Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/11/24 in Risposte
-
cari amici volevo condividere con voi la mia nuova arrivata. si tratta di una moneta da un grano 1622 Neapolis Rex, del tipo oblungo. coniata nell'officina di Torre Annunziata con le macchine trafile a rulli. moneta molto affascinante, come tutte le vicereali, soprattutto quelle di rame, a mio parere, e anche di discreta rarità, stando al prezioso manuale di Magliocca. che ve ne pare?4 punti
-
ecco la mia, da poco arrivata. con questa ho raggiunto un piccolo traguardo, una moneta d'argento di grosso diametro per ogni sovrano del periodo borbonico.4 punti
-
Beni svelati. La singolare vicenda dei depositi custoditi nel caveau della Tesoreria dello Stato, curato dalla Commissione depositi, con la partecipazione di rappresentanti del ministero dell'Economia e delle Finanze, del ministero della Cultura e della Banca d'Italia. chissa’ se finalmente si svela quello che arrovella migliaia di collezionisti del Regno ( l’ormai famosa nota 56) Il testo illustra i primi risultati emersi dal lavoro di ricognizione durato cinque anni e svolto dalla Commissione su oltre 400 depositi (per un totale di più di 2 mila plichi o bisacce e per un valore di circa 34 milioni di euro): al loro interno vi sono monete, medaglie, onorificenze, titoli di debito pubblico nazionali ed esteri, documenti di rilevanza storica, oro destinato alla monetazione e oggetti preziosi, raccolti nel periodo che va dagli anni '30 agli anni '90 del Novecento e finora custoditi, appunto, presso la Banca d'Italia.3 punti
-
L’unica pescata questa domenica al mercatino è stata la seguente moneta da 1 florin del 1934, Nuova Zelanda. Moneta comune e piuttosto malmessa ma non volevo tornare a mani vuote e non ho trovato niente altro che mi piacesse.3 punti
-
Ciao Marco, grazie della tua domanda, in effetti ai fini della discussione può essere molto didattica. Allego delle scansioni fatte direttamente da Emilio Tevere. La patina si vede molto bene, aveva la caratteristica di essere molto intensa ma non coprente, e con il suo lustro conferiva particolare brillantezza alle iridescenze. Allego anche una foto che feci a luce naturale con la vecchia compatta PS. La scansione era proprio così, piccola in termini di definizione. La conservo più per il ricordo del Sig. Tevere che per la sua utilità, ma in questo caso rende bene l'idea di una patina intensa ma gradevole3 punti
-
A questo link è possibile scaricare gratuitamente il volume in formato pdf. https://www.bancaditalia.it/media/notizia/presentazione-del-volume-beni-svelati-la-singolare-vicenda-dei-depositi-custoditi-nel-caveau-della-tesoreria-dello-stato/?dotcache=refresh3 punti
-
Buongiorno a tutti, Spinto dal post#75 dell'ottimo @LOBUho approfondito, ho trovato in rete una piastra del 1825 con lo stesso conio di rovescio. Prima immagine 1825, conio pressoché intatto. Seconda immagine 1826 reimpressa di @Releo, piccola frattura ad ore 9 del rovescio. Terza immagine, una mia 1825, oltre alla frattura leggermente più accentuata ad ore 9 ne presenta una nuova ad ore 11. La cronistoria dei conii ci permette di affermare con sicurezza che durante e forse anche dopo il 1826 vennero battute monete con data 1825. Voi cosa ne pensate a riguardo? Saluti Raffaele.3 punti
-
Ciao a tutti , sono un bel po’ di anni che non scrivevo più … nel frattempo ( 5 anni e mezzo fa ) ho rilevato una tabaccheria , quindi mi è divenuto più facile ritrovare qualche pezzo difficile da reperire …. Carico i miei ritrovamenti più importanti di questi ultimi 5 anni. Ho anche trovato altro che però ho regalato e non ho più le foto TAGLIO: 2 euro CC NAZIONE: Malta ANNO: 2013 TIRATURA: 542500 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie (Ta) TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Vaticano ANNO: 2021 TIRATURA: 50299 ??? CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: Slovenia ANNO: 2007 TIRATURA: 400000 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 2 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2003 TIRATURA: 228000 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 994600 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 20 cent NAZIONE: Monaco ANNO: 2002 TIRATURA: 376000 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 10 cent NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 323500 CONSERVAZIONE: b LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Monaco ANNO: 2001 TIRATURA: 994600 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie TAGLIO: 20 cent NAZIONE: Vaticano ANNO: 2009 TIRATURA: 106400 CONSERVAZIONE: qFDC LOCALITÀ: Grottaglie3 punti
-
Alcune immagini sulla fluorescenza... Attenzione puoi succedere di riscontrare fluorescenza non in tutto il francobollo , ma in alcuni casi solo su una parte dello stesso.2 punti
-
ciao a tutti, ciao @Matteooooooooo non c'entra molto con la discussione, ma io - fino ad un po' di tempo fa - odiavo il formato .webp; adesso incanalo tutto il mio disprezzo verso lo .heic Non chiedetemi di installare un plug-in: non lo farò! Njk2 punti
-
Buongiorno, solo per precisare i dubbi di ieri riguardo la testa zoomorfa dell’insegna impugnata dalla Dacia sul rovescio di Decio (un esempio in fig. 1). Dubbi chiariti dalla natura del Draco Dacico, che in effetti è sia drago sia lupo (fig. 2 , una delle sue rappresentazioni sulla Colonna Traiana). Di lupo la testa metallica, di drago la parte del corpo anguiforme mossa dall’aria (questo aspetto “vivente” era probabilmente accentuato dall’effetto sonoro dell’aria che attraversava l’insegna, impugnata tipicamente da un cavaliere). . E dai Daci fu probabilmente adottato dai Romani (fig 3.), anche se sono state proposte ipotesi alternative, vista la sua presenza anche in altre aree, come quella sarmata (in fig 4 un bassorilievo di cavaliere forse sarmata di stanza in Britannia). L’insegna del draco prolungherà la propria storia in epoca medievale (ad es. in fig 5 è nelle mani di cavalieri carolingi, mentre in fig. 6 è accanto ad Harold nell’arazzo di Bayeux). Il Draco Dacico è tuttora presente nella memoria storica popolare, come dimostrano ad es. alcune bandiere (fig 7 ) o un moderno monumento equestre di Decebalo (fig.8 ,Deva, Romania, 1978). buona domenica Lucius LX2 punti
-
Adesso mi sembra di vedere una testina e l altra un pesce, su questo sito si parla di monete dei legionari romani contromarcate co testina di Adriano e delfino. Forse è questa la strada giusta... https://www.romancoins.info/CMK-legionary-East.htm2 punti
-
Sottopeso e probabilmente fuso, mi pare autentico e potrebbe essere stato realizzato dal atelier II. È un doppio sesterzio molto interessante perché la moneta di partenza è dagli stessi conii di alcuni doppi sesterzi attribuiti al incisore « non classé » di Bastien, chiamato così perché Bastien non sapeva se occorresse farne un incisore della zecca ufficiale (Per Bastien Colonia, ma sappiamo oggi che si tratta di Treviri) o del atelier II. Lo stile gradevole dei suoi ritratti è subito riconoscibile, e se fosse un operaio del atelier II, sarebbe stato l’unico ad avere inciso non solo doppi sesterzi ma anche sesterzi. Cosa un pò strana, perché il guadagno nel caso di sesterzi era meno importante per i falsari. Forse Pilon nel suo libro, con qualche legame di conii tra il graveur non classé e un incisore di Treveri o del atelier II, ha potuto rispondere a questo problema rimasto per Bastien irrisolto. Cosa ne pensi @grigioviola ?2 punti
-
Ciao! Si, come dice scudo, essendo un difetto da conio può benissimo essere dichiarata fdc. Il difetto influisce invece a livello economico. Sembrerebbe un piccolo riporto al marco del tondello, infatti a ore 6 del dritto (che corrisponde al punto da te citato del rovescio) si nota una debolezza di conio sulla perlinatura. Molto bello l’esemplare di Scudo1901, mi piace molto la delicatissima patina2 punti
-
Mi dicono sia un gran bel evento. Filateliameridionale del caro amico @Enrico Reda Complimenti ragazzi. Un saluto Raffaele.2 punti
-
La differenza è che le monete e biglietti della guerra civile spagnola o messicana erano emessi (legalmente o meno) da entità politiche reali, ovvero i comuni spagnoli o gli stati federati messicani, e soprattutto venivano utilizzati come moneta corrente, al contrario delle pseudomonete in oro, argento o qualunque altro materiale realizzate dai proprietari della piattaforma Sealand solo per fare soldi (veri). E' diverso anche dal caso delle monete super-extra bizzarre della terra: non circolano neanche quelle ma sono emesse da nazioni esistenti e riconosciute internazionalmente, non da proprietari di piattaforme in mezzo al mare.2 punti
-
Ciao, non vi sembra che Felicitas tenga in mano un capricorno? Forse un sesterzio per Antonino Pio: https://www.acsearch.info/search.html?id=1124242 punti
-
Ciao, Prevedere quello che sarà è impossibile visto che ci sono tantissime variabili in gioco, tra cui tasso di umidità dell’aria e materiale con cui è a contatto, senza contare lo stato del metallo che varia da moneta a moneta (molto dipende anche dalla storia pregressa della moneta, come eventuali manipolazioni e luoghi di conservazione). Ciò premesso mi sembra che il risultato sia decisamente gradevole; patina omogenea con piacevole iridescenza bluette. Come dice Antonio dovrebbe (condizionale obbligatorio) continuare a progredire in questo modo ma il blu potrebbe continuare a scurirsi sempre di più man mano che avanza. Puoi rallentare il processo tramite le bustine di acetato inserendoci la moneta e piegandola, per poi chiuderla in una di quelle bustine doppie che si usano per le perizie (io uso così e nel risvolto libero inserisco il mio cartellino). L’argomento patina è tanto affascinante quanto aleatorio relativamente alla sua formazione. Ti mostro a titolo di esempio una patina che è “cresciuta” con me nel monetiere Zecchi, e che da circa un anno ho inserito in bustina di acetato proprio per rallentarne la formazione. La moneta non è mai stata lavata, viene già da una vecchia collezione di famiglia ed è stata conservata in un monetiere di solo legno. La patina quando la presi aveva delle bellissime tonalità fumè, ma nel monetiere sopra citato è decisamente esplosa in tutta la sua bellezza. Si caratterizza per avere diversi “strati” che conferiscono una fantasmagoria di iridescenze. La foto mostra in parte questa caratteristica con i colori rossicci e blu “accesi”. È questo un esempio tipico di quanto una bella (e soprattutto, sana) patina possa impreziosire (e al contempo anche rivalutare) una moneta Una patina “troppo pesante” è chiaramente soggetta al parere del singolo collezionista; quello che io potrei giudicare eccessivo, per un altro potrebbe essere gradevolissimo, e viceversa. Un aspetto che io uso per valutare l’entità della patina è quanto questa valorizzi la moneta nel suo complesso (nei rilievi, o nella scena del rovescio). Se la patina ha un tono scuro, ed è coprente fino al punto di “oscurare” la scena dei rilievi, allora, a mio parere, è “troppo pesante”2 punti
-
Finalmente è arrivato ! In virtù dei miei interessi specifici non potevo più esimermi dal possederlo,un po' caro ( ho dovuto impegnarmi un gioiello di famiglia 🥺 😁 ) ma fondamentale.. :2 punti
-
2 punti
-
La produzione del atelier II inizia con imitazioni di stile piuttosto accurato e di solito leggermente sottopeso rispetto ai sesterzi ufficiali. Un'illustrazione con la foto della tavola XXVIII del Bastien che mostra alcuni esemplari del atelier II, Bastien n°141, tutti coniati con gli stessi conii (legenda errata EXERCITVS VAG). I nove esemplari elencati hanno ancora un peso medio di 22 g. Successivamente, intorno alla metà del 263 secondo Bastien, cioè dopo la fine della coniazione ufficiale dei grandi bronzi presso l'officina di Treviri, incomincia la produzione di sesterzi di esecuzione meno curata nella realizzazione dei tondelli, nell'incisione o nelle legende. I sesterzi fusi si moltiplicano, i pesi possono scendere sotto i 10 grammi. Ogni tanto la zecca realizza questi bronzi fusi partendo dalla propria produzione di sesterzi coniati. Questo è il caso dell'esemplare venduto da Leu, e si vede che nell’operazione, il peso diminuisce sensibilmente. L’esemplare fuso pesa 12,5g: https://www.acsearch.info/search.html?id=11233410 Concordo con te @grigioviolail doppio sesterzio comprato da @stuyvesant potrebbe essere una produzione tardiva di Chateaubleau. Tipologia FELICITAS AVG, con Felicitas che regge in mano un caduceo e una cornucopia. Però non sarei così ottimista di te riguardo all’autenticità. Tralascio il fatto che il venditore conosce poco o niente alla monetazione di Postumo (IMP .M.CAES .LAT .POSTUME SP.AVG al posto di IMP C M CASS LAT POSTVMVS P F AV[G]…). È un pò rischioso per l’acquirente, ma non è un argomento di falsità. Significa comunque che dobbiamo essere molto attenti. Mi sembra che ci siano segni di fusione ma anche di sovraconiazione. La riconiazione non è sorprendente ma di solito viene eseguita su tondelli larghi di vecchi sesterzi, d’altra parte mi sembra difficile che una moneta antica sia nello stesso tempo fusa e riconiata. Ma spero di sbagliarmi e aspetto le prossime foto. Un esempio di riconiazione a Chateaubleau con la stessa tipologia FELICITAS AVG: https://www.acsearch.info/search.html?id=8882495 Il dritto è molto simile alla moneta discussa, peccato che sia nascosto in parte dalla riconiazione, ma non ho trovato nel Bastien gli stessi conii. Forse è troppo tardi, forse @grigioviolali troverai nel testo di Pilon? Ne approfitto per ringraziarti, non conoscevo l’espressione calma e gesso!2 punti
-
1 punto
-
Dall’ultima immagine del dritto mi sembra di scorgere più un riccio che un profilo 😂1 punto
-
Anche io avrei detto senese, lo stesso Banti nella tessera tipo 369 attribuisce lo stesso simbolo alla biccherna di Siena.1 punto
-
un omaggio al caro amico "falsario"🙌 questa è un 25 centesimi del 1936 (senza data) di Marchena situata nella provincia si Seville, una moneta coniata durante la guerra civile spagnola. Questa è una riproduzione anni 60, purtroppo quelle originali sono direi "introvabili", ti dico che anche questi tipi di riproduzioni sono abbastanza rari perchè riprodotti in maniera ineccepibile. Esistono altri tipi di riproduzioni ma fatti veramente male. è forse l'unico falso che possiedo.....cerca di capirmi mi sono dovuto accontentare.1 punto
-
Quattro tipi, il Corpus ne riporta solo tre, ad ogni modo: Italia - Stati : Monete [Serie: Seborga - Liguria] (colnect.com)1 punto
-
Per me la moneta è autentica. Dalle foto la definirei qMB ed il suo valore è attorno ai 20/30€. Chi ha una collezione del regno d'italia basata su monete attorno al BB e gli manca il 2L 1885 la prenderebbe certamente e la pagherebbe tranquillamente la cifra che ti ho indicato (20/30€). Cosa diversa per chi una collezione media di pezzi attorno a SPL cerca ben altro almeno va sul BB+ (e si trova facilmente) ovviamente spenderebbe il triplo.1 punto
-
Contrariamente a tutte le altre postate (eccetto due degli anni '70) questa pubblicitaria è mia! Trovata al mercatino tra vecchio cartaceo a scelta ad un euro al pezzo, tra questa roba solitamente ci cerco vecchi assegni oppure banconote (capita), questa volta è spuntato questo bellissimo biglietto pubblicitario della ditta Banfi di Milano dei primi del '900. Non è in condizioni perfette ma i colori sono ancora piuttosto vivi. dimensioni cm 11 x cm. 81 punto
-
Matteo è molto facile postare una foto. Sconsigliabile questi formati,che poi con aggiornamenti futuri del forum,andranno prima o poi persi e sarebbe un peccato,in quanto mai più fruibili ( vedasi link sito esterni, formati pdf o altro di anni addietro in vecchie discussioni). Saluti1 punto
-
Complimenti, ottimo acquisto considerando anche il realizzo... Al rovescio NEAPOLIIS...1 punto
-
Mi piace molto e mi manca! Oltretutto è in argento 500./1000 quindi per 1€ un bel colpo1 punto
-
Lavata e poi sigillata non mi pare una bella cosa, soprattutto perche' dopo il lavaggio la moneta ha bisogno di "respirare", e anche per un bel po. Te lo dico per esperienza perche' quando (tanto tempo fa) feci la stessa procedura la moneta sviluppo' moltissimo verde dentro la bustina1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
no.. abito in collina.. aria fresca 🤣, in verità si trattava di una moneta già lavata appena comprata diciamo circa 2005.. essendo chiusa in album era rimasta pressoché inalterata.. per cui dal 2009 spostai tutte queste monete bianchicce che non mi piacevano.. in soffitta aperte su un vassoio in floccato.. quindi a contatto con più umidità e polvere perché aperte.. con la speranza che in queste condizioni potessero progredire più velocemente..la foto del 2017 l'ho recuperata dalla discussione 2 lire "maledetta "🤣.. però dovrei avere altre foto storiche di come erano prima.. se le trovo1 punto
-
Ciao @ferdinandoII, secondo me sono solo due i simboli.1 punto
-
Congratulazioni @Rufilius! Una moneta che mi invoglia ad aggiungere un Claudio in collezione.1 punto
-
Gianfranco, concordo con @modulo_largo . Tra l'altro anche quella patina terrosa simile alla desert patina in realtà assomiglia a quella presente in molte monete provenienti da area iberica. Ciao Illyricum 😉1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Questa la descrizione dell'asta: Asta Quantità Data Inizio Martello Tritone V 111 ( « | » ) 15.01.2002 * Premio * Premio Descrizione SICILIA, Abakainon Stima $500 BRUTTIUM, Terina . Circa 343-336 a.C. Æ Hemilitron (5,01 g). Testa di ninfa a destra, capelli in sphendone / ABAKAI-NIN-WN, parte anteriore di toro che cozza a sinistra. SNG ANS 900; Calciati I pag. 73, 3; BMC Sicilia pag. 2, 11; SNG Copenaghen -; SNG Morcom -; Laffaille -. Bella VF, patina verde scelta. ($500) Asta Ex Frank Sternberg XIII (17-18 novembre 1983), lotto 69. La stessa moneta è giunta poi al collezionista tedesco la cui raccolta è stata oggetto di una lunga discussione qui sul forum; questa la scheda: http://ancientsiciliancoins.com/ascoins/view/5 Sull'autenticità di questo esemplare non avrei alcun dubbio...1 punto
-
Attenzione a non capovolgere il francobollo sulle foto del dietro.. verrebbe fuori tutta un' altra cosa. Va solo girato su se stesso tenendo in alto la testa dell' Italia. Ti faccio notare che il controllo della fluorescenza va fatto al buio.1 punto
-
Taglio: 2 euro CC Paese: Lettonia Anno: 2016 Tiratura: 1.012.000 Condizioni: Molto Buone Città: Cesano Maderno (MB)1 punto
-
Penso di sì.. o da una guardia carceraria.. credo anche loro soggette a censura essendo un carcere di massima sicurezza. Il nome del mittente Raffaele ricorda il Don Raffae' il brano di Fabrizio De André.1 punto
-
In perfetta tariffa per l' interno con 10c rosa Leoni (sempre un bel francobollo come tutti i tipografici). Qui il nostro eroe e' l' annullo di partenza dell' ambulante n.5 NAPOLI-ROMA, questi degli ambulanti sono sempre rari e ricercati. Sicuramente la cartolina fu imbucata alla stazione ferroviaria di Napoli. Molto bella dal lato postale e bella l' iconica immagine.1 punto
-
1 punto
-
Ciao, Avevo iniziato a scrivere questa risposta prima che tu scrivessi il secondo post. Ho avuto un po da fare e questa risposta mi ha preso più tempo di quello che credevo. Tuttavia credo di essere andato alla “radice” della questione, seppur facendo una panoramica molto molto ampia e sommaria. Quindi ti lascio alla mia replica, che, preciso a scanso di equivoci, vuole solo essere uno stringatissimo riassunto dello stato di cose che portarono ai fatti da te descritti ============================================== Hai fatto una domanda molto interessante, che ogni tanto spunta fuori in una delle sue molteplici sfaccettature. Devi sapere infatti che l’argomento da te sottoposto è molto complesso specialmente per le varie vicissitudini storico-economiche che hanno legato il bimetallismo (oro e argento) nel corso delle varie epoche. Apro e chiudo una piccola parentesi, che poi riaprirò brevemente: Queste sue monete, seppur coeve e dallo stesso nominale, hanno un contenuto di fino differente: 800 millesimi il littore, 600 millesimi il cappellone. Vedo che tu sei partito dal pezzo da 5 lire aquilotto e fecondità, quindi dopo la fatidica data del 1914: la grande guerra infatti è quella che ha cambiato tutto. Per capire bene le cose quindi dobbiamo partire da un po prima: inizio secolo, il 1900. Lo standard monetario vigente si basava sul “franco Germinale” (su Wikipedia trovi tutto se vuoi sapere cos’era). In pratica veniva fissata la quota di 4,5 grammi di argento fino per un Franco (corrispondente a 0,29025 grammi di oro puro, per un rapporto argento - oro di 15.5:1). Bene o male (perché non si è mai riusciti a rimanere entro questi rapporti) le cose andarono avanti fino alla grande guerra. Fino ad allora quindi le monete circolanti erano il pezzo da 1 lira, dal peso di 5g, quello da 2 lire da 10 grammi, e lo Scudo da 5 lire per 25 grammi. Queste erano anche le specifiche fissate dall’unione monetaria latina, di cui anche il nostro paese entrò a farne parte. La grande guerra e tutte le difficoltà che si portò dietro esasperarono a tal punto le debolezze intrinseche su cui si fondava il bimetallismo (Due le cause che rendevano debole questo sistema: 1. La fluttuazione dei rapporti tra i due metalli, che invece era stata supposta stabile e 2. La fluttuazione dei cambi) che in breve, l’Unione cessò di fatto la sua funzione monetaria tra i vari Stati anche se, formalmente, continuò ad esistere fino al 1927. Tra le varie concause, la grande guerra incentivò la tesaurizzazione delle monete in metallo prezioso, con conseguente emissione di moneta cartacea (da qui l’emissione dei BUONI, ben conosciuti da chi colleziona anche cartamoneta), con il conseguente aumento del divario tra i cambi dei vari paesi. I prezzi dell’argento oscillavano vertiginosamente (è in questo contesto così problematico, ad esempio, che venne coniato il “famoso” scudo Quadriga Briosa). L’instabilità portata della guerra rese impossibile ritornare a quei canoni che erano all’origine dell’economia monetale fissata dal Franco Germinale. Dal 1926 ci fu un ritorno della moneta in metallo prezioso, ma questo fu, se vogliamo, solo “di facciata”. Anche se la produzione monetale di aquilotti e bighe fu copiosa, non solo non rispettava gli antichi canoni originari previsti, ma fu comunque di molto inferiore all’emissione di banconote; erano queste, infatti, la moneta più prevalente (che, ripeto, chi colleziona banconote ben conosce). Ad esempio, qui puoi vedere i quantitativi di emissione della banconota da 5 lire che circolava contestualmente all’aquilotto: https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=46 Siamo finalmente arrivati alle emissioni da 20 lire Littore, Cappellone e Quadriga lenta. Mancando i rapporti originari oro-argento definiti dalla convenzione, va da sé che queste emissioni furono più dei “tentativi” molto limitati di ripristinare una circolazione metallica come in passato (ecco perché avevano un più basso contenuto di fino). Pochi milioni di esemplari coniati (se consideri il 20 lire impero, addirittura si parla di soli 10 mila pezzi!!!) non sono nulla per soddisfare il bisogno della circolazione monetaria di un paese. Anche se diversi di questi esemplari avranno circolato, la “vera moneta” era la carta. Non parliamo poi delle altre pezzature metalliche emesse per “celebrare” l’impero… 10 lire https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=50 50 lire https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=63 https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=68 Considerando poi il peso delle “monete” auree si chiude tristemente il cerchio. I 100 lire fascione e vetta, benché rispecchiassero i criteri tecnici pre guerra, furono coniate esclusivamente per fini propagandistici e vendute a 4 volte il loro valore facciale. Non parliamo poi delle successive emissioni auree perché il loro scarso volume di emissione (e i loro dati tecnici) sono imparagonabili con gli standard che avrebbero dovuto rispettare. Dal momento che queste monete furono quindi emesse più per propaganda che per la circolazione (la maggior parte furono tesaurizzate e/o hanno avuto una circolazione comunque non intensa) il loro contenuto di fino rimane una “questione” secondaria non necessariamente legata al corretto rapporto con l’oro. Ovviamente incoraggiò tutti a leggere la sterminata documentazio disponibile sul tema (libri o web).1 punto
-
Monete e studio e' un binomio perfetto......ma aggiungerei anche per capire e riflettere sulla nostra identità , sulle nostri radici , e se inizi, non finisci più......1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
