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  1. Caio Ottavio

    Caio Ottavio

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/24 in Risposte

  1. Salve a tutti. Volevo segnalare la recentissima uscita del mio ultimo saggio storico-numismatico dal titolo «Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo, pubblicato in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. Si tratta di un saggio scientifico che, partendo dalla lettura di un precedente studio sull’argomento, «ha portato ad una nuova e più puntuale interpretazione della documentazione scritta e numismatica della Napoli normanna» (dall’abstract), finendo per fare – per così dire – un po’ d’ordine tra le varie conoscenze, soprattutto di ambito numismatico, di cui attualmente disponiamo e per delineare un più corretto quadro del circolante nel Ducato napoletano in un periodo piuttosto travagliato e di difficile trattazione. Ci troviamo, infatti, a cavallo tra la fine del periodo dell’indipendenza politica di Napoli e la sua contestuale annessione al resto del neonato Regno di Sicilia con Ruggero II (1130-1154). Qui il link: (3) Raffaele Iula, "«Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo", in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. | Raffaele Iula - Academia.edu Buona lettura!
    9 punti
  2. Buonasera a tutti, nuovo arrivo in scuderia Litra68. Cavallo Aragonese di Federico. D/FEDERICVS°°°REX° R/*EQVITAS°REGNI° Cavallo gradiente a dx. Sormontato da una stella, in esergo °*L*° Cavallo Mir 110/3 P/R 16b R2 Esemplare con testa piccola, capelli corti. L'ho soprannominato "hannibal" per via di quella strana mancanza di metallo zona bocca. Probabilmente è un cavallo ribattuto ma non ne sono sicuro. Posto foto mie e foto della casa d'Aste. Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto
    4 punti
  3. @Sabrina142 questo potrebbe essere l'incipit del nuovo libro....... “Papi, come mai stai guardando con la tua lente e con gli occhiali quella monetina piccola, brutta brutta? “È una moneta da due centesimi di Vittorio Emanuele II del 1862... “Ma tu collezioni solo monete russe... Carlotta, ma che tutti chiamano Totta, ha appena compiuto 17 anni e non capisce perché il suo papà tiene chiusa in una scatola foderata di velluto blu quella vecchia monetina consumata dal tempo... “Papi, fra l'altro non mi hai mai detto perché collezioni monete russe! “Hai ragione, Totta. Adesso ti racconto. Tutto nasce a Torino una mattina di dicembre di alcuni anni fa. Mancano due giorni a Natale. In piazza santa Rita, a pochi passi dal Santuario, hanno tirato su da qualche settimana delle casette di legno. Gente con pacchi e pacchetti si ferma a guardarle. I venditori di cibarie hanno piazzato sui banconi piattini colorati con gli assaggi di formaggio, di salame cotto, di pezzetti di pane casereccio con il lardo di Arnad. Ma c'è una casetta diversa dalle altre. Due suorine di un convento bielorusso vendono prodotti dell'artigianato locale. Giovanissime, bellissime. Una mamma con una piccina si avvicina. La piccola, cappottino rosso, bionda, occhi azzurri, guarda incantata la meraviglia di quei colori. Indica alla mamma una bambolina russa da appendere all'albero. Che bella, la bambolina! Ha una abito tutto azzurro e sembra Cenerentola al ballo del principe. Una delle due sorelle incarta il pacchettino. La bambina guarda le matrioske, la suora guarda la bambina. Sorride appena, la suora. Sorride e abbassa gli occhi. Mi avvicino. ' Sorella, avete monete, medaglie? 'No, mi dispiace... Faccio per andarmene, ma la suora mi ferma: 'No, aspetta, prego, aspetta... Dal borsone appare un borsellino. Estrae una moneta. No, anzi, un gettone. È un gettone della metro di San Pietroburgo. 'Grazie sorella, quanto ti devo? 'Niente, niente...regalo... Apro il portafoglio. 'Va bene, allora accetta un'offerta per il tuo monastero... 'Sì, grazie, tanto... 'Sorella, posso chiederti come ti chiami? “Come si chiamava, papi? “Si chiamava Oksana... “Era bellissima? “Sì, ma non era solo questo. Io la ricordo soffusa d'un alone di bontà e di spiritualità che solo gli spiriti sovrani sanno effondere al loro apparire. “Vuoi dire che era un angelo? “Sì, credo di poter dire così. A volte agli umani è dato di conoscere la bellezza di un'anima... “Papi, vicino al paese di quella suora oggi c'è la guerra. Ci sono la violenza, il male e tutto questo è inaccettabile. “Non sono d'accordo, Totta. Io posso accettare il male, perché il bene e il male sono abbracciati, come avvinghiati in ogni essere umano come la vita e la morte. Il bene, il male sono cose dei viventi. Ma quello che non riesco ad accettare è il dolore, lo strazio di una madre che riceve la notizia della morte del figlio, caduto al fronte per una bndiera rossa o per una gialla e azzurra. Il dolore, quello sì è disumano. Ma torniamo ai due centesimi del re galantuomo, come si diceva allora. Dunque, siamo nel 1862. Il ducato di Modena non esiste più, Francesco V è in esilio. Il bisnonno di tuo nonno è stato capitano delle sue guardie e adesso a 47 anni si è ritirato nella sua casa di Castelnuovo Rangone. Il suo primogenito ha otto anni e ha raccolto una monetina caduta chissà come sul pavimento del salotto. È bella, nuova, luccicante. Non ci puoi comprare niente, con due centesimi, forse mezz'etto di pane, forse un dolcetto in panetteria. Ma quella moneta è troppo bella. Il piccolo Domenico va dalla mamma. Ci sarà una scatolina dove conservarla? Sì, c'è, una scatoletta di legno scuro. Sarebbe bello metterci il ritaglio di un velluto, magari blu. Sì, la mamma ha trovato anche quello. “Papi, è vero che il...come si dice...mio quadrisavolo era cavaliere? “Sì Totta era cavaliere di nobiltà ereditaria, titolo conferitogli dal duca di Modena. “E come mai era stato fatto nobile? “É una storia un po' curiosa, a Castelnuovo la chiamavano la nobiltà della scorreggia. “Ma papi! “Sì, ascolta. Il tuo antenato, come capitano delle guardie, era sempre vicino al duca durante gli eventi di corte. Un giorno, durante un pranzo di gala in onere del nuovo ambasciatore di Polonia, il duca molla una scorreggia. Grande imbarazzo dei presenti, ma il suo capitano si inchina verso il duca e a voce alta dice: 'Mi perdoni, altezza! ”Papi, Antonio si era preso la colpa! “Certo, per questo il duca lo fece nobile! Ma torniamo alla monetina, adagiata sul velluto di una scatolina di legno....(continua)
    4 punti
  4. Buongiorno, Iniziamo la giornata con un Carlino coniato sotto Filippo II a Napoli del tipo "FIDEI DEFENSOR". Nella moltitudine di varianti, anche rarissime (vedasi il DEFENSOR FIDEI), registrate per questa tipologia è apparso recentemente sul web questo esemplare datato 1592 con sigla MAL/CI. Moneta mai apparsa in bibliografia sia per la data presente, sia soprattutto per la presenza delle sigle riportate, pertanto questo carlino ha una rarità massima. Di seguito posto le foto scaricate dal web.
    3 punti
  5. Cari amici buonasera a tutti. Condivido volentieri 🤣 un pezzo entrato in collezione da qualche mese. Si tratta di un 20 lire Littore anno V non proprio da mercatino domenicale ovvero una Prova senza ritocco - Ghiera liscia Luppino PP137 AG (g 14,99) R4 Qualche hairline ma per il resto e’ abbastanza a posto. Grazie della Vostra attenzione e buon ponte del 25 aprile ovunque Voi siate o sarete!
    3 punti
  6. Vi va un cubano? o preferite una cubana?
    3 punti
  7. Sempre dalla Grecia: ed un viaggio anche in Scozia:
    3 punti
  8. ... s'incontrano al bistrot. No, questa è un'altra storia! Stasera racconto del contenuto della busta che ho postato qualche tempo fa: Nel 1942, e di nuovo nel 1943, le allegorie fino ad allora comuni sulle banconote vessero sostituite da un pescatore in azione e da un giovane pastore per evocare - in modo meno bucolico e più realistico - tutte le attività agricole e di pesca. Inoltre, per ancorare ulteriormente queste innovazioni alla realtà, la maggioranza dei temi acquisì anche una dimensione territoriale fino ad allora insolita al rovescio. Ad esempio il pastore ai Pirenei e il pescatore alla Bretagna, attraverso paesaggi caratteristici e, soprattutto, costumi tradizionali. Alcune di queste evocazioni regionaliste sottolineavano anche i valori della famiglia e religione molto più ostentatamente dei putti usati in altre occasioni. Il 5 franchi Berger / Pastore è una banconota emessa dalla Banque de France nel 1943, creata dall'artista Clément Serveau. Questa banconota fu messa in circolazione durante l'occupazione tedesca della Francia durante il famigerato regime di Vichy. Fu un comune mezzo di pagamento, ma volle anche ricordare la storia della Francia in questo periodo, in altre parole, il ritorno al valore del lavoro e lo sviluppo delle regioni. Formato: 65 x 100 mm. - Giovane pastore dei Pirenei, con berretto, che tiene un bastone nella mano destra. Sullo sfondo un piccolo villaggio con un paesaggio montuoso. - Donna di Agen che indossa abiti tradizionali, un drappo in testa, una sciarpa che le copre le spalle, una collana con una croce e, sullo sfondo, fiori multicolori che formano una cornice. In basso a destra, accanto al valore della banconota, è scritto “Il falsario sarà punito con i lavori forzati a vita” (Parbleu ! 😁) Per oggi è tutto, si continua più avanti! Au revoir, le Njk
    2 punti
  9. Penso che qui tutti sappiano perchè le monete sono zigrinate, ad ogni modo segnalo questo interessante articoletto de Il Post: https://www.ilpost.it/2024/04/23/monete-zigrinate-oro/?utm_medium=social&utm_source=facebook&utm_campaign=lancio
    2 punti
  10. Che le foto siano migliorative è palese ma che addirittura non si vedono i graffi davanti al volto del Re e la piccola mancanza sullo 0 del valore al rovescio mi sembra un po' troppo... L'unico punto in comune sembra questo graffio tra VITTORIO e EMANUELE,nel caso fosse effettivamente la stessa moneta rimane il dubbio che le foto siano elaborati per rendere migliore la conservazione che in realtà non lo è, cosa che trovo alquanto arbitraria...
    2 punti
  11. Complimenti per il pezzo notevole entrato in collezione @Scudo1901 . Di questa prova in argento ne esistono 2 tipi una con il contorno liscio (come questa che hai postato) Pagani PP manca, Simonetti 47/a, Montenegro 124,Luppino PP137 ,Asta Santamaria 1961/691 ed una con il contorno rigato P.P. 191 Simonetti 47/1 Montenegro 123 Comunque, negli ultimi 10 anni della prova con contorno rigato ho censito solo 1 esemplare Nomisma 48 del 20/10/2013 FDC che ha realizzato 10465 euro. Mentre per quella con il contorno liscio ho: Bolaffi 32 del 01/06/2018 che ha realizzato FDC 7320 euro Nomisma 66 del 27/11/22 lotto 1350 (ex Varesi 32 del 2000 lotto 298 collezione D' Incerti)FDC che ha realizzato 8470 euro e Aurora 31 del 01/03/2024 Slab NGC MS67 Top Pop che ha realizzato 7200 euro. Quindi per quelli da me censiti considerando anche quello di @Scudo1901 siamo ad un rapporto di 1 a 4 considerando che per l' unico rigato da me catalogato nella descrizione di Nomisma 48 si fa riferimento solo al PP191 senza specificarne il contorno per cui ho desunto fosse quello rigato. Quindi l' esemplare rigato parrebbe un pò più raro di quello con contorno liscio anche se entrambi sono comunque catalogati R4.
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti, complimenti @Layer1986una gran bella moneta, con la data bella nitida ed inequivocabile. @Rocco68 anche la tua è una bella moneta, non sono d'accordo sul fatto che abbiano lo stesso conio al diritto, i due ritratti sono molto diversi per vari aspetti a partire dalla lunghezza del collo, dal viso stesso di Filippo. Saluti Alberto
    2 punti
  13. Ai post 42,45 e 47 di questa discussione puoi vedere dei bottoni simili al tuo,piccole differenza nella corona e nel giglio per la stessa istituzione sono dovute a diversi produttori...
    2 punti
  14. Sono prezzi "normali" per chi se li puo' permettere , comunque entrambi prezzi adeguati per diversi motivi : 1 sono di Caligola 2 sono in eccellenti condizioni di conservazione (SPL+) , il che li fa salire in modo esponenziale 3 sono piu' rari rispetto agli altri denari di Caligola 4 il primo esemplare rappresenta Caligola con il bisnonno Augusto 5 il secondo esemplare rappresenta Caligola con il padre Germanico 6 sono commemorativi 7 sono della zecca di Roma 8 sono entrambi in buon argento con patina
    2 punti
  15. Cari Amici del Forum, in queste giornate uggiose, sto mettendo un po' di ordine alle mie monete ed affiorano i ricordi del passato. La moneta che posterò è modesta, non è un FDC, ma ha una storia, come la maggior parte di quelle che abbiamo in collezione e quando le riprendiamo in mano, si risvegliano, prendono vita e ti raccontano qualcosa. E questa ha una storia “simpatica”... il titolo potrebbe essere “ Ciccì e la Moneta Scomparsa”. Premessa: Ciccì era il Barbiere Siciliano appassionato di monete, grande amico di mio padre, fonte inesauribile di aneddoti, che ho già ricordato ( vedi il post # 10 “L. 5 1911 La Cenerentola degli Scudi ?” ). Ciccì il Barbiere arrivò alla Stazione una Domenica di Agosto, di ritorno dalle Ferie passate dai parenti in Sicilia. Giorno con caldo infernale, di quelli che l'aria sembra liquida, l'asfalto un mare di pece e nessuno che si azzarda a scendere in strada. Poveraccio, aveva viaggiato tre giorni su un treno “Accellerato” che fermava anche in piena campagna, perchè allora, anche le più piccole Frazioni avevano la Stazione. Eppure, era come sempre impeccabile: giacca e cravatta, capelli impomatati, baffetti “da sparviero” ed un sentore di Colonia che si era ormai impregnato sulla pelle. Mio padre era andato a prenderlo alla Stazione con uno scooter “Iso Moto”, residuato post bellico, lontano parente della Vespa, che quando doveva affrontare una salita, ansimava come una vecchia asmatica. Ciccì già dal predellino del treno si sbracciava: “ Cesco !( così tutti chiamavano mio padre ) Grandi acquisti e... una “ monetazza” pee tte... che ti piacerà !!” . Portato a casa, Ciccì disse: “ Adesso metto a posto le monete “bedde, bedde”, ma veramente “ 'nu bigiù” e domani vieni a prendere “ 'a monetazza!”. Con la curiosità del collezionista, mio padre “Cesco”, il mattino dopo si precipitò nel negozio e Ciccì, lasciando qualche barba e tagli dei capelli a metà, lo portò al piano sopra dove abitava, a vedere le monete. I suoi monetieri erano gli armadi dove teneva gli asciugamani per il negozio, la sua biancheria e i suoi vestiti, in ordine casuale e sparso, ma incredibilmente preciso ( per lui ! ). Però la “monetazza” per mio padre era incredibilmente sparita! Dopo aver aperto e svuotato tutti i cassetti, non si trovava. Affranto, si accasciò sul letto quasi piangente: “ E' colpa della Netina ( la donna delle pulizie ). Stamattina, l'ha vista, mi ha guardato storto e mi ha detto che è una cosa indecente.. con tutti quei cosi lì...fuori ed in bella vista! ! Chissà dove è finita! “ Il giorno dopo Ciccì, entrò ringalluzzito ne nostro negozio ( i miei avevano una Tabaccheria ? “ Cesco !! Guarda! “. Il malloppo che portava era inequivocabile: un paio di mutande di lana, di quelle con lo “sportello” ben ripiegate, ma di un giallo intenso “ di lana vecchia” ,pulite ma che non ispiravano molto...mia mamma inorridita si ritirò velocemente nel retrobotega. Con tocco d'artista le dispiegò sul bancone e tirò fuori la moneta dallo “sportello delle mutande”. Era un 20 L. LITTORE DEL 1927. : “ Cesco... nun la fa vedere a tuo figlio Beppino, che... è studioso, c'ha la faccia da Vescovo... quello diventa proprio un Vescovo! Assicurato! “ P.S: Non ho mai intrapreso la carriera ecclesiastica e non sono diventato Vescovo, la moneta però l'ho tenuta ed è quella che vedete in foto. Mi piacerebbe sentire qualche storia da Voi, a prescindere dal valore e dalla conservazione della moneta, perchè, questo umile tondello di metallo, se lo tenete in mano, racconta... Ciao Beppe
    1 punto
  16. Le monete fanno sognare, emozionare....quante volte è stato detto, quante volte si dirà ancora....almeno lo spero.... Una delle monete che ritengo più affascinanti di Milano è il testone di Ludovico XII d' Orleans ( 1500 - 1512 ) ; Ludovico, Re di Francia diventa Duca di Milano nel 1500, quando catturato dal Trivulzio Ludovico il Moro, può entrare in Milano col suo esercito. Entriamo per Milano nel periodo della dominazione francese e degli ultimi Sforza, la monetazione segue la tipologia sforzesca per esempio con i testoni, anche se Ludovico d'Orleans qualche cambiamento nell'iconografia monetale lo farà. La moneta è di quelle che ti colpiscono subito, lo sguardo arriva subito al ritratto del Duca, Ludovico si fa ritrarre dall'incisore con una lunga capigliatura, il profilo volitivo, deciso, il naso pronunciato e poi....e poi c'è quel berretto che per me è dei sogni....se voleva colpire Ludovico fa centro subito, l'effetto è forte, il ritratto realistico, entriamo già nella grande ritrattistica che sarà una prerogativa rinascimentale, ma quello che colpisce di più è sicuramente il look, lo chiamerei proprio così del Duca. Il berretto invade il campo del diritto , sovrasta anche il busto, ma rivedendolo il berretto va oltre il look, diventa nel contempo biglietto da visita, logo, ricordo e monito dell'identità. Sul berretto ma anche sul petto, troviamo i gigli, precisi, evidenti, la provenienza francese è lì, messa con stile su un berretto, ma c'è...., col berretto si fa passare anche questo, la provenienza francese e i suoi simboli. Su questa moneta si può dire molto, anche il rovescio è fantastico col Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo e sempre in basso lo scudo di Francia, per il momento mi fermo qui e mi riprometto di ritornarci con voi, dopo magari un commento vostro, il testone che posto è di eccellenza in tutti i sensi è di Lanz 145, 05 - 01 - 2009, lotto 220, per aprire ci voleva un pezzo così, per continuare vedremo, cercherò di raccontare anche qualcosa che mi lega a una moneta così...., ma certamente una moneta come questa può far sognare chiunque volesse approcciare la numismatica, la serie dei testoni milanesi è fantastica per collezione e studio, siamo nella serie delle grandi monete, dei grandi ritratti di grandi personaggi....a voi, giusto per iniziare.....
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  17. Salve condivido immagini di una cartolina di famiglia e chiedo maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
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  18. Complimenti, moneta molto bella con rilievi intatti.
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  19. Nessuno ha la bacchetta magica o doti divinatorie per prevedere il futuro. Da sempre in Numismatica collezionare o semplicemente raccogliere monete in oro, ha richiesto e richiede un impegno finanziario superiore, rispetto al collezionare o raccogliere monete in altri metalli; questo discorso vale per i collezionisti, non per gli speculatori che in questo momento abbondano. E' chiaro altresì che vi sono monete in argento ed in rame che valgono più di tante monete d'oro comuni, ma ciò non toglie che chi volesse cimentarsi in una raccolta organica, potrebbe trovare grosse soddisfazioni nel raccogliere monete anche escludendo l'oro (cito l'esempio della collezione del Dott. Mantegazza dispersa da Negrini nel 1995).
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  20. Grazie Ale75, pensavo anch’io alla Spagna proprio perché spesso hanno “resellado” monete, ma francamente non ci vedevo molto… Grazie ancora!
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  21. Azz! veramente particolare,mette quasi i brividi...😅 @Litra68quindi a quanti equini siamo arrivati?...
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  22. 1 punto
  23. Complimenti e grazie per aver condiviso con noi questa rarità. È sempre un occasione per imparare e lustrarsi gli occhi!
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  24. Entrambe originali. La più grande è 1 ch'ien della provincia del Kwangtung (Guandong) emessa nel 1889. La piccola è più vecchia ma molto comune, una Quian Long Tong Bao da 1 cash (wen), emessa fra il 1736 e il 1796 dall'imperatore Quianlong e coniata alla zecca di Pechino. Non valeva granchè nemmeno all'epoca, ma se ne avevi altre due potevi almeno comprarti un baozi 😀
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  25. Alla luce delle nuove foto, visti i numerosi graffi e l'assenza di lustro abbasso la conservazione a BB, a dimostrazione di come una foto possa influire sul giudizio che non è mai come quello del "visto in mano".
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  26. Salve,dovrebbe essere questo doppio denaro di papa Urbano V per Avignone https://en.numista.com/catalogue/pieces325074.html
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  27. Salve. Marche da bollo dei primi anni ’80 L’annullo è della Sezione di Pavia del Tiro a Segno Nazionale, sulla ricevuta della mia iscrizione al Poligono. apollonia
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  28. Il DNA antico svela l’organizzazione sociale degli Avari, successori degli Unni Uno studio, basato sull'analisi del DNA di 424 individui, ha permesso di definire svariati alberi genealogici degli Avari, un popolo di nomadi guerrieri Grazie all’analisi del DNA antico, è stata ricostruita l’organizzazione sociale degli Avari, l’antico popolo di nomadi guerrieri che ha dominato le steppe euroasiatiche dopo gli Unni, tra il VI e il IX secolo d.C. Lo studio, basato sull’analisi del DNA di 424 individui, ha permesso di definire svariati alberi genealogici, il più grande dei quali copre nove generazioni nell’arco di 250 anni. I risultati sono pubblicati sulla rivista Nature da un gruppo internazionale di esperti guidato dall’italiano Guido Alberto Gnecchi Ruscone, ricercatore del dipartimento di Archeogenetica dell’Istituto Max Planck di antropologia evolutiva a Lipsia, in Germania. Lo studio è stato condotto nell’ambito del progetto di ricerca multidisciplinare HistoGenes, guidato dall’Accademia austriaca delle scienze e finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (ERC). L’obiettivo è quello di intrecciare studi storici, archeologici, antropologici e genetici per fare luce sulle popolazioni che hanno vissuto nell’Europa centro-orientale tra il 400 e il 900 d.C. (ovvero tra la caduta dell’Impero romano e la formazione dei primi stati medievali). Gli Avari, provenienti dall’Asia centro-orientale, sono probabilmente tra i popoli meno noti, nonostante siano state ritrovate oltre centomila sepolture. Le informazioni derivate dai numerosissimi reperti archeologici sono state incrociate con quelle genetiche ottenute dall’analisi del DNA antico estratto da 424 individui, di cui circa 300 avevano un parente stretto (di primo o secondo grado) sepolto nello stesso cimitero. L’organizzazione sociale degli Avari Dai risultati è emerso che gli Avari avevano un rigoroso sistema di discendenza patrilineare, ovvero da padre a figlio maschio. Per loro, era consuetudine che i figli maschi rimanessero a vivere nella comunità paterna, mentre le donne si trasferivano nella comunità del partner. Sono state inoltre trovate prove di poliginia (cioè l’unione di un uomo con due o più donne) e di levirato (cioè l’istituzione per cui le donne vedove si univano al fratello del defunto). “Queste pratiche, insieme all’assenza di consanguineità genetica, indicano che la società manteneva una memoria dettagliata dei suoi antenati e sapeva chi erano i parenti biologici per generazioni”, commenta Guido Alberto Gnecchi Ruscone. Grazie all’alta definizione degli alberi genealogici, i ricercatori sono anche riusciti a individuare un cambiamento genetico verso la fine del VII secolo, in cui il patrilignaggio dominante in una regione fu sostituito da un altro, segno di un cambiamento del potere politico. https://www.meteoweb.eu/2024/04/dna-antico-svela-organizzazione-avari/1001409709/?amp=1
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  29. Chi studia la monetazione del Regno di Napoli dovrebbe conoscere la"tosatura"delle monete ed i vari sistemi che furono apportati per "scoraggiare"tale fenomeno truffaldino. odjob
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  30. Da SE apollonia
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  31. Salve, è una moneta spagnola resellada (contromarcata) e ne identifico 2. Una da VIII maravedis 1603 (Filippo III) zecca di Siviglia e una da VI maravedis 1636 ( Filippo IV)
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  32. io fossi in lei segnalerei il venditore sul sito oltre che ll polizia postale dove h poto in vendita tle oggetto... è il classico truffatore...
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  33. Per chi volesse iscriversi all’Associazione o abbonarsi alla rivista
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  34. Mangiar ottimo salame cotto Buona giornata
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  35. Ciao,puoi postare un'immagine anche del retro?...
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  36. Piccola pesiera in bronzo a vaschetta, completa di quattro pesi interni; XIX sec. Misure: diametro superiore 4 cm; diametro base 2,5 cm; altezza 3 cm. Peso 230 g. apollonia
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  37. Grazie mille per il consiglio, lo farò sicuramente.
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  38. Ho fatto un ulteriore tentativo giocando con la luce
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  39. Buonasera, io volevo semplicemente farti i complimenti per l'ingresso in collezione. La moneta è pacificamente in Stato di zecca. Non avrai bisogno di sostituirla. Mi pare una moneta "definitiva". Poi dirti dalle foto quanto si possa avvicinare fior di conio credo sia difficile. Sicuramente il perito che l'ha avuta in mano è avvantaggiato. A sensaziome pare molto fresca nel complesso e la luce radiante amplifica si il lustro ma anche i difetti. Magari sarebbe più facile se vedessimo le foto del catalogo d'asta. Se il gioco è altrimenti indovinare come sia chiusa io azzardo un qFDC. Buona serata.
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  40. anche io ho in collezione un grano del 1648.
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  41. Per quelle monete sta tranquillo che resteranno dove sono, se ci sono sempre....😄
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  42. Nuovo link: ______________________________________________________________________________________________________________________ Ecco una poco nota quanto interessante testimonianza della guerra fredda : i biglietti "nucleari" di Japtan Island. E' una delle isole dell'atollo di Eniwetok, nelle Mashall, area utilizzata per test atomici dal 1947 al 1962 (*). L'isola di Japtan serviva come luogo di "riposo e recupero" con un bar vicino a una spiaggia. Furono stampati a bordo della AGC-12 USS Estes (una nave-posto di comando per operazioni anfibie) nel 1952 e usati per il commercio coi nativi, che li accettavano in cambio di prodotti disponibili in loco. Erano emessi (se così possiamo dire) dal presidente del "consiglio di ricreazione". Il retro riproduceva un innesco di bomba atomica con due particelle che si scontrano all'interno del detonatore. (*) Fra l'altro il 1º novembre 1952 qui venne provata Ivy Mike, la prima bomba all'idrorgeno. L'esplosione sviluppò un rendimento di 10,4 megaton e fu abbastanza potente da polverizzare l'isola di Elugelab, su cui la bomba era piazzata. USS Estes
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  43. Per sdrammatizzare: il collezionista invece è "un tipo strano che spende monete in corso per acquistare monete fuori corso" (quando compravo, mia moglie me lo ripeteva spesso!)
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  44. Moneta autentica, prezzo congruo con la conservazione, che secondo me sta sul BB+, moneta circolata ma gradevole, un pò lisci baffo e capelli, ma é nella norma. Comunque, ti consiglio di non "fissarti" sulle gradazioni di conservazione; pensa solo se la moneta ti piace e se il prezzo é congruo (parere mio , disinteressato); d'altronde collezioniamo monete non gradazioni. saluti
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  45. Taglio: 1 euro Nazione: Vaticano anno: 2008 Tiratura: 6.400 Condizioni: BB+ Città: Milano Note: NEWS!! Dimensione immagine papà benedetto 33,03 kb ... mi confermate che si può stare sotto i 1000 kb ? Grazie
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  46. Ciao @modulo_largo Mi sa che hai ragione per la dracma della casa d'aste Priapus. Poi con un nome simile, devi aspettarti che siano un po' presuntuosi.
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  47. Se ho ben compreso, le foto sono state fatte alla moneta coperta da plastica. Questo attenua alcuni particolari e, sebbene la moneta abbia una apprezzabile conservazione, forse potrebbe essere ancora migliore con foto fatte dal vivo e con luce del giorno. Condivido un esemplare in buona conservazione per confronto:
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  48. :unsure: ODDIO MA E' UN RACCONTO DELL' ORRORE! :o Monete che bollono...cuociono nell'acido... monete attraversate da corrente, spazzolate energiche...!!! :huh: :( "Il silenzio delle innocenti" versione monetaria :D Quoto l'ottimo Paleologo ;)
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