Vai al contenuto

Classifica

  1. apollonia

    apollonia

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      31206


  2. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      24044


  3. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      20121


  4. El Chupacabra

    El Chupacabra

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3781


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/24 in Risposte

  1. Nel ringraziare coloro che hanno risposto con sollecitudine alla richiesta d'inviare ulteriori articoli per il Gazzettino #11, segnalo che attualmente abbiamo "sfondato il muro" delle 130 pagine: gli articoli sono, per ora, 14 e le "Briciole" 10. So che Mario puntava ad un Gazzettino più leggero rispetto al #10 (che rappresenta un punto d'arrivo), ma se continua così difficilmente riusciremo a contenere il prossimo numero della rivista a meno che... Mario non decida di chiudere prima. Se avete un articolo quasi pronto vi consiglio di affrettarvi se no... c'è sempre il #12.
    5 punti
  2. Anche la mia gatta ama la monetazione del Regno.
    4 punti
  3. Buonasera, innanzitutto complimenti a @santone per l'interessante articolo che hai scritto, non avevo notato questa anomalia nel millesimo 1842. Tornando al fatto dell' “aquila sdoppiata” nel martoriato stemma di Aragona, cerco di sintetizzare quali potrebbero essere le cause: 1- Ribattitura involontaria: l'incisore con il piccolo punzone diede 2 colpi al conio madre ( magari era anzianotto oppure aveva appena festeggiato con gli amici della Zecca ) 2- Ribattitura volontaria: voleva lasciare un segno di riconoscimento del proprio operato ( sappiamo tutti che in caso di problemi era preferibile essere identificato per essere scagionato ) 3- Punzone deformato e/o malformato: In questo caso però le due aquilette dovrebbero essere uguali e sdoppiate, cosa che non è. Negli esemplari che ho visto esiste una netta prevalenza di aquiletta sdoppiata a sinistra rispetto a quelle con sdoppiatura bilaterale o solo a destra. Anche in questo caso è un particolare difficilmente spiegabile (se non con il fatto dell'ipotesi al punto 2). Ciao @Releo, definire "variante" un particolare che esula da un ipotetico "modello base" della Piastra. può starci ma in senso lato, per il fatto che nella monetazione della Zecca di Napoli è praticamente impossibile definire un modello standard e quindi quali sono le Varianti? In questo caso non sono daccordo. Le Aquile Capovolte hanno un significato storico e araldico ormai palese ed accettato da tutti. Nel caso delle "Aquile sdoppiate" sarà difficile ( in mancanza di documenti ) comprendere se abbia una valenza storica. Concludo inserendo 2 monete con l'anomalia segnalata da @santone Ex Ranieri - Asta 6 - Lotto 674 Ex VL Nummus Asta 16 - Lotto 1885 Saluti, Beppe
    4 punti
  4. Certamente ripetere il numero 10 speciale non sarà facile, ma da quel che ho letto e visto, il nascente 11 è’ di grande qualità, varietà e leggibilità e si prospetta un altro grande, anche come pagine, supernumero. Ovviamente come sempre è’ meglio arrivare tra aprile e maggio !
    4 punti
  5. Il Gazzettino di Quelli del Cordusio e’ un’autoproduzione prima cartacea e poi on line che viene donata a tutti gli appassionati di numismatica. E’ un grande lavoro di gruppo con articoli e contributi di ben 27 autori, molti giovani, esperti e anche chi vuole provarci con un primo articolo. La magia si ripete ormai da anni essendo arrivata ora al numero 10.
    4 punti
  6. Ciao ragazzi condivido volentieri 🤣 una delle due ultime entrate in collezione, frutto di una lunga, attenta e minuziosa ricerca che sto conducendo tra le numerose aste e listini di esemplari di scudi del Re Vittorio Emanuele II in elevata qualità per sostituire - ovviamente - migliorandoli quelli presenti nella raccolta, già completa di tutti i millesimi (manca solo la rarissima variante del 1872 Milano bordo largo semplicemente perché non la trovo). Il primo millesimo della serie in queste condizioni vi assicuro che è proprio bisbetico da portarlo a casa tanto è vero che ci vuole un discreto impegno finanziario. L’esemplare qui presentato, che rimpiazza un qBB decisamente poco attraente, secondo me non sarà invero sostituito tanto presto. 🤗 Si tratta del lotto 1926 dell’asta Nomisma 69, portato a casa in realtà fortunosamente senza una grande battaglia e precedentemente battuto a un realizzo superiore in un altro incanto pubblico. L’ho immediatamente liberata dallo slab, che detesto 🫣soprattutto tra i miei pezzi, che la classificava MS61, gradazione che trovo centrata, forse financo un filo severa. I rilievi sono abbastanza a posto, come si vede, un graffietto nel campo al R fa il paio con un insignificante difetto del bordo a ore sei del D. Volevo inizialmente puntare sul lotto 1925, ma francamente 18.200 euro diritti inclusi soltanto per un punto di conservazione in più (MS62) rispetto a questo esemplare, mi è parso decisamente un divario eccessivo, tanto è vero che è andato invenduto. 😳 Occorre considerare che su questo difficile millesimo gli MS64, se riuscite a scovarli, superano tranquillamente i venticinquemila eurini. A me questo acquisto ha davvero molto soddisfatto perché trovare il ‘61 in questa qualità è più difficile che reperire il ‘73 Roma, ve lo metto per iscritto. 🙏🏼 Buona serata a tutti
    3 punti
  7. Libano - Mandato francese (1926-1945) Coniazione rozza avvenuta durante la seconda guerra mondiale. 2½ Piastre (1941) - tiratura sconosciuta
    3 punti
  8. Salve condivido immagino di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni ai più esperti. Ringrazio in anticipo
    2 punti
  9. Fatto, spero vada bene. Dovesse capitarti ancora in futuro, devi eliminare la formattazione. Per farlo, se hai già postato il messaggio, vai su "modifica" e clicca sul simbolo in alto, una sorta di gomma per cancellare, tra il fulmine e la B del grassetto. Ti compare la scritta "rimuovi formattazione", poi evidenzia le parti che vuoi modificare e tutto dovrebbe tornare a posto. O almeno così è stato stavolta, confesso che non avevo neanch'io idea di come fare, sono andato per tentativi Ciao
    2 punti
  10. Altra cosa che non mi quadra sono questi annulli, tutti e tre molto nitidi (troppo), non deturpanti (troppo) e tutti e tre nell' angolo del francobollo, come se fosse stato messo apposta con attenzione, (figuriamoci negli uffici postali con chili di posta se c'è questa attenzione). Questo è quello che mi sarei aspettato da degli annulli sicuramente originali... E questo è il dietro.. E questo è il dietro dei francobolli di Federr.. tra l'altro il terzo a dx è fortemente ossidato si vede proprio la linea. Quando sono in questo modo non vengono mai da negozi di filatelia perché loro hanno il modo di pulirli, non li vendono mai così. !!
    2 punti
  11. Ciao @Gallienus Credo si tratti di un' oncia Etrusca, 300/250 B.C. Ruota a sei raggi con punto tra i raggi al dritto e àncora o forse ancor di piu' doppia ascia (cosidetta bipenna) con punto al rovescio. Probabile provenienza da Valdichiana in Toscana. Anche i dati ponderali coincidono. Dai un'occhiata a questo link della versione con àncora al rovescio: https://en.numista.com/catalogue/pieces57925.html ma sono convinto di vedere la bipenna con punto e lettera al rovescio nel tuo esemplare. Rara e bella moneta. Un saluto. Trullo
    2 punti
  12. Eccomi con un'altra moneta stupenda (secondo me, eheh). Parlo del 50 pence 1988 che celebra i 1000 anni dalla fondazione di Dublino. Ahimè, la moneta non è in ottime condizioni, ma in mano ha comunque il suo fascino. Sul rovescio infatti è raffigurato lo stemma della città di Dublino con ai lati le date 988 e 1988. Ma quindi Dublino è stata fondata nel 988? Macché! Esisteva probabilmente già mille anni prima. Il 988 è stato scelto come data di "fondazione" perché in quell'anno Máel Sechnaill mac Domnaill conquistò definitivamente Dublino liberandola dai Vichinghi.
    2 punti
  13. Classical Numismatic Group > Triton XXVII Auction date: 9 January 2024 Lot number: 119 Price realized: 140,000 USD (Approx. 128,226 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: THRACE, Abdera. Circa 395-360 BC. AR Stater (23mm, 12.96 g, 6h). Philados, magistrate. Griffin seated left; cicada to left, ABΔH to right / Herakles seated half-left, his head turned to half-right, on lion skin draped over rock, his right hand holding club set vertically on his knee, his left arm resting on his left thigh; EΠI ΦIΛA-ΔO(Σ retrograde) at sides; all within shallow incuse square. May, Abdera 396 (A277/P322); AMNG II 105.4 = Ars Classica XIII, lot 620 (same dies); SNG Lockett 1132 = Weber 2379 (same obv. die). Beautiful iridescent cabinet tone. Near EF. A magnificent example, possibly the finest known of the type. From the Father & Son Collection. Ex Collection of a Cosmopolitan (Künker 351, 25 September 2021), lot 100 (hammer €120,000); Hess-Divo 335 (6 December 2018), lot 20 and front cover; Giessener Münzhandlung 44 (3 April 1989), lot 152. The superbly rendered "weary Herakles" depicted on the reverse of this stunning stater is part of a well-known sculptural motif in the ancient world that includes the famous "Farnese Hercules" now in the Museo Archeologico Nazionale in Rome. Unlike the standing Farnese version, the die engraver of this piece depicts a seated Herakles with his heavily bearded face turned to right wearing a melancholy expression. The skin of the Nemean Lion covers the rock upon which he sits. He is surely mourning the death of his young companion Abderos, who perished while helping the hero complete his eighth labor, subduing the savage mares of Diomedes, king of the Thracian Bistones. Having captured the beasts, Herakles left them in the care of Abderos, but while he was away the youth was devoured by the mares. In a fit of rage, Herakles fed Diomedes to his own horses, and then founded a city on the site of Abderos' tomb: Abdera. Estimate: 75000 USD
    2 punti
  14. Non considerando San Marino e Vaticano, che per ovvie ragioni coniavano monete in alluminio con delle raffigurazioni non certo noiose, giusto perchè nella quasi totalità erano destinate al mercato collezionistico, sono veramente poche al mondo le monete in alluminio destinate alla comune circolazione con una iconografia accattivante, e tra queste per l'appunto le colonie francesi d'oltremare. Sto pensando di realizzare una discussione interamente dedicata alle monete in alluminio, incluse le italiane anche se ci troviamo nel settore 'estere'. Credo che lo meritano.
    2 punti
  15. In questa discussione verranno valorizzate le monete in alluminio, piccoli nominali solitamente bistrattati, di infimo valore per la spendita, ma dagli inizi del '900 in poi hanno espresso ugualmente un'importantissimo ruolo nella compravendita minuta quotidiana. Dovranno essere postate esclusivamente quelle effettivamente destinate alla comune circolazione nonchè di nostra proprietà, si può postare la stessa moneta già inserita da un altro utente, saranno comunque diverse, e chi desidera può inserire anche una brevissima nota. Anche se siamo nel settore estere saranno presenti anche Italia e Vaticano, San Marino ha solo monete in alluminio per il mercato collezionistico, mentre il Vaticano ha prodotto qualche tipologia per la comune circolazione sin dalla fine degli anni '40. Non considerando prove e token, le monete in alluminio più datate per la circolazione e prodotte in svariati milioni di pezzi sono: il centesimo di rupia East Africa & Uganda Protectorates per Edoardo VII° del 1907, ed il decimo di penny Nigeria British West Africa sempre per Edoardo VII° del 1907. Monete che purtroppo non posseggo, spero che qualcuno possa postare quelle di sua proprietà. (foto dal web) Grazie per la partecipazione. Inizio con due monete che ho effettivamente utilizzato per la spendita quand'ero bambino. Sono legate a ricordi che non si cancelleranno mai.... per questo motivo non ho scelto dalla mia raccolta nè le migliori di conservazione e nè le date più ricercate. 5 lire del 1973 - tiratura 28.800.000 10 lire del 1973 - tiratura 148.800.000
    1 punto
  16. Scoperto e restaurato vaso di 6000 anni fa realizzato con una zanna d’elefante. Fu oggetto di un rito oscuro. Cosa conteneva? · Un raro vaso d’avorio, ricavato dalla lavorazione di una zanna d’elefante, avvenuta 6.000 anni fa è stato scoperto in uno scavo archeologico nel sud di Israele e sottoposto a restauro. Il ritrovamento – che era stato tenuto segreto – è stato annunciato poco fa dall’Israel Antiquities Authority, a restauro avvenuto. L’oggetto risale al calcolitico, cioè all’Età del Rame. Il ritrovamento è avvenuto in uno scavo dell’Autorità per le Antichità israeliane vicino a Beer Sheva. “Il raro vascello, noto nella ricerca come “amphoriskos” (un barattolo), attesta i rapporti commerciali tra la terra d’Israele e l’Egitto seimila anni fa. – dice l’autorità archeologica – Il reperto sarà presentato al pubblico per la prima volta questo giovedì a Gerusalemme nell’ambito della conferenza annuale della Società Preistorica Israel. La conferenza si terrà presso al Campus Nazionale di Archeologia Jay e Jeannie Schottenstein, dove saranno presentati nuovi reperti degli ultimi anni di scavi preistorici”. Nel corso dello scavo vicino a Beer Sheva è stato portato alla luce un antico insediamento con spazi che furono scavati nel suolo. “Verso la fine dei lavori, quando l’archeologo Emil Aladjem stava facendo le ultime misure, ha notato il bordo di un vaso di basalto. – prosegue l’Israel Antiquities Authority – Di conseguenza, lo scavo è stato ampliato, ha rivelato tre grandi ciotole, impressionanti. I contenitori erano stati deposti nel modo seguente: due di essi erano stati collocati uno nell’altro, mentre il terzo fungeva da copertura per entrambi. Quando la piastra superiore è stata rimossa, la piastra inferiore ha rivelato d’essere piena di terra, all’interno della quale si trovavano i pezzi frantumati di un vaso d’avorio, materiale raro e prezioso”. “Dal modo in cui sono state sistemate le ciotole, il vaso d’avorio, rotto già nell’antichità, è stato chiaramente sepolto in maniera deliberata – il che sembrerebbe attestare l’importanza attribuitagli”, ha spiegato anche il dottor Ianir Milevski, ex responsabile della sezione preistorica dell’Autorità Israel Antichities e oggi anche collaboratore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Argentine. – I vasi sono stati appositamente sistemati in maniera specifica, con attenta premeditazione. Nei circoli accademici è generalmente accettato che i depositi di statuette e vasi rotti e le sepolture siano parte di attività cerimoniali”. “Il vaso è di 20 centimetri di diametro. È bellissimo, ed eccezionale nel suo design”, aggiunge il Dr. Milevski. “Le piccole maniglie laterali sono disposte simmetricamente. Due i esse sono inserite nel collo del recipiente, altre due sono state disposte verticalmente verso la base”. I direttori degli scavi Avishai Levi-Hevroni e Martin Pasternak della Israel Antichities Authority hanno portato i reperti e il loro contenuto al Campus Nazionale di Archeologia Jay e Jeannie Schottenstein. In collaborazione con il Dr. Ianir Milevski e la Dr. Liora Kolska Horwitz dell’Università Ebraica di Gerusalemme, il team ha raggiunto la prima comprensione della natura del vaso, che è stato realizzato con zanna di elefante. Il processo di conservazione e restauro guidato da Olga Negnevitsky, esperta di conservazione dell’avorio, è stato estremamente complesso e ha richiesto molta pazienza. L’obiettivo era ricostruire la nave dai suoi pezzi nella sua forma originale, salvaguardandone l’autenticità e il valore storico. “Questo ritrovamento approfondisce la nostra comprensione del periodo calcolitico e degli scambi culturali della nostra regione con culture vicine e lontane”, dicono i ricercatori. “Una delle domande più interessanti su questo contenitore”, aggiungono Levi-Hevroni e il Dr. Milevski, “è se il vaso sia giunto qui completamente realizzato o se la zanna d’avorio sia stata importata qui come materia prima e poi scolpita da un artigiano locale. Il contenitore è ben fatto e utilizza al massimo la zanna originale, che era un materiale pregiato. Se è stato prodotto qui, rivela l’alto standard degli artigiani locali”. Ulteriori analisi biomolecolari, che saranno effettuate dal Dr. Harel Shochat dell’Università di Haifa e dal Dr. Liora Kolska Horwitz dell’Università Ebraica di Gerusalemme, stabiliranno da dove è nato l’avorio in base alla dieta dell’elefante. Si tratta ora di capire cosa potesse contenere originariamente il vaso d’avorio e conoscere il motivo della complessa sepoltura. Una cerimonia di fondazione, forse, con una ricca offerta agli Dei? E’ evidente che i contenitori di basalto e il vaso d’avorio appartenessero a un mondo superiore. https://stilearte.it/scoperto-e-restaurato-vaso-di-6000-anni-fa-realizzato-con-una-zanna-delefante-fu-oggetto-di-un-rito-oscuro-cosa-conteneva/
    1 punto
  17. Moneta spettacolare. Complimenti per il nuovo ingresso in collezione.
    1 punto
  18. Condivido l'idea che si tratti di una moneta alessandrina di Severo Alessandro. Il rovescio mi sembra chiaramente rappresentare Serapide seduto. Ne esistono otto emissioni: link Purtroppo la foto del rovescio è sfuocata. Mi sentirei di escludere gli esemplari con legenda del rovescio circolare: ne restano comunque quattro. Sarebbe d'aiuto identificare il soggetto rappresentato davanti ai piedi di Serapide: Nike, Cerbero o aquila, con quest'ultima che dalla foto mi sembrerebbe la più probabile.
    1 punto
  19. E' stimato RR, un esemplare in Ae, da Nicopoli sull' Istro nella Mesia inferiore, al nome di Macrino, con al diritto busto laureato ed al rovescio figura di Ermes stante con caduceo e clamide . Sarà a giorni, il 12 Aprile, in vendita KMK 121 al n. 195 .
    1 punto
  20. E ventitré men Di EVENTI TREMENDI Buona serata. Stilicho
    1 punto
  21. Certo Nel cerchio centrale ‘ Croce Rossa Italiana’ Il cerchio esterno ‘ospedale di guerra n. 49’
    1 punto
  22. Ciao visto che non hai altre foto, guarda qui https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SOM/5
    1 punto
  23. Come indicato da @Ale75 si tratta di una trillina di Mesocco per Gian Guliacomo Trivulzio. Aggiungo che è desctitta al n°997 del MIR Lombardia. Mario
    1 punto
  24. India 10 paise del 1972 - tiratura: 735.090.000
    1 punto
  25. Queste sono molto vissute. Cuba 20 e 5 centavos rispettivamente 1969 e 1968.
    1 punto
  26. Salve, dovrebbe essere questa trillina https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b575/b575.html
    1 punto
  27. Direi che si può definire certamente post Teodorico, per il resto molti si appellano, per l'attribuzione a questo o all'altro re, allo stile o ad altri particolari che, pur avendo in passato collezionato anche queste tipologie, faccio onestamente fatica a distinguere.
    1 punto
  28. buon pomeriggio @Scudo1901 Complimenti, gran bella conservazione saluti
    1 punto
  29. Scavo nel tempio. Viene alla luce un vaso. Nel contenitore 3730 monete del III e IV secolo. E tante altre offerte rituali Nel cuore del distretto di Suryapet, nello scenario dell’India meridionale, gli archeologi del Dipartimento di Archeologia hanno recentemente fatto una scoperta straordinaria nel sito buddista di Phanigiri. Un vaso di terracotta, ben conservato, è emerso dalle profondità della storia portando con sé un tesoro nascosto per secoli: 3.730 monete di piombo. Questa sorprendente scoperta getta nuova luce sulla ricca storia della regione, in particolare sul periodo della dinastia Ikshvaku, conosciuta anche come la dinastia solare. La loro influenza si estendeva attraverso le terre dell’Andhra fino al delta dei fiumi Krishna e Godavari, con Dharanikota come fulcro del loro potere. Le monete, risalenti al 3° e 4° secolo durante il regno della dinastia Ikshvaku, sono decorate con il simbolo dell’elefante su un lato e il simbolo di Ujjain sull’altro. Il simbolismo di Ujjain è stato oggetto di dibattito tra gli studiosi, con diverse teorie che cercano di interpretarne il significato. Alcuni suggeriscono che potrebbe rappresentare l’incrocio di quattro strade, mentre altri speculano che sia legato alla simbologia religiosa, come il Damaru di Shiva o i quattro templi del Signore Shiva con il tempio di Mahakaal al centro. Ujjain una delle sette città sacre indù dell’India. Oltre alle monete, il sito di Phanigiri ha rivelato una varietà di altri reperti preziosi. Tra questi ci sono pietre e perle di vetro, motivi in stucco, sculture in pietra calcarea, frammenti di braccialetti di conchiglie e persino la ruota di un carretto giocattolo per bambini. Questa vasta gamma di reperti offre uno sguardo avvincente nella vita quotidiana e nelle pratiche culturali dell’antica civiltà buddista di Phanigiri. E’ probabile che in quell’antico strato fossero collocate offerte rituali. L’importanza di questa scoperta si estende oltre i confini geografici, offrendo un tassello cruciale nel mosaico della storia antica dell’India. I ricercatori continueranno a studiare attentamente questi reperti, sperando di svelare ulteriori segreti nascosti sotto la polvere dei millenni. https://stilearte.it/scavo-nel-tempio-viene-alla-luce-un-vaso-nel-contenitore-3730-monete-del-iii-e-iv-secolo-e-tante-altre-offerte/
    1 punto
  30. ...ho realizzato solo adesso che per te è una questione personale/ di avatar @caravelle82 ! 😁
    1 punto
  31. Corea del Nord, 50 chon 1978 al dritto : emblema dello Stato e leggenda : Banca Centrale della Repubblica Democratica Popolare della Corea al rovescio : statua del Chollima, a Pyongyang (simboleggia la velocità con cui la società coreana dovrebbe progredire)
    1 punto
  32. Io le trovo le banconote più brutte che potessero fare.....dal 5 euro alla 500. Colleziono qualche biglietto delle vecchie lire....Altri tempi altri stili.
    1 punto
  33. Il tipo con testa nuda a destra dovrebbe riportare il monogramma IBR del mastro di zecca Giovanni Battista Ravaschieri,la S non è riconducibile a nessun ufficiale di zecca durante il regno di Filippo II... Il tipo classificato al numero 170/1 è si con corona radiata al rovescio ma dovrebbe riportare il marchio del fiore ovale, nell' esemplare postato non si vede il marchio,o forse c'è un globetto,nel caso del tipo senza marchio io lo classificherei al numero 169/1... Potrebbe anche essere effettivamente con fichu al collo, globetto come marchio e corona radiata al rovescio e quindi inedito... Bisognerebbe verificare sul CNI...
    1 punto
  34. Njk, ciao, ne ho una anch'io di 200€ Duisenberg circolata, la mia non ha strappi, diciamo che potrebbe essere in SPL, non so se acquisterà valore in futuro ma è rara e la tengo come esemplare del taglio con prima firma. La 500€ invece l'avevo spesa... c'è un limite a tutto!
    1 punto
  35. DE GREGE EPICURI Dopo l'intermezzo "giocoso" dell'intervento precedente, tornando al tema, direi senz'altro imitativa. Salta agli occhi la scritta del rovescio,mi pare: HINONUH...ovviamente insensata. Vista l'immagine (imperatore su prora, a sinistra, accompagnato da una vittoria un po' ridotta...) credo che stia per ROMANORUM (la scritta intera dell'AE2 sarebbe GLORIA ROMANORUM). Anche il ritratto al D è anomalo, brutto e irregolare, e così pure la legenda, specie la parte F AUG.
    1 punto
  36. Buonasera, dopo l’arrivo del denario di Alessandro Severo mi sono subito detto che il giovane imperatore non poteva stare distante, ora come allora, dalla madre Giulia Mamaea. Di qui l’acquisto di una sua moneta, forse di non eccelse qualità ma che svolge in ogni caso egregiamente il compito di rendere presente e tangibile la co-protagonista della fine della dinastia dei Severi. (FIG 1). Denario; AG mistura; zecca: Roma; diam.: max 21 mm; peso: 2,64 gr.; asse di conio:1 h. D: IULIA MA-MAEA AUG Busto panneggiato, con diadema, verso dx. R: VENUS V-I-CTRIX Venus Victrix , drappeggiata, in piedi, verso sx, nella mano dx un elmo, nella sinistra uno scettro (?), uno scudo appoggiato alla gamba dx. Tipo RIC IV 358. Conservazione BB. Una difficoltà di osservazione: nella mia moneta il dettaglio è difficilmente osservabile, ma guardando alcuni esempi dello stesso tipo (FIG 1 A) non riesco comunque a interpretare la forma particolare che alcune volte assume la sommità dell’oggetto impugnato nella mano sx (sia che essa sia una lancia rovesciata o un tipo di scettro..). E’ noto di cosa si tratta? Sono una sorta di nastri, di decorazioni? O qualcosa di più specifico? A Giulia Mamaea, una delle celebri “Giulie” severiane (vedi FIG 2), accennavo già nel post sul denario di Alessandro Severo. Non saprei andare molto oltre quei pochi accenni. Sto attendendo comunque un testo che spero mi aiuterà a comprendere meglio il periodo e i personaggi che lo animarono: Roma Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa, ed Electa (in occasione della mostra del 2018), FIG 3. Una parola sul rovescio, che presenta Venus Victrix. Se non erro, trovo sul forum che una moneta analoga è stata presentata da @Pxacaesar, il quale ne accompagnava l’esame con una attenta contestualizzazione storica, cui rimando: https://www.lamoneta.it/topic/221599-denario-di-giulia-mamea-venere-vittoria/#comment-2434511 (mi scuso in anticipo se mi stanno sfuggendo altre discussioni sull’argomento). Qui rammento solo che la romana Venus Victrix si collega all’Afrodite armata greca Nikephoros (che porta la vittoria), e al carattere guerresco dell’orientale Ishtar. La Venus Victrix, in alcuni casi appoggiata a una colonna, è rappresentata panneggiata, mostrando talora anche elementi di corazzatura; esibisce come attributi lo scudo e la lancia rivolta verso il basso (o uno scettro). La mano distesa può mostrare un elmo, la Vittoria alata, una palma (simbolo di vittoria) o ancora il pomo, con allusione al giudizio di Paride che vede appunto Venere (Afrodite) vittoriosa e che avvia il lungo affresco ideologico e mitologico che porta alla genesi di Roma. Aggiungo che in una discussione di alcuni anni fa @Druso Galerio argomentava come in alcuni tipi di Caracalla la Vittoria alata fosse interpretabile anche come Palladio (https://www.lamoneta.it/topic/140719-caracalla-venus-victrix/). Le divinità erano ovviamente preziose alleate nella propaganda e nella lotta politica. Venere era stata ad esempio già contesa da alcuni dei grandi antagonisti che precedettero la soluzione del principato. E’ il caso della sillana Venus Felix. O della Venus Victrix di Cesare su un denario (FIG 4), che traggo dalla già citata discussione di @Pxacaesar. Ancora a Venus, ma stavolta Genitrix (genitrice), Cesare dedicò un tempio nel proprio Foro, alludendo alla discendenza da Enea attraverso Iulo, progenitore della gens Iulia (FIG 5). Sottoposto a più rifacimenti, del tempio di epoca cesariana si conserva solo il nucleo del podio e alcune tracce dell’abside. A Venus Victrix si era rivolto anche il grande rivale di Cesare, Pompeo, che il 12 agosto del 55 le dedicò un tempio (FIG 6) sulla sommità della cavea del proprio teatro (il primo costruito in muratura a Roma). Del complesso del teatro faceva parte anche la Curia di Pompeo (a sinistra nel disegno ricostruttivo) nella quale Cesare, che aveva eliminato Pompeo, fu poi assassinato, cadendo ai piedi della sua statua. Nessuna Venere fu dunque vincitrice a lungo… A maggior gloria di Pompeo, ai lati del tempio si ipotizza abbiano avuto collocazione quattordici statue delle nationes, ovvero dei popoli asiatici che dopo la sconfitta di Mitridate erano stati sottoposti alla pax romana. Va infine ricordato che Venus Victrix aveva anche un altro santuario, sul Campidoglio. Quindi le date delle sue celebrazioni, indicate nei Fasti, sono due, corrispondenti ai due edifici a lei dedicati: - Prid(die) Id(us) Sext(ilis), cioè il giorno precedente le Idi del mese sestile (Agosto), ovvero il 12 Agosto: dies natalis del tempio di Venus Victrix costruito da Pompeo Magno. - VII Id(us) Oct(obris), cioè il settimo giorno prima delle Idi di Ottobre, ovvero il 9 Ottobre: dies natalis del tempio di Venus Victrix sul Capitolino. Un saluto, Lucius LX
    1 punto
  37. Per il 1991 è più rara la versione con il rombo, mentre quella senza è comune. Varrebbe 1€ in fdc. In queste condizioni vale 0€
    1 punto
  38. Secondo me il denario della Tituria è buono. Mi è capitato in passato di vederne con il bordo in quel modo. Chiaramente andrebbe giudicato in mano, ma non mi preoccuperei eccessivamente. Come conservazione azzarderei bb/bb+.
    1 punto
  39. Visione di insieme Non è una tipologia che mi fa impazzire devo ammettere, però nel tempo qualcosa mi è capitata
    1 punto
  40. Ora siamo a 25 anni dalla nascita dell'euro e 22 anni dalla sua messa in circolazione sotto forma dell'attuale contante unitario. A quanto pare la valuta europea unita è ormai un fatto acquisito, in Italia come nel resto dell'UE: in particolare da noi non si assiste più da tempo ad attivismo "no euro", a campagne politiche con l'uscita dall'unione monetaria fra i punti di programma o anche solo alla retorica occasionale di figure politiche rilevanti sulla presunta rovina che l'euro avrebbe portato. Gli ultimi grandi piani di qualche genio per uscire dall'unione monetaria (con l'introduzione di una valuta parallela statale spacciata per altro) risalgono al 2019. Certo rimane ancora abbastanza diffusa la mitica lamentela standard sull'euro che ha fatto aumentare i prezzi, ma purtroppo di quella non ci libereremo presto. Com'è inevitabile rimangono anche le farneticazioni dei piccoli gruppi politici estremisti, che hanno compiuto quel che si potrebbe definire scherzosamente un "salto di qualità": fatta una ragione dell'euro adesso questi qua sognano direttamente l'uscita dell'Italia stessa dall'UE, sulla scia di quanto fecero i britannici pentendosene amaramente (¹). Al di là delle catastrofi geopolitiche sempre possibili in futuro è pacifico che la lunga lotta per l'affermazione e la realizzazione del concetto di valuta unica europea è finita con una vittoria. Vittoria prima di tutto di chi negli anni '50 lanciava quest'idea all'epoca folle e chi alla fine degli anni '60 progettò per la prima volta in concreto la sua futura realizzazione tecnica. Una vittoria che una volta arrivato l'euro non è stata poi così difficile da confermare (²) ma non poteva nemmeno essere data per scontata. Non sappiamo cosa ci riservi il futuro ma possiamo goderci l'euro... e facciamolo per bene! (¹) Gli ultimi sondaggi disponibili danno il 47% della popolazione UK con giudizio negativo sulla brexit e il 51% dei leave pentiti. (²) Troppo spesso si dimentica che in campo economico l'UE è un'unione salda, integrata da decenni, a prescindere dalle difficoltà che ogni paese al mondo può sempre avere.
    1 punto
  41. Salve a tutti, ho il piacere di condividere con voi l'ultimo mio acquisto, un bello scudo con castello per Genova, 1631. Ho aspettato anni per trovarne uno che avesse la perlinatura completa (o quasi), che fosse centrato, di modulo regolare e largo, in una conservazione buona. Quando l'ho visto ho detto: questa non mi deve sfuggire Rotturina di conio proprio sul castello, vero, ma mi piace molto. Ogni commento sarà gradito Peso 38,29 grammi Grazie a tutti
    1 punto
  42. Buongiorno a tutti, riapro una discussione cominciata da @D'Aragona IIun paio di anni fa. Cercando sul forum informazioni su un quinario visto nel catalogo di una prossima asta, mi sono imbattuto nella vostra discussione. Nella prossima asta Bertolami è presente un quinario di Corcyra (screenshot allegato) lotto 459 dell' asta 295. La conservazione generale della moneta, paragonandola a quelle pubblicate da @Oppianomi sembra alta e considerando poi il tipo di moneta, la sua estrema rarità mi è sembrato interessante condividerla con voi. In rete non trovo molto di più, ma sarei curioso di sapere se in questi anni avete avuto altre notizie o pareri riguardo a questo quinario. Grazie
    1 punto
  43. Morton & Eden > Auction 124 Auction date: 26 September 2023 Lot number: 77 Price realized: 15,000 GBP (Approx. 18,253 USD / 17,243 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: ‡ Sicily, Akragas, hemidrachm, c. 420-410 BC, eagle with spread wings standing right on dead hare held in talons; behind, ear of corn, rev., Α-Κ-Ρ, crab; below, sea-monster left devouring fish, 2.17g, die axis 5.00 (Westermark 580.1, pl. 37, this piece; SNG Lloyd 825, same dies; SNG ANS 1010; Rizzo pl. 1, 19), finely toned, extremely fine and very rare Provenance: Charles Gillet collection; 'Kunstfreund', Bank Leu & Münzen und Medaillen, 28 May 1974, lot 79; S. Weintraub collection; Nelson Bunker Hunt collection, part II, Sotheby's New York, 21 June 1990, lot 222; European Connoisseur collection (formed before 2002). Note: One of the latest significant Greek settlements in Sicily, Akragas was founded in Sican territory by colonists from Gela in c. 580 BC (Thuc. VI.4). Bounded by the rivers Akragas and Hypsas, it commanded a hill near the south-west coast and, as its ruins attest, became one of the most splendid and wealthiest cities in Sicily. Westermark has broken the coinage into three periods, the last of which coincides with the last brilliance of Sicilian coinage at the end of the fifth century. 'The hemidrachms not only show an interesting renewal of the coin types, but they are also a new denomination in the monetary history of the mint,' and were possibly the earliest appearance of the denomination in Western Sicily. (Westermark, 2018, p. 111-112). The hemidrachm issue with the sea-monster (ketos), as here, is unique to the silver coinage of Akragas; Westermark connects it to the Skylla tetradrachms, and places it as the last issue of the denomination (known from only 5 obverse and reverse dies). Estimate: 5000 - 7000 GBP
    1 punto
  44. Mini coltellino portachiavi Lunghezza 5,5 cm, lama 4 cm. apollonia
    1 punto
  45. Scarabeo egizio, un potente amuleto. apollonia
    1 punto
  46. Sì, è una penna lunga 20,3 cm in vetro di Murano, con la punta del pennino in vetro di cristallo. Spirale colorata. Il pennino riesce a trattenere una grande quantità di inchiostro calligrafico. È adatto a qualsiasi tipo di inchiostro e può essere facilmente pulito con acqua dopo ogni utilizzo. La penna scrive benissimo, come la migliore stilografica con il pennino metallico classico. apollonia
    1 punto
  47. 1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.