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  1. gennydbmoney

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/15/24 in Risposte

  1. Nell’ abbondantissima produzione monetaria che l’ Imperatore Antonino Pio emise in ricordo dell’ amata moglie Faustina I morta nell’ anno 140 compare anche un’ iconografia di tipo “astronomico” . Questa allegoria “astronomica” ci e’ pervenuta particolarmente significativa sotto forma di Assi registrati nel RIC al numero 1199 e presso il Cohen al numero 276 , Asse riprodotto in foto in calce all’ articolo . Questa moneta commemorativa della morte di Faustina I recita al dritto : DIVA AUGUSTA FAUSTINA , testa volta a destra con ricca acconciatura di capelli ; al rovescio : crescente di LUNA circondata da sette STELLE , sotto il crescente SC . Emissione della zecca di Roma circoscritta tra gli anni 140/141 o poco oltre . Questa allegoria del rovescio con crescente di Luna ma con sole due stelle e’ conosciuta anche nell’ Oncia repubblicana in bronzo , pero’ nel caso dell’ Asse di Faustina I le stelle raffigurate sono ben sette e questo numero preciso le rende per cosi’ dire sospette perche’ sembrerebbero indicare le famose sette Pleiadi , gruppo di stelle situate nella costellazione del Toro , famoso gruppo sia nella mitologia greco-romana , sia in ambito astronomico . Mitologicamente le Pleiadi rappresentano sette personaggi femminili della mitologia greca i cui nomi sono Alcione , Celeno , Elettra , Maia , Merope Sterope e Taigete , sette sorelle che nella mitologia romana sono chiamate Vergilie . Astronomicamente Le Pleiadi sono conosciute anche come le “Sette sorelle” e tecnicamente con la sigla M45 , M=Messier , un astronomo francese nato nel XVIII secolo e famoso per aver compilato un catalogo di 110 oggetti celesti principalmente nebulose e ammassi stellari che portano il suo nome (Catalogo di Messier) , sono queste stelle un ammasso aperto ben visibile ad occhio nudo nella costellazione del Toro . Questo ammasso piuttosto aperto conta diverse stelle visibili a occhio nudo , al giorno d’ oggi in una Citta’ se ne dovrebbero vedere almeno 4 , forse 5 , ma la tempo di Antonino Pio sicuramente 7 o piu’ stelle delle Pleiadi erano visibili nel cielo molto piu’ buio di Roma , rispetto ad oggi . Tornando alla nostra moneta e all’ allegoria del rovescio di questo Asse , ho tentato di carpirne il significato allegorico , sono quindi giunto ad ipotizzare due sole possibilita’ : 1) che l’ allegoria rappresenti semplicemente l’ assunzione in cielo di Faustina tra le stelle e i pianeti del firmamento , praticamente come se fosse un’ anticipazione della successiva interpretazione della legenda SIDERIBUS RECEPTA dedicata da Marco Aurelio alla moglie Faustina , figlia della prima Faustina definita anche Maggiore o Prima , per distinguerla dalla figlia . Questa rappresentazione allegorica post mortem fu ben diversa dalle innumerevoli emissioni di Antonino Pio dedicate alle moglie che presentano al rovescio la legenda AUGUSTA , AETERNITAS , PIETAS , CONSECRATIO , con la rara emissione della Pira funebre e l’ altra con il carro trainato da due elefanti e MATRI DEUM SALUTARI . 2) che effettivamente la moneta al rovescio rappresenti veramente un evento astronomico raro ma ripetibile periodicamente , come avvenuto recentemente Il 16 febbraio di questo anno 2024 , quando con una falce di Luna al primo quarto si e’ assistito alla congiunzione strettissima fra il nostro satellite e le splendide PLEIADI . Forse da un evento simile gli antichi monetieri romani presero spunto per dedicare la congiunzione celeste , Luna – Pleiadi alla defunta Imperatrice , una congiunzione astrale della Luna (falce crescente) tra le Pleiadi , ovvero nella costellazione del Toro , che potrebbe essere avvenuta in quegli anni durante l’ anno 140 o poco dopo la morte di Faustina . Inoltre anche astrologicamente la Luna nel Toro ben si adattava alla figura storica di Faustina madre , infatti la Luna nel segno del Toro nell’ oroscopo denota individui tranquilli , calmi e pacati , ben radicati alle loro abitudini . Le emozioni sono generalmente stabili e serene , forte l’amore per la famiglia e la casa . Il matrimonio tra Antonino e Faustina fu felice tanto che Antonino le dedicò due nuovi collegi : gli Alimenta e il Puellae Faustinae , sussidi a favore delle fanciulle orfane , inoltre una statua e un grandioso tempio nel Foro Romano , diventato in seguito il Tempio di Antonino e Faustina dopo la divinizzazione dell' Imperatore , alla sua morte . L' Imperatrice fu celebrata in vita in tutto l' Impero romano , dove fu associata in particolare con Cerere , dea delle messi , che appare frequentemente nella monetazione ; Erode Attico venerava Faustina come la "nuova Demetra" in un santuario privato che fece costruire fuori Roma , in seguito convertito a chiesa di Sant' Urbano . Oltre a Cerere , appaiono nelle sue monete raffigurazioni di Vesta e Giunone . Fu anche associata con la Magna Mater e a Cirene con Iside ; a Sardi era adorata assieme ad Artemide . In Asia minore , a Sagalassos è stata recentemente scoperta una testa di statua colossale in suo onore , parte di un gruppo di ritratti imperiali . Insomma fu una moglie amata e rimpianta da Antonino . Le emissioni di monete con legenda DIVA FAUSTINA furono veramente di enorme quantita’ e varia come allegorie , probabilmente la piu’ abbondante che un Imperatore dedico’ alla moglie defunta . In foto un esemplare di Asse dedicato al post .
    7 punti
  2. Ciao amici Condivido sempre molto volentieri 🥳🤩 la seconda aggiudicazione dell’asta Nomisma 69. Si tratta di un esemplare di buona qualità (slabbato MS 63 ed ora liberato dalla plastica) di un raro millesimo di Vittorio Emanuele II, anno di grazia 1872, zecca Roma. Personalmente non amo in modo sviscerato le patine particolarmente pesanti, tuttavia in questo caso mi hanno veramente stregato sia la qualità dei rilievi, pressoché intatti, che questa meravigliosa colorazione iridescente con tratti caratterizzati da riflessi marroni, dorati, ambra. Quel che paiono graffi nei campi al D in realtà non sono sul metallo, ma sono variazioni di colore della patina, che probabilmente derivante da Antica Raccolta, si è formata in modo moderatamente disomogeneo. Questo esemplare va a sostituire un brutto qBB con graffi e direi che lo fa egregiamente. Punto di arrivo? Probabilmente si perché andare sugli MS65 per questa data è davvero impegnativo, ma anche semplicemente solo a trovarla pur avendone la possibilità economica. Questi monetoni hanno circolato e reperire queste conservazioni e’ una impresa tanto è vero che la cercavo da 5/6 anni. Non ho dovuto sostenere battaglie neanche in questo caso e con Domenico in azione in asta possiamo dire che il fattore Q ha giocato un suo ruolo decisivo 😳🤣🤗. Buona serata a tutti
    4 punti
  3. È passato molto tempo da questo mio intervento. Purtroppo la mia biblioteca non è cresciuta come avrei voluto a causa dei tanti impegni che negli ultimi anni mi hanno costretto ad accantonare un po’ la numismatica. Qualche piccola aggiunta comunque c’è stata, sempre rimanendo per lo più nell’ambito della monetazione romana repubblicana: - M. H. Crawford, “Roman Republican coin hoards”; - I. Vecchi, “Italian cast coinage”; - A. Santini, “Saggio di catalogo generale delle monete consolari anonime con simboli”; - R. Thomsen, “Early Roman Coinage”; - A. S. Fava, “I simboli nelle monete argentee repubblicane e la vita dei romani”; - A. Banti, “Corpus Nummorum Romanorum”; - C. H. V. Sutherland, “Arte nella moneta”; - C. Gamberini di Scarfea, “La moneta di Roma repubblicana”; - G. Dattari, “Monete imperiali greche “; - S. A. Kovalenko, “Greek coins - Italy and Sicily -; - “Die Münzen der Römischen Republik im Kestner Museum Hannover”; - “Sylloge Nummorum Romanorum - Civiche Raccolte Numismatica - RES PUBLICA” - Circolo numismatico “Astengo”, “Duemila monete della collezione Dattari”. Questo è quanto, al momento. Ad maiora!
    4 punti
  4. Ciao @AtexanoA a beneficio della discussione puoi confermare se sul rovescio che non hai postato vi è raffigurata la personificazione dell'Aequitas? Questo perché ho trovato un clone del denario in questione censito come falso ( stesso conio di dritto ed identica forma del tondello, compresa imperfezione sul bordo. Solo il difetto di fusione sul collo da cui e scaturita la discussione sembra essere stato eliminato, al suo posto sembra esserci una cavità). Posto foto a riguardo 🙂 ANTONIO
    4 punti
  5. Tariffa A zona 3 e' un francobollo da €5,70 .. immagino la fila allo sportello filatelico per accaparrarsi questo francobollo tra l'altro anche brutto. ... faranno a gomitate. Con uno di questi si può scrivere in Oceania veramente.. mica per scherzo.
    3 punti
  6. È un tornese con ara di Filippo III di Spagna per il regno di Napoli... Ecco la scheda del catalogo del forum... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/12
    3 punti
  7. Guardi, io non do lezioni proprio a nessuno. Cerco e spero solo di aiutare gli Utenti ad aprire gli occhi su di una realtà che sfrutta la parola "numismatica" solo per intenti commerciali. Il mio discorso non era certo riferito a Tizio che compra un gadget perché gli ricorda la propria regione oppure un cantante gradito, giacché questi soggetti entrano in rapporto con quella che in questa sede viene erroneamente chiamata "numismatica" in via meramente occasionale. Il gettone per Vasco vale per loro come un disco o una foto con autografo, nulla di più e nulla di meno. Il gettone per il Molise vale per loro come un album di foto storiche o un libro di ricette regionali, nulla di più e nulla di meno. Il mio riferimento è sempre quell'altra tipologia di soggetti che spende migliaia di euro all'anno per comprare le decine di tondelli della Zecca, che, come già detto, della moneta hanno solo il nome e, in gran parte, sono pure brutti...🤣 Concordo con @rcris quando afferma "che ognuno compri quello che vuole e amen". A patto però di sapere sempre "cosa" sta comprando e ritengo che il Forum sia uno dei luoghi migliori per discutere. Saluti.
    3 punti
  8. Lo diceva perfino Francesco Gnecchi, che fu probabilmente il più grande collezionista di monete romane di tutti i tempi: non esiste nessuna collezione che non sia stata inquinata da qualche falso, e non esiste collezionista che, almeno una volta, non ne sia stato ingannato.
    2 punti
  9. Non è la monetazione che seguo però è sicuramente in alta conservazione, direi tra lo SPL e lo SPL+...
    2 punti
  10. Qui puoi vedere qualche passaggio d'asta, però l'ultimo è del 2015... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-L2/21-3
    2 punti
  11. Per chi era interessato al catalogo, posto foto dell’indice. Avrei voluto postare altro, ma il limite dei MB di caricamento non me lo permetto. Spero sia sufficiente a dare quantomeno un’idea.
    2 punti
  12. Arabia del sud - Yemen (1962-1967) 1 fils del 1964 - tiratura: 10.000.000
    2 punti
  13. 29 transazioni non sono tante. Io poco tempo fa ho venduto una parte della mia vecchia collezione di Euro, e di transazioni ne ho fatte di più. Però 2000 Euro questi sì che sono tanti. Su Ebay intendo (per cifre importanti è più probabile passare per aste o altri canali). Comunque si tratta di segnalazione. Avere poi un controllo credo sia improbabile. E poi anche in caso di controllo penso che in qualche modo ci si difenderà e si cercherà di dimostrare che non è una attività professionale. Quindi non vedo grosse motivazioni di preoccupazione
    2 punti
  14. 2 punti
  15. Ciao, questa tipologia di capelli la si trova anche su altri denari . Con questo intervento, insieme a quello fatto su quanto osservato da @fabioanzf voglio far capire che il denario molto probabilmente non autentico è sicuramente un clone di un denario genuino. Chiaramente essendo prodotto per fusione molti dettagli si perdono o vengono accentuati e sembrano meno consoni ma lo stile ovviamente rimane 🙂 Posto foto di due dei miei esemplari per stile ( vedi legende e ritratto in generale) molto simile a quello in questione. ANTONIO
    2 punti
  16. @Horasdoceo non è ne un vittoriato ne un mezzo vittoriato è un quinario: Cornelia, Cn. Cornelius Lentulus Clodianus (88 a.C.). La legenda in esergo non è Roma ma dovrebbe essere CNLEN, inoltre la lancoa del trofeo sale da sinistra a destra e non da destra a sinistra.
    2 punti
  17. Da notare il bastone sopra la prua. Pertanto, questo è RRC106/8a. Per errore dell'incisore, il bastone si fonde con il tetto della tuga. Tuttavia, errori sono comuni in questa serie, e il resto dello stile inverso è tipicamente RRC106. Questo sextans era venduto da CGB nel 2023. I suoi dati sono 7.81g, 23.5mm, 5h. Un esempio corretto è allegato.
    2 punti
  18. Frontiere della fantarcheologia sarda: i Fenici non esistono L'ultima voga è: i Fenici non esistono. Perché non esistono? Perché erano un altro popolo. Olbia. È ben noto che nel pozzo del peggio ci si può inabissare sempre più in basso, ad libitum, perché è senza fondo, e batte ogni primato di profondità il fantarcheosardismo, esiziale incesto tra due favole: la fantarcheologia e la variante stolta, illusoriamente suprematista, del sardismo. L'ultima voga è: i Fenici non esistono. Perché non esistono? Perché erano un altro popolo. Quale? Beh, è ovvio: erano Nuragici-Shardana anche loro, nemmeno a dirlo! Del resto di che meravigliarsi, visto che erano antichi Sardi i Sumeri anche perché “su meri” in dialetto è il proprietario, erano Sardi gli Aztechi perché in agro di Gonnostramatza ci sarebbe una Prana de is Atzecus, erano Nuragici-Shardana i Vichinghi perché anch'essi usavano elmi cornuti, furono i Nuragici ad aver scoperto l'America perché ci sarebbero pozzi sacri in Ohio, erano Nuragici gli inesistenti Atlantidei, furono i Nuragici-Shardana i fondatori di Roma e Atene, e via così, in totale spregio di logica, buon senso e ridicolo, ancor prima che di storia e archeologia. Tutto era sardo, tutte le genti del mondo erano Sardi, i Sardi dominavano l'intero pianeta e donarono a tutti gli altri popoli i progressi del tempo antico tutti da loro scoperti/inventati: agricoltura, allevamento, scrittura, metallurgia, navigazione ecc. Un paio di perle dagli a-social: “La Antica Civiltà Sarda ha insegnato a etruschi, romani e a tutto il mondo” (pessima ortografia); “Gli antichi Sardi Atlantidei crearono un'unica pacifica cultura globale (matrilineare) ed ebbero il controllo del pianeta per 1 milione di anni”. Perché fermarsi a solo un milione? Qualcuno offre di più? Due milioni di anni? Mi voglio rovinare: facciamo tre milioni, aggiudicato e non se ne parli più! Non offenderò i lettori argomentando perché l'identificazione dei Fenici con i Nuragici è una stupidaggine colossale, elencando banalità ovvie a chiunque abbia un minimo di buon senso; mi pare invece più utile riflettere sul perché i Fenici devono obbligatoriamente, e sottolineo devono obbligatoriamente, diventare anche loro Nuragici (Shardana o meno che essi siano, perché l'equazione Shardana=Nuragici, pur teoricamente non impossibile, è ancora molto dubbia in attesa di evidenze inequivocabili, ma ciò non è ora in argomento). Il motivo è evidente: l'avvento della civiltà urbana e la diffusione della scrittura in Sardegna si devono ai Fenici, e i fantarcheosardisti patiscono ciò come un insopportabile affronto alla civiltà nuragica, un'intollerabile deminutio capitis, un imperdonabile delitto di lesa maestà shardanica, perché si illudono di essere i discendenti diretti e incontaminati, puri e duri, dei Nuragici, un'altra insensata stupidaggine, radice prima di tutto il fantarcheosardismo, sulla quale non torno qui perché mi sono già espresso più volte. Essi ignorano che urbanesimo e scrittura nell'antichità non possono essere per noi lo spartiacque tra popoli di maggiore o minore valore. La grandezza della civiltà nuragica è universalmente riconosciuta per il numero e l'arditezza delle architetture, per la quantità e qualità dei prodotti metallici, per la precoce statuaria, per la vastità panmediterranea dei contatti commerciali e quindi culturali, ed essa in nulla è sminuita per non essere stata urbana e alfabetizzata; a gettarla nel ridicolo è piuttosto chi la spaccia per ciò che non era: dominatrice del mondo e origine di ogni conoscenza. La gara a chi è più civile è un modo di (s)ragionare tipico dei dilettanti affetti da identitarismo suprematista, che tendono a dare patenti di maggiore o minore grado di civiltà ai popoli antichi, immancabilmente incoronando quello nel quale si identificano. Al contrario, le scienze dell'antichità insegnano che è insensato stilare una classifica dei popoli del passato più o meno civili, non c'è una coppa per il primo classificato per il quale fare il tifo. Perché? Per il semplice fatto che i processi culturali di ogni gruppo umano non potevano che essere quelli consoni solo a se stessi e non ad altri (altrimenti non potremmo distinguerli), consoni alle proprie esclusive precipue ideologie e al proprio esclusivo precipuo contesto materiale di vita, condizioni quindi per definizione irripetibili tal quali per altri. La civiltà nuragica non è addivenuta all'urbanesimo e alla scrittura non già per qualche deficit cognitivo ma perché, in estrema sintesi, in relazione alla sua specifica strutturazione sociale, culturale, ideologica, territoriale ecc. ciò non era ancora funzionale e/o adatto e/o necessario per essa (e non sono stati i perfidi Fenici ad impedirlo, per chi ancora fortunatamente ad essi crede ma così ancora stoltamente li vede). Ciò non significa affatto che i Nuragici fossero meno civili dei Fenici o di altri, ma significa solo diversità, che non può in alcun modo tradursi per noi in superiorità o inferiorità. Diversi non significava già allora, così come oggi, di per se stesso migliori o peggiori; questo sì è una conquista di civiltà che, proprio perché tale, ancora adesso stenta a farsi strada anche in contesti in nulla attinenti all'antichità. Immancabilmente l'assurdità dell'inesistenza dei Fenici è condita con la solita ingiuria di complottardo scagliata contro chi li studia, accusato di rubare uno stipendio facendo carriera sul nulla e di tenere all'oscuro i sardi del “loro” glorioso passato. Complotto ben strano, perché ne farebbero parte centinaia di professionisti di tutto il mondo (mediorientali, nordafricani, europei, statunitensi ecc., oltre che sardi, ovviamente) e da almeno un paio di secoli, perché a tanto indietro risale lo studio definibile moderno della civiltà fenicia e punica. Ancor più assurdo, anzi molto scandaloso, è che uno di questi volumi, nel quale i Fenici vengono dichiarati inesistenti, fosse a suo tempo acquistabile con il “Bonus 18app” o la “Carta del docente”, uno sconto a pro di docenti e studenti finanziato con le nostre tasse. Infine un appello a chi ancora non fosse schierato e quindi incerto sulle fonti degne di fiducia: se per la denuncia dei redditi si va dal commercialista e non dal verduraio, e se per un ascesso si va dal dentista e non dal gommista, perché dare credito per archeologia e storia a chi non ne ha competenza? Verificarla non è sempre facile per i non addetti ai lavori, perciò segue qualche consiglio, magari non sempre risolutivo ma che può aiutare a mettersi al riparo da vari tipi di dilettanti allo sbaraglio. Anzitutto ortografia, punteggiatura, grammatica e sintassi: il correttore di Word e il T9 non sono onniscienti, perciò al terzo errore probabilmente state leggendo un incompetente, e vale anche negli a-social. Aver scritto un libro di per sé non accerta alcunché, perché ci sono editori senza scrupoli che ne stampano a spese dell'autore a prescindere dalla sua professionalità nella materia, che è invece certa per chi può vantare articoli in riviste specialistiche, contributi in atti di convegni promossi da istituzioni competenti, monografie presso serie case editrici del settore, in quanto lavori sottoposti al vaglio preventivo dei colleghi. Non è garanzia fruire di patrocinio e/o spazi da parte di istituzioni pubbliche, ma non scientifiche, come Regioni, Comuni, Istituti Scolastici e altre, perchè spesso li concedono senza valutare la competenza, conferendo così credibilità a chi non ne ha. Altrettanto dicasi per il sito academia.edu, perché l'uploading è libero per chiunque senza filtri. Non sempre è sufficiente essere professionisti di materie apparentemente più o meno affini: per esempio, un linguista non è attendibile se tratta di scultura. Diffidare sempre della sola definizione “esperto” o “studioso” se non confortata almeno da titoli di studio universitari in materia; è vero che ormai ci sono persino titolati che sparano assurdità per cinico tornaconto, ma si tratta di casi molto limitati. Guide turistiche e divulgatori vari sono attendibili solo se si limitano a riferire ciò che apprendono da fonti competenti, ma ciò purtroppo non è facilmente appurabile dal grande pubblico. Quando la novità grazie alla quale, al solito, si sogna di “riscrivere la storia” stride molto rispetto ad aspetti fondamentali della communis opinio del mondo scientifico, più essa diverge (i Fenici non esistono e le altre favole dell'incipit di queste pagine) e più è necessario informarsi sulla fonte, perché “Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie” (Carl Sagan). In tali casi scoprirete spesso che lo “studioso” è un incompetente e che le sue prove non sono tali, non raramente introdotte con subdole espressioni come “secondo alcuni” o “c'è chi sostiene” ma senza mai citare chi (così si tratta il pettegolezzo, non la scienza), e quindi in realtà siete di fronte a fantasie personali o tratte da fonti così screditate, persino più di lui, che perciò neppure egli osa nominare. Infine, in caso di interlocuzione diretta vi metterà al riparo dalla quasi totalità degli incompetenti anche solo la semplice domanda: qual è il tuo curriculum studiorum e professionale in archeologia? L'inevitabile scomposta reazione del Don Chisciotte che lotta contro gli accademici complottardi, unico faro di verità nel buio dei negazionisti di regime nemici dei sardi, sarà chiarificatrice. In copertina: Nave fenicia da guerra in un bassorilievo del palazzo di Sennacherrib a Ninive, VII secolo a.C., custodito al British Museum di Londra. Iscrizione fenicia su una stele rinvenuta a Nora, IX-VIII secolo a.C., custodita al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari https://www.olbia.it/frontiere-della-fantarcheologia-sarda-i-fenici-non-esistono
    1 punto
  19. Post veramente interessante @Cremuzio grazie, tra l'altro fa da "prequel" all'altrettanto bello e interessante post di @Stilicho di qualche tempo fa, me li salverò insieme a mo di libretto 😄
    1 punto
  20. Qualcosa sulle antiche frequentazioni di quelle terre .
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  21. Mb/mb + per me Saluti
    1 punto
  22. Starting price, @didrachm , 1500 EUR
    1 punto
  23. Vi informiamo che sabato 20 e domenica 21 Aprile saremo presenti a Nord Est Colleziona (Viale Treviso 1 Pordenone). Vi aspettiamo al nostro stand con il listino 19 e tante novità. Numismatica Felsinea Srl
    1 punto
  24. Myanmar (Birmania) 10 pyas 1966, commemorativa del Generale Aung San (1915-1947) leggenda al dritto : Unione della Birmania, Banca popolare al rovescio : 10 Pyas, 1966
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  25. È una moneta comune e in conservazione tutt'altro che buona,a mio parere è inutile parlare di valore...
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  26. sicuramente meno di mille euro.
    1 punto
  27. Si, può essere effettivamente un 1617...
    1 punto
  28. Grazie mille per il tuo prezioso aiuto. La data è leggibile solo nelle prime due cifre (16–xx). Guardando però sul catalogo online sembra simile al Tornese 1617 per quella ‘’rimanenza ‘’ di cifra che assomiglia ad una ‘’ >’’. Si può risalire effettivamente all’anno?
    1 punto
  29. Libano 5 piastre del 1952 - tiratura: 3.600.000 10 piastre del 1952 - tiratura: 3.600.000
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  30. Buongiorno, mi sono imbattuto in una moneta certificata da NGC come "MS62 Matte". Qualcuno mi riesce ad aiutare? nello specifico, che cosa significa Matte? ringrazio in anticipo
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  31. In perfetta tariffa per Raccomandata -espresso lire 3,00 + 50c lettera per l'interno, affrancata con striscia di tre da 1 lira viola (Montecassino ) della 2a emissione Monumenti distrutti del 11.9.1944 + 50c viola (Italia fascista) del 12.8.1944. Tutti i francobolli su busta sono quotati. Annullo di partenza di Aosta cerchio grande con lunette barrate del 7.2.45 annullo di arrivo di Carnago (Varese) cerchio grande lunette vuote del 9.2.45 ( spero di avere letto bene le date). Considerando che postalmente il periodo Repubblica Sociale Italiana fu breve , tutto il materiale e' ricercato e ben quotato. La busta e' un esempio di Storia postale a tutto tondo. BELLA.
    1 punto
  32. Questa tipologia presenta rilievi poco accentuati già in partenza. La moneta in oggetto si presenta usurata (stranamente lo sembra più al R/, di solito è al contrario), darei come conservazione generale un MB+ o poco più. Come confronto, posto un esemplare in buona conservazione:
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  33. Oh che bella, finalmente qualcosa di straniero. Lettera affrancata con coppia di 5 centavos rossi + 2 centavos marrone lilla argentini, dell' emissione ordinaria del 1918 serie uomini famosi raffigurante il generale José Francisco de San Martin. Il francobollo da 2 centavos si deve essere staccato ( notare la posizione delle due linee dello svolazzo), e successivamente riattaccato in verticale, non in orizzontale come era posto originariamente al momento che fu colpito dall'annullo. Annullo di partenza bello e nitido di Buenos Aires con svolazzo, cerchio piccolo del 22 marzo 1919 ore 6.30 pomeridiane (quando negli annulli c'era tutto ). Annullo di arrivo ad Alessandria del 5 o 6 ? maggio 1919 non nitido ma appena accennato sul dietro della busta. Sul dietro della busta vi e' inoltre l' annullo rettangolare nero di arrivo e transito GENOVA POSTA ESTERA. Ovviamente all'epoca la posta d'oltre oceano arrivava via nave. Bell'esempio di storia postale, personalmente le adoro queste buste vissute con belle calligrafie (quando le persone sapevano ancora scrivere), che rappresentano dei "veri" viaggi postali, e poi non so perché l' Argentina mi ha sempre commosso.
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  34. Sembra esserci un giglio su questo È il rovescio di questo cavallo Cavallo n. 2 Cavallo n.3
    1 punto
  35. Follis no, queste le chiamiamo AE 3. Corretto invece il riferimento a GLORIA ROMANORVM coniata da Valentiniano I, Valente, Graziano, Valentiniano II e Teodosio I. Arka Diligite iustitiam
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  36. Concordo con @caravelle82, ma aggiungerei un "Sicuramente annullata". Le diverse zecche "annullano" le monete che presentano evidenti difetti (non tanto gli errori di conio quali lievi mancanze ecc., quanto veri e propri errori nelle matrici o tondelli parzialmente coniati), comprese quelle di prova. L'applicazione di una regola cosi severa è fatta per ridurre al minimo la possibilità della moneta "difettosa" di conservare qualsiasi valore numismatico e generare illecite speculazioni. Inoltre così facendo si evitano tutte quelle complicazioni (e i costi di sicurezza) derivanti dallo stoccaggio (e di trasporto verso gli impianti di riciclaggio ... spesso distanti dalle sedi delle Zecche), di monete potenzialmente di altissimo valore, con un conseguente notevole risparmio sia sul capitale umano che puramente economico. Ci sono diverse tipologie di macchine annullatrici, che lasciano impronte diverse (ad esempio alcune Zecche statunitensi utilizzano macchinari che appiattiscono e distorcono i tondelli e le monete... lasciando una tipica forma a cialda) Per le Zecche europee ho potuto notare una predominanza di macchine annullatrici che lasciano una serie di impronte lineari. Molte zecche invece hanno dei macchinari "distruttori", in grado di frantumare le monete in modo tale da poterle inviare, come rottami veri e propri, con facilità verso gli impianti di riciclo (es in foto) risolvendo in questo modo il problema dell'annullamento. Personalmente credo che questi annullamenti fanno perdere in gran parte la bellezza della moneta stessa. Spesso sono completamente deturpanti... tanto da non riuscire (quasi) nemmeno a capire di quale moneta si trattava. Es in foto una 10 pfenning (forse del 1972?) Posto una foto di una moneta da 100 lire Minerva "annullata" dalla zecca italiana una di varie monete Euro e frazioni ... tutte annullate. A titolo di pura curiosità ho appena inviato una richiesta di informazioni all'IPZS (Istituto Poligrafico Della Zecca Dello Stato Italiano)... e domani ne invio una alla controparte Slovacca ... e se vi interessa vi aggiornerò con le eventuali risposte. Sarebbe comunque interessante sapere quale é il fattore che ha indotto la Zecca a operare l'annullamento o anche se era una singola moneta oppure un'intero lotto. N.B. Tutte le foto sono prese da internet da siti di produttori o da siti specializzati in numismatica (o assimilabili al nostro forum)... che ringrazio.
    1 punto
  37. Ciao @Atexanosi dovrebbe essere un difetto di fusione, difficilmente imputabile ad una rottura o imperfezione presente sul conio d'incudine durante la coniazione. Quasi certamente moneta a mio parere non autentica considerando anche l'aspetto generale 🙂 ANTONIO
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  38. Il malloppo di oggi tre monete mancanti per due euro: Colombia 5 pesos del 1980 Vi è raffigurata: Policarpa Salavarrieta - Wikipedia nell'atto di essere giustiziata a soli 22 anni. Fu un'eroina colombiana (1795-1817), è raffigurata pure sulla banconota da 10.000 pesos tutt'ora in circolazione. Isole Cayman - 25 cent del 1982 In regalo questo 4 maravedi contromarcato 8 maravedi della prima metà del XVII° secolo, Filippo III o IV si Spagna. Debbo ancora classificarla al meglio perchè vedo più di una contromarca, successivamente posterò il risultato della ricerca, se poi qualcuno nel frattempo si vuole sbilanciare nell'identificarla il parere sarà ben accetto
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  39. Ne è passato di tempo dall'ultima barca che ho postato, questa l'ho trovata oggi in ciotola, vi è raffigurata una goletta denominata 'Kirk B'. Isole Cayman - 1982 - 25 cent
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  40. Mah, parrebbe una porosità dovuta alla conservazione in ambienti improbabili, come in acqua. Se la porosità dei falsi fosse a questi livelli non avremmo da temerli
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  41. Ciao buonasera e benvenuto! Per quanto riguarda gli euro c'è una sezione specifica in questo Forum. Questo spazio è dedicato alle presentazioni. Ti consiglio inoltre di scrivere i post con più calma, dal titolo che hai lasciato si vede che andavi di corsa...se tu stesso non hai cura e tempo da dedicare alla scrittura del post, perchè altri utenti dovrebbero dedicare tempo a leggere e a rispondere con cura? 😉 In ogni caso, per rispondere alla tua domanda, è una questione puramente personale. Sicuramente avere in collezione monete in FDC aumenta il prestigio della stessa. Tutto dipende da quanta disponibilità hai. Un saluto e benvenuto nuovamente Daniele
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  42. Buongiorno, riprendo questa discussione per presentarvi le ultime arrivate (diametro 23,5 mm): 10 hryven 2023 dedicata al Ponte di Antonivka Si tratta di un ponte su fiume Dnepr, il ponte è diventato strategicamente importante come percorso per le truppe russe dirette a ovest. Dopo essere caduto in mano russa durante i primi giorni di guerra, il ponte è stato reso impraticabile dai raid aerei ucraini durante l’estate del 2022. Il ponte è stato completamente distrutto nel novembre 2022 durante il ritiro delle truppe russe dalla riva destra del Dnepr. Al rovescio : Immagine stilizzata del ponte Antonov e del fiume Dnepr vista dall'alto, svincoli di trasporto su entrambe le estremità del ponte.
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  43. Acquistare lotti come nel tuo caso puo' riservare , a volte , ottime sorprese . Hai trovato , per cosi' dire , l' uovo d'oro in mezzo a uova normali , la tua moneta etrusca fa parte della serie Peithesa , "monete incerte della Val di Chiana" https://www.bing.com/ck/a?!&&p=87d1c2fe724c7a58JmltdHM9MTcxMjc5MzYwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTIxNA&ptn=3&ver=2&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=peithesa&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cuc3R1ZGlldHJ1c2NoaS5vcmcvd3AtY29udGVudC91cGxvYWRzLzIwMjEvMDYvU0UwMl8yNi5wZGY&ntb=1 In base ai dati ponderali della tua Oncia ti invio un disegno dell' esemplare nel quale al rovescio della ruota e dalla opposta al simbolo dell' Oncia dovrebbe esserci una C - F (girate al contrario) o V .
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  44. Però.... esternazione molto marcata, qualcuno potrebbe non essere d'accordo, ma rispetto i suoi punti di vista @viganò, io ne sono fuori, acquisto solo le monete enogastronomiche regionali, non per "fare numismatica"; per il resto colleziono le classiche "vecchie" monete. Cordialmente.
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  45. Biglietto da 1.000 lire "aggiustato" con del bianchetto! Non è più di mia proprietà, è una scansione prima di averla ceduta.
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  46. Emesso a Francoforte
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  47. @Stilicho Complimenti per lo splendido intervento! Hai presentato una descrizione molto significativa. Questa moneta è catalogata in due varianti: la prima (come quella da te postata) con Diana stante a destra e la seconda con la dea rivolta verso sinistra (un po' più rara). La legenda SIDERIBVS RECEPTA è inoltre presente su un altro sesterzio postumo (molto raro) con al rovescio Faustina che sale verso il cielo su una biga mentre la stessa regge un velo gonfiato dal vento. Posterò al più presto le immagini dei miei esemplari per queste tre tipologie. Al momento allego la fotografia della versione con biga presa dal database del British Museum
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  48. C’è fino al 98% di argento, e fino al 2% di rame oltre che una certa percentuale d’oro fisiologicamente presente. … è quel poco di oro che da quel tono caldo alle monete antiche …nelle monete etrusche c’è una piccola percentuale di piombo derivante dal minerale usato al tempo ( galene argentifere) che da loro quel tono spento caratteristico
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  49. Buongiorno a tutti quanti, il falso sopra citato è ancora in fase di studio e di confronto. Vi anticipo che secondo i primi rilievi , soprattutto nel taglio ...il pezzo è stato prodotto o in zecca o con macchinari della zecca stessa, perché tutto corrisponde con un esemplare originale: grandezza delle lettere, spaziature fra le stesse, posizione del giglio e addirittura l'ovale in incuso tipico dei pezzi del 1833. È la prima volta che mi trovo ad esaminare un falso così.
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