Vai al contenuto

Classifica

  1. tonycamp1978

    tonycamp1978

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      3995


  2. Saturno

    Saturno

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      8972


  3. lorluke

    lorluke

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      2902


  4. Stilicho

    Stilicho

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3557


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/19/24 in Risposte

  1. Perché i buoni di carta si logorano prima. Le monete ovviamente durano di più Emessi in sostituzione delle monete d'argento da 1 e 2 lire, a causa la 1^ G.M. le monete d'argento furono ritirate dalla circolazone No, non sono gettoni, sono monete vere e proprie. SI chiamano "buoni" perchè era ancora vigente l'Unione Monetaria Latina (fino al 1926) che imponeva di coniare le monete da 1 e 2 lire in argento. Non potendo farlo, per via dell'esigenze della Guerra, furono stampati i buoni cartacei, sostituiti poi, da quelli metallici. Qui un estratto di un articolo del tempo.
    6 punti
  2. Ritengo anch'io che si tratti di un falso e, purtroppo, ciò conferma i miei timori. Ovvero che, negli ultimi tempi, stiamo assistendo ad un netto miglioramento in termini qualitativi di certi falsi. Credo che ormai non possiamo più attenderci soltanto le classiche patacche da bancarella che si riconoscono ad occhi bendati. La tecnologia negli ultimi 50 anni ha fatto passi da gigante e sono certo che anche certi falsari abbiano imparato a sfruttarla per i loro scopi. Se vogliamo, possiamo considerarla come la conseguenza negativa del successo commerciale che la numismatica sta vivendo negli ultimi tempi: più soldi girano, maggiore è il rischio di attirare falsari e truffatori di "alto livello". Si pensi, ad esempio, alla fedeltà di certe riproduzioni per quel che riguarda l'orologeria di lusso.
    5 punti
  3. Martedì 6 Febbraio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), il nostro Socio Marco Sassi studioso della monetazione genovese, ci parlerà dei simboli genovesi presenti nelle monete, nell'arte, nei palazzi e nell'attualità. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 verrà anche trasmessa in video conferenza, di seguito i due link da utilizzare: meet.google.com/dvh-dves-xbh dalle ore 21:00 alle 22:00 meet.google.com/euv-wofy-sjp dalle ore 22:00 alle 23:00
    3 punti
  4. Buongiorno a tutti, direttamente dal convegno di Modena arriva questo 2 lire.. che ne dite? sembra carino.. si può definire top o gli manca qualcosa? c'è una patina che copre un po il lustro.. ma nel complesso mi piace molto
    3 punti
  5. video del venditore prima della perizia
    3 punti
  6. Ciao Antonio e complimenti per la nuova acquisizione, la moneta è davvero in altissima conservazione, molto bella anche per la leggera patina da collezione. Qui si apre un ventaglio vastissimo di risposte, a seconda del metro di giudizio di ognuno. Se mi consenti una disquisizione al riguardo, ti espongo un mio parere. La domanda, a mio parere, risente del "clima" che regna sovrano nel mercato, incentrato sempre di più sull'eccezionalità del pezzo (e lo si vede anche dai prezzi che le monete spuntano alle aste). Questo trend a mio parere ha innalzato l'asticella della "generosità di giudizio" (proprio perchè il top è ancor più richiesto), e come sa bene chi segue il mercato da tempo, in passato questa "generosa pratica" non è che poi fosse meno accentuata. Tanto premesso, la domanda da 100 milioni che hai fatto: la tua è una moneta TOP? secondo me no, ma ciò non toglie nulla alla pregevolezza dell'esemplare che rimane, indiscutibilmente, un esemplare che in mano potrebbe benissimo essere FdC e con rilievi ben impressi (cosa comunque non scontata). Ha qualche segnetto di contatto sul viso, ma sarebbe da vedere in mano per capire bene quanto siano visibili e se disturbano la visione. A mio parere una moneta "top" deve avere quel "quid" in più della media; ad esempio rilievi "satinati" (ti allego un mio vecchio esemplare per farti capire, che preciso, NON considero top), o una patina "spessa" tipica di quelle monete intatte (non so se hai presente quella presente su molti scudi "re eletto" per capirci), o essere battuta di primo conio. Posso sembrare eccessivo, ma è sacrosanto che l'eccezionalità (o il top, che dir si voglia) presuppone un'eccezione alla regola. Le monete TOP son quelle monete che ti fanno strabuzzare gli occhi perchè non credi a quello che vedi... ti fanno esclamare un WOW "di cuore e gusto" insomma. Ti faccio un esempio di una moneta TOP che avevo in collezione: due piastre da 120 Grana 1800 e 1838 (perdonatemi, non sono attinenti alla sezione ma è per rendere l'idea). La prima è di una qualità fuori parametro per la conservazione, per i rilievi e per la patina, la seconda, beh... senza UN (e dico UNO) minimo difetto, con fondi lucenti, rilievi satinati, stupenda patina e senza segni di contatto. La prima già molto rara di per se per il millesimo, l'altra comunissima, ma in questa conservazione... Chiedo scusa per la lungaggine, ma ho voluto ben spiegare i motivi che vi sono dietro "una moneta top". Se l'dea di approfondire la tematica vi piace, fatemelo sapere che apro un thread specifico. Fabrizio
    3 punti
  7. Trovata, un bronzo di Gabala, sempre in Seleucia e Pieria, con contromarca: https://www.acsearch.info/search.html?id=4485260 Stessa contromarca su questa moneta della stessa zecca per Caracalla. Una Tyche al rovescio, qui non è Atena come menzionato nella didascalia: https://www.acsearch.info/search.html?id=11750970
    3 punti
  8. queste monete furono emesse a nome di Onorio e Arcadio in zecche orientali è una VIRTVS EXERCITI tuttavia mi pare essere una delle tante imitative emesse in quel periodo saluti Alain
    3 punti
  9. Provo a darti una risposta, da semplice appassionato. Si tratta di un effetto della riforma monetaria di Aureliano. Ecco un brevissimo estratto da un lavoro di Cristina Crisafulli (La riforma di Aureliano e la successiva circolazione monetale in Italia): "I segni più tangibili della riforma si trovano nei nuovi antoniniani, chiamati anche aurelianiani, i quali, migliorati nel peso e nel contenuto d’argento, mostrano in esergo un segno inedito, XXI/XX, in Occidente, e KA/K, in Oriente, la cui interpretazione però ha impegnato e presumibilmente impegnerà ancora a lungo gli studiosi. Una prima schematizzazione delle varie posizioni assunte risale al 1969 quando Callu le raggruppò in due categorie principali: la prima alla quale andavano ricondotti quanti avevano inteso questo segno come un riferimento al contenuto di metallo nobile del nuovo nominale, la seconda nella quale si inserivano quanti, invece, lo ritenevano l’espressione di un valore nominale. Attualmente la maggior parte delle interpretazioni appartenenti alla seconda categoria di Callu si possono considerare superate..." Ecco l'articolo su Academia Edu: (81) C. CRISAFULLI, La riforma di Aureliano e la successiva circolazione monetale in Italia, in I ritrovamenti monetali e i processi storico-economici nel mondo antico, a cura di M. Asolati, G. Gorini, Padova 2012 (Numismatica Patavina, 12), pp. 255-282 | Cristina Crisafulli - Academia.edu Poi, sul sito indicato sopra da Flavio-Bo: Monetary system - MER-RIC: RIC V.1/2 Online (mom.fr) Non ho trovato citato espressamente in questi lavori l'esergo XXIVI, ma non e' escluso che ci sia XX (o XXI) associato ad un marchio di zecca o di officina. Qui potrebbe forse essere la VI officina di Siscia (i mintmarks diventeranno quasi la regola con Diocleziano). Guarda anche qui: Online Coins of the Roman Empire: RIC V Aurelian 255 (numismatics.org) Parlando della tua moneta nello specifico mi pare che sia un po' sotto peso rispetto alla media. Spero di non aver detto inesattezze (e' un argomento ostico) e di essere stato utile. Ciao. Stilicho
    3 punti
  10. Se può interessare.. l' annullo in nero di Posta Militare e' della 3a Armata sezione A, usato dal 19.12.1917al 23.1.1918 proprio a Venezia. Su una scala di valori da 1 a 13 e' valutato 7, quindi non comune. L' annullo tondo in azzurro non nitido sopra le bandiere e' sicuramente regimentale, l' altro annullo in corsivo blu purtroppo a schermo non riesco a leggerlo. Cartolina interessante sicuramente di pregio. L' annullo dovrebbe essere questo..
    2 punti
  11. con luce naturale da altre sfumature alla patina non è che non voglio dirtelo.. ma poi siete condizionati dal cartellino per giudicare.. tu come la vedi a livello di conservazione?
    2 punti
  12. No, non è buona. Si tratta di una riproduzione da bancarella, si vende a 3 / 5 euro. La riconosci subito dall'originale, osservando il bordo. La tua moneta ha il bordo sottile, la rigatura straborda oltre e si vede dalla foto; nella moneta buona il bordo è molto più spesso. Senza contare la bellezza dei rilievi, qui sono "piatti" e non sono ben definiti. Normlmente queste riproduzioni sono in alpacca (non in argento), ma una lega che gli somiglia molto (rame,zinco,nickel), detta "argentone". Fai il confronto con un esemplare autentico
    2 punti
  13. ce ne sono tanti di particolari da osservare che differiscono dall'originale.. in più se si guarda con attenzione il profilo del re si nota proprio che manca di definizione di dettagli e profondità.. occhio spento
    2 punti
  14. Per me e' un campo minato, ma ci provo per rilassarmi un po' dopo una giornata difficile (potenza delle monete!). Dovrebbe essere una VIRTVS EXERCITI, coniata per Onorio ed Arcadio: Type 85 (tesorillo.com) Sarebbe importante conoscere il diametro ed il peso della tua moneta (che dovrebbe essere una AE3). Qui non riesco bene a capire se si possa trattare di Onorio o di Arcadio (forse dietro i laccioli del diadema c'e' una "O"? Onorio? ). Devo dire che le effigi (quella di dritto in particolare con un grosso naso squadrato) sembrano un po' strane. La legenda di dritto sembra terminare con P AVG (senza F) , ma la A e la V sono strane anche loro. Di questa tipologia esistono anche molte imitative: che lo sia anche questa? Qui, da semplice appassionato, faccio un passo indietro e passo la parola a @Poemenius di cui mi fa piacere richiamare questa discussione: Sperando di non avere detto inesattezze, saluto. Stilicho
    2 punti
  15. Garibaldi attraversò la Sesia il 21 maggio 1859 giungendo a Borgomanero. Poi il 22 maggio attraversò il Ticino a Sesto Calende, ecco due medaglie (diam.mm17) che commemorano il passaggio sulla Sesia dell'eroe dei due mondi. ecco l'altra
    2 punti
  16. Di questi periodi, specie in campagna, è facile sentir frinire le cicale. Questi affascinanti insetti sono stati da sempre oggetto di attenzione da parte dell’uomo. Le troviamo infatti citate in favole, proverbi, canzoni ma anche raffigurate sulle monete antiche! (vedi in fondo all’articolo). A chi vuole conoscere più specificatamente le caratteristiche di questo misterioso insetto, consiglio la lettura dell’ articolo: (da www.greenme.it/animali/cicala-specie-caratteristiche/) La cicala fa parte della famiglia delle Cicadidae. Si tratta di un insetto in grado di produrre suoni musicali, e costituito da due paia di ali membranose, occhi composti prominenti e tre occhi semplici detti ocelli. Le cicale hanno una dimensione variabile, da media a grande, e compresa tra 2 e 5 cm (da 0,8 a 2 pollici). Scopriamo tutto su questi insetti simbolo dell’estate. Le cicale: cosa sono? Le cicale sono membri della famiglia Cicadoidea e si distinguono fisicamente per i loro corpi robusti, teste larghe, ali con membrana chiara e grandi occhi composti. Esistono nel mondo più di 3.000 specie di cicale, che rientrano all’incirca in due categorie: cicale annuali, che vengono avvistate ogni anno, cicale periodiche che trascorrono la maggior parte della loro vita sottoterra ed emergono solo una volta ogni decennio o due. Le cicale sono famose per la loro propensione a scomparire del tutto per molti anni, solo per riapparire in massa, a intervalli regolari. Nonostante il loro nome, le cicale annuali generalmente vivono da due a cinque anni, anche se alcune specie possono vivere più a lungo e i cicli di vita della covata si sovrappongono, il che significa che ogni estate emergono alcune cicale. Anche le cicale periodiche si presentano la maggior parte degli anni in diverse regioni geografiche, poiché sono divise in 15 cicli di covata, ciascuno della durata di 13 o 17 anni. Lo straordinario stile di vita delle cicale è stato fonte di fascino sin dai tempi antichi. Diverse culture consideravano questi insetti come potenti simboli di rinascita, proprio per il loro insolito ciclo di vita. Nella cultura cinese, le cicale erano anche considerate creature di alto rango che i sovrani dovevano cercare di emulare nella loro purezza, e i motivi delle cicale furono persino incorporati negli armadi della corte imperiale nel VII secolo. I maschi producono rumori forti facendo vibrare le membrane (timbali), vicino alla base dell’addome. La maggior parte delle cicale nordamericane produce tic, ronzii o lamenti ritmici, sebbene in alcune specie la “canzone” risulti essere abbastanza musicale. Le cicale femmine di solito depongono le uova in tessuti vegetali legnosi che cadono dalla pianta quando le uova si schiudono. Le cicale appena nate, dette ninfe, si insinuano nel terreno dove succhiano i succhi dalle radici delle piante perenni; queste, di solito, subiscono cinque mute necessarie per raggiungere la maturità. Sebbene non siano normalmente considerate un parassita, le femmine, se numerose, possono danneggiare gli alberi durante la deposizione delle uova. Un po’ di storia sulla cicala Le cicale sono state utilizzate nelle medicine popolari, come simboli religiosi e monetari, e come importante fonte di cibo. La loro canzone una volta era considerata un simbolo per prevedere i cambiamenti del tempo. In Cina, i maschi cicala venivano ingabbiati per il loro canto. Inoltre, la cicala appare nella mitologia, nella letteratura e nella musica di molte culture, inclusa quella degli indiani d’America. Specie e origine Vi sono più di 3000 specie di cicale; due particolari specie pelose della famiglia Tettigaretidae che si trovano solo nell’Australia sudorientale, compresa la Tasmania. Oltre alla cicala del giorno della canicola (Tibicen e altri) che compare ogni anno in piena estate, ci sono anche cicale periodiche. Tra le più affascinanti e conosciute ci sono la cicala di 17 anni (spesso erroneamente chiamata locusta di 17 anni) e la cicala di 13 anni (Magicicada). Queste si trovano in gran numero in covate cronologicamente e geograficamente isolate. Le diverse specie sono facilmente riconoscibili dalle differenze nei canti, nel comportamento e nella morfologia. I maschi di ogni specie hanno tre risposte sonore distinte: canto congregazionale: regolato dalle fluttuazioni meteorologiche quotidiane e dai canti prodotti da altri maschi; canzone di corteggiamento: che viene eseguita prima dell’accoppiamento; grido di disturbo: che viene prodotto in caso di pericolo, quando ad esempio sono catturate, trattenute o disturbate in volo. Ciclo vitale della cicala Il ciclo di vita della cicala ha tre fasi: uova, ninfe e adulti. Le cicale femmine possono deporre fino a 400 uova divise in dozzine di siti. Dopo 6-10 settimane, le giovani ninfe si schiudono dalle loro uova e scavano nel terreno per succhiare i liquidi delle radici delle piante. Trascorrono il loro intero periodo di sviluppo in queste tane sotterranee, prima di mutare i loro gusci, ed emergere per poi accoppiarsi e deporre le uova. Il processo di sviluppo varia in lunghezza, ma le covate periodiche emergono in sincronia a seconda dell’anno e della temperatura del suolo. Inoltre, le cicale aspettano le giuste condizioni climatiche per la riproduzione, ossia quando le temperature raggiungono i 18 ° C. Il ciclo di riproduzione così cadenzato è probabilmente legato all’evitare l’attacco di predatori. Le cicale periodiche non creano piaghe distruttive, al contrario delle locuste, non mangiano la vegetazione ma bevono la linfa dalle radici, dai ramoscelli e dai rami degli alberi. Vocalizzazioni Le cicale sono note per i loro ronzii e ticchettii, che possono essere amplificati da una moltitudine di insetti in un unico ronzio. I maschi emettono il loro canto, grazie alle membrane vibranti poste sull’addome. I suoni variano ampiamente e alcune specie sono più musicali di altre; sebbene i rumori delle cicale possano sembrare simili agli umani, gli insetti usano diversi richiami per esprimere allarme o attirare i compagni. Imparare dalle cicale Gli scienziati hanno studiato le cicale per risolvere problematiche dell’uomo. Questo perché le ali delle cicale in tarda età sono ricoperte da una meraviglia dell’ingegneria naturale: minuscoli nanopilastri uniformi che respingono l’acqua, uccidono i batteri e si autopuliscono. Le ali che uccidono i germi sono fonte di ispirazione per chimici e ingegneri che vogliono sfruttare proprio questa proprietà. Alcuni ricercatori hanno come obiettivo quello di progettare lo stesso meccanismo delle cicale sui pannelli solari. Altri studiosi dell’ University college di Dublino sono rimasti affascinati dalle superfici antibatteriche essenziali per lo sviluppo della scienza biomedica. Per anni, gli ingegneri si sono concentrati solo sulle dimensioni dei modelli alari. Di recente, però, sono state pubblicate ricerche che attestano come i composti chimici specifici secreti dalle cicale siano essenziali per costruire e mantenere questi ingegnosi nanopilastri. Il lavoro mostra che per coloro che cercano di progettare una tecnologia con caratteristiche antibatteriche, ispirate alle cicale, non è sufficiente imitare l’aspetto di questi animali occorre andare oltre, e lavorare con i biologi in modo da imparare effettivamente come si comportano questi misteriosi insetti. ----------------------------------------- Di monete raffiguranti le cicale a me sono venute in mente queste due… ma se qualcuno ne conoscesse altre, è invitato ad integrare! Dracma incusa di Rhegion (510-500 a.C) raffigurante un toro androprosopo con cicala sopra Hektè di Focea (IV sec. a.C) con cicala al dritto
    1 punto
  17. Salve. CNG ELECTRONIC AUCTION 553. Valutazione: 100 USD. Risultato: 375 USD. Lotto 363. PHOENICIA, Tripolis. Elagabalus. AD 218-222. Æ (31mm, 22.37 g, 7h). Dated CY 531 (AD 219/20). Laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / Figure of Astarte wearing turreted crown, holding long scepter; at right, Nike standing left on column; all within temple consisting of central archway with approaching steps and two pedimented wings with four columns each; AΛΦ (date) below. RPC VI Online 8257; Rouvier 1763; BMC 118. Green patina under a layer of orange earthen deposits. VF. Iscrizione al dritto: ΑΥΤ Κ Μ ΑΥΡ ΑΝΤωΝΙΝΟϹ Iscrizione al rovescio: ΤΡΙΠΟΛΙΤωΝ ΑΛΦ Al rovescio, veduta frontale del tempio di Astarte con architrave arcuato al centro tra due ali con quattro colonne con frontone ciascuna, tutte all'interno di un frontone più grande; nella parte centrale, Astarte in piedi, di fronte, con corona turrita, appoggiata su un lungo scettro e incoronata da Nike in piedi su una piccola colonna alla sua sinistra; in basso, scalinata. From the W. Toliver Besson Collection. Ex François Righetti Collection (Classical Numismatic Group Electronic Auction 407, 11 October 2017), lot 351; Classical Numismatic Group 90 (23 May 2012), lot 1145; Classical Numismatic Group 84 (5 May 2010), lot 901. apollonia
    1 punto
  18. non l'avrei mai detto guardando al tuo avatar
    1 punto
  19. Grazie per la spiegazione sul capricorno, molto interessante. Questa settimana sono sotto tentazione perché mi sono state offerte monete che esulano dalla collezione o che sono secondarie rispetto ai grandi imperatori. Leliano a 1000 euro Marco Antonio, XIII legione (quella più famosa in assoluto) a 250 euro
    1 punto
  20. Stemma di tipo unico e cartiglio di diffida in alto a sinistra, la stamperia non riesco a leggerla in basso a destra in verde, dovrebbe essere S.A.I.G. A. Barabino - Genova .. ?? Questo è l' altro lato..? O e' altro.. ?
    1 punto
  21. Do un colpo al cerchio e una alla botte: il rovescio è spettacolare, il dritto ha dei segni che non mi sento di definire la moneta top. Nel complesso è veramente bella e hai fatto bene a prenderla, con quella patina poi!
    1 punto
  22. Si può richiedere qualsiasi prezzo ma vendere al prezzo richiesto e un altra cosa. Vale il prezzo del facciale, 50 centesimi. Lascia stare gli annunci che vedi in rete, chiedi qui e vedrai che avrai le informazioni che cerchi da persone competenti e disponibili.
    1 punto
  23. ........a 20k, in questa qualita', ci farebbe la firma piu' di una persona
    1 punto
  24. Trovato anche questo esemplare, a conferma.
    1 punto
  25. non pensavo di essere un fotografo così pessimo.. avevo una stima migliore di me stesso 🤣
    1 punto
  26. Addirittura FDC+!!! Beh in questo caso foto e video non ripagano per nulla, in quello stato averla in mano fa molto la differenza. Complimenti, pezzo non facile trovarlo
    1 punto
  27. capisco cosa intendi dire.. la mia lo dico è periziata fdc eccezionale.. però capisco il tuo ragionamento.. per definirla top occorre sia anche un primo conio... cosa veramente difficile da vedere in giro.. un 2 lire primo conio con fondi speculari e rilievi satinati io non li ho mai visti e non credo di vederli neanche in futuro.. forse qualche Liretta è più facile da vedere in giro... però forse il problema è anche il mio che purtroppo non ho la possibilità di vedere tante monete belle in giro per fare paragoni
    1 punto
  28. Disfar cenci e lavarli buon pomeriggio
    1 punto
  29. Gli articoli definiscono il Nordic Gold come resistente all'ossidazione e che non annerisce. Ed è vero. Infatti qui è, direi, imbrunito. E ciò può accadere solo in situazioni "estreme" (come appunto essere esposto all'aperto agli agenti atmosferici). Una circolazione standard non lo porta ad essere così
    1 punto
  30. Spink > Auction 23007 Auction date: 3 October 2023 Lot number: 43 Price realized: 28,000 GBP (Approx. 33,944 USD / 32,338 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: The 'Kyrios' Collection | Kingdom of Macedon, Alexander III, 'the Great' (336-323 BC), AV Distater, Aegaea, head of Athena right, wearing triple-crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent, hair flowing, with pendant earring, rev. ALEXANDROY Nike standing left, holding a wreath in right hand on ship's mast, vertical fulmen in her left, young athlete/pankratiast left to left field with both arms raised, L-O monogram to lower left, 3h, 17.19g (Price 196; Mueller 639; Noe, Sicyon 9; Lacroix [Revue Belge, 1964], pp. 52, Pl. II, no. 5), beautifully struck and well-centred, lustrous and detailed, some slight deposits but otherwise good very fine or better, extremely rare and a wonderful depiction of one of the more famous and celebrated sporting competitions in the Greek world. PROVENANCE, Spink 200, 1 October 2009 lot 838, 'very fine and extremely rare' - £11,000, Belgravia Auction Gallery, Malta, 1 July 2009, lot 1133 [unsold], purchased by private treaty, 2 July 2009 - £2,240, From the collection of a Scottish sea captain, , , In an oft-quoted discussion on the sport, Philostratus the Younger describes the Pankration (lit. 'all power') as the 'most noble' of all contests in the Olympic repertoire. It is quite illustrative of the Greek conception of 'nobility' that this vicious combination of boxing and wrestling was considered so. However, this ancient 'Mixed Martial Arts' competition was indeed as sophisticated and tactical as it was brutish and violent., , The Pankration was a hybrid sport, first contested at the 33rd Olympiad (c. 648 BC), with wrestling and boxing having been inaugurated at the 18th and 23rd games, respectively. Contestants would compete in two phases of a bout: 'high Pankration', which involved striking and clinching, and 'low Pankration', which would involve floor wrestling, holds and grappling. There was much overlap between these two phases of the fight, with 'Pankratiasts' often throwing strikes while grappling, and attempting to lock an opponent while standing upright. Involving a complicated set of specialist fighting styles, counter-manoeuvres and situational adaptations, the Pankratiast was required to combine endurance, versatility and cunning to win their bout. The fight was concluded only once a combatant was killed, or if they yielded to their opponent. Conceptualised at the time as having its origin in Theseus's conquest of the Minotaur, and Herakles' brutal dispatching of the Nemean Lion, the Pankration was considered the very apex of the tactical guile and physical endurance typical of the Olympiad. Each tournament, Olympic or otherwise, would open with a ritual described by the Roman author Lucan:, , "A sacred silver urn is brought, in which they have put bean-size lots. On two lots an alpha is inscribed, on two a beta, and on another two a gamma, and so on. If there are more athletes, two lots always have the same letter. Each athlete comes forth, prays to Zeus, puts his hand into the urn and draws out a lot. Following him, the other athletes do the same. Whip bearers are standing next to the athletes, holding their hands and not allowing them to read the letter they have drawn. When everyone has drawn a lot, the alytarch, or one of the Hellanodikai walks around and looks at the lots of the athletes as they stand in a circle. He then joins the athlete holding the alpha to the other who has drawn the alpha for wrestling or pankration, the one who has the beta to the other with the beta, and the other matching inscribed lots in the same manner.", , Outside of Sparta, where no techniques were barred, eye-gouging and biting were the only techniques forbidden to the pankrataist, and indeed this appears to have provided little deterrence: a wonderful fourth-century BC amphora from Capua illustrates one belligerent attempting to gouge the eyes of his opponent, with a referee preparing to reprimand him. Somewhat understandably, the referee would be armed with a stiff rod in order to enforce his authority, which included being able to stop the fight and to declare a winner or a tied bout. Contestants could also surrender by raising a right index finger, bringing the fight to an end, however this was not always such a straightforward endeavour. A particularly menacing competitor named Sostratos, 'the fingerman', gained a gruesome reputation for snapping the fingers of his opponents, which would push most of his opponents to surrender - indeed he is one of only three entrants to win three successive Pankration competitions (in 364, 360 and 356 BC) - but would naturally make it difficult for them to signal their submission. , ,Decisions made by the referee were of major significance, as the fighting was taken immensely seriously by the Pankratiasts. In the deciding match of the 54th Olympiad (564 BC), a combatant died midway through a fight, but was still declared the winner: Arrhachion, a two-time defending champion from Phigalia in the Peloponnese, was suffocated to death, but in a celebrated incident, managed to break his opponent's toe and thereby forced him to submit as he himself expired, as Pausanias tells us:, , 'For when he was contending for the wild olive with the last remaining competitor, whoever he was, the latter got a grip first, and held Arrhachion, hugging him with his legs, and at the same time he squeezed his neck with his hands. Arrhachion dislocated his opponent's toe, but expired owing to suffocation; but he who suffocated Arrhachion was forced to give in at the same time because of the pain in his toe. The Eleans crowned and proclaimed victor the corpse of Arrhachion'., , Philostratus of Athens gives us an even more graphic and, frankly, impressive description, noting that Arrhachion managed to lock his opponent's leg, which was vulnerable due to the stance we was taking, in such a way that in the throes of death, he was able to hurl himself onto a pressure point and dislocate his challenger's ankle: "throwing his weight down toward the left while he locks the latter's foot tightly inside his own knee, by this violent outward thrust he wrenches the ankle from its socket". Arrachaion's marvellous victory was celebrated for centuries thereafter, with a statue of the two-time champion being erected in his hometown, which is now believed to be on display at the Museum of Olympia. In a scene almost too ridiculous for Hollywood, Philostratus also claims that Arrachaion's perseverance toward victory was prompted by his trainer Eryxias shouting "What a noble epitaph, 'He was never defeated at Olympia.'" - Indeed, Philostratus himself was writing in the third century AD, some 750 years after Arrachaion's triumph., , Regarding the coin itself, this wonderful example pays tribute to the Pankratiast and its reverence in Greek culture. Alexander's distater coinage also provides lasting testament to the sheer volume of gold plundered during his Persian campaigns. Utilised to pay veteran soldiers following a long deployment, the exceptional weight of the distater allowed Alexander to pay a full talent to his troops with 120 distaters. Due to the relatively scant research done in the minting of Alexander's distaters, chronology and location are difficult to determine, and this is particularly so in the case of our example, with its jumping figure in the left field. Even the identification of this device has proved controversial. Sydney P. Noe refers to the figure as a 'youthful figure' , while Martin J. Price referred to one example as 'either an orator or actor', though Milavic (2001) notes that this could not possibly be true, given that the figure is nude, and Greek poets did not perform nude. , ,Noe and Milavic believe that the location of the mint was almost certainly in Sikyon, owing to his identification of the jumping figure to the aforementioned Sostratos, who was from there, and something of a local hero. Without meaning to wade into controversy, this seems to be a stretch, given that the Pankration was a revered aspect of pan-hellenic culture, and could not necessarily be limited to a famous Olympian of one polity. Aegeae in addition has a long pedigree of gold mints, from Philip II and beyond, making it the most likely, though by no means certain, point of origin. Estimate: £11000 - £13000 ILLUSTRAZIONE: "APOXYOMENOS", COPIA ROMANA IN MARMO DEL I SECOLO D.C. DI UN ORIGINALE IN BRONZO DI LISIPPO DEL 320 A.C. (MUSEI VATICANI), RAFFIGURATO SU QUESTO DISTATERE D'ORO. AL RIGUARDO VEDI: https://www.academia.edu/28023815/F_De_Luca_E_spuntò_lApoxiòmenos_Il_famoso_capolavoro_di_Lisippo_raffigurato_su_alcuni_tetradrammi_e_stateri_alessandrini_Monete_Antiche_Gennaio_Febbraio_2016
    1 punto
  31. Ciao , il segno astrologico del Capricorno venne "adottato" da Augusto perche' era il suo segno del concepimento , non quello di nascita che in realta' sarebbe stato la Bilancia . Gli antichi davano molta importanza piu' al mese del concepimento che a quello della nascita . In seguito gli Imperatori del I secolo , forse anche del II , "adottarono" il Capricorno come simbolo imperiale in ricordo di Augusto . Augusto aveva un famoso anello d' oro con corniola con inciso il Capricorno che poi passo' a Tiberio e probabilmente dopo di lui , ai successori .
    1 punto
  32. Oggi ho comprato un follis di grosso modulo di Costantino Cesare. Sebbene avevo già svariate monete di Costantino, stavo da tempo cercandone una di grosse dimensioni e con tracce di argentatura. Diritto: FL VAL CONSTANTINVS NOB CAES; Rovescio: GENIO POPVLI ROMANI segno di zecca HTΓ ( RIC VI HERACLEIA 31) Ho anche comprato un denario di Vespasiano con al rovescio i due capricorni. Mi ha sempre incuriosito quel rovescio che ricordo anche in Augusto e mi piacerebbe approfondire.
    1 punto
  33. Mi voglio sbilanciare: è falsa. Pur essendo un falso molto insidioso, molti piccoli particolari non tornano (già segnalati), ma anche le rosette ed i FERT sono del tutto diversi dall'originale. Qui sotto, per confronto, posto un esemplare autentico in buona conservazione:
    1 punto
  34. Sofite si arrese ad Alessandro Magno poco prima dell’invasione dell’India da parte dell’esercito macedone, e stando alla narrazione di Diodoro Siculo, offrì in dono al Macedone centocinquanta mastini indiani. apollonia
    1 punto
  35. Mi sembra Lucio Vero, RPC IV 6991: lin
    1 punto
  36. Moneta di straordinaria rarità, paradossalmente non si può dire neanche che è ricercata semplicemente perché il numero di esemplari a disposizione è ridottissimo. Curioso il fatto che esista incredibilmente anche una variante, di peso ridotto (4,95 gr. contro 5), individuata dall’ing. Vico d’Incerti in un unico esemplare se non erro negli anni Sessanta.😳 In termini di rarità a mio parere se la gioca con la Rupia del 1921, moneta decisamente più popolare e conosciuta, e con i 10 centesimi 1908 (non la prova, che è molto meno rara, ma la moneta regolare, quella della prima pietra della zecca per intenderci) di cui pare siano stati coniati 3 esemplari, ma recentemente ho letto da qualche parte che in realtà sarebbero 4. Ignoro invece quanti pezzi siano in circolazione del 20 lire oro prova Marescialli d’Italia, ma forse sono una decina o giù di lì. Ma a parte queste digressioni insomma qui siamo al top dell’R5 del Re Numismatico, monete assolutamente inaccessibili per il 99,999% dei collezionisti e oggetti di una iconicita’ totale per noi poveri mortali. 🤷🏽‍♂️
    1 punto
  37. Hai posto molte domande che richiedono lunghi ragionamenti possibili solo nel week-end, intanto comincio a risponderti in modo semi-scherzoso a questa. Di certo l'uso del pollice ha comportato modifiche alle prestazioni videoludiche. Io appartengo alla generazione cresciuta in prevalenza smanettando coi joystick dei coin-op o delle prime console (avevo il Commodore 16) e ho conservato un'atavica preferenza per questo modo di controllo di navi spaziali ed eroici guerrieri. Con lo stick si usa "tutto il corpo", non solo i pollici, e a me fare le cose riesce molto meglio che col pad. Non sono un neurologo ma credo che un minimo di sviluppo di certi gangli nervosi al posto di altri lo comporti, anche se in misura minima.
    1 punto
  38. Una bella fortuna, ma attento alla plastica che aderisce. Fagli prendere con cautela un po' d'aria.
    1 punto
  39. Semplicemente non devi guardare le lettere, la serie 11 rientra tra le serie da 01 a 15, le lettere determinano solamente i contingenti di stampa e non le varie emissioni. ps: semplifico Emissione 14/7/1962 da A01 a V15 da A01 000 001 a A01 999 999 da B01 000 001 a B01 999 999 da C01 000 001 a C01 999 999 e così via sino all'ultima V01 000 001 a V01 999 999 e si passa a da A02 000 001 a A02 999 999 da B02 000 001 a B02 999 999 da C02 000 001 a C02 999 999 e così via con i numeri arriviamo alla tua A11 000 001 che terminerà alla V11 999 999 per passare alla A12 ecc. sino all'ultima serie da A15 a V15 Il successivo decreto 5/7/1963 da A16 a V20
    1 punto
  40. Forse in questi casi li manomettono di proposito per creare l’errore di conio e cercare di venderle a cifre spropositate.
    1 punto
  41. Ho trovato un po' di tempo per fare le foto dell'ultimo acquisto assieme alla sua variante Naturalmente ancora sono in convalescenza, quindi le foto sono quello che sono....
    1 punto
  42. Quando ricevo la notifica che quel mio post di tanti fa viene ripescato ed è ancora utile mi fa sempre molto piacere............. Un saluto Simone
    1 punto
  43. Quanti bei propositi. Complimenti!
    1 punto
  44. Beh, non è che ci si deve lamentare se fino ad ora si è comprato tutto (o quasi) solo per poter avere la collezione completa (o peggio, perché si sperava di rivenderselo a prezzi da strozzini...), incluso ciò che non interessa o, peggio, nemmeno piace... Chi è causa del suo mal... La zecca, come ogni altra azienda, deve guadagnare, e quindi diversifica il suo listino per attirare più clienti: il futuro dirà se l'eventuale perdita di clienti "affezionati" sarà ripagata dall'arrivo di nuovi (che poi, non vedo perché chi magari compra solo una o due serie, debba smettere solo perché escono altre monete che ritiene inutili, brutte o superflue....)
    1 punto
  45. oggi peraltro sentivo in un tg di una imminente modifica legislativa che imporrebbe ai big dell’ e-commerce degli obblighi di identificazione dei venditori con l’obiettivo di prevenire frodi. Non saprei dire di più al momento, sono ancora in fase di messa in moto e sono proprio al regime minimo..
    1 punto
  46. Grazie della segnalazione! Era in sezione che non consulto mai.. 😅
    1 punto
  47. io sarò campanilista... ma consiglierei di cominciare dalla zecca della sua città (se è fortunato a vivere in una città con zecca) o della zona. oppure, collezione più ardita e complessa (e forse un pelino 'in') le monete fotografia del circolante di un determinato periodo in una dterminata zona, magari pescando nella letteratura esempi di tesoretti e ritrovamenti e cercare di ricostruirli con una moneta per tipo.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.