa laureata di Apollo . Sarà l'8 Gennaio in vendita Heritage 3113 al n. 31001 .2 punti
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Condivido totalmente. Fabio2 punti
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Dai su,annusa pure tu quella carta e vedrai dirai la stessa cosa😁 Ma lo sai che la prima cosa che faccio prima di sfogliare un libro o una rivista è sentirne proprio il profumo della carta? Chi ama i libri qui???? Mhhhh non posso che pensare a @4mori ad esempio. Sicuramente lui mi capirà🤣 Ops aggiungo il buon @talpa 😁2 punti
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Numismatico-feticista? È l'alba di una nuova specie...2 punti
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Un falso d'epoca di una mezza piastra del 1839,peso 13,18 grammi...2 punti
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In compenso ha un mercato vastissimo... la puoi spendere ovunque petronius2 punti
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Anche il prof. Scacchi collezionava falsi d'epoca; lo testimonia la sua collezione ora custodita dalla Società Napoletana di Storia Patria.2 punti
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Tra i tanti magistrati monetari repubblicani che emisero monete , uno di loro ha destato come nome SAFRA interpretazioni diverse tra due colossi studiosi di numismatica romana : Sydenham e Crawford circa la corretta identificazione storica di Spurio Afranio , personaggio che rimane comunque storicamente sconosciuto . Questa attribuzione monetale riferita a Spurio Afranio inizia con il Sydenham , le cui monete le attribuisce ad un certo Spurio Afranio pur non essendo presente il punto dopo la S che indirizzerebbe con certezza alla Gens Afrania , ma come spiegato il Crawford non concorda con l' assegnazione di questo nome ipotizzato dal Sydenham , leggendo nella moneta non S. AFRA ,bensi' SAFRA . Questa discordanza di opinione tra i due numismatici della repubblica romana deriva dal fatto che nelle monete repubblicane con presenti i nomi (gentilizi o cognomi) impressi dai monetieri , sono tutte precedute dal prenome tramite la lettera iniziale seguita dal punto divisorio dal gentilizio o dal cognome , come dovrebbe esserci tra la S e AFRA . Leggendo le monete di questo monetiere non e’ presente nessun punto tra S e AFRA che possa con certezza fare riconoscere il monetiere SPURIO AFRANIO . Crawford ipotizza che SAFRA potrebbe essere considerato come il cognome o soprannome del monetario Spurio Afranio , ma in questo caso accettando il cognome di Spurio Afranio come quello di SAFRA , il vero gentilizio potrebbe anche rimanere sconosciuto in quanto teoricamente attribuibile a qualsiasi altra Gens . Questo potrebbe comportare che lo Spurio Afranio probabile emettente delle monete potrebbe anche non essere il personaggio della Gens Afrania , bensi’ uno sconosciuto magistrato soprannominato SAFRA , parola di probabile origine non latina , poiche’ l’ unico soprannome conosciuto durante la repubblica in uso dalla famiglia Afrania , era STELLIO . Anche nell’ Impero nessuno degli Afranii aveva cognome SAFRA , almeno fino al 382 d.C. data dell’ ultimo Afranio Siagrio storicamente conosciuto come Prefetto di Roma e successivamente come Console nel 382 sotto l’ Imperatore Graziano . La gens Afrania era una Gens plebea romana presente dal II secolo a.C. . Il primo membro illustre della Famiglia fu Gaio Afranio Stellio, che divenne Pretore nel 185 a.C. Gli Afranii erano una Gens probabilmente originaria del Piceno , il che li legherebbe a Pompeo Magno e alla Gens Pompeia , infatti la figura storica di Lucio Afranio , che detenne il consolato nel 60 a.C. , era nativo di Picenum , attuale Ascoli Piceno , mentre Tito Afranio fu uno dei capi della confederazione italica durante la Guerra sociale . Concludendo l’ articolo , le ipotesi per tentare di individuare questo misterioso monetario repubblicano che si firmava SAFRA dovrebbero essere non piu’ di tre : 1) che si chiamasse Spurio Afranio Safra e che si firmasse sulle monete solo con il cognome SAFRA 2) che effettivamente il monetario fosse Spurio Afranio che volontariamente o per errore avesse “dimenticato” di apporre nelle sue monete il punto dopo la S. diventando in tal modo il S. AFRA , come ufficialmente conosciuto . 3) (la meno probabile) , che SAFRA fosse un personaggio sconosciuto alla storia con questo cognome . Infatti nessuno degli Afranii dalla Repubblica al basso impero aveva cognome SAFRA , che quindi appartenesse ad altra Gens non identificabile . Ultima considerazione riguarda il supposto prenome di Afranio , cioe’ Spurio , prenome rarissimo nella storiografia romana , di cui ricordo a memoria solo pochissimi altri personaggi storici con questo prenome , tutti appartenenti alla Gens Postumia : Spurio Postumio Albino Caudino , Console nel 334 e nel 321 a.C. piu' altri due omonimi Spurio Postumio Albino , Consoli rispettivamente nel 186 a.C. e nel 110 a.C.. Questo prenome latino Spurius , ma di origine forse etrusca , non ha un significato molto lusinghiero , tutt’ altro , infatti significa un individuo nato da una relazione illegittima adulterina , oppure di un figlio legittimo ma non desiderato o voluto . Due Denari e due bronzi , Semisse e Quadrante , nel quali si nota molto bene il nome completo SAFRA senza il punto divisorio .1 punto
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Quello con il leone dovrebbe essere, se ben ricordo, Chersonneso Taurico. Quello con il toro Bisanzio. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Finale coppa Rimet ,veniva assegnata definitivamente a chi avrebbe vinto il mondiale per 3 volte. l'Italia aveva vinto sia nel 1934 che nel 1938. Anche il Brasile aveva vinto 2 volte il mondiale .Quindi chi vinceva si portava a casa la coppa. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato durante il quale la squadra italiana riuscì a pareggiare, con un rocambolesco gol di Roberto Boninsegna, la rete iniziale del Brasile su colpo di testa di Pelé, nel secondo tempo la squadra sudamericana prese progressivamente il sopravvento e dimostrò una netta superiorità tecnica segnando altri tre gol. Al termine della partita la Coppa Jules Rimet venne quindi assegnata al Brasile, vincitore per la terza volta della competizione. Ricordo il nostro gruppo che giocavamo sempre in strada che ci eravamo preparati con barattoli e bastoni per festeggiare ,per fortuna tra il primo e secondo tempo un po' abbiamo festeggiato,poi sappiamo tutti come fini 4-1 e tutti a casa.1 punto
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Salve a tutti! Qualche tempo fa mi iscrivo sul forum per saperne di più sulla monetazione greca antica e per chiedere chiarimenti su un tetradramma di Alessandro Magno… Ciò innesca una nuova passione e riaccende la fiamma dell’hobby della numismatica che avevo tempo fa messo da parte… Dunque ho acquistato la mia prima civetta di Atene! (e la cosa mi rende entusiasta) Allego una foto e un video di YouTube di seguito… Ora la domanda (ovviamente ne ho una! 😂): Che grado di conservazione le assegnereste? La mia opinione (perdonatemi se non uso la nomenclatura italiana): AU, quasi MS… ditemi la vostra!1 punto
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Si si, lo so benissimo. Era un modo per dire che secondo me il grado di conservazione oscilla tra Spl e mSpl. Siamo lì… Diciamo che siamo più vicini alla seconda.1 punto
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Il fatto che una medaglia rappresenti un donativo (munus) è intrinseco al concetto stesso di tale oggetto. Il fatto che l'osella sia moneta, mi pare acclarato (visti i decreti di emissione e tutto quello che sopra anche Oppiano ha ampiamente indicato). Infine il fatto che quelle delle dogaresse siano medaglie (quantunque imitative di oselle) è ben palese. Tutto il resto è 'negazionismo' o 'bastiancontrarismo'.1 punto
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No è una tipologia talmente diffusa e rinvenuta in diversi territori : africani, sardi, siciliani, spagnoli che si pensa che possa essere coniata in diversi stabilimenti, ma non si hanno elementi distintivi o perlomeno non ne abbiamo conoscenza. Se vedi qualche asta spagnola o leggi qualche studio spagnolo per esempio la danno coniata, anche se dubitativamente, a Carthago Nova (Cartagena). I primi studi ne attribuivano la produzione in Sicilia ora si pensa che possa essere coniata in effetti in vari territori cartaginesi. In realtà ci sono due varianti poco frequenti che potrebbero essere effettivamente di stabilimento sardo per via dello stile un po' degradato e per la caratteristica di avere invece che dei globetti sparsi un caduceo e una lettera punica (ALEPH), lettera per stile poco africana e molto simile invece per stile ad ALEPH di altre monete cartaginesi sicuramente di zecca sarda. La moneta invece oggetto della discussione nella variante dei tre globetti o asterismo che dir si voglia è estremamente comune.1 punto
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Salve a tutti, arrivata oggi da ROMA NUMISMATICS. Era così presentata: Lucania, Velia(?) Æ 11mm. Late 5th century BC. Female head(?) to right / Owl with closed wings standing to left, head facing; YEΛ(?) downwards to right. Cf. SNG ANS 1435; HGC 1 -. 0.81g, 11mm, 11h. Very Fine; cleaning marks. Possibly an extremely rare issue of Velia. ho fatto qualche foto con luce diversa ed avendo la moneta in mano direi che ΥΕΛΗ è leggibile e non dovrebbero esserci dubbi sull'attribuzione. Che dite? Non ho trovato purtroppo altri esemplari dello stesso tipo per un confronto e per capire chi può essere raffigurata al dritto, non riuscendo a vedere SNG ANS 1435 . Agli amici del forum chiedo pareri e indicazioni che, come al solito, saranno graditissimi...buona serata1 punto
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Un inizio potrebbe essere il World Coins 1601-1700 (ovvero questo https://archive.org/details/standardcatalogo0000unse_p0s3 )1 punto
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Non direi visto che, al contrario, gli incendi degli ultimi due/tre anni hanno decimato le foreste di eucalipto astraliane e, con esse, i koala, che sono nella lista degli animali in estinzione da nemmeno due anni.1 punto
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Se un cliente straniero viene da me in negozio e mi chiede di acquistare una moneta, io non posso esimermi dal vendergliela solo perché potrei supporre che lui la esporterà. Potrebbe anche non esportarla, o esportarla tra anni, o non chiedere i permessi. Di tutto ciò non posso essere responsabile io venditore. Quindi la contemporaneità tra vendita ed esportazione, non è sempre valida come per un asta, quella è una situazione specifica come sequenza temporale degli avvenimenti. Nelle altre situazioni, la subordinazione, o la mancanza di previdenza attribuibile al venditore sono considerazioni errate. Con le fatture elettroniche c’è una settimana prima di trasformare l’eventuale proforma in fattura effettiva . Oltre questo termine, in caso di ritorno della moneta, vanno effettuate due operazioni( acquisto e poi successiva nuova registrazione) come se fosse un’altra moneta , con le imposte relative da applicare. Non è una cosa così lineare e semplice come si può pensare…1 punto
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Per come la vedo io il problema si porrebbe solo se si agisce così senza dichiararlo nelle codizioni di vendita. Una volta dichiarato l'eventuale offerente straniero sa a cosa va incontro. Non sono un giurista e legalmente non mi esprimo, ma da un punto di vista etico/morale non trovo ci sia nulla da eccepire.1 punto
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Mettiamo pure le luminarie? Mi sa che dovresti dare un aiuto più sostanzioso, non dovrebbe rientrare nei parametri della sua raccolta.1 punto
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Forse non sono stato molto chiaro nel rappresentare quella che è la mia perplessità: ciò che trovo non eticamente corretto è che la casa d'aste trattenga comunque il prezzo di aggiudicazione... e anchela moneta (di fatto)... a meno che l'acquirente estero non si rechi personalmente in Italia per ritirarla senza tuttavia poter oltrepassare i confini italiani con essa. Come ho detto in apertura del post non voglio sindacare la legittimità o meno della clausola dal punto di vista giuridico ma pongo solo un problema di leale cooperazione tra le parti... mettiamola così. Le parti (acquirente straniero e casa d'aste) accettano consapevolmente entrambe il rischio che quanto messo in vendita non sia esportabile, e va bene, sono libere di farlo. Ma perché non strutturare la clausola in maniera tale da condizionare il perfezionamento della vendita all'ottenimento dell'autorizzazione all'esportazione e, quindi, contemplare solo il diritto del venditore a trattenere esclusivamente le commissioni e le spese varie ed eventuali piuttosto che l'intero prezzo di aggiudicazione? Così (credo) - e rispondo anche ad @Arka - il commerciante non ci rimetterebbe un centesimo (a differenza dell'acquirente che, però, quantomeno vedrebbe limitato il danno). E la moneta resterebbe comunque di proprietà del commerciante o del conferente (a seconda dei casi). Grazie per i vostri interventi. Saluti.1 punto
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Ciao a tutti, per facilitare il riconoscimento (o forse per complicarlo ) ho provato a ruotare l'immagine in modo tale da avere una sorta di "positivo". Dal risultato ottenuto sembra che il corpo e la testa dell'aquila siano inserite all'interno di una lettera "F"... il cui formato non sembra essere congruo con il periodo del denario, ma di epoca moderna. La grande profondità dell'incusso, almeno apparentemente, potrebbe essere determinata dalla tipologia di matrice con la quale è stata realizzata. A parer mio, dato che sembra che la moneta abbia una concavità, potrebbe essere stato fatto con un bottone. Io non sono riuscito, per il momento, a trovare alcun riscontro.1 punto
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No no, basta 2 euro comuni per un po' di anni per favore! 😁 In anni come quelli si fanno fuori troppi soldi per avere pure quelli1 punto
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E’ proprio questo che suona come una presa in giro: a quale straniero potrebbe mai interessare diventare proprietario di una moneta che si trova e resterà nello Stato italiano? Non sarebbe stato almeno eticamente più corretto escludere a monte la vendita all’estero a questo punto? Senza considerare tutti gli aspetti giuridici legati al fatto di mettere in vendita per l’estero qualcosa che all’estero non può andarci. Ok, il commerciante non può prevederlo in anticipo… ma suvvia… almeno il rimborso del prezzo… tenetevi pure i diritti d’asta a tutto voler concedere… Saluti1 punto
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Più che doverosa, a maggior ragione visto che abbiamo preso una topica in due ☺️1 punto
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Hai ragione Simone. Ma mentre noi collezionisti ce ne facciamo magari una ragione, per Voi commercianti sono informazioni preziose. Mah…1 punto
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Buona sera a tutti. Ho appena acquisito questo denaro da una nota casa d'aste tedesca. Noto al dritto la H/doppia T nella tipica forma degli Enrico III e successivi, segni evidenti di martellatura che interessano la parte inferiore del tondello. Noto un chiaro cuneo nella parte superiore della H/doppia T e mi pare evidente che non sia il risultato del supercusum. Al rovescio parrebbe un comune Enrico III/IV/V. Le lettere LVCA non sono leggibilissime ma la legenda esterna lo e' e leggo ENRICVS in caratteri che mi paiono caratteristici dei primi Enriciani. E' in ottima lega d'argento, quindi non un tardo Enriciano e le misure ponderali sono le seguenti: diametro 16mm e peso 0,95 grammi. Quasi un tardo Enrico II? Un cosidetto mule? Una variante di Enrico III? Un falso d'epoca? Chiedo a Voi esperti, come cataloghereste questo denaro? Grazie come sempre, un caro saluto a tutti Questo e' il dritto: E questo il rovescio:1 punto
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Interessante argomento esposto dai due relatori, spiegati i concetti delle due tipologie di Colonie e i Municipi, monete con legende in latino e greco...uno scorcio interessante del periodo della Roma Repubblica, il tutto con la visione delle monete. Un momento della conferenza. I complimenti ai relatori Songa e Pittini. Al termine il brindisi per gli auguri e i saluti di arrivederci per il prossimo anno.1 punto
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Il bronzo del quiz è stato battuto alla Obolos, by nomos WEBAUCTION 11 nel 2018, con un risultato notevole in termini di offerta essendo stato aggiudicato a un hammer di 6000 CHF da una base d’asta di 700 CHF. Lotto 427. TROAS. Ilium. Marcus Aurelius, 161-180. Medallion (Bronze, 35 mm, 27.97 g, 7 h), 161-165. AYT KAI M AYPHΛ ANTΩNEINOC Laureate, draped and cuirassed bust of Marcus Aurelius to right. Rev. ΕΚΤΩΡ / [IΛIEΩN] Andromache standing left presenting little Astyanax to Hector standing right in full armor . RPC 87 (temporary), citing only one example in the Hermitage Museum from the excavations of Schliemann (Bellinger T 150). Extremely rare, well struck with a brown patina and with a stunning reverse. Some rough areas, otherwise, good very fine. This stunning and totally dramatic scene is a breathtaking depiction of the last meeting of Hector with his wife Andromache, just before he faces the almighty Achilles in a fierce battle that will cost his life. Andromache with little Astyanax in her hands pleads Hector not abandon the safe walls of Troy for the sake of his son. The infant on the other hand is frightened by his father's crested helmet and started to cry. This is probably the most dramatic scene in Homer's Iliad (VI, 390-480). Anche qui si commenta la scena drammatica che rappresenta l’ultimo incontro di Ettore con la moglie Andromaca poco prima di affrontare Achille in una feroce battaglia che gli costerà la vita. Andromaca, con il piccolo Astianatte tra le mani, supplica Ettore di non abbandonare le sicure mura di Troia per amore del figlio. Il piccolo, invece, è spaventato dall'elmo crestato del padre e comincia a piangere. Questa è probabilmente la scena più drammatica dell'Iliade di Omero (VI, 390-480). apollonia1 punto
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Buonasera a tutti, la mia Vicereale di oggi: 3 Cavalli Filippo III D/PHILIPP-III-D. G. REX.ARA. VT R/IN HOC SIGNO VINCES Magliocca 82 "La Moneta Napoletana Dei Re di Spagna Nel Periodo 1503 - 1680" Siete D'accordo? Saluti Alberto1 punto
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Un anno di ritardo È uscito oggi il francobollo per il cinquantesimo anniversario della scoperta dei celebri Bronzi di Riace, le statue risalenti al V secolo a.C. rinvenute il 16/8/1972 nelle acque del Mar Ionio e oggi conservate al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Peccato che l’anniversario (festeggiato nel 2022) non coincida in termini di date: essendo il 2023, quest’anno cade il 51° anniversario del ritrovamento e non il 50°. Ritardo intenzionale? Elasticità commemorativa? Errore di stampa? In ogni caso una brutta figura! (Dalla newsletter dell' Unificato)1 punto
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Salve. Condivido il mio secondo acquisto. Lotto 30. SICILIA - Syracusa - GERONE II (274-216 a.C.) 16 Litre D/ Testa velata di Filistide R/ La Nike conduce una quadriga lenta SNG ANS 880 Ag g 12,82 mm 27 • Ex Artemide, asta XXX, lotto 55 BB QUESTO LOTTO NON VIENE SPEDITO FUORI DALL'ITALIA - THIS LOT IS NOT SHIPPED OUTSIDE ITALY. apollonia1 punto
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Stati Uniti d'America Pismo Beach - California - Dollar 1933 La depressione, nonchè la conseguente crisi bancaria, colpi duramente i residenti della città costiera di Pismo Beach in California. Nel 1933 utilizzarono un curioso ed efficace mezzo di scambio, delle conchiglie Un particolare bivalve con un guscio molto spesso che si trovava in gran numero lungo la costa, il mollusco era di grandi dimensioni ed era apprezzato soprattutto come alimento. A causa della carenza degli spiccioli i commercianti del luogo, sentita la Camera di Commercio, furono d'accordo nell'usare queste conchiglie temporaneamente al posto del denaro sonante, potevano essere riscattati in una data successiva. La pratica si dimostrò alquanto redditizia poichè la maggior parte di queste conchiglie venivano trattenute come souvenir dai turisti, e quindi non più portati al "cambio" I tagli andavano da 25 cent ad un dollaro, venivano firmate fronte/retro e dorso singolarmente, numerate, datate, ed alcune portavano addirittura il motto: "In God We Trust", in buona sostanza dei pezzi unici, ognuna era diversa dalle altre. Dato il loro successo (più che altro perchè la maggior parte non venivano riscattate...) arrivarono sino al 20 dollari. Tutt'ora i pezzi originali dell'epoca sono ambiti dai collezionisti. Recentemente alcuni commercianti della zona, per far rivivere quel periodo storico, hanno creato dei "Buoni da 5 Dollari" (foto)1 punto
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Malaysia (Malacca portoghese) In uso dalla metà del XV° sec. sino agli inizi dell'800. Siam / Thailandia In uso dal XVI al XIX sec. Nigeria ed Africa mediterranea Sec. XVIII-XIX - Piccole forme in metallo alternative all'uso del metallo grezzo. Coste del Mar Nero Premoneta delfino: V-IV sec. a.C.1 punto
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Raggruppo di seguito quelle poche monete bizzarre inserite in questa discussione nel corso di questi 11 anni non facenti parte delle produzioni moderne. Georgia XVII-XVIII secolo Perù Maltagliato da 8 reales del XVI-XVII secolo Bronzo di Augusto 10-15 a.D Transilvania 1 Denar in oro del 16681 punto
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Su qualche punto dovranno accontentarsi..🩹1 punto
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Nuova offerta di lavoro sempre della Leu! Questa volta cercano un esperto in monete mondiali! In calce il profilo ricercato. Maggiori informazioni sul sito! We are looking for a numismatist specializing in world coins Full time or part-time and woking entirely from home –– We are looking for a dedicated numismatist specializing in world coins to help us identify and catalogue coins for our floor and web auctions. You don't have to move to Switzerland to fill this position, you can work comfortably from home! What we are looking for: English as mother tongue or second language. We will only consider applicants with excellent command of English Access to a numismatic library with all the important works on world coins Extensive experience as a numismatist in the coin trade Very good knowledge in the areas of world coins, particularly European coins from the Middle Ages, the Renaissance, and the modern era, as well as American coins Good computer skills (description database accessible via website) Ability of correctly identifying and accurately describing coins Proven track record of scientifically correct research and work Adherence to deadlines Commitment and resilience in stressful situations Ability to communicate and work in a team What do we offer: Work done entirely from home Flexible working hours Remuneration per coin described Working in a dedicated team Engagement with many exciting coins!1 punto
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Buongiorno a tutti,un grano bislungo particolare,busto maturo al dritto e croce di Gerusalemme piccola al rovescio,ribattuto su tornese di Filippo Il...1 punto
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Grazie, molto esaustivo, nel libro che sto leggendo ho scoperto alcuni riferimenti ai prezzi delle cose, per esempio un buon cavallo da guerra poteva costare da 600 a più di 1000 pesos, intesi appunto come "pezzi da otto", monete del valore di otto reales; Una balestra 50, un fucile 100, una spada 50.1 punto
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Il pesos delle colonie spagnole deriva da quello coniato dalla zecca di lima intorno al 1565 pesava circa 27 g di argento per il 92% di argento puro...prima vi era il real de a ocho...il famoso pezzo da otto reales...e poi l'escudos d'oro il cui pezzo da 8 corrisponde al doblone...100000 pesos dovrebbero quindi essere circa 2,5 tonnellate d'argento puro...una cifra molto considerevole...se guardo il valore dell'argento puro ad oggi ottengo un milione e trecentomila euro...ma va calato sull'epoca dove l'argento non era cosi diffuso come oggi...dovresti vedere nel libro di Cipolla, vele e cannoni per comprendere se vi sono indicazioni del valore d'acquisto e rapportato ad oggi...azzarderei a dire alcune decine di milioni di euro di oggi, forse di più...il potere d'acquisto di una cifra del genere era quella di finanziare per qualche tempo una guerra spagnola in europa...all'epoca gli Asburgo si davano da fare... 😉1 punto
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