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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/02/24 in Risposte
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Ciao gente chi ha la bontà e la pazienza di seguire un pochino i miei posts, forse ricorderà il mio desiderio di incasellare questa bisbetica moneta in FDC per completare la serie delle cinque date di questa affascinante tipologia, la prima monetazione sabauda recante il valore nominale di 5 lire, in massima conservazione. Gli altri millesimi in collezione sono: in FDC MS66 il 1816, in MS64 il 1820, e in qFDC MS62 il 1817 e il 1818. Nessuno slabbato, neanche originariamente, ma tutti periziati. Mancava quindi questa data, leggermente più facile da reperire rispetto al 1818 nella massima conservazione, ma più difficile del 1816 e del 1820.🤷🏽♂️ Finalmente il mese scorso a Modena ho reperito un esemplare che ho ritenuto degno di completare la sequenza, in slab MS64, che ho peraltro immediatamente provveduto ad eliminare, pur conservando gelosamente, come sempre, il cartellino della NGC. ☺️ Questa impietosa doppia foto a luce radente mette sorprendentemente in evidenza alcuni lievissimi hairlines al D che ne’ la perizia ne’ la visione diretta di persona non rilevano, ma nel complesso l’esemplare presenta rilievi intatti e una gradevole patina omogenea su fondi lucenti. In particolare i campi del R appaiono in “stato zecca”. Non è il TOP POP per questa tipologia (che e’ MS65+, apparso mi pare in asta in due occasioni, la più recente all’asta Nomisma Aste n. 1 del 2022, aggiudicata a 11.000 euro + diritti, la seconda tempo addietro, non ricordo i dettagli) ma onestamente ero un po’ stufo di cercare. 😉🤗 Buona serata a tutti4 punti
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Buon pomeriggio, oggi vorrei invitare tutti gli Amici collezionisti a pubblicare - ai fini di studio - le immagini delle proprie Piastre del primo millesimo coniato dalla Zecca di Napoli a nome di Ferdinando II di Borbone. L'idea, è quella di creare una sorta di archivio fotografico, corredato da pesi, misure e - possibilmente - corredate anche dalle rispettive "auto-certificazioni" riguardo la provenienze delle proprie Piastre (es: casa d'aste - negozio di numismatica - da coll. privata - coll. di famiglia - etc.) per una sorta di "tracciabilità" degli esemplari presentati, certamente di legittima provenienza. La descrizione di eventuali varianti è facoltativa (es. punteggiatura della legenda, stemma del Portogallo, etc.). Per completare la didascalia delle immagini, sarebbe gradita - ma non indispensabile - anche solo la descrizione del contorno in incuso (ad esempio, contorno al D/ e giglio ore 9). In caso di dubbi sull'autenticità dell'esemplare presentato invece, occorrerebbero necessariamente anche le foto del contorno. Eviterei di condividere dei conclamati falsi d'epoca - se non altro - per non confondere le idee a quei neofiti che scorrono le immagini senza leggere le descrizioni. Mi preme precisare che, NON si tratta di un concorso di bellezza (per questo, meglio evitare commenti del tipo: per me BB, per me qSPL, etc.) e neanche di un concorso fotografico. Quindi, non abbiate remore nel pubblicare monete in bassa conservazione e/o scatti fotografici "fatti al volo", l'importante è che non siano delle foto sfocate. Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione. Lorenzo. Per iniziare, condivido una mia Piastra 1831 (37,5 mm / 27,45 g) Contorno al D/ e giglio ore 6. Provenienza: Casa d'aste NOTA: ex collezione @Galenus3 punti
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Buonasera, Questa è la mia 1831. Proviene da un acquisto presso una Numismatica. Per quanto riguarda la conservazione, la giudico BB. Ottima iniziativa. magicoin3 punti
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Buonasera, condivido la mia Mezza Piastra da 60 Grana 1856 - variante D/ "1 invertito" - R3 (Gigante 112a) .3 punti
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Non c'e' nulla da perdonare, ci mancherebbe. Siamo qui tutti per cercare di rilassarci un po', curando ed alimentando insieme, su queste pagine, la nostra comune passione. 😉3 punti
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Buonasera a tutti, Il Generale Ramon Gonzales Valencia membro del partito conservatore colombiano partecipò a diverse guerre nel suo paese. Nel 1901 fu ministro della guerra nel governo Marroquin. nel 1902 nella provincia di Santander guidò una rivoluzione civile dove si combatte' la battaglia di Palongero. In quell'occasione ebbe un'idea davvero bizzarra per sostenere le spese militari e pagare i rivoluzionari coniando tre tagli di monete da 10, 20 e 50 centesimi, ma essendo a corto di materia prima (metallo di qualsiasi genere) utilizzò i coperchi delle cartucce e il diametro del calibro dei colpi stabilivano il taglio delle monete. in basso troverete il 50 centesimi, la moneta più grande prodotta infatti se la osservate attentamente è proprio un coperchio di una cartuccia. sicuramente molti di voi sono a conoscenza di queste curiose monete. la Numismatica non smette mai di stupire ed è testimone di ogni tentativo di nascita di uno stato libero, provincia libera, regione libera o anche città libera. Voi cosa ne pensate? grazie per l'interessamento e buona serata.2 punti
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T. H. SAUNDERS 1887 ; DE-SFH-2642 DE-SFH-5243 London 1888 T. H. SAU... ???😁2 punti
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Bhe comodo sapere oggi, venerdì 02/02, che mercoledì 07/02 alle ore 10:00 c'è il click day. E in tutto ciò scopriremo solo il giorno prima se una moneta ci piace davvero oppure no... Comodissimo per chi lavora... 🤦♂️2 punti
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Ciao a tutti, perdonate l'intromissione, anche io recentemente ho preso un bronzo di abdicazione di Diocleziano (grazie @Arka per avermi indicato l'orrore, avevo scritto Domiziano 🙈, almeno sotto era scritto giusto 😆), avevo pensato di fare un post apposito ma poi ho visto questo (molto interessante tra l'altro) e ho ritenuto che fosse più opportuno aggiungere il mio contributo qui sotto per non ingolfare troppo il forum. Ovviamente se non va bene lo tolgo 🙂 Diocleziano, AE 306, Antiochia, RIC 77a 9.17g x 28mm. Bronzo D/ D N DIOCLETIANO FELICISSIMO SEN AVG; busto laureato, con mantello imperiale, ramo e mappa. R/ PROVIDENTIA DEORVM QVIES AVGG; ANT: (esergo); la Providentia e la Quies; nel mezzo, Z Matteo2 punti
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Di solito chi rapina un numismatico sa benissimo chi ha di fronte e cosa può portargli via. Quindi la questione della nominatività degli ingressi aiuta certamente a monitorare le persone che frequentano fiere/congressi e forse a scongiurare qualche mano lesta, ma non risolve la questione sicurezza prima e dopo l'ingresso al convegno. Non sono contrario a questo rimedio, anzi, ma bisogna sapere che non è neppure un palliativo in fatto di sicurezza.2 punti
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Sono d'accordo e mi fa molto piacere, come forse ho già detto ma ritengo non sia mai abbastanza, che qui ci siano molte persone con cui condividere serenamente questa passione e che ti permettono di crescere e imparare moltissimo. Tra l'altro è un periodo particolarmente complicato per me (passerà eh, capita a tutti prima o poi) e quello che hai detto sul fatto che qui possiamo trovare un posto per rilassarci è più vero che mai in questo momento 🙃 Grazie di nuovo, ora mi fermo che non vorrei divagare troppo dall'argomento 😆2 punti
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Non vorrei entrare nel merito ma la stampa italiana ha raccontato un bel po' di stupidate sulla vicenda: le persone aggredite sono 5 (e non solo due) per di più due sono una coppia di pensionati polacchi che stavano festeggiando l'anniversario di matrimonio (quindi molto lontani dall'essere pericolosi neonazisti); la prognosi non è di 5 giorni, perché un cranio frantumato in più parti con cuciture di 15 , 20 cm (ed oltre) per non parlare della deformazione dei volti (gonfi e tumefatti in modo orribile) non si guarisce in 5 giorni.... Chi volesse vedere alcune immagini mi può contattare in MP, perché essendo molto forti non sono adatte ad un pubblico suscettibile (o per minori). Non è proprio così, in oltre ci sono enormi differenze anche sull'applicazione della pena: in Italia sotto i 5 anni non si va in carcere (in altri sistemi la concessione di pene alternative sono molto più stringenti e rare), ogni 6 mesi si detrae un mese e mezzo (quindi ogni anno si tolgono 3 mesi); .... quindi a parità di pena alla fine si sconta di meno in Italia. Senza contare delle uscite premio ed altri istituti premiali. Per non parlare del lavoro pagato (da noi) che svolgono obbligatoriamente in carcere tutti i detenuti: una parte dello "stipendio" serve al pagamento del vitto e alloggio, una al pagamento dei danni da risarcire, in fine la rimanenza viene accantonata e consegnata alla fine della pena. Di media accantonano annualmente 240.000 Ft. Certamente una cifra molto esigua ma se si calcola che gli anni di carcerazione sono quasi sempre più di uno alla fine hanno un piccolo gruzzoletto che è utile per non commettere immediatamente un nuovo reato (in Italia la maggior parte dei detenuti che finiscono di scontare la pena detentiva ed escono sono privi di denaro, e in queste condizioni sono quasi indotti a commettere un nuovo reato contro la proprietà per sopravvivere).2 punti
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Penso la si possa finire qui. I pareri sulla moneta sono stati espressi, e sono concordi, se @Innavoig non li condivide può rivolgersi altrove, professionista numismatico da contattare di persona, o altri siti, dove però difficilmente troverà persone serie che gli diranno quello che vorrebbe sentirsi dire. Se invece si accontenta anche di persone poco serie, beh, allora ...2 punti
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Ho letto con molto dispiacere di quanto accaduto a Piacenza. Come ex responsabile del ramo furti di una primaria compagnia assicurativa, non mi stancherò mai di ripetere che non ci si può muovere con somme così ingenti di materiale, senza un'adeguata scorta oltre ad avere un'adeguata copertura assicurativa. Oltre a questo è oramai evidente che in questi accadimenti, c'è una chiara responsabilità oggettiva degli organizzatori dei convegni, che dovrebbero garantire la giusta protezione considerato che ci sono in ballo capitali enormi. E bisogna ringraziare il Cielo che nessuno è rimasto ferito seriamente. Il fatto che erano in sette e che tutto è avvenuto in pochissimo tempo, è evidente che il soggetto era stato ben studiato. Dal mio punto di vista mi auguro che i commercianti si associno per un'azione di boicottaggio dei convegni che non garantiscano adeguate misure di sicurezza o che provvedano, come associazione a realizzare un servizio si sorveglianza proprio. Capisco che i costi aumenterebbero esponenzialmente, ma ne và della sicurezza personale e delle loro attività e realizzato come associazione avrebbe sicuramente un impatto sostenibile.2 punti
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Spesso, nei cataloghi di vendita capita di trovare che i grandi bronzi di Postumo non emessi dalla zecca di Treviri (in passato identificata inizialmente con Colonia), siano ricondotti a un generico Atelier II. Si tratta di un centro di produzione che ha visto alternarsi numerosi incisori con risultati di varia natura: dalle emissioni di ottimo stile alle emissioni più rozze e dimensionalmente ridotte, utilizzando sia la coniazione che la fusione quali strumenti produttivi. L'Atelier II è stato individuato e ottimamente censito nel testo di riferimento per i bronzi di Postumo, l'opera di Bastien "Le monnayage de bronze de Postume" del 1967. Successivamente molti sono stati gli studi compiuti da altri autori che hanno completato e integrato la sua opera magistrale, focalizzandosi anche su questo misterioso Atelier II (Gricourt, Hollard, Pilon...). Adesso, piccola pausa... leggetevi questo fumetto! ...anche se in francese, la lettura risulta comunque comprensibile: due (soldati? controllori?) romani girovagando per un vicus - un villaggio rurale - si imbattono in un'officina clandestina dove dei falsari sono intenti a fare... il loro lavoro e la mia gioia - futura di un bel po' di secoli - di collezionista di imitativi! Il luogo non è un luogo a caso, siamo a Chateaubleau un piccolo villaggio rurale della Seine-en-Marne che gode di una discreta fortuna derivata dalla sua posizione lungo la via Agrippa che collega Boulogne-sur-Mer a Lione e Milano e alla presenza in loco di sorgenti ritenute miracolose. Ebbene sì, a Chateaubleau esistevano di sicuro due santuari di una certa importanza: uno dedicato proprio a queste acque miracolose (un cosiddetto sanctuaire de source) che dovevano guarire da sterilità e malattie degli occhi e un altro con una serie di celle multiple dedicate a diverse divinità tra le quali Mercurio, protettore di viaggiatori e commercianti, e la dea Epona, protettrice dei cavalli. A questi due santuari probabilmente se ne deve aggiungere un terzo stando ai più recenti sondaggi archeologici. La pianta del vicus è stata così ricostruita dagli archeologi e, come potete già notare dalla cartina, sono state evidenziate ben 3 strutture adibite alla produzione di moneta. Già, perché è proprio su questo aspetto che volevo incentrare questa discussione: la produzione di moneta locale. Il sito di Chateaubleau, studiato magistralmente da Pilon, è stato un importante centro produttivo di moneta imitativa del III secolo. I ritrovamenti chiave di materiale di scarto di fusione, di tondelli vergini, di tondelli scartati, di materiale metallico destinato alla fusione, di barre preparatrici di tondelli, di matrici di pietra per la produzione di tondelli per fusione e di una grande quantità di stampi in terracotta con calchi di denari, sesterzi e antoniniani ufficiali non lasciano dubbio alcuno circa la presenza di ben tre (o forse di una sola ma articolata in tre officine!) zecche locali attive molto probabilmente dal 260 al 280 d.C. Delle tre officine, due non potevano non "conoscersi" data la loro distanza di pochi metri e, in generale, essendo tutte e tre operanti nel medesimo periodo è alquanto probabile, se non certo, che ci fosse un certo scambio della manodopera impiegata. Una pianta più dettagliata della zona forse rende meglio l'idea: Interessante come in queste tre officine si sia prodotto di tutto: dai denari agli antoniniani passando per i sesterzi, sostanzialmente con questa distribuzione: Lo studio e l'analisi su questo sito, per quel che mi riguarda, è ancora in una fase embrionale, ma già da adesso volevo condividere con voi alcune mie piccole scoperte e qualche sintesi. Di grande interesse è il tempio a nord, il santuario di fonte, dove è stato trovato un vero e proprio ripostiglio di tondelli vergini da coniare scartati in quanto difettati. Il deposito citato è stato rinvenuto nella zona del "bassin nord" e si tratta di un possibile deposito votivo dove il valore in questo caso non era costituito da reali monete in quanto tondelli non coniati, ma da oggetti monetiformi il cui valore risiedeva nel loro peso complessivo. La datazione, resa possibile anche grazie alla presenza di un antoniniano imitativo di Tetrico I con l'hilaritas al rovescio è collocabile tra il 274 e il 280 d.C. Un simile deposito, proprio per la sua natura, può essere stato accantonato quasi sicuramente da un soggetto in stretto contatto con un atelier di produzione di moneta imitativa, quindi con buona dose di probabilità da un addetto alla preparazione dei tondelli o comunque da qualcuno facente parte della filiera produttiva e data la vicinanza di ben tre officine è altamente possibile che il dono sia composto proprio da "prodotti locali". - FINE PRIMA PARTE (...continua nei prossimi giorni) -1 punto
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Lo dicevo io che in questi giorni son "di fori", perdonate l'orrore...menomale almeno sotto nei dati della moneta ho scritto giusto...il bello è che mi sono messo anche a rileggerlo e metterlo in bella copia 😭1 punto
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Fatto! Se non ricordo male gli argentini non giocano bene solo a calcio, giusto?1 punto
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La battaglia di Soissons. L'ultima battaglia dell'Impero romano d'Occidente La battaglia di Soissons del 486 fu uno scontro tra i Franchi di re Clodoveo I e il dominio gallo-romano di Soissons guidato da Siagrio, l’ultimo rappresentante dell’Impero romano d’Occidente. I Franchi vinsero la battaglia e conquistarono il territorio di Soissons, espandendo il loro regno e ponendo le basi per la futura Francia. La battaglia è considerata l’ultima dell’Impero romano d’Occidente e segnò il passaggio definitivo dal mondo antico al medioevo1 punto
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Purtroppo no la mia unica fonte per questi buoni rimane quella di quando ho acquistato il mio, ovvero Cartamoneta Italiana di Gavello (e proprio da lui lo avevo preso) del 1996, che recita quello che già sai anche tu, ovvero che la filigrana dovrebbe essere PRESTITO NAZIONALE ITALIANO su tre righe. Non ho più trovato (e in verità nemmeno cercato ) altro. petronius1 punto
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Con molta cautela, direi che si tratta di un sesino con S. Gennaro della zecca di Pomponesco, le lettere finali del R/ ....ARIVS e lo stile della croce sono compatibili con la monetina in questione, M.I.R., 882.- Ciao Borgho1 punto
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In effetti dall'altro lato ci potrebbe essere lo stemma di Spagna, con al centro i tre gigli dei Borbone di Spagna...1 punto
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A occhio propenderei per falso/riproduzione. La moneta è fusa, non coniata, e ha un bordo già di per sè sospetto. Non ho verificato se sia la copia di una moneta esistente, ma anche le legende mi sembrano non del tutto coerenti. Aspetta magari qualche altro parere...1 punto
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Ciao @LOBUe un saluto a tutti, Mi piace molto questa tua idea, sarà sicuramente un punto di riferimento per molti. È sottinteso che al più presto aggiungo le mie due del 31. Un saluto Raffaele.1 punto
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purtroppo i fattori sono molti... da un lato ci sono emissioni complesse, la cui attribuzione comporta numerose difficoltà dall'altro c'è una letteratura che spesso è fuorviante, sia nel passato (Wroth dava qualunque cosa ai Vandali...) sia in tempi recenti poi ci sono le case d'asta che anche quando in buona fede, spesso hanno persone che catalogano le monete e che devono di fatto essere dei tuttologi... quindi si basano su quello che possono... insomma ... i motivi sono tanti se poi ci aggiungiamo il fatto che dal 429 al 496 è impossibile assegnare a un regnante vandalo in modo certo una moneta in bronzo, lo sport preferito dai numismatici è assegnare a ogni singolo regnante tutte le monete anche semplicemente imitative che si possono trovare...anche quelle che magari erano in realtà coniate in Italia o nelle zone di Gerusalemme, Antiochia, Egitto etc ... temo sia una cosa impossibile da estirpare ormai purtroppo....1 punto
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Dovresti inserire anche la foto del rovescio; comunque mi sembrano monete autentiche, bassa conservazione, ma buone.1 punto
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LA VENDITA DELLA RACCOLTA MARTINORI - ROMA, 1913 [Edoardo Martinori (1854-1935) - Vicepresidente dell'Istituto Italiano di Numismatica - Socio corrispondente de Il Circolo Numismatico Napoletano 1913]1 punto
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Per quest'anno qualcuno sa se ci sarà ancora 1 o 2 click day? Se si in che date? Pazzesco che non utilizzino una lista clienti ed ogni volta si debba star lì in coda per acquistare monete con una folla di speculatori e commercianti1 punto
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Sei avvocato,, investigatore ( visto che possiedi video che accusano la nostra connazionale che nessuno possiede) ed anche giudice che accusa la stampa e la televisione italiana di essere faziosi perchè parlano e fanno vedere la negazione dei minimi diritti umani a cui un cittadino italiano è stato sottoposto nella tuo "civile e democratico "paese. Ci vuole coraggio a fare delle affermazioni come le tue ma contento tu contenti tutti 🙂 ANTONIO1 punto
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Certo che succede dappertutto. Peccato che l’impunita’ di cui i criminali godono in Italia ha pochi uguali al mondo. 🤷🏽♂️1 punto
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Ringrazio tutti coloro i quali hanno partecipato a questa discussione dandomi informazioni importanti. Ho contattato la Casa d'aste che, con estrema professionalità e signorilità, ha ritirato la moneta. Comportamento veramente encomiabile, da vero Signore !1 punto
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Ciao, si tratta dinun diupondio di Vespasiano ( nonostante la consunzione sono ancora visibili le punte della corona radiata sulla testa dell'imperatore ). Posto foto di moneta stessa tipologia per classificazione 🙂 ANTONIO1 punto
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mi ritrovo ad avere questa 10 lire della repubblica con dimensioni leggermente più piccole e un strano bordo molto più spesso del normale. in foto a confronto ho messo anche una 10 lire normale per far notare la differenza. qualcuno sa dare delle spiegazioni? la moneta è del 1955. errore di conio? falsa? ringrazio anticipatamente tutti coloro che si interesseranno di questa discussione buona giornata a tutti Nicola1 punto
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Se te lo ha detto il collega allora è un'altra cosa. Anche a Verona era stato detto che erano armati e non era vero. Non cambia la gravità di quanto accaduto, ma nel caso di Verona un conto è un furto con destrezza altro una rapina a mano armata. Per Piacenza attendiamo chiarimenti. Concordo. Assieme a diversi colleghi stiamo preparando una serie di richiesta SENSATE e FATTIBILI ai vari organizzatori dei convegni. Se non dovessero essere accolte NON ANDREMO AI CONVEGNI e lo faremo sapere a TUTTI perchè siamo stanchi di essere spennati dai vari organizzatori a fronte di servizi modesti per non dire INESISTENTI!!!!1 punto
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Cari tutti, questa sera mi piacerebbe condividere con voi una monetina recentemente acquistata. L’oggetto in questione era parte di un lotto di 7 monete proposte in asta come tutte della zecca genovese ( vi allego la foto proposta nei cataloghi) Ad un analisi delle monete proposte, saltava all’occhio una monetina somigliante alla prima tipologia di esemplari da 8 denari, ma che presentava in esergo al posto della data una serie di tre stelle a sei punte. Questa caratteristica è nota per alcune contraffazioni operate da zecche lombarde, quelle di Bozzolo in particolare sono quelle che presentano identica rappresentazione. Spinto dalla curiosità di capire se le mie idee erano corrette (e dal modico prezzo di partenza) ho deciso così di provarci, aggiudicandomi il lotto alla base. Di seguito le caratteristiche della moneta: Bozzolo Scipione Gonzaga (1613-1670) CNI 215, MIR 96/1, Bellesia 79 moneta piuttosto rara, a livello di passaggi in asta per ora ho trovato solo quello dell asta Christie’s del giugno 2003 (lotto 533) - ex collezione Pesce. Se qualcuno avesse altri riferimenti di questa interessante tipologia sarei grato se me li girasse . Grazie a tutti e buona serata Le foto della moneta1 punto
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Al momento è possibile consultare per intero e gratuitamente la RIN sino al 1989: https://www.socnumit.org/indici-e-archivio-storico-della-rivista-italiana-di-numismatica/1 punto
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Ciao belli ! Stasera ho fatto per voi una foto di gruppo di tre "orrori" della zecca di Napoli....non partecipano al concorso...lo faccio per stimolarvi a condividere i vostri nuovi orrori 😌1 punto
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Buon giorno Michele17. Non sarei così certa della falsità del littore. Occorrerebbero delle fotografie anche del taglio per poter considerare la rigatura. L'effetto delle perline tagliate, quando si tratta di questa monetazione quando è particolarmente consunta, come in questo caso, risulta a volte molto accentuata. Le firme mi sembrano corrette ed il calo di peso potrebbe essere congruo con l'usura. Si tratta ovviamente di considerazioni fatte sulla base di semplici fotografie che possono certamente portarmi a conclusioni errate. Si tratterebbe comunque, vista la conservazione della moneta, di un valore economico relativo; varrebbe la pena di metterci tanto lavoro, se poi la moneta in esame fosse anche d'argento? Direi che il valore di mercato di una moneta del genere potrebbe aggirarsi sui 50 /60 euro, converrebbe impegnarsi per produrre dei falsi? Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Buongiorno a tutti, posto la mia del 56 per confronto, anche se in scarsissima conservazione. Saluti Alberto1 punto
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Venne istituita con la Legge n. 917 del 22.5.1939. ; per ottenerla occorreva che la madre avesse avuto almeno 7 figli, come quelli raffigurati nella medaglia . Se i figli erano più di dieci, il nastro a foggia di V veniva portato attorno al collo. Con la successiva Legge del 23.2.1943 si specificava che per la concessione della medaglia bastavano 6 figli se il padre era caduto in guerra, ma ciò non valeva per le madri di razza ebraica...... Quanto al suo valore commerciale, non credo che il numero dei fiocchi sul nastro lo incrementi sensibilmente. In assoluto, il nastro originale influisce notevolmente sul valore commerciale della medaglia e ciò vale per tutte le decorazioni. Ancora meglio se si è in possesso del brevetto di nomina con il nome della persona che è stata insignita.1 punto
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