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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/20/24 in Risposte

  1. Vi segnalo due pericolosi scassinatori alle prese con una cassaforte viennese. (Si dice che uno dei due sia tal Guysimpons alla cerca di banconote e il complice suo padre)
    6 punti
  2. Leggendo questa discussione ovviamente sono più d'accordo con alcune opinioni che con altre. Il collezionismo quello vero nasce da un bisogno culturale, che è creato a volte dalla famiglia, dall'istruzione ricevuta, dal contesto di vita dell' individuo. Non ha importanza che questo oggetto del desiderio sia ancora in uso o meno. Esempio: Un mio carissimo amico colleziona utensili agricoli antichi, chi li userebbe oggi... ?! Nel vero collezionista è insito oltre al possesso dell' oggetto, la salvaguardia dell' oggetto stesso. Ne è ammiratore e solo lui ne vede una bellezza che altri non colgono. Inoltre vuole salvare l'oggetto dall'oblio e dalla distruzione e perdita dello stesso. Ne diventa un difensore, un curatore e un conservatore, oltre che ammiratore ricercatore e studioso. Converrete con me che la cosa è un pochino più complessa. Questo per quanto riguarda il vero collezionista. Poi ci sono quelli che vogliono fare il business, che pensano di fare soldi senza avere aperto o possedere un libro sull'argomento. Ma di questa categoria mi fermo qui non esprimo commenti. I giovani di oggi purtroppo per loro sono meno colti delle generazioni precedenti, ma garantisco che ci sono e sono dei curiosi collezionisti. Voglio anche dire che noto che si parla di declino della filatelia solo in Italia, che poi non è così, i collezionisti ci sono è che non si vedono, non sono nei forum sono schivi. Questo è un hobby mondiale in crescita in tutto il mondo, si colleziona francobolli in Vietnam, in Islanda.. dappertutto, per vedere questo basta allargare lo sguardo. Ormai non si può più parlare di filatelia guardando solo l'Italia. Con il web il mercato filatelico è globale. PS. Vorrei anche sottolineare che un hobby non declina perché i prezzi sono bassi. Declina solamente l'interesse di coloro che pensavano di avere dei bot in banca.
    6 punti
  3. A mio modesto parere questa "moneta" ha ricevuto più onori con queste dodici pagine di discussione di quanto non meriti rispetto a tante sue sorelle "genuine". Ma torno a ripetere è un mio parere che comunque nessuno mi farà modificare, nemmeno gli americani...
    4 punti
  4. Proseguiamo la nostra rassegna. Nel gennaio del 1947, con la II Guerra Mondiale ormai conclusa da tempo, Oppenheimer divenne il Presidente del Comitato Consultivo della Commissione per l'energia Atomica degli Stati Uniti d'America. Il controllo della ridetta commissione era stato trasferito dalle mani dei militari ai civili con un decreto del nuovo Presidente Harry Truman, fidando in un futuro di pace e prosperità mondiale dopo la caduta della Germania nazista. Truman era succeduto, quale vice presidente in carica, a Franklin Delano Roosevelt, deceduto per un malore improvviso il 12 aprile del 1945, mentre era intento a posare per un ritratto ufficiale nella sua casa di Warm Springs. Ritratto che rimase incompiuto ed oggi viene conservato come una reliquia nella stessa Warm Springs. La moneta che andiamo a presentare stasera, datata proprio 1947, porta al diritto un ritratto di profilo del presidente Roosevelt ed è infatti conosciuta come il Roosevelt dime. Tale tipologia, che andò a sostituire il Mercury Dime, entrò in circolazione nel gennaio del 1946, in tempo per festeggiare quello che sarebbe stato il compleanno del defunto presidente. Nel 2024 viene ancora coniata senza variazioni ed è il design più longevo attualmente in circolazione negli USA. La morte di Roosevelt venne subito presa come l'occasione per cambiare il conio del taglio da 10 cents e celebrare così il presidente del New Deal e della vittoria nella II Guerra Mondiale. L'associazione della moneta da un decino con la figura di Roosevelt era quasi scontata, poiché lo stesso aveva fondato il 3 gennaio del 1938, l'associazione per lo studio ed il debellamento della poliomelite conosciuta come "March of the Dimes", così chiamata dalla raccolta fondi promossa in tutti gli states per 10 cents (un dime per l'appunto) a persona. Tale campagna ebbe un clamoroso successo in tutto il paese, dato che la Casa Bianca venne letteralmente invasa da posta contenente monetine da un dime in argento. Ecco pertanto che, alla morte di Roosevelt, venne naturale pensare di dedicargli la nuova moneta da un decino. Inizialmente vi furono delle resistenze, perché il Mercury Dime era ancora estremamente popolare, tuttavia alla fine il cambio venne accettato e l'incisore J. R. Sinnock raffiguro' al diritto un bel ritratto dell'ex presidente ed al rovescio la fiaccola della Libertà tra un ramo di quercia ed uno di ulivo a ricordare la recente vittoria nella II Guerra Mondiale. I Roosevelt Dimes, come i loro predecessori, vennero coniati in argento '900 dal 1946 sino al 1964, per poi passare, dal 1965, al c.d. "sandwich" in rame-nickel che circola tuttora.
    4 punti
  5. Buongiorno, la Pelusia era una festa religiosa romana che si teneva il 20 marzo in onore di Iside e di suo figlio Arpocrate (=Horus); non compare nel Primo Impero in quanto istituita successivamente da Marco Aurelio. Perdura nel tempo se è vero che è indicata nel Calendario di Filocalo (354 d.C.) come festa ufficiale. I partecipanti alle funzioni venivani aspersi con acqua per ottenrere la rinascita e l’immunità dalla offese agli dei; l’acqua simboleggiava le alluvioni del Nilo e quindi l’effetto rinnovatore dei fanghi del fiume. In Egitto indicava l’inizio della stagione velica e la festività godeva della protezione di Iside e di Serapide. Di seguito tre monete sul tema: Vittorino (269-271) Aureo - Colonia (269-270). 5.66g - Cal. 3849. FDC Eccezionale. Questo tipo di rovescio di Vittorino, più complesso e attraente di quelli solitamente trovati con la leggenda SAECVLI FELICITAS - è copiato da un denario di Julia Domna su cui l'Isis - un piede a prua - tiene (allattando? ) Horus, mentre un timone poggia su un altare. Schulte e Sondermann potevano elencare solo quattro esempi di questa rarissima moneta: nei musei di Parigi, britannici e Tolosa, e nella collezione Gotha (Hess 240 lotto 255). Provenienza: Maison Palombo Asta 17 del 20.10.2018, lotto: 103. Iulia Domna, 193-217. AR Denarius (18mm, 3,46 g, 1h). Zecca di Roma. Battuto attorno al 200-207. Rovescio con Isis in piedi a destra, piede sinistro sulla prua reggente il bambino Horus (Arpocrate); a sinistra, timone poggia sull'altare. RIC IV 577 (Severus); RSC 174. Buon VF Provenienza: Classical Numismatic Group, Inc. Asta Elettronica 261 del 03.08.2011, lotto: 270. Antonino Pio. 138-161 d.C. Æ Dracma (34mm, 20,46 g, 12h). Datato RY 2 (AD 138/9). Zecca di Alessandria. Isis seduta sul trono rivolta a destra, allattante Arpocrate (il bambino Horus), che regge in grembo; piccolo uccellino in piedi a sinistra sul retro del trono. Köln –; Dattari (Savio) 2643 var. (uccello in piedi sulla nave messa sulla tavola a destra dell'Isis); K&G 35.25 (stesso); Emmet 1585 (non inserito nell'elenco per l'anno 2). Buon VF. Dalla collezione Robert M. Harlick. Dopo la conquista dell'Egitto da parte di Alessandro, il culto di Iside si diffuse nel Mediterraneo, con la sua popolarità che raggiunse il suo zenit nel periodo romano, quando la "dea dai mille nomi" divenne una delle principali divinità del Mediterraneo. Si presume generalmente che l'iconografia dell'Isis allattante Arpocrate abbia influenzato le rappresentazioni cristiane della Madonna col Bambino, in particolare i lattani della Vergine popolare nell'Europa medievale. Provenienza: Classical Numismatic Group, Inc. Asta 94 del 18.09.2013, lotto: 933. Ringrazio Blandor Ablazi per la segnalazione. Saluti Illyricum
    3 punti
  6. Mi sono letto con interesse queste 35 pagine, e inizio facendovi i complimenti. La cosa per me INCREDIBILE è che non si riesca ad avere accesso ad un atto che dovrebbe essere pubblico, ossia il documento che censisce quanto è stato trovato. Sono nuovo del forum, quindi mi permetto di scrivere che questa cosa è vergognosa. Andando nel privato, queste dinamiche "opache" si riscontrano in tanti ambiti affini (vedi gli orologi di lusso). Il mercato è drogato, e come è stato fatto notare più volte i commenti latitano perché da una parte "potrebbe esserci qualcuno" in malafede, e dall'altra ai collezionisti fa più comodo nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta di non vedere e di non sapere. Perché la passione è pura, e non può essere intaccata da queste cose che altrimenti farebbero spegnere la fiamma istantaneamente. C'è poi la questione numismatica del puro studio di monete che potrebbero non essere ancora state censite, della provenienza dei barili, storie che rimarranno sepolte insieme a quegli ori. E tanti altri risvolti che sarebbe troppo lungo trattare. Muro di gomma, da domani riprendiamo a cercare i colpetti sul bordo e via. Ma ogni tanto fa bene ricordare...
    3 punti
  7. Se alla fine @Loruca la tua moneta è stata giudicata autentica dagli americani ben per te, qui sul forum ognuno di noi si terrà la propria opinione.
    3 punti
  8. Buonasera, Finalmente! Cercavo una moneta dei costantinidi con il chi-rho ed il mio amico mi ha proposto, fortunatamente, proprio una tra le più belle. Peso 5.47 g Diametro 23.7mm Grazie ancora, e ancora! Atexano
    2 punti
  9. Buona sera a tutti, torno sul tema delle timbrature municipali delle cedole pontificie perché vorrei aggiornarvi sul famoso "bollo gentilizio" di cui qui abbiamo tanto parlato in passato: Grazie alla segnalazione di un amico (@Sntgnr) grande cultore di cartamoneta, ho scoperto un vecchio articolo di Cesare Gamberini di Scarfèa sinteticamente intitolato "I sigilli comunali settecenteschi di tipo gentilizio frettolosamente usati dai Giacobini per la convalida delle cedole di Pio VI nel Febbraio - Marzo 1798" (Italia Numismatica n.78, 1970) in cui ho letto quanto di seguito riporto: Naturalmente, ho strabuzzato gli occhi perché l'autore, senz'altro noto agli studiosi di cartamoneta, aveva identificato il bollo gentilizio come appartenente alla municipalità di Osimo fin dal 1970! Con l'aiuto di un altro amico cultore di cartamoneta (@Clar622) che ha accesso alla biblioteca universitaria di Torino dove si trova il libro sulla storia della città di Osimo citato dal Gamberini nel suo articoletto, sono in grado di riportare la mappa di Osimo della seconda metà del XVII secolo con lo stemma "gentilizio": E ancora, sullo stesso libro: Quindi posso confermare quanto già noto, in teoria, da oltre 50 anni: la misteriosa "bollatura gentilizia" è in realtà la bollatura di Osimo, effettuata con decreto 17 gennaio 1798 e tristemente negoziata da tal Bernardino Pini il quale in una lettera racconta che nessuno voleva cambiare le cedole bollate, a parte un ebreo di nome Ascoli che le pagò 100 scudi di moneta metallica per 345 di carta. A questo punto nasce una nuova questione: se sul catalogo Crapanzano-Giulianini si riporta questa bollatura come "gentilizia" e si menziona un'altra bollatura come Osimo, quest'ultima timbratura cos'è? Ma questa è tutta un'altra storia...
    2 punti
  10. Per questo motivo a me piace definire il collezionista "custode di un patrimonio culturale"
    2 punti
  11. Per chi non ne fosse a conoscenza, vorrei segnalare l'interessante blog numismatico (in lingua spagnola) di Ruiz Calleja dedicato alle monete in genere ma anche a quelle spagnole e, di riflesso, alle napoletane del periodo spagnolo. https://blognumismatico.com/ La monetazione vicereale ha molte similitudini con quella spagnola e delle sue colonie, in particolare nei tagli: molti video dell'autore ne evidenziano le analogie. Inoltre, consiglio la lettura del raro scudo di Filippo II con torretta. https://blognumismatico.com/2024/03/18/felipe-ii-escudo-de-napoles-1582-con-torre-en-la-fecha/
    2 punti
  12. In effetti, è molto più rara della stessa tipologia di Aquileia. Alcune informazioni prese dalla monografia di Vincent Drost (« le monnayage de Maxence »): La B di RBP all’esergo rimane oscura per Drost, Overbeck propone di leggere Beata. Si tratta della fase 2 (l’intero anno 310) della lunga quinta emissione, con solo 5 esemplari trovati da Drost per la tipologia Roma nel tempio porgendo un globo a Massenzio , e con tre tipi di frontone: vuoto, i Dioscuri tra due altari (?) o la lupa con i gemelli. Tutti per la seconda officina, fino all’esemplare del NotinRic trovato per la prima officina.
    2 punti
  13. Ecco, vedi che sei in malafede e scrivi ciò che ti conviene? "È stata data per buona da ben più gente che non a Verona" Invece che è stata data per falsa da altrettanta gente (se non di più) lo ometti. Direi che può bastare.
    2 punti
  14. L'unico cambiamento che suggerirei è che al punto 4 aggiungerei che è stata data per buona da ben più gente che non a Verona ! Sono sempre stato convinto che fosse buona, se c'è voluto un pò ad arrivarci, beh, qualcosa ci ho imparato. Ma si, la storia è stata lunga.
    2 punti
  15. Il francobollo è un cosiddetto "perfin". Si chiamano perfin dalle iniziali della dicitura inglese PERF(orated) IN(signe) cioè dalle iniziali delle ditte. Cosa sta per R S ora di preciso non saprei, ma sono le iniziali di qualche ditta, compagnia ecc..
    2 punti
  16. E' che aveva la tastiera rotta, che ogni tanto ripete le lettere: subito dopo aver messo l'annuncio si è accorto dell'inconveniente ma prima di avere il tempo di modificare il prezzo l'hanno chiamato all'improvviso al telefono, poi appena ha finito di parlare c'è stato un terremoto e si è spaventato, così si è scordato di cambiare il prezzo.
    2 punti
  17. 2 punti
  18. Salve condivido immagino di una cartolina raccolta ‘Napoli’ e chiedo maggiori informazioni ai più esperti. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  19. Buongiorno a Tutti, Ho acquistato questa mezza corona inglese del 1887 perché per me è una delle piu' belle monete inglesi. Secondo Voi potrebbe essere un BB+ ? Grazie.
    1 punto
  20. Dal punto di vista storico è una cosa affascinante ma non ho le conoscenze per poter intervenire, sono curioso tuttavia sulla questione 😄 Per quanto riguarda la moneta mi piace moltissimo, adoro quelle a tema militare 😃
    1 punto
  21. Sai perché lo facciamo? Perché ti sei presentato fin dall’inizio con garbo, educazione ed umiltà. Tre doti sempre più rare oggigiorno 🤷🏽‍♂️
    1 punto
  22. Chissà se questo rovescio del RPC 5255 non rappresenti la statua di Prassitele di Latona (Leto) accompagnata da Cloride che si trovava nel tempio di Argo, cui allude Pausania nella descrizione della Grecia (Vol II, 21,10) RPC 7929 , altro bronzo di Argo:
    1 punto
  23. Niobe, figlia di Tantalo, aveva sposato Anfione dal quale aveva avuto sette robusti figli maschi e sette bellissime figlie femmine. Per questo si vantava di essere più feconda di Leto, madre di Apollo e Artemide, e pretendeva che a lei spettassero gli onori divini. Questa superbia arrivò alle orecchie di Leto che incaricò i suoi figli di punire Niobe. Secondo una versione del mito, la vendetta fu tremenda: Apollo uccise con il suo arco d’argento i sette figli di Niobe e successivamente Artemide sterminò le sette figlie. Ma una variante del mito vuole che due di loro rimasero in vita, rispettivamente un maschio, Amicla, e una femmina, Cloride. Sembra che in origine la giovane si chiamasse Melibea ma, terrorizzata alla vista dei fratelli trucidati, fosse impallidita al punto da assumere il soprannome di Cloride (da χλορός, "verde", "pallido"). Da χλορός deriva anche il nome del cloro, l’elemento chimico che si presenta allo stato puro sotto forma di un gas di colore verde. 🖐️ da apollonia
    1 punto
  24. grazie vici94 per il tuo intervento, ho provato a fare una foto migliore,
    1 punto
  25. Buona sera fapetri2001. Penso che caravelle82 si riferisca al CALANDRA del dritto( lato busto del sovrano) scritto non in linea retta ma leggermente arcuato. Cordialità Gabriella Ps. Ha controllato che la moneta non sia semplicemente ovalizzata? Mi sembra che abbia ricevuto una deformazione da schiacciamento solo sulla parte superiore del verso sopra le teste dei cavalli e dell'Italia.
    1 punto
  26. L'esemplare 92a/1 di Drost mi sembra proprio quello ex Dattari del British Museum.
    1 punto
  27. Non credo che il mascherone o la palma abbiano significati particolari
    1 punto
  28. Ciao, non mi riferisco all'aureo ovviamente 🙂 ma al denario di Giulia Domna che pur non essendo proprio comune si può comunque trovare. Se ti accontenti di una conservazione non proprio eccelsa anche ad un prezzo più che abbordabile. Posto foto del mio esemplare che ha svolto la sua funzione di moneta restando comunque pienamente leggibile. ANTONIO 19 mm 3,13 g RIC 577
    1 punto
  29. Ma ritorniamo a parlare di mercato e di domanda crollata.. ?! Scusi. Pensavo di avere spostato il discorso a un livello diverso da quello del mercante. Chiarisco in parole semplici, ..... il mercato può anche crollare domani mattina, al vero collezionista non gli interessa niente, anzi. Le dirò di più, i veri collezionisti collezionano anche materiale che non vale un piffero, senza gronchi rosa o antichi stati italiani, che sono sbiaditi per varianti di colore non necessariamente dal tempo. Scusate, ho modificato e cancellato io stesso alcune cose superflue. Scusate ancora.
    1 punto
  30. Come mi è stato spiegato, all’epoca quando si presentavano questi biglietti in banca ed erano riconosciuti falsi spesso si segnava sul bordo il nome di chi l’aveva esibito. Mentre sul Retro spesso compaiono le firme dei periti o comunque degli addetti delle banche che ne avevano riconosciuto la falsità
    1 punto
  31. @Parpajola Tiziano complimenti, ho ricevuto la consueta mail del Circolo ed in allegato ho visto il bel lavoro di "aggiornamento" iconografico del Gamberini, con molte foto di buona qualità, che farà da complemento alla chiacchierata di martedì. Un file assai utile, che ho già provveduto a salvare in archivio! Grazie
    1 punto
  32. Non so se è scaricabile, ma comunque sono € 20 spesi bene. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. Grazie @Stilicho 🙂 Per l'altra moneta ho provato a cercare in rete un'altra immagine del 213 ma nei 5 minuti della pausa caffè non ci sono riuscito, per quanto riguarda i simboli delle zecche non sono molto ferrato ancora 😔 Mi sono però imbattuto in quella che sembra essere un'altra versione sempre zecca di Roma del 213 con i Dioscuri invece che con frontone vuoto: https://www.forumancientcoins.com/notinric/6rom213_p.html Tanto per aggiungere altro "bronzo" al fuoco 😅
    1 punto
  34. Io ho preso la vesione handbook a 4,45 € - so che la rossa è più completa ma volevo giusto avere un catalogo da consultare. Per la monetazione americana - che trovo piuttosto bella - vorrei finire la collezione dei quarti di dollaro dedicati agli Stati, sono a circa un terzo... e con la scusa questo volume si aggiunge alla mia biblioteca numismatica.
    1 punto
  35. Grazie Andrea... Come ben sai anche tu (nel MIR citi tutte le varianti) la monetazione medievale ''nasconde'' molti particolari e solo con l'esperienza si possono trovare e distinguere. E la scoperta di nuovi particolari non finisce mai. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  36. @Arka La catalogazione delle monete di Aquileia (al momento ho guardato solo quella zecca) dovevi farla tu! Non vengono prese in considerazione varianti stilistiche e epigrafiche importanti (ANTONIO I CAETANI 1395-1402 non è segnalato al D la variante con ai lati dell'aquila le lettere A S; MARQUARDO DI RANDECK 1365-1381 Ai lati del Santo: ᗰ coronata/corona o の/ A o ᗰ coronata; ...).
    1 punto
  37. Mi sembra di aver visto qualcosa di simile in un'asta ceca (ma in argento), naturalmente falso con molta fantasia, però ha un je ne sais quoi che mi attira... la prenderei per una cifra simbolica solo per poterla studiare.
    1 punto
  38. L'aquila è quella che compare sulle tessere attribuite al periodo aragonese, tipo: https://acm-auctions.bidinside.com/it/lot/6590/zecche-italiane-messina-periodo-aragonese-/ https://www.deamoneta.com/auctions/view/900/805
    1 punto
  39. Da Neocesarea pontica, un " rare " esemplare in AE al nome di Severo Alessandro, con al diritto busto laureato e drappeggiato dell' imperatore ed al rovescio interessante raffigurazione di struttura colonnata su 2 piani sovrapposti, attribuita a ninfeo nella città . Sarà il 7 Aprile in vendita Num.Naumann 139 al n. 404 .
    1 punto
  40. Come ben scritto da @Vietmimin sembrerebbe una insubre bella e buona
    1 punto
  41. Opera attribuita a Christian van den Perre (attivo dal 1567 al 1600) ca. 1600 - La ricchezza e la morte dell'avaro (Museo delle Belle Arti, Budapest) Riconoscibile qualche moneta tra cui molto chiaramente una d'argento spagnola visibilmente tosata, pratica molto in uso a quell'epoca. Confrontandola con le altre accanto, e considerando che è pur sempre un dipinto, non è di piccolo modulo ma nemmeno tanto grande, probabilmente è un pezzo da quattro od otto reales. Mentre la più grande di quel gruzzoletto sarà 1 daalder d'argento per l'Olanda spagnola del 1561 (diametro 43 mm.) di Filippo II di Spagna Si legge bene DOMINVS seguito da MI
    1 punto
  42. Si,poi ti aspettano in garage e te la fanno aprire sotto minaccia armata ..
    1 punto
  43. @Atexano Consiglio la lettura di ''Numismatica e tecnologia'' di Angelo Finetti. A pagina 39 dell'edizione del 1987 c'è il paragrafo 2.7 dedicato all'imbiancatura. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  44. Quando rispondi a un messaggio cita la risposta o le persone a cui le vuoi indirizzare così @Atexano, altrimenti non ci accorgiamo che hai detto ancora qualcosa. Esistono alcune produzioni post 260 in mistura d'argento, ma provengono esclusivamente dalle zecche orientali dell'impero; su questa non avrei dubbi quanto a composizione metallica, e ribadisco che a quanto vedo per me si tratta di un antoniniano in AE con probabili tracce di argentatura. Resta comunque un bel pezzo, non è che la presenza di un 10% di argento nella lega costituisca un plusvalore di per sé, anzi, storicamente a me pare più affascinante la conservazione dell'argentatura.
    1 punto
  45. 1 punto
  46. Thread che a mio modesto avviso si è incartato in una confusione senza senso, a fronte di una banale domanda iniziale. complici anche interventi maldestri che hanno generato confusione, più che togliere incertezze. la moneta in questione non ha alcun valore numismatico e contiene oro nella misura di 7,32 grammi x la quotazione (che cambia in continuazione). Mentre scrivo è. Ad esempio 63.79 euro /g. è ovvio che i 466,94 euro che ne derivano non saranno MAI pagati dall’operatore che la ritirerà (che deve farci sopra un corretto ricarico). Diciamo che una valutazione spot -5% rientra nell ordine delle cose (in questo caso quindi potrebbe essere ritirata a 443 euro circa). dare altre informazioni solo perchè figlie della propria esperienza può risultare dannoso economicamente (o mandarli completamente fuori strada facendo loro credere in realizzi che non avverranno mai..) per terzi che si affidano a questo forum per cercare aiuto. se qualcuno ha venduto una sterlina da borsa a spot (esempio) -20% dovrebbe capire L’ errore e diffidare degli squali in circolazione ma sicuramente non instradare altri su questa mala gestio.. nota a parte merita il capitolo slab; da circa 1 anno è partita (in Inghilterra) la caccia ai “top pop” anche per sterline come le fiocchetto o le coroncina. Banali monete Bullion che però, affiancate al magico numerino ms66 o ms67, stanno realizzando nelle aste anche 2000-2500 euro. anche in questo caso, oltre al personale disgusto per una deriva folle che ha oramai contagiato monetazioni che avrebbero dovuto esserne esenti, vale la pena ricordare che una sterlina Bullion, per quanto relativamente recente come una fiocchetto o una coroncina, per quanto moneta mai circolata e quindi quasi sempre in stato zecca, per poter spuntare un ms66/67 deve essere stata conservata in modo impeccabile fin dall’origine. Inutile quindi sperare che tali siano le famose “monete del nonno” trovate nei famosi cassetti. A meno che ovviamente il nonno la sapesse lunga..
    1 punto
  47. Buongiorno ragazzi, un piccolo ed umile nummo non classificato , rimasto invenduto, ha attirato la mia attenzione.. da quello che ho capito appartiene a quella serie di monete attribuite ai Vandali , prima del loro insediamento in Africa del nord , che imitavano per molti versi le coniazioni ufficiali imperiali, ma avevano già le loro caratteristiche peculiari, facendo diversi confronti , per stile , se dovessi buttarmi tra Genserico ed Hunnerico direi il primo, ed anche altri soci del forum hanno avuto la stessa impressione, ma ovviamente certezze assolute su questi nummi non possono esserci: 0.56 grammi per 10 mm ..
    1 punto
  48. Questo il mio fiorino di prima serie. E di seconda
    1 punto
  49. Il libro blu è più sintetico, e le quotazioni riportate sarebbero quelle riservate ai commercianti. Nel rosso, peraltro, le stesse lasciano il tempo che trovano, come per tutti i cataloghi, e soprattutto in questo caso per il mercato italiano. Ma sicuramente è lui quello da comprare, tralasciando le valutazioni economiche è un libro completo sotto ogni punto di vista, imprescindibile per chiunque voglia avvicinarsi al mondo delle monete statunitensi. Rosso tutta la vita petronius
    1 punto
  50. Questo libro dev’essere interessante per la storia dei caffè storici d’Italia e quindi anche del Caffè Rossini di Torino. apollonia
    1 punto
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