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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/24 in Risposte
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Ciao belli ! Stasera ho fatto per voi una foto di gruppo di tre "orrori" della zecca di Napoli....non partecipano al concorso...lo faccio per stimolarvi a condividere i vostri nuovi orrori 😌5 punti
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Buongiorno a tutti, le foto di Rocco e di Chupacabra, mi hanno ricordato questa.4 punti
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Divulgo molto volentieri, sia il convegno commerciale che l’importante incontro culturale patrocinato dalla NIP, Numismatici Italiani Professionisti, del 27 gennaio 2024 a Catania2 punti
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Ciao non è facile. Se questo è un falso, e io come già dichiarato in altra circostanza devo imparare a starmene zitto, e’ sicuramente insidioso. La differenza tra difetti di conio e particolari che testimoniano la non genuinità spesso e’ labile. Non ci sono regole, solo l’esperienza può venire in soccorso. Penso che nel caso di specie si imponga il parere di un perito. Cordiali saluti2 punti
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Garibaldi attraversò la Sesia il 21 maggio 1859 giungendo a Borgomanero. Poi il 22 maggio attraversò il Ticino a Sesto Calende, ecco due medaglie (diam.mm17) che commemorano il passaggio sulla Sesia dell'eroe dei due mondi. ecco l'altra2 punti
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Tommaso d'Aquino è uno dei padri della chiesa, filosofo e teologo fondamentale per la dottrina cattolica, non è mica un tizio qualunque: anzi, invece del solito Papa, direi che la scelta è più che azzeccata. Poi, bisogna sempre vedere come sarà la moneta, ovviamente. Marconi invece vabbè, indubbiamente ha poco a che vedere con la chiesa, e potevano pure evitarlo2 punti
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Pensavo di averle vendute tutte da ragazzo, invece spacchettando uno scatolone sono spuntati un paio di raccoglitori.. allego le foto di un paio di esemplari2 punti
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Grazie a tutti per gli interventi. Intendiamoci, son ben contento io se risulta essere più raro di quanto pensassi L'indicazione R2 per il 1807 a mio parere non ha ragion d'essere: è una moneta di facile reperibilità e che ormai spunta anche nelle vendite prezzi assai contenuti. Secondo me per questa discutibile attribuzione di rarità ci si è fatti fuorviare dal presunto dato di 4901 pezzi coniati. In realtà, gli studi sulle produzioni della zecca pontificia ha appurato che i pezzi prodotti con questa data dovrebbero essere 72.345, dato che renderebbe questa data (come a mio parere effettivamente è) più comune anche della 1802/II. Insomma, per la mia modesta esperienza di collezionista del periodo mi sentirei di dare un NC al 1802/II, C al 1802/III, R3 al 1802/IV, R5 al 1803/IV, R2 al 1805/VI e NC al 1807/VIII. Per quanto riguarda le apparizioni del nostro 1802/IV, ce n'è un altro esemplare, in condizione a mio parere tra MB e BB, sul nostro catalogo, senza indicazioni di provenienza:2 punti
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Altra asta, altro Coronato aggiunto in collezione: Coronato con croce potenziata Zecca di Napoli Sigla zecchiere: C gotica (o CI) sotto croce La classificazione da parte della Casa d'Aste però è evidentemente errata visto che ritengono la sigla dello zecchiere come C e non C gotica.2 punti
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la moneta in asta 110 passò anche in asta 107 e fu invenduta a 1800 €, ora riproposta a 1350 € è certamente atipica rispetto al gruppo presentato da Doyen, che però se ben visto è molto più erratico di quanto possa apparire.... anche se si vede la legenda con il nome, le monete presentano tante differenze ... orientamento, specularità, stile delle lettere scudo, non scudo, lancia, etc La legenda di questa mi ricorda gli argentei minuti per tanti aspetti, e questo mi porta a pensare che possa essere una imitazione coeva, d'altronde tutta questa monetzione in argento di Maggioriano è molto al limite tra ufficiale e non a mio avviso. il mio intervento e le monete che ho mostrato non volevano quindi essere un paragone tipologico sul rovescio, ma di stile della legenda. sono propenso quindi a ipotizzare che questa possa essere una imitazione locale del gruppo "plausibilmente ufficiale". poi tendenzialmente il riferimento è a Maggioriano perché per questa tipologia non sono noti altri imperatori2 punti
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Se questa moneta la proponevi come quiz nell'apposita discussione, poteva stare lì irrisolta sino al compimento del 200° anniversario!1 punto
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Massimo @Scudo1901, anche da parte mia, complimenti per l’auto-regalo !!! Mi piace molto….1 punto
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Ciao a tutti, continuo a riempire la cassetta, questa volta con un "danno collaterale" (tanto per usare un linguaggio appropriato per questo post), cioè preso facendo altri acquisti: 50 CENTS 2015 della Nuova Zelanda, 100 anni "the spirit of ANZAC" ANZAC? Australian (and) New Zealand Army Corps (Corpi dell'Esercito Australiano e Neozelandese) che parteciparono alla prima guerra mondiale, leggo che hanno partecipato alla battaglia di Gallipoli. Qui una foto dell'epoca con loro ed al centro un volto conosciuto: Lord Kitchener, quello che sopra ci puntava il dito "your country needs you!" Questa è una moneta in parte colorata, al centro due soldati su di uno sfondo scuro, a lato due "mangopare" azzurrini , ovvero dei simboli maori. Il retro con la fu regina come al solito nulla di speciale. Per chi ne fosse interessato, qui si possono trovare più informazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Sbarco_alla_baia_dell'ANZAC https://it.wikipedia.org/wiki/ANZAC Servus, Njk1 punto
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Buonasera...quella di paragone è ex collezione Roseto , Varesi 79 https://aste.varesi.it/it/lot/30314/vittorio-emanuele-iii-1900-1946-2-lire-/ Nel dettaglio della foto, artiglii, la data , la gamba del 9 in particolare più corta, ma anche gli 1 sono diversi. Perlinatura dubbia...piumaggio anche lì a guardar bene diverso...guardando i dettagli, no buona!1 punto
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Per questa tipologia di biglietti un decentramento simile è molto comune, durante le fasi di taglio la zona stampata era comunque salva e di conseguenza non se ne curavano. Un'interesse per chi colleziona queste particolarità potrebbe averlo un decentramento ben più ampio, con il taglio che va a colpire la zona stampata tipo:1 punto
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Vorrei rinnovare un invito, a chi dà le risposte, affinché queste siano contestualizzate. Dare dei dettagli (sia nel caso di autenticità sia nel caso di falso/riproduzione), è importante sia per i neofiti sia per tutti gli altri utenti. P.S. Non vuol essere una polemica o altro ... ma solo un suggerimento.1 punto
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Un eccellente e interessante studio, a mio parere, sulla monetazione di questa sperduta regione d'Asia Minore si trova su academia.edu "La Lycia e le sue monete" Ci sono due versioni , la seconda ha alcune aggiunte1 punto
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Allora il mio occhio "imitativo" non mi ha tradito Grazie @Poemenius per la tua analisi.1 punto
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Ma almeno la patina...è veramente bella...è proprio uguale a quella delle muffe che ho visto in una casa stregata di un Lunapark di provincia qualche anno fa....1 punto
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Il trono su cui siede la Beata Vergine ricorda molto quello dei marcelli... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao, anche io sarei curioso di conoscere il prezzo, più che altro per poterti dare un riscontro, dal momento che “un prezzo in linea con la qualità” rimane un parametro opinabile. Per me non arriva al bb; il dritto ha comunque un’usura importante visto che ha intaccato i rilievi della corona e dei capelli livellandoli allo stesso piano. L’espressività del ritratto comunque c’è ma dai toni della foto non riesco a capire se la moneta abbia subito una pulizia. Riesci a farti mandare delle foto con miglior contrasto e a luce naturale, possibilmente che mostrino i campi? (Non è per essere pignoli, ma questo è un aspetto importante ai fini della valutazione, anche se parliamo di una conservazione bassa). un saluto, fabrizio1 punto
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Salve. Della zecca di Antiochia (Seleucis and Pieria) questo raro esemplare con la raffigurazione del busto dell’imperatore Diadumeniano (come Cesare) barbuto e corazzato. CNG ELECTRONIC AUCTION 553. Valutazione: 100 USD. Risultato: 550 USD. Lotto 345. SELEUCIS and PIERIA, Antioch. Diadumenian. As Caesar, AD 217-218. Æ As (17mm, 4.27 g, 12h). Obverse Brockage. Bareheaded and cuirassed bust right / Incuse of obverse. Cf. McAlee 745. Earthen brown patina. Near VF. Very rare brockage of Diadumenian from Antioch, none in CoinArchives. Figlio di Macrino, quando nel 217 suo padre si nominò imperatore, Diadumeniano venne da questi nominato "Cesare" ed erede. L'anno seguente, nel 218, venne nominato "Augusto". Secondo gli Scriptores della Historia Augusta, Diadumeniano emulò il padre in quanto a tirannia, incitandolo a non risparmiare nessuno di quelli che potevano opporglisi o che tramavano contro di loro. Diadumeniano ebbe poco tempo per godere della sua posizione, perché le legioni della Siria si ribellarono e proclamarono il quattordicenne Eliogabalo come imperatore dell'Impero Romano. Quando Macrino venne sconfitto dagli insorti nella battaglia di Antiochia, l'8 giugno 218, cercò la fuga e inviò il figlio con un ambasciatore dal re dei Parti. Entrambi vennero però catturati e giustiziati. Diadumeniano venne decapitato e la sua testa venne presentata a Eliogabalo come trofeo. apollonia1 punto
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Cauriol monte del Trentino legato ai fatti della I guerra mondiale Dopo le sanguinose vicende che nell’agosto del 1916 avevano portato alla conquista del monte Cauriol, gli alpini del battaglione Feltre (7° reggimento) reduci da quasi sei mesi di continue operazioni svolte prevalentemente in alta montagna, si erano trovati in un condizione assai prossima al completo esaurimento psicofisico. All’inizio del successivo mese di settembre, l’importante posizione era stata dunque affidata al battaglione Val Brenta (6° reggimento alpini) che su quelle balze, già rosse del sangue del 7°, aveva dovuto affrontare la terribile prova della battaglia del 2-3 settembre con la quale l’avversario tentò la riconquista del monte; i vecchi territoriali del 6° reggimento avevano difeso il Cauriol con successo, ma al prezzo del quasi dimezzamento dell’organico del reparto, che già la notte sul 4 settembre aveva dovuto venire sostituito dal battaglione Val Cismon (7° reggimento), anch’esso reparto territoriale come tutti i battaglioni “valle”. Il Val Cismon presidiò il Cauriol fino al 25 ottobre, quando il Feltre, ricostituito negli organici e nelle dotazioni, vi fece ritorno per presidiarlo praticamente senza interruzioni fino al novembre 1917. E proprio la lunga permanenza del reparto su quella montagna, cui stava indissolubilmente legando il suo nome, fornì al cappellano don Luigi Agostini l’ispirazione per la costruzione di un edificio sacro nel quale poter degnamente celebrare i riti cristiani per i suoi amati alpini. Non si trattò d’alcunchè d’eccezionale o d’imponente, stanti i limiti imposti dalle circostanze belliche, dall’orografia dei luoghi e dalla carenza di tempo e materiali da costruzione; purtuttavia, grazie al suo potere di persuasione, alla benevola disponibilità degli ufficiali e soprattutto all’affetto che don Agostini si era guadagnato con la condivisione totale dei disagi e delle sofferenze affrontate dal suo gregge, i lavori poterono procedere sollecitamente. Il 27 agosto 1917, primo anniversario della conquista del Cauriol, scrive il sacerdote nel suo diario di guerra, “ (…) viene inaugurata una splendida e vasta cappella, costruita in muratura su disegno del Ten. Tomasini con facciata ben scolpita e portante incisa l’iscrizione: 7° alpini – Battaglione Feltre – 27.8.1917. Ivi il cappellano (…) celebra la prima volta messa solenne con intervento di numerosi ufficiali e soldati. “ L’edificio sacro potè ben presto vantare, al suo interno, un decoro d’eccezione: una artistica Madonna scolpita nel legno di cirmolo dal poliedrico ten. Giuseppe Caimi, valente ufficiale, già calciatore dell’Internazionale di Milano nell’anteguerra, ma anche pittore e scultore. Quando il Feltre, nel novembre del 1917, dovette abbandonare il Cauriol nel contesto della ritirata al Grappa dopo la battaglia di Caporetto, la Madonna di Caimi seguì don Agostini sul monte “sacro alla Patria” e, dopo la guerra, fino alla canonica di Cogollo del Cengio (VI) dove rimase per i trent’anni durante i quali don Luigi vi fu pastore d’anime. Affidata dal sacerdote, poco prima della morte, all’ex aiutante maggiore del Feltre Angelo Manaresi, la Madonna lignea è ancor oggi di proprietà della famiglia dell’illustre reduce. Essa è dunque, come scrisse lo stesso Manaresi in quell’occasione, “scesa ancor più al piano, ma rimanendo pur sempre in quella famiglia alpina che, come diceva don Piero Zangrando, - l’è una porca fameja, ma l’è una grande fameja! -” Si tratta quindi di un riuso di una moneta allo scopo di essere cucita (indumento o berretto) a ricordo di un importante fatto storico1 punto
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Ciao! Ho consultato i listini di aste "storiche" pontificie che ho nella mia biblioteca alla ricerca di questo raro Scudo. Mancante nella Ratto 1932-33, nella Finarte del 1970, nelle Montenapoleone 1 e 4, nella Kunst und Munzen del 1980, nelle Varesi 16 del 1992 e nella Alma Roma del 2000; mancante nella Leu 36 e nella Christie's del 2011. L'unico esemplare che ho trovato è quello dell'Asta Santamaria del 1942 (coll. Gili) al lotto 1320. Direi come dice giustamente @uragano che possiamo tranquillamente parlare di R4! Michele1 punto
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Ciao @Gallienus, non so quanto era datata la discussione che hai trovato sul forum, ma non è che da allora sia cambiato granchè 😄 Unico passaggio d'asta che ho tracciato per uno scudo 1802-IV è da Ranieri, 1000 euro di realizzo nel 2020, davvero un esemplare eccezionale: Il MIR concorda con la tua valutazione R3, al pari del 1803-IV di cui non ho mai registrato alcun passaggio in asta e non ho immagini in archivio. Lo stesso MIR pubblica una foto di esemplare da "collezione privata", a significare che di immagini da aste recenti non ne sono state reperite. Relativamente più presente sul mercato il 1805-VI, e divenuto "quasi comune" il 1807-VII (unico scudo a firma Mercandetti), che era considerato anni addietro addirittura R3... per il MIR entrambi sono R2. Ciao, RCAMIL.1 punto
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A proposito di eshop e spese di spedizione. Sull'eshop del Belgio è possibile acquistare le coin card 2024 a 11 euro cadauna senza spese di spedizione per acquisti superiori ai 25 euro.1 punto
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Salve condivido foto di una cartolina della quale mi ha in particolare colpito affrancatura che non avevo mai visto e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Ora il British museum cerca il nuovo direttore. segnalo articolo web https://www.adnkronos.com/cultura/british-museum-cerca-direttore_1YCdjnpKJycUgtoAoMj8iI “Sono aperte ufficialmente le candidature per una delle posizioni di maggior prestigio nel mondo dell'arte: la direzione del British Museum di Londra. Per il nuovo direttore è previsto uno stipendio annuo di 215.841 sterline pari a circa 250mila euro. La scadenza per candidarsi alla guida del più antico museo pubblico nazionale del mondo, istituito con un atto del Parlamento inglese nel 1753, è fissata al 26 gennaio alle ore 12.”1 punto
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Grazie @PostOffice sembra 30 3 45 non sono solo sicuro del 5 finale che è la cifra che si vede meno, veramente appena accennata1 punto
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Essenziale per lo studio storico numismatico di queste monete sardo-romane , ma anche di altra tipologia , e' il bel libro di Mariano Sollai , purtroppo difficile oggi da trovare : "Le monete della Sardegna romana" , edito da Carlo Delfino Editore , nel 1989 .1 punto
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Molto bella! Quest' altra, di diversa tipologia,italiana,piacerà taaaaantissimo ad @ART1 punto
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ultima pescata ,la migliore secondo me. Quarto di dollaro 1965 , preso solo per fare cifra tonda. 50 centesimi del vaticano 1933-34 in buona conservazione e ben 2 monete d'argento 5 lire 1930 e 1932 ,anche queste in discreta conservazione . Spesa totale 2 euro 😁 Questa ciotola o meglio, barattolo è stato molto fortunato 🤞1 punto
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Grazie infinite, riguardo all' autenticità sono abbastanza tranquillo a meno che non si tratti di falso d'epoca sono tutte provenienti da un tesoretto del nonno trovato per caso dopo più di 50 anni che é passato a miglior vita e provenienti da una cassettina per le offerte di un capitello votivo che curava con passione e fede e riponeva anno dopo anno in sacchetti di stoffa.Quindi tante monetine ma niente oro o valori alti dai 2/5 centesimi alle 1/2 lire impero (tante e in belle conservazione ) con 2 soli aquilotti da 5 lire max, tanta fede ma parsimonia nelle offerte. Grazie ancora.1 punto
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