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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/10/24 in Risposte
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Certo, c'è anche chi colleziona i tappi di bottiglia, quindi vanno senz'altro bene anche le monete bucate. Il concetto è attribuirne il giusto valore che, a parte l'eventuale caso di rarità, non troverà mai schiere di potenziali acquirenti tali da generare strappi di valore. Segua anche qualche asta, c'è ne sono 3/4 a settimana ultimamente, e vedrà che la Lira del Gritti la trova poi a poco più di 100€ e in buone condizioni. Per questo vederne una otturata a quel prezzo, mi vien da sorridere.....tutto qui.5 punti
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Sono a abbonato a più riviste, ho messo un tubo di plastica affiancato alla cassetta della Posta con la scritta "riviste" . Il postino si ostinava a "ficcarle" nella feritoia destinata a lettere e buste, all' ennesimo episodio l' ho rintracciato lungo il suo percorso e gli ho fatto una "legge" che se la ricorda ancora. la posta ora arriva persino profumata.4 punti
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Condivido volentieri: ALBANIA Amet Zogu (1925-1939) 20 Franga 1926 R "Fascetto" - Mont. 28 AU RRRRR Di questa moneta, battuta nella zecca di Roma con un piccolo fascio accanto alla R, furono battuti soltanto 100 esemplari, 90 dei quali subito rifusi. https://marenghi.collectorsonline.org/moneta/M-2/322 punti
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Salve a tutti! Nell'attuale vendita 83 di @Alberto Varesi, al lotto 653 è presente la moneta in oggetto. Per coniare questa moneta fu usato il tondello già monetato del 2 Lire Quadriga Briosa del 1917. Io e @Andrea imperatore aspettavamo con ansia una sua comparsa sul mercato dal momento che finora viene censito un solo esemplare, e precisamente quello delle vendite Varesi 26 (Piper, lotto 729) e 32 (D'incerti, lotto 259, stesso esemplare della Piper). Questo esemplare quindi è davvero molto molto raro, e il suo contesto di produzione alquanto nebuloso. A tal proposito vedasi il mio studio (il ritorno della moneta argentea), liberamente scaricabile in PDF dal mio sito (www.ilnumismatico.com) nella sezione DOWNLOAD. A questo link del Forum, invece, troverete un piccolo aggiornamento sul mio studio: Finora, quindi, gli esemplari di questo tipo sono due. Chiedo anche a @Elleffe, grande specializzato in materia, se ha notizie di un eventuale terzo esemplare. Grazie! Fabrizio2 punti
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Eccomi di nuovo, dopo aver condiviso un bronzo mi è sembrato giusto dare spazio ad un denario, si tratta di Caracalla con al rovescio Apollo. Era un po' che cercavo un altro denario di questo Imperatore che mi piacesse perché quello che avevo inizialmente mi è sempre sembrato dubbio (uno dei primi acquisti impulsivi da novello collezionista), grazie agli utenti del forum ho poi appurato che è autentico ma ha subito alcuni maltrattamenti che lo hanno purtroppo rovinato, soprattutto al rovescio, questo non toglie che abbia il suo posticino nel vassoio ovviamente. Tornando al "nuovo" denario l'ho scelto fra tanti perché mi ha colpito il rovescio con Apollo con la lira, sarà una deformazione collezionistica della mia passione per Nerone, quando vedo un Apollo o simili mi piacciono subito Roma, 215 d.C., RIC 254, 3.13g x 20mm. Al D/ ANTONINVS PIVS AVG GERM; testa laureata. Al R/ P M TR P XVIII COS IIII P P; Apollo con ramo e lira. Grazie per l'attenzione, Matteo2 punti
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Ecco la mia che non fa una gran figura confrontata alla tua ma va benissimo per me2 punti
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credo sia molto utile condividere disavventure eventuali per aiutare altri collezionisti ad evitare potenziali problemi. Il Forum puo' aiutare molto in questo.2 punti
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Un saluto. Condivido, per integrazioni e correzioni di cui ringrazio in anticipo, alcune osservazioni su un antoniniano di Aureliano appena acquistato (fig 1). D IMP C AURELIANUS AUG Aureliano radiato, corazzato, verso dx. R CONCORDIA MILITUM // XXIT Aureliano laureato, togato, stante verso dx, stringe la mano alla Concordia, panneggiata, stante verso sx. peso 3,46 gr.; diametro 23 mm; asse conio 12. Tipo RIC V 244. Nominale: Questo antoniniano riformato da Aureliano si trova citato anche come aurelianeo, aurelianiano, argenteo, radiato grande. Si tratta di un bronzo argentato con titolo di ca. il 4,5% e peso medio di ca. gr. 3,89 (1/84 di libbra). Alla sua introduzione da parte di Aureliano accenna Zosimo nella Storia Nuova, (I,61,3): “Allora distribuì pubblicamente anche monete d’argento di nuova lega, avendo predisposto che il popolo restituisse quelle false: in tal modo eliminò confusioni nei contratti commerciali”. Aureliano coniò anche - ma solo a Roma e in quantità limitata - una seconda moneta in mistura con principe laureato, dunque una sorta di nuovo denario, da 2,45 gr e al 2,5% di argento, con VSV in esergo (forse = usu(alis), cioè per uso pubblico, comune). Rovescio: Concordia Militum: L’intesa tra l’esercito e l’imperatore è ovviamente un contenuto essenziale della propaganda. Una delle iconografie che veicolano tale messaggio è quella della dextrarum iunctio tra la figura dell’imperatore e un militare oppure una personificazione femminile di Fides o Concordia. Ne sono rintracciabili nel tempo diverse varianti che trovo raccolte da Grazia Salamone in L’imperatore e l’esercito. Tipi monetali di età romana imperiale, Falzea edizioni, 2004, pp. 36-40. Qui riporto solo l’osservazione che negli antoniniani della seconda metà del III sec. si nota la scomparsa delle figure di soldati. Secondo l’autrice ne conseguirebbe un’accentuazione del carattere simbolico della scena, a scapito del suo realismo. La dextrarum iunctio occupa da sola il campo, con le due figure dell’Auctoritas imperiale e della Concordia Militum ormai proiettate su un piano ultraterreno. Esergo: XXIT: La legenda in esergo va sciolta in due componenti. La prima componente, “XXI”, è stata oggetto di diverse interpretazioni. Per alcuni (ad es. A. Savio che si rifà a V. Cubelli) indicherebbe il rapporto di lega 20:1, corrispondente a un titolo del 5% di argento: vigesima (pars) unius (nummi). Secondo altri (ad es. A. Forzoni, R. Diegi) indicherebbe invece il rapporto con l’aureo: 20 bronzi argentati per 1 aureo, replicando il rapporto con l’aureo dell’antoniniano originale, per quanto in forma altamente fiduciaria visto che il titolo era passato in pochi anni dal 50 a circa il 4,5%. Altre congetture hanno ipotizzato equivalenze con 20 assi o due denari, ricordando che il segno X sui denari repubblicani indicava l’equivalenza 1 denario / 10 assi. L’altro elemento, ”T” , se è corretta l’identificazione con il tipo RIC V 244 e quindi il riferimento alla zecca di Sciscia, dovrebbe indicare la T(erza) officina in base alla notazione da 1 a 6: P, S,” T”, Q, V, VI. Grazie per ogni correzione in merito. Conservazione: Pur sapendo la difficoltà di valutazioni sulla base di fotografie in generale e ancor più se realizzate come in questo caso in modo assai artigianale, mi chiedevo se consideraste visibili, soprattutto al rovescio, tracce di argentatura. Ho provato a scattare una foto all’oculare a 20x (fig 2). Grazie, a presto, Lucius LX2 punti
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Grazie per la fiducia. Posso segnalare le apparizioni di questa moneta, ma non è detto che sia sempre la stessa. Finarte n. 269 del 1977 FDC invenduta Varesi n. 5 del 1986 SPL/FDC 500.000 Lire Varesi n. 26 del 1997 (Piper) FDC 1.000.000 Lire Artemide n. 7 del 1998 SPL 770.000 Nomisma n. 13 del 1999 qFDC invenduta Varesi n. 32 del 2000 (D'Incerti) FDC 1.150.000 Non era presente nella collezione Rocca (asta Negrini del 28/04/1999)2 punti
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Ciao, a me non sembra lucidata. Dalla conservazione e dalla foto mi sembra il classico "non circolato". Attento che nello slab rischi di pagarlo molto di più2 punti
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pippo78, se stai leggendo senza entrare sappi che le mezze polemiche e le polemiche intere di questo forum sono fuscelli in confronto a quanto avviene altrove. E questo te lo dico da veterano delle guerre sui forum di politica che ha deciso di appendere il fucile al muro.2 punti
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E PER FINIRE... Taglio: 5 cent Nazione: San Marino Anno: 2021 Tiratura: solo in divisionale (11.000 divisionale FDC + 2.400 divisionali FS) Condizioni: SPL Città: Milano Note: NEWS!!!2 punti
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le collezioni sono come fare l'amore, falle come ti piace di più, ma senza fretta.....hahahahahahahahahaha!!!!!!!!! Una battuta per dirti semplicemente di fare quel che senti nel cuore bilanciato con quello che hai nella tasca, troverai la tua via strada facendo. un caro saluto.2 punti
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Oggi vorrei condividere con voi il fatto che dopo aver preso nei mesi scorsi alcuni frammenti di monete del cosiddetto “Sirmium Group”, comunemente chiamate “silique gepide”, e dopo aver fatto venire la scimmia di queste monete barbariche al mio vicino di casa ricco, ho fatto la follia pure io ed ho deciso di pancia di acquistare due esemplari per me molto interessanti. Non ho disponibilità economica e come ho ripetuto più volte mi interessa più avere un catalogo di foto e dati che monete fisiche ma queste ho voluto portarle a casa. Si tratta di due monete da 1/4 di siliqua a nome di Giustiniano I il cui busto a destra campeggia al diritto. Certo, sono ben lungi dall'essere perfette e "fior di conio" come vorrebbero tutti i collezionisti ma io ho gli occhi a cuoricino lo stesso. La prima delle due monete appartiene alla serie con rovescio con legenda assimilabile a INVICTA ROMA (Gennari / @Poemenius 2017 Tipo 7 – Giustiniano I – INVICTA ROMA, Faltin 2019 Gruppo Q3a: "Con legenda al rovescio"). Questo è un'emissione davvero rara. Sia Faltin che Alain nelle loro opere elencano tre esemplari ciascuno, di cui due corrispondenti. Le altre monete che conosco (quella in mio possesso e altre citate da Asolati e comparse in aste Rauch e Numismatik Naumann) hanno tutte in comune almeno il conio al dritto che sembra essere il fil rouge di questa produzione. Gennari scrive (p. 75): “All'interno delle monete intitolate a Giustiniano il dritto O98 (quello qui incriminato ndr) crea un fondamentale legame di conio perché mostra inequivocabilmente che l'INVICTA ROMA e la moneta anepigrafica con monogrammi semplificati, anche se retrogradi, sono tutti legati e erano tutti contemporanei." Forse @Poemenius possiamo pensare, sulla scorta dell'analisi della consunzione del conio di diritto negli esemplari superstiti, che il tipo col rovescio epigrafico sia stato messo in produzione leggermente prima di quello anepigrafico che presenta tendenzialemente dei diritti più consunti? Solo Faltin elenca una moneta in suo possesso che non ha alcun collegamento con altri conii e quindi si distingue dalle altre. Sinceramente, però, non mi fa una buona impressione in foto ed il fatto che sia un unicum così slegato da tutto il resto della produzione mi lascia dei dubbi. Penso che in tutto possano essere "in circolazione" una decina/quindicina di esemplari tra monete con rovescio con legenda più corretta e quelle con legenda degenerata o illetterata come la mia. Una produzione piuttosto limitata allo stato attuale delle nostre conoscenze. La seconda moneta (che deve ancora arrivare in realtà), invece, appartiene alla serie anepigrafe al rovescio con monogramma in corona (Gennari 2017 Tipo 8 – Giustiniano I – rovescio anepigrafico, Faltin 2019 Gruppo Q3b.2: Ghirlanda e monogramma con lettera ‘T’ o ‘I’). Con la moneta precedente, come ho già scritto, ha in comune la stesso conio del diritto e, infatti, i diritti delle due monete sono totalmente sovrapponibili, al netto di fratture e usure. Altra cosa per me estremamente affascinante riguardo alla seconda moneta è il fatto che il conio di diritto (che, ripeto, era già stato utilizzato anche nell'emissione di cui sopra) sia stato "spremuto" come un'oliva, se mi consentite, e che sia stato utilizzato anche quando questo si è rotto ed era estremamente usurato. Infatti, se si osservano i dettagli del dritto della foto, a parte un segno sul volto dell'imperatore (da ore 10 a ore 4), le incisioni di alcuni capelli risultano piuttosto nette e precise mentre il resto del volto e le lettere sono molto mescolate a causa del consumo del conio. Per quanto riguarda i riferimenti bibliografici ed i rapporti diretti di conio, la prima delle due monete presenta la stessa coppia di coni dell'esemplare Münzzentrum Rheinland, Asta 176, Lotto 615, 11-12.05.2016 citato da Faltin al n. 3a.2 pagina 55 che presenta al contrario una pseudo-leggenda che personalmente, ma sulla scorta della lettura di Alain, ho letto come: IИIΛOΛI+[...](...)* Si tratta di una variante "degenerata" creata da maestranze analfabete (?) che imitano formalmente ma non sostanzialmente il rovescio con la legenda corretta mentre anche il monogramma di derivazione teodoriciana lo troviamo in forma retrograda. La seconda delle due monete è esattamente la Gennari 172b p. 183 e presenta la stessa coppia di matrici dell'esemplare della collezione Faltin 3b.1 p. 156 (che però, considerato il grado di consumo in particolare del conio al dritto, è stato sicuramente realizzato prima della mia copia). @Poemenius: se servono dati ed esemplari sono a tua disposizione.1 punto
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Buonasera a tutti. Forse non avrei dovuto aspettare anni per averla in mano e in raccolta, ma la pazienza è una virtù che ho in abbondanza e finalmente è arrivato il momento di condividere l'ultima mia Mezza Piastra per Ferdinando II . È chiusa in perizia Tevere dal 2007.1 punto
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DE GREGE EPICURI Complimenti per la moneta, che è molto ben conservata per questa tipologia. In passato ho avuto diverse monete di Antonia, ma erano tutte molto peggiori di questa!1 punto
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Buona sera. Sul listino n. 17 ottobre 2023 di numismatica felsinea era in vendita in conservazione fdc con "stupenda patina di monetiere" a 120 euro .Dalle immagini la moneta appariva molto bella, francamente 250 euro , per questa da lei postata, mi sembrano eccessivi. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Queste sono belle foto che tutti gradiscono. E' una busta primo giorno per qualche programma spaziale sovietico. Non ho tradotto nulla pertanto non posso essere più preciso. Il francobollo è ovviamente un'emissione del 16.12.1988 da un rublo, la soprastampa dice: Satelliti in orbita terrestre - Posta spaziale. Puramente filatelica, indirizzata al famoso commerciante filatelico Alberto Bolaffi. E' possibile che questo tipo di buste non abbiano neanche viaggiato realmente.1 punto
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Comunque si fanno erba bruciata da soli... mi hanno tolto €1000 ? Ok ma non mi vedranno mai più.1 punto
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Anche le piattaforme che ospitano queste aste dovrebbero astenersi dall'accogliere certi individui e aumentare i controlli. Tuttavia, il tutto sembra essere guidato principalmente dalla logica del profitto in ogni circostanza.1 punto
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pagare 50 centesimi per questa moneta è gia tanto 🤷♂️1 punto
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Salve a me sembra autentica , non mi sembra sia stata lucidata . Conservazione direi intorno al BB1 punto
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Nomos AG > Auction 32 Auction date: 8 June 2024 Lot number: 590 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Roman Imperial & Provincial Theodosian Period, first quarter of the 5th century.. Contorniate medallion (Bronze, 43 mm, 37.19 g, 6 h), with the usual deep furrow between the edge and the field, struck circa 411-425. ANTONI-NVS PIVS Bare-headed, lightly bearded, draped and cuirassed bust of Caracalla to right, in the typically elongated 5th century style. Rev. SABVCIVS PINIAN-VS A bird catcher, wearing hunting attire, standing to right, holding, with both hands, a long staff with which he intends to capture a bird in the tree before him; leaning against the tree on the left, three extenders for his staff; on the right, next to the tree trunk, a viper, moving to left. Alföldi & Alföldi, Kontorniat, pp. 231-233, Rs 245 and pl. 179, 5 (this piece). J. Sabatier, Description Générale des Médaillons Contorniates. Paris, 1860. p. 88, 16 and pl. XIII, 16. Very rare and with a lovely khaki-green/tan patina. Minor faults from the manufacturing process, otherwise, nearly extremely fine. From a European collection and from the collection of W. Niggeler, III, Bank Leu & Münzen und Medaillen, 2 November 1967, 1604, ex Hess [141], 28 November 1912, 614, J. Hirsch XXII, 25 November 1908, 267 and from the collection of P. Charles Robert, Jules Sambon, 6 June 1898, 1322. The scene on the reverse is based on Aesop's Fable 21 (Perry 115), The fowler and the asp. It tells of a fowler, so intent on catching birds that he doesn't see a viper who, when stepped on, bites and kills him. As for the catching process: the hunter would spread lime on the end of his staff - which could be extended - and, thus, snare the bird. This contorniate bears the name of Sabucius Pinianus clarissimus, an otherwise unknown member of a very important family in Sicily, to which the Valerii, as Valerius Pinianus, the praefectus urbanus of Rome in 385-387, were closely related. In fact, the son of Valerius Pinianius, also named Valerius Pinianus (later known as Pinian c. 381-420 or 432), married Melania (c. 383-31 December 439), daughter of Valerius Publicola and Caeionia Albina. They were both Christians and she later became St. Melania the Younger. Interestingly enough, the family was also connected with Filosofiana, the great villa near Piazza Armerina. Starting price: 7500 CHF ILLUSTRAZIONE: SCENA DI CACCIA DAI MOSAICI DI PIAZZA ARMERINA1 punto
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@Oppiano @piergi00 Ciao Domenico e Pier, scusate se ti "evoco" qui... ma dal momento che entrambi avete una biblioteca molto molto ampia, volevo chiedervi se avreste questi cataloghi che riporto nella citazione. Mi servirebbero eventuali foto degli esemplari in questione. Grazie in ogni caso, e un salutone a entrambi1 punto
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Buongiorno @Elleffe e grazie per l' esaustivo post. Ha per caso anche delle foto degli esemplari riportati si potrebbe magari capire se sono gli stessi passati in più aste a parte la Varesi 26 ed la Varesi 32 per le quali l' esemplare è lo stesso ed e' quello già censito1 punto
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Grazie mille @elleffe!! è meglio di un'enciclopedia specializzata! Sicuramente Varesi 26 e Varesi 32 sono gli stessi esemplari, che ho censito nel mio studio. Resterebbe da capire se sono sempre tre esemplari come gli esperimenti tecnici del '26, oppure per le prove di stampa si sono fermati a due. Certo è che questa dieci lire prova di stampa del I tipo è decisamente molto molto più rara di quanto scrivono i cataloghi1 punto
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È una splendida moneta anche a me non sembra lucidata, sul prezzo pagato non mi pronuncio, è sempre molto discrezionale.1 punto
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moneta di un altro pianeta L'unica spiegazione ragionevole che mi viene in mente per spiegare come sia arrivata fino a noi in questo stato di conservazione è che fosse il regalo di Natale del '73 (1773...) di un giovane collezionista torinese1 punto
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N a' visto RI che a' L,L ancora = navi storiche all'ancora Buona giornata1 punto
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ciao @Lifonzo la moneta greca commemorativa 2004 può essere pubblicata nell'osservatorio rarità (entro un mese dal ritrovamento) essendo una commemorativa straniera e suppongo ritrovata in Italia (se trovata in Grecia non è pubblicabile per la tiratura elevata). per completezza la tiratura è la seguente: destinate alla circolazione: 34.495.000 coincard FDC: 500.000 busta filatelico numismatica: 5.000 difficilmente le monete ritrovate in circolazione derivano da coincard in quanto la tiratura è decisamente elevata; nonostante l'"età" della moneta se ne trovano ancora tante in buono stato.1 punto
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Aggiungo il mio apprezzamento per la collezione e per la moneta che visivamente mi comunica, non so come dire, una particolare autorevolezza formale. Resto in lettura per osservazioni esperte. Spero prima o poi avvicinarmi in qualche modo a questo magnifico periodo. (P.S. la genealogia Giulio-Claudia mi lascia sempre stremato ) a presto.1 punto
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e’ solo un modo per spaventarti e ottenere di silenziarti. Non hanno i mezzi per perseguire quanto minacciano. Si comprende subito che sono loro nel torto e cercano di abbaiare per spaventare e nascondere le magagne. sono loro con tutta probabilità ad avere una reputazione dubbia sul mercato non tu.1 punto
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È buona norma aprire una discussione per ogni moneta,singolarmente.1 punto
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Finalmente ho ricevuto anche io il primo numero (il postino l'ha infilato a pressione nella cassetta ma fortunatamente non si è rovinato 🤨), confermo quanto detto da tutti che è una bella edizione, mi piacciono molto la copertina semi-rigida e la qualità della carta, le immagini sono ottime e nitide, ho iniziato a leggerlo da poco, gli argomenti degli articoli sono molto interessanti e per un neofita (in eterno 😄) come me sono una fonte preziosa di approfondimenti 🙂1 punto
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Per me è una riproduzione, questo colore non mi sembra neppure in argento1 punto
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Anche questa brutta foto. Storia dell' oggetto postale: Il 23 dicembre 1986 la Voyager completò il primo volo intorno al mondo senza scalo e senza rifornimento di carburante. Il Voyager, un velivolo unico nel suo genere, costruito quasi interamente con materiali compositi leggeri a nido d'ape e carico di carburante, decollato dalla base aerea Edwards, California, alle 8:01:44, ora solare del Pacifico, il 14 dicembre 1986, e ritornò 9 giorni dopo alle 8:05:28, ora standard del Pacifico, il 23 dicembre 1986. Per il loro volo da record, i piloti Dick Rutan e Jeana Yeager, il progettista Burt Rutan e il capo equipaggio Bruce Evans hanno guadagnato il Collier Trofeo, il premio più prestigioso dell'aviazione. Voyager è il risultato di sei anni di progettazione, costruzione e sviluppo da parte di un talentuoso team di individui. L'aereo è stato progettato da Burt Rutan, fratello di Dick, un noto progettista di aeroplani autocostruiti come VariViggen e VariEze e aerei aziendali come il Beech Starship. La Voyager è stata costruita in 18 mesi da Dick Rutan, Jeana Yeager e Bruce Evans. (Fonte web) I due annulli postali di partenza del 14 dicembre 1986 e quello di arrivo del 23 dicembre sono gli annulli postali speciali della Edward Air Force Base in California, che annullano un francobollo da 22 cent flag emissione del 1985. Ci sono anche le firme dei piloti, bisogna vedere se sono pre-stampate sulla busta, o scritte di loro pugno dai piloti. Oggetto puramente filatelico - commemorativo, collezionabile da interessati del settore.1 punto
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Il tuo esemplare e' su aerogramma cartolina colorata, riporta l' annullo cerchio a trattini speciale del giorno e l' altro annullo che non riesco a leggere causa foto brutte e non nitide. Il francobollo sembrerebbe ben centrato, cio ne aumenta il valore di molto, ..dico sembrerebbe.. dato che le foto non sono nitide non aggiungo altro.1 punto
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Nel mese di maggio di cento sette anni fà, erano esattamente le 11,25 del 23 maggio 1917, il tenente Mario De Bernardi (allora collaudatore della Pomilio) decollò dal’campo d’aviazione Torino-Aeritalia con destinazione Roma-Centocelle. A Bordo del suo Pomilio erano stati imbarcati 200 chili di posta e 100 copie del quotidiano ” La Stampa ” che giunsero a destinazione esattamente dopo un volo di 4 ore e 3 minuti. Si compì cosi il primo volo postale italiano; a quell’impresa storica si aggiunse un altro primato, infatti per l’evento le Poste Italiane dedicarono una sovrastampa speciale “Primo Volo Esperimento di Posta Aerea Torino-Roma-Torino” sul francobollo da 25 centesimi Espresso che diventò così il primo francobollo ufficiale di posta aerea al mondo. (Fonte web)1 punto
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Salve @fabioanz , di recente ho rivisto ulteriormente la classificazione dei denari genovesi (in base ai dati raccolti nello studio del ripostiglio di Padru). Per le tipologie corrispondenti ai suoi denari però non è cambiato molto. Le confermo in ogni caso che la sua classificazione, in base anche a quanto pubblicato della mia prima proposta qui sul catalogo LaMoneta, è senz'altro corretta. Un saluto cordiale, MB1 punto
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CNG ELECTRONIC AUCTION 561, LOTTO 498, 1 mag 2024. Base d’asta: 120 USD. Valutazione: 200 USD. Risultato: 425 USD. Lotto 498. EGYPT, Alexandria. Domitian. AD 81-96. Æ Drachm (33mm, 22.50 g, 11h). Dated RY 15 (AD 95/6). Laureate head right / Triumphal arch with three bays between columns, two windows above; roof surmounted by statuary group of Domitian driving horses between trophies; L IE (date) across field. Köln 415-6; Dattari (Savio) 544; K&G 24.238; RPC II 2728; Emmett 257.15. Brown patina, roughness, some pitting and delamination flaws. Good Fine. Very rare. Purchased from Malter Galleries. While often assumed to depict a local Egyptian monument, Fred Kleiner (“An arch of Domitian in Rome on coins of Alexandria,” NC 1989, pp. 69-81) has convincingly argued that the arch was erected elsewhere, almost certainly in the capital, to commemorate Domitian’s victories in Germany. Indeed, Suetonius (Dom. 13.2) records that the emperor erected so many arci – Latin for arches – in Rome that a Greek punster wrote on one of them ἀρκεῖ (enough). It is also interesting to note that the production of Aes denominations finally started to increase at the Alexandrian mint during the reign of Domitian, and at the expense of the billon production. . apollonia1 punto
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Chiedo scusa ho fatto confusione. Non discutevo sul suo operato o sulle sue teorie. Spiegandomi male intendevo solo dire che il grado di rarità espresso dal Crawford potrebbe in alcuni casi essere variato per via di ritrovamenti fatti negli ultimi 50 anni..1 punto
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Arrivato oggi, nuova rivista col Notiziario. Molto bella la nuova versione direi da libro, valido il Notiziario comunicativo come anche il nuovo sito appena nato, direi che le premesse sono molto buone …1 punto
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Ah, questi commercianti ricettacolo di tute le nefandezze del mondo…. Che però, se non ci fossero le collezioni colca che le fareste e sareste facile preda dei vari gatti e volpi che animano l’ambiente , soprattutto quello dei BDM …. Ma quanta ipocrisia e malanimo in questi commenti….bei tempi quando c’erano i Collezionisti che lavoravano col commerciante di fiducia e si limitavano a collezionare e non facevano ne gli speculatori ne gli investititori della domenica e, alla fine, al momento della vendita, si ritrovavano un plusvalore avendosi goduta la collezione è senza gli arrovellamenti economici di cui leggo attualmente.1 punto
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Si possono affrancare le corrispondenze in lire, quindi con francobolli Italia Vaticano San Marino, purché l'importo corrisponda agli euro. Credo sia Inasta che spedisce con francobolli ancora in lire.1 punto
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Il foro centrale della moneta del Regno di Napoli mi fa ricordare un tagliapasta in mio possesso del periodo della Prima Guerra Mondiale, ma il bordo liscio e spesso del 5 tornesi non permette di essere stato utilizzato per lo stesso scopo. Ci vuole la lente d'ingrandimento per intravedere qualcosa del suo passato di moneta... comunque è stato utilizzato un pezzo da 10 centesimi di Vittorio Emanuele II°. A suo tempo mia nonna mi disse che era molto più conveniente farselo a casa così che comprarlo o farselo costruire appositamente dal fabbro.1 punto
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