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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/24 in Risposte
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Buon giorno a tutti, durante una ricerca d'archivio mi sono imbattuto in questo biglietto da 100 gulden del 1841 della Banca Nazionale Austriaca Privilegiata: Come si può leggere nell'annotazione del collezionista Achille Bertarelli (https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/istituti/raccolta-delle-stampe-achille-bertarelli/) si tratta di un "manifesto accluso alla legge originale nel 1841", legge che evidentemente stabiliva l'emissione dei biglietti del 1841 della Banca Nazionale Austriaca. Il biglietto emesso è questo: (fonte: http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/AUT/AUTA0073.htm) Come si vede, sono evidenziate le zone interessate da elementi grafici tramite didascalie e sottolineature. Probabilmente nella legge del 1841 si stabilivano i segni caratteristici dei vari tagli e descriveva i dettagli indicati da questo "volantino". Sarebbe interessante recuperare il testo della legge e, capendo il tedesco, ripristinare l'originaria unione di questo biglietto illustrativo con la sua legge descrittiva. Mi rivolgo a chiunque abbia voglia e capacità di capire il tedesco (in particolare, so che @littleEvil è un conoscitore della cartamoneta di area tedesca e parla bene l'idioma..)5 punti
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Prima del "piatto forte" (sempre se arriva...) iniziamo con l'aperitivo: 2.9.2 Gli albori della stampa di banconote Fin dall'inizio la Banca nazionale si concentrò sulle migliori caratteristiche di sicurezza possibili per le sue banconote. Nel 1816 tutte le banconote furono dotate di una filigrana ondulata, di un timbro a secco, di un numero scritto a mano e delle iniziali di due funzionari della banca. Particolarmente degni di nota sono i guilloches, utilizzati per la prima volta come elemento protettivo sulle banconote europee. Si tratta di motivi lineari realizzati con precisione a macchina. L'inventore del cosiddetto "dispositivo guilloché" fu Jakob Degen (1760-1848), responsabile delle officine meccaniche della Banca Nazionale tra il 1825 e il 1841. L'introduzione del processo di incisione in acciaio all'inizio degli anni Quaranta del XIX secolo, su cui si basò la successiva stampa calcografica, portò un significativo miglioramento della tecnologia di protezione. La Banca Nazionale importò dall'Inghilterra questo complesso processo, considerato all'epoca a prova di falsificazione. Nel novembre 1839 fu firmato un contratto con John Oldham per la fornitura di macchine da stampa al prezzo di 5.000 sterline. Il nuovo processo permise di produrre motivi pittorici e raffinati con una qualità costante. I disegni delle prime banconote prodotte con questo processo furono creati dal famoso pittore viennese Biedermeier Peter Fendi. Ma anche questo elaborato processo trovò ben presto il suo padrone, sotto forma dell'ingegnoso falsario Peter Ritter von Bohr. I falsi di Bohr erano di qualità così elevata che la comparsa dei primi pezzi fu trattata con il più stretto riserbo dalla banca centrale e persino le banconote false furono onorate per evitare incertezze. Prima della sua "carriera di falsario", Bohr aveva co-fondato la prima österreichische Sparkasse e la Compagnia di navigazione a vapore del Danubio e aveva anche ottimi rapporti con la corte imperiale. Bohr fu scoperto e scoperto e condannato a morte, ma fu graziato dall'imperatore e imprigionato per diversi anni. Morì in carcere solo due anni dopo la sua incarcerazione. Nel frattempo, la Banca Nazionale lavorava migliorava e sviluppava costantemente le sue banconote. Biglietto originale (sopra) e falso di Bohr (sotto) a confronto: Adesso vado veramente a preparar cena! 😁 Njk PS: se volete l'originale: https://www.oenb.at/dam/jcr:d8e98a25-eea2-4229-bd50-35ff41c6e7d0/oesterreichische_geldgeschichte_flipbook_2.pdf4 punti
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Buongiorno a tutti, condivido l'ultima arrivata... direttamente dal 2° convegno di Salerno, dove tra l'altro, ho avuto il piacere e l'onore di conoscere delle persone veramente squisite, di chiacchierare con alcuni dei massimi esperti della monetazione napoletana, con numismatici di lungo corso e con collezionisti tanto giovani, quanto promettenti. Piastra 1856 - variante al R/ aquile capovolte (che in Araldica è simbolo di arma diffamata, fellonia o tradimento). Un saluto, Lorenzo3 punti
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la considerazione è giusta, se applicata a un tempo che non è questo... mi spiego meglio... certamente quanto esposto da Alberto è fuorviante, perché ha omesso di dire che questo dativo è stato ignorato da Kent, perché sul bronzo appare solo su 2 tipologie emesse solamente a Cizico e solo sotto Teodosio II ... questo in un periodo che va dal 395 al 491 .... è fuorviante anche non chiarire che le "regole" di IV secolo, vedi quella della legenda spezzata per i senior, non sono più regole già con Arcadio, per il quale ci sono già legende continue ma spezzate per Teodosio II che era un bambino... quindi le fondamenta direi che sono ben più che traballanti se correttamente inquadrate.... senza queste premesse, chi giustamente non conosce la materia, è portato completamente fuori strada... e può avallare delle considerazioni che partono da premesse incomplete e , se posso permettermi , anche errate... ma in buona fede... leggo, credo sia coerentemente vero, e il discorso mi pare filare... la luna è bellissima e ruota intorno alla terra, tu sei bellissima, quindi ruoti intorno alla terra .... mmmmm mi sa che non funziona così tutta la discussione è posta su questo livello... vengono proposte premesse incomplete e almeno in parte certamente errate (vedi il dativo per teodosio), e si chiede un parere ... ma chi non conosce i meandri della materia, date quelle premesse, darà certamente un parere affine a quello atteso... il cui valore però sarà davvero molto basso. scusate, ma su queste cose non riesco a tacermi saluti Alain3 punti
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Caius Gallius Lupercus fu uno dei tanti magistrati monetari di Augusto che ebbe il privilegio di emettere bronzi con il suo nome , nome sopravvissuto in forma di legenda di moneta per le vie oscure del destino , ci porta tramite il suo cognome ai giorni correnti di Febbraio in cui nella Roma antica si festeggiavano i Lupercalia , dal 13 al 15 Febbraio . Ma cosa erano queste feste e perche’ avevano questo nome ? Lupercalia noto anche come Lupercal era una festa pastorale dell'antica Roma osservata ogni anno dal 13 al 15 febbraio per purificare la città, promuovendo la salute e la fertilità. I Lupercalia erano conosciuti anche come dies Februatus, dagli strumenti di purificazione chiamati februa, la base per il mese chiamato Februarius. Ovidio collega februare a una parola etrusca che significa "epurazione". Nell'antichità si credeva che il nome Lupercalia dimostrasse una qualche connessione con l'antica festa greca dell'arcadica Lykaia, una festa del lupo (greco: λύκος, lýkos; Latino: lupus), e il culto di Licae Pan, ritenuto un equivalente greco di Fauno, come istituito da Evandro. Giustino descrive un'immagine di culto del "dio Licae, che i Greci chiamano Pan e i Romani "Lupercus", come nuda, ad eccezione di una cintura di pelle di capra. La statua si trovava nel Lupercal, la grotta dove la tradizione vuole che Romolo e Remo siano stati allattati dalla lupa (Lupa). La grotta si trovava ai piedi del Palatino, sul quale si pensava che Romolo avesse fondato Roma. Il nome della festa deriva molto probabilmente da lupus, "lupo", anche se sia l'etimologia che il suo significato sono oscuri. L'appellativo di lupo potrebbe avere a che fare con il fatto che un animale predatore svolge un ruolo chiave nei riti di passaggio maschili. I Lupercalia avevano un proprio sacerdozio, i Luperci ("fratelli del lupo"), la cui istituzione e i cui riti erano attribuiti all'eroe della cultura arcadica Evandro, o a Romolo e Remo, ex pastori che avevano stabilito un gruppo di seguaci. I Luperci erano giovani (iuvenes), di solito di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Formarono due collegi religiosi (associazioni) basati sull'ascendenza; i Quinctiliani (dal nome della gens Quinctia) e i Fabiani (dal nome della gens Fabia). Ogni collegio era presieduto da un Magister. Nel 44 a.C. fu istituito un terzo collegio, i Juliani, in onore di Giulio Cesare; il suo primo magister fu Marco Antonio. Il collegio di Giuliano si sciolse o decadde in seguito all'assassinio di Giulio Cesare, e non fu ristabilito nelle riforme del suo successore, Augusto. In epoca imperiale, l'appartenenza ai due collegi tradizionali fu aperta agli iuvenes di rango equestre. Probabilmente il nostro C. GALLIUS LUPERCUS , magistrato monetario , apparteneva al sacerdozio dei Luperci , o ne era il Magistrato . Per maggiori informazioni sui Lupercalia : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=649093a72a9a1468JmltdHM9MTcwNzg2ODgwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTM1Ng&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=lupercalia&u=a1aHR0cHM6Ly9lbi53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvTHVwZXJjYWxpYQ&ntb=1 https://www.bing.com/ck/a?!&&p=6869aad0c4174d62JmltdHM9MTcwNzg2ODgwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTIzNg&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=luperclis&u=a1aHR0cHM6Ly9pdC53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvTHVwZXJjbw&ntb=1 In foto un Asse di C. GALLIUS LUPERCUS2 punti
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Un Sesterzio e un Dupondio di C. Gallius Lupercus2 punti
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Penso sia meglio, così come avevo chiuso l'altra. L'argomento "moneta di Mussolini" è stato trattato a più riprese nel forum, dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che, di qualunque metallo siano fatte, queste produzioni non hanno alcun interesse numismatico, e ancor meno dignità storica. Quanto al valore economico, l'oro è sempre oro, sotto qualunque forma, ma quando questa, come nel caso in questione, intende celebrare uno dei periodi più bui della nostra storia, la cosa migliore da fare sarebbe forse trasformarlo in moneta sonante, con l'aiuto di una buona fonderia petronius2 punti
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Buongiorno e ben trovati, io non sono certamente titolato per esprimere giudizi sull'autenticità o meno di questa moneta e quindi mi asterrò dal farlo pur avendo la mia opinione in merito. Volevo invece fare una riflessione su quanto possa essere difficile dare giudizi certi partendo dalle foto ed essere "condizionati" dal prezzo di acquisto!!!! Credo che se il nostro amico @Rubismatica avesse detto di aver acquistato questa moneta a 700€ da un conoscente, forse, 35 post dei 40 non ci sarebbero stati... La mia ovviamente non è una polemica ma soltanto uno spunto, un pensiero... Concludendo, personalmente l'avrei già portata a un paio di NIP e mi sarei tolto ogni dubbio... Saluti a tutti, Massimo.2 punti
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L'attribuzione a Bonifacio poi, in effetti non ha nessun fondamento se non quello di chi racconta una numismatica ancora di inizio '900.... tra quelli che citi, non c'è un autore che abbia fatto uno studio dei tesoretti, ma solo delle speculazioni storiche, di stile, di legenda..... Senza dilungarmi, è evidente dalle correlazioni con altri materiali che questa serie è più propriamente del post 455.... e datarla al 428 è impossibile... Basta per esempio poi la valutazione degli esemplari rinvenuti in oriente per inquadrare questa moneta all'interno delle emissioni vandale e protovandale che viaggiarono verso quelle terre... d'altronde io non sono tra quelli che necessitano di dare questa moneta a Genserico e quella a Unnerico, perchè questo approccio oggi appare abbastanza ridicolo... un bell'esercizio di numismatica applicata è il seguente: partendo dall'idea che Bonifacio abbia coniato... e già questo è sbagliato perchè si parte da un idea per tentare di dimostrarla, ma lasciamo stare.... provare a scrivere un articolo per una rivista scientifica (la Rin, la numismatic chronicle etc) usando metodo scientifico ... alla fine ti trovi a un bivio... o non scrivi l'articolo perché diventa una trattazione romanzesca ... o ti trovi a dover oggettivamente rivalutare la datazione...2 punti
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@chievolan, è una cicogna (ma non ha il becco dritto). Si avvicina ad un ibis….2 punti
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provvederò a rimuovere la foto profilo, chiedo scusa di essere apparso come il "fascista di turno"... non era assolutamente il mio intento.2 punti
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Sul sito della Società Numismatica Italiana, nella sezione estratti ed opuscoli (lettera K) potete leggere e scaricare (se interessati) il mio lavoro sulle bolle (sigilli) veneziane https://www.socnumit.org/estratti-e-opuscoli/2 punti
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Non rammento se questa è stata già mostrata, ma in ogni caso repetita iuvant... Mezzanino anonimo con la Vergine e il Bambino al dritto e leone al rovescio coniato dal 1497. Peso 0,14 g. Sul petto della Vergine è presente una misteriosa stella. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Beni svelati. La singolare vicenda dei depositi custoditi nel caveau della Tesoreria dello Stato, curato dalla Commissione depositi, con la partecipazione di rappresentanti del ministero dell'Economia e delle Finanze, del ministero della Cultura e della Banca d'Italia. chissa’ se finalmente si svela quello che arrovella migliaia di collezionisti del Regno ( l’ormai famosa nota 56) Il testo illustra i primi risultati emersi dal lavoro di ricognizione durato cinque anni e svolto dalla Commissione su oltre 400 depositi (per un totale di più di 2 mila plichi o bisacce e per un valore di circa 34 milioni di euro): al loro interno vi sono monete, medaglie, onorificenze, titoli di debito pubblico nazionali ed esteri, documenti di rilevanza storica, oro destinato alla monetazione e oggetti preziosi, raccolti nel periodo che va dagli anni '30 agli anni '90 del Novecento e finora custoditi, appunto, presso la Banca d'Italia.1 punto
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nessuna risposta dal venditore, do per falsa anche l'altra a priori, grazie a chi è intervenuto1 punto
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Ciao, si tratta di un sesterzio che ha svolto molto egregiamente la sua funzione di moneta. È molto usurato dalla circolazione tuttavia tentiamo di identificarlo. Il ritratto secondo me è quello dell'imperatore Tito. Sul rovescio la posizione della figura ricorda molto la dea Roma. Quello che si può leggere di quanto resta della legenda sul dritto mi fa propendere per la tipologia si questo sesterzio che ti posto. Ci abbiamo provato 🙂 ANTONIO1 punto
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La moneta che ho pubblicato, presenta delle analogie con quella denominata "bordo largo" e cio è il rialzo del bordo o per meglio dire orlo, che negli esemplari "normali" del 1872 Milano non è presente; pur tuttavia, concordo che non è così largo ed esteso per far parte della variante citata. E' strano che finora non siano apparsi esemplari poco usurati, per capire meglio il perchè di questa coniazione......1 punto
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Ma si Davide, una cosetta semplice....1 punto
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Buon giorno. Da tempo sostengo che con le innovazioni tecnologiche della meccanica non si può fare tutto ma quasi. Tempi duri se tutte le imitazioni arriveranno ai livelli dei "bellissimi" falsi come i 5 lire del 1956 o le 2 lire del 1958. Forse questo 5 lire cinquantenario potrebbe essere un esempio! I miei dispiaciuti ma sempre cordialissimi saluti. Gabriella1 punto
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Ed è per questo motivo che lo studio delle famigerate e odiate patacche è essenziale e non bisogna sdegnarlo. I falsi miglioreranno sempre di più e avremo la necessità di scovare nuovi punti utili per l'autenticità.1 punto
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Buon giorno. Questa moneta ha un certo interesse economico solo nelle alte conservazioni. Nonostante diversi cataloghi la classifichino NC , in questo grado di conservazione , credo che abbia ben poco valore economico. Cordialità Gabriella1 punto
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DE GREGE EPICURI Certo, le monete di consacrazione sono anzitutto quelle con la scritta CONSECRATIO, e la più comune e nota a tutti è sicuramente quella dedicata a Claudio il Gotico dopo la morte, con l'altare sul rovescio. Ne esistono a bizzeffe anche di imitative, a volte piccole o piccolissime (minimi e minimissimi). Ecco il rovescio di una imitativa: Però, in fondo, si potrebbero considerare monete di consacrazione tutte quelle dedicate ad un imperatore divinizzato dopo la morte, quindi con la scritta DIVUS ( o DIVO, al dativo). Il primo fu naturalmente Augusto, con il gran numero di monete fatte coniare da Tiberio, ma anche successivamente, come questa:1 punto
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Ciao Beh la storia dei falsi insegna che c' è falsario e falsario 😀 Qualcuno fantasioso,qualcuno sbadato,altri imprecisi, taluni fuori di testa, altri ancora micidiali..... dipende 😅1 punto
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Infatti anche la confezione da un valore aggiunto, ma finché non esce non pubblicano le foto, chi compra in prevendita lo fa ad occhi chiusi, o rischi e lo compri a prescindere o aspetti e se vale la pena lo compri però pagandolo di più… e parlo anche delle coincard...1 punto
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Io credo che dobbiamo sperare tutti che quella moneta sia autentica, perché se cominciano a girare allegramente falsi di questo livello la veggo buia per i prossimi anni...1 punto
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Che poi senza mettere in dubbio la parola di chi può essere molto più esperto di me(visto che le borboniche non le seguo da un pezzo)io la traversa proprio non la vedo, c'è qualcosa di veramente minuscolo sulla parte interna della gamba sinistra della A,ma personalmente non me la sento di affermare che sia traccia della traversa, potrebbe essere,come potrebbe essere anche un punto di esubero o altro...1 punto
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Ciao Massimo. Puoi e devi dare un parere,credi che io sia titolato di qualche riconoscimento numismatico? Sono solo un grande appassionato,che cerca di studicchiare qua e là le cose che più lo prendono. Perciò..... Sai cos' è, prezzo o meno dichiarato,al giorno d' oggi, le fregature esistono e sono assai. Non bisogna mai condizionarsi da fattori di prezzo. In più lo abbiamo sempre detto e consigliato a qualsiasi persona che si affacciava la prima volta a questo mondo,ovvero che bisogna avere l' occhio critico ( non arrogante eh) , bisogna essere dapprima il perito di se stesso. Le opinioni le può dar chiunque qui,tutte rispettabili e ben accette. Vai 💪1 punto
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mi permetto caro @antvwaIa di fare qualche critica di metodo... perché la questioni poste in un modo o nell'altro possono virare le considerazioni in modo improprio... se per esempio scrivi "è quasi certo che la zecca continuò a coniare senza interruzione poiché la ricca Provincia Africae non poteva fare a meno del circolante necessario, anche più minuto (nummi enei)." fai pensare a qualcosa di non corretto, soprattutto se non dici che la zecca di Cartagine è ufficialmente chiusa dall'inizio de IV secolo, quindi quand'è che "continuò senza interruzioni"? poi sul tema del dativo nelle legende serve essere chiari: 1 - le legende del V secolo perdono spesso il senso che avevano nel IV e quindi tutto il tema per esempio della spezzatura per i senior e delle legende continue per i junior, è già perso con Arcadio poco dopo il 395 2 - le legende al dativo non esistono per nessun "junior" al di fuori di un caso... non ci sono per Onorio sotto Arcadio non ci sono per Teodosio II sotto Onorio non ci sono per nessuno.... se non per Valentiniano III sotto Teodosio e SOLO a Cizico... infatti abbiamo la terminante Valentinianvs sia su un nuovo esemplare di "crocetta" di Antiochia, sia sulle emissioni di Costantinopoli per Cherson.... e Valentiniano non conia in italia nessuna moneta a nome di Teodosio. Poi sì, trovi le terminanti in NIANO nelle monete del gruppo 2140-2164 .... ma anche TINI, TINIA etc .... e mi pare poco per costruire una ipotesi che si basa su due sole tipologie emesse a Cizico... quindi Orientali1 punto
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lotti coll'I: N osi LOTTI COLLINOSI Buona notte. Stilicho1 punto
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I professionisti che trasportano oro rischiano rapine. Una precauzione adeguata per la difesa non è economicamente giustificata. Conosco tanti imprenditori e commercianti orafi. Nessuno viaggia più con tanto materiale. Catalogo e campionari. Rischi limitati. I commandi armati non vanno in giro per mettere le mani su un campionario da 20 mila euro. Pensate che questa gente si spaventi di una guardia giurata che scorta un commerciante?1 punto
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Speriamo che non incontri la gargolla dell’abbazia di Paisley, in Scozia: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Paisley1 punto
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Ho visto e rivisto sia le foto dell' annuncio,sia quelle appena postate qui. Per me non è originale questa moneta. Aggiungo pure insidiosissima. Appena ho visto la rosetta con dentro l' esagono,ho notato che quest' ultimo ,aveva la parte h 12 che iniziava col lato verticale invece che con lo spigolo,quindi un esagono storto. Inoltre come da foto,apprezzo delle differenze che ho cerchiato in rosso a sinistra (moneta del nostro amico), che ho paragonato alla moneta di @El Chupacabra ,in quanto originale (e buona foto). Ho notato inoltre che sul falso (per me) i dettagli del conio,si presentano spesso accennati,affogati, non precisi e neanche netti ( tipico delle riproduzioni). La firma non sembra essere precisa e nitida nei caratteri come quella di Marco. Volendo anche le altre cifre della data,anche se non ho cerchiato tutti i numeri. A mio avviso una riprod.ben riuscita che farebbe danni seri. La mia idea è questa. Saluti1 punto
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L'unico che sono riuscito a trovare è questo http://www.dolomiticontemporanee.net/DCi2013/?p=17405 Personaggio interessante, ma non si fa alcun cenno al fatto che sia anche medaglista. E infatti, digitando "Roberto Bosi medaglie" o "medaglista", l'unico risultato che esce è l'asta Pandolfini di cui si è parlato. Qualche informazione in più? Venendo alla medaglia, non mi pare diversa da quelle in alpacca che si trovano a 3-5 euro in tutti i mercatini, essendo d'oro fa la sua figura rispetto ad esse, ma definirla "bella" mi sembra quantomeno azzardato. Il confronto con la corrispondente moneta di VEIII cui si ispira, è a dir poco impietoso petronius1 punto
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@antvwaIa Innanzi tutto, grazie. Ritengo, nel mio piccolo, che queste discussioni accrescano il livello culturale del nostro forum anche se piuttosto complesse e non alla portata di tutti (della mia no sicuramente😅). Questa e' ben scritta ed anche chiara, quindi ho cercato di seguire fino in fondo anche se, lo ammetto, con molta difficoltà. L'argomento, tuttavia, e' affascinante e (come leggo) ancora in parte da scrivere. Giusto per vedere se ho capito qualcosa: la serie DOMINO NOSTRO si chiama così perchè ha questa legenda di dritto? Potresti mettere una foto esplicativa giusto per capire? Faccio, infine, solo una mia riflessione da profano (per quello che può valere): penso che l'uso del dativo non sia affatto casuale e forse presuppone qualcosa di specifico. Mi vengono in mente le monete post abdicazione di Diocleziano. Buona serata. Stilicho1 punto
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Quanto tu affermi è senz’altro convincente. Il bello del forum è proprio questo: metterci nelle condizioni di confrontarci, di esporre i propri convincimenti e, attraverso la discussione e l’approfondimento, di pervenire a conclusioni condivisibili, capaci di chiarirci le idee sull’argomento preso in considerazione. Buon pomeriggio.1 punto
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Non ci sono app per questo.. occorre una lampada UV.. dai un'occhiata qui... https://shop.moruzzi.it/it/accessori/lampada-portatile-uv-l-85-onde-corte-leuchtturm.html potrebbe servire anche per le banconote. https://shop.moruzzi.it/it/lampada-portatile-uv-l-80-onde-corte-leuchtturm.html https://www.abafil.com/it/56-lampade-uv https://www.filateliadabbene.it/shop/pinzette-e-lenti/1172-lampada-di-wood-master-phil.html1 punto
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Fin ora abbiamo 3 "errori" in legenda per le 56: ∀TR GRΛTIΛ FERDINAND∀S Lo studio va avanti.1 punto
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Salve a tutti condivido oggi il mio regalo di Natale 2023 (auto regalo ovviamente 🙄), un mezzo scudo di grande rarità che cercavo, invano, da molto tempo, in qualsiasi qualità da BB in su. Questo esemplare, offerto nel listino Numismatica Alex n. 39, e successivamente da me trattato privatamente, con una soddisfacente trattativa finale anche se serrata, è corredato da un cartellino di Franco Grigoli che la classifica qSPL/SPL. Probabilmente la valutazione è lievemente generosa, secondo me volendo essere prudenti forse è più correttamente un BB+/qSPL per quanto riguarda i rilievi, in particolare i capelli. Tuttavia il pezzo presenta una bella patina di gradevole e omogenea colorazione riposata di antica raccolta e non ha colpi o graffi e qui francamente puntare al qFDC o al FDC è un’impresa abbastanza ardua, diciamo quasi impossibile pur avendone le possibilità. Si posiziona con molta dignità in collezione accanto al 1814, che invece è FDC pieno, ma questo millesimo è tutta un’altra storia. Il rapporto di reperibilità tra i due millesimi è almeno di 1 a 30 se non più alto. Il buco nel raccoglitore di Vittorio Emanuele I, l’ultimo rimasto, stava veramente facendo le ragnatele😉, di conseguenza non potevo proprio lasciarmela sfuggire, mancando in numerose collezioni specializzate, anche avanzate. A detta del proprietario e’ rimasta nella stessa collezione, ora dispersa causa eredità, per oltre cinquant’anni. La patina sembra avvalorare questa affermazione. Grazie e buona settimana a tutti1 punto
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Buonasera @Rocco68 noto al rovescio che manca il punto dopo HIER e la R non ha la zampetta, tanto da sembrare P Ciao, Sergio.1 punto
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Domanda per chi di piastre ne ha viste tante... @Rocco68, @Rex Neap e tutti gli altri: secondo voi questa mezza piastra di che anno è? E' semplicemente un brutto 1836? Purtroppo non dispongo di immagini migliori.1 punto
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Con pazienza si riesce ad avere belle monete da inserire in collezione e i 60 grana sono dei pezzi stupendi...tutti ne vorremo averne di più!!!!1 punto
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Questa è il 20 francs 1950 3 piume G.GUIRAUD 20 Francs 1950 3 piume GEORGES GUIRAUD 20 Francs 1950 B 3 piume GEORGES GUIRAUD1 punto
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ciao Sovering- dovrebbe essere questa, come da id. di Bavastro http://www.deamoneta...ons/view/1/1312 1312 Monete e Medaglie di Zecche Italiane. Lucca. Signoria della Repubblica di Pisa (1342-1369). Aquilino piccolo. B.1073. R. MI. BB+/BB. Base d'asta: € 100 Prezzo1 punto
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