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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/20/24 in Risposte
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qui c'è la crème de la crème della numismatica, ma nessuno ha capacità divinatorie. A me piacerebbe. La sai quella del tizio che chiede a suo nonno: "Nonno, ho messo via 50.000 euro, ma non so se sposarmi o comprarmi una bella auto nuova..." Il nonno risponde: "Dà retta, comprati una bella auto nuova, così almeno se te la fottono te ne accorgi"4 punti
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Ciao @Atexanosi tratta di una bella moneta ma lo stile del ritratto ( possiedo in collezione una quindicina di denari di Caracalla ed un antoniniano e ne ho visionati tramite foto centinaia🙂) non è assolutamente consono alle raffigurazioni sia da giovane che da maturo che si trovano sulle sue monete. Cosi come la raffigurazione della Concordia. Dalle foto ( anche del bordo) la moneta sembra coniata e non prodotta per fusione. Conclusione, a mio parere un denario non autentico anche se molto probabilmente coniato. ANTONIO4 punti
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Martedì 7 maggio alle ore 20:45 al CCNM (Via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU') si terrà una riunione informale, condotta dal Socio Giancarlo Mascher, su la monetazione milanese durante la reggenza di Maria Teresa d'Austria (1741 - 1780). Verranno presentate monete, medaglie, editti e documenti del periodo Teresiano.2 punti
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Buon pomeriggio Un amico mi ha girato queste foto di un obolo che dovrebbe essere dei Ligures dal peso di 0,59 g e di 11 mm di diametro. Personalmente non mi convince molto, sarà a causa delle foto pessime, sarà per la mia vista (ancora non del tutto ristabilita), sarà per la moneta stessa... Cosa ne pensate ? Graditi, anzi molto graditi gli interventi di @Adelchi66e di @Euskadi Grazie a tutti.2 punti
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Provo a scrivere qualcosa, da appassionato. I sesterzi di barra erano ottenuti proprio tagliando una barra metallica di un peso standard e di un certo spessore costante (pur con tutti i limiti di misurazione di quel tempo, ovviamente) in modo da ottenere tondelli il più possibile simili per peso e diametro. Ciò dava proprio quell'aspetto un po' squadrato a questi sesterzi che forse venivano anche limati per smussare le parti acuminate (nelle zone del taglio). Il taglio penso avvenisse con cesoie e quindi era possibile solo se le barre non erano troppo spesse, come avvenne proprio, per esempio, nel periodo degli Antonini quando lo spessore ed anche il peso dei sesterzi si ridusse. Non e' un caso che molti sesterzi di barra siano di quel periodo (e molti sono proprio quelli di Commodo). Questo sistema, probabilmente, consentiva di guadagnare tempo nell'approntare i tondelli per la coniazione, aumentando così (e più rapidamente) la quantità di monete prodotte. Ciò poteva risultare molto utile quando veniva richiesta una maggior produzione di monete e soprattutto in modo rapido come in caso di emergenze quali le guerre, sia verso i nemici esterni sia verso quelli interni (guerre civili, tentativi di usurpazione, con rapidi cambi di sovrani e quindi di monete). Infatti, sesterzi di barra li troviamo anche nel corso del turbolento III secolo d. C. Tuttavia, e' possibile che il sistema abbia preso piede anche solo per la sua efficienza. Questa tecnica era legale e quindi era consentita nelle zecche ufficiali. Ho letto anche che, proprio per le sue caratteristiche, veniva usata anche da zecche itineranti (riconosciute e con conii ufficiali) al servizio dell'imperatore durante le lunghe campagne militari lontane da Roma. Allego qui qualcosa da leggere per approfondire quello che ho solo abbozzato: Tecniche di Coniazione (lamoneta.it) Se qualcuno notasse inesattezze, faccia pure le dovute osservazioni. Sono qui per imparare anche io.😅 Un saluto. Stilicho2 punti
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Penso che l'attribuzione ad Elia Teseo possa essere considerata praticamente certa. A ben guardare infatti, nella legenda del dritto, prima delle lettere D.VIII, si intuisce una Z che è una caratteristica propria dello zecchiere in parola che la utilizzava invece della E.C. utilizzate dai precedenti zecchieri (Josefo Teseo, sigle I.T. Bartolomeo Simoni, BS. Gian Francesco Manfredi GFM). Mario2 punti
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@gpittini Si esatto è un giorgino di Francesco I d'Este con volto a destra e santo inginocchiato. Sotto al busto se ci sono, ci dovrebbero essere le iniziali dell'incisore....io non riesco a vederle anche se dalla forma del busto potrebbe essere riconducibile ad un ET (Elia Teseo). Marco2 punti
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Ci vedi molto bene. Dalla foto sembrerebbe essere stata lavata, e avere solo una leggera patina; molto diversa dalle patine che ti ho mostrato. A mio parere è il fdc che si trova più facilmente, cioè quello lavato o solo leggermente patinato. Per me siamo sul prezzo medio di mercato che ti avevo preannunciato prima, intorno ai 500€. A ogni conto ti consiglio di non affidarti solo a questi pochi concetti sopra esplicitati per l’acquisto. Sarebbe meglio che tu aspettassi un po di tempo prima di acquistare, e che impegnassi l’attesa nel seguire il mercato (con le aste ad esempio), frequentare convegni e commercianti così da vedere in mano tanti esemplari e farti un certo occhio sulle conservazioni (“capire” il metallo). Con una certa esperienza potrai così scegliere l’esemplare che fa più per te, con il rapporto prezzo-qualità che ritieni più congruo. Ad esempio, così, tanto per esercitarti… prova a cercare un esemplare patinato che ti piace. Confrontalo poi con uno non o poco patinato (quello che hai trovato tu va benissimo); comprendine le differenze estetiche e sopratutto l’appeal che una patina conferisce alla moneta. Son tutte “sfumature concettuali” che ti aiuteranno a sviluppare un tuo gusto del tutto personale che poi ti accompagnerà in questo affascinante viaggio che è la Numismatica2 punti
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Le colleziono perché le trovo una testimonianza delle varie tradizioni etniche popolari della penisola. Poi che piacciano o non piacciano agli altri, che qualcuno le trovi artistiche o no per me non è un problema. Piacciano a me e ciò mi basta.2 punti
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@Stilicho grazie mille per il tuo aiuto e supporto. Grazie davvero! @Pxacaesar ciao Antonio grazie mille per questo preziosissimo ennesimo aiuto. Grazie di cuore! Atexano2 punti
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Ciao, si tratta di un denario con identici conii di dritto e rovescio che come viene riportato nella descrizione è stato coniato ( l'impressione che avevo avuto dalle foto era corretta 🙂). Quindi non autentico ma coniato. Lo stile in generale tradisce la moneta ma pensiamo se i conii fossero stati prodotti più realisticamente e si avvicinavano a quelli autentici....mah!!!. Sempre massima attenzione.... Posto foto dei conii utilizzati per produrli. ANTONIO2 punti
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Sul FAC ho trovato questo: Image search results - "Caracalla CONCORDIA AVG" - Caracalla, Denarius, RIC -, CONCORDIA AVG - Dr. Ilya Prokopov's Fake Ancient Coin Reports (forumancientcoins.com) Ciao. Stilicho2 punti
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Buonasera, Un denario di Traiano, forse il più famoso visto il suo valore storico, artistico e urbanistico. Rappresenta la colonna Traiana edificata in onore della conquista della Dacia, ancora oggi visibile in tutta la sua maestosità. La moneta è autentica e la posto, per avere come sempre importanti opinioni, ma soprattutto per riparare allo scandalo del falso "battuto" di Caracalla (😂 scherzo)! È arrivata oggi insieme ad altre monete molto rare (Carausius, Vitellio, Nerva ecc). Peso 3 g Diametro 20 mm Grazie1 punto
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@ARES III ecco l'esemplare al dritto, simile anche come usura alla nostra moneta a noi le conclusioni1 punto
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Io non la prenderei e poi ste monete van prese a mio avviso senza graffi, in condizioni ottime. Così perdono1 punto
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l'ultimo esemplare al rovescio sempre con 5 globetti in posizione asimmetrica1 punto
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DE GREGE EPICURI @AtexanoSe la moneta con scritte greche è del periodo romano, puoi postarla in "Provinciali". Sulla autenticità o meno del Vitellio, non me la sento di pronunciarmi, è una di quelle monete che vanno viste in mano. Al D le legende sono decisamente rilevate, e anche il volto non sembra mostrare segni di vera circolazione. Volevo fare però un'altra considerazione. Sia quando si inizia che in fasi successive, è rischioso affidarsi in tutto (o quasi) ad un solo venditore, specie se è un privato e quindi non un venditore professionale. Sarebbe comunque molto consigliabile confrontare gli acquisti con altre persone, possibilmente dei veri esperti, e comunque non solo in fotografia come si può fare qui sul Forum.1 punto
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Bellissima banconota ceca di più di un secolo fa. (cliccarci sopra per ingrandire) Avrei voluto trasformarla in titts-quiz ma google images la trova facilmente anche caricando per la ricerca questa semplice porzione. Le varie gradazioni di blu adottate sono a dir poco meravigliose... osservate solamente le sfumature di blu!1 punto
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Francobollo di posta aerea, Statua della Libertà serie patrimonio per l' Unesco, emissione del 1952-1967. Francobollo con varianti, da controllare con buona lente d'ingrandimento. Annullo di partenza meccanico, cerchio piccolo con svolazzo del 17 aprile 1962 5 pomeridiane , di Brooklyn New York 1 Annullo di arrivo a Villa Santa Croce grande cerchio con lunette vuote del 23.4.1962. Classica posta di un emigrato negli Usa negli anni 60.. a modo suo significativa anche storicamente. Bella.1 punto
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Ho fatto una ricerca veloce su foto che ho sul tablet, e per i globi non ci sono incongruenze in quanto la tipologia più comune ha 5 globi , la nostra Moneta ha di strano che uno di questi è decentrato, ma viste le ridotte dimensioni può essere un errore dovuto alla difficoltà di esecuzione. Piuttosto la seconda moneta che hai inserito è insolita con solo 3 globi Il dritto si è molto usurato per questo sarebbe bene avere almeno un'altra foto Cmq domattina sarò al lavoro e mi ritaglierò sicuramente del tempo per trovare le immagini appropriate1 punto
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Corretto. In questa discussione: dalla risposta #19 trovi tutte le informazioni. Saluti1 punto
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Hai perfettamente ragione ma non avendo adesso sotto mano ne il Pautasso e i testi dell'Arslan ho preferito fare il vago...1 punto
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Molto bello! La classificazione esatta è una questione di lana caprina ,io farei riferimento al ripostiglio di Serra Rico'. Una precisazione,dire Ligures è come dire "americani" ,etnicamente parlando c'è un po' di tutto. Geograficamente si và dalla Costa Azzurra alla Lunigiana,al Piemonte, all' Emilia ,al sud della Lombardia.1 punto
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Ciao Bradi, Come stai ? Quanto al Crest che hai mostrato, mi sopravvaluti, non ricordo la discussione e tanto meno una sua valutazione commerciale ! Nella mia città ho visto alcuni Crest in vendita in un paio di negozi, ma non mi pare che vadano a ruba. La loro produzione è vastissima, soprattutto presso ognuna delle Forze Armate : sono oggetti ingombranti, hanno un senso per coloro per i quali costituiscono un ricordo personale, per gli altri... Io ne ho dieci, tutti regalatimi da amici militari, appesi sulle mura di due stanze e mal sopportati dai miei familiari. Se ne vedono diversi anche alle Mostre/Fiere ma non hanno un mercato diffuso e il controvalore di ciascuno è molto aleatorio, in genere non altissimo. Concludendo, se uno ha avuto direttamente a che fare con il 131Artiglieria e lo trova in vendita, oppure gli piace esteticamente quel busto in aggetto di Giulio Cesare, sarà disposto a corrispondere un prezzo d'affezione, in caso contrario è possibile che resti invenduto a lungo. Io, ad esempio, semplicemente NON lo acquisterei, pur avendone altri per i quali non ho sborsato un saldo. Cari saluti. @Bradi1 punto
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@Pxacaesar Ho visto i conii: ora ho capito da chi arrivano questi falsi! 🤣 Ridiamoci un po' su', va'. Ciao. Stilicho1 punto
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Ciao, In merito alla tua domanda sul prezzo di monete slabbate (cioè inscatolate nelle perizie col grading americano), queste tendono ad avere un prezzo più alto. In genere, per il '27, il prezzo per un FdC si attesta mediamente intorno ai 500€. Poi però dipende da diversi fattori, come ad esempio "quanto è" bello il FdC (e qui entrano in gioco aspetti secondari, come forza del lustro e segni di contatto limitati), ma soprattutto la "questione patina", che in alcuni casi abbellisce di molto l'appeal generale. Ti allego due esempi della mia collezione. Se necessiti di consigli o hai altre domande puoi chiedere qui oppure contattarmi privatamente tramite la messaggistica del Forum (clicchi sul mio nick e poi selezioni l'icona della letterina)1 punto
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Gli archeologi giapponesi: “Abbiamo trovato la villa vesuviana di Augusto, in cui morì. Fu poi sepolta durante l’eruzione vulcanica” Gli studiosi dell’Università di Tokyo hanno individuato potenziali tracce della dimora di Augusto durante le ricerche effettuate a Somma Vesuviana, comune italiano della provincia di Napoli noto per essere stato un luogo di villeggiatura per nobili romani e facoltosi proprietari terrieri durante l’epoca romana. La notizia è stata data nelle ore scorse dagli archeologi in Giappone. Le indagini condotte negli anni ’30 nel territorio circostante avevano portato alla scoperta di una vasta villa romana. Sebbene la costruzione della villa risalga al II secolo d.C., ricerche più recenti hanno individuato resti di un edificio più antico, probabilmente risalente all’epoca di Augusto. Gaio Giulio Cesare Augusto, noto anche come Gaio Ottavio, è stato l’imperatore romano dal 27 a.C. fino alla sua morte nel 14 d.C., considerato il fondatore dell’Impero Romano e del Principato, che perdurò fino alla crisi del terzo secolo. Secondo i resoconti storici, Augusto sarebbe morto in una villa situata sul versante settentrionale del Vesuvio, divenuta in seguito luogo di culto imperiale. L’analisi scientifica condotta dagli archeologi, utilizzando datazione al radiocarbonio e analisi fisiche e chimiche dei sedimenti vulcanici che ricoprivano l’edificio antecedente, ha confermato che la villa esisteva prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la quale distrusse Pompei ed Ercolano. L’eruzione ha prodotto una coltre di tefra e gas surriscaldati, espellendo materiale vulcanico ad altissima velocità. Durante gli scavi, sono stati ritrovati frammenti di mura e tegole crollate a causa dei flussi piroclastici che si sono spostati lungo il versante settentrionale del vulcano. Le ricerche suggeriscono che anche questa area fu colpita duramente dall’eruzione, nonostante le precedenti convinzioni che gli effetti fossero meno gravi rispetto ad altre zone. Ulteriori prove a sostegno dell’identificazione della villa come residenza di Augusto sono emerse dalle analisi dei materiali vulcanici provenienti da edifici adiacenti. Inoltre, la datazione al radiocarbonio di reperti trovati all’interno delle rovine ha confermato l’epoca della costruzione e dei successivi adattamenti strutturali. Gli studi sull’edificio del II secolo hanno evidenziato il riutilizzo di elementi architettonici precedenti, indicando una transizione dalla fase di distruzione a quella di ricostruzione nell’area circostante il Vesuvio. https://stilearte.it/gli-archeologi-giapponesi-abbiamo-trovato-la-villa-vesuviana-di-augusto-in-cui-mori-fu-poi-sepolta-durante-leruzione-vulcanica/1 punto
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È un problema noto di queste monete. Non ti preoccupare per il valore collezionistico, sono monete comunque di valore contenuto, pertanto anche con questo difetto non perderà molto.1 punto
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Pubblicità gratuita: https://www.numismaticaluciani.it/prodotto/le-monete-di-venezia-catalogo-tipologico-con-prezzi-libro/1 punto
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In alcuni casi alcuni periti: difetto di conio........altrimenti FDC o come in SLAB usano per esempio UNC dettagli--------- 👌🏼1 punto
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Sì che la conosci: Ho provato a scaricare l'immagine e ingrandirla, mi pare di no.1 punto
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a vederla sembra una di quelle "medaglie" che si comprano a predppio.... visionando le autentiche sono otalmene differenti1 punto
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Però quella del post iniziale non mi sembra la stessa.1 punto
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Ahimè mi sento di darti ragione in toto, fermo restando,come hai ottimamente specificato, che al gusto e alle scelte del collezionista, non si mette bocca. Poi effettivamente neanche a me piace guardar la questione dal punto di vista "valore nel tempo" ( anche se non sarebbe da ignorare,me ne rendo conto). Una cosa l' ho già scritta e la sottolineo, ovvero è bellissimo respirare l' entusiasmo di queste discussioni in tal sezione ed è questo il motore vero collezionistico😁1 punto
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Spilla a forma di pugnale con foderlo in filigrana di metallo con catenella di aggancio. Altezza 6,5 cm, larghezza 1,2 cm. Peso 7,8 g. apollonia1 punto
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taglio: 2 euro cc TDR paese: lussemburgo anno: 2007 tiratura: 2.046.000 condizioni: spl città: trieste1 punto
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taglio: 2 euro cc EMU paese: olanda anno: 2009 tiratura: 5.309.500 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc EMU paese: austria anno: 2009 tiratura: 5.000.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc EMU anno: 2009 paese: grecia tiratura: 4.000.000 condizioni: bb città: trieste1 punto
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Ho rifatto le foto al mio pezzo, compreso il taglio..... E ho notato che nella mia PROVIDENTIAOPTIMI è unito e la A è appena marcata.... @Roberto94Può essere che nel tuo esemplare la lettera si sia deteriorata fino a scomparire del tutto, lasciando il vuoto.1 punto
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Buonasera a tutta la sezione. Riprendo a condividere in questa bella discussione del nostro @Gallienus un'altra delle mie mezze piastre : MAGLIOCCA 588 1852 Rara Taglio inciso al rovescio con leggera rigatura.1 punto
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Ho preparato delle note storiche che potrebbero interessarvi. ABAKAINON (460-27 a.C.) Abakainon era un centro indigeno di antichissime origini, che secondo accreditate fonti storiche era situata vicino a Tyndaris. Grazie anche al frequente rinvenimento sul posto di monete abacenine, il sito della città è ora sicuramente identificato e corrisponde alla frazione Casale, subito a settentrione dell'attuale comune di Tripi, su un altopiano che dai monti Nebrodi si estende verso il mare. Tale zona pianeggiante, detta appunto il Piano, era in realtà una sorta di fortezza naturale, facilmente difendibile, essendo compresa tra due valli laterali, del torrente Novara a est e del suo affluente Tellarita a ovest, e chiusa a sud dall'altissima acropoli del Castello e a nord dal Pizzo Cisterna. Nell'area dell'antico abitato si conservano diversi resti di età greca e romana, fra cui un muraglione rettilineo, lungo quasi cento metri. Vi sono stati rinvenuti strati culturali del neolitico e tombe a forno dell'età del bronzo, che hanno permesso di accertare le origini assai antiche della città. Le fonti storiche riguardanti la città di Abakainon sono oltremodo lacunose. Le notizie più antiche finora pervenuteci riguardano alcuni eventi risalenti all'inizio del IV secolo a.C, ma è possibile sostenere che già nel V secolo a.C. la città ebbe notevole rilevanza fra i centri siculi indipendenti della Sicilia settentrionale, coniando una numerosa serie di monetine d'argento. Apparentemente il movimento nazionalistico promosso da Ducezio fra il 459 e il 450 a.C. non turbò la pace di Abakainon, che come le altre città sicule della Sicilia nord-orientale probabilmente non fece parte della "syntéleia" duceziana, mantenendosi quindi al riparo dalle possibili rappresa¬glie siracusane. Nel 396 a.C. non poté invece sottrarsi dalle mire antisicule del tiranno siracusano Dionisio I, il quale occupò la zona marittima del territorio abacenino per fondarvi la colonia militare di Tyndaris con 600 Messeni esuli e precedentemente stanziati dallo stesso Dionisio. Nel corso del conflitto tra Siracusa e Cartagine nel 393 a.C, Abakainon si alleò con l'ammira¬glio cartaginese Magone contro Dionisio. Nell'anno successivo Dionisio riuscì ad assoggettare la città. Negli anni seguenti, fino all'avvento di Timoleonte, rimase probabilmente nell'orbita siracusana, senza avere diritto di battere moneta ed economicamente quasi asservita al rapido sviluppo della vicina Tyndaris. Questa condizione di asservimento a Tyndaris non sembra modificarsi con la morte di Dionisio, nel 367 a.C, con conseguente crollo dell'impero siracusano per le violente lotte interne. Infatti negli anni compresi tra il 357 e il 343 a.C, Tyndaris sembra essere l'unica città della Sicilia nord-orientale ad emettere proprie monete, avviandosi a un rigoglioso sviluppo economico. Nel 343 a.C. Abakainon partecipò attivamente alla symmachia creata da Timoleonte, forse su sollecitazione di Tyndaris, che fu una delle prime e più fide alleate del condottiero corinzio. In questo clima di libertà e di autonomia ebbe modo di emettere monete di bronzo e rare litre d'argento. Ma subito dopo la sconfitta di Cartagine sulle rive del fiume Krimissos, nel 339 a.C, Abakainon aderì probabilmente alla coalizione antisiracusana avendo Timoleonte rinnegato lo spirito della symmachia e rinunciato al programma di una Sicilia unita nella coesistenza pacifica delle varie stirpi e nell'autonomia delle singole poleis. E' probabile che tra il 336 e il 317 a.C, fino cioè al momento dell'ascesa al potere a Siracusa del tiranno Agatocle, la città sicula sia riuscita in qualche modo a sottrarsi all' egemonia siracusana, coniando sporadicamente ancora monete di bronzo di decrescente peso, riservate esclusivamente alla circolazione interna. Nel 315 a.C. si alleò nuovamente con i Cartaginesi, guidati da Amilcare, contro il tiranno Agatocle, feroce repressore della fazione cittadina a lui avversa. Nel 313 a.C. Abakainon cadde nuovamente sotto il dominio siracusano. Dopo la morte di Agatocle, avvenuta nel 289 a.C, Abakainon divenne di nuovo indipendente. Ma neanche questo periodo di indipendenza durò a lungo, cadendo definitivamente in potere dei Romani nel 263 a.C. Sotto i Romani la città assunse il nome di Abacaenum e raggiunse probabilmente il grado di municipium. Il suo declino fino alla scomparsa avvenne durante il tardo impero romano o al tempo delle invasioni arabe. Spero di non avervi annoiato :) Giacomo1 punto
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