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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/06/24 in Risposte

  1. Dall’ultima asta Aurora 31 condivido volentieri l’esemplare in oggetto così descritto in Catalogo: Regno d'Italia, Vittorio Emanuele III (1900-1943), 10 Lire 1926 Prova di stampa, RRR Pag-209 Ag 27 mm , in Slab NGC MS65 Top Pop! (cert.
    3 punti
  2. Ciao, da queste foto confermo che si tratta di un 100 mon della zecca di Edo. Per sicurezza chiedo conferma a @Kojiki. Hanno mercato? Certamente si. Le monete giapponesi ultimamente stanno aumentando nelle varie aste e vendite, ma onestamente devo dire che ci sta una grossa speculazione e i prezzi non corrispondono alla realtà dei fatti. Per il mercato europeo il tuo 100 mon vale sulle 10 - 20 euro. Considera che in Giappone puoi trovare monete simili anche sotto i 10 euro, e i 100 mon della zecca di Edo sono i più comuni. Tenendo conto di tutte le zecche, la tiratura è veramente elevata e furono coniati quasi 490.000.000 monete da 100 mon. 🙂
    3 punti
  3. Grazie a tutti ancora veramente.
    3 punti
  4. Se posso sommessamente dire la mia, per quel che vedo da foto, vedo una serie di ritocchi sulle lettere in particolare al rovescio ma non solo... e lisciature sui campi.... qualche rilievo aiutato.... qualche dettaglio rinforzato... un po' di colore qua e là..... Come per anche molte altre e di buona norma, consiglierei vivamente di prenderne visione diretta prima di acquistare od offrire, per quanto poco agevole sia recarsi sul posto.... Un cordiale saluto, Enrico
    3 punti
  5. Saluti a tutti gli amici del Forum, fino a poco tempo fa la figura, ma soprattutto la monetazione di Francesco I° era considerata secondaria rispetto a quella del padre Ferdinando IV° e quella del figlio Ferdinando II°. Sicuramente sono importanti le motivazioni storiche, tra le quali i pochi anni di Regno ed il giudizio sulla sua figura inadeguata, incapace di cogliere il fatto che la società stava cambiando verso prospettive più liberali e democratiche. Dal punto di vista strettamente “numismatico” questo Regnante va rivalutato, in quanto fautore di una profonda revisione e ammodernamento della Zecca ( v. Decreti n.100 del 31 Marzo 1825 e quello n. 2329 del 17 Marzo 1829 ). Raffaele Maio @Raff82 e Giuseppe Ballauri @giuseppe ballauri hanno cercato di studiare un notevole numero di Piastre del suddetto Regnante, cercando di fare ordine, catalogare le monete secondo validi criteri e avanzando delle ipotesi sulla successione temporale dei “conii madre”. Con la speranza che questo studio sia utile ai collezionisti, è doveroso precisare che non è un documento accademico, ma solo il lavoro di due persone appassionate che si aspettano non tanto la vostra benevolenza, bensì critiche, correzioni ed integrazioni. Chiunque voglia accedere al documento può cliccare su questo link: https://drive.google.com/file/d/1Pg9Hk8pBLl_Abu6gNntmhMphNW4FAnMW/view?usp=sharing
    2 punti
  6. Apro una discussione con un breve messaggio solo per segnalare che ormai i falsi stanno investendo tutti i filoni collezionistici della numismatica. Se da anni, anche qui sul forum, si è sempre dibattuto sul perché e sulla convenienza o meno della produzione di falsi per esempio di nummi costantiniani comuni, ora è il momento di porsi il medesimo interrogativo anche per gli antoniniani e in particolare per gli antoniniani più comuni per antonomasia: quelli dei Tetrici. La risposta è sempre la medesima: la convenienza non è tanto derivata dalla vendita del singolo pezzo, quanto dalla produzione e vendita su vasta scala. Paradossalmente rende di più un falso di una moneta economica (che di per sé non porta il preconcetto della possibile falsificazione) rispetto a un falso di una moneta rara (dove l'analisi in fase di pre-acquisto dovrebbe essere più minuziosa). La resa economica, nel primo caso, è assicurata dalla probabile elevata quantità di "venduto". Ultimamente, su ebay uk, ci sono un paio di venditori riconducibili con buona probabilità a un unico soggetto con due negozi o comunque a una medesima fonte di approvvigionamento che propongono in vendita solamente monete false - senza dichiararle tali - di varia natura e tipologia: si passa dagli antoniniani ai follis, alle celtiche, senza tralasciare piccoli oggetti di natura archeologica... tutto palesemente falso, specie se si fa una visione d'insieme dell'intera vetrina dei negozi. Vien da sé che se guardando 10 oggetti e ritenendone falsi 6, lo saranno probabilisticamente anche i restanti 4 che apparentemente destano meno sospetti. Nello specifico, un comunissimo Tetrico II - SPES AVG che lo si può trovare tranquillamente per una decina di euro, lo si può trovare anche falso: Lo stampo è il medesimo, la resa leggermente diversa. La moneta è inequivocabilmente falsa... lo stesso giochino lo si può fare per diverse altre monete condivise per tipologia tra i due negozi... se uno ha un semplice sospetto su un pezzo che potrebbe anche non destare troppi sospetti e poi trova il suo clone... e la cosa la si può replicare su più esemplari... be', i sospetti diventano ahimé certezze! E con estrema umiltà vi dico anche che il pezzo così come fotografato nel secondo esemplare, se inserito in un contesto di un negozio/venditore differente con altre monete chiaramente utentiche... be', l'avrei dato per buono senza vederlo in mano e il sospetto di una eventuale fusione non mi avrebbe particolarmente allarmato essendo questo tipo di monetazione riprodotto in antico proprio per fusione in ambito fraudolento/imitativo! Certo, viste così e visti entrambi i negozi e tutta la carrellata di monete... è tutto più facile! Ma occhio perché ahimé (ahinoi) questi pezzi inizieranno a girare e a mescolarsi sempre di più nei vari canali di vendita...
    2 punti
  7. E' da un po' di tempo che non vi parlavo di qualche ripostiglio inglese ed era anche un bel po' di tempo che non mi imbattevo in qualche pezzo da acquistare che provenisse da un ripostiglio che ancora mi mancasse... il caso ha voluto che alcuni giorni fa abbia avuto la possibilità di inserire in collezione un piccolo e modestissimo nummetto in bassissimo stato di conservazione, ma con il quid per me estremamente interessante della sua provenienza. Le immagini, cartellino compreso, parlano da sé: si tratta di una moneta commemorativa della città di Costantinopoli emessa da Costantino e appartenente al ripostiglio di Cridling Stubbs, rinvenuto nel lontano 1967. Riguardo questo importante ritrovamento, ci viene in soccorso come spesso accade il libro della Robertson che censisce con minuziosità tutti i ritrovamenti avvenuti in UK (fino alla fine degli anni '90 circa) e in particolare l'autrice riporta quanto segue: Il ripostiglio si trova citato in letteratura anche come "Womersley Hoard" o "Womersley I" (per distinguerlo da un successivo ritrovamento sempre nella medesima zona). All'epoca del ritrovamento non era stata ancora emanata la legge del Treasure Act e il ripostiglio non fu quindi dichiarato come "tesoro". Prima di essere completamente disperso nel mercato numismatico, una parte di 445 monete comprensiva del contenitore ceramico venne acquistata dal museo di Leeds per la considerevole (all'epoca) somma di 300£. Della restante parte del ripostiglio, degli altri piccoli lotti finirono comunque in altri musei dello Yorkshire, mentre di quelli dispersi tra i privati se né ovviamente persa traccia salve qualche sporadica riapparizione in qualche asta o vendita, come nel mio caso. La maggior parte del tesoro è costituito da monete datate tra il 300 e il 346 d.C. Queste includono emissioni speciali in onore di Roma e Costantinopoli, e per Costantino il Grande e i Cesari, imperatori di Roma. La collezione comprende anche monete coniate in memoria di Elena, madre di Costantino il Grande, e di Teodora, sua matrigna. Le monete furono meticolosamente registrate nel 1967 da Elizabeth Pirie, allora curatrice del dipartimento di archeologia dei musei di Leeds, e furono oggetto di una esposizione minuziosa nel 2018 dove vennero vennero valorizzate assieme alle pagine del catalogo, alle fotografie e ai disegni dell'archivio del museo... e proprio questo interessante particolare mi ha spinto a contattare il museo di Leeds per vedere se in qualche modo c'è la possibilità di avere copia di questa documentazione, vi terrò aggiornati. Il numero esatto di monete dovrebbe essere di 3247 come riportato nel sito del PAS al seguente link: https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/2406 e la cosa interessante (e relativamente frequente nei ripostigli risalenti a questo periodo) è che non sono tutti nummi: nel ripostiglio infatti vi è pure un antoniniano di Tetrico I! La cosa non deve sorprendere, anzi... con buona probabilità, in ambito rurale, nei territori britannici e in generale della gallia, gli antoniniani e in genere anche i cosiddetti "aureliani" circolavano ancora saltuariamente assieme ai nummi costantiniani in quanto dimensionalmente simili. Un esempio lo si può apprezzare anche nel tesoretto di Chitry in cui assieme ai nummi costantiniani sono stati tesaurizzati alcuni antoniniani, anche imitativi, dei Tetrici, di Claudio II e di Aureliano, vedi link:
    2 punti
  8. Questo vaso contiene 52.503 monete romane. Come appare un vero tesoro. Profondità. Epoca. Valore. Storia. Emozioni Immagina di trovare un tesoro di monete antiche sotto le zolle di un campo. Questo è ciò che è successo a David Crisp, un appassionato di metal detector che si è imbattuto nel Frome Hoard, il più grande deposito di monete romane mai scoperto in Gran Bretagna. Ora puoi vedere di persona questa straordinaria scoperta al Frome Museum, che aprirà il 12 marzo 2024 con una mostra che racconta la storia del tesoro e il suo significato storico. Il tesoro è composto da 52.503 monete romane fu trovato nell’aprile 2010 a Frome nel Somerset, in Inghilterra. Le monete erano contenute in un vaso di ceramica di 45 cm di diametro e risalgono al periodo compreso tra il 253 e il 305 d.C.. La maggior parte delle monete sono in bronzo, altre in argento. Ma torniamo a quelle ore e a quei giorni. Crisp, prima di muoversi, considerò antiche testimonianze. Nei terreni di una fattoria non lontana da Frome, nel 1867 erano state trovate 111 monete romane. Il cercatore ipotizzò che le monete indicassero la presenza di un una villa romana o di un luogo di culto inesplorati. A metà dell’Ottocento i ritrovamenti furono causali, ma ora – pensò il cercatore, con il metal detector siamo in grado di trovare ciò che allora non era possibile individuare. Seguendo questa idea, dopo aver ottenuto – come prevede la legge britannica – il consenso del proprietario del campo, Crisp iniziò la ricerca. I risultati non tardarono ad arrivare. Il cercatore iniziò a trovare monete d’argento, tardo romane, sparse. Ciò significava che un contenitore era stato rotto, durante lavori di aratura, e il terreno spostato dall’aratro con parte delle monete. Ne esistevano altre? O c’era la possibilità di ipotizzare che nei dintorni avessero sepolto altri tesori? L’uomo proseguì la propria indagine. In quel giorno di primavera, il metal detector iniziò a segnalare qualcosa di consistente. “Era un segnale divertente” ha detto Crisp, una di quelle indicazioni allegre, piene, inequivocabili, perentorie, stabili a relativamente ampie sotto il profilo dell’estensione. La macchina suonava su un diametro non trascurabile come se avesse rintracciato una “pentola del tesoro”. L’uomo prese la vanghetta e iniziò a scavare. A 35 centimetri dalla superficie trovò una moneta e la parte superiore del vaso. Avendo capito immediatamente di trovarsi di fronte a un deposito intatto, Cisp chiuse la buca, componendo la superficie con le zolle rimosse. Doveva avvertire gli archeologi, poiché gli strati erano intatti. Era un altro tesoro. Un altro deposito. Il 15 aprile il cercatore informò Katie Hinds, ufficiale di collegamento del Portable Antiquities Scheme Finds per il Wiltshire, di aver trovato il tesoro di monete. Il 22 aprile Hinds, insieme ad Anna Booth (ufficiale di collegamento del Somerset) e Alan Graham, un archeologo indipendente assunto dal Somerset County Council, hanno compiuto un sopralluogo per effettuare uno scavo di emergenza. Lo scavo, guidato da Graham e assistito da Hinds, Booth, Crisp e da membri della famiglia del proprietario terriero, è stato eseguito nell’arco di tre giorni, dal 23 al 25 aprile. Gli archeologi hanno cercato de recuperare le monete, a strati, così da poter rispettare l’originale disposizione delle monete stesse. Esse furono raccolte in 66 sacchi etichettati. In totale pesavano circa 160 chili. Era evidente che anche quando erano state sepolte esse furono portate in quel luogo in sacchi e che il contenitore di ceramica era stato collocato vuoto, nella buca. Delle monete identificabili, 14.788 erano state coniate sotto l’Impero Romano Centrale, 28.377 sotto l’Impero Gallico separatista e 766 sotto l’Impero Britannico di Carausio. Circa il 5% delle monete identificate finora risalgono al periodo di Carausio, che governò la Gran Bretagna dal 286 al 293. In base alla legge sui tesori, le monete vennero acquistate per 320.250 sterline, una cifra oggi equivalente a 374.839, da una cordata di enti pubblici. La legge britannica sui tesori prevede che la cifra raccolta, durante la vendita di tesori, sia divisa tra il cercatore e il proprietario del terreno in cui è avvenuta la scoperta. Indagini geofisiche condotte nella zona non hanno, per ora, consentito di individuare resti di una villa o di un insediamento romano. https://stilearte.it/questo-vaso-contiene-52-503-monete-romane-come-appare-un-vero-tesoro-profondita-epoca-valore-storia-emozioni/
    2 punti
  9. Settimana prossima potrò recuperare i volumi di Buzzetti suggeriti da @PostOfficee cercherò di dare una mano
    2 punti
  10. Eccomi qui! Come indicato dai miei stimati colleghi @Xenon97e @caravelle82, si tratta di una moneta Tenpo Tsuho del valore di 100 mon del Giappone. Per una conferma definitiva, sarebbe utile ottenere le misure precise in altezza e larghezza, nonché quelle del foro centrale. Tuttavia, posso affermare con un grado di certezza dell'80% che si tratti di un esemplare prodotto a Satsuma, situata a sud del Giappone, nella seconda metà del XIX secolo. Il carattere Tsu (通) presenta un tratto inferiore particolarmente lungo, e dal peso sembra corrispondere ai tratti distintivi dell'epoca .Gli shirushi si fanno fatica a comprendere . Ovviamente senza informazioni dettagliate non posso dare la certezza assoluta
    2 punti
  11. Ciao Anto63, il marchio è l’elemento principale per identificare una zecca. A giudicare dalla seconda foto sembrerebbe una emissione ufficiale, quindi bisogna capire se si tratta di Edo o Osaka. Per risolvere questa problematica basta misurare il diametro del foro: se misura più di 5,6 mm è zecca di Edo, l’odierna Tokyo; 5,6 mm o inferiore Osaka.
    2 punti
  12. Grande conoscitore di filatelia e storia postale,anche senza manuali hai praticamente fornito signore info👌 Forza😁
    2 punti
  13. La busta è affrancata con Coppia del 5c verde Leoni. I francobolli sono annullati con l' ambulante n.2 (sono quasi certo sia un ambulante postale) e precisamente il Venezia Bologna n.2 Non gode di nessuna franchigia infatti è affrancata ed indirizzata alla posta militare della 33° divisione che in quel momento era in "zona di guerra". Per capirne il viaggio postale bisognerebbe vedere dove era dislocata la 33° divisione il 23.1.1918. La busta è storia postale a 360 gradi, bella. Questo è quanto riesco a dirti da dove sono ora senza libri.
    2 punti
  14. Da molisano permettetemi di fare un po’ di pubblicità alla manifestazione rappresentata sulla moneta da 5 Euro Molise. Se volete passare una giornata indimenticabile vi consiglio vivamente di prendere in considerazione questo evento ma preparatevi ad affrontare un mare di gente. Il testo e foto provengono dal sito https://molise.guideslow.it/misteri-di-campobasso/ "Ogni anno, nella domenica del Corpus Domini, Campobasso si prepara a vivere uno dei suoi eventi più importanti e attesi: la processione dei Misteri. Rappresentazioni sacre, ideate e realizzate nella metà del XVIII secolo dallo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno. I Misteri sono macchine costituite da basi di legno sulle quali sono applicate strutture in ferro dove vengono posizionati i figuranti, per lo più bambini, che rappresentano angeli, diavoli, scene della vita di santi e figure sacre della cristianità. Questi “Ingegni” vengono portati a spalla in processione e il passo cadenzato dei portatori, facendo oscillare le strutture, crea l’illusoria sensazione che i bimbi che interpretano le figure sacre stiano volando sulla testa degli spettatori."
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  15. Sottoscrivo 100% quanto detto da @vitellio. La moneta è evidentemente maneggiata e ripatinata. Se è vero da un lato che questo tipo di interventi non sono evidenti per molti (anche visionando dal vivo) hanno come conseguenza quella di ridurre fortemente il valore della moneta stessa ed essere in futuro messi in evidenza da case d'asta o commercianti nel momento in cui si vuole rivendere la moneta.
    2 punti
  16. Salve, mi permetto di aggiungere la scheda 🙂 https://en.numista.com/catalogue/pieces76329.html
    2 punti
  17. Buongiorno è una monetina papale(quattrino?), coniato per il giubileo del 1600, la data è incorniciata nella porta santa, saluti
    2 punti
  18. Che dire ..... Davvero Complimenti!!! @giuseppe ballaurie @Raff82
    2 punti
  19. Complimenti!!! Bel lavoro. Fabio
    2 punti
  20. Buonasera a tutti, ottimo lavoro @Raff82, @giuseppe ballauri, traspare tutto l'impegno e l'amore per lo studio delle nostre Amate monete, grazie per averlo condiviso, messo nel mio Archivio nei preferiti. Saluti Alberto
    2 punti
  21. L asta è live, le monete ce le si aggiudica li, le pre- offerte contano poco
    2 punti
  22. Buonasera @giuseppe ballauri e @Raff82 . Amici cos'altro posso aggiungere. Resto senza parole e apprendo volentieri nozioni numismatiche preziosissime. Questa è la strada giusta. Complimenti vivissimi!!!!
    2 punti
  23. Buona sera, Grazie a tutti, per i like e per gli apprezzamenti, è uno studio senza pretese ma che con l'aiuto di tutti voi può migliorare ancora. Ciao Cris,si, per il rovescio il decoro del bordo è uguale per tutte le date. Comunque sia grazie mille per il suggerimento, il disegno sarà aggiunto con molto piacere. Vorrei ringraziare gli amici @gennydbmoney, @LOBU, @Releo e @Avgusto1989 per averci aiutato con le immagini delle loro piastre e non solo, ringrazio per l'incoraggiamento e l'aiuto ad andare avanti e per la bella e grande amicizia e passione che ci lega. Grazie ancora a tutti e buona serata. Saluti Raffaele.
    2 punti
  24. Una bella moneta. Il cavaliere disarcionato (che tiene il braccio sinistro proteso in avanti, nell'atteggiamento classico della tipologia "reaching") indossa un cappello frigio. Nelle classificazioni l'ho visto descritto come "bearded" (con la barba), ma a me pare che non ce l'abbia (anche visionando altri esemplari). Quanto all'esergo, guardando la foto più piccola, pare di leggere SMNepsilon (cosa che, comunque, non cambia la classificazione). Si vede anche un piccolo pallino sulla sinistra dell'esergo, ma non credo sia un "dot" (che cambierebbe la classificazione), in quanto piccolo, piuttosto lontano dalle lettere e diverso da quello classico presente su altri esemplari, Ciao. Stilicho
    1 punto
  25. Buonasera a tutti, recente aggiunta alla mia Feltemp reparatio. Flavio Giulio Costanzo, meglio noto come Costanzo II, è stato un imperatore romano della dinastia costantiniana. Salito al trono nel 337 alla morte del padre Costantino I, rimase al potere per 24 anni, difendendo l'Impero dai nemici esterni ed il proprio potere dagli usurpatori e promuovendo il Cristianesimo. Fonte Wikipedia Nascita: 7 agosto 317 dopo Cristo, Sirmio Morte: 3 novembre 361 dopo Cristo, Cilicia Descrizione della Casa d'Aste. Constantius II (337-361). Æ (22,3mm, 4.8g). Nicomedia. Diademed, draped and cuirassed bust r. R/ Soldier left, holding shield and spearing fallen horseman to lower left; in l field, Γ; in ex., SMNB. RIC 84. Di questa moneta apprezzo molto i dettagli del rovescio, soprattutto copricapo del cavaliere disarcionato e del gonnellino del soldato romano. Inutile dire che il rovescio si presenta come un fotogramma dell'azione di guerra. Saluti Alberto
    1 punto
  26. Da Perinto nella Tracia, un " rare " medaglione in AE con al diritto busto dell' imperatore ed al rovescio 2 templi affrontati, con in alto, tra le leggende, 2 " prize urns " . Sarà il 7 Aprile in vendita Num.Naumann 139 al n. 362 .
    1 punto
  27. Ciao @Moro85000 quelle da te postate è patina deserto anche se è concrezione di sabbia la vera patina è quella nera sotto e di solito è sinonimo di autenticità, purtroppo alcuni venditori le rifanno, ma la colpa forse è di alcuni di noi che guardano prima di tutto il bello a scapito di tutto il resto. Tornando alle tue monete dalla patina direi che siano state coniate ad Antiochia in Siria. Silvio
    1 punto
  28. Credo che l’hai vista in vendita, ma non penso che qualcuno lo abbia comprata. È una speculazione che gira in rete e non solo sulle 1000 lire con i confini errati ma anche su altre monete che sono comuni e non valgon quasi niente.
    1 punto
  29. Figurati ,siamo qua di proposito😉
    1 punto
  30. Ciao! Come detto dal buon caravelle82 si tratta di un 100 mon giapponese, moneta che fu coniata in grosse quantità nel periodo 1835 - 1870. Potresti fare una foto più dettagliata del secondo marchio?
    1 punto
  31. Leu Numismatik AG > Web Auction 29, 24/02/2024 Lot number: 1602 Price realized: 850 CHF (Approx. 965 USD / 892 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: C. Censorinus, 88 BC. As (Bronze, 28 mm, 11.00 g, 1 h), Rome. NVMA POMPILI / [ANCVS MARCI] Jugate heads of Numa Pompilius, bearded, and Ancus Marcius to right. Rev. C•CENSO / ROMA Two ships crossing; behind, spiral column bearing statue of Victory. Crawford 346/4a. BMCRR 2415. RBW 1321. Sydenham 715. An exceptional example of this very difficult issue. The reverse struck somewhat off center, otherwise, good very fine. C. Censorinus hailed from the gens Marcia, and thus could claim descent from both the early Roman Sabine kings Numa Pompilius, and his grandson, Ancus Marcius, whose names and heads appear on the obverse. Crawford refers to Censorinus' family history on this coin as a stretch of 'geneological fiction', which was not unheard of during this period of Republican history. However, the reverse is important in its own right regardless of the historical accuracy of Censorinus' alleged connection to Rome's kings, as it is the first numismatic depiction of Ostia, Rome's port on the Tyrrhenian Sea, which was said to have been founded by Ancus Marcius. The ship and the column surmounted by Victory identifies the type as a representation of the port, with the column commemorating the victory of C. Marcius Rutilus, Censorinus' most illustrious historical ancestor, who was elected consul four times, and became the first plebeian dictator in 356. This is a highly desirable example of this popular type, which is usually only found in rough condition, often quite porous or corroded. Starting price: 250 CHF
    1 punto
  32. È una di quelle monete che prenderei pure in condizioni B - - , ma il prezzo deve essere sempre adeguato, qui già siamo andati troppo oltre .. inoltre la preferirei in condizioni pietose ma non ritoccata..
    1 punto
  33. @vitellio @FrancoMari premesso che non sto assolutamente mettendo in discussione il vostro parere, anzi, con un tale ritratto pure nella mia inesperienza a naso scommetterei sul ritocco, però mi chiedevo, solo per cultura personale dato che non sono affatto interessato alla moneta, cosa nello specifico vi fa pensare a ritocchi ed a patina artefatta? E quali lettere vi sembrano in particolare ritoccate? Grazie mille.
    1 punto
  34. Se la desideri in Stato di zecca un ms62 del 1870 ( aUNC=spl-Fdc) si trova fra i 1200-1300 euro. Se ti accontenti di un AU58 (gEf=spl+) puoi spendere un pochino meno. Prova questa: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=7774&lot=4 Asta lussemburghese, non credo si accapiglieranno. Questo millesimo non è raro ed è quello che si trova meglio impresso. Un good Ef è un buon compromesso. I conii australiani non era di gran qualità. Per questo motivo trovare la treccia senza debolezze è praticamente impossibile anche nelle altissime conservazioni (peraltro davvero rare). Questa la più bella che ho in archivio: È il millesimo più comune ma questo fdc comunque ha realizzato 4600 dollari nel 2012. Eppoi c'è questa; Ma parliamo di ben altro.... Buona serata
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  35. Buongiorno, grazie mille Salve, si è proprio lui, grazie mille per la scheda
    1 punto
  36. I rilievi ci sono tutti (rosetta, capelli, veste, ecc.), ma la scansione mette in risalto graffietti e puntinature sui campi ed appiattisce le foglie d'alloro. Con queste foto siamo attorno allo SPL: occorrerebbero foto migliori. Per condivisione e confronto posto un esemplare in buona conservazione:
    1 punto
  37. Per me siamo sul qSPL, bella moneta. Saluti Marfir
    1 punto
  38. Ottimo ed utilissimo lavoro, @giuseppe ballauri e @Raff82. Grazie per aver dato un contributo importante a questa monetazione. Inserito immediatamente nel mio archivio.
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Su questi tondelli da Mezzo Baiocco R.Romana 1849 è normale trovare questi difetti di conio e sono quasi tutti nello stesso punto. Questo sotto non si vede bene come nel tuo ma non ho sottomano altre foto, scusate.
    1 punto
  41. Eccomi munito di bilancino. Confermo diametro 18,30 mm Peso 0,80 gr. Mio padre la comprò all'epoca per 22.000 lire
    1 punto
  42. Da Marcianopoli nella Mesia inferiore, un esemplare in AE stimato " very rare 2 " con al diritto i busti affrontati dell' imperatore e di Serapide, ed al rovescio la Vittoria di fronte con ghirlanda e palma . Sarà a giorni l' 8 Marzo in vendita Numismad 13 al n. 312 .
    1 punto
  43. Del tesoro di Guercheville abbiamo parlato anche qui sul forum. La cosa strana e' che mettendo il nome nel motore di ricerca non si trova. Da come io ricordi, sono vendute in esclusiva da cgb. Come vedi, se ne sa molto poco. Non so se e' uscito qualcosa di nuovo. Ciao. Stilicho Ciao
    1 punto
  44. 1 punto
  45. Ti aspettiamo😁👌
    1 punto
  46. Antico ciondolo a forma di medaglione ovale apribile. Dimensioni: 50 x 38 mm; altezza 10 mm. Peso 43,4 g. Alloggio interno c. 45 x 35 mm per ospitare cimeli, ricordi, ceneri, foto, ecc. Fondo liscio. Chiusura a incastro. apollonia
    1 punto
  47. Portapillole rettangolare con doppio scomparto inciso, argento sterling 925, punzoni inglesi. Dimensioni 6 x 2,2 x 1,2 cm; peso 26,5 g. apollonia
    1 punto
  48. The Coin Cabinet Ltd. > Ancients Auction 7 Auction date: 23 February 2024 Lot number: 28 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Extremely Fine; boasting a portrait of marvellous style | ANCIENT GREECE. SELEUKID KINGDOM. Seleukos I 'Nikator'. Silver tetradrachm, circa 305/4 BC. Persis(?). Obv: head of hero right (assimilating Seleucus, Alexander, and Dionysus), wearing helmet covered with panther skin and adorned with bull's ear and horns. Rev: ΣΑΣΙΛΕΩΣ ΣΕΛΕΥΚΟΥ, Nike standing right, crowning trophy; D/RY (in Aramaic script) between, H in lower left field. Extremely Fine; boasting a portrait of marvellous style. Reference: SC-195; Kritt, ESMS-p. 126, AH; NAC 74, lot 294 (hammer: CHF 55,000) Rarity: A coin of the highest rarity, seemingly one of just 3 known specimens, one of which is held in Bibliothèque Nationale de France. Die Axis: 9h. Diameter: 27 mm. Weight: 16.74 g. Composition: Silver. Starting price: 6000 GBP
    1 punto
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