Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/23 in Risposte
-
Partecipo con un mio recente cavallo. Provenienza esemplare: Lotto 16 asta 14 Numismatica Picena 13/12/2023 così descritto in catalogo: (L') Aquila. Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Cavallo AE gr. 2,09. D’Andrea-Andreani - (cfr. 118). MIR -. Vall-Llosera i Tarrés 203 error 1 (questo esemplare illustrato). Variante molto rara con busto anziano e lettera V al dritto ottenuta da A rovesciata. Molto raro. q.SPL7 punti
-
Buongiorno a tutti, complimenti @Raff82! E' proprio una bella raccolta! Ne approfitto per condividere le immagini delle mie Piastre 18595 punti
-
Ciao a tutti, ho pensato di condividere con voi due fra le ultime monete arrivate, in questo caso una "simpatica" coppia di Antoniniani di Tetrico I, la definisco in questo modo perchè per puro caso in due aste separate sono venuto in possesso di queste due monete che combinazione vuole sono un originale e un imitativo con il solito soggetto, quindi l'originale e la copia della stessa, la cosa mi ha colpito e le ho messe subito ovviamente nel vassoio una accanto all'altra. E' stato veramente un caso perchè fino a che non ho cominciato a seguire qualche asta online devo ammettere che non conoscevo quasi niente di Tetrico I, Tetrico II e dell'Impero autonomo delle Gallie, sto cercando di recuperare queste lacune grazie alla passione numismatica e tramite i sempre utilissimi post presenti in questo forum. Tetrico I mi ha colpito subito per la particolarità delle sue monete giunte fino a noi, moltissime sono in conservazioni basse, questo ha fatto una nascere in me una simpatia per queste monete disastrate che mi ha portato ad aggiungere queste due alla mia collezione. Ma ecco le due monete in questione, spero vi piacciano o quantomeno apprezziate il contrasto nel vederle assieme, cosa che mi ha colpito particolarmente, tra l'altro devo dire che, contrariamente a molte di quelle che ho visto, l'imitativa non è neanche così male sinceramente: Tetrico I, Antoniniano, Zecca di Colonia, 270-273, RIC 90; Mairat 426-9; AGK 5b (grazie a @Cremuzio e @grigioviola per l'aiuto nell'identificazione) 2.94g X 20mm D/ IMP TETRICVS P F AVG; busto radiato, drappeggiato e corazzato R/ LAETITIA AVG N; la Letizia con ghirlanda e ancora Tetrico I, Antoniniano Imitativo, 271-274 3.22g X 15mm D/ IMP TETR [...]; busto radiato, drappeggiato e corazzato R/ [...]; la Letizia con ghirlanda e ancora Grazie per l'attenzione, Matteo4 punti
-
Buongiorno a tutti, Pensavo di aver terminato la serie delle 1859, invece ne ho trovato un'altra ,ha la particolarità d'avere lo scudetto del Portogallo completamente vuoto,deve ancora arrivare dall'estero e non appena farà parte della mia piccola raccolta ve la mostrerò con nuove foto. Un saluto Raffaele.4 punti
-
L'ho scannerizzato in pdf CN 211 ottobre 2008 p. 28.pdf4 punti
-
Salve. Pubblico 8 dei miei 4 tarì siciliani, anni: due del 1646, del 1647,1644,1648,1645,1651 e 1618. Monete che, secondo me, hannp un loro fascino particolare. Saluti.3 punti
-
Buonasera, grazie @caravelle82 per avermi citato, pur non essendo un esperto, ma solo un appassionato del restauro di monete. Hai scritto dei concetti del tutto condivisibili. Per quanto riguarda l'Argento @Ronin91 direi che sono tutti segni di ossidazione, difficili da prevenire perchè le monete sono a contatto con l'ambiente esterno e quindi soggette ad umidità ed ai componenti atmosferici. Le stesse Serie della Zecca, chiuse in quegli orribili fogli di plastica, possono presentare ossidazioni verdastre - nerastre. L'ossidazione si può rallentare, ma fa parte della moneta e contribuisce alla patina che a volte dona alla stessa un "surplus". Pertanto stai tranquillo che le ossidazioni dell'Argento non rovineranno le monete. Diverso è il caso del "Cancro del Bronzo" che è limitato alle monete in lega di Rame, ma leggo che non le collezioni e quindi lascio stare. Saluti Beppe3 punti
-
Buonasera, allego le immagini della mia Piastra del 5° tipo. Un saluto, Lorenzo3 punti
-
Una breve visita venerdì e una più accurata oggi. Ho trovato banchi con belle monete e ho potuto scambiare quattro chiacchiere con alcuni espositori, devo dire un piccolo convegno che grande potrà divenire. Un saluto a @Sim0408 @italpen @aleale @Modoetia Roberto3 punti
-
Per l'archivio: ====================== Fantastico! In effetti ho cercato il tuo indizio senza trovarlo. Come i Re Magi, era già tutto per strada ed arrivava come aiuto di oggi - se @Meleto non avesse dato prima la soluzione: ====================== E poi: quardate un po' cosa ho mangiato a cena! 🍽️ Sono solo un po' giallini, che erano ben nascosti già da qualche giorno nel compartimento delle verdure😁3 punti
-
E' così in tanti casi. Ho amici (carissimi) che hanno ricevuto in eredità collezioni importanti (non solamente numismatiche) e non se ne sono disfatti, anzi , le conservano gelosamente nella prospettiva di lasciarle ai propri figli e nipoti, e questo é un atteggiamento che personalmente apprezzo e condivido.3 punti
-
Io sono negato, ma ho provato ad evidenziare i particolari: Il cerchietto in alto identifica la "manus Dei". Solo una annotazione, infine: Le facce di una moneta si chiamano dritto/rovescio e non fronte/retro. Ciao. Stilicho @Miki004763 punti
-
Lo stupore degli archeologi: dal fiume Tigri emerge una città misteriosa, risale a molti millenni fa Si pensa che l’antica città, caratterizzata da grandi edifici, potrebbe essere Zakhiku, importante centro dell'Impero dei Mittani. Molte le tavolette scritte che potrebbero fornire importanti informazioni su quell’impero poco conosciuto Antica città emerge dal fiume Tigri (Foto: Università di Tubinga) Lo stupore degli archeologi: dal fiume Tigri emerge una città misteriosa, è antica di molti millenni Le ricerche archeologiche regalano sempre nuove sorprese. A volte gli importanti ritrovamenti sono il coronamento di studi accurati e ricerche sul campo. Altre volte ci si mette di mezzo il caso. Com'è accaduto per la città antica di almeno 3.400 anni emersa qualche tempo fa dal fiume Tigri a causa di un forte periodo di siccità nella regione del Kurdistan, in Iraq. Essendosi notevolmente ridotto il livello dell’acqua nel bacino della diga di Mosul, le rovine sono ritornate al cospetto della luce del sole. Così archeologi provenienti dalla Germania si sono uniti a quelli del Kurdistan ed il team ha potuto constatare che si trattava probabilmente di un insediamento urbano risalente all’epoca dei Mittani. Si pensa che l’antica città, caratterizzata da palazzi e altri grandi edifici, potrebbe essere Zakhiku, importante centro dell'Impero di quel popolo, risalente a un periodo tra il 1550 e il 1350 aC circa. Emersi man mano che l'acqua scendeva Gli studiosi hanno confermato che i resti sono riemersi man mano che il livello dell’acqua diminuiva, lasciando ammirare un gran numero di resti di edifici e reperti. Sono state trovate, in particolare, anche 200 tavolette di argilla con scritte cuneiformi che sono ancora in fase di traduzione. Gli archeologi hanno dovuto fare in fretta i loro interventi perché non era possibile comprendere quando l’acqua del bacino sarebbe tornata a salire coprendo nuovamente tutto. E' stata quindi una lotta contro il tempo. Reperti ed enormi costruzioni Comunque i ricercatori sono riusciti a stilare la mappa della città. Nello specifico, oltre a un palazzo già censito nel 2018, è stata registrata una fortezza gigantesca con mura e torri, un enorme edificio-magazzino e un intero complesso industriale. Antica città emerge dal fiume Tigri (Foto: Università di Tubinga) Gli importanti reperti Tra i reperti recuperati, singolare interesse rivestono cinque vasi in ceramica che custodivano nella loro pancia oltre 200 tavolette con scritte in cuneiforme. Sembra risalgano al periodo assiro e alcune sono ancora nei contenitori di argilla. Con buona probabilità si tratta di lettere. Gli studiosi si augurano che contengano importanti informazioni sulla fine della città dei mitanni e sull’inizio della dominazione assira sulla regione. Il materiale è considerato veramente prezioso dal punto di vista storico. Anche perché non è facile trovarne in quello stato di conservazione dopo secoli passati in condizioni tanto particolari. Bisogna dire che "È quasi un miracolo che le tavolette cuneiformi fatte di argilla cruda siano sopravvissute così tanti decenni sott'acqua", ha dichiarato il dottor Peter Pfälzner dell'Università di Tubinga. Sono state scoperte anche delle pitture murali in vivaci tonalità come il rosso e il blu. Una scoperta importante La scoperta della città è considerata particolarmente importante perché l’impero dei mittani è tra quelli meno studiati del Vicino Oriente antico, tanto che non se ne conosce ancora nemmeno la capitale. Le informazioni ricavabili dalla città emersa dal Tigri potrebbero dunque fornire informazioni inedite veramente preziose. https://cultura.tiscali.it/news/articoli/citta-antica-tigri-citta-misteriosa/2 punti
-
Anche durante l’assedio austro-russo di Mantova del 1799 (17 aprile-29 luglio) i francesi, per provvedere alla necessità di pagare le truppe che difendevano la città, requisirono tutto il metallo a disposizione, comprese le campane delle chiese. Vicenda che il dotto letterato e numismatico mantovano Attilio Portioli (1830-1891) cita in questo modo «…e non solo volle che si battesse in argento e lega ma sì ancora abbondantemente in rame e bronzo; a tale uopo fece una requisizione di campane dalle chiese di campagna e città, come accadde a Brescia nel 1515. Si intende che tutte queste requisizioni erano forzate. E i modi della incetta se non furono disonesti, non furono neanche convenienti… si compirono atti arbitrari e prepotenti, mancando anche in ultimo alla fede pubblica, per cui furono frodati del loro avere i corpi morali, i privati e gli stessi depositari del monte di Pietà». Durante l’assedio vennero coniate monete da 5 soldi, da 10 soldi in mistura di Milano con conio repubblicano ... e si fusero monete da un soldo per un valore di 43.350 lire (867.000 pezzi) contenenti un terzo di metallo di cannone e due terzi di metallo di campana. I pezzi da un soldo, ottenuti per fusione, risultano estremamente variabili sia nel peso (10,8-18,0 g), che nel metallo e nella legenda. da Panorama Numismatico 02/2019 QUANDO LE CAMPANE SERVIVANO PER CONIAR SONANTI MONETE di Gianni Graziosi. La lega utilizzata per le campane delle chiese è il bronzo formato principalmente da rame e stagno con piccolissime percentuali di altri metalli, principalmente piombo e zinco. La lega dei cannoni, nella mia più grande ignoranza nel settore, dovrebbe essere ferrosa (ghisa).2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
@Rufilius due belle monetine galliche. La prima ufficiale, zecca di Colonia, RIC 90; Mairat 426-9; AGK 5b. La seconda una imitativa ma non esattamente dello stesso tipo, bensì del tipo LAETITIA AVGG (e non AVG N), il Mairat 447. Anche in questo caso il prototipo ufficiale è della zecca di Colonia, mentre la sua versione imitativa, chissà! Sarebbe utile sapere eventualmente la provenienza se ha un findspot documentato. I tetrici sono imperatori che hanno emesso grandi quantitativi di antoniniani, i cui tipi principali sono assai comuni e altrettanto frequentemente sono stati imitati nelle emissioni locali coeve e successive alla fine del loro regno. Complimenti per esserti addentrato nel mondo dei gallici! C'è un sacco di materiale da studiare e approfondire!2 punti
-
Ciao @Marco1967 Le plastiche attualmente in commercio ed usate quindi dai periti, sono praticamente "inerti" dal punto di vista chimico. Quelle in uso negli anni '70-'80 invece potevano procurare qualche danno alla moneta. Queste le ho tutte "spacchettate", fotografandole prima e conservando la perizia a parte. Bisogna anche dire che la moneta chiusa in una bustina di plastica "vive" in un microclima ( quello della chiusura e quello attuale ). L'ideale sarebbe conservare le monete in un monetiere e/o vassoi di legno foderati con vero velluto in quanto la moneta acquisisce quella bella patina antica che appaga la vista. E' molto difficile, soprattutto per monete di pregio, oppure sigillate da Numismatici storici, avere il coraggio di liberarle. In questi anni con la tecnologia che aiuta, a mio modesto parere, la perizia dovrebbe essere redatta con foto in Alta Definizione, corredata dal numero di archivio del Perito, lasciando così libera la moneta. Ogni moneta, anche se cambia patina, è riconoscibile come lo sono le impronte digitali e non vedo perchè debba essere chiusa in una bustina di plastica. Sarebbe come comperare un mobile d'antiquariato e lasciarlo impacchettato con del nylon pena la decadenza della perizia. Invece il mondo va al contrario, si stanno affermando quelle specie di bare che chiamano "slab"... Buona Serata,2 punti
-
Ciao Marco e grazie in primis. Con l' argento,come sopra scritto,non vi sono rischi,parliamo di quantitativi comunque sostanziosi intorno l' 800. Per le patine indesiderate ahimè,con le bustine,siamo sempre a rischio. Però è bene specificare che esistono pure materiali buoni. Ora sto notando per esempio che le perizie le fanno diversamente,ovvero,la moneta è dapprima incorporata in un involucro piccolo e messa a sua volta dentro la bustina classica della perizia. Quindi a mio avviso,ci deve essere il connubio tra buoni materiali e microclima ideale dove teniamo i tondelli. Poi ripeto,siamo tutti sotto lo stesso cielo,a chi non capitano ste cose.... Ritengo mal che va, che a tutto (tranne la morte e la volontà di Dio) ci sia un rimedio comunque😏2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Ciao, mi auguro per il bene della Numismatica in generale che non siano tanti, come penso 🙂. Custodire per generazioni monete di una collezione senza integrarla, studiarla, capirla, la vedo una cosa fine a se stessa. Se tutti ci comportassimo in tal modo, non si reperirebbero più pezzi sul mercato, non si darebbe più la possibilità di coltivare la passione per le monete ed il collezionismo ad altri, come lo è per noi. Francamente non la vedo una cosa "sana" , anche se leggittima sia chiaro, insomma una cosa molto egoistica. Per me, se non ci fossero eredi interessati alla Numismatica, la soluzione migliore è di reimmetterle sul mercato dando così la possibilità di acquistarle a chi come me ha deciso di collezionarle, donando così lo stesso piacere che ho io quando inserisco ìn collezione un nuovo pezzo. Opinione personale, ovviamente. ANTONIO2 punti
-
Il Crippa e’ limitato e porta poche varianti. Il nuovo testo di riferimento e’ il Bollettino della collezione Reale, la piu’ completa collezione di monete di Milano. https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/materiali/BdNonline_Materiali_12_2013.pdf2 punti
-
Ciao È un quesito interessante perchè solleva un problema esistente ma risolvibile (non al 100% ne per sempre). L' argento non mi è mai capitato di pulirlo onestamente,in quanto prevengo il problema con le capsule. È l' umidità,gli sbalzi termici ed altri fattori atmosferici che causano quelle ossidazioni antipatiche. Ho effettuato pulizie gentili e normalissine con ben altri tipi di materiale,non nobile,di altre conservazioni già vissute....ma so che ci sono i rimedi fattibili. Tieni conto che esistono i puristi che ti diranno che la moneta non si tocca neanche col pensiero,però poi ti devi "godere" quelle robe antipatiche a vita. Il nocciolo è questo,a tutto più o meno sta rimedio, bisogna saper veramente agire e ponderale bene la scelta. Non c' è migliore scelta di una scelta ponderata(come nella vita). Prima di essa però,per una prossima volta,oramai che sai che l' aria lì non è il massimo,previeni con le capsule,almeno per il metallo nobile. Riccardo2 punti
-
Questo è veramente bello,non conosco bene questa monetazione ma non ricordo di aver mai visto la legenda al dritto:FERDIND∀S REX... mentre per il rovescio si:EO∀ITAS REGNI.... particolare anche l'aquila che sembra appoggiata sulla zampa del cavallo... Ancora complimenti...2 punti
-
2 punti
-
Trovata! 5 korun cecoslovacca non la conoscevo ma la forma del 5 centrale mi ha ricordato una moneta dello stesso paese che avevo più presente perchè più vecchia! https://en.numista.com/catalogue/pieces2013.html2 punti
-
Condivido una parte del raccolto di quest'anno in fase di catalogazione2 punti
-
Salve invio la foto di un’altra cartolina di Tripoli, ne ho un bel gruppetto tutte con gli stessi annulli, alcuni più nitidi altri meno. Chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo2 punti
-
Buongiorno Lamonetiani, chi di voi colleziona (o ha collezionato) le mitiche Slot Car? Qui la prima parte della loro storia: La storia delle Slot Car (1-11).pdf1 punto
-
Ciao, oggi condivido un denario dell'Augusta Giulia Domna moglie dell'imperatore Settimio Severo con la personificazione sul rovescio della dea Concordia (corrispondente alla dea greca Harmonia) coniato nelle officine della Zecca di Lodicea a Mare. Il ritratto molto stilizzato ( diversamente dai denari coniati a Roma dove i tratti sono molto più realistici) e' proprio caratteristico di tali emissioni e dei maestri incisori della citta Siriana. Giulia Domna, sorella di Giulia Mesa, fu un'Augusta molto influente protagonista attiva delle vicende politiche e non solo durante tutto il regno del marito ed anche successivamente con i figli Caracalla e Geta. Sostituirono entrambi il padre anche se il periodo di co-reggenza durò poco in quanto Caracalla nonostante sembra avesse promesso al padre in punto di morte che avrebbe rispettato il fratello, per governare da solo, non esitò ad ucciderlo e da alcune fonti storiche sembra proprio con l'avallo della madre....Cosa aggiungere, triste vicenda se così andarono i fatti. Per quanto concerne la Concordia era per i romani colei che faceva svolgere i rapporti tra persone nella vita quotidiana nel migliore dei modi, in armonia e comprensione, e sulla mia moneta è rappresentata seduta con doppia cornucopia in braccio a sinistra e la patera nella mano destra. Da visione diretta il denario risulta coniato, abbastanza centrato, con discreto metallo ed ha svolto la sua funzione di moneta. Condivido anche un altro esemplare sempre di Lodicea ( con ritratto inconfondibile) ed un esemplare coniato a Roma. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18 mm 3,35 g RIC 6371 punto
-
Ciao a tutti, nel giorno del mio compleanno (e anche di Nerone ci tengo a precisare 😄), è arrivato il mio ultimo acquisto che aspettavo con ansia e volevo condividerlo con voi, non è certo la moneta in conservazione migliore che ho, ma è una di quelle che ha un significato storico incredibile e che mi emoziona tantissimo avere fra le mani, in attesa quindi di aggiungere alla collezione anche un denario di Cesare, intanto vi presento quello di Bruto: Bruto, Denario, Zecca itinerante al seguito di Bruto , 43-42 a.C., Crawford 502/2 2.78g X 19mm, Argento D/ L SESTI PRO Q; busto velato e drappeggiato della Libertas R/ Q CAEPIO BRVTVS PRO COS; ascia, tripode e simpulum Grazie per l'attenzione, Matteo1 punto
-
Le prime avevano la chiusura con le viti. Ho verificato nella mia collezione di oggetti elettronici d'epoca e ho constatato che fra le mie cassette di diversi modelli ed epoche ne ho una sola (non datata) che potrebbe essere degli anni '60, ma comunque non di quelle avvitate. Mi divertirò ai mercatini a cercarne una del tipo di quella nell'immagine, intanto ringrazio @littleEvil per aver aperto questo thread multidisciplinare che mi ha permesso di notare tale interessante particolare che mi era sfuggito.1 punto
-
DE GREGE EPICURI @ExarKunBasandosi sull'usura delle lettere, direi anch'io che la seconda è stata coniata prima...ma è solo un'ipotesi.1 punto
-
Grazie anche a te @grigioviola per l'intervento, metto tutto insieme così catalogo bene le due monetine. Per quanto riguarda l'imitativa controllo le informazioni che ho, nel caso se ci sono dettagli aggiuntivi ve li faccio sapere. Effettivamente mi rendo conto che qualsiasi cosa, anche quella che può sembrare la più marginale come una povera monetina disastrata (che, ci tengo a dire, se tornassi indietro ricomprerei altre mille volte), ha un potenziale storico/numismatico immenso. Altro periodo da mettere nella lista degli approfondimenti, bene bene 😃1 punto
-
Ciao per rimanere in tema Silvio1 punto
-
1 punto
-
Poi lo sono diventate. Ci pensi? Sono nate coi motori a scoppio: prova a montare un circuito in casa, altro che inquinamento... La storia delle Slot Car (12-25).pdf1 punto
-
1 punto
-
È una bellissima ed interessantissima moneta. Ci avevo fatto un pensierino, forse anche più di un pensierino, ma sono andato in ritirata dopo le prime impegnative battute. Sono contento l'abbia presa Domenico. Complimenti. Saluti.1 punto
-
😁😁😁 Grazie delle ulteriori dritte! In effetti rimangono accessori da pochi euro e questa discussione è fatta proprio per chi vuole migliorare qualcosa, senza strafare e senza spendere molti soldi in oggetti mirati e impegnativi da tenere. Tutto sommato mostro le lenti e i loro ingrandimenti, non è l'ennesimo post che insegna a fotografare le monete ...per come fare bene e foto ho lasciato l'istruzione generica di usare le solite basi come riferimento.. Io propongo invece lo zoom digitale prima, laddove non arriva quello ottico, per altri motivi: - visualizzi bene la messa a fuoco e la centratura sul display e anche il risultato che otterrai si dettagli utili; - escludi il resto dello sfondo che, nella maggior parte delle impostazioni automatiche, influisce sull'elaborazione dell'immagine finale; .. Di contro l'immagine rimane delle dimensioni come se non avesse zoom, dunque andrà ugualmente ridimensionata laddove occorre risparmiare spazio, come per postare qui. Tutto sommato, a conferma di quanto hai scritto: ..con le variabili tra chi esegue la cattura, gli strumenti a disposizione e le possibilità di mettere in atto certe nozioni, le combinazioni corrette, talvolta compromessi, sono tante. 👍 😁 Diciamo che ci sono tecniche acquisite con l'esperienza che mi hanno permesso casuali primi piani. In questo caso sono comunque immagini ritagliate; ho adottato un avvicinamento lento, di cui solo qualcuno degli insetti non scappava, quindi queste sono le varie riuscite di molti tentativi; una dose di fortuna aiuta sempre 😜 🤦 .. me la sono cavata bene.. solo un errore ortografico, per ora ... Ne avevo già sistemato qualcuno, ma non sarò mai efficente su questo aspetto.. poi, quando rispondi con lo smartphone (come ora) è decisamente scomodo leggere quanto si scrive prima di inviare il post, quando c'è molto da scrivere.. Scorrendo, tocchi una parola e si corregge sbagliata e si aggiunge all'elenco degli altri errori 😅 ... grazie!👍1 punto
-
1 punto
-
Anche per me è un falso d'epoca in piombo-stagno: secondo il catalogo "I falsi d'epoca nella monetazione sabauda" di Biagio Ingrao (Ed. Associazione culturale Italia Numismatica - Nummus et Historia XIX, settembre 2010), però, il peso dovrebbe essere calante come si può vedere qui sotto:1 punto
-
Nel post #1855 ho nominato il file/immagine del topino Remì di ratatouille in 'ceko5kor' (abbreviato di: cecoslovacchia 5 korone), lo si può notare dall'url dell'immagine1 punto
-
Ah si? Davvero? Non so proprio a chi ti riferisci. Si da’ il caso, guarda un po’, che io ci sono passato, come erede, e non unico, senza avere alcun problema. Di solito le persone intelligenti incaricano un notaio capace per questi frangenti e nel testamento mettono tutto in chiaro, proprio per evitare che sia impugnato oppure che si creino situazioni potenzialmente confuse. Poi sono opinioni, per carità, e lasciano, almeno per quanto mi riguarda, assolutamente il tempo che trovano, incluse sicuramente le mie.1 punto
-
Le monete classiche , nel mio caso le repubblicane , riservano sempre delle conoscenze inaspettate se da queste si riesce ad indagare a fondo sulle legende , sulle iconografie o sui nomi che accompagnano le immagini dei rovesci , ricerche che in teoria potrebbero servire a proporre anche nuove ipotesi . Sono da sempre convinto che le monete antiche acquisiscono un valore collezionistico personale ancora maggiore quando da esse si estraggono quante piu’ notizie possibili , numismatiche e storiche , almeno per mia cultura la penso cosi’ , ma naturalmente non e’ una regola uguale per tutti . Fatta questa breve premessa passo ad illustrarvi quanto da me ignorato prima della ricerca storica su un’ Asse che recava nel rovescio , sopra la classica prua di nave , il prenome e nome M. ATILI Notizie tratte da Wikipedia : La Gens Atilia , a volte scritta storicamente Attilia , era una famiglia plebea di Roma che salì alla ribalta all'inizio del IV secolo a.C. Il primo membro di questa Gens ad ottenere il consolato fu Marco Atilio Regolo , nel 335 a.C. Gli Atilii continuarono a detenere le più alte cariche dello stato per tutta la storia della Repubblica e fino alla prima epoca imperiale . Gli Atilii , ramo dei Reguli , erano i più illustri della loro Gens . Il cognome Regulus è un diminutivo di Rex , piccolo Re , Signore , Principe . Questa famiglia salì alla ribalta al tempo delle guerre sannitiche e continuò fino all'intervallo tra la prima e la seconda guerra punica , quando fu soppiantata da quella dei Serranus o Saranus . Gli Atilii Serrani (Sarani) continuarono fino al tempo di Cicerone , prima di svanire nell'oscurità . Alcuni esponenti della Gens Atilia , esempio Marco Atilio Serranus , portavano il cognome "Serranus". Secondo quanto detto da Virgilio nel nono libro della sua Eneide, la forma in questione perpetuerebbe il nome di uno dei giovani Rutuli sorpresi nel sonno da Niso (durante la guerra fra Rutuli e Troiani) che nel corso della sua aristìa fa irruzione nel ricco padiglione del condottiero Remo , il quale verrà da lui massacrato con gli accompagnatori personali e alcuni guerrieri ai suoi ordini , tra i quali un adolescente chiamato appunto Serrano . Nel testo latino Serrano è definito insignis facie , ovvero "bellissimo d'aspetto" , espressione che per molti traduttori andrebbe intesa in senso non solo fisico , ovvero chi è bello è anche buono (il concetto di Kalokagathia , mutuato dal mondo greco) e dunque benvoluto ; il suo assassinio , che perdipiù è effettuato tramite decapitazione , al pari del suo condottiero Remo e dei commilitoni Lamiro e Lamo , sarà motivo di grande dolore per l'esercito rutulo . D'altronde il poema virgiliano celebra esplicitamente questa gens nel libro sesto , quando Anchise mostra al figlio Enea nei Campi Elisi i futuri protagonisti di Roma , tra i quali anche uno degli Atilii caratterizzati dall' agnomen . " Uccide vicini tre incauti schiavetti distesi in mezzo alle armi e lo scudiero di Remo; uccide anche l'auriga, sotto i cavalli scovatolo; con la spada gli recide la gola riversa. Poi tronca la testa al loro signore, e lascia che il corpo rantoli in grosso fiotto; caldo di sangue nerastro si imbibisce a terra il giaciglio. E ancora Lamiro e Lamo e il giovinetto Serrano, che in quell'ultima notte a lungo aveva giocato, bello d'aspetto; le membra domate dal dio gravemente, stava disteso; fortunato, se ancora avesse prolungato il gioco per tutta la notte, fino a che non spuntasse la luce " (Virgilio , Eneide , IX ) " Chi te, o grande Catone, potrà passare sotto silenzio, e te, o Cosso? chi la stirpe di Gracco o la coppia - due fulmini in guerra - degli Scipiadi, rovina della Libia, e la frugale forza di Fabrizio, o te, che nel solco, Serrano, affondi i semi?" (Virgilio , Eneide , VI) In foto tre esemplari 2 assi e 1 Denario che recano i nomi M. ATILI , M.ATIL e SAR emesso da uno o forse due Marco Atilio (Saranus) , personalmente dubito che entrambe le versioni appartengano allo stesso monetiere di questa Gens pur avendo lo stesso prenome Marco , lo deduco anche per il motivo che la seconda versione con M. ATILI o ATIL viene datata circa al 148 a.C. (Cr.214/2) , mentre la prima versione con SAR , circa al 155 a.C.(Cr.199/2) Considerando che Marco Atilio Sa(r)ranus fu Triumviro monetalis circa nel 151 a.C. e che probabilmente costui fu il figlio di Marco Atilio Serrano Pretore del 174 , le sue monete dovrebbero recare l'iscrizione SAR , quindi queste monete potrebbero appartenere al tipo 199/2 , anno 155 , mentre le monete con iscrizione M. ATILI o M. ATIL , dovrebbero appartenere ad un altro M. ATILIO , forse nipote del primo M. ATILI SARANUS il Pretore del 174 , oppure potrebbero ricordarlo postumo ; due Marco Atilio Sarano sono conosciuti tramite due personaggi , insieme al monetiere del 155/148 a.C. , o probabilmente sono le stesse persone : Marco Atilio (C. f. C. n.) Serranus , Pretore nel 174 a.C. , al quale venne assegnata la Sardegna e gli fu affidato il comando della guerra in Corsica . Marco Atilio (M. f. C. n.) Serranus , Pretore in Hispania Ulterior nel 152 a.C. , sconfisse i Lusitani e prese la loro città principale, Oxthracae. Non ho trovato altre notizie sul personaggio . In foto due Assi recanti al rovescio M. ATILI e M. ATIL e un Denario con al rovescio SAR1 punto
-
Credo che sia un modo raffinato per dire che la foto non le rende giustizia e che per apprezzarla a pieno va tenuta in mano e mossa ….1 punto
-
Grazie mille a entrambi @Stilicho e @PostOffice per apprezzamenti, anche se la raccolta non l'ho curata io la sento mia!! @PostOffice non potrò mai materialmente postare tutte le cartoline.. parliamo veramente di tanto materiale.. devo per forza fare una piccola selezione, più o meno per tipologia!! ti inviterò a passare una vacanza assieme se ti vuoi gustare tutto il materiale!! 😄1 punto
-
Ero indeciso in quale sezione inserire questo articolo , se inserirlo per periodo storico nelle monete romane repubblicane , oppure nelle provinciali non essendo monete emesse dalla repubblica romana ; alla fine ho deciso per questa sezione . Se fosse ritenuta sbagliata i curatori possono spostarla in altra sezione . Annibale per cultura cartaginese era un deciso assertore della utilita' di schierare in battaglia i "carri armati" dell' antichita' , gli elefanti . Quando divenne il nemico mortale di Roma ne porto' con se nella campagna in Italia , ma nella traversata delle Alpi morirono quasi tutti , ne sopravvissero forse soltanto tre di cui due morirono nel passaggio degli Appennini , l' ultimo poco dopo . Nella decisiva battaglia di Zama Annibale schiero' in prima fila ben 80 elefanti da guerra , la cui vista dovette apparire ai legionari romani terrificante , un muro di caricanti bestioni addobbati e impressionanti , con tanto di torrette al cui interno erano lanciatori di arco e frecce , muro in carica che dovevano affrontare solo i Veliti . Ma ormai i Romani gia' dal tempo di Pirro sapevano bene come contrastare la carica degli elefanti , vinsero la battaglia . Questo discorso per dimostrare quanto Annibale tenesse in considerazione gli elefanti , animali apprezzati e spesso decisivi in battaglia , schierati in prima fila particolarmente dai popoli africani e mediorientali asiatici . Questa passione di Annibale per questi mammiferi venne resa palese anche in campo numismatico con magnifiche emissioni dove compaiono gli elefanti riprodotti con estrema cura e raffinatezza di conio : https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/storage/original/application/8686abd1d7414be30e4df17629c023c1.pdf1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
