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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/24 in Risposte

  1. Buongiorno vorrei condividere con voi, questa moneta da 1 Lira 1907 che ho in collezione. La comprai periziata (una delle rarissime monete periziate che ho acquistato) e da subito l'ho aperta e depositata nel vassoio, insieme alle altre della serie, senza mancare di fare una foto prima dell'apertura. Ecco che sono passati dodici anni (la comprai nel novembre 2011) ed oggi ho fatto una nuova foto, per vedere la differenza. Ecco a voi, come ha sviluppato la patina. Che ne pensate?
    4 punti
  2. Ecco la mia acquistata nel 2015. Foto della casa d'aste
    4 punti
  3. Ciao, sul rovescio la figura rappresentata è quella della Fides, moneta dedicata all'esercito romano che indicava la reciproca fedeltà e rispetto tra l'imperatore ed appunto l'esercito. Lo stendardo ben visibile che ti indico non lascia dubbi. Per la precisa tipologia penso sia molto difficile identificarla con certezza perché ce ne sono diverse e le legende sono pressoché illegibili. A titolo indicativo ti posto un esemplare simile al tuo. Ci abbiamo provato 🙂 ANTONIO
    3 punti
  4. E' sicuramente una riproduzione e probabilmente proprio quella di Mister Day. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  5. Stiamo a casa, va! Io direi che è un gettone/souvenir per una manifestazione ad Assisi: Palio di Pasqua Rosata / Rievocazione storica e spettacolo di tiro con la balestra Il Palio è giocato dalla Compagnia Majores Ballistarii Asisii. La Compagnia è divisa in due squadre: i Milites ed i Boni Homines. Il vincitore, fra le due squadre, ottiene il Palio dipinto da un artista famoso, mentre al miglior balestriere nel tiro singolo va la Verretta d’Argento. L’evento riprende un’antica tradizione del 1539 e si svolge ogni anno l’ultimo sabato e domenica del mese di giugno. Il Palio di Pasqua Rosata di Assisi ricorda la grande festa di Pentecoste ad Assisi, quando il Vescovo impartiva la prima comunione ai bambini della diocesi. https://www.visit-assisi.it/evento/palio-pasqua-rosata/ Se qualcuno poi ha voglia di completare i "..." Servus, Njk ============ Stavo scrivendo insieme a @miroita, allora siamo in due dello stesso parere.
    3 punti
  6. Albania, 1 franco argento di re Zog
    3 punti
  7. Saluti. Questa non è una moneta. Questa è una beffa offensiva della storia.
    3 punti
  8. Vedo che non è’ stato segnalato ancora un Convegno significativo come quello di Modena ormai imminente. Mostra-mercato organizzata dall'Associazione FilatelicaNumismatica Modenese. Per inf. [email protected]. tel. 333 5976729
    2 punti
  9. DE GREGE EPICURI Vi mostro uno degli ultimi arrivi, un tetradrammo di Erennio Etrusco per Antiochia, in bella conservazione e abbastanza rara; pesa 12,81 g. Al D il busto drappeggiato a dx, e la scritta: EPENN ETROY M.. KY ΔEKIOC KECAP; due globetti sotto al busto. Al R, aquila su fulmini, volta a sinistra, con corona nel becco, e la scritta: ΔHMAPX EZOYCIAC- SC E' il Sear 4282, BMC 20, 224, 615.
    2 punti
  10. Chissà cosa pensava il falsario quando ha realizzato questo falso da 10 tornesi del 1852,dal ritratto il Re sembra essere invecchiato di 20 anni...
    2 punti
  11. Ultimo acquisto del 2023... Pubblica 1622 PHILIPPVS,sigla MC... Al rovescio la corona d'alloro è chiusa da 4 globetti disposti a croce , questo simbolo è presente anche in un esemplare del 23... Peso:12,74 grammi... Diametro:32,30 millimetri...
    2 punti
  12. Probabile; ma può essere anche patina naturale formatasi sulla moneta e dovuta al microclima in cui si é trovata durante questi cento e passa anni. Questa per esempio é una mia moneta del 1917, acquistata nel 2011 e conservata in vassoio, che ha sviluppato una patina carina.
    2 punti
  13. Scusate se mi intrometto .. anche se fuori contesto della discussione potreste dirmi se vi è piaciuto questo libro? Potreste dirmi anche quanto costa?
    2 punti
  14. Non so se avevate notato che è appena uscita la nuova serie di monete britanniche, la prima per Carlo III. https://www.royalmint.com/annual-sets/2023/definitives/king-charles-iii-definitives-2023-brilliant-uncirculated-coin-set/ Dopo la morte di Elisabetta II erano state già emesse alcune monete con l'effige del nuovo sovrano, in particolare, già alla fine del 2022, i primi 50 pence per la normale circolazione. Ma questa è la nuova serie ufficiale che andrà a sostituire l'ultima di Elisabetta II, quella per intenderci con lo stemma riprodotto a pezzi sui vari tagli, tipo puzzle, che personalmente ho sempre trovato molto carina nel saper fondere la tradizione con una idea di base fortemente innovativa. La foto è della nuova moneta da 1 pound, invece se cliccate sul link sopra si vedono anche gli altri tagli. Che cosa ne pensate? Vi piacciono? Da notare che, pare solo per il 2023, di fianco alla testa del sovrano sul diritto vi è una minuscola coroncina a ricordare l'avvenuta incoronazione del nuovo re.
    1 punto
  15. Salve e buon anno nuovo a Tutti, segnalo : presento l'opera Le monete di Siena, a firma di Vincenzo Castelli, edito dalla Edizioni D'Andrea. L'opera, di 236 pagine, affronta tutta la produzione della celebre città dalle sue origini fino alla definitiva chiusura della zecca per mano di Firenze. Sono riportate altre 200 tipologie principali, molte delle quali accompagnate da numerose varianti. Vengono censiti anche numerosi segni inediti di zecchiere. La maggior parte delle emissioni, grazie ad un attento lavoro di archivio, riporta la delibera che ne autorizzava l'emissione. In appendice sono riportati anche diversi falsi d'epoca. Il libro si articla in 236 pagine formato A4, oltre ad un comodo prezzario staccato con i valori di mercato nelle conservazioni MB e BB. Prezzo di copertina € 80 https://www.edizionidandrea.com/
    1 punto
  16. NELLA TERRA DI CONFINE TRA I TERRITORI DEL PAPATO E IL DUCATO DI SPOLETO, di Francesca Pandimiglio. FEDERARCHEO - Federazione Italiana delle Associazioni Archeologiche. Intervento nell'ambito del IX CONVEGNO NAZIONALE SULLE "PRESENZE LONGOBARDE NELLE REGIONI D'ITALIA" tenutosi il 13-14-15 ottobre 2003, a Vittorio Veneto ed organizzato con il Gruppo Archeologico Cenedese.
    1 punto
  17. E il rovescio è pure buono 😀 È il dritto che è stato crato con una impronta più anzianotta,alla imperatore romano quasi 😁. Comunque interessantissimo falso ovviamente.
    1 punto
  18. 1 punto
  19. Ho letto solo ora che il cognome dei proprietari dei buoni è lo stesso mio (LENZI) Saranno stati miei parenti? 😀😀😀
    1 punto
  20. Questo è il mio esemplare che mi ritrovai in un lotto acquistato anni fa, quando notai il particolare feci una ricerca e ne trovai altri esemplari, quindi non credo sia raro...
    1 punto
  21. Hai ragione, non avevo visto bene la M iniziale nella dicitura sulla moneta. Pardon. Vorrei sapere se qualcuno riesce a identificare il retro. Grazie
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  22. La ringrazio, infatti a parole è facile da dirsi, ma nei fatti poi....magari vedi quella moneta che ti fa salire la scimmia e ti rimangi le parole. Ad oggi penso questo, poi vedendole a Febbraio non saprei...
    1 punto
  23. La moneta da L. 5 1966 è stata emessa in 1.200.000 esemplari, in un periodo di massima estensione della numismatica contemporanea; l'ultimo conio da 5 lire datato 1956 era molto ricercata e veniva trattata a quel tempo a 12/15 mila lire in FDC, ragion per cui l'emissione 1966 fu quasi completamente tesaurizzata da commercianti e collezionisti. Ricordo che l'acquistai da un commerciante al convegno di Mantova nel 1969, pagandola 50 Lire (con 100 lire si andava al cinema parrocchiale!)
    1 punto
  24. Ciao, ultima condivisione di quest'anno 🙂. Si tratta di un denario dell'imperatore Adriano ( 117-138 d.C.) recante sul rovescio la personificazione della dea della Pace, coniato a Roma nel primo anno di regno. Adriano, uno tra gli imperatori che meglio governò l'impero assicurando un lungo periodo di prosperità al popolo romano. Per quanto riguarda la Pace (Pax) rappresentava quella condizione di tranquillità e benessere che si stabiliva dopo qualsiasi tipo di conflitto ed è raffigurata stante con cornucopia dell'abbondanza e ramoscello d'ulivo. Il primo a farla riportare sulle monete imperiali fu l'imperatore Ottaviano Augusto ( che aveva vissuto in prima persona le sanguinose guerre civili della tarda repubblica) e che fece costruire in suo onore anche il bellissimo tempio dell'Ara Pacis. Da esame diretto il denario è coniato, ben centrato, in ottimo argento ( avevano un quantitativo di fino del 90% circa) ed ha svolto la sua funzione egregiamente. Nonostante ha circolato non poco è rimasta molto leggibile e ( per me, ovviamente 🙂) piacevole. Colgo l'occasione per augurarvi un sereno e prospero 2024 insieme alle persone più care, ed un auspicio generale di Pace nel mondo....ne abbiamo veramente tutti bisogno....chissà....😡. Grazie ed alle prossime ANTONIO 18,40 mm 3,23 g RIC 44
    1 punto
  25. È una bella moneta, complimenti.
    1 punto
  26. Purtroppo non ho una luce idonea. Le prime foto sono fatte con flash. Le successive sono fatte senza flash ma con una lente d’ingrandimento davanti l’obiettivo fotografico (del cellulare).
    1 punto
  27. Pure questa è valida come ipotesi effettivamente. Concordi comunque sul fatto che sia falsa?😊 - cerchi da tornio al centro - peso leggermente sopra (al massimo dovrebbe perder di poco) - il taglio è italiano ma non conforme( per le foto che abbiamo) Per il resto ahimè,non abbiamo altro di preciso. La prima foto rende più i colori di un falso
    1 punto
  28. Le prime foto sono bruciate, però indicativamente si avvicina molto al FDC, le linee che noti potrebbero essere i segni della pulizia dei coni che venivano effettuate per rimuovere residui di materiale creatore dallo stesso, e che "incidevano" lo stesso lasciando poi sulla mobeta le linee in rilievo. Bella moneta.
    1 punto
  29. Segnalo la pubblicazione del n. 401 di Panorama Numismatico. Questo è il sommario: Gianni Graziosi, Divagazioni sulle valute – p. 3 Ezio Cairoli, Errore di conio: sulla moneta da 5 euro dedicata a Italo Calvino, Mentone al posto di Sanremo – p. 8 Roberto Diegi, Gli antoniniani legionari di Gallieno. Monete non certamente belle ma che narrano una storia decisamente interessante – p. 9 Pier Maria Fossati, Alessandro Cesati, detto “il Grechetto” nella sua meno nota attività di intagliatore di gemme a Roma (1540-1560) – p. 13 Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Pio IX, l’ultimo papa-re: la parabola di un “parroco di campagna”, seconda parte – p. 23 Realino Santone, Imitazioni dei gigliati napoletani. Legenda non censita su un gigliato “romano” – p. 52 Alberto Castellotti, Un’Atena Liberty per l’esposizione Panama Pacifico del 1915 – p. 53 Giuseppe Carucci, Talleri di due piccole contee – p. 56 Recensioni – p. 58 Notizie dal mondo numismatico – p. 60 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63
    1 punto
  30. Confermo quanto già detto sopra da persone molto più esperte di me, aggiungo solo che se guardi bene in basso a destra sotto al ritratto di Cleopatra c'è una "R" di riproduzione...
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  31. Ragazzi questa è doppia come discussione. Ha postato la foto nell' altra. Credo sia meglio quindi continuar lì. @CdC grazie😀
    1 punto
  32. Classico aspetto da riproduzione da prodotti dolciari😬
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  33. Per il confronto con una moneta reale. Non conosco l'equivalente italiano o ungherese di questo proverbio. E in Russia, quando vedono un falso visivo, dicono: “Abito sbagliato”.
    1 punto
  34. mi pare che lo dici ogni anno 😛
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  35. Questa è la seconda moneta da 2 euro che il Lussemburgo emetterà nel 2024: "100° anniversario dell'introduzione delle monete in franchi con la celebrazione Stëppler
    1 punto
  36. Interessante discussione sul tema in apollonia
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  37. Salve. Coronato Ferdinando I D'Aragona. Aggiungo altri due esemplari ai due di ieri. Il primo: scena dell'Incoronazione con sigla "m" gotica. Il secondo ( con delle rigature ), riporta "c" gotica, e, al dritto, la variante " CORONATS " invece di "CORONATVS". Ringrazio per l'attenzione rivolta ai due esemplari di ieri. Un caro saluto.
    1 punto
  38. Spero che il 30€ sia complessivo per i 3 pezzi, altrimenti li hai straaapagati. A me sembrano buone tutte ma la conservazione forse appena arriva sul BB... la miglior messa sembra la 1916 da queste foto.
    1 punto
  39. Dalle foto, non perfette, direi che le monete sono tutte e tre autentiche. I fert sono semplicemente poco impressi o consumati. Per le conservazioni, dalle foto, siamo poco sotto il BB per il 1917 e poco sopra il BB per le altre due, anche se sono veramente molto penalizzate dai numerosi colpi al bordo. Non mi sembra che ci sia nulla da pulire. Saluti!
    1 punto
  40. Io son fatto così. Per me la conservazione rappresenta l’80% delle prerogative che deve presentare una moneta. Preferisco mille volte un FDC comune che un R4 in MB. So di suscitare vivi dissensi ma come diceva Clark Gable nella scena finale di Via col Vento: “Francamente me ne infischio” 🤣🤭 e il Forum è bello perché ospita tutte le opinioni.
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  41. Salve @Stilicho , provo a cimentarmi con la tua giusta domanda : "perche' SOLUS" ? Puo' darsi , e' solo un' ipotesi , che la differenza tra SOL AUG e SOLUS AUG , risieda proprio nel diverso significato delle due parole , mi spiego : per SOL AUG , l' incisore probabilmente intendeva SOL INVICTUS AUG ridotto a SOL AUG , mentre per SOLUS AUG , probabilmente voleva significare UNICO o SOLO AUGusto per magnificare l' operato di Claudio II , forse per la sua vittoria sui Goti . L' allegoria del Sole del rovescio in entrambe le interpretazioni SOL o SOLUS le raffigurava l' Imperatore con lo stesso significato simbolico (unico e sole)
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  42. Migliore aggiunta di quest' anno: coniata nel 2023 , conservazione splendida -fior di conio Categoria :"bela stelassa". Mia nipote Adelaide.🤗😘
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  43. quelle non mi servono: la risposta so di averla solo che non so dove sia! ======================== Mi sa che devo chiedere a mia suocera, forse queste tendine le ho viste da lei in cucina 😁 ======================== scherzi a parte, qua forse ci vorrebbe @Corbiniano! Njk
    1 punto
  44. Le attività di recupero e restauro conservativo dei reperti presso il ricovero austro-ungarico in caverna di Monte Scorluzzino PER APPROFONDIRE https://www.archaeoreporter.com/it/20... Le attività sono state effettuate su incarico del Parco Nazionale dello Stelvio - Lombardia da SAP - Società Archeologica srl nell’ambito del Progetto d’area Grande Guerra - Strategia Area Interna Alta Valtellina scheda 5.1 “Progetto d’area Grande Guerra: valorizzazione delle testimonianze e recupero dei manufatti (itinerari trincee)” (Spesa agevolata a valere sul Programma POR FESR Lombardia 2014 2020 Asse VI) Lotto 1 ID Operazione: 19014 30, CUP G99E19002020009. L'intervento si è svolto previa autorizzazione e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. L’ultimo pomeriggio della Grande Guerra intrappolato tra i ghiacci dello Stelvio: archeologia dei conflitti nella caverna dello Scorluzzino By Angelo Cimarosti 26 Dicembre 2023 Archeologia della Grande Guerra: una capsula del tempo tra i ghiacci della caverna sullo Scorluzzino sopra lo Stelvio - Elmetto autroungarico ritrovato (ph.ArchaeoReporter) La vanga, l’elmetto, i caricatori, persino i giornali. Tutto si è fermato all’ultimo pomeriggio della Grande Guerra, il 3 novembre 1918, imprigionato nel ghiaccio del ricovero in caverna scavato a quasi 3.000 metri, sul Monte Scorluzzino, a guardia del Passo dello Stelvio. Gli austro-ungarici avevano tenuto la posizione, uno dei presidi più in alta quota della Prima guerra mondiale, fin dal maggio 1915. Dopo tre anni e mezzo, però, era arrivato il momento di andarsene il più velocemente possibile. Proprio in quelle ore in una sala di Villa Giusti, al limitare della campagna padovana, la delegazione imperiale firmava l’armistizio. Si era attorno alle 15 e 20, e – per volontà italiana – si sarebbe ancora combattuto per un giorno, nella corsa in avanti ormai inarrestabile del Regio Esercito che dilagava ben oltre il Piave. Il peggior momento per morire in azione, o essere presi prigionieri e rischiare di lasciarci la pelle mesi dopo, per privazioni e malattie in qualche baracca lontana da casa. Così, il presidio austro-ungarico dello Scorluzzino, come quelli circostanti, abbandonò le linee. Tutto quanto poteva essere considerato inutile nella disperata discesa verso la Val Venosta venne lasciato sul posto. L’inverno molto nevoso, e quello successivo del 1919 fecero il resto, e di fatto sigillarono la situazione. Con il tempo appassionati, cercatori di cimeli e semplici curiosi, nel corso di un secolo fecero visita al ricovero, ma la parte più profonda, con l’acqua penetrata tra le rocce solidificata in duro ghiaccio, riuscì a resistere e a conservare preziose informazioni. Ecco quindi emergere reperti, proprio quando le temperature sempre più alte in montagna stavano mettendo a rischio il sito archeologico, perché di questo ormai si tratta: archeologia dell’età contemporanea, archeologia della Grande Guerra. Il concetto di “capsula del tempo”, spesso abusato, ha una ragion d’essere dove le basse temperature hanno aiutato a preservare il materiale e a tenere alla larga fattori esterni, per non parlare delle attività antropiche. E allo Scorluzzino il concetto può essere parzialmente applicato. Ora sappiamo che l’esercito austroungarico a così grande distanza dal mare utilizzava pagliericci riempiti non con paglia ma con alghe, molto adatte per le peculiarità antisettiche. Una catena logistica impressionante che partiva dall’Istria per arrivare ai 2.995 metri di quota. Che la propaganda italiana lanciava giornali irredentisti nelle trincee anche laddove la guerra bianca rendeva molto più rarefatta la presenza di militari. Il ghiaccio ha conservato le pagine dei giornali, note, corrispondenze. Ci sono i caricatori per le armi a ripetizione, le vanghette di ordinanza, i chiodi dove appendere le giberne e le giberne stesse. Scatolette di cibo raschiate a fondo per la fame, provata anche i noccioli di albicocca spessati per poterne mangiare il contenuto, chiaro segno di inedia. Questo nei 12 metri di profondità scavati nella roccia, per tre metri di larghezza e circa un paio di metri di altezza, completamente rivestiti di legno della Val Venosta accuratemente lavorato e ancora orgogliosamente sul posto a svolgere la sua funzione, anche se ormai compromesso dagli anni in alcuni punti come centinatura. Le attività di recupero e restauro conservativo dei reperti presso il ricovero austro-ungarico in caverna di Monte Scorluzzino, realizzate in condizioni climatiche e logistiche naturalmente complesse, sono state effettuate su incarico del Parco Nazionale dello Stelvio – Lombardia, da SAP – Società Archeologica, seguite dal professor Stefano Morosini dell’Università degli studi di Bergamo. Si tratta di progetto nato per valorizzare le testimonianze e recuperare importanti manufatti della Grande Guerra, svolto sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese (funzionario archeologo Stefano Rossi). Cosa non scontata, perché non tutte le Soprintendenze sono così attente all’archeologia dell’età contemporanea. Negli anni precedenti (2017-2020) si era messo in luce e recuperato, con l’intervento dei volontari del Museo della Guerra Bianca di Temù il ricovero, ancora più grande, del vicino Scorluzzo, denso di testimonianze materiali. Lo Scorluzzino, tra l’altro, è indubbiamente un’opera di ingegneria militare che merita di essere studiata e documentata a fondo: l’ingegner Pietro Azzola (Università di Bergamo) ha quindi svolto rilievi con metodologia integrata 3D laser-scanning e fotogrammetria terrestre e con drone per fissare su modelli tridimensionali scientifici il manufatto.
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  45. Senza dimenticare la collezione calendario di 364 missive dello Stato Pontificio 1870 di Andreotti: https://www.vaccarinews.it/news/Andreotti__la_sua_collezione_calendario_finisce_sul_mercato/19292 e di seguito troverete il catalogo dell'asta pubblica Ferrario: https://issuu.com/ferrarioaste/docs/astapubblica02/1
    1 punto
  46. Talvolta la fantasia supera la realtà, e mica tutti dormono sonni tranquilli. Saluti
    1 punto
  47. Completamente d' accordo. Mi godo le piccole cosine che ho,senza ansia e senza spese grosse. Per questo per me è un piacere,perchè godibile,mi diverto con poco ecco😉
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  48. Sante parole. Da un forum l' imput,dal buon prezzo l' invito....fai tu😏 Concordo ovviamente
    1 punto
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