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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/08/24 in Risposte
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In merito a tale complesso argomento occorrono almeno un paio di precisazioni, in primo luogo è vero che le valute usate nelle varie piazze erano molteplici ma bisogna considerare che quelle usate principalmente nel commercio internazionale e nei grandi scambi erano sempre poche, nel periodo altomedievale vennero usati dapprima solidi e iperperi bizantini, in alcuni casi anche monete di derivazione islamica come dinar o quarti di dinar, quest'ultimi soprattutto in Italia meridionale ma anche in alcune piazze come Pisa e Genova, poi nel tardo medioevo, dal trecento in poi, dominarono fiorini e ducati d'oro, i primi nelle piazze dell'Europa occidentale e centrale (Spagna, Francia, Germania, Fiandre, Boemia e Ungheria) i secondi nel levante mediterraneo (Isole dell'Egeo, Anatolia, Cipro, Siria ed Egitto fino all'India), gli operatori mercantili che viaggiavano e commerciavano a livello internazionale si procuravano e usavano preferibilmente tali valute, ma in ogni caso va sempre tenuto conto che il saldo in moneta occupava solo parte degli scambi che normalmente, soprattutto in occasione delle fiere internazionali (Ginevra, Lione, Piacenza, etc..) avveniva merce contro merce, ciò che rimaneva in più da saldare per completare lo scambio poteva essere appunto evaso in monete, generalmente mediante strumenti creditizi come le lettere di cambio che comprendevano i costi del passaggio da una valuta all'altra a seconda delle piazze in cui erano emesse... In secondo luogo bisogna sempre ricordare che la moneta usata negli scambi internazionali in epoca medievale e moderna e per tutto il periodo del gold standard (fino alla prima guerra mondiale sostanzialmente) era a carattere "reale", cioè valeva per il metallo prezioso contenuto, la moneta cosiddetta fiduciaria, il cui valore non era legato al metallo prezioso ma era stabilito più o meno arbitrariamente dall'autorità pubblica che la emetteva, era in quei periodi limitata al solo mercato interno a ciascun paese e agli scambi ordinari e minuti del quotidiano, in pratica le monete d'oro e quelle d'argento di grosso modulo ed alto intrinseco potevano essere tutte usate ovunque da ciascun viaggiatore che le portasse con sè dal proprio paese, erano sostanzialmente valutate a peso di metallo come "moneta merce" trascurando ovviamente il valore nominale attribuito loro nei paesi di emissione, ogni piazza soprattutto in epoca moderna si era dotata di organizzazioni e istituzioni apposite che avevano il compito di preparare tariffe e bandi con cui ogni moneta a carattere internazionale, soprattutto quelle più diffuse, era ragguagliata alla valuta propria della piazza di riferimento... Un esempio classico di scambi monetari a grande distanza in epoca moderna è il grande commercio internazionale tra mercanti europei e paesi orientali, Impero Ottomano, Persia, India e Cina, dal cinquecento in poi, animato da enormi quantità di argento monetato, soprattutto in forma di pezzi da otto reales spagnoli o delle colonie spagnole, che venivano radunati in massa e trasportati attraverso il Capo di Buona Speranza nei mercati orientali in cambio delle merci locali, spezie, seta, cotone porcellane, prevalentemente, tali monete valevano per il loro peso e quantità d'argento contenuto, in Persia e India dopo essere state pesate nelle dogane dei porti di arrivo, Bandar Abbas, Ormutz e Surat, venivano portate nelle zecche locali per essere fuse e con il metallo ottenuto coniare monete tipiche di quegli imperi, gli abbasi e le rupie... Per approfondire al meglio gli arcani del monetame in epoca medievale ecco il testo a mio avviso migliore: https://www.amazon.it/Money-its-Use-Medieval-Europe/dp/0521375908/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=3NZUYDW0FBQE5&dib=eyJ2IjoiMSJ9.r_tfbu2LTbie8sVq6M6Y5lVianrPRKh_cQDzABQdN1Q3J1h5Q9Azy6DQmZlStsHLEr9gICosjYy6rReMcfXnTOAP6F8yfJGh-XGjBQPyg7g.k_rTgKxY9UsTxdYgnnqmovaXi071BOju7fWAjW0ndkk&dib_tag=se&keywords=spufford+money&qid=1715189838&sprefix=spufford+money%2Caps%2C113&sr=8-15 punti
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Buonasera Forumisti la serie dei mezzi scudi di Vittorio Amedeo III è una serie lunga vent’anni e secondo il mio modesto parere, decisamente affascinante. Mentre il massimale maggiore è veramente difficile da reperire, soprattutto in elevata qualità (e’ di fatto un monotipo, si conosce infatti solo la data 1773, anche se viene citato da alcuni autori anche il millesimo 1776, ma mai apparso e probabilmente inesistente), il mezzo scudo è molto più facile da trovarsi, in particolare per le annate più comuni. Lo scudo invece è rarissimo (R3), molto probabilmente perché l’elevato valore nominale dell’epoca ne fece un esperimento non riuscito se destinato alla circolazione. Dei mezzi scudi posseggo cinque millesimi in collezione ed è molto interessante notare come l’iconografia in vent’anni non sia mai cambiata ed è molto connotata nel periodo storico in cui ha circolato, evocando immagini decisamente settecentesche, sia nel profilo del regnante (capigliatura e abbigliamento) al diritto che nello stemma sabaudo al rovescio. Come per tutti i Savoia antichi reperire la massima conservazione di questa monetazione e’ estremamente difficile. Da tempo in collezione, presento stasera a Voi un esemplare del primissimo anno di coniazione, il 1773, in elevata qualità (periziata FDC) e con attraente patina riposata da monetiere. Personalmente non ho mai visto esemplari superiori a questo, tanto è vero che la giudico R3 e non R2 come tutti i cataloghi proprio per la conservazione. Grazie dell’attenzione e un affettuoso saluto a tutti4 punti
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Che ci sia chiarezza! Perché le presunte varianti saltate fuori sono numerose e fantasiose. Capire quali POTREBBERO essere vere servirebbe già a fare una grossolana scrematura (anche se poi bisogna fare i dovuti controlli). Cito quello che sono riuscito a trovare in rete (sicuramente manca qualcuno all' appello): 1-5 lire AM senza numeri serie 5 lire elmata variante colore 50- 100 lire Turrita medusa evanescente/ mancanza stampa retro/solo numeri e medusa… 1000 lire Verdi I tipo variante cromatica 1000 lire Verdi II tipo medusa gialla/decentrata/assente 2000 lire Galilei azzurrina 2000 lire Marconi azzurrina 2000 lire Marconi numeri blu/verdi 5000 lire Bellini numeri verdi 5000 lire Bellini turchese 5000 lire Colombo II tipo vele azzurre 5000 lire Messina numeri gialli 10000 lire Castagno rosa 10000 lire Volta numeri verdi/azzurri 50000 lire Bernini I tipo numeri verdi 50000 lire volto donna carenza di inchiostro3 punti
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E' un argomento davvero vastissimo. Eccoti il mio modesto contributo. Come sai nel medioevo europeo ad emettere moneta erano i tanti feudi, regni, principati, singole città e spesso anche altri soggetti locali autorizzati o meno. Di valute o comunque monete che dovevano essere cambiate ce n'erano così tante che in certi periodi la confusione generata era piuttosto alta, e con essa gli ostacoli al commercio. A un certo punto l'esasperazione fu tale che in parecchi cominciarono a sognare quelli che poi diventarono i primi tentativi di unificazioni monetarie più o meno strette (come la citata unione monetaria latina, ma anche ad esempio la meno nota unione monetaria scandinava) o quantomeno dei sistemi di equilibrio valutario d'area (come ad esempio il Sistema Monetario Europeo pre-euro). Qualcuno arrivò addirittura ad auspicare un'unione monetaria mondiale: se vuoi saperne di più puoi leggere del progetto direttamente dal libro in cui l'ideatore lo espose.3 punti
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Salve. Condivido il mio mezzo ducato 1610, proveniente dall'ultima asta SIMA e, più esattamente, dalla collezione di Fabrizio. Sigla IAF/G. Peso gr. 14,94. Bella ed interessante moneta. Va segnalata anche perché riporta la data invertita: "0161 + 1 ribattuto" invece di "1610". E' vero che siamo nel 1600, ma queste varianti hanno un fascino particolare e, a mio parere, sono da tenere in alta considerazione. E' pubblicata ( proprio questa moneta) sul testo del Magliocca: "La moneta napoletana...1530-1680" , pag. 161, numero 7/1. Rarità R4. Saluti.2 punti
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DE GREGE EPICURI La Società Numismatica Italiana (SNI) organizza per il 28 e 29 maggio un Convegno Internazionale per ricordare Ermanno Winsemann Falghera, già Presidente della SNI, scomparso nel 2023. Il convegno si articolerà in due mezze giornate (pomeriggio del 28 e mattinata del 29) che si terranno rispettivamente presso la sede di via Carducci 28-30 dell'Università Cattolica (dalle h. 14.30 nell'aula C012), e dalle ore 9.15 del 29.5 nell'aula 113 di via Festa del Perdono dell'Università Statale. Elenco parziale dei temi trattati dai relatori: la figura di E.Winsemann; il sistema dei Municipi e delle Colonie; Iulia Viennensis e Nemausus; Paestum; Viminacium; Corinthus; Hispania; Africa Settentrionale; Asia Minore; Miti e sincretismo culturale; monetazione coloniale post-classica. Fra i relatori: A.Savio, C.Perassi, A.Cavagna, M.Asolati, F.Carbone, T.Lucchelli, S.Jellonek, A.Saccocci, R.Cantilena, per citarne solo alcuni. E.Winsemann era molto interessato alla monetazione coloniale romana, tanto da aver affidato a R.Martini la pubblicazione della propria vasta collezione. Sarà quindi un'occasione rara e ambita di sentir parlare di questi temi, trattati non frequentemente. L'ingresso è libero.2 punti
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Spilla commemorativa in metallo smaltato, 30x18 mm Lenin, leader della rivoluzione Dietro la siglia U20K e il simbolo di un fiore a 5 petali in ferro di cavallo2 punti
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cari amici, rinfresco questa discussione per condividere con voi il mio nuovo acquisto. si tratta di una piastra di Ferdinando IV del 1798 che ha la corona rigata, lo stemma ad arco chiuso e le 9 torrette. per qualcuno questa variante è più rara di quella con le 10 torrette, discutendo sempre di quelle col sottocorona rigato, però, per quel poco che ho visto in questi anni, oltre a quelle presenti nella discussione, di 9 torrette me ne sono capitate almeno altre 4 mentre di 10 soltanto una. siete d'accordo con me?2 punti
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E un collezionista consapevole dovrebbe astenersi dall'acquistarli, così come, nostro malgrado, ci asteniamo di norma dall'acquisto dei timbri "verificato" o "Fiume" ecc.. Basterebbe questo per eliminare tutti i venditori disonesti che spacciano queste cose. Purtroppo però il nostro non è un mondo perfetto: ci saranno sempre i venditori disonesti e i collezionisti ingenui. Quindi è importante che chi ha esperienza e ama la numismatica tenga alta la guardia e faccia opera di informazione. Come è stato fatto qui e sul web in questo caso.2 punti
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Per la precisione riproduce la piastra-cippo di confine piazzata al centro del mosaico, che è molto più grande. La solita fotografia con le scritte, ma è un'emissione imperdibile per me e per chiunque adori Gorizia e Nova Gorica.2 punti
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Ciao, secondo il Gigante (online) il peso dovrebbe variare in questa forbice: 3,96/4,06 g https://catalogogigante.it/monete-italiane/regno-ditalia/vittorio-emanuele-iii-di-savoia-1900-1936-re/25-centesimi-1902-1903-aquila-spiegata-215-mm-3.96-4.14-g-ni/tipologia?mpe=2&aal=2-9-42-0&tip=42-150-0-866-31 punto
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Finalmente sono riuscito a coronare un piccolo sogno biblionummofilo, ho completato la serie di opere di Gianrinaldo Carli dedicate alla numismatica e alla storia monetaria italiana, si tratta di un insieme che cercavo da anni e che, anche grazie alle segnalazioni di @Ricky97, a cui ovviamente reitero i ringraziamenti, sono riuscito da poco a completare... e ne sono molto orgoglioso in quanto il suddetto insieme contiene la prima storia delle monete e zecche italiane dal medioevo al settecento, redatta in maniera organica e sistematica da un solo autore, una vera miniera di notizie ancora oggi molto interessanti e non facili a reperirsi, arricchita da tabelle con valori di monete e merci e tavole illustrate di monete... Di seguito posto le immagini delle opere contenute nei sei volumi...1 punto
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Beh, coi prezzi che vedo in giro (quelli non truffaldini) direi un po' più di 4-5.1 punto
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Per me fare questi trattamenti estetici alle monete è peggio che lucidarle.... Le vedo solo come irreparabilmente rovinate1 punto
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Dalla colonia romana di Deultum nella Tracia ( odierna Bulgaria ), un esemplare in AE al nome di Diadumeniano, con al diritto busto dell' imperatore ed al rovescio particolare raffigurazione di Cupido alato che cavalca un delfino . Sarà l' 8 Giugno in vendita Numisfitz 4 al n. 645 .1 punto
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La sigla U20K dovrebbe essere l'abbreviazione "Цена 20 Копеек" ossia "Prezzo 20 Copechi"1 punto
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Se l'è presa comoda, comunque aveva questa bustina a corredo, il SAMBON 1029 che dice? io non ce l'ho.1 punto
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Salve,prendendo spunto dal suggerimento di @gennydbmoney,potrebbe essere questo quarto di grosso di Emanuele Filiberto di Savoia? Mi sembra di leggere in un verso la scritta FERT https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/251 punto
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Salve, io penso che si tratti semplicemente di un modo di fare piuttosto sbrigativo dell'incisore, come capita di vedere anche presso altre monetazioni. Come esempio da fare mi viene in mente questo didramma coniato a Velia1 punto
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Ciao! E' un grosso imitativo di Rascia (Serbia) che aveva le sembianze di quello veneziano e circolava comunemente nei paesi balcanici ed anche a Venezia. Lo riconosci perché lungo l'asta c'è scritto REX e non DVX e nella legenda si riporta il nome del re VROSIVS. A Venezia c'era un ufficio specifico per il controllo dei Grossi di Rascia per determinarne l'effettivo valore in base al contenuto di argento fino; all'origine era molto simile al veneziano, ma con l'andare del tempo di ridusse enormemente e queste monete furono bandite da Venezia. saluti luciano1 punto
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Comunque rimane il fatto che tutte queste "varietà" sono su banconote, che nel loro stato naturale, avrebbero un valore economico basso. Cambiando il loro "colore" aumentano, e non di poco, il valore.1 punto
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Ciao @Atexanoi denari di Galba sono rari ed anche abbastanza falsificati. Fu il primo imperatore ( per circa 7 mesi) in quello che è ricordato come l'anno dei 4 imperatori (68/69 d.C.), un periodo di vera e propria guerra civile e di grande instabilità politica, dove si susseguirono sul trono di Roma appunto Galba, Otone, Vitellio ed infine Vespasiano che riuscì con la dinastia dei Flavii a dare stabilità e governabilità all'impero ( opera continuata dai figli Tito e Domiziano). Che dire sulla moneta, da quanto mi comunicano le foto non mi fa una bella impressione. Non mi convince la sua autenticità. Un denario da visionare attentamente dal vivo 🙂 ANTONIO1 punto
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@Shinobi84 grazie davvero del tuo aiuto. Si potrebbe provenire anche dalla Sicilia. Pure le misure corrispondono alle monete che mi hai trovato. Io ho trovato anche questa moneta della Macedonia, pure qui le misure sono simili. Quindi non so se la mia può venire dalla Sicilia o Macedonia 😅1 punto
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Buon giorno. Da quello che posso vedere dalle immagini direi che la moneta presenta segni di usura abbastanza evidenti sui seni sulle mani e braccia e sulla capigliatura femminile al verso e al dritto(normalmente i punti più sensibili all'usura) sulle mostrine e la stelletta del colletto. Al di la delle condizioni del lustro, che da queste fotografie personalmente non riesco a vedere, e che non si tratti di fotografie particolarmente penalizzanti, direi che anche per la sola usura non arrivi allo spl. Il prezzo mi sembrerebbe in linea con le richieste che fanno in rete. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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In TE s'a', per versare, P ressa = intesa perversa repressa1 punto
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Per queste monete solitamente Il presunto errore è riferito al verso della scritta 'DECUS ET TUTAMEN' definendolo 'capovolto'. Come quasi tutte le monete che hanno una dicitura sul contorno, compresi i nostri due euro per esempio, finiscono per essere coniati in maniera casuale senza generare alcuna rarità, normalmente è preso di mira il pound del 1983, ma anche le sterline di altre date compreso questo presentato del 1993 Queste monete con la scritta che si legge nel verso giusto con il busto di Elisabetta II in evidenza in alto, o con la scritta che si legge nel verso giusto con in evidenza lo stemma in alto, non hanno nulla di anomalo, purtroppo questi inesistenti errori di conio hanno invaso le vendite online (vedi ebay), e solitamente vengono proposti a prezzi assurdi. C'è chi senza fare ricerche, o non chiedendo come in questo caso, vedendo quei prezzi irresistibili mette le sue monete in vendita e con un copia-incolla le definisce "rari errori di conio". La mia l'ho presa per un euro al mercatino.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: slovacchia anno: 2013 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste taglio: 2 euro cc paese: slovacchia anno: 2015 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb città: trieste taglio: 2 euro cc paese: slovacchia anno: 2016 tiratura: 1.000.000 condizioni: bb+ città: trieste1 punto
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Rispolvero questa discussione in quanto, dopo un po' di ricerche, sono riuscito a scovare qualche riferimento storico sull'emissione di questi buoni di solidarietà nazionale. Dalla Gazzetta Ufficiale del Regno del 16.11.1911: " S.E. il Ministro della guerra ha diretto in data d'oggi a tutti i sindaci del Regno la seguente circolare: con decreto di S.E. il presidente del Consiglio dei ministri in data 2 novembre è stata nominata sotto la presidenza di S.A. R. Il duca d'Aosta una commissione centrale per la erogazione dei soccorsi alle famiglie bisognose dei militari morti o feriti nella guerra italo-turca. Nella Gazzetta Ufficiale del Regno del 7.8.1912 si fa un resoconto su quanto raccolto: " Dalle notizie pervenute alla Direzione generale della Banca d'Italia, le somme successivamente versate presso le diverse filiali della Banca stessa per oblazioni a favore delle famiglie bisognose dei militari morti e feriti nella presente guerra in Tripolitania e Cirenaica ammontano a lire 12.453,38..." Purtroppo sia in rete che nei cataloghi specializzati in questo tipo di emissioni non sono ancora riuscito a trovare altri buoni come quello sopra postato, ma non demordo prima o poi qualcosa salterà fuori. Saluti1 punto
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Infatti da quando esiste il denaro come merce di scambio, oltre all'avidità umana, pur di avere qualcosa che altri non hanno anche solo un pezzo d'unghia di chissà quale essere umano, alcuni sono pronti a fare carte false.🤣1 punto
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Classical Numismatic Group > Electronic Auction 562 Auction date: 15 May 2024 Lot number: 134 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: PHRYGIA, Kibyra. Circa 166-84 BC. AR Drachm (16mm, 2.76 g, 12h). Helmeted head of male right / Warrior, holding couched spear, on horse galloping right; monogram to upper left, anchor below. HGC 7, 706; BMC 6. Faintly toned, underlying luster, hairline flan crack, weakly struck on obverse. EF. Estimate: 200 USD1 punto
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Bisogni impellenti.. Voi direte: niente di particolare, giusto ! ; la casa è la mia ,i libri sono miei,la vaschetta e la sabbia sono miei ... È il gatto che non è il mio ! Mia figlia uscendo è stata" travolta" da sta' gatta che si è intrufolata ed è corsa subito alla toilet della mia di gatta , fuori pioveva...🙄1 punto
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SPL al dritto mi sembra troppo severo dalle Foto non percepisco i segnetti di lucidatura, erano segnalati dalla casa d’Aste?1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina di famiglia e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. E’ un grattacapo, non ha neanche indirizzo. Ringrazio in anticipo1 punto
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Buonasera e buona domenica, ecco la lista espositori, in allegato il file in pdf con la lista, un caro saluti a tutti 🤝 Per ulteriori informazioni visitate il sito: https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil/ Elenco-Espositori-Eurofil-10-11-maggio-2024.pdf1 punto
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Buon 1° maggio anche a te e a tutti. A volte il destino è strano... ma molto strano! Proprio in questo momento ho fatto un'offerta per un "cornuto" e stavo studiando l'iconografia... ma purtroppo non è contromarcato. Ma circa la tua domanda ti rispondo per mail ma a Genova l'articolo che cerchi è pubblicato nel libro "Scritti di Argomento Numismatico di Pesce 1941-1991" che puoi trovare al Circolo Astengo.1 punto
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@Sabrina142 questo potrebbe essere l'incipit del nuovo libro....... “Papi, come mai stai guardando con la tua lente e con gli occhiali quella monetina piccola, brutta brutta? “È una moneta da due centesimi di Vittorio Emanuele II del 1862... “Ma tu collezioni solo monete russe... Carlotta, ma che tutti chiamano Totta, ha appena compiuto 17 anni e non capisce perché il suo papà tiene chiusa in una scatola foderata di velluto blu quella vecchia monetina consumata dal tempo... “Papi, fra l'altro non mi hai mai detto perché collezioni monete russe! “Hai ragione, Totta. Adesso ti racconto. Tutto nasce a Torino una mattina di dicembre di alcuni anni fa. Mancano due giorni a Natale. In piazza santa Rita, a pochi passi dal Santuario, hanno tirato su da qualche settimana delle casette di legno. Gente con pacchi e pacchetti si ferma a guardarle. I venditori di cibarie hanno piazzato sui banconi piattini colorati con gli assaggi di formaggio, di salame cotto, di pezzetti di pane casereccio con il lardo di Arnad. Ma c'è una casetta diversa dalle altre. Due suorine di un convento bielorusso vendono prodotti dell'artigianato locale. Giovanissime, bellissime. Una mamma con una piccina si avvicina. La piccola, cappottino rosso, bionda, occhi azzurri, guarda incantata la meraviglia di quei colori. Indica alla mamma una bambolina russa da appendere all'albero. Che bella, la bambolina! Ha una abito tutto azzurro e sembra Cenerentola al ballo del principe. Una delle due sorelle incarta il pacchettino. La bambina guarda le matrioske, la suora guarda la bambina. Sorride appena, la suora. Sorride e abbassa gli occhi. Mi avvicino. ' Sorella, avete monete, medaglie? 'No, mi dispiace... Faccio per andarmene, ma la suora mi ferma: 'No, aspetta, prego, aspetta... Dal borsone appare un borsellino. Estrae una moneta. No, anzi, un gettone. È un gettone della metro di San Pietroburgo. 'Grazie sorella, quanto ti devo? 'Niente, niente...regalo... Apro il portafoglio. 'Va bene, allora accetta un'offerta per il tuo monastero... 'Sì, grazie, tanto... 'Sorella, posso chiederti come ti chiami? “Come si chiamava, papi? “Si chiamava Oksana... “Era bellissima? “Sì, ma non era solo questo. Io la ricordo soffusa d'un alone di bontà e di spiritualità che solo gli spiriti sovrani sanno effondere al loro apparire. “Vuoi dire che era un angelo? “Sì, credo di poter dire così. A volte agli umani è dato di conoscere la bellezza di un'anima... “Papi, vicino al paese di quella suora oggi c'è la guerra. Ci sono la violenza, il male e tutto questo è inaccettabile. “Non sono d'accordo, Totta. Io posso accettare il male, perché il bene e il male sono abbracciati, come avvinghiati in ogni essere umano come la vita e la morte. Il bene, il male sono cose dei viventi. Ma quello che non riesco ad accettare è il dolore, lo strazio di una madre che riceve la notizia della morte del figlio, caduto al fronte per una bndiera rossa o per una gialla e azzurra. Il dolore, quello sì è disumano. Ma torniamo ai due centesimi del re galantuomo, come si diceva allora. Dunque, siamo nel 1862. Il ducato di Modena non esiste più, Francesco V è in esilio. Il bisnonno di tuo nonno è stato capitano delle sue guardie e adesso a 47 anni si è ritirato nella sua casa di Castelnuovo Rangone. Il suo primogenito ha otto anni e ha raccolto una monetina caduta chissà come sul pavimento del salotto. È bella, nuova, luccicante. Non ci puoi comprare niente, con due centesimi, forse mezz'etto di pane, forse un dolcetto in panetteria. Ma quella moneta è troppo bella. Il piccolo Domenico va dalla mamma. Ci sarà una scatolina dove conservarla? Sì, c'è, una scatoletta di legno scuro. Sarebbe bello metterci il ritaglio di un velluto, magari blu. Sì, la mamma ha trovato anche quello. “Papi, è vero che il...come si dice...mio quadrisavolo era cavaliere? “Sì Totta era cavaliere di nobiltà ereditaria, titolo conferitogli dal duca di Modena. “E come mai era stato fatto nobile? “É una storia un po' curiosa, a Castelnuovo la chiamavano la nobiltà della scorreggia. “Ma papi! “Sì, ascolta. Il tuo antenato, come capitano delle guardie, era sempre vicino al duca durante gli eventi di corte. Un giorno, durante un pranzo di gala in onere del nuovo ambasciatore di Polonia, il duca molla una scorreggia. Grande imbarazzo dei presenti, ma il suo capitano si inchina verso il duca e a voce alta dice: 'Mi perdoni, altezza! ”Papi, Antonio si era preso la colpa! “Certo, per questo il duca lo fece nobile! Ma torniamo alla monetina, adagiata sul velluto di una scatolina di legno....(continua)1 punto
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C'era già chi inneggiava all'attacco alieno tentacolare all'Unione Europea?1 punto
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sono bolle di gas che si formano quando la placcatura di rame che riveste il tondello di zinco non è fatta bene, se ne vedono molti.1 punto
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come sappiamo la pubblicità delle 500 lire dice il falso, affermando che fossero un errore di conio, mentre erano una regalia per i parlamentari. Inventandosi la storiella dell'errore rendono la moneta più accattivante, ma secondo me, sono entrati all'interno del limite della pubblicità ingannevole. Per cui, chi volesse fare un esposto a questo proposito, avrebbe enormi pubblicità di vittoria.1 punto
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